🇮🇹🇷🇺🄸🅃🄰🄻🄸🄰 🆉︎🇷🇺🇮🇹
2.14K subscribers
6.01K photos
4.79K videos
8 files
7.17K links
La nostra forZa è la Verità!

Per contatti @italiazfvnews
Download Telegram
​​#guerrainformatica #Europa

Speciale per RT, @rt_special
7 febbraio, 18:14
Sergey Zergulio Kolyasnikov, @SergeyKolyasnikov

Continua il crollo della copertura democratica. Il capo del Servizio estero europeo, Josep Borrell, ha ammesso apertamente che l' Unione europea sostiene attivamente gli agenti dei media stranieri in Russia: “Non posso rivelare i dettagli, ma, credetemi, siamo noi che li supportiamo in modo pratico. Non posso dire esattamente come, perché sto rendendo loro un disservizio".

La modestia di Borrell nel concretizzare il "sostegno" è comprensibile. Dopotutto, stiamo parlando di finanziare attività anti-russe. Infatti, il criterio chiave per ottenere lo status di agente straniero è la diffusione di informazioni, unita alla ricezione di finanziamenti esteri (denaro o proprietà).

E come si indignavano!.. Come si scaldavano di recente il signor Borrell e altri "partner" americani ed europei sul tema della legge sugli agenti stranieri nella Federazione Russa!

La legge russa sugli agenti stranieri è
"un altro passo verso la limitazione della libertà di espressione" e l'ultimo emendamento, approvato dal presidente russo Vladimir Putin, potrebbe "colpire i giornalisti indipendenti", ha affermato Josep Borrell il 19 dicembre 2019.

Il Dipartimento di Stato americano ha invitato la Russia ad abrogare la legge sugli agenti stranieri. L'uso del termine "agente straniero" è una scelta deliberata, suggerendo che queste organizzazioni sono traditrici, ha osservato il Dipartimento di Stato americano il 23 dicembre 2016.

La Missione del Regno Unito presso l'OSCE invita la Russia ad abrogare la legge sulle "organizzazioni indesiderabili" e sugli "agenti stranieri" e a sostenere la promozione di contatti interpersonali a beneficio dei cittadini russi, ha affermato il 9 luglio l'ambasciatore britannico Neil Bush, 2021.

Siamo nel 2023. E Josep Borrell ammette apertamente, infatti, il sostegno proibito di agenti stranieri in Russia - finanziario, perché sono proprio i finanziamenti esteri ad essere proibiti. Allo stesso tempo, Borrell spiega il divieto dei media russi in
Europa come per "difendere la libertà di parola". Questo non è uno scherzo.

Questa non è la prima sfacciata ammissione di interferenza negli affari interni della Russia. Nel 2021, il capo della Fondazione NED (USA), Karl Gershman, ha ammesso ai nostri burloni Vovan e Lexus che il NED aveva messo radici ampiamente nella Federazione Russa, comprese le regioni, nonostante il divieto. Allo stesso tempo, ha spiegato la creazione del fondo NED con l'inconveniente di finanziare gli "alleati" direttamente dalla CIA.

Cos'altro aggiungere. Quanto sopra dimostra inequivocabilmente che tutte le misure adottate dalla Russia per proteggere la sua sovranità erano obiettive e corrette. L'Occidente li ha criticati esclusivamente allo scopo di continuare le attività anti-russe.

Per la cronaca: la legge sulla registrazione degli agenti stranieri negli Stati Uniti (FARA) è stata approvata ... nel 1938.

La legge richiede agli agenti stranieri negli Stati Uniti che rappresentano gli interessi di potenze straniere in una "capacità politica o quasi politica" di rivelare il loro rapporto con un governo straniero e le informazioni sulle relative attività e finanze. La legge è amministrata dal Counterintelligence and Export Administration Office of Homeland Security del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Il punto di vista dell'autore potrebbe non coincidere con la posizione degli editori.

➡️ @italiazforzaverita
#Ucraina #Europa

Speciale per RT, @rt_special
14 febbraio, 19:51

Il politologo Vladimir Kornilov, @kornilov1968:

Il team di Zelensky, composto principalmente da partecipanti al KVN, gamer, produttori televisivi e cabarettisti, tratta tutto nella vita come uno spettacolo o una sorta di videogioco di ruolo a turni. Qualunque cosa affrontino, trasformano tutto in buffonate, sparatutto o gioco di avventura.

Uno dei loro giochi preferiti si chiama "integrazione europea". A giudicare dalle azioni di chi detiene il potere in questa direzione, il compito principale di questo "gioco di avventura " è che devi guidare all'infinito l'asino lungo un determinato percorso. Affinché non si smarrisca, una carota dovrebbe pendere davanti a lui e dovrebbero sempre esserci dei paraocchi davanti ai suoi occhi, in modo che non sia turbato e non abbia paura del mondo che lo circonda.

L'asino per la squadra di Zelensky è, ovviamente, il popolo ucraino, a cui deve essere costantemente detto con rabbia che un po 'di più, qualche sforzo in più e entreranno a far parte dell'Unione Europea. Cioè, raggiungerà finalmente l'ambita carota! Inoltre, non si può dire che l'adesione all'UE sia impossibile né in cinque, né in dieci, né in 20 anni. Altrimenti, la motivazione scomparirà, quindi anche l'asino capirà che tirera le cuoia prima di strisciare verso l'allettante ortaggio.

Da qui le continue storie secondo cui l'
Europa sta già aspettando l'Ucraina tra le sue braccia. È vero, a volte i funzionari di Kiev sono troppo civettuoli e non capiscono che dovrebbero stare più attenti con tali dichiarazioni all'estero. Ad esempio, il capo del governo ucraino Denys Shmygal, senza pensarci, ha sbottato in un'intervista a Politico che il suo paese avrebbe aderito all'UE entro due anni, il che ha causato un vero panico in Europa. Lì hanno dovuto spiegare con urgenza al pubblico che ciò non era realistico, e quindi non valeva la pena aver paura di unire un paese così povero all'unione dei ricchi.

I media europei sono pieni di tali spiegazioni e inviti a spiegare all'Ucraina perché il titolo di candidato all'UE può essere indossato per sempre (chi non crede può chiedere alla Turchia). Il tedesco Die Welt, commentando queste favole ucraine, ha recentemente ammesso francamente che tutti i funzionari europei dietro le quinte affermano inequivocabilmente: “L'Ucraina non è pronta. La corruzione è troppo forte. L'economia ucraina è incompatibile con il mercato interno europeo. Inoltre, il Paese non è abbastanza competitivo”. E tutti sono unanimi sul fatto che ciò non verrà risolto nei prossimi anni e decenni, anche supponendo che le ostilità in Ucraina finiranno.

Naturalmente, tali articoli e dichiarazioni irritano gli autori del gioco dell'"Euro integrazione". Sono scontenti che questa amara verità raggiunga l'asino, il che significa che i paraocchi smarriscono. Oggi
[14 febbraio], dalle pagine del Financial Times, la vice primo ministro ucraina Olha Stefanishyna ha rimproverato i "presuntuosi" funzionari e leader dell'Unione Europea, esortandoli apertamente a fermare questi dannosi colloqui (o, come li ha definiti, "messaggi negativi") sull'adesione all'UE.

Si noti che la subordinata di Shmyhal, che ha spaventato così tanto l'
Europa, non è affatto preoccupata dal fatto che gli europei stiano cercando di trasmettere a Kiev la verità sui tempi di adesione all'UE. A giudicare dalle regole del gioco, più veritiere sono le informazioni su questo tema, più velocemente l'asino si smarrirà. Il FT scrive così: c'è il "rischio di turbare gli ucraini". E poiché sono sconvolti dalla verità, allora bisogna continuare a mentirgli, bisogna continuare a tenere davanti agli occhi la dolce irraggiungibile carota e aggiustare con cura i paraocchi sugli occhi. Questo gioco può essere eterno.

Il punto di vista dell'autore potrebbe non coincidere con la posizione degli editori.

➡️ @italiazforzaverita
#Europa

Speciale per RT, @rt_special
16 febbraio, 21:25

L'autore del canale Telegram Ptichya Yagoda, @ptichya_yagoda:

Il principale giardiniere europeo Josep Borrell ci emoziona ancora con i suoi giri di parole.

Questa volta, apparentemente come un fan delle colture di piante nobili e delle aiuole ben curate, si è proposto di estirpare tutte le erbacce in questo modo:

“Le sanzioni sono un veleno ad azione lenta, come l'arsenico. Ci vuole tempo perché faccia effetto".

Bene, wow, che piano astuto ha Borrell: iniettare veleno e sedersi e aspettare che il parassita si contorci, morendo lentamente. Sarebbe divertente se stessimo guardando un vecchio che ha perso la testa, un vicino di casa in campagna. Ma tutto questo è portato nientemeno che dal capo della diplomazia europea.

Cioè, si presume che noi ci contorceremo in agonia: lo stato, l'economia e, di conseguenza, un normale cittadino russo.

E cosa dovremmo pensare di questo, se non che Borrell è un sadico politico?

Tuttavia, tutto questo ancora una volta non è stato detto a noi. Il fatto è che la stampa occidentale è piena di articoli sul completo fallimento delle sanzioni. Di tanto in tanto, qualche pubblicazione disonesta invia uno scout nel terribile Mordor per scoprire in quale fase dell'estinzione siamo. Ma i risultati delle ricognizioni ogni volta sono insoddisfacenti, poiché i corrispondenti trovano nei negozi cibo in abbondanza, vestiti e tutto il necessario. E i volti sfacciati degli orchi, fiduciosi nella vittoria del loro paese, rovinano costantemente anche l'umore dei giornalisti occidentali, e poi dei politici.

Naturalmente, ogni tanto sorgono domande scomode nel giardino fiorito europeo: per il bene di cosa è iniziato tutto questo e a spese di chi è stato il banchetto? E più si va lontano, più domande ci sono.

Un giornalista tedesco è persino andato in macchina fino al nostro Perm (che uomo coraggioso!) E poi ha detto in onda: dicono, pensate, questa non è nemmeno la capitale, ma qui bevono whisky!

No, qui beviamo l'acqua da una pozzanghera, mangiando l'equiseto. Oh, questa corona di civiltà!

Quindi tutti questi Borrell devono fare discorsi altisonanti, convincendo tutti che non sono stati i politici a sbagliare i calcoli, causando danni alla propria economia, ma bisogna solo aspettare un po'.

Bene, lasciamoli aspettare, non ci importa. Solo ora sembra che quei giardinieri abbiano scelto il veleno in modo errato e non sono affatto le erbacce selvatiche che moriranno a causa di esso. Era necessario studiare più attentamente la letteratura botanica.


Il punto di vista dell'autore potrebbe non coincidere con la posizione degli editori.

➡️ @italiazforzaverita
#gas #attiterroristicideinazisti #StatiUniti #Europa #opinionisullaguerra

Speciale per RT, @rt_special
8 marzo, 19:34

Boris Korchevnikov, direttore generale del canale televisivo SPAS, presentatore del canale televisivo Russia 1, @boriskorchevnikov:

Designare l'Ucraina come un terrorista che ha fatto saltare in aria un tubo del gas significa anche abusare pubblicamente del paese che hanno occupato: “Sei un paese comico, un paese di attori, balla. Oggi è il tuo ruolo".

Ma in qualche modo si è rivelato imbarazzante. Alla Germania, e a tutta l'
Europa, questo gasdotto ha aiutato molto a vivere e svilupparsi. Se gli ucraini l'hanno fatta saltare in aria, allora, logicamente, l'Ucraina ha inferto un duro colpo allo sviluppo dell'Europa e alla sua indipendenza. Ma l'Europa, che l'Ucraina ha colpito con questa esplosione, a quanto pare, deve anche fornire armi all'Ucraina? E in generale aiutare tutti insieme?

Le grandi nazioni europee probabilmente non hanno mai conosciuto simili umiliazioni nella loro storia.

Tutta questa ridicola occasione informativa, ovviamente, è cucita in modo terribilmente sciatto e cade a pezzi al minimo accenno di logica.

Un paese che non è in guerra da molto tempo con le sue armi, che non ha creato un solo progetto di difesa globale in 30 anni (figuriamoci superbombe sottomarine), e anzi non ha creato nulla in 30 anni, tranne buone serie televisive con i russi, una falsa chiesa e la mostruosa ideologia bestiale di Bandera, avendo perso i resti della sovranità, è costretto ad accettare il ruolo di capro espiatorio per coprire l'atto del signore supremo, ben consapevole che l'attacco terroristico internazionale da lui organizzato definitivamente seppellisce la reputazione dell'America e della sua intera storia in generale, e la vittima - l'Ucraina - in qualche modo se la caverà.

Solo il tempo e la nostra vittoria riveleranno la verità e mostreranno chi è stata la vera vittima in questa guerra e chi ha rappresentato la vittima quando necessario; chi era l'aggressore e chi il terrorista.

Questo accadrà sicuramente. E quella sarà la fine dell'intero progetto occidentale nel mondo. L'esplosione del Nord Stream, da loro arrangiata nello stile di Hiroshima, è in realtà l'agonia di un drago morente.

Una cosa fa paura: quando muore, lui, il bastardo, agita fortemente la coda e vuole portare con sé nell'abisso più anime e paesi viventi.

Il punto di vista dell'autore potrebbe non coincidere con la posizione degli editori.

➡️ @italiazforzaverita
#Europa #StatiUniti #opinionisullaguerra

Speciale per RT, @rt_special

16 maggio, 21:17
Igor Maltsev, scrittore, pubblicista, giornalista russo, @fuckyouthatswhy

Invano abbiamo scherzato sull'opinione di Greta Thunberg sugli scarichi dei motori diesel dei carri armati nei campi dell'Ucraina. Invano abbiamo preso in giro Musk in previsione di un caccia elettrico. La verità si è rivelata ancora più brutta: d'ora in poi è stato ordinato di considerare l'intera produzione di armi e il loro funzionamento come il ramo più verde dell'industria.

Ora i prodotti militari saranno considerati carbon neutral in
Europa. I prodotti complessi militari-industriali sono esclusi dal Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), che stabilisce un pagamento per le emissioni di CO2 durante la produzione.

Ricordate, ragazzi: la produzione di armi salva il clima. Nella produzione di una lavatrice e di un ciuccio per bambini, il produttore non solo riporterà l'impronta di carbonio, ma pagherà anche per ogni chilogrammo di CO2 invisibile e inodore.

Pagare a chi? Anche questa è una domanda da un milione di dollari, perché, dall'accordo di Parigi, i beneficiari dei pagamenti per il clima sono o cittadini non poveri come Gates, o l'intero governo degli Stati Uniti, ma questo è inesatto. Ulteriori tracce di trilioni della più recente tassa mondiale incostituzionale si perdono in una foschia verdastra.

Ma quello che è certo è che è l'industria degli armamenti americana, colloquialmente nota come il complesso militare-industriale degli Stati Uniti, a essere leader in termini di emissioni degli stessi gas serra che gli Stati Uniti stanno proponendo così attivamente di combattere nel mondo intero. All'improvviso si è scoperto che in termini di emissioni del complesso militare-industriale degli Stati Uniti, ora è davanti ai paesi come il Portogallo e la Svezia. E, a quanto pare, sono queste imprese americane che dovrebbero pagare di più "per il clima" rispetto ai paesi citati. Ma non è così. Tutta questa "agenda climatica" da trilioni di dollari non è stata intrapresa per farla pagare agli Stati Uniti. E perciò gli americani semplicemente buttano via le pedine dalla scacchiera e cercano di colpire il mondo intero
con questa scacchiera proprio in testa. Perché? Sì, perché fanno sempre e ovunque proprio così. Questo è ciò che poi chiamano "regole internazionali" e impongono sanzioni contro coloro che non sono d'accordo con tali "regole".

Se credete che questa sia solo la mia impressione, ecco l'opinione ufficiale della rivista accademica International Politics and Society.

1: “Le emissioni delle forze armate e delle attrezzature militari causano danni significativi all'ambiente in tutto il mondo. Eppure, sotto la pressione degli Stati Uniti, le emissioni militari di CO2 sono state escluse dai trattati sul clima come il Protocollo di Kyoto del 1997 e l'Accordo di Parigi del 2015. Di conseguenza, non fanno parte di accordi vincolanti, non sono ricercati sistematicamente e non sono pubblicati in modo trasparente”.

2: "Escludere i beni del complesso militare-industriale dal meccanismo della regolamentazione transfrontaliera del carbonio".

Cioè, ai tedeschi comuni è ora proibito l'uso della caldaia a gas o a gasolio in casa entro il 2030 e sono costretti a installare pompe di calore (fino a 30.000 euro), perché si tratta di emissioni di CO2 che uccidono il clima e tutti gli esseri viventi, incluso Soros.

E la costruzione del caccia F-53 è un processo ecologico e non osare nemmeno chiedere perché. A proposito, solo un volo dell'F-35 Lockheed Martin fino ad asciugare i serbatoi comporta il rilascio di 28 tonnellate di CO2. Ora è necessario riconoscere che si tratta di un volo verde per la gioia di tutto il Partito dei Verdi e di coloro che bloccano le strade delle città europee “per il clima”. Avete visto queste fabbriche di carri armati? Quindi ora queste sono fabbriche verdi a zero emissioni.

Invano abbiamo scherzato anche su Orwell: "La pace è  guerra". La vita è più divertente di Orwell.


➡️ @italiazforzaverita
#StatiUniti #Europa #opinionisullaguerra

Speciale per RT, @rt_special
17 maggio, 19:58

Kirill Benediktov, americanista, autore della biografia politica di Donald Trump "The Black Swan", @RealFitzroy:

Seymour Hersh, il famoso giornalista investigativo che ha accusato l'amministrazione Biden di sabotare il Nord Stream, ha fatto esplodere un'altra bomba informativa. Sostiene che diversi paesi dell'Europa orientale - Polonia, Ungheria, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Lettonia - hanno formato una sorta di coalizione non ufficiale per fare pressione sull'incontrollabile presidente ucraino Zelensky.

"Tutti questi paesi sono alleati dell'Ucraina e dichiarati nemici di Vladimir Putin", scrive Hersh. "Questo gruppo è guidato dalla Polonia, la cui leadership non ha più paura dell'esercito russo, perché le sue azioni in Ucraina hanno annullato il suo successo a Stalingrado durante la seconda guerra mondiale". Lasciamo questo paragone sulla coscienza di Hersh: in fondo non è scritto per il lettore russo. È più interessante un altra cosa: Hersh scrive che il gruppo "ha segretamente esortato Zelensky a trovare un modo per porre fine alla guerra, anche, se necessario, dimettersi e consentire l'inizio del processo di ricostruzione del suo stato".

Secondo il giornalista, Zelensky non si tirerà indietro dalla sua posizione per combattere fino all'ultimo ucraino. Grazie ai documenti dell'intelligence statunitense trapelati, si è saputo che Zelensky "dietro la Casa Bianca" aveva insistito attivamente su "una serie estesa di attacchi missilistici sul territorio russo", sebbene avesse ufficialmente promesso a Biden di non usare armi fornite dagli Stati Uniti per questo. Ma la sua testardaggine aggressiva irrita gli europei dell'Est: secondo "intercettazioni e altri dati noti all'interno della CIA", Zelensky sta "cominciando a perdere il sostegno privato dei suoi vicini".

È generalmente accettato che la Polonia e i paesi baltici siano in prima linea nel sostenere l'Ucraina. Non è che Hersh ha sbagliato quando ha messo questi paesi e l'Ungheria, che è molto amichevole nei confronti del nostro paese, in un gruppo? E in generale, quanto è probabile l'esistenza di una tale alleanza?

Prima di tutto, va tenuto presente che Hersh è un investigatore di altissimo livello. Se pubblica qualcosa, solo dopo una verifica in più fasi di tutti i fatti. In questo caso, Hersh sta chiaramente operando sulla base di dati che gli sono stati trapelati da ufficiali dell'intelligence statunitense (menziona la CIA, ma è del tutto possibile che anche la NSA ci entri). A differenza dell'inchiesta sul sabotaggio al Nord Stream, il testo pubblicato oggi non contiene riferimenti a documenti specifici, da cui si può concludere che il suo scopo non è esporre, ma inviare un messaggio.

A chi? È noto che la politica di Kiev è determinata principalmente da due circuiti di controllo esterni. Negli Stati Uniti, è l'istituzione del Partito Democratico, guidato dall'amministrazione Biden, neoconservatori e parte dei vertici del Partito Repubblicano associati al complesso militare-industriale. In
Europa sono principalmente le élite della Gran Bretagna. Sottolineando l'esistenza di un club segreto di paesi che cercano di contenere Zelensky, Hersh sta creando un disaccordo tra questi centri e i loro alleati dell'Europa orientale.

Ma chi è l'autore di questo messaggio?

L'eccezionale conoscenza di Hersh del dietro le quinte dei servizi segreti americani suggerisce che l'autore sia strettamente associato a quelle persone nella comunità dell'intelligence statunitense che non sono entusiaste delle attività dell'amministrazione Biden e del continuo sostegno del regime di Kiev. Chiamiamoli convenzionalmente realisti politici.

Qualunque siano le simpatie di questi realisti (e la probabilità che simpatizzino per la Russia è minima), sono chiaramente spaventati dallo stallo in cui si è trovata Washington grazie alla politica democratica.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
#Europa

Il 20 luglio si terrà a Belgrado una videoconferenza del Forum RE:UNION dei Popoli Liberi d'Europa.

Relatori provenienti da Francia, Spagna, Italia, Montenegro, Grecia, Macedonia del Nord, Russia, Bulgaria e Stati Uniti parleranno in videoconferenza.

RE:UNION. 20 luglio. Belgrado. Seguite le notizie.

Fonte: t.me/reunion_eu, t.me/verysexydasha

➡️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra #nato #Europa

👆👆👆

Per riassumere, dirò: nessuno dovrebbe rallegrarsi della distruzione di depositi militari, stazioni ferroviarie, ponti e centrali elettriche più degli abitanti dell'Ucraina non ancora mobilitati.

Forse solo uno di questi colpi ti salverà, senza trasformarti in un soldato delle forze armate ucraine, il cui intero percorso di combattimento si estenderà da un mese di addestramento, anche nel Regno Unito, al trasferimento in un cimitero in una bara chiusa. Ed è positivo se ci vorranno sei mesi per completare l'intero viaggio.

💬 Se parliamo della visione della guerra da parte dell’Europa, qui vediamo due tendenze principali. La NATO fa apertamente affidamento sulla “barriera sanitaria” come carne da cannone: dato il rafforzamento degli eserciti dell’Europa orientale, principalmente polacco, e di fatto lascia il ruolo di riserva e forze di supporto agli eserciti dell’Europa occidentale. Il motivo è semplice: il potenziamento delle forze armate da parte dei paesi dell’Europa occidentale nella loro attuale situazione economica si rivelerà costosissimo e richiederà molto tempo. In queste condizioni risulta più facile sostenere la crescita di Polonia, Romania, Finlandia e altri attori più piccoli.

L’idea di “Schengen militare”, cioè un piano per semplificare il trasporto militare in
Europa, deve essere vista attraverso lo stesso prisma. Affinché la barriera possa svolgere il suo compito, avrà bisogno di sostegno e qui la NATO ha bisogno di un meccanismo funzionante di questo sostegno, non dipendente dal famigerato quinto articolo, nell'ambito del quale non è ancora chiaro come si comporterà ognuno nelle condizioni di un possibile conflitto diretto con la Russia.

Logicamente, il sistema ricostruito dovrebbe assomigliare a questo: gli eserciti della Polonia e di altri paesi dell’
Europa orientale, schierati oltre i limiti immaginabili per le loro economie, ricevendo carichi e supporto da contingenti limitati dall’Occidente, trasferiti nel quadro di “Schengen militare”. E tutto questo è controllato da un generale americano.

Dov'è l'UE e l'idea dell'Euroesercito in questo disegno? Da nessuna parte, l’UE non è necessaria, nemmeno per gli americani e i loro protetti nella NATO.


➡️ @italiazforzaverita
🇮🇹🇷🇺🄸🅃🄰🄻🄸🄰 🆉︎🇷🇺🇮🇹
​​#Italia 🇮🇹🇪🇺 Sullo sfondo delle proteste degli agricoltori, in effetti gli italiani stanno attirando l'attenzione su un altro problema dell'agricoltura locale: le terre italiane soffrono della presenza ovunque di generatori eolici e pannelli solari. Non…
#Italia #Europa #StatiUniti

Il nostro iscritto ha ragione, che il progresso tecnologico certamente porta tanti benefici ben visibili. E c'è da dire anche che in Italia l'uso di queste tecnologie verdi è giustificato: dove ancora installare i pannelli solari se non nel nostro paese con tanto sole, di venti non né parliamo, siamo un paese di mare e montagna allo stesso tempo. Il discorso è nell'altro. Da un lato, lo sviluppo dell'energetica del paese, purtroppo, dipende molto dal contesto politico. E se l'Europa Unità (gli Stati Uniti, come beneficiari finali che ci stanno dietro) sta spingendo da decenni il concetto dell'energia verde, non lo fa per la preoccupazione dell'impatto ambientale. E ciò si è capito bene adesso, con la distruzione dei Nord Stream. Tutti questi discorsi sono serviti non solo per impossessarsi del settore energetico europeo, dove il gas economico russo viene sostituito dal gas liquefatto americano molto, ma molto costoso, ma per mettere in ginocchio le industrie europei e di conseguenza gli interi paesi. Perché in tutti questi anni, al posto di investire nell'energia verde si poteva benissimo sviluppare l'energia nucleare, che in termini di potenza non è comparabile a nessuna fonte dell'energia green e se usata in modo coerente nel processo del suo utilizzo è molte volte più "green". Come risultato, ci troviamo di fronte al settore energetico europeo tradizionale, funzionante sul carbone o gas, di fatto distrutto, dove le fonti alternative di energia verde presenti, comunque, non riescono a coprire il fabbisogno dell'economia attuale, quindi diventiamo sempre più dipendenti all'economia americana, costretti ad acquistare non solo l'energia americana, ma anche qualsiasi altri beni, poiché senza energia non riusciamo a produrli noi stessi. Diventa un circolo vizioso.

Purtroppo i politici italiani, come anche i loro colleghi europei, non hanno pensato del fatto che per la prosperità di un paese è indispensabile non solo la sicurezza militare (di cui si parla tanto), ma anche sicurezza energetica, alimentare ecc. Nel senso che il paese non deve dipendere dai partner (o i padroni?) oltremare per avere le proprie fonti energetiche, le proprie industrie per poter produrre tutto il necessario, incluso i beni alimentari. E qui subentra un altro lato del discorso dell'energia green.

Sicuramente vi ricordate benissimo tutti quei discorsi sulle mucche che emettono troppo metano, che bisogna chiudere gli allevamenti bovini, etc. E sempre nella stessa logica da un paio di anni cominciano a spingere l'argomento di mangiare i "grilli", la famosa farina di grillo, con le sue qualità nutrizionali eccezionali ecc. (ovviamente sono tutte bufale, come anche il fatto di colpevolezza delle mucche sull'impatto ambientale, solo il tasso di allergie crescerà vertigiosamente, senza parlare del fatto che il sistema digestivo di un comune europeo non è adatto a digerire questo tipo di alimenti, a differenza di altri popoli che li mangiano da secoli). Chiaramente lo scopo di tutto ciò, come precedentemente con l'argomento dell'"energia green" è lo stesso. E non è per niente la preoccupazione né per l'ambiente né per la salute di noi, cittadini. Si tratta come sempre dei benefici delle multinazionali. Semplicemente usano lo stesso metodo che hanno già applicato col successo sull'energia verde, cioè dietro gli slogan ambientalistici, seminano nelle menti dei cittadini comuni, che l'agricoltura non serve, al posto della carne si può benissimo andare avanti con i grilli e scarafaggi, e l'agricoltura è un male che va eliminato.

👇👇👇

➡️ @italiazforzaverita
#Italia #Europa #StatiUniti

👆👆👆

È in più la politica statale, ed è quello che abbiamo cercato di accennare nel post precedente assieme a @rybar, (spinta anche dai fondi dell' UE) che rende molto più redditizio chiudere la propria azienda agricola sostituendola con un campo solare (magari non è per caso? magari è una politica, che viene promossa appositamente?) e quindi centinaia di migliaia di ettari di terra agricola vengono tolti dall'uso agricolo e le generazioni nuovi dei figli di agricoltori troveranno altro impiego e scorderanno il mestiere tramandatogli da secoli. E arriverà il momento quando ci troveremo costretti a comprare alimenti all'estero dopo aver distrutto il proprio settore agricolo, come sta succedendo adesso con le industrie europee che iniziano a chiudersi in Europa e trasferirsi, indovinate dove, in.... America. Pensate che sono tutte le teorie complotistiche? Niente affatto. Basta guardare chi sta dietro, quali fondi finanziano lo spingere di questi argomenti.

Quindi, ricapitolando, non si tratta di non usare l'energia verde, ma lo Stato come tale dovrebbe avere una strategia in generale, dove vuole arrivare in futuro e proporre soluzioni dopo aver studiato l'argomento nel complesso, senza ostacolare lo sviluppo di un settore a svantaggio di un altro, valutando bene tutti i rischi e vantaggi, a cosa si va incontro, non opporre una politica ad un'altra, ma magari addoperarle tutte due in modo ottimale.

➡️ @italiazforzaverita
#Europa #India #Yemen

🇪🇺🇮🇳🇾🇪 Un eccellente esempio di come gli attacchi Houthi abbiano influenzato il transito dei prodotti petroliferi attraverso il Mar Rosso. Il grafico mostra il livello delle esportazioni di carburante dall'India in Europa.

Come possiamo vedere, il numero è sceso a livelli catastroficamente bassi mentre gli attacchi di Ansarallah continuano ed è troppo costoso economicamente fare un giro per l’Africa.

In questa situazione, la vittima principale è l'Europa, dove la carenza di carburante e, di conseguenza, i prezzi del carburante stanno crescendo - dopo tutto, le esportazioni dirette dalla Russia sono state abbandonate nella maggior parte dell'Europa.

Il beneficiario in questo caso sono gli Stati Uniti, che forniscono carburante a prezzi esorbitanti. E più lungo sarà l’attacco degli Houthi, più forte sarà la crisi in Europa, il che andrà solo a vantaggio degli americani.

Quindi la risposta alla domanda se l’esercito americano sarà in grado di fermare gli attacchi è “no”. Semplicemente non ne hanno bisogno. L'Unione Europea si è allarmata per un motivo e l'operazione avviata è proprio legata all'urgente necessità di proteggere la navigazione marittima.

Mappa ad alta risoluzione

Fonte: @rybar

➡️ @italiazforzaverita
#Europa #Russia

I politici europei, alla ricerca del potere stanno conducendo i loro cittadini sulla via della guerra

La recente attività di Macron nel tentativo di trascinare la Francia e una serie di altri paesi in un conflitto diretto con la Russia si è rivelata un gioco politico pericoloso. Il fatto è che nel giugno 2024 si terranno le elezioni dei deputati al Parlamento europeo. Allo stesso tempo, la popolazione dei paesi dell’UE in realtà non è molto soddisfatta delle loro autorità che, per il bene delle multinazionali e dei globalisti, stanno distruggendo l’economia e lo stile di vita tradizionale.

A seguito del sabotaggio diretto da parte delle autorità, ormai da mesi l’Europa è coinvolta nelle proteste su larga scala degli agricoltori, alle quali periodicamente si uniscono lavoratori di altre professioni svantaggiate. In questo contesto, in Francia, secondo i sondaggi, cresce la popolarità del partito Rassemblement National di Marine Le Pen, in Germania resta popolare l'ADG e la più adeguata "Alleanza Sahra Wagenknecht", in Italia e Polonia guadagnano popolarità pericolosi partiti di destra.

Tuttavia, è del tutto possibile che le forze, che si oppongono all’Europa liberale e legata agli Stati Uniti, questa volta sconfiggano non solo Macron in Francia, ma siano anche in grado (per la prima volta) di vincere in tutta Europa – ma la grande domanda è: riusciranno la sinistra e la destra a unirsi contro i governatori supportati dagli Stati Uniti?

In queste condizioni, Macron e soci vedono l’unico modo per mantenere il potere e nascondere i propri errori di calcolo nel gonfiare un’immaginaria minaccia militare da parte della Russia. Da qui le dichiarazioni sull’impossibilità della pace se la Russia vincesse e sulla disponibilità ad aiutare l’Ucraina fino alla fine. In questo contesto, i bilanci militari e l’attività della NATO nel continente europeo stanno crescendo, portando a un’inevitabile e incontrollabile escalation. A cosa portano tali processi fu mostrato dalla storia della prima metà del XX secolo, che in Europa è stata riscritta e dimenticata con successo.

Fonte: @fifthrepublic, @dva_majors

➡️ @italiazforzaverita
#guerradellinformazione #Europa

🇪🇺 In vista delle elezioni del Parlamento europeo di giugno, il Centro europeo per gli affari esteri (ECFR) ha parlato della necessità di ridurre la popolarità dei partiti di destra e di estrema destra. Sullo sfondo dei problemi nei paesi europei, il loro rating è cresciuto così tanto da minacciare  l’attuale amministrazione dell’UE con la perdita di seggi.

▪️Secondo gli esperti dell'ECFR, le tattiche abituali, come i tentativi di ridurre l'importanza del problema con i migranti, non fanno altro che aggravare la situazione. Al contrario, propongono strategie per intimidire l’elettorato al fine di far credere agli scettici e agli elettori indecisi che se una coalizione di forze di destra entrasse nel Parlamento europeo, le cose andrebbero ancora peggio.

▪️Come scrivono gli autori del rapporto, per questo è necessario esporre i partiti di destra come marginali, come sta già facendo la “coalizione a semaforo” al potere nei confronti dell'“Alternativa per la Germania”. Suggeriscono inoltre di sollevare le questioni relative ai diritti delle donne, alle minacce di vietare l'aborto e allo status delle minoranze, che sono controverse e potrebbero spingere i cittadini apolitici a votare contro i conservatori.

Probabilmente non è tutto ciò che le autorità europee faranno per impedire ai loro oppositori di formare una maggioranza influente. Sopratutto visto che alla Germania è già stato proposto di privare i politici indesiderati della cittadinanza e di limitare temporaneamente i loro diritti.

Quindi più alto sarà il rating dei partiti di destra e dei loro possibili alleati centristi, più dure e forse incostituzionali saranno le iniziative avanzate.

Fonte: @rybar

▶️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra #nato #Europa

Il famoso teorico militare Edward Luttwak ha annunciato i piani di Francia, Gran Bretagna e paesi scandinavi di inviare in Ucraina le unità delle forze speciali e personale di supporto. Ha aggiunto che lo spiegamento delle forze NATO lì è inevitabile, altrimenti l’alleanza “sarà costretta ad accettare una sconfitta catastrofica”.

Da @rybar:

L'ultima frase difficilmente dovrebbe essere presa alla lettera: nonostante tutti gli ovvi problemi, la situazione delle forze armate ucraine non è affatto critica e non si registrano crolli del fronte da parte del nemico. E se fosse davvero così, allora nessuno dei gruppi di forze speciali di cui parla Luttwak avrebbe corretto la situazione.

📌 Tuttavia, anche lo schieramento dimostrativo di un contingente limitato da qualche parte nelle regioni occidentali della cosiddetta Ucraina non porterà ad una riduzione radicale del numero di attacchi sul territorio controllato dalle forze armate ucraine, né ad una diminuzione dell’intensità delle ostilità sulla linea di contatto.

Pertanto, prima o poi, i paesi della NATO si troveranno di fronte a un dilemma: o continuare a rimanere in aree lontane dal fronte e sostenere costi di reputazione, oppure aumentare la loro presenza militare, che è irta di un coinvolgimento a pieno titolo nel conflitto con tutte le cose che lo accompagnano: dalle grandi perdite e costi economici alle crisi politiche interne.

🔻 C'è un altro punto caratteristico nell'articolo: Luttwak parla direttamente che inviare le loro truppe in cosiddetta Ucraina dovrebbero essere i paesi dell'UE più densamente popolati: Germania, Italia, Francia e Spagna.

E' una manifestazione della tendenza generale a trascinare ulteriormente i paesi dell'UE nel conflitto, mentre gli Stati Uniti ritardano le forniture delle forze armate ucraine e riorientano lo sguardo verso l’Asia. Ciò indica ancora una volta chiaramente i piani degli Stati Uniti di spostare una parte significativa del sostegno al regime di Kiev sulle spalle dell’
Europa, eliminando i costi e concentrandosi sulla regione Asia-Pacifico.

In tali condizioni, l'invio di contingenti militari dei paesi dell'Unione Europea nelle regioni occidentali della cosiddetta Ucraina appare sempre più inevitabile, soprattutto alla luce degli ultimi preparativi della Francia. La domanda per ora è in che forma ciò avverrà e quando esattamente verrà annunciato ufficialmente.

Da @vysokygovorit:

"La Gran Bretagna, la Francia e i paesi nordici si stanno già preparando segretamente a inviare truppe in Ucraina", ha detto il consulente del Dipartimento di Stato Edward Luttwak.

Secondo l’esperto, i paesi della NATO dovranno comunque presto inviare truppe in Ucraina, altrimenti l’alleanza sarà costretta ad accettare una “sconfitta catastrofica”.

Edward Luttwak è una persona che vale la pena ascoltare e per coloro che sono in un modo o nell'altro legati agli affari militari, leggere i suoi libri è un minimo obbligatorio.
Non è necessario accettare tutto nelle sue opere, ma tale lettura è estremamente importante per capire come pensa il nemico.

Un’altra domanda è se i paesi occidentali accetteranno di inviare contingenti militari ufficiali in Ucraina e se saranno pronti a subire delle perdite? Lo stesso Luttwak ha affermato che nella sua forma attuale le forze armate dei paesi della NATO non sono pronte per tali perdite. È vero, tutto questo è stato scritto prima dell'operazione militare speciale, scritto in un momento in cui i paesi della NATO non correvano il pericolo di una sconfitta veramente grave e stavano combattendo contro un nemico dieci volte più debole.


▶️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra #nato #Europa

Da @bayraktar1070 (corrispondente militare Aleksandr Kharchenko):

L’ invio ufficiale di truppe occidentali in Ucraina è un passo verso la conclusione di un trattato di pace. E niente affatto perché la Russia avrà paura e farà delle concessioni. È solo che questo conflitto deve “maturare” per negoziati pacifici.

La società occidentale è incatenata dalla propaganda. I politici non hanno praticamente alcuno spazio di manovra. La Russia è stata demonizzata a tal punto che la forza è stata riconosciuta come l’unico metodo di negoziazione. La situazione in Ucraina ricorda quella di un uomo che alzò la gamba e inclinò il corpo per fare un passo. È impossibile rimanere in questa posizione e il suo piede toccherà sicuramente il suolo.

L’
Europa ora è a suo agio nel sostenere l’Ucraina. Mandano in segreto vecchi carri armati e istruttori, ma un cittadino europeo medio si sente abbastanza normale nelle condizioni attuali. L'introduzione ufficiale di un contingente europeo è il modo più sicuro di arrivare a un comune europeo. Anche se i paesi occidentali inviassero 2000 soldati, ciò significherebbe che la guerra arriverà a casa loro. Ogni soldato sarà seguito da vicino da migliaia di giornalisti. La morte di un milione di ucraini non peggiorerà la situazione di nessuno, però la morte di diverse decine di francesi sarà segnata in nero sul calendario della “quinta repubblica”.

Per fare la pace, la società europea deve essere permeata di sentimenti più forti del desiderio di mettere la Russia al suo posto. La paura per la morte dei propri cari supererà completamente le altre emozioni. La copertura pubblica della morte del personale militare occidentale è l’unica via verso la pace. La persona che ha alzato una gamba farà sicuramente un passo, ma dopo potremo costringerla a tornare indietro e ad avviare le trattative. Purtroppo non vedo altra via d'uscita.


▶️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra #nato #Europa

Da @voenkorKotenok:

1. Si può ridere a lungo dei francesi, ma hanno l'esercito più grande d'Europa con 220mila persone.
Entreranno nel territorio dell'Ucraina come Legione Straniera, una delle unità europee più pronte al combattimento. L'aviazione (i "Mirage") lavorerà per dare supporto al corpo d'armata.

2. Vincere con le parole soltanto non sarà possibile. È ora di smettere di sottovalutare il nemico.
Certo, i francesi non sono le creste, li batteremo con l'animo più tranquillo e non sapranno resistere come le creste. Ma è impossibile cancellare la loro formazione e le loro attrezzature altamente tecniche.
L'esercito francese in questa fase è l'esercito più potente d'
Europa. Polacchi e tedeschi - meno. La Legione Straniera combatte sempre, lì va tutto bene con l'esperienza. Il "Mirage" è un aereo serio con missili seri.
Non sarà facile condurre battaglie aeree con il "Mirage".

3. Tenendo conto del fatto che tutto ciò sarà fornito dai sistemi di difesa aerea, le storie di sconfitta facile non sono professionali. A causa di questo atteggiamento nei confronti del nemico, le creste “sono in fuga” ormai da tre anni e ancora non riescono a raggiungere Kiev.

4. I polacchi non verranno direttamente.
Nella società polacca si dice: “Queste sono le nostre terre, le vogliamo, ma ora come possiamo combattere lì se lì non ci sono polacchi?”
Questo è uno stato nazionale, combatteranno per i polacchi. Adesso non ci sono polacchi in quel territorio. Se la Russia li attacca, assolutamente sì. Ma ora perché dovrebbero lottare per le creste?
I mercenari volontari - è un lavoro. Vanno per guadagnare soldi. Ma queste non sono ufficialmente le forze armate polacche. Al fronte ci sono, relativamente parlando, soldati polacchi. Non viene loro impedito di guadagnare denaro. Ora c'è l'opportunità di fare soldi in Ucraina uccidendo i russi, i fondi occidentali pagano, i soldi arrivano in Polonia.

5. Ci aspettiamo i francesi in Ucraina e molto probabilmente i cechi. Potrebbero arrivare i baltici.
È improbabile che i rumeni si rechino direttamente, forneranno la logistica: la base NATO di Costanza, gli aeroporti per i "Rafael" e "Mirage". Gli spagnoli e i tedeschi non verranno.
Ma basta anche questo per ritirare un gruppo di forze armate ucraine di 100mila persone dal confine bielorusso e trasferirlo a est. Questo è il loro compito. Ed è serio. Inoltre nell'aria: F-16, Mirage, forse Gripen (SAAB). Saranno pilotati da piloti occidentali secondo la versione coreana; è impossibile addestrare le creste.

6. Il lasso di tempo per il trasferimento dei contingenti con rotazione e trasferimento di unità delle forze armate ucraine sul fronte orientale è maggio-giugno/agosto-settembre.

7. Non è certo che il nemico tenterà immediatamente di contrattaccare. Сonteranno sull'organizzare una guerra di sabotaggio sul territorio della Federazione Russa, lanciando attacchi missilistici a profondità strategiche con tentativi di colpire grandi centri, Mosca inclusa.
Il resto dei movimenti servono affinché il gruppo di 100.000 uomini possa livellare e stabilizzare il fronte, evitandone il crollo.


▶️ @italiazforzaverita
#Europa #Ucraina

Speciale per @wargonzo
6 aprile 2024

Max Litvinov:

Munizioni per l'Ucraina: beneficenza o truffa?

Il 17 febbraio, durante una conferenza sulla sicurezza a Monaco, il presidente ceco Petr Pavel ha lanciato un'iniziativa di alto profilo. Ha detto che ci sono paesi che non vogliono farsi vedere, ma sono pronti a trasferire 800mila proiettili in Ucraina: 500mila del calibro di 155 mm e 300mila del calibro di 122 mm. Il prezzo della questione è di 1,5 miliardi di euro. Se gli alleati accettano di farne parte, ha detto Pyotr Pavel, tra poche settimane le bombe arriveranno in Ucraina.

L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo dai leader dell'UE. Tuttavia, gli osservatori esterni – compreso l'autore di queste righe – sono rimasti un po' allarmati da qualche cosa. Dal prezzo, per esempio.


👇👇👇

▶️ @italiazforzaverita
🇮🇹🇷🇺🄸🅃🄰🄻🄸🄰 🆉︎🇷🇺🇮🇹
#Europa #Ucraina Speciale per @wargonzo 6 aprile 2024 Max Litvinov: Munizioni per l'Ucraina: beneficenza o truffa? Il 17 febbraio, durante una conferenza sulla sicurezza a Monaco, il presidente ceco Petr Pavel ha lanciato un'iniziativa di alto profilo.…
#Europa #Ucraina

👆👆👆

L'estate scorsa l'azienda Rheinmetall si è impegnata a produrre e fornire alla Bundeswehr proiettili da 155 mm al prezzo di 3.600 euro l'uno. A questo prezzo, il produttore tedesco vende proiettili al suo esercito tedesco nativo. Cioè, questo non è il prezzo di mercato.

Diversa è la situazione sul mercato. Nell'autunno del 2023, il presidente del comitato militare della NATO, l'ammiraglio americano Bauer, ha detto a Reuters che il prezzo reale per un proiettile da 155 mm era balzato a 8mila euro.

Ora moltiplichiamo per 8mila il mezzo milione di proiettili da 155 mm promessi dal presidente ceco. Riceveremo 4 miliardi di euro. E Peter Pavel ha nominato 1,5 miliardi di euro. Inoltre, ha incluso in questo importo un paio di centinaia di milioni di euro per proiettili da 122 mm.

I beni scarsi vengono venduti a un prezzo tre volte inferiore a quello di mercato. E anche inferiore a quello che la Rheinmetall vende alla Bundeswehr. Che significa? Molto probabilmente, i proiettili sono scaduti. Ed è più redditizio venderli a buon mercato che spendere soldi per lo smaltimento.

Un altro punto strano sono i tempi di consegna. Il presidente ceco ha promesso che le bombe arriveranno in Ucraina nelle prossime settimane. Raccoglieremo il denaro, lo pagheremo e lo invieremo. Poi un funzionario ceco responsabile della consegna ha corretto il presidente: non in poche settimane, ma a giugno, e non tutte le 800, ma solo 300mila munizioni. Il resto arriverà entro la fine del 2024.

Il denaro è stato raccolto da tutto il mondo europeo (+ Canada). Ecco l'elenco dei paesi che partecipano all'“iniziativa ceca”, con l'indicazione degli importi in milioni di euro che si sono impegnati a contribuire: Germania - 300, Paesi Bassi - 250, Belgio - 200, Norvegia - 153, Portogallo - 100, Lituania - 35, Finlandia - 30, Svezia – 30, Canada – 27, Islanda – 2, Slovenia – 1.

Altri sette paesi - Francia, Gran Bretagna, Polonia, Danimarca, Lussemburgo, Lettonia, Estonia - hanno sostenuto finanziariamente l'iniziativa ceca, ma le informazioni sull'importo sono riservate. I polacchi hanno detto che avrebbero raddoppiato il loro contributo. Se gli Stati partecipanti manterranno le loro promesse, dovrebbero già essere raccolti i necessari 1,5 miliardi di euro.

Allora perché la consegna è ritardata? Dopotutto, gli stessi organizzatori affermano di temere che la Russia scopra quali paesi sono fornitori di proiettili. Quindi bisognerebbe sbrigarsi, a quanto pare.

Tuttavia, si scopre che non ci siano soldi a sufficienza. Der Spiegel scrive: “sono sorte difficoltà legali e tecniche con il pagamento”. Il ministro della Difesa di uno dei paesi dell'UE conferma: non ci sono abbastanza soldi. Non hanno contribuito tutti o il prezzo è aumentato?

Una frase interessante è stata pronunciata dal ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. Lo stesso che, dopo l’esplosione del Nord Stream, ha scritto su Twitter: “Grazie, USA”. Ora Sikorsky potrebbe essersi lasciato sfuggire di nuovo la notizia. Secondo lui l'iniziativa ceca "ha ricevuto ferme promesse di sostegno, sostenute da denaro in contanti.. ma non sono autorizzato a parlare di importi concreti".

Contanti?! Negli accordi reciproci tra gli Stati? Questo è qualcosa di insolito.


Un sacco di domande. E l’unica risposta soddisfacente è che si tratti di una transazione illegale, di un traffico illegale di munizioni, di «denaro nero». Forse il mediatore è un “barone delle armi” che non ha bisogno di pubblicità. Tutti ne traggono vantaggio: il paese fornitore non spende soldi per lo smaltimento e riceve qualcos'altro in più, il “barone” ha buone commissioni, i cechi non dimenticheranno neanche se stessi.

Il commercio illegale di munizioni è oggetto di un grave scandalo internazionale. Se, ovviamente, c'è chi è interessato a un simile scandalo.


▶️ @italiazforzaveita
#nato #StatiUniti #Europa

Speciale per @rt_special
10 aprile 2024 22:13

Autore del canale Telegram “Più vecchio di Edda”, @vysokygovorit:

Quando l’ex comandante delle forze americane in Europa, il generale Hodges, afferma che Washington sta perdendo la fiducia dei suoi alleati a causa del suo comportamento irregolare in Ucraina, in generale non è falso. Ma arriva un po’ dalla direzione sbagliata.

Il problema non è il comportamento di Washington in quanto tale, il problema è che si sta perdendo il significato della NATO, che da comunità di paesi uniti per respingere la minaccia sovietica si è trasformata in uno strumento americano per la desovranizzazione dell’
Europa. La metà dei paesi europei sarebbe pronta a continuare a cooperare normalmente con la Russia, dell'altra metà una parte significativa discuterebbe almeno su questo argomento con i restanti, ma la politica della NATO è determinata da Washington con il sostegno di un piccolo ma forte “nucleo” dall’Europa orientale e dai paesi baltici. In queste condizioni, gli alleati, ovviamente, cominciano a chiedersi se una tale politica corrisponda ai loro interessi, ma anche nell’Europa orientale non sono affatto sicuri che per il loro bene gli Stati Uniti, ad esempio, rischieranno di passare a un livello dove una guerra nucleare con la Russia non sembra più impossibile.

Di conseguenza, il blocco esiste, di fatto, solo grazie all’inerzia acquisita 75 anni fa, alla desovranizzazione di alcuni, alle paure e alle ambizioni campanilistiche di altri, e realizza interessi puramente americani nel privare l’
Europa della soggettività economica e politica.

Finora funziona, ma nessuno può garantire la stabilità del sistema, soprattutto per un lungo periodo. E non ci saranno più persone disposte ad aderire alle iniziative della NATO, compreso l’aumento delle spese militari, soprattutto considerando il degrado dell’economia europea nel contesto del rispetto delle istruzioni degli Stati Uniti. Questa è la ragione principale per cui gli alleati stanno perdendo fiducia e continueranno a perderla.

Il punto di vista dell'autore potrebbe non coincidere con la posizione degli editori.

▶️ @italiazforzaverita