Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
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✔️ I lavori di manutenzione e restauro delle tombe che hanno un valore storico e commemorativo per la Russia sono stati completati al Cimitero Acattolico per gli stranieri al Testaccio a Roma. La Casa Russa a Roma è responsabile per la cura dei luoghi di sepoltura.

⌛️ Dall'inizio del 2023, ha assunto le sue funzioni la nuova direttrice del cimitero, Yvonne Mazurek. I collaboratori della Casa Russa l’hanno conosciuta dopo la tradizionale cerimonia di deposizione dei fiori in occasione della Giornata dei diplomatici russi. Tutti i dettagli nel nostro video.
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✔️ На римском некатолическом кладбище Тестаччо завершились работы по реставрации могил, имеющих историко-мемориальное значение для Российской Федерации. За сохранность и поддержание захоронений в надлежащем состоянии отвечает Русский Дом в Риме.

⌛️ С начала 2023 года у некатолического кладбища новый директор – Ивон Мазурек. Сотрудники Русского Дома в Риме познакомились и пообщались с ней после традиционной церемонии возложения цветов в День Дипломата. Все подробности в нашем видео.
🗓 78 anni fa, la notte del 10 marzo 1945, 325 bombardieri pesanti americani B-29 decollavano dalle basi aeree delle Marianne diretti verso Tokyo.

🔸 L'aeronautica americana sganciava 1.665 tonnellate di bombe e napalm sulla capitale giapponese, uccidendo 83.000 abitanti e ferendone 41.000. Secondo altre fonti, il bilancio delle vittime superava le centomila persone. Di conseguenza, 16,5 miglia quadrate della città e più del 40% del patrimonio abitativo, erano  bruciate e 180.000 famiglie restavano senza un tetto.

🔸 Delle 206 città giapponesi, 98 avevano subito bombardamenti aerei e navali, e, in seguito ai raid, 2.210.000 case erano state distrutte e bruciate, per un totale di circa un quarto del patrimonio abitativo del Giappone. Le perdite tra la popolazione civile dovute a bombardamenti aerei e di artiglieria andavano, secondo varie fonti, dalle 500 alle 900.000 persone.

❗️Eppure, come nel caso di Hiroshima e Nagasaki, l'attuale leadership del Giappone teme ancora di "ferire" l'alleato americano ricordando il bombardamento di Tokyo del marzo 1945. La dichiarazione ufficiale del Consiglio dei Ministri del 7 maggio 2013 afferma timidamente che "sebbene non rispettasse i principi umanitari, il bombardamento di Tokyo non contraddiceva le norme del diritto internazionale dell'epoca" 🤦

#AccaddeOggi #USWarCrimes #USACriminiDiGuerra
​​🗓 78 лет назад, в ночь на 10 марта 1945 года, 325 американских тяжёлых бомбардировщиков В-29 вылетели с авиабаз на Марианских островах и взяли курс на Токио.

🔸 ВВС США сбросили на японскую столицу 1665 тонн бомб и напалма, в результате чего погибло 83 тыс. жителей и 41 тыс. получили ранения. По другим данным, число погибших превысило 100 тыс. человек. В результате было сожжено 16,5 квадратных миль города, или более 40% жилого фонда, 180 тыс. семей остались без крова.

🔸 Из 206 японских городов бомбардировкам и обстрелам корабельной артиллерией были подвергнуты 98. В результате налетов были разрушены и сожжены 2210 тыс. домов, всего около четверти жилого фонда Японии. Потери гражданского населения от авиационных бомбардировок и артиллерийских обстрелов составили, по различным данным, от 500 до 900 тыс. человек.

❗️При этом, как и в случае с Хиросимой и Нагасаки, нынешнее руководство Японии боится лишний раз «задевать» своего американского союзника за бомбардировку Токио в марте 1945 года. В официальном заявлении Кабинета министров от 7 мая 2013 года робко говорится, что она «хотя и не соответствовала принципу гуманизма, но не противоречила нормам международного права того времени» 🤦
🎙 Intervista al Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov, del giornalista statunitense Dimitri Simes per la trasmissione “Bol’šaja Igra” (“Il Grande Gioco”) del “Primo canale” televisivo russo, 10 marzo 2023

🇮🇹 Traduzione simultanea in lingua italiana di Mark Bernardini

📌 Punti chiave:

▪️ La Russia è stata dichiarata una “minaccia” esistenziale e immediata che deve essere superata il prima possibile. La prossima minaccia – sempre nella formulazione “una sfida permanente a lungo termine per l’Occidente nel mondo” – è la Cina.

▪️ Non si può tornare al vecchio. Non abbiamo bisogno di farcene convincere. Abbiamo da tempo tratto tutte le conclusioni per noi stessi. Il mondo non ha imparato nulla dalla storia tra le due guerre mondiali.

▪️ Contro la Russia vengono utilizzate espressioni, retorica e azioni estremamente aggressive, che si esprimono principalmente in sanzioni illegali e senza precedenti. Mostrano che l’Occidente ha davvero deciso da solo che questa è una guerra non per la vita, ma per la morte.

▪️ La filosofia “con noi o con la Russia” è stata covata dall’Unione Europea fin dall’inizio della situazione geopolitica che si è sviluppata dopo la scomparsa dell’URSS.

▪️ [sulla situazione in Georgia] E’ molto simile al “Majdan” di Kiev. Non c’è dubbio che la legge sulla registrazione delle organizzazioni non governative che ricevono finanziamenti esteri per un importo del 20% del loro budget fosse solo una scusa per iniziare un tentativo di cambiare il potere con la forza.

▪️ In Georgia l’opposizione non solo può, ma è obbligata a fare ciò che vuole, mentre in Moldavia si condannano le proteste contro l’attuale governo. Perché l’opposizione in Georgia riflette gli interessi dell’Occidente, mentre l’opposizione in Moldavia ne riflette gli altri, e il governo e il presidente riflettono gli interessi occidentali in questo Paese.

▪️ [sull’atto terroristico al Nord Stream-1 e Nord Stream-2] Non sanno cosa obiettare, soprattutto dopo che Hersh ha pubblicato i risultati della sua ricerca e ha promesso di continuare a pubblicare stime aggiuntive, conclusioni aggiuntive. Per noi, questo è stato un ulteriore fattore che ci ha costretto a presentare una risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ora è in discussione, e che metteremo sicuramente ai voti.
<…> Questo flagrante attacco terroristico non rimarrà senza indagini.

🎥 https://youtu.be/TaxK-SJGMjE

#Lavrov #intervista #NordStream
🎙 Интервью Министра иностранных дел Российской Федерации С.В.Лаврова программе «Большая игра» на «Первом канале» (10 марта 2023 года)

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Ключевые тезисы:

• Россия, действительно, объявлена экзистенциальной, немедленной «угрозой», которую необходимо преодолеть в самые короткие сроки. Следующей угрозой – пока еще в формулировке «долгосрочный, постоянный вызов Западу в мире» – объявлен Китай.

Возврата к старому быть не может. Нас не надо в этом убеждать. Мы для себя давно сделали все выводы. Мир ничему не научила история между двумя мировыми войнами.

• В отношении России употребляются предельно агрессивные выражения, риторика и действия, которые выражаются прежде всего в незаконных и беспрецедентных санкциях. Они показывают, что Запад действительно для себя решил, что это война не на жизнь, а на смерть.

• Философия «с нами или с Россией» вынашивалась Евросоюзом с самого начала геополитической ситуации, сложившейся после исчезновения СССР.

• [о ситуации в Грузии] Очень похоже на киевский «майдан». Никаких сомнений нет, что закон о регистрации неправительственных организаций, получающих зарубежное финансирование в размере 20% от своего бюджета, был лишь поводом для того, чтобы начать попытку силовой смены власти.

• В Грузии оппозиция не то что может, а обязана делать то, что хочет, а в Молдове протесты против действующей власти осуждаются. Потому что оппозиция в 🇬🇪 Грузии отражает интересы Запада, а оппозиция в 🇲🇩 Молдове отражает иные, а западные интересы в этой стране отражает правительство и президент.

• [о теракте в отношении СП-1 и СП-2] Они не знают, что возразить, особенно после того, как С.Херш опубликовал результаты своих изысканий и обещал продолжить публиковать дополнительные оценки, дополнительные выводы. Для нас это послужило дополнительным фактором, заставившим внести резолюцию Совета Безопасности ООН, которая сейчас обсуждается, и которую обязательно поставим на голосование. <...> Эта грубейшая террористическая атака не останется нерасследованной.
#Opinione di Maria Zakharova
 
💬 Qualche giorno fa, sui quotidiani italiani "La Repubblica" e "La Stampa", Kuleba per l'ennesima volta si è concesso uno sfogo. Ha definito "ipocriti" gli italiani che si pronunciano in favore di una risoluzione del conflitto con la Russia mediante i negoziati e non "sul campo di battaglia".
 
A suo avviso, questo punto di vista non fa che riflettere il desiderio che il suo Paese sia sconfitto e che cessi di esistere: "non vogliono la pace, ma un epitaffio sulla tomba dell'Ucraina: 'riposa in pace'".
 
Vi prego di tenere a mente la formula di sapore necrofilo, brillantemente espressa da Kuleba in relazione al proprio Paese.
 
Con ciò, Kuleba stesso sembra concordare sul fatto che ci sia "sempre spazio" per i negoziati, pur non vedendo, semplicemente, alcun anelito in tal senso da parte della Russia. Grandiosa menzogna, visto che proprio il regime che lui stesso rappresenta ha vietato a livello legislativo qualsiasi negoziato con la Russia .
 
Kuleba ha poi commentato le notizie apparse sulla stampa svizzera riguardo ad alcuni contatti con Ginevra atti a cercare un accordo di pace: "Se a Ginevra ci sono ucraini che parlano con i russi, non rappresentano lo Stato ucraino".
 
La cosa è particolarmente buffa, visto che l'intero "governo ucraino post-Maidan" è pieno zeppo di stranieri che non rappresentano alcun ucraino, ma gli esclusivi interessi delle lobby occidentali. Del resto, di rappresentanze spesso non c'è stato alcun bisogno: tutti ricordano molto bene una riunione del governo di Kiev gestita da Biden.
 
Kuleba ha avuto l’arroganza di chiedere: “A quale compromesso dovrebbe piegarsi l'Ucraina? Gli stessi italiani sarebbero disposti a rinunciare alla Calabria, alla Sardegna, al Piemonte o all'Alto Adige? Se è così, allora hanno il diritto morale di chiedere lo stesso agli ucraini". Peccato che il rappresentante del Comico non abbia precisato quando mai gli italiani avrebbero messo in ginocchio le legittime amministrazioni di queste regioni, quando avrebbero spedito carri armati in Piemonte e in Alto Adige o definito sardi e calabresi "capi (di bestiame)", quando avrebbero esiliato le autorità regionali dalla loro terra.
 
Alla domanda su cosa succederebbe se gli Stati Uniti smettessero di sostenere l'Ucraina, Kuleba ha rilasciato una dichiarazione sensazionale: "Combatteremo senza Biden!" Come sarebbe a dire senza Biden? D'altra parte, Zelensky ha delineato chiaramente la prospettiva che gli USA debbano mandare figli e figlie del popolo americano a combattere per lui.
 
Kuleba ha seriamente perso il controllo a Kvartal-95 e ha predetto che un'ipotetica sconfitta dell'Ucraina implicherà inevitabilmente la "fine dell'Europa" nella sua forma attuale. Ma che ottimista! Infatti, nella sua forma attuale, l'Europa è già finita ed esattamente nel momento in cui l'Unione Europea ha permesso a Washington di gestire le sue istituzioni politiche e, in definitiva, si è sottomessa alla NATO.
 
🇷🇺 https://t.me/MariaVladimirovnaZakharova/4975

#Zakharova #SpecialeUcraina
❗️Sfatiamo i miti diffusi dalla leadership dell’Unione Europea
 
Il mito:
 
Non sono le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia ad aggravare la crisi alimentare globale. La crisi è stata causata dall'aggressione non provocata della Russia e da azioni mirate in Ucraina: le limitazioni alle esportazioni di grano dall’Ucraina, i raccolti e i granai bruciati, il grano ucraino rubato, gli ostacoli al commercio.
 
La realtà:
 
L’Unione Еuropea continua a ingannare la comunità mondiale, accusando la Russia di provocare una crisi alimentare globale.
 
Quando si tratta di porre rimedio alla situazione alimentare nella stessa Unione Europea, agli slogan politici subentra una più obiettiva analisi delle cause. Così, nella risoluzione del Parlamento Europeo del 16 febbraio 2023 sull’«accessibilità dei fertilizzanti nell’Unione Europea», si afferma esplicitamente che, negli ultimi due anni, nel settore agricolo si rilevano prezzi alti. Tuttavia, quest’interpretazione non impedisce a Bruxelles di mettere ulteriormente e artificialmente a rischio per il mondo intero i fabbisogni dell’agricoltura con nuove restrizioni anti-russe.
 
⚠️ Le sanzioni dell’UE interessano direttamente la produzione russa di fertilizzanti e prodotti agricoli. L’elenco delle merci che è vietato importare nel nostro Paese non fa che aumentare, e include componenti, attrezzature e tecnologie agricole.
 
In materia di prodotti agricoli sono previste deroghe al regime sanzionatorio che utilizzano deliberatamente formule giuridiche che lasciano ampio margine di manovra ai Paesi membri, rendendo il regime stesso de facto e de jure non vincolante. Ma quando all’Unione Europea fa comodo, si utilizzano invece formule completamente diverse, estremamente chiare, che garantiscono inequivocabilmente l’esenzione dalle sanzioni di determinate voci dell’elenco. Tuttavia, L’Unione non vuole applicare queste esenzioni alle esportazioni di prodotti agricoli dalla Russia verso l’UE, perché sta cercando di minare il ruolo della Russia come maggiore esportatore di cereali e fertilizzanti.

#mitiUE #sanzioni
❗️ Развенчиваем мифы, распространяемые руководством Евросоюза

Миф
:

Санкции ЕС против России не обостряют глобальный продкризис. К нему ведут ничем не спровоцированная агрессия России и намеренные действия на Украине − ограничение экспорта зерна с Украины, сжигание урожая и зернохранилищ, воровство украинского зерна, усложнение торговли
.

На самом деле:

Евросоюз продолжает вводить в заблуждение мировую общественность, обвиняя Россию в провоцировании глобального продовольственного кризиса.

Когда речь заходит о необходимости исправления продовольственной ситуации в самом Евросоюзе, политические лозунги уступают место более объективному анализу причин. Так, в резолюции ЕП «О доступности удобрений в ЕС» от 16 февраля с.г. прямо говорится о том, что высокие цены в агросекторе наблюдаются последние два года. Однако это понимание не мешает Брюсселю искусственно провоцировать дополнительные риски в сфере продбезопасности для всего мира за счёт все новых антироссийских рестрикций.

⚠️ Cанкции ЕС напрямую направлены на процессы производства сельхозпродукции и удобрений внутри России. Списки запрещённых к ввозу в нашу страну товарных позиций пополняются. В них включены комплектующие, сельскохозяйственное оборудование, агротехника.

Предусмотренные изъятия из санкционного режима в отношении агропродукции намеренно составлены с использованием таких юридических формул, которые оставляют странам-членам широкое поле для маневра и делают их де-факто и де-юре необязательными для исполнения. Когда это ЕС выгодно, он использует совсем иные – предельно чёткие – формулировки, однозначно гарантирующие вывод из-под санкций отдельных позиций. Однако применять их в отношении российского агроэкспорта в ЕС не хотят, потому что на деле стремятся подорвать позиции России как крупнейшего экспортёра зерновых и удобрений.
❗️Una fonte diplomatica a New York riferisce che, nell'ambito degli sforzi per promuovere una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per istituire una commissione internazionale sotto l'egida dell'ONU, al fine di indagare sul sabotaggio dei “Nord Stream”, la parte russa ha diffuso, come documento ufficiale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, una copia della corrispondenza con Danimarca, Svezia e Germania sulle indagini nazionali in merito all'attacco terroristico alle condutture del Nord Stream.
 
Le richieste degli organi competenti russi di sapere se parti o frammenti delle condutture fossero stati rimossi dal luogo del danneggiamento dei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, se fossero state disposte indagini per determinare la causa del danno (presenza di residui di esplosivo sui frammenti della conduttura) e quali conclusioni fossero state tratte dalle indagini hanno ricevuto una risposta formale, contenente in sostanza il rifiuto di presentare un qualsiasi documento.
 
In particolare, la risposta svedese recita:

💬 Ai sensi del primo paragrafo della sezione 14 del capitolo 2 della legge (2000:562) sull'assistenza giudiziaria internazionale in materia penale, una richiesta di assistenza giudiziaria deve essere rifiutata se il suo accoglimento comporta una minaccia per la sicurezza dello Stato. Questa disposizione è supportata dall'articolo 2 b della Convenzione del Consiglio d'Europa del 1959 sull'assistenza giudiziaria in materia penale, che consente di rifiutare una richiesta di assistenza giudiziaria qualora il suo accoglimento pregiudichi la sicurezza dello Stato al quale la richiesta è stata presentata.
 
L'accoglimento delle istanze della Federazione Russa potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza del nostro Paese, su questa base, le istanze sono respinte.
 
☝️ È quindi chiaro, e ora anche documentato, che le dichiarazioni di Danimarca, Svezia e Germania circa la presunta informazione della parte russa sull'andamento delle indagini non corrispondono alla realtà.

👉🇷🇺 https://t.me/diplosource/66

#NordStream
La risposta della parte tedesca a una richiesta analoga da parte degli organi competenti russi non è da meno di quella svedese:

💬 Attualmente non è possibile istituire una squadra congiunta per investigare sugli incidenti e fornire qualsivoglia prova materiale.

👉🇷🇺 https://t.me/diplosource/75
5️⃣5️⃣ лет назад, 16 марта 1968 г., военнослужащие Армии США полностью уничтожили деревенскую общину Сонгми в провинции Куангнгай, Вьетнам, совершив массовое убийство гражданского населения.

Американские солдаты с особой жестокостью расправились с более 500 местными жителями (из них 173 ребёнка и 182 женщины, включая 17 беременных).

После артиллерийского обстрела военнослужащие роты «Чарли» высадились на западной окраине деревни и сразу открыли огонь по крестьянам, работавшим на рисовых полях. Ведя наступление, американские каратели забрасывали хижины гранатами, а их жителей жестоко пытали и расстреливали на месте.

Правда об этом бесчеловечном преступлении стала известна лишь в ноябре 1969 г. благодаря расследованиям независимых журналистов, в т.ч. Сеймура Херша, и публикации серии фотографий Рональда Хэберли, одного из солдат роты «Чарли».

❗️ Сонгми — страшное напоминание о том, как США ведут войны. Массовое убийство мирного населения страны-противника считается ими допустимым.

#БезСрокаДавности
5️⃣5️⃣ anni fa, il 16 marzo 1968, le truppe americane annientarono completamente la comunità del villaggio di Mỹ Lai (Sơn Mỹ) nella provincia di Quang Ngai, in Vietnam, compiendo un massacro di civili.

I soldati americani hanno giustiziato con particolare crudeltà più di 500 abitanti del luogo (173 di loro erano bambini e 182 donne, comprese 17 donne incinte).

Dopo un bombardamento di artiglieria, i membri della compagnia “Charlie” sbarcarono alla periferia occidentale del villaggio e aprirono immediatamente il fuoco sui contadini che lavoravano nelle risaie. Nell’offensiva, gli autori del rastrellamento lanciarono granate contro le capanne e gli abitanti furono brutalmente torturati e fucilati sul posto.

La verità su questo crimine disumano divenne nota solo nel novembre 1969 grazie alle indagini di giornalisti indipendenti e alla pubblicazione di una serie di fotografie di Ronald Haeberly, uno dei soldati della compagnia "Charlie".

❗️ Mỹ Lai (Sơn Mỹ) è un terrificante memento di come gli Stati Uniti fanno le guerre. Considerano infatti accettabile il massacro della popolazione civile del paese nemico.

#AccaddeOggi #USWarCrimes #USACriminiDiGuerra
Sfatiamo i miti diffusi dai vertici dell'Unione Еuropea
 
Il mitо:
 
Nessuna delle sanzioni dell'UE contro la Russia impedisce la fornitura di prodotti agricoli e alimentari. Le macchine agricole di per sé non sono soggette ad alcun divieto di esportazione.
 
Ciò è in linea col ruolo geopolitico della Russia che usa (sic!) il proprio grano per promuovere la sua geopolitica, contro cui dobbiamo lottare con sempre maggiore determinazione.
 
Fino ad oggi, Putin ha intensificato la sua aggressione illegittima, impiegando come armi l'inverno, il cibo e la fame.
 
La Russia si è servita del proprio ruolo di fornitore di gas e fertilizzanti, sfruttandoli come arma politica.

 
La realtà:
 
L'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, congiuntamente alla maggioranza dei membri del Parlamento Europeo, ha dichiarato che l'UE considera l'export del grano russo né più né meno che uno "strumento geopolitico" o un'"arma politica", contro cui l'Unione Europea intende combattere a oltranza e "con crescente determinazione". Pertanto, Josep Borrell sconfessa la sua stessa affermazione, secondo cui le sanzioni unilaterali anti-russe dell'UE non sarebbero dirette contro la fornitura dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti russi.
 
⚠️ Si comprende sempre meglio che gli ostacoli che rendono difficile al grano russo raggiungere i mercati mondiali, compresi quelli dei Paesi più bisognosi, non è un "effetto collaterale" delle sanzioni, ma uno dei loro obiettivi.
 
Con ciò, inoltre, non si tiene conto degli interessi della comunità internazionale. L’assetto dell'UE è mirato a danneggiare la Russia a qualsiasi costo, compresa la fame nei Paesi più poveri.

#mitiUE #sanzioni
❗️ Развенчиваем мифы, распространяемые руководством Евросоюза

Мифы
:

Ни одна из санкций ЕС против России не препятствует поставкам сельскохозяйственной и продовольственной продукции. Сельхозтехника сама по себе не является объектом какого-либо запрета на экспорт.

Это отвечает геополитической роли России, которая использует … свою пшеницу для продвижения своей геополитики, с которой мы должны бороться с большей решимостью.

Вплоть до сегодняшнего дня [Президент России В.В.]Путин наращивал незаконную агрессию, использовал в качестве оружия зиму, продовольствие и голод.

Россия злоупотребила своим лидерством по поставкам газа и удобрений, используя их в качестве политического оружия.

На самом деле:

Высокий представитель ЕС по иностранным делам и политике безопасности вместе с большинством членов Европарламента заявляют, что в ЕС рассматривают экспорт российской пшеницы ни много ни мало как «геополитический инструмент» или «политическое оружие», с которым есовцы намерены бороться и далее, но только «с большей решимостью». Таким образом, Ж.Боррель дезавуирует собственное утверждение о ненаправленности антироссийских односторонних санкций ЕС против поставок отечественных продовольствия и удобрений.

⚠️ Становится понятно, что создание препятствий для доступа российского зерна на мировые рынки, в том числе в наиболее нуждающиеся страны, – это не «побочный эффект» санкций, а одна из их целей.

Интересы мирового сообщества при этом в расчёт не берутся. Установка ЕС – нанести ущерб России любой ценой, даже ценой голода в нуждающихся странах.
🗞 Agenzia RIA Novosti:

💬 Lunedì scorso quotidiano il Foglio riportava che i servizi di intelligence avrebbero riferito al governo italiano che il Cremlino avrebbe messo una taglia di 15 milioni di dollari per Crosetto, commissionandone l'assassinio al gruppo Wagner. Dietro queste minacce, affermava il quotidiano, ci sarebbe Dmitry Medvedev, vice Presidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa. Crosetto ha poi dichiarato su Twitter di non considerare queste informazioni affidabili: "Se ci fossero stati rischi o minacce reali di tale gravità, ne sarei certamente stato informato, e non è mai accaduto"

Oleg Osipov, assistente del vice Presidente del Consiglio di Sicurezza, ha commentato a RIA Novosti: "Non ci si deve sopravvalutare. Di lui non importa nulla a nessuno"...

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