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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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#FTSEMib ha chiuso in rialzo per la sesta seduta consecutiva.

🇮🇹🇮🇹Piazza Affari è aiutata anche dalle stime d'autunno della Commissione europea, secondo cui l'economia italiana dovrebbe essere cresciuta quest'anno più del previsto, al ritmo di 3,8%.

Il Monte dei Paschi di Siena #MPS invariato a 1,8 euro, dopo la diffusione dei risultati trimestrali.

In ribasso #Unipol (-1,27% a 4,741 euro).
Giornata decisamente positiva per #A2A (+2,64% a 1,262 euro)

#Tenaris (+2,11%), dopo la correzione subita nella seduta precedente.

Tra le migliori blue chips di Milano, troviamo #Saipem (+7,81%), #Azimut (+4,14%), #Moncler (+3,93%) e #Amplifon (+3,2%).

La peggiore è Telecom Italia #TIM (-3,36%), seguita da #Terna (-3,34%), #Snam (-3,28%) e #Prysmian (-2,84%).

Torna a salire lo #spread, attestandosi a +204 punti base, con un aumento di 5 punti base, mentre il rendimento del #BTP a 10 anni si attesta al 4,19%.


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📊Chiusura positiva per le #Borseeuropee che nel corso della giornata hanno però più volte cambiato la direzione di marcia, risentendo sia degli scambi ridotti per il lungo ponte festivo, sia del nervosismo in vista delle riunioni della prossima settimana che coinvolgeranno il #Fomc, braccio operativo della Federal Reserve e il consiglio direttivo della Banca centrale europea #BCE.

#Milano, dopo molteplici cambi di passo, ha chiuso in progresso dello 0,29%.

Sui livelli della vigilia lo #spread, che si mantiene a +188 punti base, con il rendimento del #BTP decennale che si posiziona al 3,80%.
🟢Il governatore della #BCE, Christine Lagarde, ha oramai chiarito che l’istituto da lei guidato andrà verso la riduzione del bilancio nei prossimi mesi. Si tratta di un’ulteriore mossa nella lotta contro l’inflazione nell’Eurozona.

🟣Francoforte si prepara quindi a lanciare il Quantitative Tightening (Qt), un’operazione senza precedenti nella sua storia.
Il #QuantitativeTightening, letteralmente inasprimento quantitativo, è l’operazione di riduzione degli asset (obbligazioni societari e sovrane, ovvero del debito di aziende e Stati messo sul mercato) acquistati e dunque facenti parte del portafoglio della banca centrale.

🔴Praticamente, la Bce decide di non reinvestire i bond posseduti e giunti a scadenza o di vendere quelli che ha, causando il #restringimento del #bilancio.
La circolazione di moneta diminuisce frenando la liquidità di mercato.

🟠Se la BCE varerà il “quantitative tightening” dovremo attenderci minori acquisti di #BTp nell’ordine dei 45 miliardi all’anno. Ma questo sarebbe lo scenario nel caso in cui i mancati riacquisti riguardassero tutti i bond in scadenza.

🔵Se l’operazione riguardasse solo un terzo del portafoglio, l’ammanco per i nostri #titolidistato ammonterebbe a soli 15 miliardi.

🟢Lagarde ha dichiarato che il “quantitative tightening” sarà “misurato e prevedibile”. Lascerebbe intendere che la sua #entità sarà fissata secondo criteri noti anticipatamente dal mercato e non dipendenti di volta in volta dalle riunioni del board.

🔵L’unica certezza è che la domanda istituzionale di obbligazioni si #ridurrà nei prossimi trimestri. Non sappiamo di e per quanto, ma certamente finché la lotta all’inflazione nell’Eurozona si renderà necessaria.

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Riflettori accesi sulle decisioni della 🇪🇺Bce sui tassi e l’aggiornamento delle previsioni per l’anno prossimo, in attesa della conferenza stampa della presidente #Lagarde alle 14.30.

Reuters comunica che, oltre all’aumento di mezzo punto dei tassi, la banca centrale anticiperà che l’interesse sui depositi delle banche presso Francoforte salirà per ora al 2%, per poi passare al 2,5% a marzo e al 2,75% a giugno.

L’#inflazione non scenderà al livello del 2%, obiettivo dichiarato dalla banca, prima del 2025. L’economia, perciò, dovrà rassegnarsi a tassi più alti per i prossimi anni.

🇮🇹Il #FtseMib parte in calo in una giornata tesa che attende le decisioni #Bce, dopo il tono ancora falco della Fed.
Lo #spread apre la giornata in crescita a 194 punti, con il #Btp decennale che rende il 3,88%, in rialzo.

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#Borseeuropee in profondo rosso dopo che la Banca centrale europea (BCE) ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base e mandato un chiaro messaggio ai mercati.

Christine Lagarde ha spiegato che sulla base dei dati attuali, i #tassi dovranno ancora salire “significativamente” e che “sono attesi altri rialzi di 50 punti base per un certo periodo di tempo”.

Un discorso che è stato immediatamente colto dai mercati: le Borse hanno ampliato i ribassi della mattinata, lo #spread si è riportato sopra i 200 punti base, attestandosi a 207 punti, mentre il #BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,15%.

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#Milano ha chiuso in calo dello 0,36%, con lo #spread a 214 punti e il rendimento del #Btp a dieci anni in rialzo al 4,64%, mentre in Italia sale anche l'attesa per l'approvazione della #finanziaria, che dovrebbe avvenire domani entro metà giornata.

A Piazza Affari #Erg ha guadagnato lo 0,2%, dopo aver annunciato il rafforzamento nel fotovoltaico tramite un'acquisizione in Spagna.
#Diasorin ha perso lo 0,3%, a dispetto della prospettiva di un incremento dell'uso dei tamponi, dopo l'annuncio dell'obbligo di test per il Covid imposti a coloro che arrivano dalla Cina.

Poco mosse, invece, #Nexi (+0,3%) e #TIM Telecom Italia (+0,18%), nonostante abbiano siglato una partnership commerciale.
Sono salite le #Amplifon (-1,3%), mentre hanno perso quota le #Saipem (-3,3%).

Vendite sulle utilities, in seguito al rialzo dei rendimenti dei titoli di stato italiani. Spicca il calo di #Hera (-2,31%).

Sotto pressione #Juventus, che accusa un calo del 3,80%.
I listini della #zonaeuro si confermano cautamente positivi nonostante i conti deludenti di alcune grandi banche statunitensi e l’andamento contrastato di Wall Street.

Il clima continentale è stato positivamente influenzato dal record di capitalizzazione a 400 miliardi di euro raggiunto in seduta da #LouisVuitton alla borsa di #Parigi, che poi ha chiuso a +0,39%.

Borsa di Milano: il #FtseMib chiude la seduta con un rialzo di + 0.31%.

Lo #spread scende attorno ai 184 punti e il #Btp decennale rende meno del 4%.
Sul listino milanese spicca il balzo di #Leonardo, dopo che Goldman Sachs ha fissato il target price a 11,7 euro e alzato il rating da neutral a buy.

Materie prime: il #petrolio, con il Brent a +1,7%, 85,9 dollari al barile.
Secondo l’#Opec la domanda petrolifera cinese rimbalzerà quest’anno grazie all’allentamento delle restrizioni imposte dal Paese contro il Covid-19 e trainerà la crescita globale.
Il cartello ha espresso ottimismo sulle prospettive dell’economia mondiale nel 2023.
Nell’Eurozona l’inflazione si è confermata in rallentamento al 9,2% annuale a dicembre e a -0,4% mensile.
La #BCE potrebbe valutare aumenti dei tassi di minore entità rispetto a quanto previsto.

Con questi rumors, il #Btp decennale rende il 3,7%, in calo rispetto ai giorni scorsi.
Anche lo #spread scende sotto i 180 punti.

#EURUSD si attesta a 1,082 mentre #USDJPY è in lieve rialzo a 128,5 dopo la conferma di politica monetaria accomodante della Bank of Japan, che manterrà i tassi negativi e non abbandonerà il controllo della curva dei rendimenti.

Fra le materie prime il petrolio avanza per il nono giorno consecutivo, con il #Brent in area 87,5 dollari, complici le aspettative di ripresa della domanda cinese.

Il presidente della #Fed di St. Louis James Bullard ha affermato che il costo del denaro dovrà aumentare ulteriormente per garantire che le pressioni inflazionistiche si riducano. “Siamo quasi in una zona che potremmo definire restrittiva, ma non ci siamo ancora del tutto”, ha dichiarato Bullard.
Chiusura contrastata per le Borse europee, che sono rimaste ingessate per tutta la giornata nell'attesa delle decisioni della Fed sui tassi di interesse.

Sul mercato valutario, l'#euro è in rialzo a 1,091 dollari (da 1,085 alla vigilia).
E' invece stabile sullo #yen a 141,16, mentre il ninja è pari a 129,28.

Volatile il prezzo del #gas: debole in mattinata, sale del 2,35% a 58,7 euro al Mwh.

Movimento opposto per il petrolio, che ha invertito la rotta nel pomeriggio: il #Wti di marzo è scambiato sui 78,28 dollari al barile, in calo dello 0,79%.

Intanto oggi è stato annunciato che l'#Opec+ ha confermato gli attuali livelli di produzione, decisi nel novembre scorso. Inoltre è emerso che negli States le scorte di petrolio sono inaspettatamente aumentate, registrando un rialzo di 4,14 milioni di barili a 452,688 milioni di unità.

Lo #spread Btp-Bund ha chiuso a 187,5 punti, con il rendimento dei #Btp a dieci anni che si è attestato al 4,17% (da 4,12%).

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Prevalenza di chiusure positive per le #borseeuropee con 🇫🇷#Parigi (+0,34%) che nella prima parte della seduta ha toccato il nuovo massimo storico oltre i 7.400 punti base.

🇮🇹#Milano ha guadagnato lo 0,44%, mentre lo #spread ha chiuso a 181 punti e il rendimento dei #Btp a dieci anni si è portato al 4,52%.

🇺🇸#WallStreet in leggero guadagno in attesa del presidente della Fed #Powell che porterà la sua testimonianza sulla politica monetaria al Congresso (domani e mercoledì).

In settimana usciranno dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Su quanto dirà Powell si respira un certo ottimismo, visto che a trascinare la borsa di New York sono i titoli delle megacap, sensibili ai tassi.

#EURUSD si attesta a 1,068, #USDJPY a 135.94, mentre fra le materie prime il petrolio (#Brent) si mantiene sopra gli 85 dollari al barile.
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Andamento #BTP Futura…
Pagati 100
Valgono 82,79—84,47—67,85—74,71

Il Sole24ore - 03/06/2023


Poi leggiamo che il #BTPValore ha raccolto circa 3 miliardi nella giornata di ieri.
Il rendimento lordo medio è del 3,75% con un’inflazione del 7,5%...serve aggiungere altro?


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