⏳ È in corso la #COP25 di #Madrid, la conferenza mondiale sul #clima.
"Il mondo deve scegliere tra speranza e capitolazione" - ha affermato Antonio Guterres, segretario generale dell'ONU.
Perché sarà così cruciale?
Non solo perchè sarà la #COP con la più alta attenzione mediatica di sempre, ma soprattutto perché la #cooperazione internazionale è essenziale per affrontare il problema della #crisi climatica.
🚩 Secondo l'ultimo rapporto dell'UNEP, le emissioni di #CO2 su scala mondiale dovrebbero diminuire del 7,6% l’anno tra 2020 e #2030 per sperare di limitare l'aumento della temperatura media a +1,5 gradi.
⚠ Il problema di tutte le COP che si sono svolte finora, però, è che non si è mai trovato un accordo su COME contabilizzare in maniera univoca la CO2 prodotta a livello mondiale.
❗ Questo sarà uno dei temi cruciali che verranno affrontati, e che vanno assolutamente risolti prima della #COP26 del prossimo anno, dove ogni nazione dovrà portare i proprio impegni di riduzione delle emissioni - e quelli saranno vincolanti.
🔴 Ci stiamo dirigendo verso un aumento della T media globale di 3,2°C, e nonostante questo, la stragrande maggioranza dei paesi del #G20 (emettitori del 78% della CO2) non ha ancora stabilito i propri impegni di riduzione, nè si stanno rispettando gli accordi di finanziamento del Green Climate Fund - il fondo creato per aiutare i paesi più poveri nella transizione.
❌ Devono smetterla di prenderci in giro, e iniziare ad ascoltare i campanelli d'allarme che sempre più spesso gli eventi estremi ci stanno mandando.
⏰ Vediamo di ascoltarli, prima che anche questi campanelli vengano sommersi dal mare - assieme a tutti noi.
#FridaysForFuture
#ClimateCrisis
#CrisiClimatica
#COP25
#GiustiziaClimatica
#ClimateStrike
"Il mondo deve scegliere tra speranza e capitolazione" - ha affermato Antonio Guterres, segretario generale dell'ONU.
Perché sarà così cruciale?
Non solo perchè sarà la #COP con la più alta attenzione mediatica di sempre, ma soprattutto perché la #cooperazione internazionale è essenziale per affrontare il problema della #crisi climatica.
🚩 Secondo l'ultimo rapporto dell'UNEP, le emissioni di #CO2 su scala mondiale dovrebbero diminuire del 7,6% l’anno tra 2020 e #2030 per sperare di limitare l'aumento della temperatura media a +1,5 gradi.
⚠ Il problema di tutte le COP che si sono svolte finora, però, è che non si è mai trovato un accordo su COME contabilizzare in maniera univoca la CO2 prodotta a livello mondiale.
❗ Questo sarà uno dei temi cruciali che verranno affrontati, e che vanno assolutamente risolti prima della #COP26 del prossimo anno, dove ogni nazione dovrà portare i proprio impegni di riduzione delle emissioni - e quelli saranno vincolanti.
🔴 Ci stiamo dirigendo verso un aumento della T media globale di 3,2°C, e nonostante questo, la stragrande maggioranza dei paesi del #G20 (emettitori del 78% della CO2) non ha ancora stabilito i propri impegni di riduzione, nè si stanno rispettando gli accordi di finanziamento del Green Climate Fund - il fondo creato per aiutare i paesi più poveri nella transizione.
❌ Devono smetterla di prenderci in giro, e iniziare ad ascoltare i campanelli d'allarme che sempre più spesso gli eventi estremi ci stanno mandando.
⏰ Vediamo di ascoltarli, prima che anche questi campanelli vengano sommersi dal mare - assieme a tutti noi.
#FridaysForFuture
#ClimateCrisis
#CrisiClimatica
#COP25
#GiustiziaClimatica
#ClimateStrike
✅ #Torino ospiterà il 3º meeting internazionale di #FridaysForFuture!
🔴 Dopo mesi di selezione, in cui sono state esaminate 20 città di tutta Europa, si è arrivati ad una finale a 2 tra Torino e la tedesca #Dresda. Alla votazione finale hanno partecipato oltre 200 città di 25 paesi diversi e Torino ha vinto con il 76% dei voti!
🔥 «Non vediamo l'ora di accogliere gli oltre 500 ragazzi e ragazze che renderanno Torino, per una settimana, la capitale europea della lotta alla crisi climatica» dicono gli strikers. A Torino arriveranno #scienziati, #ricercatori, #attivisti di tutte le provenienze per discutere con noi su quali scenari ci si prospettano davanti e di come possiamo fare per risolvere la crisi climatica.
📌 Più info: https://www.lastampa.it/torino/2019/12/21/news/il-prossimo-agosto-torino-ospitera-il-raduno-internazionale-dei-fridays-for-future-1.38241894
#fridaysforfuture
#summit
#climatecrisis
🔴 Dopo mesi di selezione, in cui sono state esaminate 20 città di tutta Europa, si è arrivati ad una finale a 2 tra Torino e la tedesca #Dresda. Alla votazione finale hanno partecipato oltre 200 città di 25 paesi diversi e Torino ha vinto con il 76% dei voti!
🔥 «Non vediamo l'ora di accogliere gli oltre 500 ragazzi e ragazze che renderanno Torino, per una settimana, la capitale europea della lotta alla crisi climatica» dicono gli strikers. A Torino arriveranno #scienziati, #ricercatori, #attivisti di tutte le provenienze per discutere con noi su quali scenari ci si prospettano davanti e di come possiamo fare per risolvere la crisi climatica.
📌 Più info: https://www.lastampa.it/torino/2019/12/21/news/il-prossimo-agosto-torino-ospitera-il-raduno-internazionale-dei-fridays-for-future-1.38241894
#fridaysforfuture
#summit
#climatecrisis
🔥AUSTRALIA IS ON FIRE!🔥⠀
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💥 In queste settimane un'ondata di #calore straordinaria sta colpendo l'Austrialia: per due giorni consecutivi, martedì 17 e mercoledì 18 dicembre, è stato battuto il record di giorno più #caldo mai registrato con temperature MEDIE NAZIONALI che hanno raggiunto i 41,9 °C. In alcune aree il termometro ha toccato persino i 50°C e nei prossimi giorni le #temperature potrebbero aumentare ulteriormente!⠀
⠀
📈Le temperature record non fanno che aggravare gli #incendi che stanno devastando l'Austrialia da settembre e che in questi giorni stanno rendendo irrespirabile l'aria del New South Wales e in alcune zone di #Sydney, città più popolosa del paese con cinque milioni di abitanti, la qualità dell'aria è stata 22 volte peggiore rispetto agli standard.⠀
Si stima che negli ultimi mesi si siano bruciati più di 7 milioni di ettari di terreno e che oltre 700 case siano state distrutte. Gli incendi di questa portata sono stati causati da una combinazione di diversi fattori, tra cui le altissime e anomale temperature di questi giorni, i bassi livelli di #umidità e i forti #venti. ⠀
⠀
❌ Nonostante il primo ministro #ScottMorrison e il suo governo non vogliano collegare il caldo anomali e gli incendi al cambiamento climatico, l'Austrialia è in piena #EmergenzaClimatica: nove dei dieci anni più caldi sono stati registrati dal 2005 a oggi.⠀
⠀
📢 Non possiamo più permettere che intere #popolazioni si ritrovino a pagare le conseguenze di scelte irresponsabili, come quelle del #governo austrialiano che hanno boicottato le misure sul clima alla #Cop25. ⠀
⠀
💪 Ci uniamo alla voce di Izzy Raj-Seppings, tredicenne australiana minacciata di arresto, e delle altre centinaia di persone che hanno manifestato per chiedere a Morrison di riconoscere la #CrisiClimatica e di agire di conseguenza.⠀
Continueremo a vigilare e lottare finché non venga assicurato un futuro a tutti/e, in ogni parte del mondo.⠀
⠀
🐲”Look at what you’ve left us. Watch us fight it - Watch us win!”
👉🏻Per approfondire:
https://www.channelnewsasia.com/news/world/australia-nsw-declares-emergency-wildfires-approach-sydney-12195594
https://www.focus.it/ambiente/ecologia/australia-global-warming-giorno-piu-caldo-di-sempre?fbclid=IwAR1dLViE7sRO6-lgW5BJY1r6JiDLLNAJYr99hTRE5UWm4oXACrsGco3yNU0
https://www.ilpost.it/2019/12/21/incendi-australia-2/
https://www.repubblica.it/esteri/2019/12/16/news/australia_incendi_sidney-243598345/
https://www.theguardian.com/australia-news/commentisfree/2019/dec/21/im-the-13-year-old-police-threatened-to-arrest-at-the-kirribilli-house-protest-this-is-why-i-did-it
https://www.theguardian.com/australia-news/2019/dec/20/scott-morrison-apologises-for-taking-holiday-during-australias-bushfire-crisis
#ClimateCrisis
#WeAreWatchingYou
#OurHouseIsOnFire
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💥 In queste settimane un'ondata di #calore straordinaria sta colpendo l'Austrialia: per due giorni consecutivi, martedì 17 e mercoledì 18 dicembre, è stato battuto il record di giorno più #caldo mai registrato con temperature MEDIE NAZIONALI che hanno raggiunto i 41,9 °C. In alcune aree il termometro ha toccato persino i 50°C e nei prossimi giorni le #temperature potrebbero aumentare ulteriormente!⠀
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📈Le temperature record non fanno che aggravare gli #incendi che stanno devastando l'Austrialia da settembre e che in questi giorni stanno rendendo irrespirabile l'aria del New South Wales e in alcune zone di #Sydney, città più popolosa del paese con cinque milioni di abitanti, la qualità dell'aria è stata 22 volte peggiore rispetto agli standard.⠀
Si stima che negli ultimi mesi si siano bruciati più di 7 milioni di ettari di terreno e che oltre 700 case siano state distrutte. Gli incendi di questa portata sono stati causati da una combinazione di diversi fattori, tra cui le altissime e anomale temperature di questi giorni, i bassi livelli di #umidità e i forti #venti. ⠀
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❌ Nonostante il primo ministro #ScottMorrison e il suo governo non vogliano collegare il caldo anomali e gli incendi al cambiamento climatico, l'Austrialia è in piena #EmergenzaClimatica: nove dei dieci anni più caldi sono stati registrati dal 2005 a oggi.⠀
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📢 Non possiamo più permettere che intere #popolazioni si ritrovino a pagare le conseguenze di scelte irresponsabili, come quelle del #governo austrialiano che hanno boicottato le misure sul clima alla #Cop25. ⠀
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💪 Ci uniamo alla voce di Izzy Raj-Seppings, tredicenne australiana minacciata di arresto, e delle altre centinaia di persone che hanno manifestato per chiedere a Morrison di riconoscere la #CrisiClimatica e di agire di conseguenza.⠀
Continueremo a vigilare e lottare finché non venga assicurato un futuro a tutti/e, in ogni parte del mondo.⠀
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👉🏻Per approfondire:
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https://www.focus.it/ambiente/ecologia/australia-global-warming-giorno-piu-caldo-di-sempre?fbclid=IwAR1dLViE7sRO6-lgW5BJY1r6JiDLLNAJYr99hTRE5UWm4oXACrsGco3yNU0
https://www.ilpost.it/2019/12/21/incendi-australia-2/
https://www.repubblica.it/esteri/2019/12/16/news/australia_incendi_sidney-243598345/
https://www.theguardian.com/australia-news/commentisfree/2019/dec/21/im-the-13-year-old-police-threatened-to-arrest-at-the-kirribilli-house-protest-this-is-why-i-did-it
https://www.theguardian.com/australia-news/2019/dec/20/scott-morrison-apologises-for-taking-holiday-during-australias-bushfire-crisis
#ClimateCrisis
#WeAreWatchingYou
#OurHouseIsOnFire
CNA
Australian state declares emergency as wildfires approach Sydney
SYDNEY: Australian authorities declared a seven-day state of emergency in New South Wales state Thursday (Dec 19) as a record heat wave fanned ...
⚠️ Ecco 5 cose virali che dovrebbero preoccuparci di più del #coronavirus
🙈 La #CrisiClimatica non ci spaventa perchè è troppo lenta?
Aspettate di sentire cosa rischiamo di liberare dai ghiacci che si fondono...
Ce le racconta Giovanni Mori di Fridays For Future Brescia.
#FridaysForFuture
#ClimateCrisis
#virus
#batteri
#ghiacciai
#ViralVideo
🙈 La #CrisiClimatica non ci spaventa perchè è troppo lenta?
Aspettate di sentire cosa rischiamo di liberare dai ghiacci che si fondono...
Ce le racconta Giovanni Mori di Fridays For Future Brescia.
#FridaysForFuture
#ClimateCrisis
#virus
#batteri
#ghiacciai
#ViralVideo
📉 Anche questo venerdì siamo stati negli studi di LifeGate per raccontare le cifre della crisi climatica. Come ogni settimana, un nostro attivista vi darà un dato simbolo che ci aiuti a comprendere cosa rischiamo, quali siano le cause del cambiamento climatico e quali le sue soluzioni.⠀
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💸 Sofia Pasotto di Fridays For Future Mantova vi presenta il secondo numero: 4. Perché è così importante? Scopritelo nel video! ☝️
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#FridaysForFuture⠀
#ClimateCrisis⠀
#INumeriDelClima
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💸 Sofia Pasotto di Fridays For Future Mantova vi presenta il secondo numero: 4. Perché è così importante? Scopritelo nel video! ☝️
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#FridaysForFuture⠀
#ClimateCrisis⠀
#INumeriDelClima
++OGGI LANCIAMO L’HASHTAG #CLIMATESTRIKEONLINE! ++
È arrivato il momento di metterci la faccia!
😍 Oggi scattati un selfie da solo o con la tua famiglia e l’immancabile cartello per continuare a far sentire la nostra voce sulla crisi climatica! Usa gli hashtag #ClimateStrikeOnline e #DigitalStrike e ricordati di taggare Fridays For Future Italia per apparire nella foto-collage di domani.
💪🏻 Ascolta l’appello dei nostri attivisti da ogni parte d’Europa.
Uniti riusciremo a superare la crisi Coronavirus e uniti riusciremo a superare la crisi Climatica, guidati dalla Scienza, lottiamo insieme per il nostro Futuro!
👌 I nostri #caripolitici ci hanno dimostrato che, in situazioni di Crisi, si possono ( e si DEVONO! ) prendere misure straordinarie!
#SafeFuture
#Coronavirus
#ClimateCrisis
#weareunstoppable
#systemchange
È arrivato il momento di metterci la faccia!
😍 Oggi scattati un selfie da solo o con la tua famiglia e l’immancabile cartello per continuare a far sentire la nostra voce sulla crisi climatica! Usa gli hashtag #ClimateStrikeOnline e #DigitalStrike e ricordati di taggare Fridays For Future Italia per apparire nella foto-collage di domani.
💪🏻 Ascolta l’appello dei nostri attivisti da ogni parte d’Europa.
Uniti riusciremo a superare la crisi Coronavirus e uniti riusciremo a superare la crisi Climatica, guidati dalla Scienza, lottiamo insieme per il nostro Futuro!
👌 I nostri #caripolitici ci hanno dimostrato che, in situazioni di Crisi, si possono ( e si DEVONO! ) prendere misure straordinarie!
#SafeFuture
#Coronavirus
#ClimateCrisis
#weareunstoppable
#systemchange
📸 DOMANI PARTECIPA AL #DIGITALSTRIKE 2!📸
📆 Venerdì 20 marzo salutiamo il trionfo della #Primavera con il Secondo Sciopero Online per il Clima! Noi siamo la Natura e vogliamo garantirci un #FuturoSicuro in un mondo sotto 1,5°C!
⚠️ COME PARTECIPARE? ⚠️
📩Posta sul tuo profilo una #foto mentre manifesti da casa con un cartellone sulla #CrisiClimatica!
TIP👇
🕺🏻Alle h.16 lanciamo una #CLIMATE #FLASHMOB da tutti i balconi al suono di “Staying Alive”! Approfittane per scattarti una foto! (Leggi tutto sul nostro post dedicato)
#️⃣ Usa gli hashtag #ClimateStrikeOnline e #DigitalStrike e tagga @fridaysforfutureitalia! 💪🏻
🖼Ogni Sabato pubblicheremo una foto collage con tutti i partecipanti che ci hanno taggato!
#DigitalStrike
#ClimateFlashmob
#SafeFuture
#8anni
#ClimateCrisis
📆 Venerdì 20 marzo salutiamo il trionfo della #Primavera con il Secondo Sciopero Online per il Clima! Noi siamo la Natura e vogliamo garantirci un #FuturoSicuro in un mondo sotto 1,5°C!
⚠️ COME PARTECIPARE? ⚠️
📩Posta sul tuo profilo una #foto mentre manifesti da casa con un cartellone sulla #CrisiClimatica!
TIP👇
🕺🏻Alle h.16 lanciamo una #CLIMATE #FLASHMOB da tutti i balconi al suono di “Staying Alive”! Approfittane per scattarti una foto! (Leggi tutto sul nostro post dedicato)
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🖼Ogni Sabato pubblicheremo una foto collage con tutti i partecipanti che ci hanno taggato!
#DigitalStrike
#ClimateFlashmob
#SafeFuture
#8anni
#ClimateCrisis
Oggi ci è arrivata questa foto.
Nel pieno dell'emergenza coronavirus, in quelle trincee che sono oggi i reparti di malattia infettiva in Italia, alcuni operatori sanitari del Policlinico di Bari hanno approfittato di un istante di pausa per partecipare al #DigitalStrike.
Questa immagine ci scalda il cuore, ci dimostra che le preoccupazioni rispetto alla crisi climatica sono condivise anche dalle persone che stanno vivendo sulla loro pelle, ogni giorno, gli aspetti più duri della pandemia.
La distruzione degli ecosistemi, la fusione dei ghiacci e l'inquinamento - lo dice la scienza ormai da tempo - facilitano di molto la diffusione dei patogeni.
Senza contare che lo spostamento delle fasce climatiche porta con sè ulteriori pericoli sanitari: malattie tipicamente tropicali come la malaria o la dengue rischiano di diffondersi anche in zone assolutamente nuove.
Ecco perché la crisi climatica e quella sanitaria sono in realtà figlie delle stesse pericolosissime politiche: affrontando il Covid-19 senza agire tempestivamente contro la crisi climatica, renderemo vano ogni sforzo, senza risolvere davvero la fonte del problema.
Serve un piano per fronteggiare questa crisi nel breve come nel lungo termine: bloccare i contagi, risollevare chi sta perdendo il lavoro, evitare nuove e peggiori crisi.
Ascoltiamo la loro voce.
Ascoltiamo quelli che, più di tutti, si stanno battendo per evitare un collasso del nostro sistema sanitario nazionale.
Agiamo ora per evitare in futuro catastrofi ancora peggiori.
#FridaysForFuture
#ClimateCrisis
#CoronaVirus
#DigitalStrike
#DoctorsForFuture
Nel pieno dell'emergenza coronavirus, in quelle trincee che sono oggi i reparti di malattia infettiva in Italia, alcuni operatori sanitari del Policlinico di Bari hanno approfittato di un istante di pausa per partecipare al #DigitalStrike.
Questa immagine ci scalda il cuore, ci dimostra che le preoccupazioni rispetto alla crisi climatica sono condivise anche dalle persone che stanno vivendo sulla loro pelle, ogni giorno, gli aspetti più duri della pandemia.
La distruzione degli ecosistemi, la fusione dei ghiacci e l'inquinamento - lo dice la scienza ormai da tempo - facilitano di molto la diffusione dei patogeni.
Senza contare che lo spostamento delle fasce climatiche porta con sè ulteriori pericoli sanitari: malattie tipicamente tropicali come la malaria o la dengue rischiano di diffondersi anche in zone assolutamente nuove.
Ecco perché la crisi climatica e quella sanitaria sono in realtà figlie delle stesse pericolosissime politiche: affrontando il Covid-19 senza agire tempestivamente contro la crisi climatica, renderemo vano ogni sforzo, senza risolvere davvero la fonte del problema.
Serve un piano per fronteggiare questa crisi nel breve come nel lungo termine: bloccare i contagi, risollevare chi sta perdendo il lavoro, evitare nuove e peggiori crisi.
Ascoltiamo la loro voce.
Ascoltiamo quelli che, più di tutti, si stanno battendo per evitare un collasso del nostro sistema sanitario nazionale.
Agiamo ora per evitare in futuro catastrofi ancora peggiori.
#FridaysForFuture
#ClimateCrisis
#CoronaVirus
#DigitalStrike
#DoctorsForFuture
🌎 27 marzo - 3° #DigitalSrike!
⏰ Il #coronavirus è una crisi globale, e come tale dobbiamo affrontarla. Ma mentre restiamo a casa per evitare di diffondere il contagio ci uniamo allo sciopero online, perchè anche quella climatica è una crisi, e va affrontata con ogni mezzo che abbiamo.
Grazie a tutti gli strikers che hanno partecipato! 💚
#ClimateStrikeOnline #iorestoacasa
#ClimateCrisis #stillfighting
⏰ Il #coronavirus è una crisi globale, e come tale dobbiamo affrontarla. Ma mentre restiamo a casa per evitare di diffondere il contagio ci uniamo allo sciopero online, perchè anche quella climatica è una crisi, e va affrontata con ogni mezzo che abbiamo.
Grazie a tutti gli strikers che hanno partecipato! 💚
#ClimateStrikeOnline #iorestoacasa
#ClimateCrisis #stillfighting
⚠️UN PIANETA CON UMIDITÀ E TEMPERATURE ESTREME INCOMPATIBILI CON LA VITA UMANA⚠️
🔎Un recentissimo studio (nell'ultimo numero di Science Advances) svolto da scienziati statunitensi, europei e cinesi, ha tentato di mappare la ”nicchia climatica umana", quella zona della Terra in cui il clima permette la #sopravvivenza della nostra specie.
😱Ma quello che hanno trovato li ha scioccati: dai dati emerge che si è già estesa quella che si potrebbe definire una #NicchiaClimatica "anti-umana", ovvero il numero di regioni in cui il surriscaldamento globale ha già oltrepassato le condizioni meteo che permettano agli umani di sopravvivere.
❌Grazie ad un uso più avanzato di modelli e a partire da dati più dettagliati sulla combinazione di temperature e gradi di umidità estremi, lo studio rivela già l'esistenza di #migliaia di #focolai locali dalla combinazione meteorologica letale non rilevati in precedenza, in alcune parti dell'Asia, dell'Africa, dell'Australia, del Sud America e del Nord America, e che il loro numero è raddoppiato tra il 1979 e il 2017.
🥵Questa condizione meteo micidiale finora ha interessato in gran parte località la cui popolazione ha la capacità di farvi fronte, per esempio investendo risorse nel condizionamento dell'aria. Ma all'attuale tasso di #emissioni e il conseguente ulteriore surriscaldamento, queste condizioni estreme colpiranno progressivamente parti del Pakistan, e anche l'India, che non possiedono simile capacità di adattamento. Tra l'altro, lo studio ha scelto come soglia i 35°C TW (wet-bulb temperature - temperatura di bulbo umido), ai quali il corpo non è più in grado di raffreddarsi con la sudorazione - ma in realtà già livelli molto più bassi possono essere letali, come ha dimostrato l'ondata di caldo nell'estate del 2003 in Europa che, nonostante non abbia superato la media di temperatura di bulbo umido pari a 28°C, uccise più di 50.000 persone.
🚫A meno di #azioni drastiche che azzerino le emissioni, così da abbassare la curva di surriscaldamento globale, entro i prossimi 50 anni zone invivibili come le parti più inospitali del Sahara, che ora costituiscono lo 0,8% della superficie terrestre, si moltiplicheranno ed estenderanno fino ad un quinto dell'intera superficie emersa della Terra, quanto l'intero continente nordamericano. Subiranno per primi questi impatti alcuni paesi densamente popolati come l’#India - dove più di 1,2 miliardi di persone si troverebbe a vivere con temperature come quelle del Sahara - poi il Pakistan, l’Indonesia, la Nigeria ed il Sudan.
🚶🏼♂️🚶🏽♂️🚶🏾♂️La nicchia climatica umana si sta ritraendo rapidamente, e più di quanto abbia mai fatto negli ultimi seimila anni di esistenza della nostra specie. E gli umani, per sopravvivere, si sposteranno con essa.
⚠️Come dimostra questo ulteriore studio, gli avvertimenti sul riscaldamento globale si stanno già avverando, con decenni di anticipo, e stanno impattando zone molto più vaste e numerose del previsto.
❓Che cosa stiamo aspettando per invertire rotta?
#ClimateEmergency #ClimateCrisis #GlobalWarming
#NicchiaClimatica #MigrantiClimatici
#GiustiziaClimatica #ClimateNiche #ActNow
ℹ️Fonti:
red. GreenReport: Clima, entro 50 anni il 30% dell’umanità potrebbe vivere in condizioni simili al Sahara
Lo studio:
PNAS: The emergence of heat and humidity too severe for human tolerance
🔎Un recentissimo studio (nell'ultimo numero di Science Advances) svolto da scienziati statunitensi, europei e cinesi, ha tentato di mappare la ”nicchia climatica umana", quella zona della Terra in cui il clima permette la #sopravvivenza della nostra specie.
😱Ma quello che hanno trovato li ha scioccati: dai dati emerge che si è già estesa quella che si potrebbe definire una #NicchiaClimatica "anti-umana", ovvero il numero di regioni in cui il surriscaldamento globale ha già oltrepassato le condizioni meteo che permettano agli umani di sopravvivere.
❌Grazie ad un uso più avanzato di modelli e a partire da dati più dettagliati sulla combinazione di temperature e gradi di umidità estremi, lo studio rivela già l'esistenza di #migliaia di #focolai locali dalla combinazione meteorologica letale non rilevati in precedenza, in alcune parti dell'Asia, dell'Africa, dell'Australia, del Sud America e del Nord America, e che il loro numero è raddoppiato tra il 1979 e il 2017.
🥵Questa condizione meteo micidiale finora ha interessato in gran parte località la cui popolazione ha la capacità di farvi fronte, per esempio investendo risorse nel condizionamento dell'aria. Ma all'attuale tasso di #emissioni e il conseguente ulteriore surriscaldamento, queste condizioni estreme colpiranno progressivamente parti del Pakistan, e anche l'India, che non possiedono simile capacità di adattamento. Tra l'altro, lo studio ha scelto come soglia i 35°C TW (wet-bulb temperature - temperatura di bulbo umido), ai quali il corpo non è più in grado di raffreddarsi con la sudorazione - ma in realtà già livelli molto più bassi possono essere letali, come ha dimostrato l'ondata di caldo nell'estate del 2003 in Europa che, nonostante non abbia superato la media di temperatura di bulbo umido pari a 28°C, uccise più di 50.000 persone.
🚫A meno di #azioni drastiche che azzerino le emissioni, così da abbassare la curva di surriscaldamento globale, entro i prossimi 50 anni zone invivibili come le parti più inospitali del Sahara, che ora costituiscono lo 0,8% della superficie terrestre, si moltiplicheranno ed estenderanno fino ad un quinto dell'intera superficie emersa della Terra, quanto l'intero continente nordamericano. Subiranno per primi questi impatti alcuni paesi densamente popolati come l’#India - dove più di 1,2 miliardi di persone si troverebbe a vivere con temperature come quelle del Sahara - poi il Pakistan, l’Indonesia, la Nigeria ed il Sudan.
🚶🏼♂️🚶🏽♂️🚶🏾♂️La nicchia climatica umana si sta ritraendo rapidamente, e più di quanto abbia mai fatto negli ultimi seimila anni di esistenza della nostra specie. E gli umani, per sopravvivere, si sposteranno con essa.
⚠️Come dimostra questo ulteriore studio, gli avvertimenti sul riscaldamento globale si stanno già avverando, con decenni di anticipo, e stanno impattando zone molto più vaste e numerose del previsto.
❓Che cosa stiamo aspettando per invertire rotta?
#ClimateEmergency #ClimateCrisis #GlobalWarming
#NicchiaClimatica #MigrantiClimatici
#GiustiziaClimatica #ClimateNiche #ActNow
ℹ️Fonti:
red. GreenReport: Clima, entro 50 anni il 30% dell’umanità potrebbe vivere in condizioni simili al Sahara
Lo studio:
PNAS: The emergence of heat and humidity too severe for human tolerance
🎬 FILM FOR FUTURE 🎬
⠀
📍Prepariamoci insieme ad affrontare la minaccia globale della crisi climatica con l'arma più potente di tutte: la conoscenza.⠀
⠀
✅ Questa settimana il nostro consiglio è...
⠀
⏪ Deforestazione made in Italy | di Francesco De Augustinis (2019)
Abbiamo sentito parlare spesso delle eccellenze dei prodotti Made in Italy, ma quanto sappiamo effettivamente di questa realtà? Siamo davvero sicuri che queste eccellenze siano prodotte a chilometro zero o in modo sostenibile? Deforestazione Made in Italy cerca di dare una risposta a queste domande, portando l'attenzione su alcune realtà smascherandone persino la presunta legalità.
Il documentario si divide in diverse parti: ciascun capitolo prende in analisi un tipo particolare di prodotto del Made in Italy ricostruendone la genesi. La cruda realtà dei fatti è inconfutabile: l'Italia si scopre essere una delle maggiori responsabili mondiali nella deforestazione di diverse aree tropicali per l'importazione di materie prime come legname, carne e pelle bovina.
⠀
Buona visione!
👉🏻https://www.deforestazionemadeinitaly.it/
#FilmForFuture
#ClimateCrisis
#FridaysForFuture
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📍Prepariamoci insieme ad affrontare la minaccia globale della crisi climatica con l'arma più potente di tutte: la conoscenza.⠀
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✅ Questa settimana il nostro consiglio è...
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⏪ Deforestazione made in Italy | di Francesco De Augustinis (2019)
Abbiamo sentito parlare spesso delle eccellenze dei prodotti Made in Italy, ma quanto sappiamo effettivamente di questa realtà? Siamo davvero sicuri che queste eccellenze siano prodotte a chilometro zero o in modo sostenibile? Deforestazione Made in Italy cerca di dare una risposta a queste domande, portando l'attenzione su alcune realtà smascherandone persino la presunta legalità.
Il documentario si divide in diverse parti: ciascun capitolo prende in analisi un tipo particolare di prodotto del Made in Italy ricostruendone la genesi. La cruda realtà dei fatti è inconfutabile: l'Italia si scopre essere una delle maggiori responsabili mondiali nella deforestazione di diverse aree tropicali per l'importazione di materie prime come legname, carne e pelle bovina.
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Buona visione!
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#FilmForFuture
#ClimateCrisis
#FridaysForFuture
⚠️- SETTE giorni al CLIMATE STRIKE Italiano⚠️
👉🏼 Invitate i vostri amici e conoscenti!!
💪🏻 Ci vediamo nelle strade! - Rispettando le norme anti Covid! 😷
#fridaysforfuture #fridaysforfutureitalia #climatejustice #climatemergency #climatecrisis #globalwarming #climatestrike
👉🏼 Invitate i vostri amici e conoscenti!!
💪🏻 Ci vediamo nelle strade! - Rispettando le norme anti Covid! 😷
#fridaysforfuture #fridaysforfutureitalia #climatejustice #climatemergency #climatecrisis #globalwarming #climatestrike