🎙Intervista dell'Ambasciatore Russo in Italia Sergey Razov all'agenzia RIA Novosti (9 febbraio 2023)
📄 Leggere il testo intero
🔹Le nostre relazioni tra Russia e Italia si sono notevolmente deteriorate. I principali meccanismi di dialogo sono stati congelati, le sanzioni sono in aumento e il regime di Kiev riceve sempre più tipi di armamenti.
🔹Nell'ambito di cinque pacchetti di aiuti, sono stati consegnati a Kiev armi ed equipaggiamenti militari per un valore di 1 miliardo di euro. È in preparazione un sesto pacchetto che prevede il trasferimento di un moderno e costosissimo sistema di difesa aerea/anti-missile. Così facendo, l'Italia, forse contro la propria volontà, viene coinvolta nel conflitto, diventando parte in causa. Questo approccio non gode del sostegno della maggioranza dei cittadini italiani.
🔹Rimpinzare il regime di Kiev di armi sempre più sofisticate non farà altro che inasprire e prolungare il conflitto, moltiplicando le distruzioni, le vittime e le sofferenze. Questa, secondo i sondaggi, è all'incirca l'opinione del 58% dei cittadini italiani, compresi alcuni autorevoli esponenti politici del Paese.
🔹Da decenni la Russia fornisce gas e altre risorse energetiche all'Italia su una base stabile e a lungo termine. Nel 2021 l’Italia ha importato oltre 30 miliardi di metri cubi di gas, pari al 40% del consumo interno del Paese. Non ci sono mai stati dubbi sull'affidabilità e sulla convenienza economica di queste forniture.
🔹Nell'ambito delle sanzioni solidali dell'Occidente contro la Russia, è stato deciso di ridurre drasticamente e poi bloccare le importazioni di gas russo. Nel 2022 le forniture dalla Russia all'Italia sono state più che dimezzate.
🔹Il contesto internazionale generale, le turbolenze dei mercati globali e, soprattutto, la progressione della pressione sanzionatoria sulla Russia, a cui l'Italia ha definitivamente aderito, hanno un impatto negativo sulle prospettive del commercio bilaterale e della cooperazione economica.
🔹Le sanzioni settoriali, che si stanno diffondendo in tutte le nuove aree della cooperazione economica, finanziaria e di investimento bilaterale, nonché la minaccia di sanzioni secondarie per il mancato rispetto della disciplina collettiva, stanno esercitando un crescente effetto distruttivo.
🔹Il problema della "cancellazione" della cultura russa in Italia non esiste. E le infelici espressioni individuali sono da attribuirsi allo zelo di funzionari che mostrano "prudenza politica" e non alla società italiana che non è incline a unirsi al "coro".
🔹Sarebbe nell'interesse nazionale dei popoli russo e italiano, che condividono tradizioni storicamente di amicizia e simpatia reciproca, mantenere un dialogo basato sul reciproco rispetto e una cooperazione costruttiva.
#GiornataDelDiplomatico #GDD #GDD2023 #ambasciatore #intervista #SpecialeUcraina #sanzioni
📄 Leggere il testo intero
🔹Le nostre relazioni tra Russia e Italia si sono notevolmente deteriorate. I principali meccanismi di dialogo sono stati congelati, le sanzioni sono in aumento e il regime di Kiev riceve sempre più tipi di armamenti.
🔹Nell'ambito di cinque pacchetti di aiuti, sono stati consegnati a Kiev armi ed equipaggiamenti militari per un valore di 1 miliardo di euro. È in preparazione un sesto pacchetto che prevede il trasferimento di un moderno e costosissimo sistema di difesa aerea/anti-missile. Così facendo, l'Italia, forse contro la propria volontà, viene coinvolta nel conflitto, diventando parte in causa. Questo approccio non gode del sostegno della maggioranza dei cittadini italiani.
🔹Rimpinzare il regime di Kiev di armi sempre più sofisticate non farà altro che inasprire e prolungare il conflitto, moltiplicando le distruzioni, le vittime e le sofferenze. Questa, secondo i sondaggi, è all'incirca l'opinione del 58% dei cittadini italiani, compresi alcuni autorevoli esponenti politici del Paese.
🔹Da decenni la Russia fornisce gas e altre risorse energetiche all'Italia su una base stabile e a lungo termine. Nel 2021 l’Italia ha importato oltre 30 miliardi di metri cubi di gas, pari al 40% del consumo interno del Paese. Non ci sono mai stati dubbi sull'affidabilità e sulla convenienza economica di queste forniture.
🔹Nell'ambito delle sanzioni solidali dell'Occidente contro la Russia, è stato deciso di ridurre drasticamente e poi bloccare le importazioni di gas russo. Nel 2022 le forniture dalla Russia all'Italia sono state più che dimezzate.
🔹Il contesto internazionale generale, le turbolenze dei mercati globali e, soprattutto, la progressione della pressione sanzionatoria sulla Russia, a cui l'Italia ha definitivamente aderito, hanno un impatto negativo sulle prospettive del commercio bilaterale e della cooperazione economica.
🔹Le sanzioni settoriali, che si stanno diffondendo in tutte le nuove aree della cooperazione economica, finanziaria e di investimento bilaterale, nonché la minaccia di sanzioni secondarie per il mancato rispetto della disciplina collettiva, stanno esercitando un crescente effetto distruttivo.
🔹Il problema della "cancellazione" della cultura russa in Italia non esiste. E le infelici espressioni individuali sono da attribuirsi allo zelo di funzionari che mostrano "prudenza politica" e non alla società italiana che non è incline a unirsi al "coro".
🔹Sarebbe nell'interesse nazionale dei popoli russo e italiano, che condividono tradizioni storicamente di amicizia e simpatia reciproca, mantenere un dialogo basato sul reciproco rispetto e una cooperazione costruttiva.
#GiornataDelDiplomatico #GDD #GDD2023 #ambasciatore #intervista #SpecialeUcraina #sanzioni
❗️Sfatiamo i miti diffusi dalla leadership dell’Unione Europea
❌ Il mito:
Non sono le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia ad aggravare la crisi alimentare globale. La crisi è stata causata dall'aggressione non provocata della Russia e da azioni mirate in Ucraina: le limitazioni alle esportazioni di grano dall’Ucraina, i raccolti e i granai bruciati, il grano ucraino rubato, gli ostacoli al commercio.
✅ La realtà:
L’Unione Еuropea continua a ingannare la comunità mondiale, accusando la Russia di provocare una crisi alimentare globale.
Quando si tratta di porre rimedio alla situazione alimentare nella stessa Unione Europea, agli slogan politici subentra una più obiettiva analisi delle cause. Così, nella risoluzione del Parlamento Europeo del 16 febbraio 2023 sull’«accessibilità dei fertilizzanti nell’Unione Europea», si afferma esplicitamente che, negli ultimi due anni, nel settore agricolo si rilevano prezzi alti. Tuttavia, quest’interpretazione non impedisce a Bruxelles di mettere ulteriormente e artificialmente a rischio per il mondo intero i fabbisogni dell’agricoltura con nuove restrizioni anti-russe.
⚠️ Le sanzioni dell’UE interessano direttamente la produzione russa di fertilizzanti e prodotti agricoli. L’elenco delle merci che è vietato importare nel nostro Paese non fa che aumentare, e include componenti, attrezzature e tecnologie agricole.
In materia di prodotti agricoli sono previste deroghe al regime sanzionatorio che utilizzano deliberatamente formule giuridiche che lasciano ampio margine di manovra ai Paesi membri, rendendo il regime stesso de facto e de jure non vincolante. Ma quando all’Unione Europea fa comodo, si utilizzano invece formule completamente diverse, estremamente chiare, che garantiscono inequivocabilmente l’esenzione dalle sanzioni di determinate voci dell’elenco. Tuttavia, L’Unione non vuole applicare queste esenzioni alle esportazioni di prodotti agricoli dalla Russia verso l’UE, perché sta cercando di minare il ruolo della Russia come maggiore esportatore di cereali e fertilizzanti.
#mitiUE #sanzioni
❌ Il mito:
Non sono le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia ad aggravare la crisi alimentare globale. La crisi è stata causata dall'aggressione non provocata della Russia e da azioni mirate in Ucraina: le limitazioni alle esportazioni di grano dall’Ucraina, i raccolti e i granai bruciati, il grano ucraino rubato, gli ostacoli al commercio.
✅ La realtà:
L’Unione Еuropea continua a ingannare la comunità mondiale, accusando la Russia di provocare una crisi alimentare globale.
Quando si tratta di porre rimedio alla situazione alimentare nella stessa Unione Europea, agli slogan politici subentra una più obiettiva analisi delle cause. Così, nella risoluzione del Parlamento Europeo del 16 febbraio 2023 sull’«accessibilità dei fertilizzanti nell’Unione Europea», si afferma esplicitamente che, negli ultimi due anni, nel settore agricolo si rilevano prezzi alti. Tuttavia, quest’interpretazione non impedisce a Bruxelles di mettere ulteriormente e artificialmente a rischio per il mondo intero i fabbisogni dell’agricoltura con nuove restrizioni anti-russe.
⚠️ Le sanzioni dell’UE interessano direttamente la produzione russa di fertilizzanti e prodotti agricoli. L’elenco delle merci che è vietato importare nel nostro Paese non fa che aumentare, e include componenti, attrezzature e tecnologie agricole.
In materia di prodotti agricoli sono previste deroghe al regime sanzionatorio che utilizzano deliberatamente formule giuridiche che lasciano ampio margine di manovra ai Paesi membri, rendendo il regime stesso de facto e de jure non vincolante. Ma quando all’Unione Europea fa comodo, si utilizzano invece formule completamente diverse, estremamente chiare, che garantiscono inequivocabilmente l’esenzione dalle sanzioni di determinate voci dell’elenco. Tuttavia, L’Unione non vuole applicare queste esenzioni alle esportazioni di prodotti agricoli dalla Russia verso l’UE, perché sta cercando di minare il ruolo della Russia come maggiore esportatore di cereali e fertilizzanti.
#mitiUE #sanzioni
❗ Sfatiamo i miti diffusi dai vertici dell'Unione Еuropea
❌ Il mitо:
Nessuna delle sanzioni dell'UE contro la Russia impedisce la fornitura di prodotti agricoli e alimentari. Le macchine agricole di per sé non sono soggette ad alcun divieto di esportazione.
Ciò è in linea col ruolo geopolitico della Russia che usa (sic!) il proprio grano per promuovere la sua geopolitica, contro cui dobbiamo lottare con sempre maggiore determinazione.
Fino ad oggi, Putin ha intensificato la sua aggressione illegittima, impiegando come armi l'inverno, il cibo e la fame.
La Russia si è servita del proprio ruolo di fornitore di gas e fertilizzanti, sfruttandoli come arma politica.
✅ La realtà:
L'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, congiuntamente alla maggioranza dei membri del Parlamento Europeo, ha dichiarato che l'UE considera l'export del grano russo né più né meno che uno "strumento geopolitico" o un'"arma politica", contro cui l'Unione Europea intende combattere a oltranza e "con crescente determinazione". Pertanto, Josep Borrell sconfessa la sua stessa affermazione, secondo cui le sanzioni unilaterali anti-russe dell'UE non sarebbero dirette contro la fornitura dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti russi.
⚠️ Si comprende sempre meglio che gli ostacoli che rendono difficile al grano russo raggiungere i mercati mondiali, compresi quelli dei Paesi più bisognosi, non è un "effetto collaterale" delle sanzioni, ma uno dei loro obiettivi.
Con ciò, inoltre, non si tiene conto degli interessi della comunità internazionale. L’assetto dell'UE è mirato a danneggiare la Russia a qualsiasi costo, compresa la fame nei Paesi più poveri.
#mitiUE #sanzioni
❌ Il mitо:
Nessuna delle sanzioni dell'UE contro la Russia impedisce la fornitura di prodotti agricoli e alimentari. Le macchine agricole di per sé non sono soggette ad alcun divieto di esportazione.
Ciò è in linea col ruolo geopolitico della Russia che usa (sic!) il proprio grano per promuovere la sua geopolitica, contro cui dobbiamo lottare con sempre maggiore determinazione.
Fino ad oggi, Putin ha intensificato la sua aggressione illegittima, impiegando come armi l'inverno, il cibo e la fame.
La Russia si è servita del proprio ruolo di fornitore di gas e fertilizzanti, sfruttandoli come arma politica.
✅ La realtà:
L'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, congiuntamente alla maggioranza dei membri del Parlamento Europeo, ha dichiarato che l'UE considera l'export del grano russo né più né meno che uno "strumento geopolitico" o un'"arma politica", contro cui l'Unione Europea intende combattere a oltranza e "con crescente determinazione". Pertanto, Josep Borrell sconfessa la sua stessa affermazione, secondo cui le sanzioni unilaterali anti-russe dell'UE non sarebbero dirette contro la fornitura dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti russi.
⚠️ Si comprende sempre meglio che gli ostacoli che rendono difficile al grano russo raggiungere i mercati mondiali, compresi quelli dei Paesi più bisognosi, non è un "effetto collaterale" delle sanzioni, ma uno dei loro obiettivi.
Con ciò, inoltre, non si tiene conto degli interessi della comunità internazionale. L’assetto dell'UE è mirato a danneggiare la Russia a qualsiasi costo, compresa la fame nei Paesi più poveri.
#mitiUE #sanzioni
🎙 Intervista dell'Organizzazione russa "Znanie" al Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo. San Pietroburgo (17 giugno 2023)
#Sanzioni
💬 L’accanimento con il quale l’Occidente al momento esige che tutti “puniscano” la Federazione Russa, che nessuno si relazioni con noi, rispecchia la sua consapevolezza del fatto che presto non esisterà più un mondo unipolare. Questi spasmi ai quali stiamo assistendo sono, in una certa misura, spasmi di un’agonia che potrà durare per anni.
#Ucraina
💬 Se qualcuno mi dicesse che, a partire dal colpo di stato del febbraio 2014 la giunta militare di Kiev ha rappresentato gli individui che risiedevano in Crimea e nel sud-est dell’Ucraina, penso sarebbe chiaro a tutti che ciò è una falsità. Esattamente come Porošenko, anche con Zelenskij, si tratta di regimi che non rappresentano coloro che hanno votato a favore dell’ingresso nella Federazione Russa.
#Russofobia
💬 La Russia deve rimanere se stessa e continuare a creare opportunità per lo sviluppo dell’arte, della scienza, dell’istruzione; e deve condividere apertamente i risultati conseguiti con tutti i Paesi del mondo, come ha sempre fatto sinora. Non è possibile “uccidere” la cultura russa, indipendentemente da chi ci provi.
🎥 https://youtu.be/yshcCo2eLbk
Leggi tutta l'intervista
#Sanzioni
💬 L’accanimento con il quale l’Occidente al momento esige che tutti “puniscano” la Federazione Russa, che nessuno si relazioni con noi, rispecchia la sua consapevolezza del fatto che presto non esisterà più un mondo unipolare. Questi spasmi ai quali stiamo assistendo sono, in una certa misura, spasmi di un’agonia che potrà durare per anni.
#Ucraina
💬 Se qualcuno mi dicesse che, a partire dal colpo di stato del febbraio 2014 la giunta militare di Kiev ha rappresentato gli individui che risiedevano in Crimea e nel sud-est dell’Ucraina, penso sarebbe chiaro a tutti che ciò è una falsità. Esattamente come Porošenko, anche con Zelenskij, si tratta di regimi che non rappresentano coloro che hanno votato a favore dell’ingresso nella Federazione Russa.
#Russofobia
💬 La Russia deve rimanere se stessa e continuare a creare opportunità per lo sviluppo dell’arte, della scienza, dell’istruzione; e deve condividere apertamente i risultati conseguiti con tutti i Paesi del mondo, come ha sempre fatto sinora. Non è possibile “uccidere” la cultura russa, indipendentemente da chi ci provi.
🎥 https://youtu.be/yshcCo2eLbk
Leggi tutta l'intervista