Ogni era ha i suoi miti, o miti antichi adattati alle richieste del mercato.
Con la promessa delle aziende fossili di compensare le emissioni - alias proseguire con attività inquinanti nascondendo parte dei gas emessi - si apre una nuova era del Greenwashing.
Il mito lo scrive Eni prendendo ispirazione dal mostro di "Loch Ness".
🦕Il mostro di "Loch CCS" è una creatura meccanica dalla potenza leggendaria che nella sua tana sottomarina, nel mar Adriatico, trascina e cattura la CO2, estinguendo gli errori devastanti dei colossi energetici.
Ma la #leggenda contiene poche verità.
La creatura non può esistere, ogni suo simile si è rivelato costoso, inefficace, complice di una logica nociva: estrarre idrocarburi e dichiararsi sostenibili perché una minima parte delle emissioni viene reiniettata nei giacimenti, per far risalire più velocemente nuovi idrocarburi.
Nel caso di #Eni si tratta di metano: la compagnia possiede oltre 60 piattaforme offshore nel mar Adriatico, alle quali non intende rinunciare, senza dar spazio né a bonifiche né a produzioni rinnovabili.
🔮Il CCS rimane leggenda anche perché Eni non ha ancora pubblicato un #progetto dettagliato o dato garanzie occupazionali, ma ciò non ne aveva impedito l'inserimento tra i progetti da finanziare con il NextGenerationEU nelle prime bozze, sotto l'etichetta "transizione ecologica". Non è da escludere che possa ancora essere incentivato con gli stessi fondi.
Il CCS di Eni rallenta la reale decarbonizzazione e riconversione del sistema energetico, e apre la strada all'era dell'idrogeno, che con sè porta nuovi gasdotti e monopoli inquinati.
La contestazione della campagna "il futuro non si sTocca - NO CCS" si farà sentire in tutta Italia a partire da Ravenna.
Vorresti vivere nella città in cui vive il mostro di Loch Ness? E del Loch CCS?
Affideresti la riconversione ecologica a un'azienda leader nella devastazione ambientale?
Mercoledì 12 maggio sarà mobilitazione nazionale a #Ravenna, a Piazza del Popolo dalle 17:00. Invitiamo le realtà che vorranno unirsi a partecipare all'assemblea online il 5 maggio ore 18. Per partecipare basta scrivere una mail a noccs.ilfuturononsistocca@protonmail.com
#ilfuturononsistocca
Con la promessa delle aziende fossili di compensare le emissioni - alias proseguire con attività inquinanti nascondendo parte dei gas emessi - si apre una nuova era del Greenwashing.
Il mito lo scrive Eni prendendo ispirazione dal mostro di "Loch Ness".
🦕Il mostro di "Loch CCS" è una creatura meccanica dalla potenza leggendaria che nella sua tana sottomarina, nel mar Adriatico, trascina e cattura la CO2, estinguendo gli errori devastanti dei colossi energetici.
Ma la #leggenda contiene poche verità.
La creatura non può esistere, ogni suo simile si è rivelato costoso, inefficace, complice di una logica nociva: estrarre idrocarburi e dichiararsi sostenibili perché una minima parte delle emissioni viene reiniettata nei giacimenti, per far risalire più velocemente nuovi idrocarburi.
Nel caso di #Eni si tratta di metano: la compagnia possiede oltre 60 piattaforme offshore nel mar Adriatico, alle quali non intende rinunciare, senza dar spazio né a bonifiche né a produzioni rinnovabili.
🔮Il CCS rimane leggenda anche perché Eni non ha ancora pubblicato un #progetto dettagliato o dato garanzie occupazionali, ma ciò non ne aveva impedito l'inserimento tra i progetti da finanziare con il NextGenerationEU nelle prime bozze, sotto l'etichetta "transizione ecologica". Non è da escludere che possa ancora essere incentivato con gli stessi fondi.
Il CCS di Eni rallenta la reale decarbonizzazione e riconversione del sistema energetico, e apre la strada all'era dell'idrogeno, che con sè porta nuovi gasdotti e monopoli inquinati.
La contestazione della campagna "il futuro non si sTocca - NO CCS" si farà sentire in tutta Italia a partire da Ravenna.
Vorresti vivere nella città in cui vive il mostro di Loch Ness? E del Loch CCS?
Affideresti la riconversione ecologica a un'azienda leader nella devastazione ambientale?
Mercoledì 12 maggio sarà mobilitazione nazionale a #Ravenna, a Piazza del Popolo dalle 17:00. Invitiamo le realtà che vorranno unirsi a partecipare all'assemblea online il 5 maggio ore 18. Per partecipare basta scrivere una mail a noccs.ilfuturononsistocca@protonmail.com
#ilfuturononsistocca
Ma quanto è bello il palco del primo maggio?
Certo... sarebbe più bello senza l'invadente presenza del cane a sei zampe di @Eni.
🔥 Il main sponsor del concerto sarà, ancora una volta, ENI, la multinazionale del settore energetico.
Questo fenomeno non è nuovo e ha un nome, Cultural Washing: finanziare eventi culturali per dare un immagine di sé positiva, attenta agli interessi delle persone.
🛢 La lista del Cultural Washing di Eni è agghiacciante, ricca di eventi situati nelle stesse aree in cui possiede stabilimenti e sta causando maggiori devastazioni: prima fra tutte Gela, dove Eni finanzia gare di greco e mostre nei licei, fornisce materiale alle scuole come iPad o wi-fi, e dove, una settimana dopo lo sversamento di #petrolio in mare del 2013, ha inaugurato un nuovo campo da calcio.
Se tra gli sponsor del primo maggio troviamo ENI, capofila nel perpetuare il modello basato sull’estrattivismo e sulle fonti fossili, non ci sembra compaiano invece gruppi di ricerca e aziende seriamente impegnate nella costruzione di un nuovo paradigma, centrato sullo sviluppo delle #rinnovabili.
📝 Abbiamo inviato una lettera ai #sindacati per riportarli di fronte alle conseguenze di questa scelta.
Spesso loro stessi hanno sottolineato come sia indispensabile, per rilanciare il lavoro e l’occupazione, far fronte anche alla crisi ambientale e climatica, e alle sue conseguenze sociali.
Ma la via della riconversione non passa per le compagnie del fossile.
📣 I sindacati promotori e le/gli artist_ in scaletta hanno mostrato pochi cenni critici, li invitiamo a prendere una posizione rispetto a progetti di Eni come quello dell’impianto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica previsto a Ravenna, che oltre ad essere costosissimo, insicuro, fonte esso stesso di emissioni inquinanti, e con una limitata ricaduta occupazionale, non può che perpetuare il sistema energetico-economico attuale, rinviando la vera transizione ecologica.
Il prossimo 12 maggio abbiamo lanciato una giornata di mobilitazione in tutto il Paese a partire da #Ravenna, dove saremo in Piazza del Popolo dalle 17.
Ci auguriamo di vederli scendere in Piazza al nostro fianco #ilfuturononsistocca #1M2021
Certo... sarebbe più bello senza l'invadente presenza del cane a sei zampe di @Eni.
🔥 Il main sponsor del concerto sarà, ancora una volta, ENI, la multinazionale del settore energetico.
Questo fenomeno non è nuovo e ha un nome, Cultural Washing: finanziare eventi culturali per dare un immagine di sé positiva, attenta agli interessi delle persone.
🛢 La lista del Cultural Washing di Eni è agghiacciante, ricca di eventi situati nelle stesse aree in cui possiede stabilimenti e sta causando maggiori devastazioni: prima fra tutte Gela, dove Eni finanzia gare di greco e mostre nei licei, fornisce materiale alle scuole come iPad o wi-fi, e dove, una settimana dopo lo sversamento di #petrolio in mare del 2013, ha inaugurato un nuovo campo da calcio.
Se tra gli sponsor del primo maggio troviamo ENI, capofila nel perpetuare il modello basato sull’estrattivismo e sulle fonti fossili, non ci sembra compaiano invece gruppi di ricerca e aziende seriamente impegnate nella costruzione di un nuovo paradigma, centrato sullo sviluppo delle #rinnovabili.
📝 Abbiamo inviato una lettera ai #sindacati per riportarli di fronte alle conseguenze di questa scelta.
Spesso loro stessi hanno sottolineato come sia indispensabile, per rilanciare il lavoro e l’occupazione, far fronte anche alla crisi ambientale e climatica, e alle sue conseguenze sociali.
Ma la via della riconversione non passa per le compagnie del fossile.
📣 I sindacati promotori e le/gli artist_ in scaletta hanno mostrato pochi cenni critici, li invitiamo a prendere una posizione rispetto a progetti di Eni come quello dell’impianto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica previsto a Ravenna, che oltre ad essere costosissimo, insicuro, fonte esso stesso di emissioni inquinanti, e con una limitata ricaduta occupazionale, non può che perpetuare il sistema energetico-economico attuale, rinviando la vera transizione ecologica.
Il prossimo 12 maggio abbiamo lanciato una giornata di mobilitazione in tutto il Paese a partire da #Ravenna, dove saremo in Piazza del Popolo dalle 17.
Ci auguriamo di vederli scendere in Piazza al nostro fianco #ilfuturononsistocca #1M2021
Siamo appena passat_ nella piazza storica del concertone, San Giovanni, per lasciare un messaggio chiaro a organizzator_ promotor_ e artist_, ma soprattutto a Eni 🔥
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Quanto ne sai sul #CCS!?
Mettiti alla prova prima della prossima #manifestazione, clicca su questo link 👈🏽
E passalo alle/gli amic_ per convincerl_ a scendere in piazza il 12 Maggio ;)
Siamo a Ravenna, in #piazza del popolo dalle ore 17 📢
#ilfuturononsistocca
Mettiti alla prova prima della prossima #manifestazione, clicca su questo link 👈🏽
E passalo alle/gli amic_ per convincerl_ a scendere in piazza il 12 Maggio ;)
Siamo a Ravenna, in #piazza del popolo dalle ore 17 📢
#ilfuturononsistocca
🕵️♀️ CCS sta per?
Molti indicano con CCS l'insieme delle CDR, tecniche di cattura della CO2, che l'IPCC tiene in considerazione nei peggiori scenari per la decarbonizzazione. I migliori e più efficaci fanno invece affidamento sulle capacità di cattura dei sistemi naturali, da proteggere e rigenerare.
Proviamo a capire la capacità teorica di questa #tecnologia - il CCS - e delle risorse che le destiniamo a scapito di altre.
Esistono vari tipi di CCS, ad esempio i BECCS - dalle biomasse - o DACCS - dall'aria -, ma non è il tipo ravennate, che sarebbe invece connesso a centri industriali e centrali che continueranno a emettere grosse quantità di CO2 (altri gas climalteranti non si riescono ancora a catturare).
Sappiamo che è una tecnologia poco sviluppata, molto costosa, con una grossa inefficienza nella cattura, che una volta in funzione aumenta i costi dell'energia o delle produzione (chi li paga lo immaginate), che incentiva ancora lo sfruttamento dei pozzi, sostenendo il #fossile.
https://www.energy.gov/fe/science-innovation/oil-gas-research/enhanced-oil-recovery
Nei piani attuali della transizione sarebbe insomma un #progetto mostro.
🧮 Ma quanta CO2 catturerebbe nei fatti?
Secondo Eni, i pozzi potrebbero ospitare 300-500 mln tonnellate di co2, con una capitale di cattura annuale di 4/5 mln di tonnellate.
MA...
Ci vorrebbero 100 impianti come quello di #Eni nel mondo per catturare 500 milioni di tonnellate, a fronte dei circa 21 miliardi assorbiti ogni anno da foreste, suolo e oceani.
🌊 Non sarebbero meglio partire dal proteggere i nostri carbon sink naturali?
La risposta della scienza è ‘SI’.
Nel frattempo l'acidificazione degli oceani e la degradazione del suolo avanzano per via dei nostri sistemi produttivi ed estrattivi.
https://www.climalteranti.it/2020/01/03/le-foreste-ci-salveranno/
💸 Cui prodest?
#ilfuturononsostocca
Molti indicano con CCS l'insieme delle CDR, tecniche di cattura della CO2, che l'IPCC tiene in considerazione nei peggiori scenari per la decarbonizzazione. I migliori e più efficaci fanno invece affidamento sulle capacità di cattura dei sistemi naturali, da proteggere e rigenerare.
Proviamo a capire la capacità teorica di questa #tecnologia - il CCS - e delle risorse che le destiniamo a scapito di altre.
Esistono vari tipi di CCS, ad esempio i BECCS - dalle biomasse - o DACCS - dall'aria -, ma non è il tipo ravennate, che sarebbe invece connesso a centri industriali e centrali che continueranno a emettere grosse quantità di CO2 (altri gas climalteranti non si riescono ancora a catturare).
Sappiamo che è una tecnologia poco sviluppata, molto costosa, con una grossa inefficienza nella cattura, che una volta in funzione aumenta i costi dell'energia o delle produzione (chi li paga lo immaginate), che incentiva ancora lo sfruttamento dei pozzi, sostenendo il #fossile.
https://www.energy.gov/fe/science-innovation/oil-gas-research/enhanced-oil-recovery
Nei piani attuali della transizione sarebbe insomma un #progetto mostro.
🧮 Ma quanta CO2 catturerebbe nei fatti?
Secondo Eni, i pozzi potrebbero ospitare 300-500 mln tonnellate di co2, con una capitale di cattura annuale di 4/5 mln di tonnellate.
MA...
Ci vorrebbero 100 impianti come quello di #Eni nel mondo per catturare 500 milioni di tonnellate, a fronte dei circa 21 miliardi assorbiti ogni anno da foreste, suolo e oceani.
🌊 Non sarebbero meglio partire dal proteggere i nostri carbon sink naturali?
La risposta della scienza è ‘SI’.
Nel frattempo l'acidificazione degli oceani e la degradazione del suolo avanzano per via dei nostri sistemi produttivi ed estrattivi.
https://www.climalteranti.it/2020/01/03/le-foreste-ci-salveranno/
💸 Cui prodest?
#ilfuturononsostocca
Energy.gov
Enhanced Oil Recovery
AVVISO IMPORTANTE, PASSAPAROLA!
A causa dell'ordinanza del sindaco di #Ravenna che ha proibito le manifestazioni in #Piazza del Popolo la nostra manifestazione del 12 Maggio è spostata in Piazza Kennedy, comunque centrale e ampia.
Ci vediamo alle 15:30 per allestire, e alle 17:00 per l'inizio della #manifestazione 💥 Aiutaci a diffondere!
#ilfuturononsistocca #noccs
A causa dell'ordinanza del sindaco di #Ravenna che ha proibito le manifestazioni in #Piazza del Popolo la nostra manifestazione del 12 Maggio è spostata in Piazza Kennedy, comunque centrale e ampia.
Ci vediamo alle 15:30 per allestire, e alle 17:00 per l'inizio della #manifestazione 💥 Aiutaci a diffondere!
#ilfuturononsistocca #noccs
Oggi giornata di azioni nazionali contro ENI.
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🔥Prima azione sul lungomare di Ravenna di fronte alle piattaforme di ENI.
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Scorrete le immagini per vedere tutta l'azione.
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📢Alle 17 invece saremo in Piazza Kennedy sempre a Ravenna, unisciti a noi.
Foto di Michele Lapini.
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#ciavveleni #noccsilfuturononsisTocca
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🔥Prima azione sul lungomare di Ravenna di fronte alle piattaforme di ENI.
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Scorrete le immagini per vedere tutta l'azione.
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📢Alle 17 invece saremo in Piazza Kennedy sempre a Ravenna, unisciti a noi.
Foto di Michele Lapini.
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#ciavveleni #noccsilfuturononsisTocca