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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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🔹Seduta a bocce ferme per le #Borseeuropee, con gli indici che hanno registrato variazioni limitate.
Gli investitori si interrogano sulle future mosse delle banche centrali e sull'andamento dell'economia mondiale.

🇩🇪La #Germania ha fatto tirare un sospiro di sollievo annunciando un'inflazione in rallentamento e inferiore alle attese, ma il dato non ha fornito sollievo ai listino.

🇮🇹A #PiazzaAffari
#Eni in progresso dell'1,27%, #Saipem del 4,18%, #Tenaris (+2,92%), #Ferrari ha perso lo 0,86% a 208,5 euro.
#Amplifon (-3,25%) e Telecom Italia #TIM (-2,33%)
#ERG ha guadagnato l'1,89% a 30,12 euro.

#Juventus ha arginato le perdite allo 0,93% dopo il terremoto ai vertici.

🔹Sul fronte dei cambi, l'#euro vale 1,034 dollari (ieri a 1,0380 dollari) e 143,07 #yen (144,15), mentre il dollaro-yen si attesta a 138,35 (138,86).

🔹 Il petrolio, in rialzo per tutta la seduta, veleggia sui valori di ieri: il #wti a 77,44 dollari al barile.

🔹 Infine è in rialzo il valore del #gas: il contratto di dicembre si attesta a 132.550 euro al megawattora (+7,5%).


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A🇺🇸 Wall Street, il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq100 hanno guadagnato rispettivamente circa lo 0,3%, l'1,1% e l'1,9%.
Questo mentre l'"indicatore della paura" del mercato #VIX ha chiuso ai minimi dall'inizio di quest'anno.
Il FTSE 100 del 🇬🇧Regno Unito e l'indice Hang Seng di 🇭🇰Hong Kong sono saliti rispettivamente dello 0,93% e del 6,27%.

Uno sviluppo chiave è stato un altro notevole calo del rendimento dei #Treasury a 10 anni, che è affondato del 5,5% toccando il minimo da settembre. Da ottobre, i mercati hanno scontato una Federal Reserve #FED sempre più accomodante.

Non sorprende che questo abbia coinciso con il mese peggiore per il dollaro USA da settembre 2010, con l'indice #DXY crollato del 5,1%.

Un chiaro vincitore del calo del dollaro e dei rendimenti obbligazionari è stato l'oro. #XAUUSD è salito dell'8,3% a novembre, il massimo dalle prime fasi della pandemia globale nel 2020.

Lo #yen giapponese è stato un altro vincitore, rafforzandosi del 7,1% mentre #USDJPY è crollato.
La decisione della Bank of Japan di rivedere la sua politica di controllo della curva dei rendimenti e di ampliare la banda di negoziazione del tasso dei titoli di stato a 10 anni ha portato lo yen sui massimi da quattro mesi rispetto al dollaro.

#yen #dollar #boj
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Nel 2022 Il #dollaro è stato il re incontrastato del mercato. Aumento dei tassi di interesse e crisi geopolitica in territorio europeo hanno giocato un ruolo cruciale nel forte apprezzamento del dollaro.

🇯🇵La vittima più importante del dollaro è lo #yen che ha visto un deprezzamento spaventoso e che ha costretto la Bank of Japan a intervenire sul mercato valutario comprando yen per sostenere l’economia domestica.

🇬🇧Anche la #BOE (Bank of England) è intervenuta acquistando titoli di Stato per stabilizzare il mercato e per evitare un ulteriore crollo della valuta domestica che aveva raggiunto i minimi dal 1983.

🇪🇺La #Bce è rimasta alla finestra, guardando il cambio #EurUsd andare, per la prima volta in 20 anni, sotto la parità e preoccupando di fatto l’economia europea già martoriata da alta inflazione, incertezza geopolitica e crisi energetica.
A determinare il recupero poi sono stati il rallentamento dei rialzi della Fed e i segnali incoraggianti dall’inflazione americana.
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Yen scende di oltre il 2% dopo che la BoJ non ha effettuato modifiche al Yield Range

#USDJPY #yen #boj
Chiusura contrastata per le Borse europee, che sono rimaste ingessate per tutta la giornata nell'attesa delle decisioni della Fed sui tassi di interesse.

Sul mercato valutario, l'#euro è in rialzo a 1,091 dollari (da 1,085 alla vigilia).
E' invece stabile sullo #yen a 141,16, mentre il ninja è pari a 129,28.

Volatile il prezzo del #gas: debole in mattinata, sale del 2,35% a 58,7 euro al Mwh.

Movimento opposto per il petrolio, che ha invertito la rotta nel pomeriggio: il #Wti di marzo è scambiato sui 78,28 dollari al barile, in calo dello 0,79%.

Intanto oggi è stato annunciato che l'#Opec+ ha confermato gli attuali livelli di produzione, decisi nel novembre scorso. Inoltre è emerso che negli States le scorte di petrolio sono inaspettatamente aumentate, registrando un rialzo di 4,14 milioni di barili a 452,688 milioni di unità.

Lo #spread Btp-Bund ha chiuso a 187,5 punti, con il rendimento dei #Btp a dieci anni che si è attestato al 4,17% (da 4,12%).

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Questa settimana l'Euro ha recuperato terreno sulle principali valute, grazie alla posizione della
🇪🇺BCE.
L'istituzione ha aumentato i tassi di un quarto di punto, mantenendo la sua fermezza, laddove la 🇺🇸Fed e la 🇬🇧Banca d'Inghilterra sono sembrate più misurate.

L'#euro è scambiato a 1,0870 dollari e a 0,9979 franchi.

La #sterlina ha perso terreno.
La BoE riferisce:" Se dovessero esserci prove di pressioni inflazionistiche più persistenti, sarà necessario un ulteriore inasprimento della politica monetaria".

Lo #yen è avanzato rispetto al dollaro USA, raggiungendo 129,60 JPY per USD.

#Bitcoin rimane in equilibrio intorno ai 23.000 dollari questa settimana, dopo aver registrato il miglior mese di gennaio dal 2013.
Questa performance si spiega con la rinnovata propensione al rischio degli investitori per quest'inizio anno.
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🇮🇹Milano mette a segno un rialzo dello 0,7% nel Ftse Mib e segna la performance migliore in Europa sostenuto dal rally di #Mps (+4,8%) e #Tim (+2,8%).

Gli investitori restano in attesa di conoscere e decisioni di 🇺🇸Federal Reserve e 🇬🇧Bank of England che arriveranno tra mercoledì sera e giovedì mattina.

🔹Durante la riunione della #Fed verrà presentata la sintesi delle proiezioni economiche (“Summary of Economic Projections”), compreso il “dot plot”, che rivelerà infatti le aspettative sui tassi dei componenti del direttivo.

🔹Axel #Rudolph, senior market analyst presso IG, ha dichiarato: "Tutti gli occhi sono puntati sulla decisione sui tassi della Fed di mercoledì, con la banca centrale che dovrebbe mantenere i tassi stabili. I commenti riguardanti il suo futuro percorso politico saranno tuttavia attentamente monitorati. Un altro rialzo dei tassi entro la fine dell'anno non è fuori discussione dato che il prezzo più alto del petrolio probabilmente aumenterà le pressioni inflazionistiche".

🇯🇵Lo #yen è poco mosso, piuttosto depresso contro dollaro, con la BoJ (riunione nei prossimi giorni) che ha mantenuto fin qui una politica ultra accomodante.


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🇪🇺I mercati europei oggi chiudono in rialzo, con la convinzione che la fine della stretta monetaria da parte della #Bce sia vicina, grazie anche ad una netta frenata dell'inflazione.

🇮🇹Per l’Italia è crescita zero nel terzo trimestre, rispetto al secondo. L’Istat conferma che la crescita acquisita per l’intero 2023 resta a +0,7% come già nel secondo trimestre.

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Sul mercato valutario, il #dollaro si sta rafforzando e l’#euro tratta in ribasso per un cambio sotto 1,06.

#UsdJpy è tornato prepotentemente sopra 150.00
e lo #yen tocca un minimo da 15 anni contro la moneta unica.

🇯🇵 A pesare sulla divisa nipponica sono le decisioni della #BoJ, che ha scelto di lasciare invariato il tasso di interesse a breve termine al -0,1%, mentre quello dei rendimenti dei titoli decennali è stato fissato intorno allo 0%.

🇨🇳#Pmi manifatturiero cinese è uscito in calo a 49.5 contro il 50.2 del mese di settembre, e sotto alle previsioni del mercato che erano per una stabilizzazione sopra la fatidica quota di 50.
La ripresa economica rimane fragile ed è necessario un maggiore sostegno politico.


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🇪🇺I mercati europei stanno assistendo all'ennesima seduta positiva con il #DAX in rialzo per la sesta settimana consecutiva, mentre il #FTSE100 è tornato al livello più alto dal 19 ottobre.

Il 🇩🇪DAX tedesco ha segnato ancora una volta un altro massimo storico oggi, mentre il🇬🇧 FTSE100 è stato aiutato da un rimbalzo dei prezzi del #petrolio dai minimi di 5 mesi che sta contribuendo a sostenere $BP e $SHEL.

🇺🇸Tutto ciò dopo che l'ultimo rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti è risultato migliore del previsto e la disoccupazione è scesa inaspettatamente al 3,7%.

I dati odierni sulle buste paga statunitensi hanno contribuito a stimolare un rimbalzo del 💵 dollaro USA, poiché le aspettative di taglio dei tassi statunitensi sono state ridimensionate.

🇯🇵Lo #yen giapponese è stato il protagonista di questi ultimi giorni.
I mercati rivalutano rapidamente la possibilità che la banca centrale stia cercando di normalizzare le proprie impostazioni di politica monetaria, dopo i commenti del governatore della Banca del Giappone #Ueda, che indica che i tassi potrebbero uscire dal territorio negativo nelle prossime settimane.

Si tratterebbe di una mossa interessante visti i dati economici di questa mattina che hanno mostrato un'economia giapponese contratta più del previsto nel terzo trimestre: -0,7%.


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