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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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I listini della #zonaeuro si confermano cautamente positivi nonostante i conti deludenti di alcune grandi banche statunitensi e l’andamento contrastato di Wall Street.

Il clima continentale è stato positivamente influenzato dal record di capitalizzazione a 400 miliardi di euro raggiunto in seduta da #LouisVuitton alla borsa di #Parigi, che poi ha chiuso a +0,39%.

Borsa di Milano: il #FtseMib chiude la seduta con un rialzo di + 0.31%.

Lo #spread scende attorno ai 184 punti e il #Btp decennale rende meno del 4%.
Sul listino milanese spicca il balzo di #Leonardo, dopo che Goldman Sachs ha fissato il target price a 11,7 euro e alzato il rating da neutral a buy.

Materie prime: il #petrolio, con il Brent a +1,7%, 85,9 dollari al barile.
Secondo l’#Opec la domanda petrolifera cinese rimbalzerà quest’anno grazie all’allentamento delle restrizioni imposte dal Paese contro il Covid-19 e trainerà la crescita globale.
Il cartello ha espresso ottimismo sulle prospettive dell’economia mondiale nel 2023.
🔻🔻🔻🔻🔻WALL STREET🔻🔻🔻🔻🔻

🔸#WallStreet sta accelerando al ribasso con il Nasdaq (-1,48) dopo dati sull’occupazione del settore privato negli 🇺🇸USA più deboli delle stime.

🔸I dati dell’#ADP National Employment Report sono considerati una valida #anticipazione di quanto apparirà nel Current Employment Statistics del dipartimento del lavoro che viene pubblicato venerdì.

🔸Secondo Adp il mese scorso ci sono stati 145 mila posti di lavoro in più, contro 200mila attesi dagli economisti, ad indicare un nuovo segnale di raffreddamento dell’economia.
Delude anche l’attività del settore servizi di marzo che pur restando in espansione, con l’#ISM a quota 51,2, rallenta rispetto a febbraio (55,1) ed è lontana dalle attese (54,3).

🔸Dopo la fiammata dei prezzi del #petrolio vista nei giorni scorsi a seguito dell’ulteriore taglio alla produzione deciso a sorpresa domenica scorsa dall’Opec+, se l’energia rincara, l’#inflazione risale e questo fa temere per i tassi della #FED.

🔸#Reuters comunica che le scommesse dei traders su uno stop della banca centrale a maggio sono salite al 60,8% e le probabilità di un aumento dei tassi di interesse di 25 pb sono scese al 39,2% (secondo quanto stimato da Fedwatch di CME Group).

🔸Ricordiamo che oggi la 🇳🇿#NuovaZelanda ha inaspettatamente alzato i tassi di interesse di 50 punti base (5,25%), fino a un massimo di oltre 14 anni, affermando che l’inflazione persiste ancora in modo elevato e non ha escluso un ulteriore inasprimento.


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Il petrolio è tornato sopra gli 80 dollari.
Il calo del 48% da giugno 2022 a maggio è stato un fattore importante nel ridurre gli incrementi del #CPI su base annua.
Tutte le strade portano a un'inflazione elevata e la #Fed avrà bisogno di un aumento dei tassi molto più consistente!

La verità é che non c'è modo che l'#ArabiaSaudita permetta a #Biden di riacquistare il #petrolio che ha venduto con profitto.
Quindi, se gli Stati Uniti vogliono ricostituire l'SPR, finiranno per perdere un sacco di soldi sul trade...

E

Per le persone che dicono: "l'inflazione è il risultato degli aumenti dei prezzi di Putin"
Un mese fa il prezzo del petrolio era più basso rispetto a poco prima che #Putin invadesse l'Ucraina, ma il CPI non è crollato ai livelli pre-invasione...
L'aumento dei prezzi di Putin è una scusa miserabile...


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🇪🇺 Le piazze europee chiudono in rosso questa giornata caratterizzata da un clima generale di avversione al rischio in vista delle riunioni delle banche centrali delle prossime settimane.
Sul sentiment pesano anche alcuni dati macro che confermano un rallentamento dell’economia dell’eurozona.

🔸I nuovi ordini nel settore manifatturiero in 🇩🇪Germania sono scesi a luglio dell’11,7% secondo l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), mentre i tagli alla produzione del #petrolio alimentano i timori di una ripresa del caro energia.

🔹Per il governatore slovacco Peter #Kazimir, si dovrebbero alzare i tassi di interesse la prossima settimana, forse per l’ultima volta.

🔹Per il governatore dei Paesi Bassi Klaas #Knot “Il rialzo è una possibilità, non una certezza”, ma “il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione del 2% alla fine del 2025 è il minimo indispensabile da raggiungere”.

🔹Il governatore francese Francois #VilleroydeGalhau è convinto “che siamo vicini o molto vicini al punto massimo dei tassi di interesse”.

🔹Secondo il numero uno della Banca d’Italia Ignazio #Visco la Bce è ormai vicina al livello al quale fermare l’aumento dei tassi.

-.-.-.-.-.

Oggi la 🇨🇦Bank of Canada ha deciso di mantenere fermi i tassi d’interesse al 5%, livello deciso nella scorsa riunione e che non veniva raggiunto da 22 anni.
🇪🇺Le borse europee chiudono senza una direzione, in attesa della #Bce di giovedì e dei dati sull'inflazione americana di domani.

🇺🇸Tra le mega tech Usa si muove in rosso anche #Apple (-1,33%), a pochi minuti dell’evento ‘Wonderlust’ (alle 19 italiane), durante il quale presenterà l’iPhone 15 e altre novità, sperando di recuperare dopo le perdite di questo periodo.

Riprende senza freni la corsa del prezzo del #petrolio, dopo che l'#Opec ha confermato le stime sulla domanda globale, citando la resilienza dell'economia.

Ha indicato nel suo rapporto mensile di prevedere che la domanda nel 2023 aumenterà di 2,4 milioni di barili al giorno e scenderà a 2,2 milioni di barili al giorno nel 2024.

Domani sarà la volta delle scorte Usa di greggio.


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🇪🇺Le Borse europee chiudono la seduta in rosso.

🇺🇸L'attenzione degli analisti è rivolta alla stretta monetaria, con la #Fed che annuncerà le sue decisioni mercoledì.

Alcuni grandi investitori come Goldman Sachs e JP Morgan stimano che i tassi Usa abbiano già raggiunto il massimo (oggi sono al 5,25%-5,5%) e pensano che la banca centrale alzerà le proiezioni di crescita economica.

A peggiorare il clima di incertezza lo sprint del #petrolio, con il #Brent ormai a un passo dai 95 dollari al barile e il #Wti ampiamente sopra i 90 dollari.
Il crescente prezzo del petrolio (+11% nelle ultime tre settimane) sta infatti complicando la lotta all’inflazione.

▪️Ricordiamo che durante la settimana si riuniranno anche la 🇯🇵Banca del Giappone (oggi la borsa di Tokyo era chiusa per festività), la 🇬🇧banca centrale britannica e quelle di 🇳🇴Norvegia, 🇸🇪Svezia e 🇨🇭Svizzera.


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🔻In rosso  Wall Street e sotto pressione le Borse europee che hanno chiuso in territorio negativo, anche se sopra i minimi di giornata.

In un clima di totale avversione al rischio che frena gli acquisti, pesano la consapevolezza di #tassi di interesse più elevati e più a lungo, come sottolineato negli ultimi interventi dei banchieri centrali, oltre ai timori per l'inflazione, con il prezzo del #petrolio che si mantiene alto, e le incertezze sulla tenuta dell'economia di Pechino, con la crisi di #Evergrande  che continua la sua discesa alla Borsa di Hong Kong.

🇺🇸A penalizzare il sentiment hanno contribuito i dati americani di oggi, che evidenziano una riduzione della fiducia dei consumatori, con il relativo indice in calo da 108,7 a 103 punti, e delle vendite di abitazioni, ai minimi da cinque mesi.

🇪🇺In Europa, cresce l’attesa per i dati di venerdì sull’inflazione, decisivi per le prossime mosse della #Bce.


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📊📊LA GIORNATA📊📊


🇪🇺Le #Borseeuropee chiudono la seconda seduta della settimana in forte rialzo.

🔹C’è attesa per l’intervento della presidente della Bce, Christine #Lagarde al meeting annuale del Fondo Monetario Internazionale (#Fmi) e della Banca Mondiale in Marocco.

🔹"Ancora è troppo presto" per capire gli effetti sull'economia del conflitto in Israele e nella striscia di Gaza, ha detto il capo ufficio studi dell'Fmi #Gourinchas rispondendo a una domanda sul tema alla presentazione del World Economic Outlook a Marrakech.

🔹A dare sostegno ai listini, secondo gli analisti, anche l'indiscrezione riportata da Bloomberg, secondo cui la 🇨🇳Cina sta valutando l'emissione di almeno mille miliardi di yuan (137,1 miliardi di dollari) di debito sovrano aggiuntivo da spendere in opere infrastrutturali per rilanciare la sua economia in difficoltà.

💵 Il Dollar Index $DXY sta per chiudere il suo quinto giorno consecutivo di ribassi, dopo undici settimane di guadagni prima del crollo della scorsa settimana.
I prezzi dell'#oro e del #petrolio sono rimasti pressoché invariati in vista dei dati sull'#inflazione statunitense di giovedì.
🇺🇸 Wall Street si muove in leggero rialzo alla vigilia delle festività per il Giorno del Ringraziamento.

🔹I dati macro di oggi hanno evidenziato una diminuzione delle richieste di sussidi di disoccupazione (209.000) dopo una serie di aumenti, una contrazione degli ordini di beni durevoli a ottobre (-5,4%) e un aumento delle aspettative di inflazione da parte dei consumatori americani.

🔹L'attenzione degli investitori si concentra sui titoli nel settore tecnologico dopo il ritorno di Sam Altman in OpenAI, conclusione di una storia caratterizzata da licenziamenti, nuove assunzioni, minacce di dimissioni di massa.
#Microsoft +1,7% ha espresso il proprio incoraggiamento per il nuovo consiglio di #OpenAI, società nella quale ha investito circa 13 miliardi di dollari e di cui possiede il 49%.

🔻In forte ribasso i prezzi del #petrolio.

▪️In modo imprevisto, l'#Opec+ ha posticipato la riunione pianificata per domenica 26 novembre, spostandola al 30 novembre successivo.
Prima del comunicato ufficiale dell'organizzazione, l'agenzia Bloomberg aveva suggerito la possibilità di questo rinvio a causa delle tensioni tra l'Arabia Saudita e gli altri membri riguardo ai loro livelli di produzione.

▪️Il summit allargato dei paesi produttori, comprendente sia l'Arabia Saudita e la Russia, deve prendere decisioni in merito all'accordo sui livelli di produzione, apportando modifiche a quanto stabilito per il 2024.



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🇪🇺I mercati europei stanno assistendo all'ennesima seduta positiva con il #DAX in rialzo per la sesta settimana consecutiva, mentre il #FTSE100 è tornato al livello più alto dal 19 ottobre.

Il 🇩🇪DAX tedesco ha segnato ancora una volta un altro massimo storico oggi, mentre il🇬🇧 FTSE100 è stato aiutato da un rimbalzo dei prezzi del #petrolio dai minimi di 5 mesi che sta contribuendo a sostenere $BP e $SHEL.

🇺🇸Tutto ciò dopo che l'ultimo rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti è risultato migliore del previsto e la disoccupazione è scesa inaspettatamente al 3,7%.

I dati odierni sulle buste paga statunitensi hanno contribuito a stimolare un rimbalzo del 💵 dollaro USA, poiché le aspettative di taglio dei tassi statunitensi sono state ridimensionate.

🇯🇵Lo #yen giapponese è stato il protagonista di questi ultimi giorni.
I mercati rivalutano rapidamente la possibilità che la banca centrale stia cercando di normalizzare le proprie impostazioni di politica monetaria, dopo i commenti del governatore della Banca del Giappone #Ueda, che indica che i tassi potrebbero uscire dal territorio negativo nelle prossime settimane.

Si tratterebbe di una mossa interessante visti i dati economici di questa mattina che hanno mostrato un'economia giapponese contratta più del previsto nel terzo trimestre: -0,7%.


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