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D: Cosa chiede FFF?⠀

R: FU.TU.RO, ovvero:⠀

1️⃣FUori dal fossile: 0 netto di #emissioni a livello globale nel #2050 (e in Italia nel #2030), per restare entro i +1.5 gradi.⠀

2️⃣TUtti uniti, nessuno escluso: La #transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale secondo il principio della #giustizia #climatica.⠀

3️⃣ROmpiamo il silenzio, diamo voce alla #scienza che ci dice da anni qual è il #problema e quali strumenti servono per risolverlo. Ora spetta alla #politica il compito di #agire.⠀

#FUTURO
#FridaysForFuture
#FFFAQ
🇮🇹CARO MINISTRO

🙄 Forse le nostre proposte le sono sfuggite! Mercoledì 05 Febbraio due nostri attivisti sono stati ricevuti alla VIII Commissione Ambiente della Camera dei deputati con 3 proposte precise:

1️⃣FUORI DAL FOSSILE: raggiungiamo lo 0 reale di #emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro i +1,5 gradi di #aumento medio globale della temperatura.

2️⃣TUTTI UNITI, NESSUNO ESCLUSO: la transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, utilizzando come faro il principio della #GiustiziaClimatica.

3️⃣ROMPIAMO IL SILENZIO, DIAMO VOCE ALLA SCIENZA: questa riduzione delle emissioni è geofisicamente possibile. La scienza e la tecnologia per questa #transizione ci sono. Sapete come fare, manca la volontà politica di farlo.

🗣 Non mancheremo certo di ribadirli anche in occasione della COP26. Abbiamo 8 anni per fermare questa crisi climatica!

Link al post: https://www.facebook.com/377294012780984/posts/788912514952463?sfns=mo

#Fridaysforfuture
#sergioCosta
#Cop26
#proposte
#futuro
⭕️CORONAVIRUS ED EMISSIONI: LA QUARANTENA CI INSEGNERÀ?⭕️

🔐I paesi si fermano: industrie bloccate, voli cancellati... A prima vista pare che la #crisi sanitaria, costringendo gli esseri umani a fermarsi, stia anche consentendo alla Terra di respirare. Ma siamo sicuri che sia così? Purtroppo, la realtà è ben diversa.

📉Le #emissioni di CO2 sono direttamente connesse alle attività produttive umane e ai trasporti. In Cina si è verificato un calo del 25% delle emissioni di CO2 nel periodo febbraio-marzo 2020, rispetto allo stesso arco di tempo nel 2019. Il rallentamento drastico, improvviso e globalizzato porterà però, oltre ad una riduzione delle emissioni, anche ad una crisi #finanziaria e un crollo del PIL globale. Nel peggiore degli scenari presi in esame dall’Ocse, nel 2020 il PIL potrebbe scendere dal 3 all’1,5%, generando anche una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 dell’1,2% rispetto al 2019.

⚙️Gli effetti a lungo termine si prospettano, purtroppo, decisamente negativi: se quando la #pandemia sarà finita si dovesse tornare al #businessasusual rilanciando le economie degli Stati con nuove attività ad alto impatto ambientale, qualsiasi miglioramento visto in questa fase sarebbe cancellato.

Come afferma Fatih Birol, direttore dell'AIE: "Non c'è nulla da festeggiare in un probabile declino delle emissioni causato dalla crisi economica, perché in assenza delle giuste #politiche e misure strutturali questo declino non sarà #sostenibile."

📍Siamo nel pieno di un'emergenza, quella sanitaria. Ben presto gli Stati saranno messi in ginocchio dalla crisi economica. E intanto l' #emergenzaclimatica continuerà ad avanzare. Ci troviamo però di fronte ad una grande, imprevista #opportunità: il mondo si è fermato, ma è evidente che non stesse andando nella giusta direzione. È proprio questo, più che mai, il momento per imboccare la strada verso un futuro sostenibile. Quando il #Covid19 sarà solo un brutto ricordo i politici avranno di fronte due possibilità: tornare ad ignorare l'emergenza climatica come prima, oppure eliminare ora ogni sovvenzione ai #combustibilifossili e avviare la vera #transizione trasformativa, una volta per tutte.

📌 Fonti:
• Wired
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2020/03/13/coronavirus-energia/
• Internazionale
https://www.internazionale.it/opinione/gabriele-crescente/2020/03/19/coronavirus-clima
• Guardian
https://www.theguardian.com/environment/2020/mar/12/coronovirus-poses-threat-to-climate-action-says-watchdog
RIAFFERMARE IL RUOLO PUBBLICO NELL'ECONOMIA - PUNTO 2⃣

⭕️ Dobbiamo riaffermare il ruolo del settore pubblico nell'economia, nella #produzione di beni e servizi essenziali e soprattutto nella #transizione, affinché prevalga l’interesse #collettivo sul profitto personale.

🌳 Gli enormi pacchetti di stimolo economico che verranno varati devono essere garantiti solo a seguito di #ImpegniVincolanti verso la #riconversione ecologica.

📈 È fondamentale che lo stato diventi un attore primario di indirizzo nel processo della transizione su tutto il territorio e quindi coordini, supporti e controlli le aziende – in particolar modo le partecipate – affinché rispettino i #TargetClimatici dell’ #IPCC.

🔛 La #CrisiPetrolifera crea il momento perfetto perché il controllo del settore energetico torni in mano pubblica, in modo da puntare verso una rapida e totale riconversione.

💡 È necessario infine contrastare con decisione l’ #EvasioneFiscale, per mettere a disposizione pubblica più risorse per il benessere della collettività, e per assicurare una tassazione più equa e inferiore in special modo sul lavoro.

💥 Scopri tutti i 7 punti della campagna su Ritorno Al Futuro!

#RitornoAlFuturo
#SettorePubblico
#InteresseCollettivo
#TransizioneEcologica
👩‍🌾RIPENSARE IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE - PUNTO 4️⃣

🌾#Transizione verso un’agricoltura che salvaguardi #suoli ed #ecosistemi e che sia #sostenibile a livello climatico 🌍

🏦 Attualmente oltre un terzo del bilancio UE finanzia sussidi agricoli nell’ambito della PAC (Politica Agricola Comune): questo denaro pubblico deve essere trasferito per finanziare lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile nei vari Paesi.

🌿 Il #governo deve ascoltare la #scienza che ci dice di promuovere il passaggio a un sistema alimentare meno impattante, più locale, più trasparente e a base prevalentemente vegetale, disincentivando il consumo dei prodotti di origine animale e favorendo la riconversione delle aziende e il ricollocamento delle #lavoratrici e dei #lavoratori.

🍝 È inoltre fondamentale lottare contro lo #SprecoAlimentare, che in Italia ammonta a 1.6 mln di tonnellate di alimenti ogni anno (equivalenti a 15 mld di euro).

E vanno abbattute tutte le piaghe che caratterizzano il nostro sistema produttivo alimentare, a partire dal #caporalato, una vera e propria forma di schiavitù, e continuando con il sovrautilizzo e l’inquinamento idrico, l’eutrofizzazione (processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante), la deforestazione e l’uso non sostenibile dei suoli.

#RitornoAlFuturo

📃 Per approfondire: ritornoalfuturo.org/la-campagna
Oggi partecipa al #DigitalStrike!⠀

🐲 I #CariPolitici continuano ad affermare di stare facendo tutto il possibile. Ma le misure messe in atto ad oggi non sono minimamente paragonabili a ciò che servirebbe davvero per affrontare la #CrisiClimatica. ⠀
Vogliamo un #RitornoAlFuturo, vogliamo una #transizione che assicuri il rispetto delle persone dei limiti della Terra!⠀

Pubblica una foto con un cartello taggando @fridaysforfutureitalia con l'hashtag #14Maggio #OvershootDayItalia. ⠀
Cambiamo direzione oggi!
“Il mondo ha sei mesi di tempo, in questo 2020, per scongiurare la crisi climatica.”

🚨 No, non si tratta di una frase pronunciata da Greta Thunberg, né da altri attivisti per il clima. È stato Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, ad avvertirci che i prossimi 6 mesi saranno decisivi per cambiare il corso della crisi climatica ed evitare che la ripresa dopo il #coronavirus provochi un nuovo rimbalzo delle emissioni climalteranti. Se ciò dovesse succedere, qualsiasi sforzo di prevenire catastrofi climatiche sarebbe del tutto #inutile. Avremmo fallito.

🇪🇺 L'UE ha da poco annunciato il piano per il #RecoveryFund “Next Generation EU”, il fondo di €750 miliardi che darà anche impulso al Green New Deal europeo. Secondo la presidente Von der Leyen, il piano garantirà la transizione verso “un’Unione climaticamente neutra, digitale e sociale.”
Ma... siamo sicuri che sia così?

👉 Da un lato, la Commissione sembra iniziare ad imboccare la strada giusta: il 25% del totale delle risorse finanziarie del bilancio 2021-2027 verrà destinato all’azione per il clima.

💡 Lo strumento maggiore presente nel piano è il Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility - RRF) di €560 miliardi creato per supportare riforme strutturali negli Stati Membri, ponendo la #sostenibilità ambientale tra le condizionalità per accedere alle risorse. I piani nazionali presentati dagli Stati Membri devono quindi tenere conto della #transizione verde e digitale negli investimenti da qui a 4 anni.

🔌 La commissione punta inoltre ad investire su infrastrutture sostenibili, creare un milione di posti di lavoro verdi, incrementare il numero di punti di ricarica per i veicoli elettrici.

Perfetto quindi. Siamo a cavallo.

Se non fosse che...

🆘 L'Ue intende continuare ad investire nel #metano e nella costruzione di nuovi gasdotti presentando il gas naturale come “carburante di transizione” verso un'Europa a zero emissioni.

⭕️ Sembrerebbe uno scherzo: come possiamo azzerare le emissioni puntando su un gas estratto e smerciato dai soliti giganti del #carbonfossile che inoltre ha un #effettoserra diretto molto peggiore della CO2? Vogliamo davvero incatenare l’economia a un modello che con miliardi di euro in gasdotti emargina, anziché centrarle fin da subito, le fonti #rinnovabili?

⚠️ Nel piano per il Recovery Fund ci sono inoltre due gravissimi assenti: clausole ambientali che obblighino all' #abbandono completo dei settori inquinanti e offrano garanzie per investimenti sostenibili, nonché impegno concreto a obbiettivi verso l’ #azzeramento delle emissioni al 2030, come già convenuto nell’Accordo di Parigi, per rimanere al di sotto di +1.5°C.

Restano solo 6 mesi per partorire un Green New Deal enormemente più ambizioso che sia in linea con la portata del #collasso climatico ed ecologico e che affronti la #crisi climatica trattandola come tale.

🎯 Sono sei mesi in cui l’UE si gioca il tutto per tutto. E il nostro futuro non può essere un gioco d’azzardo.

#fridaysforfutureitalia #recoveryfound #crisiclimatica

Fonti:
Duegradi
The Guardian
EuNews
[ ... continua]

Conte dice: “Dobbiamo dare una svolta alla società."

E come si fa a dare questa svolta se affidiamo la gestione di questi fondi ad una società (ENI) che non crede minimamente nella transizione visto che - citando i loro piani - punta ad avere l'85% di produzione di #GAS fossile al 2050?

Non solo ha dimostrato di non crederci, ma rischia di danneggiare gli interessi di tutti gli italiani:
- finanziando progetti per la cattura della CO2 (con 12 mld €), sconvenienti dal punto di vista economico e pure clamorosamente meno efficace rispetto alle ormai convenienti rinnovabili (come già altre aziende del fossile han fatto...)
- AUMENTANDO l'estrazione e la produzione di #gas e #petrolio, che al contrario delle rinnovabili dobbiamo importare sempre dall'estero, aumentando così la bolletta di tutti i cittadini

Il conflitto di interessi è grande quanto un giacimento, e non solo per #Descalzi, il manager di #ENI, ma anche per le altre società coinvolte: da #Snam a #Enel.

Il #NextGenerationEU deve avere solo un interesse: quello dei cittadini italiani e delle nuove generazioni, ossia #transizione ecologica ed energetica.

Questa è l'unica via per limitare la #CrisiClimatica e allo stesso tempo creare il TRIPLO dei posti di lavoro rispetto ai #CombustibiliFossili (cit. Stiglitz, premio Nobel per l'economia, Oxford, McKinsey, ...)

Ogni altra direzione danneggerà il nostro #futuro.
Non fate finta di non saperlo, perché se ieri potevate passare per ingenui, oggi si diventa colpevoli.

🗞 fonte
#NonFossilizziamoci #FridaysForFuture #ClimateStrike #RecoveryFund
PERCHÈ I NOSTRI FONDI DEL #NextGenerationEU FINISCONO DIRETTAMENTE AD #ENI?

Nelle ultime bozze del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) alcuni capitoli sembrano dettati direttamente a macchina da #ENI - come denunciano Legambiente,
Greenpeace e WWF.

Capiamoci, siamo tutti d'accordo nel voler incentivare una transizione ecologica ed energetica, e devono assolutamente farlo anche le aziende del fossile.

Ma TUTTI i fondi devono essere vincolati a una reale #transizione, non tangibile consultando i piani di Eni.

Parliamo, infatti, di un’azienda che, nel 2050, continuerà ancora la sua produzione di petrolio e gas e che prevede di aumentare la produzione di idrocarburi fino al 2025, rallentando di fatto la transizione ecologica.

Nel 2025 ci resteranno solo 2 anni per cercare di limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C!
Il cambiamento deve avvenire OGGI.

Non ci sono buoni e cattivi.
C'è solo chi crede davvero in una transizione, e chi fa finta, anche molto in malafede.
Da che parte vogliamo stare?

📝Fonti:

Domani
Legambiente
Wired
LA TRANSIZIONE CHE VOGLIAMO

💪 Ieri siamo sces* in piazza (offline e online) per chiedere al nuovo Governo Draghi di agire immediatamente e radicalmente per contrastare la #CrisiClimatica. A parole il nuovo Presidente del Consiglio ci fa ben sperare: «vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» è quanto ha dichiarato con il suo discorso al Senato.

🙅‍♀️ La scelta della sua squadra di Governo, però, va in tutt'altra direzione. A partire dal ministro Cingolani, messo a capo del nuovo e tanto atteso Ministero per la Transizione Ecologica, il cui passato non lascia intuire particolare esperienza in campo ecologico, né una particolare simpatia per le #rinnovabili, semmai più per il #GasFossile. Non ci rassicura nemmeno Giorgetti - le sue posizioni rasentano il negazionismo - allo Sviluppo Economico, ministero dove vengono prese decisioni che impattano moltissimo sul #clima.

Riusciranno i nostri eroi a non deluderci e a condurre l'Italia verso un futuro a #ZeroEmissioni?

🔥 Noi abbiamo le idee chiare sulla #transizione che vogliamo (e che trovate su https://ritornoalfuturo.org/): una transizione non solo tecnologica, ma che tenga conto dei nostri principi di #GiustiziaClimatica. Una transizione che dia una vera priorità all'ambiente e alle persone, e metta ai margini chi inquina speculando sulla nostro #futuro.

📣 BASTA SOLDI PUBBLICI A FONTI FOSSILI, ARMI E INDUSTRIE INQUINANTI. Unisciti a noi!
Ultimamente abbiamo parlato spesso di #CCS sulle nostre pagine, acronimo che indica gli impianti per la Cattura e lo Stoccaggio della CO2.

Come funziona veramente?

🎨 Grazie ai fantastici disegni di @alterales eccolo rappresentato in tutte le sue contraddizioni!

Il CCS si inserisce nella narrativa della lobby del #gas, che sta facendo pressione sulle istituzioni, a partire dall'Unione Europea, per promuovere l'idrogeno come il nuovo vettore per l'energia sostenibile, pur di non dover smantellare i propri impianti o ricevere l'approvazione per la costruzione di nuovi metanodotti, promettendo il trasporto di un 10% di #idrogeno a fronte di un 90% di gas.

📢 La campagna @noccs_ilfuturononsistocca in particolare si concentra sul progetto dell'impianto di Ravenna firmato #Eni, che potrebbe rappresentare un precedente per autorizzare altri progetti in tutto il paese.

È davvero questa la #transizione che vogliamo?
ATTENZIONE ⚠️ c'è stato un qui pro quo, il ministro Cingolani ha confuso "#Transizione Ecologica" con "#Trivellazione Ecologica"... che nemmeno esiste.

🚨 #Ministro, è ancora in tempo per correggere l'errore e tornare sulla retta V.I.A.!

Credit: @alterales
Nonostante la nascita ufficiale di un ministero dedicato, in Italia la #transizione ecologica resta un tema molto sfuggente a un dibattito concreto.

Con “transizione ecologica” si intende la necessità di trasformare il sistema produttivo, muovendosi verso un modello sostenibile per l’ecosistema circostante. Se gli #obiettivi Ue di puntare alla carbon neutralità entro il 2050 sono inferiori rispetto a quelli stabiliti dalla comunità scientifica, che punta al 2030, restano comunque difficili da raggiungere per l’Italia, al quarto posto fra i Paesi europei per quantità di gas a effetto serra immessi nell’atmosfera. I principali settori responsabili dell'80% delle emissioni italiane sono i trasporti (24,4%), il settore residenziale (19,5%), le industrie energetiche (24,0%) e quelle manifatturiere (12,4%).

Ora, il Piano nazionale di ripresa e resilienza permetterà all’Italia di rimettere in moto la propria economia, ma in ambito ambientale il piano presentato dalla #politica dimostra quanto l’impegno non sia ancora sufficiente.

Nell'attuale documento, infatti, l’obiettivo di generazione di #energia da fonti rinnovabili è fermo al 30% entro il 2030, ancora in linea con il precedente Piano energia e clima, mentre gli investimenti restano ridotti, limitati all’agro-voltaico e all’eolico off-shore. In totale, la proposta di aumento della potenza di generazione di energia da rinnovabili si ferma a 4.2 GW in 5 anni, mentre per decarbonizzare più velocemente necessiteremmo di 6 GW annui.

Inoltre, è dato grande spazio al biometano, per sostenere la produzione da allevamenti intensivi, e al fossile, necessario alla filiera dell’idrogeno.
Sebbene ci siano investimenti nel trasporto #pubblico regionale, un’ampia quota dei fondi è destinata all'alta velocità, non prioritaria in un Paese in cui il 50% degli spostamenti avviene entro 50 km.
Analizzando le singole voci, si nota come la composizione dei trasporti sia fondamentale: per esempio, più della metà degli autobus sono previsti a metano.
Infine, i tagli drastici al piano di efficientamento energetico degli edifici e i pochi fondi destinati alla tutela del territorio e dell’acqua pubblica rendono tutti i settori sottofinanziati.

Post in collaborazione con @thevisioncom
Oggi momento della verità e si capisce se il @MiTE_IT è ministero della #transizione o della #finzione ecologica. Ore 13.45 scopriremo ufficialmente se l'Italia entra in #BOGA, vietando nuove licenze e concessioni per nuove esplorazioni oil/gas su suolo italiano.

#COP26 
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E tu hai trovato il senso logico di queste affermazioni?

Scrivicelo nei commenti 🤫

#transizione #gas #crisiclimatica
Lanciamo insieme al Collettivo di Fabbrica Gkn due giornate di mobilitazioni convergenti: lo Sciopero Globale del 25 marzo per la giustizia climatica e la Mobilitazione Nazionale “Insorgiamo” del 26 marzo a Firenze.

Sfidiamo insieme ogni tentativo di contrapporre questione sociale e questione ambientale, attraverso due date esplicitamente collegate dal fil rouge della transizione ecologica e lavorativa.

E poichè non esiste processo più inquinante della #guerra -per il suo impatto ambientale e per come ridefinisce le priorità economiche e sociali dei paesi- non potrà che essere anche una scadenza contro la guerra.

Non permetteremo più di giustificare delocalizzazioni, licenziamenti, precariato con la scusa della crisi climatica.

Non permetteremo di giustificare con la difesa dei posti di lavoro una deviazione nella transizione ecologica.

La #transizione ecologica, se reale, deve misurare la propria efficacia anche sui tempi, e non è più concepibile alcun rallentamento.

Il pianeta è in fiamme, da ogni punto di vista, e ogni secondo sprecato è un crimine.

In una reale transizione ecologica il #lavoro inquinante cessa gradualmente di esistere: non si lavorerà più a discapito dei diritti, dell’ambiente, della salute e della pace, ma si passerà per una ridefinizione democratica di cosa è realmente necessario produrre.

E’ possibile lavorare meno e meglio, e lavorare tutti, ed è un diritto che ogni lavoratrice e lavoratore, di oggi o di domani, dovrebbe rivendicare.

Non è possibile portare avanti una vera transizione climatica mentre milioni di persone -per povertà salariale o per precarietà- sono concentrate sulla propria sopravvivenza economica.

La vicenda #Gkn ci insegna che essere salariati sotto ricatto limita la nostra possibilità come persone e cittadini di dedicarci alle lotte a cui teniamo, nonché di essere attivamente partecipi del cambiamento.

Liberarci dal ricatto significa riappropriarci del diritto di incidere sulla politica del paese e acquisire nuovo potere decisionale sulle nostre vite.

🔥 Invitiamo tutte e tutti allo Sciopero Globale per il clima del 25 marzo e invitiamo le stesse forze a partecipare al corteo di Firenze del 26 marzo.

👉👉Leggi il comunicato completo
cliccando qua👈👈

#PeopleNotProfit
🌱 È possibile un #lavoro a impatto zero?

Da oggi al 2023, ogni 5 nuovi posti di lavoro creati dalle imprese attive in Italia, 1 sarà generato da aziende eco-sostenibili.

Possiamo fare ancora tanto, e anche i sindacati hanno il compito di indicare la strada migliore.

E allora perchè il Mainsponsor del concerto del Primo Maggio sarà #Eni?

L'azienda opera in 69 paesi, compresi Stati accusati di abusi e violazioni sistematiche dei diritti umani (senza contare i disastri ambientali causati dal colosso del gas nel Delta del Niger).

Ricollocare i suoi 80.000 dipendenti può essere un ottimo punto di partenza per una vera #transizione ecologica ;)

#PrimoMaggio

Crediti foto 1: Moira Spitoni