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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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#PiazzaAffari chiude poco sopra la parità prima della pausa natalizia.

Il Ftse Mib termina con un guadagno dello 0,27% a 23.877 punti.

Acquisti soprattutto su #TelecomItalia (+2,4%), in attesa di sviluppi sulla rete, #Iveco (+2%) e #Leonardo (+2,05%), che si è aggiudicata un contratto da 690 milioni di euro dal Dipartimento della Difesa Nazionale Canadese per il programma di ammodernamento ed espansione della flotta di elicotteri Cormorant.
Vendite invece su #Ferrari (-0,8%) e #Stm (-0,75%).

Sull’obbligazionario, #spread Btp-Bund poco mosso a 210 punti base, con il rendimento del #decennale italiano poco sotto il 4,5%.

I dati #Istat hanno evidenziato a dicembre il secondo miglioramento consecutivo del clima di fiducia dei consumatori (da 98,1 a 102,5) e delle imprese (da 106,5 a 107,8).
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🔹Le principali piazze finanziarie #europee hanno terminato con ribassi frazionali una giornata caratterizzata da bassa volatilità.

🔸Il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti di questa settimana è destinato a diventare l'ultima tappa del braccio di ferro in corso tra il mercato, che ritiene che la Fed dovrà tagliare i tassi quest'anno, e i funzionari della Fed che insistono sul fatto che non accadrà nulla di simile", ha commentato Michael #Hewson, chief market analyst di CMC Markets.

🔹"Ci si aspettava che i commenti odierni del presidente della Fed Jay #Powell a Stoccolma potessero contenere un'espressione da falco, ma egli si è limitato a parlare del cambiamento climatico e della riluttanza della Fed a intervenire nella politica in materia, piuttosto che del clima degli investimenti.
L'assenza di commenti su questioni di politica monetaria ha contribuito a risollevare i mercati nei primi scambi, spostando così l'attenzione sui dati dell'IPC, previsti per giovedì".

🔸Obbligazionario: #spread Btp-Bund in contrazione a 190 punti base, con il rendimento del #decennale italiano al 4,2%.
Tra le valute, cambio #eurodollaro in risalita a 1,073. Fra le materie prime il #petrolio riprende leggermente quota con il Brent a 80,0 dollari mentre il #gas naturale in Europa scende nuovamente a 69,1 euro/MWh.
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Seduta contrastata per le #borseeuropee, con tutti i principali indici del Vecchio Continente che archiviano la prima seduta settimanale all’insegna della debolezza, in attesa degli appuntamenti con i meeting delle banche centrali.

Sull’obbligazionario, lo #spread Btp-Bund si amplia a 187 punti base, con il rendimento del #decennale italiano in ascesa al 4,18%.

#EurUsd poco mosso in area 1,086 mentre il petrolio scambia in lieve calo con il #Brent leggermente al di sotto degli 86 dollari al barile.

🇮🇹Rialzi per #Tim (+4,64% a 0,26 euro) in scia ad alcune indiscrezioni di stampa.
#Saipem (+1,15%), #Recordati (+1,2%) e #Leonardo (+0,71%) mentre in calo #Diasorin (-3,17%), #Interpump (-2,22%) e #Hera (-2,07%).
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Giornata negativa per le #borseeuropee.

A Piazza Affari il #FtseMib recupera in chiusura chiudendo con un rialzo dello 0,27% sopra a quota 27.022 punti.
In questo momento negatività anche a Wall Street con tutti i principali indici al di sotto della parità: l’indice S&P 500 a quota 4.111 punti.

Sul fronte obbligazionario, lo #spread Btp-Bund si amplia a 185 punti base con il rendimento del #decennale italiano in risalita al 4,14%.
Sul Forex, il #Fiber scende a quota 1,071 mentre fra le materie prime il #Brent è a 80,5 dollari al barile.

➡️Tornano in primo piano anche le tensioni geopolitiche, dopo l’abbattimento del pallone cinese da parte degli Usa e l’annullamento della visita del segretario di Stato americano Blinken. Inoltre, gli Usa sono pronti a imporre sanzioni del 200% sull’alluminio russo.

Domani l’attenzione si sposterà prevalentemente su un intervento di Jerome #Powell all’Economic Club di Washington.
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🇪🇺Seduta borsistica all’insegna dei ribassi in Europa, con tutti i principali indici in territorio negativo nel pomeriggio dopo un avvio in rialzo.

Anche 🇺🇸Wall Street mostra perdite consistenti dopo la pubblicazione del #PCE core, parametro preferito dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione Usa, che ha accelerato al 4,7% annuo, ben oltre le attese degli analisti.

Dinamica che rafforza le aspettative di una #Fed ancora restrittiva per lungo tempo al fine di contrastare le persistenti pressioni sui prezzi.

Anche la presidente della Fed di Cleveland, #Mester, ha ribadito la necessità di continuare con le strette.

Lo #spread Btp-Bund resta in area 183 pb con il rendimento del #decennale italiano al 4,32%,

#EURUSD scende ulteriormente a 1,054 mentre il #NINJA sale oltre quota 136 dopo il primo intervento del prossimo governatore della #BoJ, Kazuo #Ueda, che ha confermato la linea accomodante del suo predecessore Kuroda.


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Chiusura negativa per quasi tutte le #borseeuropee.

In giornata è stato diffuso il dato sull'inflazione in 🇩🇪Germania, che ha segnato un incremento dell’8,7% annuo, sopra le attese.
Con gli aumenti registrati anche in 🇫🇷Francia e 🇪🇸Spagna, si evince che le pressioni sui prezzi non si sono affatto esaurite e che la #Bce continuerà ad avere un atteggiamento aggressivo nelle prossime riunioni.

Il membro del Consiglio direttivo Joachim #Nagel, presidente della Bundesbank, si è detto favorevole ad aumenti dei tassi e ad un Quantitative Tightening più deciso.

In 🇮🇹Italia, l’Istat ha reso noto che la crescita del #Pil nel 2022 si attesta al 3,7% e il rapporto debito/Pil è calato al 144,7%.

Lo #spread Btp-Bund si amplia a 184 punti base con il rendimento del #decennale italiano in rialzo al 4,56%.

Il #Fiber a 1,067, #Ninja a 135.89, #Brent a 83.04 dollari al barile.
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Seduta nera per le 🇪🇺borse europee e in particolare per 🇮🇹#PiazzaAffari, trascinata dalle vendite sui titoli bancari.
#Bper (-9,5%), #Unicredit (-9%), Banco #Bpm (-8,1%) e #BancaMediolanum (-7,8%).

Nel settore oil continua la svendita di #Saipem -7,29%. Intercettano i favori degli investitori titoli considerati difensivi come le utility, #Italgas +1,05%, #Snam +0,57%, #Terna +0,61%.

Il sell-off sulle banche è stato accompagnato da un ritorno degli acquisti sull’obbligazionario, che ha spinto al ribasso i rendimenti dei titoli di Stato.

Fra i Treasury statunitensi, il #biennale scende al 4,13% e il #decennale si ridimensiona al 3,51%.
Lo #spread Btp-Bund si amplia a oltre 190 punti base, con il #rendimento del titolo italiano in discesa al 4,19%.

Sul Forex, il cambio #EURUSD risale oltre 1,07 #USDJPY si deprezza a 133.
Materie prime, il petrolio #Brent scivola a 80,6 dollari al barile e il #gold supera i 1.910 dollari l’oncia.
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🇪🇺Giornata positiva per le #borseeuropee.

◾️Nel complesso è stata una settimana all’insegna degli acquisti per l’azionario, che si lascia alla spalle le tensioni bancarie che hanno caratterizzato il mese di marzo.

▪️In giornata sono stati diffusi i dati sui prezzi al consumo della zona 🇪🇺euro, in rallentamento al 6,9% annuo.
▪️Negli 🇺🇸Usa, l’indice core della spesa per consumi personali (l’indicatore preferito della Fed per misurare l’inflazione) ha rallentato leggermente al 5% annuo, alimentando le speranze di una pausa nel ciclo restrittivo.
▪️In 🇮🇹Italia, a marzo, l’inflazione è scesa al 7,7% dal 9,1% del mese precedente.

◾️ Filippo #Diodovich di Ig "Crediamo sia difficile ipotizzare che la #Bce possa prendersi una pausa nella lotta contro le pressioni inflazionistiche" mentre "per il prossimo meeting di maggio le probabilità di una pausa da parte della #Fed nel processo di rialzo dei tassi di interesse sono quasi al 50%, secondo i dati raccolti dal CME".

▪️Nel comparto obbligazionario, il rendimento del #Treasurybiennale resta in aera 4,1% e il #decennale si riduce leggermente al 3,52%.
#Spread Btp-Bund in lieve calo a 181 bp con il #decennaleitaliano al 4,13%.

▪️Sul Forex, #eurusd poco sotto quota 1,09, mentre il petrolio si dirige verso un aumento settimanale intorno all’9%, con il #Wti a 75 dollari/barile.


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