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LA SICILIA CHE NON HAI MAI VISTO
🎉 Per il terzo anno di fila torna Borghi dei Tesori Fest, la manifestazione de @leviedeitesori , volta a far scoprire i tesori dei Borghi siciliani.
🎥@ticidevoportare_insicilia
👉@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
#sicil_iateterramia #viedeitesori #borghideitesori #borghisiciliani #siciliadascoprire #sicani #madonie #nebrodi
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Luoghi davvero sconosciuti e spesso chiusi al pubblico aprono le porte durante i weekend
📌26-27 agosto
📌2-3 settembre
📌9-10 settembre
Potrete ammirare eremi, abbazie, chiese, grotte e palazzi nobiliari, conoscere antiche tradizioni siciliane, ascoltare le storie dei Borghi
👉🏻Come funziona ?
Sul sito troverete LUOGHI, PASSEGGIATE ed ESPERIENZE
💰 per i luoghi, potrete acquistare o un singolo coupon di 3€ valido per un ingresso o coupon per 4 ingressi (10€) o meglio ancora 10 ingressi (18€)
Io ho sempre scelto il coupon da 10 ingressi, sarà come vedere i luoghi al costo di 1,80€!
📌Per le esperienze e le passeggiate, bisogna prenotare un coupon a parte, i costi variano ma vi assicuro che sono molto molto contenuti!
Grazie a questa manifestazione, nei due anni passati ho scoperto Borghi che non avevo MAI visitato come Contessa Entellina, che mi ha lasciato di stucco con la sua Abbazia
Son 37 i Borghi aderenti, in tutte le province sicule!
Vi basta esplorare il sito de LE VIE DEI TESORI - BORGHI DEI TESORI
e per ogni provincia troverete i Borghi aderenti, e i luoghi ed esperienze da provare!
💥Son sicura che pochi ancora conoscono questa bellissima manifestazione che apre le porte della SICILIA AUTENTICA
👉@sicilianewseinfo
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🎬 DA “BRUCULINU” A POLIZZI GENEROSA
L’11 novembre 1948 nasceva a #Brooklyn, #NewYork, il noto attore Vincent Schiavelli, tra i principali caratteristi di #Hollywood. Originario di #PolizziGenerosa, dopo una vita spesa tra il cinema e l’esaltazione delle sue radici familiari, Schiavelli - sentendosi più siciliano che americano - scelse di trascorrere gli ultimi anni della sua vita nel piccolo paese dei suoi antenati, dove morì nel 2005.
Nato e cresciuto in seno ad una famiglia molto legata alla propria identità culturale, Vincent Schiavelli esordì al cinema nel 1971 con il film “Taking Off”, premiato a #Cannes, opera del grande regista Miloš Forman, con cui Schiavelli formerà un sodalizio artistico pluridecennale. Nel 1975, sempre per la regia di Forman, Schiavelli figurò tra gli interpreti di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, premiato con 5 Premi #Oscar. Nel 1984 fu invece la volta di “Amadeus”, il film sulla vita di #Mozart che si aggiudicò ben 8 Premi Oscar.
Presente in oltre 150 film, Schiavelli è celebre anche per il ruolo in “Ghost” (1990), nel quale recitò lo scontroso fantasma che insegna al protagonista interpretato da Patrick Swayze a toccare e muovere gli oggetti. Altro noto film in cui ebbe una parte fu “Batman Returns” (1992) di Tim Burton.
Appassionato di gastronomia siciliana, memore del nonno cuoco, Schiavelli scrisse quattro libri sull’argomento, tra cui “Bruculinu America”, pubblicato in #Italia da #Sellerio.
Tra gli anni novanta e l’inizio degli anni duemila Schiavelli decise di trasferirsi definitivamente in #Sicilia, nella Polizzi Generosa dei suoi nonni, di cui divenne cittadino onorario. Già affetto dalla sindrome di Marfan, l’attore morì per un tumore a 57 anni, il 26 dicembre 2005. Per l’occasione a Polizzi Generosa, dove è sepolto, fu proclamato il lutto cittadino.
Un anno dopo la morte di Schiavelli uscirà nelle sale “Nuovomondo”, storia di emigrazione siciliana a cavallo tra le #Madonie e New York, ultimo film in cui troviamo l’attore di “Bruculinu”.
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🌟NATI OGGI
🎬 1888: Nasce a #Catania l’attore di cinema e teatro Giovanni Grasso.
🎼 1909: Nasce a #Palermo il compositore e direttore d’orchestra Ottavio Ziino.
✍🏻@sicilianewseinfo
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💡@voglia_di_sapere
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L’11 novembre 1948 nasceva a #Brooklyn, #NewYork, il noto attore Vincent Schiavelli, tra i principali caratteristi di #Hollywood. Originario di #PolizziGenerosa, dopo una vita spesa tra il cinema e l’esaltazione delle sue radici familiari, Schiavelli - sentendosi più siciliano che americano - scelse di trascorrere gli ultimi anni della sua vita nel piccolo paese dei suoi antenati, dove morì nel 2005.
Nato e cresciuto in seno ad una famiglia molto legata alla propria identità culturale, Vincent Schiavelli esordì al cinema nel 1971 con il film “Taking Off”, premiato a #Cannes, opera del grande regista Miloš Forman, con cui Schiavelli formerà un sodalizio artistico pluridecennale. Nel 1975, sempre per la regia di Forman, Schiavelli figurò tra gli interpreti di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, premiato con 5 Premi #Oscar. Nel 1984 fu invece la volta di “Amadeus”, il film sulla vita di #Mozart che si aggiudicò ben 8 Premi Oscar.
Presente in oltre 150 film, Schiavelli è celebre anche per il ruolo in “Ghost” (1990), nel quale recitò lo scontroso fantasma che insegna al protagonista interpretato da Patrick Swayze a toccare e muovere gli oggetti. Altro noto film in cui ebbe una parte fu “Batman Returns” (1992) di Tim Burton.
Appassionato di gastronomia siciliana, memore del nonno cuoco, Schiavelli scrisse quattro libri sull’argomento, tra cui “Bruculinu America”, pubblicato in #Italia da #Sellerio.
Tra gli anni novanta e l’inizio degli anni duemila Schiavelli decise di trasferirsi definitivamente in #Sicilia, nella Polizzi Generosa dei suoi nonni, di cui divenne cittadino onorario. Già affetto dalla sindrome di Marfan, l’attore morì per un tumore a 57 anni, il 26 dicembre 2005. Per l’occasione a Polizzi Generosa, dove è sepolto, fu proclamato il lutto cittadino.
Un anno dopo la morte di Schiavelli uscirà nelle sale “Nuovomondo”, storia di emigrazione siciliana a cavallo tra le #Madonie e New York, ultimo film in cui troviamo l’attore di “Bruculinu”.
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🌟NATI OGGI
🎬 1888: Nasce a #Catania l’attore di cinema e teatro Giovanni Grasso.
🎼 1909: Nasce a #Palermo il compositore e direttore d’orchestra Ottavio Ziino.
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🐈⬛ Il gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) è una sottospecie continentale presente in un vasto areale comprendente la #Scozia, l’Europa centrale, la penisola Iberica ed i #Balcani. Presente anche in Italia, con una popolazione stimata in circa 700 – 800 animali, vive sulle Alpi Giulie ed in alcune valli delle Alpi Carniche, sulle #Alpi occidentali, sull’Appennino centrale, sull’Appennino calabro, nel Gargano, nel Vulture, in Sardegna ed in Sicilia.
In Sicilia il gatto selvatico ha un patrimonio genetico «unico» e distinto dagli altri esemplari europei e italiani. La distribuzione del gatto selvatico siciliano è a macchia di leopardo. Esistono piccole colonie isolate che vivono sull’Etna, sui #Nebrodi e sulle #Madonie.
I numeri dei soggetti sono estremamente limitati e ciò rende il gatto selvatico siciliano a rischio estinzione.
La diversità e la tipicità dei soggetti siciliani è dimostrata da uno studio che ha accertato una unicità del suo patrimonio genetico rispetto al patrimonio genetico delle colonie italiane ed europee. Il paradosso è che seppure il patrimonio genetico del gatto selvatico siciliano è più simile a quello domestico di quanto non lo sia con gli altri nuclei di gatti selvatici europei, è geneticamente discendente dal gatto selvatico europeo, mentre i gatti domestici europei sono discendenti dal gatto selvatico africano.
Questo paradosso è legato probabilmente all’insularità che come in altre specie ha creato dei soggetti con patrimonio genetico peculiari. La peculiarità genetica si palesa anche nell’espressione fenotipica. I soggetti siciliani infatti, hanno una colorazione di base più scura per una maggiore presenza di melanina e si tratta di soggetti più corposi.
Il gatto selvatico siciliano è il carnivoro selvatico di maggiore taglia presente nella fauna selvatica siciliana. Si trovano circa 1000 esemplari nei parchi dell’Etna, delle Madonie e dei Nebrodi. Avvistamenti sporadici sono stati rilevati nel trapanese nella #Riserva dello Zingaro. Le popolazioni più numerose, complessivamente si stima circa un migliaio di esemplari, sono state avvistate sull’Etna e nei boschi delle Madonie e dei Nebrodi.
Un centinaio nella zona etnea quelle studiate grazie alle foto trappole di cui si è servito Stefano Anile. Due avvistamenti insoliti sono avvenuti invece alla Riserva dello Zingaro.
L’Etna rappresenta per il gatto selvatico un habitat idoneo e ospita una popolazione tra le più dense riportate in letteratura (0,3 gatti per km2). Lo studio ha tuttavia evidenziato una contrazione dell’habitat del gatto selvatico probabilmente derivante da un pascolo eccessivo e prolungato.
L’ibridazione con le specie domestiche e il bracconaggio mette a rischio di estinzione il gatto selvatico siciliano.
💻 Fonte
👉🏻@sicilianewseinfo
📌@sicil_iaterramia
🌎@postidavedere
💡@voglia_di_sapere
🐾@animaliamo🐾
🌸@bello_da_vedere
🌅@cartolinesiciliaterramia
In Sicilia il gatto selvatico ha un patrimonio genetico «unico» e distinto dagli altri esemplari europei e italiani. La distribuzione del gatto selvatico siciliano è a macchia di leopardo. Esistono piccole colonie isolate che vivono sull’Etna, sui #Nebrodi e sulle #Madonie.
I numeri dei soggetti sono estremamente limitati e ciò rende il gatto selvatico siciliano a rischio estinzione.
La diversità e la tipicità dei soggetti siciliani è dimostrata da uno studio che ha accertato una unicità del suo patrimonio genetico rispetto al patrimonio genetico delle colonie italiane ed europee. Il paradosso è che seppure il patrimonio genetico del gatto selvatico siciliano è più simile a quello domestico di quanto non lo sia con gli altri nuclei di gatti selvatici europei, è geneticamente discendente dal gatto selvatico europeo, mentre i gatti domestici europei sono discendenti dal gatto selvatico africano.
Questo paradosso è legato probabilmente all’insularità che come in altre specie ha creato dei soggetti con patrimonio genetico peculiari. La peculiarità genetica si palesa anche nell’espressione fenotipica. I soggetti siciliani infatti, hanno una colorazione di base più scura per una maggiore presenza di melanina e si tratta di soggetti più corposi.
Il gatto selvatico siciliano è il carnivoro selvatico di maggiore taglia presente nella fauna selvatica siciliana. Si trovano circa 1000 esemplari nei parchi dell’Etna, delle Madonie e dei Nebrodi. Avvistamenti sporadici sono stati rilevati nel trapanese nella #Riserva dello Zingaro. Le popolazioni più numerose, complessivamente si stima circa un migliaio di esemplari, sono state avvistate sull’Etna e nei boschi delle Madonie e dei Nebrodi.
Un centinaio nella zona etnea quelle studiate grazie alle foto trappole di cui si è servito Stefano Anile. Due avvistamenti insoliti sono avvenuti invece alla Riserva dello Zingaro.
L’Etna rappresenta per il gatto selvatico un habitat idoneo e ospita una popolazione tra le più dense riportate in letteratura (0,3 gatti per km2). Lo studio ha tuttavia evidenziato una contrazione dell’habitat del gatto selvatico probabilmente derivante da un pascolo eccessivo e prolungato.
L’ibridazione con le specie domestiche e il bracconaggio mette a rischio di estinzione il gatto selvatico siciliano.
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Madonie - Piano Battaglia - Monte Quacella
🎥 @mauriziofazio.fly 👈🏻
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#pianobattaglia #madonie #palermo #sicilia #sicily
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I Daini di Piano Battaglia
A pochi chilometri da Palermo, nel cuore del Parco delle Madonie (Geoparco Unesco dal 2015), a 1580 m di quota c’è Piano Battaglia.
Un luogo di rara bellezza e meraviglia immerso nella natura e nel silenzio in cui i daini e le volpi sono protagonisti di inaspettate sorprese.
È una località montana fruibile 365 giorni l’anno, dove si può trovare anche accoglienza grazie alla presenza del Rifugio Giuliano Marini, presidio CAI di ospitalità in quota, e del Ristoro dello Scoiattolo.
Durante il periodo invernale è una rinomata stazione sciistica che grazie all’impegno di diverse associazioni del territorio svolge attività di sci alpino, sci nordico, sci alpinismo e ciaspole anche con i giovani che in tal modo imparano a conoscere ed amare questi luoghi sin da ragazzini.
E durante l’estate? Partendo da Piano Battaglia si possono fare camminate, escursioni, trekking e cicloturismo tra paesaggi unici che custodiscono tradizione, autenticità, architetture, tesori nascosti e innumerevoli delizie gastronomiche.
E perché no, anche un bagno nei pressi del Ponte di San Brancato, un luogo molto suggestivo dove un arco in pietra, di epoca romanica cavalca il torrente Mandarini riflettendosi nella "gorga", un grande specchio d'acqua freschissima.
Tanti i punti di interesse da raggiungere in un perfetto connubio tra storia, biodiversità e tradizioni: Monte Mufara, Pizzo Carbonara, la Battaglietta, Piano Cervi, il màrcato di Piano Farina dove degustare i formaggi di una volta prodotti dal pastore Giacinto.
E ancora, il Vallone degli Angeli con le rarità botaniche endemiche degli Abies nebrodensis, il Parco Avventura Madonie, il lago di Mandria del Conte e la Stazione Missionaria "Paolo, Aquila e Priscilla dove viene celebrata, nei mesi estivi, la messa tutte le domeniche alle ore 11:00.
A Piano Battaglia c’è attiva anche una suggestiva seggiovia: aperta tutti i giorni sia per i pedoni che per i bikers, conduce sul Monte Mufara a quota 1.865 m s.l.m., tra le vette più alte delle Madonie dove sarà possibile ammirare paesaggi a perdita d’occhio.
Piano Battaglia ed Erice sono gli unici posti dove la risalita con le mtb avviene tramite gli impianti. Il sentiero che conduce a Pizzo Carbonara a quota 1920 m s.l.m. è frequentato giornalmente da turisti europei e la Big Bench a tutte le ore del giorno ha visitatori che attendono con pazienza di fare la foto e di godersi il panorama.
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Un luogo di rara bellezza e meraviglia immerso nella natura e nel silenzio in cui i daini e le volpi sono protagonisti di inaspettate sorprese.
È una località montana fruibile 365 giorni l’anno, dove si può trovare anche accoglienza grazie alla presenza del Rifugio Giuliano Marini, presidio CAI di ospitalità in quota, e del Ristoro dello Scoiattolo.
Durante il periodo invernale è una rinomata stazione sciistica che grazie all’impegno di diverse associazioni del territorio svolge attività di sci alpino, sci nordico, sci alpinismo e ciaspole anche con i giovani che in tal modo imparano a conoscere ed amare questi luoghi sin da ragazzini.
E durante l’estate? Partendo da Piano Battaglia si possono fare camminate, escursioni, trekking e cicloturismo tra paesaggi unici che custodiscono tradizione, autenticità, architetture, tesori nascosti e innumerevoli delizie gastronomiche.
E perché no, anche un bagno nei pressi del Ponte di San Brancato, un luogo molto suggestivo dove un arco in pietra, di epoca romanica cavalca il torrente Mandarini riflettendosi nella "gorga", un grande specchio d'acqua freschissima.
Tanti i punti di interesse da raggiungere in un perfetto connubio tra storia, biodiversità e tradizioni: Monte Mufara, Pizzo Carbonara, la Battaglietta, Piano Cervi, il màrcato di Piano Farina dove degustare i formaggi di una volta prodotti dal pastore Giacinto.
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A Piano Battaglia c’è attiva anche una suggestiva seggiovia: aperta tutti i giorni sia per i pedoni che per i bikers, conduce sul Monte Mufara a quota 1.865 m s.l.m., tra le vette più alte delle Madonie dove sarà possibile ammirare paesaggi a perdita d’occhio.
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