🔻🔻🔻🔻🔻WALL STREET🔻🔻🔻🔻🔻
🔸#WallStreet sta accelerando al ribasso con il Nasdaq (-1,48) dopo dati sull’occupazione del settore privato negli 🇺🇸USA più deboli delle stime.
🔸I dati dell’#ADP National Employment Report sono considerati una valida #anticipazione di quanto apparirà nel Current Employment Statistics del dipartimento del lavoro che viene pubblicato venerdì.
🔸Secondo Adp il mese scorso ci sono stati 145 mila posti di lavoro in più, contro 200mila attesi dagli economisti, ad indicare un nuovo segnale di raffreddamento dell’economia.
Delude anche l’attività del settore servizi di marzo che pur restando in espansione, con l’#ISM a quota 51,2, rallenta rispetto a febbraio (55,1) ed è lontana dalle attese (54,3).
🔸Dopo la fiammata dei prezzi del #petrolio vista nei giorni scorsi a seguito dell’ulteriore taglio alla produzione deciso a sorpresa domenica scorsa dall’Opec+, se l’energia rincara, l’#inflazione risale e questo fa temere per i tassi della #FED.
🔸#Reuters comunica che le scommesse dei traders su uno stop della banca centrale a maggio sono salite al 60,8% e le probabilità di un aumento dei tassi di interesse di 25 pb sono scese al 39,2% (secondo quanto stimato da Fedwatch di CME Group).
🔸Ricordiamo che oggi la 🇳🇿#NuovaZelanda ha inaspettatamente alzato i tassi di interesse di 50 punti base (5,25%), fino a un massimo di oltre 14 anni, affermando che l’inflazione persiste ancora in modo elevato e non ha escluso un ulteriore inasprimento.
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🔸#WallStreet sta accelerando al ribasso con il Nasdaq (-1,48) dopo dati sull’occupazione del settore privato negli 🇺🇸USA più deboli delle stime.
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🔸Secondo Adp il mese scorso ci sono stati 145 mila posti di lavoro in più, contro 200mila attesi dagli economisti, ad indicare un nuovo segnale di raffreddamento dell’economia.
Delude anche l’attività del settore servizi di marzo che pur restando in espansione, con l’#ISM a quota 51,2, rallenta rispetto a febbraio (55,1) ed è lontana dalle attese (54,3).
🔸Dopo la fiammata dei prezzi del #petrolio vista nei giorni scorsi a seguito dell’ulteriore taglio alla produzione deciso a sorpresa domenica scorsa dall’Opec+, se l’energia rincara, l’#inflazione risale e questo fa temere per i tassi della #FED.
🔸#Reuters comunica che le scommesse dei traders su uno stop della banca centrale a maggio sono salite al 60,8% e le probabilità di un aumento dei tassi di interesse di 25 pb sono scese al 39,2% (secondo quanto stimato da Fedwatch di CME Group).
🔸Ricordiamo che oggi la 🇳🇿#NuovaZelanda ha inaspettatamente alzato i tassi di interesse di 50 punti base (5,25%), fino a un massimo di oltre 14 anni, affermando che l’inflazione persiste ancora in modo elevato e non ha escluso un ulteriore inasprimento.
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