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🧟‍♂ UNO SPETTRO MINACCIA I PROGRAMMI DI AZZERAMENTO DELLE EMISSIONI ITALIANE: È LO SPETTRO DEL GAS FOSSILE 🧟‍♂

➡️ Questo è il sunto dell'ultima indagine sui progetti di supporto alle energie #fossili, pubblicato nei giorni scorsi dal Global Energy Monitor! Purtroppo il problema non riguarda solo l'Italia, ma l'intera Europa! Sono infatti 117 i MILIARDI di euro che i paesi europei stanno investendo in nuove infrastrutture di GAS FOSSILE (#metano), di cui ben 12 sono previsti in Italia.

😱 Il problema è enorme: se davvero il governo italiano (e con lui i colleghi europei) decideranno di destinare tutti questi fondi alla transizione dal #petrolio al #gas... ci rimarrà poco per cui lottare. Potremo dire addio a qualunque speranza di contenere il #riscaldamento globale entro gli 1.5 gradi. Potremo dire addio a qualunque obiettivo di #azzeramento delle emissioni entro il 2030 - ma anche entro il 2050. Potremo dire definitivamente addio al mondo come lo conosciamo oggi.

Sì, perché se l'Italia sceglierà di realizzare le 5 MEGA-CENTRALI a gas #fossile che sembra voler costruire, vorrà dire che per almeno 30 anni dovremo affidarci solo ed esclusivamente a quelle. Non solo nei territori in cui verranno costruite, ma in tutto il paese: pensate che in #Sardegna, isola che potrebbe tranquillamente diventare la prima regione d'Italia 100% rinnovabile, il governo prevede di convogliare 6.4 MILIARDI di metri cubi di gas fossile. Peccato però che l'intera domanda della Sardegna sia, al massimo, di 900 milioni: e qual è la ragione di questa mostruosa differenza? Semplice: l'idea è di rifornire non solo la Sardegna, non solo l'Italia, ma l'intera area del Sud #Europa con gas fossile!

Qualcuno potrebbe chiedersi: ma dove sta il problema? Il metano non viene spesso chiamato gas "pulito" o "#naturale"? Purtroppo, in questi anni le multinazionali del gas fossile hanno messo in atto una vera e propria campagna di DISINFORMAZIONE. È vero che il metano, se bruciato, emette meno CO2 del petrolio; ma parliamo di un misero 30% in meno! Inoltre, bisogna tenere a mente il drammatico problema delle #perdite nei gasdotti, che rilasciano METANO PURO nell'atmosfera... Un gas che ha un "potenziale riscaldante" decine di volte più alto della CO2!

Non dimentichiamolo: noi abbiamo 8 ANNI per azzerare le #emissioni. Non ridurle, non dimezzarle: AZZERARLE. Ecco perché la battaglia contro la #metanizzazione è una delle nostre battaglie più importanti. Persa questa, qualunque velleità di azzeramento delle emissioni sarà distrutta.

⚠️ PS: Un post su un social network non basta, ovviamente. Stay tuned: nei prossimi giorni ci saranno IMPORTANTI NOVITÀ.

#fridaysforfuture
#stopmetano

Fonti:
• Valori
https://valori.it/gli-obiettivi-climatici-ue-minacciati-da-117-miliardi-di-fondi-per-il-gas-fossile/
• Il Fatto Quotidiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/10/la-sardegna-punta-sul-metano-anche-se-non-ne-ha-bisogno-cosi-finisce-la-fiaba-dellisola-verde/5603722/
L'Unione Europea ha approvato un finanziamento di 29 MILIARDI al GAS FOSSILE! Altro che "emergenza climatica"...

😱 Ieri il Parlamento Europeo ha dato il 'via' definitivo al #finanziamento di 32 enormi infrastrutture legate al #gas fossile, che verranno costruite in giro per il continente, dall'Irlanda alla Croazia: la cifra stanziata raggiunge quasi i 30 MILIARDI DI EURO!

Nonostante il parere #negativo di diverse società di consulenza (come Artelys), che hanno definito "inutile" la stragrande maggioranza di questo progetti, le #multinazionali del gas fossile sono riuscite a convincere il Parlamento Europeo; il lunghissimo lavoro di "lobbying" portato avanti da queste compagnie negli ultimi mesi ha avuto così il (tragico) epilogo da loro sperato.

Se queste #infrastrutture venissero costruite, rimarremo legati ai combustibili fossili per diverse generazioni...

🔥Noi però non ci facciamo cogliere impreparati! Fra circa un mese ci troveremo tutti quanti in #Sardegna, per ribadire con forza che il nostro futuro non potrà essere svenduto così! I combustibili fossili (gas, carbone, petrolio) sono il nemico NUMERO 1 della transizione ecologica: dobbiamo abbandonarli completamente ENTRO E NON OLTRE il 2030!

📌 Vuoi partecipare alla prossima Assemblea Nazionale di #Sassari? Parla con la tua assemblea locale di FFF o, se non c'è, creane una! Trovi tutte le informazioni sul nostro sito!

«Ora basta col combustibile, il futuro è sostenibile!»

#fridaysforfuture

📝 Fonti:
https://www.theguardian.com/environment/2020/feb/12/eu-accused-of-climate-crisis-hypocrisy-after-backing-32-gas-projects
🔥 "Quando la tua casa va a fuoco, non aspetti qualche anno per spegnere le #fiamme... Ma questo è ciò che sta facendo la #Commissione Europea!" 🔥

🗣 Queste sono le parole pronunciate ieri da #Greta Thunberg al Parlamento europeo, dove ha portato un messaggio condiviso da tutti noi: con il suo "#GreenDeal", l'UE sta dichiarando la resa, la rinuncia al mantenimento delle proprie promesse, alla possibilità di rispettare gli accordi di #Parigi e di assicurare un #futuro vivibile a tutti noi.

⚠️ L'UE ha dichiarato l'emergenza climatica e si vorrebbe leader nella lotta alla crisi climatica. Ma i finanziamenti a nuove infrastrutture per il #gas fossile, le politiche troppo timide di decarbonizzazione e i fondi assolutamente insufficienti suggeriscono uno scenario ben diverso. L'UE si sta rifiutando di trattare la #crisi climatica come una vera #emergenza, rimandando ad orizzonti vaghi le azioni necessarie subito, prima che il nostro bilancio di CO2 sarà esaurito, affidandosi in gran parte a tecnologie che ancora non esistono.

Il piano punta ad una #decarbonizzazione entro il 2050, un obiettivo ampiamente insufficiente. Ma se pure il target fosse fissato per il 2030, il problema sostanziale è che nulla viene fatto in questo momento. Nonostante le parole, nessun paese sta già attuando politiche di drastica riduzione delle emissioni, come se non avessimo soltanto 8 anni prima di perdere ogni possibilità di contenere l'aumento delle temperature entro 1,5 °C.

🇪🇺 Eppure, l'UE ha tutte le carte in regola per diventare, veramente, la leader della lotta alla crisi climatica. Questa per l'Europa è insieme una #responsabilità morale e una gigantesca #opportunità. Ma è necessario che si agisca ora. Per davvero.

💬 "Non ci accontenteremo di un piano che non ci garantisca le migliori chance possibili di salvaguardare la vita umana. Non si negozia con la natura. Non possiamo fare un patto con le leggi della fisica!"

#fridaysforfuture
#gretathunberg
#ciavvelEni

🌱A sentire le parole dell'amministratore delegato Claudio Descalzi, quella della riconversione ecologica sembra che sia per Eni un'ossessione.
A ogni intervento pubblico non fa che parlare di investimenti per le #rinnovabili, piani per la #riforestazione, nuovi #biodiesel.

Ma non è che la nostra cara azienda sta iniziando ad avere qualche senso di colpa

Macché! Dovrebbe averne.... e invece è tutta strategia! 👀

È il momento di chiarire di che green stiamo parlando: GREENWASHING🔥🌍

🎥 Guarda il video realizzato dalle attiviste e dagli attivisti di Fridays For Future Roma ⤵️
...E se hai ancora dei dubbi ti consigliamo la visione del nostro webinar #ciavvelEni, andato in onda il 13 maggio, in occasione dell'assemblea degli azionisti di Eni, sui canali FB e YouTube di Fridays For Future Italia. 👉 https://www.youtube.com/watch?v=vQLJJ3GK4ZM

👥 Insieme ad associazioni, comitati e attivist* di tutta Italia abbiamo approfondito i tanti volti della multinazionale del fossile e il suo folle piano di sviluppo, completamente basato sull'aumento delle estrazioni di #gas, un combustibile fossile che - al pari di carbone e petrolio - deve rimanere sotto terra per provare a rimanere sotto 1,5°C di aumento della temperatura media globale.

#ritornoalfuturo
#KeepItInTheGround
🔮 Entro il 30 novembre si deciderà il destino dell’#Ilva.

📝 A fine mese potrebbe concludersi l'accordo per far tornare l'Ilva nelle mani statali, dopo uno scontro legale durato un anno e mezzo con il colosso franco-lussemburghese ArcelorMittal, affittuaria dello stabilimento dal 2016.

🗣️ Per mascherare l'ennesimo maxi investimento in impianti letali per la salute e per il clima, il governo annuncia l'intento di convertire a “Carbon free” (solo) un terzo della produzione entro il 2025

🤔 Da FFF Taranto ci segnalano che sentir parlare di "#decarbonizzazione dell'Ilva" ha fatto sorgere non pochi dubbi ai locali:

💨 Da una parte si parla di convertire gli impianti dal carbone al #gas, cosa che potrebbe avvenire in non meno di 10 anni. E nel frattempo? Cosa farà la metà dei lavoratori che già oggi è in cassa integrazione? Che aria respirerà chi per 10 anni continuerà a vivere a pochi chilometri dagli altiforni?
Senza dimenticarci che anche il gas è un potente climalterante.

🏭 Dall'altra il governo ha in mente di aumentare la produzione a 8/10 milioni di tonnellate annue, cosa che difficilmente riusciranno a fare senza un intenso utilizzo dell'"area a caldo", alimentata a carbone, nonchè la più inquinante. 

💰Non pensate che i soldi degli italiani potrebbero essere spesi in modo migliore, piuttosto che in una fabbrica che inquina, devasta, uccide e perde circa 100 milioni di euro al mese?

📢 Ci uniamo all'appello degli/lle abitanti di #Taranto che chiedono chiusura, smantellamento, bonifiche, decontaminazione dei terreni e il reimpiego degli operai: non vogliamo nè un'Ilva a carbone nè a gas

#climatekiller #ecomostro #nonfossilizziamoci

👇
www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/11/25/allilva-torna-lo-stato-carbon-free-solo-un-terzo-della-produzione-entro-il-2025/6015509/
[ ... continua]

Conte dice: “Dobbiamo dare una svolta alla società."

E come si fa a dare questa svolta se affidiamo la gestione di questi fondi ad una società (ENI) che non crede minimamente nella transizione visto che - citando i loro piani - punta ad avere l'85% di produzione di #GAS fossile al 2050?

Non solo ha dimostrato di non crederci, ma rischia di danneggiare gli interessi di tutti gli italiani:
- finanziando progetti per la cattura della CO2 (con 12 mld €), sconvenienti dal punto di vista economico e pure clamorosamente meno efficace rispetto alle ormai convenienti rinnovabili (come già altre aziende del fossile han fatto...)
- AUMENTANDO l'estrazione e la produzione di #gas e #petrolio, che al contrario delle rinnovabili dobbiamo importare sempre dall'estero, aumentando così la bolletta di tutti i cittadini

Il conflitto di interessi è grande quanto un giacimento, e non solo per #Descalzi, il manager di #ENI, ma anche per le altre società coinvolte: da #Snam a #Enel.

Il #NextGenerationEU deve avere solo un interesse: quello dei cittadini italiani e delle nuove generazioni, ossia #transizione ecologica ed energetica.

Questa è l'unica via per limitare la #CrisiClimatica e allo stesso tempo creare il TRIPLO dei posti di lavoro rispetto ai #CombustibiliFossili (cit. Stiglitz, premio Nobel per l'economia, Oxford, McKinsey, ...)

Ogni altra direzione danneggerà il nostro #futuro.
Non fate finta di non saperlo, perché se ieri potevate passare per ingenui, oggi si diventa colpevoli.

🗞 fonte
#NonFossilizziamoci #FridaysForFuture #ClimateStrike #RecoveryFund
Tutti parlano di una soluzione alla crisi climatica nel campo energetico: l'idrogeno, la nuova sfida dell'energia pulita. L'idrogeno con costi adeguati potrebbe essere impiegato soprattutto nei settori che ancora oggi contribuiscono maggiormente alle #emissioni, dall’industria pesante al trasporto fino all'uso residenziale.

Tuttavia ad oggi la produzione di #idrogeno (che di per sé è un vettore e non una fonte energetica) proviene per il 99% dalle fonti #fossili tramite la gassificazione di carbone o il processo di steam reforming del gas naturale, cioè un processo di interesse industriale per la produzione di #gas a partire da idrocarburi (spesso metano) e vapore acqueo. Se a questo "idrogeno grigio" abbiniamo tecnologie per catturare le emissioni di CO2 (#CCS), si crea l’"idrogeno blu", generato utilizzando fonti non rinnovabili.

La Corte dei Conti europea in una relazione ha rilevato l’insostenibilità economica della tecnologia di cattura delle emissioni di #CO2, dovuta alla mancanza di un quadro normativo adatto e all'aumento dei costi rispetto alle stime iniziali.

Il vantaggio di usare l’idrogeno come fonte energetica sta nel fatto che la sua combustione non causa l’emissione di anidride carbonica (CO2), il principale tra i gas responsabili del cambiamento climatico, ma solo di vapore acqueo. L’idrogeno verde è invece quello ottenuto usando solo energia prodotta da fonti #rinnovabili, come l’energia solare, quella eolica o quella da riciclo ed è a questo che si deve puntare.

Repost da @will_ita
Ma c'è davvero ancora qualcuno che vuole trivellare l'Artico?

Sembra proprio di sì.

E questo nonostante le più grandi banche del mondo abbiano già affermato che non supporteranno più eventuali progetti di perforazione in #Artico, in cerca di #petrolio o di #gas fossile.

Lo fanno perché sono i più grandi sostenitori di #GretaThunberg e di #FridaysForFuture?

Potrebbe anche essere.
Ma è decisamente più probabile che si siano accorti che si tratta di progetti nati morti e nemmeno economicamente convenienti. Peccato che l'amministrazione Trump non sia dello stesso parere.

E anche negli ultimi giorni del suo mandato sta dando il meglio (o peggio) di sé, cercando di mettere all'asta dei lotti per la #trivellazione nell'area protetta dell' #Alaska. Questa notizia è sconvolgente da tutti i punti di vista. Nella situazione attuale andare ad estrarre altri combustibili fossili è una scelta totalmente sbagliata, inoltre si andrebbe ad inquinare e a devastare per sempre un #habitat unico e ricco di numerose specie già minacciate dal collasso climatico.

Se i lotti dovessero essere venduti alle società energetiche neanche l'amministrazione successiva potrebbe fare qualcosa per tornare indietro e salvare il territorio: diventerebbero di proprietà delle compagnie petrolifere.

È per questo ancora più essenziale far sentire la nostra voce, e battersi perché nei loro ultimi rantoli non distruggano per sempre #ecosistemi come l'Artico.

Aggiungi la tua firma per impedire le trivellazioni nell'Arctic National Wildlife Refuge 👉 https://www.change.org/p/no-drilling-in-the-arctic-national-wildlife-refuge

Per approfondire 👉 https://www.theguardian.com/environment/2021/jan/05/trump-arctic-national-wildlife-refuge-lease-sales
Ultimamente abbiamo parlato spesso di #CCS sulle nostre pagine, acronimo che indica gli impianti per la Cattura e lo Stoccaggio della CO2.

Come funziona veramente?

🎨 Grazie ai fantastici disegni di @alterales eccolo rappresentato in tutte le sue contraddizioni!

Il CCS si inserisce nella narrativa della lobby del #gas, che sta facendo pressione sulle istituzioni, a partire dall'Unione Europea, per promuovere l'idrogeno come il nuovo vettore per l'energia sostenibile, pur di non dover smantellare i propri impianti o ricevere l'approvazione per la costruzione di nuovi metanodotti, promettendo il trasporto di un 10% di #idrogeno a fronte di un 90% di gas.

📢 La campagna @noccs_ilfuturononsistocca in particolare si concentra sul progetto dell'impianto di Ravenna firmato #Eni, che potrebbe rappresentare un precedente per autorizzare altri progetti in tutto il paese.

È davvero questa la #transizione che vogliamo?
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Continua la campagna internazionale di FridaysForFuture contro una delle banche che più sta alimentando la crisi climatica: Standard Chartered

🚨📢In questo video le/i giovan attivist per il clima di tutto il mondo parlano direttamente a Bill Winters, CEO di @stanchart: "È ora di porre fine al vostro sporco business basato su carbone, petrolio e #gas."
Se la Standard Chartered vuole davvero restare "qui per sempre", come ricorda sempre nei suoi slogan, deve smettere di #finanziare la distruzione del pianeta e del nostro futuro!

Attivist*, tenete d'occhio questo sito e condividete il video utilizzando gli hashtag della campagna

Per gli approfondimenti in italiano segui questo link
Giovedì 1 aprile è stata la giornata mondiale di ribellione contro la finanza fossile, organizzata da Extinction Rebellion.

☠️ Il sistema finanziario globale e i fondi assicurativi continuano a investire massicciamente in società e progetti legati ai #CombustibiliFossili, contribuendo ad aumentare la quantità di gas climalteranti immessi in atmosfera.

Il declino del settore, dovuto al costo ormai inferiore dell'energia rinnovabile, rappresenta una seria minaccia alla stabilità finanziaria mondiale.

📈 Mentre il finanziamento del carbone si sta lentamente riducendo, crescono gli investimenti nell’industria del petrolio e del #gas.

Nell’ultimo anno, sono aumentati del 34% gli investimenti nella ricerca ed estrazione nell’Artico e del 134% nella ricerca ed estrazione di #petrolio e gas offshore.

🔎 Tra gli istituti italiani maggiormente coinvolti, spiccano sicuramente Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Come sottolinea Re:common, Intesa ha una policy molto debole sul settore del carbone e dell'oil&gas, e non ha pubblicato i dati relativi alle emissioni connesse ai propri investimenti.

Unicredit ha annunciato la data della sua uscita dal settore del carbone ma continua ad investire su petrolio e #gas.

🌪 La catastrofe climatica ed ecologica, e quella economica e sociale che ne seguirebbe, incombono sul nostro futuro. Chi persiste in questo tipo di investimenti sta giocando con le vite e la salute di milioni di persone.

👁 Aprire gli occhi sulla verità della crisi è doloroso, ma è solo inizio del processo per risvegliare la coscienza combattiva di tutt_ noi.

NOI VOGLIAMO VIVERE!
Sii parte del cambiamento necessario.
Unisciti al movimento.

Fonti
LEGGE SUL CLIMA EUROPEA: I NEGOZIATI STANNO PER TERMINARE 🌎🔥

Purtroppo, però, le proposte al tavolo non considerano le evidenze dell'IPCC, barano con i numeri, e non rispettano i principi di equità e giustizia alla base degli #AccordidiParigi.

Il #ClimateClock si basa sui dati dell'IPCC e mostra in quanto tempo esauriremo il #CarbonBudget se continueremo con gli attuali livelli di emissioni. Per avere il 66% di probabilità di rimanere entro gli 1.5°C di riscaldamento globale, ci rimangono meno di sette anni prima di esaurirlo.

🇪🇺 Gli Stati Europei però, nel fissare i target climatici, si rifiutano di tenere in considerazione il Carbon Budget e stanno invece proponendo di cambiarne il significato. Secondo loro il Carbon Budget non dovrebbe mostrare quanta "spesa" in termini di #gas serra abbiamo ancora a disposizione (il significato che gli attribuisce la scienza), ma indicare quante #emissioni ci si aspetta che emetteremo in un determinato periodo.

🔴 Così facendo stanno fissando dei target insufficienti!
La neutralità climatica al 2050 non garantirà
#equità e #giustizia.

Come se non bastasse stanno anche barando con i numeri.
Il #target di riduzione delle emissioni nette al 2030 - sia 55% sia 60% - si riferisce ai livelli del 1990, e non a quelli pre-industriali. Questo presuppone che l'UE abbia iniziato a diminuire le emissioni trent'anni fa, quando invece le abbiamo semplicemente #delocalizzate all'estero ed escluso dai numeri ufficiali una buona parte di quelle rimanenti (come l'aviazione e il commercio marittimo).

📌 Una nota positiva è che il #Parlamento ha proposto di istituire un Consiglio sui Cambiamenti Climatici, un organo scientifico indipendente che vagli e consigli sulle #politiche climatiche. Ma anche questo è in fase di negoziazione e alcuni Stati si stanno mettendo di traverso.

Ricordatevi di tutto ciò quando tra qualche giorno, per la #GiornataDellaTerra, vi racconteranno quanto sono green(washing) e ambiziosi i loro piani.

🗞Fonti:
Carbon Budget IPCC

Lettera dei 'pensatori' del concetto del zero-netto

L'UE sta barando con i numeri by Greta&Co

Lettera a Timmermans sul Carbon Budget
Avevi mai sentito parlare della Tassonomia Europea?

Se anche tu avevi capito "Tassorosso" questo post ti riguarda! Ma anche solo se ti vuoi salvare le chiappe il futuro.

Domani verrà approvata la bozza della Commissione che etichetta come "sostenibili" fonti come il Gas Fossile, alle quali andranno i fondi per la transizione.

Vogliamo davvero dirottare i fondi per le energie rinnovabili verso nuove infrastrutture fossili⁉️

Ti diamo appuntamento domani alle 10:50 su questo canale e nelle stories di Instagram per far partire insieme la TweetStorm diretta alla Commissione Europea e al MITE.

E tu cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti!

#TassonomiaEuropea #gas
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E tu hai trovato il senso logico di queste affermazioni?

Scrivicelo nei commenti 🤫

#transizione #gas #crisiclimatica
🔥 Fuori il GAS FOSSILE dalla #Tassonomia! 🔥

Scriviamo in centinaia agli Europarlamentari Italiani, manda anche tu una mail cliccando su questo link
👇👇👇👇👇👇👇👇👇
https://fffutu.re/not-my-taxonomy

Impediamo che innumerevoli investimenti per l’energia rinnovabile di cui abbiamo disperatamente bisogno vengano buttati nel #gas fossile!

📣 Fai sentire la tua voce, intasiamo le caselle di posta degli Europarlamentari italiani affinché chiedano di escludere il Gas Fossile dalla Tassonomia.

#NotMyTaxonomy
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💨 A tutto gas! Tanto è verde, no?

La Commissione Europea ci propone un nuovo Epic Fail, spinta da accordi sottobanco da parte di alcuni stati - Italia compresa - che hanno stravolto la lista europea degli investimenti sostenibili inserendo gas e nucleare.

Il nucleare lo sappiamo, emette poca CO2, tuttavia gli esperti consultati dalla Commissione hanno pareri contrastanti sulla sua inclusione in Tassonomia ed è legato al vero elefante nella stanza🐘: le CENTRALI A GAS.

Pur con vincoli e clausole (di difficile applicazione) etichettare il #gas come "ecosostenibile" sarebbe un vero disastro 👉🏽 leggi l'articolo pubblicato oggi nel nostro sito sulla Tassonomia.

Quindi, che cosa aspettate?

Venite a Roma e Milano questo sabato! Avete scritto agli amici che sono all'estero di unirsi alle manifestazioni negli altri paesi europei?

È di nuovo l'ora di farci sentire🔥This is #NotMyTaxonomy !
💥 Siamo a BRUXELLES per chiedere L'EMBARGO TOTALE DEL GAS RUSSO! 💥

Oggi, mentre si teneva il vertice speciale del Consiglio Europeo, ci siamo trovat3 insieme ai Fridays di tutta Europa per chiedere l'embargo totale del gas e del petrolio russo.

Chiediamo che l'Europa smetta di acquistare #gas, petrolio e carbone dalla #Russia, così come da qualsiasi altro Stato.

👉🏽 Nonostante le parole di solidarietà dei leader politici, l'Unione europea dal 24 febbraio ad oggi ha pagato 55 miliardi di euro per acquistare i combustibili fossili russi.

In questo modo gli Stati "democratici" stanno cofinanziando la macchina da guerra di Putin in Ucraina.

L'Europa non deve più alimentare regimi autoritari comprando gas, petrolio e carbone insanguinati.

☀️ Continuiamo a unire le forze e insistere insieme affinché avvenga una rapida e giusta transizione verso l'energia rinnovabile!

#fridaysforfuture
#stopwar
Il #gas fossile entra nella tassonomia europea degli investimenti green.

#Putin e le lobby fossili ringraziano, ma noi non arretriamo di un millimetro. Il morale è alto e continueremo a fare di tutto pur di disincentivare i privati a investire nel gas.

#WeAreUnstoppable
#AnotherWorldIsPossible
#NOTMYTAXONOMY