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#opinionisullaguerra #nato #Europa

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Per riassumere, dirò: nessuno dovrebbe rallegrarsi della distruzione di depositi militari, stazioni ferroviarie, ponti e centrali elettriche più degli abitanti dell'Ucraina non ancora mobilitati.

Forse solo uno di questi colpi ti salverà, senza trasformarti in un soldato delle forze armate ucraine, il cui intero percorso di combattimento si estenderà da un mese di addestramento, anche nel Regno Unito, al trasferimento in un cimitero in una bara chiusa. Ed è positivo se ci vorranno sei mesi per completare l'intero viaggio.

💬 Se parliamo della visione della guerra da parte dell’Europa, qui vediamo due tendenze principali. La NATO fa apertamente affidamento sulla “barriera sanitaria” come carne da cannone: dato il rafforzamento degli eserciti dell’Europa orientale, principalmente polacco, e di fatto lascia il ruolo di riserva e forze di supporto agli eserciti dell’Europa occidentale. Il motivo è semplice: il potenziamento delle forze armate da parte dei paesi dell’Europa occidentale nella loro attuale situazione economica si rivelerà costosissimo e richiederà molto tempo. In queste condizioni risulta più facile sostenere la crescita di Polonia, Romania, Finlandia e altri attori più piccoli.

L’idea di “Schengen militare”, cioè un piano per semplificare il trasporto militare in
Europa, deve essere vista attraverso lo stesso prisma. Affinché la barriera possa svolgere il suo compito, avrà bisogno di sostegno e qui la NATO ha bisogno di un meccanismo funzionante di questo sostegno, non dipendente dal famigerato quinto articolo, nell'ambito del quale non è ancora chiaro come si comporterà ognuno nelle condizioni di un possibile conflitto diretto con la Russia.

Logicamente, il sistema ricostruito dovrebbe assomigliare a questo: gli eserciti della Polonia e di altri paesi dell’
Europa orientale, schierati oltre i limiti immaginabili per le loro economie, ricevendo carichi e supporto da contingenti limitati dall’Occidente, trasferiti nel quadro di “Schengen militare”. E tutto questo è controllato da un generale americano.

Dov'è l'UE e l'idea dell'Euroesercito in questo disegno? Da nessuna parte, l’UE non è necessaria, nemmeno per gli americani e i loro protetti nella NATO.


➡️ @italiazforzaverita
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​​#Italia 🇮🇹🇪🇺 Sullo sfondo delle proteste degli agricoltori, in effetti gli italiani stanno attirando l'attenzione su un altro problema dell'agricoltura locale: le terre italiane soffrono della presenza ovunque di generatori eolici e pannelli solari. Non…
#Italia #Europa #StatiUniti

Il nostro iscritto ha ragione, che il progresso tecnologico certamente porta tanti benefici ben visibili. E c'è da dire anche che in Italia l'uso di queste tecnologie verdi è giustificato: dove ancora installare i pannelli solari se non nel nostro paese con tanto sole, di venti non né parliamo, siamo un paese di mare e montagna allo stesso tempo. Il discorso è nell'altro. Da un lato, lo sviluppo dell'energetica del paese, purtroppo, dipende molto dal contesto politico. E se l'Europa Unità (gli Stati Uniti, come beneficiari finali che ci stanno dietro) sta spingendo da decenni il concetto dell'energia verde, non lo fa per la preoccupazione dell'impatto ambientale. E ciò si è capito bene adesso, con la distruzione dei Nord Stream. Tutti questi discorsi sono serviti non solo per impossessarsi del settore energetico europeo, dove il gas economico russo viene sostituito dal gas liquefatto americano molto, ma molto costoso, ma per mettere in ginocchio le industrie europei e di conseguenza gli interi paesi. Perché in tutti questi anni, al posto di investire nell'energia verde si poteva benissimo sviluppare l'energia nucleare, che in termini di potenza non è comparabile a nessuna fonte dell'energia green e se usata in modo coerente nel processo del suo utilizzo è molte volte più "green". Come risultato, ci troviamo di fronte al settore energetico europeo tradizionale, funzionante sul carbone o gas, di fatto distrutto, dove le fonti alternative di energia verde presenti, comunque, non riescono a coprire il fabbisogno dell'economia attuale, quindi diventiamo sempre più dipendenti all'economia americana, costretti ad acquistare non solo l'energia americana, ma anche qualsiasi altri beni, poiché senza energia non riusciamo a produrli noi stessi. Diventa un circolo vizioso.

Purtroppo i politici italiani, come anche i loro colleghi europei, non hanno pensato del fatto che per la prosperità di un paese è indispensabile non solo la sicurezza militare (di cui si parla tanto), ma anche sicurezza energetica, alimentare ecc. Nel senso che il paese non deve dipendere dai partner (o i padroni?) oltremare per avere le proprie fonti energetiche, le proprie industrie per poter produrre tutto il necessario, incluso i beni alimentari. E qui subentra un altro lato del discorso dell'energia green.

Sicuramente vi ricordate benissimo tutti quei discorsi sulle mucche che emettono troppo metano, che bisogna chiudere gli allevamenti bovini, etc. E sempre nella stessa logica da un paio di anni cominciano a spingere l'argomento di mangiare i "grilli", la famosa farina di grillo, con le sue qualità nutrizionali eccezionali ecc. (ovviamente sono tutte bufale, come anche il fatto di colpevolezza delle mucche sull'impatto ambientale, solo il tasso di allergie crescerà vertigiosamente, senza parlare del fatto che il sistema digestivo di un comune europeo non è adatto a digerire questo tipo di alimenti, a differenza di altri popoli che li mangiano da secoli). Chiaramente lo scopo di tutto ciò, come precedentemente con l'argomento dell'"energia green" è lo stesso. E non è per niente la preoccupazione né per l'ambiente né per la salute di noi, cittadini. Si tratta come sempre dei benefici delle multinazionali. Semplicemente usano lo stesso metodo che hanno già applicato col successo sull'energia verde, cioè dietro gli slogan ambientalistici, seminano nelle menti dei cittadini comuni, che l'agricoltura non serve, al posto della carne si può benissimo andare avanti con i grilli e scarafaggi, e l'agricoltura è un male che va eliminato.

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➡️ @italiazforzaverita
#Italia #Europa #StatiUniti

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È in più la politica statale, ed è quello che abbiamo cercato di accennare nel post precedente assieme a @rybar, (spinta anche dai fondi dell' UE) che rende molto più redditizio chiudere la propria azienda agricola sostituendola con un campo solare (magari non è per caso? magari è una politica, che viene promossa appositamente?) e quindi centinaia di migliaia di ettari di terra agricola vengono tolti dall'uso agricolo e le generazioni nuovi dei figli di agricoltori troveranno altro impiego e scorderanno il mestiere tramandatogli da secoli. E arriverà il momento quando ci troveremo costretti a comprare alimenti all'estero dopo aver distrutto il proprio settore agricolo, come sta succedendo adesso con le industrie europee che iniziano a chiudersi in Europa e trasferirsi, indovinate dove, in.... America. Pensate che sono tutte le teorie complotistiche? Niente affatto. Basta guardare chi sta dietro, quali fondi finanziano lo spingere di questi argomenti.

Quindi, ricapitolando, non si tratta di non usare l'energia verde, ma lo Stato come tale dovrebbe avere una strategia in generale, dove vuole arrivare in futuro e proporre soluzioni dopo aver studiato l'argomento nel complesso, senza ostacolare lo sviluppo di un settore a svantaggio di un altro, valutando bene tutti i rischi e vantaggi, a cosa si va incontro, non opporre una politica ad un'altra, ma magari addoperarle tutte due in modo ottimale.

➡️ @italiazforzaverita
#Europa #India #Yemen

🇪🇺🇮🇳🇾🇪 Un eccellente esempio di come gli attacchi Houthi abbiano influenzato il transito dei prodotti petroliferi attraverso il Mar Rosso. Il grafico mostra il livello delle esportazioni di carburante dall'India in Europa.

Come possiamo vedere, il numero è sceso a livelli catastroficamente bassi mentre gli attacchi di Ansarallah continuano ed è troppo costoso economicamente fare un giro per l’Africa.

In questa situazione, la vittima principale è l'Europa, dove la carenza di carburante e, di conseguenza, i prezzi del carburante stanno crescendo - dopo tutto, le esportazioni dirette dalla Russia sono state abbandonate nella maggior parte dell'Europa.

Il beneficiario in questo caso sono gli Stati Uniti, che forniscono carburante a prezzi esorbitanti. E più lungo sarà l’attacco degli Houthi, più forte sarà la crisi in Europa, il che andrà solo a vantaggio degli americani.

Quindi la risposta alla domanda se l’esercito americano sarà in grado di fermare gli attacchi è “no”. Semplicemente non ne hanno bisogno. L'Unione Europea si è allarmata per un motivo e l'operazione avviata è proprio legata all'urgente necessità di proteggere la navigazione marittima.

Mappa ad alta risoluzione

Fonte: @rybar

➡️ @italiazforzaverita
#Europa #Russia

I politici europei, alla ricerca del potere stanno conducendo i loro cittadini sulla via della guerra

La recente attività di Macron nel tentativo di trascinare la Francia e una serie di altri paesi in un conflitto diretto con la Russia si è rivelata un gioco politico pericoloso. Il fatto è che nel giugno 2024 si terranno le elezioni dei deputati al Parlamento europeo. Allo stesso tempo, la popolazione dei paesi dell’UE in realtà non è molto soddisfatta delle loro autorità che, per il bene delle multinazionali e dei globalisti, stanno distruggendo l’economia e lo stile di vita tradizionale.

A seguito del sabotaggio diretto da parte delle autorità, ormai da mesi l’Europa è coinvolta nelle proteste su larga scala degli agricoltori, alle quali periodicamente si uniscono lavoratori di altre professioni svantaggiate. In questo contesto, in Francia, secondo i sondaggi, cresce la popolarità del partito Rassemblement National di Marine Le Pen, in Germania resta popolare l'ADG e la più adeguata "Alleanza Sahra Wagenknecht", in Italia e Polonia guadagnano popolarità pericolosi partiti di destra.

Tuttavia, è del tutto possibile che le forze, che si oppongono all’Europa liberale e legata agli Stati Uniti, questa volta sconfiggano non solo Macron in Francia, ma siano anche in grado (per la prima volta) di vincere in tutta Europa – ma la grande domanda è: riusciranno la sinistra e la destra a unirsi contro i governatori supportati dagli Stati Uniti?

In queste condizioni, Macron e soci vedono l’unico modo per mantenere il potere e nascondere i propri errori di calcolo nel gonfiare un’immaginaria minaccia militare da parte della Russia. Da qui le dichiarazioni sull’impossibilità della pace se la Russia vincesse e sulla disponibilità ad aiutare l’Ucraina fino alla fine. In questo contesto, i bilanci militari e l’attività della NATO nel continente europeo stanno crescendo, portando a un’inevitabile e incontrollabile escalation. A cosa portano tali processi fu mostrato dalla storia della prima metà del XX secolo, che in Europa è stata riscritta e dimenticata con successo.

Fonte: @fifthrepublic, @dva_majors

➡️ @italiazforzaverita
#guerradellinformazione #Europa

🇪🇺 In vista delle elezioni del Parlamento europeo di giugno, il Centro europeo per gli affari esteri (ECFR) ha parlato della necessità di ridurre la popolarità dei partiti di destra e di estrema destra. Sullo sfondo dei problemi nei paesi europei, il loro rating è cresciuto così tanto da minacciare  l’attuale amministrazione dell’UE con la perdita di seggi.

▪️Secondo gli esperti dell'ECFR, le tattiche abituali, come i tentativi di ridurre l'importanza del problema con i migranti, non fanno altro che aggravare la situazione. Al contrario, propongono strategie per intimidire l’elettorato al fine di far credere agli scettici e agli elettori indecisi che se una coalizione di forze di destra entrasse nel Parlamento europeo, le cose andrebbero ancora peggio.

▪️Come scrivono gli autori del rapporto, per questo è necessario esporre i partiti di destra come marginali, come sta già facendo la “coalizione a semaforo” al potere nei confronti dell'“Alternativa per la Germania”. Suggeriscono inoltre di sollevare le questioni relative ai diritti delle donne, alle minacce di vietare l'aborto e allo status delle minoranze, che sono controverse e potrebbero spingere i cittadini apolitici a votare contro i conservatori.

Probabilmente non è tutto ciò che le autorità europee faranno per impedire ai loro oppositori di formare una maggioranza influente. Sopratutto visto che alla Germania è già stato proposto di privare i politici indesiderati della cittadinanza e di limitare temporaneamente i loro diritti.

Quindi più alto sarà il rating dei partiti di destra e dei loro possibili alleati centristi, più dure e forse incostituzionali saranno le iniziative avanzate.

Fonte: @rybar

▶️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra #nato #Europa

Il famoso teorico militare Edward Luttwak ha annunciato i piani di Francia, Gran Bretagna e paesi scandinavi di inviare in Ucraina le unità delle forze speciali e personale di supporto. Ha aggiunto che lo spiegamento delle forze NATO lì è inevitabile, altrimenti l’alleanza “sarà costretta ad accettare una sconfitta catastrofica”.

Da @rybar:

L'ultima frase difficilmente dovrebbe essere presa alla lettera: nonostante tutti gli ovvi problemi, la situazione delle forze armate ucraine non è affatto critica e non si registrano crolli del fronte da parte del nemico. E se fosse davvero così, allora nessuno dei gruppi di forze speciali di cui parla Luttwak avrebbe corretto la situazione.

📌 Tuttavia, anche lo schieramento dimostrativo di un contingente limitato da qualche parte nelle regioni occidentali della cosiddetta Ucraina non porterà ad una riduzione radicale del numero di attacchi sul territorio controllato dalle forze armate ucraine, né ad una diminuzione dell’intensità delle ostilità sulla linea di contatto.

Pertanto, prima o poi, i paesi della NATO si troveranno di fronte a un dilemma: o continuare a rimanere in aree lontane dal fronte e sostenere costi di reputazione, oppure aumentare la loro presenza militare, che è irta di un coinvolgimento a pieno titolo nel conflitto con tutte le cose che lo accompagnano: dalle grandi perdite e costi economici alle crisi politiche interne.

🔻 C'è un altro punto caratteristico nell'articolo: Luttwak parla direttamente che inviare le loro truppe in cosiddetta Ucraina dovrebbero essere i paesi dell'UE più densamente popolati: Germania, Italia, Francia e Spagna.

E' una manifestazione della tendenza generale a trascinare ulteriormente i paesi dell'UE nel conflitto, mentre gli Stati Uniti ritardano le forniture delle forze armate ucraine e riorientano lo sguardo verso l’Asia. Ciò indica ancora una volta chiaramente i piani degli Stati Uniti di spostare una parte significativa del sostegno al regime di Kiev sulle spalle dell’
Europa, eliminando i costi e concentrandosi sulla regione Asia-Pacifico.

In tali condizioni, l'invio di contingenti militari dei paesi dell'Unione Europea nelle regioni occidentali della cosiddetta Ucraina appare sempre più inevitabile, soprattutto alla luce degli ultimi preparativi della Francia. La domanda per ora è in che forma ciò avverrà e quando esattamente verrà annunciato ufficialmente.

Da @vysokygovorit:

"La Gran Bretagna, la Francia e i paesi nordici si stanno già preparando segretamente a inviare truppe in Ucraina", ha detto il consulente del Dipartimento di Stato Edward Luttwak.

Secondo l’esperto, i paesi della NATO dovranno comunque presto inviare truppe in Ucraina, altrimenti l’alleanza sarà costretta ad accettare una “sconfitta catastrofica”.

Edward Luttwak è una persona che vale la pena ascoltare e per coloro che sono in un modo o nell'altro legati agli affari militari, leggere i suoi libri è un minimo obbligatorio.
Non è necessario accettare tutto nelle sue opere, ma tale lettura è estremamente importante per capire come pensa il nemico.

Un’altra domanda è se i paesi occidentali accetteranno di inviare contingenti militari ufficiali in Ucraina e se saranno pronti a subire delle perdite? Lo stesso Luttwak ha affermato che nella sua forma attuale le forze armate dei paesi della NATO non sono pronte per tali perdite. È vero, tutto questo è stato scritto prima dell'operazione militare speciale, scritto in un momento in cui i paesi della NATO non correvano il pericolo di una sconfitta veramente grave e stavano combattendo contro un nemico dieci volte più debole.


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#opinionisullaguerra #nato #Europa

Da @bayraktar1070 (corrispondente militare Aleksandr Kharchenko):

L’ invio ufficiale di truppe occidentali in Ucraina è un passo verso la conclusione di un trattato di pace. E niente affatto perché la Russia avrà paura e farà delle concessioni. È solo che questo conflitto deve “maturare” per negoziati pacifici.

La società occidentale è incatenata dalla propaganda. I politici non hanno praticamente alcuno spazio di manovra. La Russia è stata demonizzata a tal punto che la forza è stata riconosciuta come l’unico metodo di negoziazione. La situazione in Ucraina ricorda quella di un uomo che alzò la gamba e inclinò il corpo per fare un passo. È impossibile rimanere in questa posizione e il suo piede toccherà sicuramente il suolo.

L’
Europa ora è a suo agio nel sostenere l’Ucraina. Mandano in segreto vecchi carri armati e istruttori, ma un cittadino europeo medio si sente abbastanza normale nelle condizioni attuali. L'introduzione ufficiale di un contingente europeo è il modo più sicuro di arrivare a un comune europeo. Anche se i paesi occidentali inviassero 2000 soldati, ciò significherebbe che la guerra arriverà a casa loro. Ogni soldato sarà seguito da vicino da migliaia di giornalisti. La morte di un milione di ucraini non peggiorerà la situazione di nessuno, però la morte di diverse decine di francesi sarà segnata in nero sul calendario della “quinta repubblica”.

Per fare la pace, la società europea deve essere permeata di sentimenti più forti del desiderio di mettere la Russia al suo posto. La paura per la morte dei propri cari supererà completamente le altre emozioni. La copertura pubblica della morte del personale militare occidentale è l’unica via verso la pace. La persona che ha alzato una gamba farà sicuramente un passo, ma dopo potremo costringerla a tornare indietro e ad avviare le trattative. Purtroppo non vedo altra via d'uscita.


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#opinionisullaguerra #nato #Europa

Da @voenkorKotenok:

1. Si può ridere a lungo dei francesi, ma hanno l'esercito più grande d'Europa con 220mila persone.
Entreranno nel territorio dell'Ucraina come Legione Straniera, una delle unità europee più pronte al combattimento. L'aviazione (i "Mirage") lavorerà per dare supporto al corpo d'armata.

2. Vincere con le parole soltanto non sarà possibile. È ora di smettere di sottovalutare il nemico.
Certo, i francesi non sono le creste, li batteremo con l'animo più tranquillo e non sapranno resistere come le creste. Ma è impossibile cancellare la loro formazione e le loro attrezzature altamente tecniche.
L'esercito francese in questa fase è l'esercito più potente d'
Europa. Polacchi e tedeschi - meno. La Legione Straniera combatte sempre, lì va tutto bene con l'esperienza. Il "Mirage" è un aereo serio con missili seri.
Non sarà facile condurre battaglie aeree con il "Mirage".

3. Tenendo conto del fatto che tutto ciò sarà fornito dai sistemi di difesa aerea, le storie di sconfitta facile non sono professionali. A causa di questo atteggiamento nei confronti del nemico, le creste “sono in fuga” ormai da tre anni e ancora non riescono a raggiungere Kiev.

4. I polacchi non verranno direttamente.
Nella società polacca si dice: “Queste sono le nostre terre, le vogliamo, ma ora come possiamo combattere lì se lì non ci sono polacchi?”
Questo è uno stato nazionale, combatteranno per i polacchi. Adesso non ci sono polacchi in quel territorio. Se la Russia li attacca, assolutamente sì. Ma ora perché dovrebbero lottare per le creste?
I mercenari volontari - è un lavoro. Vanno per guadagnare soldi. Ma queste non sono ufficialmente le forze armate polacche. Al fronte ci sono, relativamente parlando, soldati polacchi. Non viene loro impedito di guadagnare denaro. Ora c'è l'opportunità di fare soldi in Ucraina uccidendo i russi, i fondi occidentali pagano, i soldi arrivano in Polonia.

5. Ci aspettiamo i francesi in Ucraina e molto probabilmente i cechi. Potrebbero arrivare i baltici.
È improbabile che i rumeni si rechino direttamente, forneranno la logistica: la base NATO di Costanza, gli aeroporti per i "Rafael" e "Mirage". Gli spagnoli e i tedeschi non verranno.
Ma basta anche questo per ritirare un gruppo di forze armate ucraine di 100mila persone dal confine bielorusso e trasferirlo a est. Questo è il loro compito. Ed è serio. Inoltre nell'aria: F-16, Mirage, forse Gripen (SAAB). Saranno pilotati da piloti occidentali secondo la versione coreana; è impossibile addestrare le creste.

6. Il lasso di tempo per il trasferimento dei contingenti con rotazione e trasferimento di unità delle forze armate ucraine sul fronte orientale è maggio-giugno/agosto-settembre.

7. Non è certo che il nemico tenterà immediatamente di contrattaccare. Сonteranno sull'organizzare una guerra di sabotaggio sul territorio della Federazione Russa, lanciando attacchi missilistici a profondità strategiche con tentativi di colpire grandi centri, Mosca inclusa.
Il resto dei movimenti servono affinché il gruppo di 100.000 uomini possa livellare e stabilizzare il fronte, evitandone il crollo.


▶️ @italiazforzaverita
#Europa #Ucraina

Speciale per @wargonzo
6 aprile 2024

Max Litvinov:

Munizioni per l'Ucraina: beneficenza o truffa?

Il 17 febbraio, durante una conferenza sulla sicurezza a Monaco, il presidente ceco Petr Pavel ha lanciato un'iniziativa di alto profilo. Ha detto che ci sono paesi che non vogliono farsi vedere, ma sono pronti a trasferire 800mila proiettili in Ucraina: 500mila del calibro di 155 mm e 300mila del calibro di 122 mm. Il prezzo della questione è di 1,5 miliardi di euro. Se gli alleati accettano di farne parte, ha detto Pyotr Pavel, tra poche settimane le bombe arriveranno in Ucraina.

L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo dai leader dell'UE. Tuttavia, gli osservatori esterni – compreso l'autore di queste righe – sono rimasti un po' allarmati da qualche cosa. Dal prezzo, per esempio.


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#Europa #Ucraina Speciale per @wargonzo 6 aprile 2024 Max Litvinov: Munizioni per l'Ucraina: beneficenza o truffa? Il 17 febbraio, durante una conferenza sulla sicurezza a Monaco, il presidente ceco Petr Pavel ha lanciato un'iniziativa di alto profilo.…
#Europa #Ucraina

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L'estate scorsa l'azienda Rheinmetall si è impegnata a produrre e fornire alla Bundeswehr proiettili da 155 mm al prezzo di 3.600 euro l'uno. A questo prezzo, il produttore tedesco vende proiettili al suo esercito tedesco nativo. Cioè, questo non è il prezzo di mercato.

Diversa è la situazione sul mercato. Nell'autunno del 2023, il presidente del comitato militare della NATO, l'ammiraglio americano Bauer, ha detto a Reuters che il prezzo reale per un proiettile da 155 mm era balzato a 8mila euro.

Ora moltiplichiamo per 8mila il mezzo milione di proiettili da 155 mm promessi dal presidente ceco. Riceveremo 4 miliardi di euro. E Peter Pavel ha nominato 1,5 miliardi di euro. Inoltre, ha incluso in questo importo un paio di centinaia di milioni di euro per proiettili da 122 mm.

I beni scarsi vengono venduti a un prezzo tre volte inferiore a quello di mercato. E anche inferiore a quello che la Rheinmetall vende alla Bundeswehr. Che significa? Molto probabilmente, i proiettili sono scaduti. Ed è più redditizio venderli a buon mercato che spendere soldi per lo smaltimento.

Un altro punto strano sono i tempi di consegna. Il presidente ceco ha promesso che le bombe arriveranno in Ucraina nelle prossime settimane. Raccoglieremo il denaro, lo pagheremo e lo invieremo. Poi un funzionario ceco responsabile della consegna ha corretto il presidente: non in poche settimane, ma a giugno, e non tutte le 800, ma solo 300mila munizioni. Il resto arriverà entro la fine del 2024.

Il denaro è stato raccolto da tutto il mondo europeo (+ Canada). Ecco l'elenco dei paesi che partecipano all'“iniziativa ceca”, con l'indicazione degli importi in milioni di euro che si sono impegnati a contribuire: Germania - 300, Paesi Bassi - 250, Belgio - 200, Norvegia - 153, Portogallo - 100, Lituania - 35, Finlandia - 30, Svezia – 30, Canada – 27, Islanda – 2, Slovenia – 1.

Altri sette paesi - Francia, Gran Bretagna, Polonia, Danimarca, Lussemburgo, Lettonia, Estonia - hanno sostenuto finanziariamente l'iniziativa ceca, ma le informazioni sull'importo sono riservate. I polacchi hanno detto che avrebbero raddoppiato il loro contributo. Se gli Stati partecipanti manterranno le loro promesse, dovrebbero già essere raccolti i necessari 1,5 miliardi di euro.

Allora perché la consegna è ritardata? Dopotutto, gli stessi organizzatori affermano di temere che la Russia scopra quali paesi sono fornitori di proiettili. Quindi bisognerebbe sbrigarsi, a quanto pare.

Tuttavia, si scopre che non ci siano soldi a sufficienza. Der Spiegel scrive: “sono sorte difficoltà legali e tecniche con il pagamento”. Il ministro della Difesa di uno dei paesi dell'UE conferma: non ci sono abbastanza soldi. Non hanno contribuito tutti o il prezzo è aumentato?

Una frase interessante è stata pronunciata dal ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. Lo stesso che, dopo l’esplosione del Nord Stream, ha scritto su Twitter: “Grazie, USA”. Ora Sikorsky potrebbe essersi lasciato sfuggire di nuovo la notizia. Secondo lui l'iniziativa ceca "ha ricevuto ferme promesse di sostegno, sostenute da denaro in contanti.. ma non sono autorizzato a parlare di importi concreti".

Contanti?! Negli accordi reciproci tra gli Stati? Questo è qualcosa di insolito.


Un sacco di domande. E l’unica risposta soddisfacente è che si tratti di una transazione illegale, di un traffico illegale di munizioni, di «denaro nero». Forse il mediatore è un “barone delle armi” che non ha bisogno di pubblicità. Tutti ne traggono vantaggio: il paese fornitore non spende soldi per lo smaltimento e riceve qualcos'altro in più, il “barone” ha buone commissioni, i cechi non dimenticheranno neanche se stessi.

Il commercio illegale di munizioni è oggetto di un grave scandalo internazionale. Se, ovviamente, c'è chi è interessato a un simile scandalo.


▶️ @italiazforzaveita
#nato #StatiUniti #Europa

Speciale per @rt_special
10 aprile 2024 22:13

Autore del canale Telegram “Più vecchio di Edda”, @vysokygovorit:

Quando l’ex comandante delle forze americane in Europa, il generale Hodges, afferma che Washington sta perdendo la fiducia dei suoi alleati a causa del suo comportamento irregolare in Ucraina, in generale non è falso. Ma arriva un po’ dalla direzione sbagliata.

Il problema non è il comportamento di Washington in quanto tale, il problema è che si sta perdendo il significato della NATO, che da comunità di paesi uniti per respingere la minaccia sovietica si è trasformata in uno strumento americano per la desovranizzazione dell’
Europa. La metà dei paesi europei sarebbe pronta a continuare a cooperare normalmente con la Russia, dell'altra metà una parte significativa discuterebbe almeno su questo argomento con i restanti, ma la politica della NATO è determinata da Washington con il sostegno di un piccolo ma forte “nucleo” dall’Europa orientale e dai paesi baltici. In queste condizioni, gli alleati, ovviamente, cominciano a chiedersi se una tale politica corrisponda ai loro interessi, ma anche nell’Europa orientale non sono affatto sicuri che per il loro bene gli Stati Uniti, ad esempio, rischieranno di passare a un livello dove una guerra nucleare con la Russia non sembra più impossibile.

Di conseguenza, il blocco esiste, di fatto, solo grazie all’inerzia acquisita 75 anni fa, alla desovranizzazione di alcuni, alle paure e alle ambizioni campanilistiche di altri, e realizza interessi puramente americani nel privare l’
Europa della soggettività economica e politica.

Finora funziona, ma nessuno può garantire la stabilità del sistema, soprattutto per un lungo periodo. E non ci saranno più persone disposte ad aderire alle iniziative della NATO, compreso l’aumento delle spese militari, soprattutto considerando il degrado dell’economia europea nel contesto del rispetto delle istruzioni degli Stati Uniti. Questa è la ragione principale per cui gli alleati stanno perdendo fiducia e continueranno a perderla.

Il punto di vista dell'autore potrebbe non coincidere con la posizione degli editori.

▶️ @italiazforzaverita