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DELUSIONE NETFLIX
Delude la crescita degli abbonati di #Netflix anche a causa della concorrenza, con il titolo che ieri, dopo i conti, ha ceduto il 20% (persi 45 mld$ di capitalizzazione). Per 1Q 2022 il gruppo conta di conquistare solo 2,5 mln nuovi abbonati
https://video.milanofinanza.it/
Delude la crescita degli abbonati di #Netflix anche a causa della concorrenza, con il titolo che ieri, dopo i conti, ha ceduto il 20% (persi 45 mld$ di capitalizzazione). Per 1Q 2022 il gruppo conta di conquistare solo 2,5 mln nuovi abbonati
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Bill Ackman, noto investitore miliardario americano e gestore di hedge fund, ha liquidato la sua partecipazione in #Netflix registrando una perdita superiore ai 400 milioni di dollari.
Pershing Square Capital Management, un hedge fund di Ackman, ha fatto un inaspettato dietrofront, in quanto aveva acquistato 3,1 milioni di azioni soltanto tre mesi fa.
Le azioni di Netflix sono crollate del 35% nella giornata di ieri, dopo che il big dello streaming ha affermato che l'inflazione, la guerra in Ucraina e la forte concorrenza hanno contribuito a una perdita di abbonati per la prima volta in più di un decennio e ha sottolineato di aspettarsi ulteriori perdite in futuro.
Nella dichiarazione, Ackman ha affermato che le modifiche al modello di business proposte, inclusa l'adozione della pubblicità e gli sforzi per far emergere i clienti non paganti, hanno senso, ma comunque rendono l'azienda troppo imprevedibile a breve termine.
"Sebbene l'attività di Netflix sia fondamentalmente semplice da capire, alla luce dei recenti eventi, abbiamo perso fiducia nella nostra capacità di prevedere le prospettive future dell'azienda con un sufficiente grado di certezza", ha scritto.
"Uno dei nostri insegnamenti dagli errori del passato è agire prontamente quando scopriamo nuove informazioni su un investimento che non è coerente con la nostra tesi originale. Ecco perché l'abbiamo fatto qui", ha aggiunto.
@tradingclub3st
Pershing Square Capital Management, un hedge fund di Ackman, ha fatto un inaspettato dietrofront, in quanto aveva acquistato 3,1 milioni di azioni soltanto tre mesi fa.
Le azioni di Netflix sono crollate del 35% nella giornata di ieri, dopo che il big dello streaming ha affermato che l'inflazione, la guerra in Ucraina e la forte concorrenza hanno contribuito a una perdita di abbonati per la prima volta in più di un decennio e ha sottolineato di aspettarsi ulteriori perdite in futuro.
Nella dichiarazione, Ackman ha affermato che le modifiche al modello di business proposte, inclusa l'adozione della pubblicità e gli sforzi per far emergere i clienti non paganti, hanno senso, ma comunque rendono l'azienda troppo imprevedibile a breve termine.
"Sebbene l'attività di Netflix sia fondamentalmente semplice da capire, alla luce dei recenti eventi, abbiamo perso fiducia nella nostra capacità di prevedere le prospettive future dell'azienda con un sufficiente grado di certezza", ha scritto.
"Uno dei nostri insegnamenti dagli errori del passato è agire prontamente quando scopriamo nuove informazioni su un investimento che non è coerente con la nostra tesi originale. Ecco perché l'abbiamo fatto qui", ha aggiunto.
@tradingclub3st
Though it is possible that #Netflix goes on to be a good investment, Ackman's recent actions go to show that even the best investors can be wrong, lose certainties and take losses sometimes.
This also shows why it is so important to never blindly follow any investor and to always do your own research and establish your own conviction.
—————————-
Le recenti azioni di Ackman dimostrano che anche i migliori investitori possono sbagliare, perdere convinzione e subire delle perdite.
Quindi sempre meglio fare le proprie analisi e le ricerche necessarie per valutare quando comprare o vendere titoli, senza seguire ciecamente nessun investitore.
Curiosità e approfondimento, sempre.
#netflix #3ST
@tradingclub3st
This also shows why it is so important to never blindly follow any investor and to always do your own research and establish your own conviction.
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Le recenti azioni di Ackman dimostrano che anche i migliori investitori possono sbagliare, perdere convinzione e subire delle perdite.
Quindi sempre meglio fare le proprie analisi e le ricerche necessarie per valutare quando comprare o vendere titoli, senza seguire ciecamente nessun investitore.
Curiosità e approfondimento, sempre.
#netflix #3ST
@tradingclub3st
📊📊📊 LA GIORNATA 📊📊📊
Chiusura sostanzialmente positiva per le #borseeuropee. Si fa sentire l’effetto #inflazione, nonostante qualche modesto progresso.
🇬🇧Nel Regno Unito i prezzi al consumo sono tornati a salire a doppia cifra a marzo, rallentando meno delle attese, al 10,1% e mettendo ulteriore pressione alla BoE.
🇪🇺L’inflazione della zona euro si è confermata al 6,9%, con il dato core al 5,7%.
Di qui la previsione di un nuovo aumento dei tassi nella riunione della #Bce di maggio.
#GoldmanSachs è convinta che Francoforte non si fermerà prima di un ritocco al 3,75%.
🇮🇹 Il Ftse Mib non riesce a chiudere solo per un soffio sopra la soglia simbolica dei 28mila punti (superata durante la seduta), fermandosi vicino ai massimi dall'inizio del 2022.
🇪🇺Philip #Lane (capo economista della Banca centrale
europea) commenta: "se la situazione dei prezzi non cambia bisogna agire portando i tassi di interesse a un livello sufficientemente restrittivo e favorendo un periodo di crescita inferiore al trend attraverso un’azione sulla domanda.
Contrasteremo le pressioni inflazionistiche al di sopra dell’obiettivo a medio termine e garantiremo che la fase prolungata dell’inflazione al di sopra dell’obiettivo non si consolidi”.
🇺🇸Focus di giornata anche sui conti trimestrali negli Stati Uniti con i risultati di #MorganStanley che hanno segnalato un calo del 20% dell’utile netto a causa di un rallentamento dell’investment banking.
Vendite su #Netflix che perde circa il 4% a causa del numero di abbonati e delle prospettive sui ricavi sotto le attese.
Negativa anche #Tesla (-1.2%) dopo aver nuovamente tagliato i prezzi dei veicoli, prima dei risultati in uscita stasera.
Chiusura sostanzialmente positiva per le #borseeuropee. Si fa sentire l’effetto #inflazione, nonostante qualche modesto progresso.
🇬🇧Nel Regno Unito i prezzi al consumo sono tornati a salire a doppia cifra a marzo, rallentando meno delle attese, al 10,1% e mettendo ulteriore pressione alla BoE.
🇪🇺L’inflazione della zona euro si è confermata al 6,9%, con il dato core al 5,7%.
Di qui la previsione di un nuovo aumento dei tassi nella riunione della #Bce di maggio.
#GoldmanSachs è convinta che Francoforte non si fermerà prima di un ritocco al 3,75%.
🇮🇹 Il Ftse Mib non riesce a chiudere solo per un soffio sopra la soglia simbolica dei 28mila punti (superata durante la seduta), fermandosi vicino ai massimi dall'inizio del 2022.
🇪🇺Philip #Lane (capo economista della Banca centrale
europea) commenta: "se la situazione dei prezzi non cambia bisogna agire portando i tassi di interesse a un livello sufficientemente restrittivo e favorendo un periodo di crescita inferiore al trend attraverso un’azione sulla domanda.
Contrasteremo le pressioni inflazionistiche al di sopra dell’obiettivo a medio termine e garantiremo che la fase prolungata dell’inflazione al di sopra dell’obiettivo non si consolidi”.
🇺🇸Focus di giornata anche sui conti trimestrali negli Stati Uniti con i risultati di #MorganStanley che hanno segnalato un calo del 20% dell’utile netto a causa di un rallentamento dell’investment banking.
Vendite su #Netflix che perde circa il 4% a causa del numero di abbonati e delle prospettive sui ricavi sotto le attese.
Negativa anche #Tesla (-1.2%) dopo aver nuovamente tagliato i prezzi dei veicoli, prima dei risultati in uscita stasera.
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La maggior parte degli indici delle #borseeuropee ha concluso la giornata odierna in territorio positivo, sebbene gli investitori si mostrino ancora prudenti in vista delle importanti riunioni delle banche centrali previste per la prossima settimana (la 🇺🇸 Federal Reserve negli Stati Uniti, 🇪🇺la Banca centrale europea e la 🇯🇵Banca del Giappone).
Gli investitori saranno ansiosi di conoscere le decisioni riguardanti i tassi di interesse e altre misure di politica monetaria che potrebbero influenzare i mercati finanziari globali.
🔹 Oggi le performance trimestrali delle aziende hanno fornito spunti significativi.
Negli 🇺🇸Stati Uniti, in particolare, #Tesla (-8,72%) e #Netflix (-9,01%) hanno deluso, mentre Johnson&Johnson $JNJ (+6,04%) ha sorpreso positivamente gli analisti.
Secondo #FactSet, il 77% delle società presenti nell'indice S&P ha riportato risultati trimestrali superiori alle aspettative, un dato che rivela un sentimento ottimistico riguardo a un possibile "atterraggio morbido" dell'economia statunitense.
Sul fronte macroeconomico, le richieste settimanali di sussidi di #disoccupazione negli 🇺🇸Stati Uniti sono risultate inferiori alle attese, raggiungendo il livello più basso delle ultime 9 settimane.
Questo segnale di solidità nel mercato del lavoro potrebbe avere implicazioni sull'economia e sarà preso in considerazione anche dalla #Fed durante la sua riunione per valutare l'andamento economico generale e le eventuali decisioni riguardanti i tassi di interesse.
La maggior parte degli indici delle #borseeuropee ha concluso la giornata odierna in territorio positivo, sebbene gli investitori si mostrino ancora prudenti in vista delle importanti riunioni delle banche centrali previste per la prossima settimana (la 🇺🇸 Federal Reserve negli Stati Uniti, 🇪🇺la Banca centrale europea e la 🇯🇵Banca del Giappone).
Gli investitori saranno ansiosi di conoscere le decisioni riguardanti i tassi di interesse e altre misure di politica monetaria che potrebbero influenzare i mercati finanziari globali.
🔹 Oggi le performance trimestrali delle aziende hanno fornito spunti significativi.
Negli 🇺🇸Stati Uniti, in particolare, #Tesla (-8,72%) e #Netflix (-9,01%) hanno deluso, mentre Johnson&Johnson $JNJ (+6,04%) ha sorpreso positivamente gli analisti.
Secondo #FactSet, il 77% delle società presenti nell'indice S&P ha riportato risultati trimestrali superiori alle aspettative, un dato che rivela un sentimento ottimistico riguardo a un possibile "atterraggio morbido" dell'economia statunitense.
Sul fronte macroeconomico, le richieste settimanali di sussidi di #disoccupazione negli 🇺🇸Stati Uniti sono risultate inferiori alle attese, raggiungendo il livello più basso delle ultime 9 settimane.
Questo segnale di solidità nel mercato del lavoro potrebbe avere implicazioni sull'economia e sarà preso in considerazione anche dalla #Fed durante la sua riunione per valutare l'andamento economico generale e le eventuali decisioni riguardanti i tassi di interesse.
Secondo un rapporto del Wall Street Journal, #Netflix (NASDAQ: $NFLX) sta pianificando di aumentare ancora una volta i costi del suo servizio di streaming, facendo salire, in apertura mercato, le azioni della società di oltre il 3%.
Secondo quanto riferito, lo streamer pubblicherà l’aumento dei prezzi “pochi mesi” dopo la fine dello sciopero degli attori di Hollywood, cosa che potrebbe accadere nelle prossime settimane.
Come riportato dal #WSJ, Netflix aumenterà i prezzi in “diversi mercati a livello globale”, a cominciare da 🇺🇸Stati Uniti e 🇨🇦Canada.
Non è ancora chiaro di quanto aumenterà i prezzi.
Netflix ha rifiutato di commentare.
📈 3ST Finanza&Mercati
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Secondo quanto riferito, lo streamer pubblicherà l’aumento dei prezzi “pochi mesi” dopo la fine dello sciopero degli attori di Hollywood, cosa che potrebbe accadere nelle prossime settimane.
Come riportato dal #WSJ, Netflix aumenterà i prezzi in “diversi mercati a livello globale”, a cominciare da 🇺🇸Stati Uniti e 🇨🇦Canada.
Non è ancora chiaro di quanto aumenterà i prezzi.
Netflix ha rifiutato di commentare.
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