Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии
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🗓 78 anni fa, la notte del 10 marzo 1945, 325 bombardieri pesanti americani B-29 decollavano dalle basi aeree delle Marianne diretti verso Tokyo.

🔸 L'aeronautica americana sganciava 1.665 tonnellate di bombe e napalm sulla capitale giapponese, uccidendo 83.000 abitanti e ferendone 41.000. Secondo altre fonti, il bilancio delle vittime superava le centomila persone. Di conseguenza, 16,5 miglia quadrate della città e più del 40% del patrimonio abitativo, erano  bruciate e 180.000 famiglie restavano senza un tetto.

🔸 Delle 206 città giapponesi, 98 avevano subito bombardamenti aerei e navali, e, in seguito ai raid, 2.210.000 case erano state distrutte e bruciate, per un totale di circa un quarto del patrimonio abitativo del Giappone. Le perdite tra la popolazione civile dovute a bombardamenti aerei e di artiglieria andavano, secondo varie fonti, dalle 500 alle 900.000 persone.

❗️Eppure, come nel caso di Hiroshima e Nagasaki, l'attuale leadership del Giappone teme ancora di "ferire" l'alleato americano ricordando il bombardamento di Tokyo del marzo 1945. La dichiarazione ufficiale del Consiglio dei Ministri del 7 maggio 2013 afferma timidamente che "sebbene non rispettasse i principi umanitari, il bombardamento di Tokyo non contraddiceva le norme del diritto internazionale dell'epoca" 🤦

#AccaddeOggi #USWarCrimes #USACriminiDiGuerra
5️⃣5️⃣ anni fa, il 16 marzo 1968, le truppe americane annientarono completamente la comunità del villaggio di Mỹ Lai (Sơn Mỹ) nella provincia di Quang Ngai, in Vietnam, compiendo un massacro di civili.

I soldati americani hanno giustiziato con particolare crudeltà più di 500 abitanti del luogo (173 di loro erano bambini e 182 donne, comprese 17 donne incinte).

Dopo un bombardamento di artiglieria, i membri della compagnia “Charlie” sbarcarono alla periferia occidentale del villaggio e aprirono immediatamente il fuoco sui contadini che lavoravano nelle risaie. Nell’offensiva, gli autori del rastrellamento lanciarono granate contro le capanne e gli abitanti furono brutalmente torturati e fucilati sul posto.

La verità su questo crimine disumano divenne nota solo nel novembre 1969 grazie alle indagini di giornalisti indipendenti e alla pubblicazione di una serie di fotografie di Ronald Haeberly, uno dei soldati della compagnia "Charlie".

❗️ Mỹ Lai (Sơn Mỹ) è un terrificante memento di come gli Stati Uniti fanno le guerre. Considerano infatti accettabile il massacro della popolazione civile del paese nemico.

#AccaddeOggi #USWarCrimes #USACriminiDiGuerra
🗓 Il 20 marzo 2003, in violazione del diritto internazionale, gli Stati Uniti, sostenuti dagli alleati, hanno lanciato l'invasione dell'Iraq. Questa avventura ha distrutto completamente la statualità, le basi militari, economiche e sociali dell'Iraq, facendo sprofondare il Paese in un pluriennale conflitto militare e politico interno dal quale non si è ancora completamente ripreso.
 
L'invasione ha portato anche al rovesciamento e alla successiva esecuzione del legittimo presidente Saddam Hussein, alla distruzione delle infrastrutture di base del Paese, a un grave deterioramento del sistema sanitario e a un aumento della criminalità.
 
❗️ Di rilievo il fatto che alla fine in Iraq non sono state trovate armi di distruzione di massa. I leader dei Paesi coinvolti nell'intervento militare hanno giustificato le loro azioni criminali con l’imprecisione dei rapporti di intelligence.

Secondo le stime di varie fonti accademiche e ONG, il numero di morti civili causati dall'uso della forza variava da 100.000 a 205.000, con perdite civili indirette di circa 650.000 persone. Il numero di profughi iracheni ha raggiunto 1,5 milioni e quello degli sfollati interni 2 milioni. Più di 12 milioni di iracheni (circa il 30% della popolazione) vivono attualmente al di sotto della soglia di povertà.
 
Nonostante l'impressionante mole di informazioni sui crimini di guerra commessi dalle forze statunitensi e alleate in Iraq, la stragrande maggioranza dei responsabili non ha ancora dovuto rispondere delle proprie azioni.

Sulla maggior parte degli episodi non si è nemmeno indagato, mentre i procedimenti penali sono stati estremamente rari.
 
☝️ L'avventura militare americana ha favorito la comparsa di nuove minacce alla stabilità e alla sicurezza regionale, creato terreno fertile per la diffusione di idee terroristiche ed estremiste, a seguito delle quali il mondo intero ha assistito alle atrocità dell'ISIS.
 
Dettagli

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​​🗓 Il 24 marzo 1999, violando gravemente i principi fondamentali del Diritto Internazionale sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, l'Alleanza Nord Atlanticа iniziava a bombardare la Jugoslavia.

Gli Stati Uniti e i loro alleati per settantotto giorni hanno bombardato le città - Belgrado compresa - i villaggi e le infrastrutture civili, facendo saltare in aria ponti, treni passeggeri e autobus, uccidendo donne, bambini e anziani. È stato allora che l'Occidente, con le sue stesse mani, ha distrutto le fondamenta su cui - dal secondo dopoguerra in poi - si reggeva la sicurezza in Europa, avviando dunque quel processo che ha portato a sostituire i meccanismi giuridici che regolavano le relazioni internazionali con una sorta di “sistema di regole" unilaterale (“ordine internazionale basato sulle regole”).

L'uso da parte della NATO in Jugoslavia di munizioni all'uranio impoverito ha portato alla contaminazione di vaste aree e a un'ondata senza precedenti di tumori, di cui ancora oggi soffrono numerose persone, compresi i soldati del contingente «Kosovo Force», inviati laggiù alla fine della guerra su decisione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Oltre 200.000 abitanti non albanesi della regione che hanno dovuto abbandonare il proprio luogo di residenza ancora oggi non possono tornare a casa loro.

Col pretesto dell'aggressione della NATO, i militanti del cosiddetto «Esercito di Liberazione del Kosovo» hanno commesso atrocità orrende, compreso il sequestro di cittadini serbi finalizzato al traffico di organi umani. Molti di questi criminali sono ancora latitanti.

❗️Nessuno dei rappresentanti dell'Alleanza Atlantica ha subito alcuna condanna e, per di più, costoro hanno stabilito di catalogare le vittime della loro aggressione come semplici «perdite collaterali», ovvero come perdite «a margine» nel processo di realizzazione delle ambizioni geopolitiche degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e dei loro satelliti.

Solo dopo alcuni dei più esecrabili casi di stragi di civili, i militari americani hanno porto, con riluttanza, delle «scuse». La questione della responsabilità degli alleati del Patto Nord Atlantico per i danni arrecati alle relazioni internazionali e a un preciso Paese sovrano resta ancora aperta.

☝️ L'operazione armata intrapresa più di vent’anni fa dalla NATO contro la Jugoslavia, è stata una tragedia le cui conseguenze - di portata trasversale e a lungo termine - si fanno sentire ancora oggi.

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Conseguenze dell'impiego di proiettili all'uranio impoverito in Iraq - proprio quelli che il Regno Unito intende fornire all'Ucraina. Il grafico indica il numero di malformazioni congenite per ogni 1000 nati in Iraq nel periodo tra il 1990 e il 2000, secondo i dati del "Medical Journal" dell'Università di Basrah.

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Последствия применения снарядов с обедненным ураном в Ираке - тех самых, которые Великобритания собирается поставлять на Украину. График показывает количество врожденных уродств на 1000 новорожденных в Ираке в 1990—2000 гг. по данным Medical Journal of Basrah University.

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