Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Sempre più vicini alla mezzanotte.
Oramai è solo questione di tempo, la spirale è innescata.
Good nignt and good luck.
Grazie a Federico Mussuto per le informazioni.

NEWS - Il comando europeo degli Stati Uniti ha alzato il livello di guardia da possibile crisi a potenziale crisi imminente (il livello più alto) in risposta all'accumulo di forze russe al confine con l'Ucraina (NYT).

Due fermi per spionaggio, senza precedenti: martedì sera sono stati bloccati un alto ufficiale della Marina italiana e un militare russo, di stanza nel nostro Paese. Il capitano di fregata è stato bloccato durante un incontro con l'ufficiale, in servizio presso l'ambasciata di Roma: secondo l'accusa stava consegnando documenti in cambio di denaro. Il capitano di fregata è stato arrestato mentre si sta valutando la posizione giuridica del militare russo alla luce del suo status diplomatico.
https://www.repubblica.it/esteri/2021/03/31/news/ufficiale_italiano_spiava_per_i_russi_due_fermi_a_roma-294475219/

Affare di spionaggio russo in Italia: secondo i rapporti, tra i documenti passati tra il capitano della marina italiana e il diplomatico russo c'erano documenti della #NATO che potrebbero rivelare i segreti di sicurezza dei Paesi membri dell'organizzazione.

L'Italia ha annunciato l'espulsione di due funzionari russi dal proprio territorio a seguito della vicenda di spionaggio che è stata scoperta.
Il Ministro degli Esteri italiano definisce la vicenda un "atto gravissimo".
#Russia #NATO #Ucraina

Il Segretario del Consiglio di sicurezza russo ha annunciato l'imminente guerra nell'Ucraina orientale.

"Il motivo dell'inizio delle ostilità potrebbero essere provocazioni organizzate dall'Ucraina con il sostegno degli Stati Uniti con la morte di militari e la perdita di attrezzature militari".
Maria Zakarova asfalta Maurizio Molinari.
15 minuti di puro godimento fisico e mentale.
Tramite Federico Mussuto.

Sull'articolo "Carri armati e migranti: la morsa di Putin sull'Europa"
Risposta della Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della #Russia, Maria #Zakharova, al direttore de la Repubblica Maurizio #Molinari:
(на русском 🇷🇺 - bit.ly/3ozF6ct)

Ho letto con entusiasmo il Suo articolo, dottor Maurizio Molinari, su Repubblica. Era da molto tempo che non vedevo un'assurdità così deliziosa.

Capisco perché nessuno della Sua redazione lo abbia firmato e Lei si sia assunto in prima persona la responsabilità di questa vergognosa missione. Nessun giornalista che si rispetti vorrebbe il suo nome sotto il titolo "Carri armati e migranti: la morsa di #Putin sull'#Europa".

Andiamo per ordine.

L'articolo dice: "...abbiamo visto l'arrivo di unità militari russe al confine con l'#Ucraina: stiamo parlando di almeno 90.000 uomini con relativi mezzi blindati ed artiglieria... l'esercito ha stabilito una base a Yelnya, 260 km a nord del confine ucraino".

Probabilmente, dottor Molinari, Lei ha ascoltato le affermazioni statunitensi secondo cui la Russia starebbe concentrando truppe al confine con l'Ucraina, ma non ha letto il comunicato ufficiale del Ministero della difesa ucraino, che smentisce le fobie statunitensi. Lei per definizione chiaramente ignora la posizione di Mosca. E perché dovrebbe, quando può scrivere della "creazione di una base con mezzi blindati ed artiglieria a Yelnya" senza alcun fact-checking. Non c'è nessuna base. Nel nostro Paese non esistono affatto basi militari. Esiste la dislocazione di unità delle forze armate russe sul nostro territorio nazionale. E questo è assolutamente un nostro diritto sovrano, che non viola gli impegni internazionali assunti e appartiene, come, tra gli altri, ama dire la #NATO, alle "attività di routine".

Ma il Suo sproloquio sulla realtà russa non finisce qui. Lei scrive che Yelnya si trova a km. 260 dal confine ucraino. E dunque i nostri carri armati sono sul confine o a km. 260 da esso? Se il direttore di Repubblica ha un’idea confusa di dove sia Yelnya (anche se non lo credo, visto che le ha dedicato un intero articolo) forse sarà più informato sulla collocazione della Svizzera tra Francia e Italia. E la distanza è addirittura inferiore ai 260 km. Ma non è che domani la Repubblica scriverà che Berna è a un passo dall’attaccare Italia e Francia contemporaneamente, visto che tutte le truppe svizzere sono più vicine ai confini di questi Paesi di quanto non sia Yelnya all’Ucraina?

Il difetto di tale logica non sembra ovvio ai lettori del Suo giornale Repubblica? Quello che Lei si permette di fare non è consentito a un giornalista perbene.

“… Nel 2014 la Russia intervenne dopo la sconfitta nelle presidenziali ucraine del candidato da lei sostenuto…. Ora la minaccia di invasione punta a tenere sotto scacco il nuovo presidente ucraino Volodymyr Zelensky” - prosegue l’articolo.

E chi sarebbe il “candidato della Russia” che avrebbe perso le elezioni nel 2014? Si riferisce a Yanukovych? Candidato non della Russia, ma delle regioni sud-orientali dell'Ucraina. E non ha perso, ha vinto, e non nel 2014, ma nel 2010. Inoltre, aveva vinto le elezioni precedenti, nel 2004. Ma per impedirgli di andare al potere allora, l'opposizione ucraina, sostenuta dai protettori occidentali, ha escogitato una procedura inconcepibile, una parodia della democrazia - un "terzo turno" di elezioni, e ha fomentato una "rivoluzione arancione", trascinando Victor Yushchenko alla presidenza dell’Ucraina. E nel 2010 Viktor Yanukovych ha vinto di nuovo, con un ampio sostegno dalle regioni del sud-est dell'Ucraina, ma l'Occidente non ha avuto alcuna possibilità di ribaltare di nuovo la scelta del popolo ucraino. Gli #USA e l'#UE hanno deciso di rimandare il putsch a un momento più favorevole. Momento che si è presentato nel 2013, quando Viktor Yanukovych è diventato improvvisamente immeritevole, rimandando la firma dell'accordo di associazione con l'Unione europea.
Prima di intraprendere "l'esportazione della democrazia", invitiamo i nostri partner nordamericani a risolvere i problemi in sospeso a casa loro e a tentare di superare le profonde divisioni nella società su questioni di etica, valori e visione del proprio passato e futuro. È evidente che qui le modeste ammissioni sull’imperfezione della democrazia americana non sono sufficienti.

Nemmeno la Gran Bretagna ha il diritto di posizionarsi come democrazia avanzata. Nel paese vivono serenamente organizzazioni che professano l'ideologia neonazista, si registra un aumento di fenomeni di razzismo e le minoranze etniche e culturali sono discriminate in molti settori della vita pubblica. Emergono casi di raccolta illegale di dati personali dei cittadini da parte dei servizi segreti britannici, gli interventi violenti della polizia, anche contro manifestanti pacifici, sono ormai all’ordine del giorno.

La situazione non è migliore nell'Unione Europea. Bruxelles ignora costantemente i diritti e gli interessi legittimi dei russi e dei residenti russofoni negli Stati baltici, in #Ucraina e in #Moldavia. Si chiude un occhio sulla creazione di miti di storia politica da parte dei paesi "giovani europei", mentre gli ex collaboratori nazisti che hanno commesso crimini di guerra sono proclamati eroi nazionali.

La soppressione amministrativa del dissenso e l'imposizione aggressiva di valori e pratiche ultraliberali che distruggono i fondamenti cristiani della civiltà europea sono diventati la norma quotidiana in molti stati dell'#UE.

Gli Stati Uniti, che pretendono di essere ideologicamente e moralmente nel giusto, e un piccolo gruppo di alleati hanno minato la propria credibilità attraverso azioni aggressive sulla scena mondiale all’insegna della "promozione della democrazia". Interventi armati e tentativi di "cambio di regime" - più di una decina negli ultimi 30 anni - e azioni provocatorie nella sfera politico-militare spesso violano palesemente il diritto internazionale e generano caos e distruzione.

La storia recente mostra che le avventure militari di "democratizzazione" forzata hanno portato a guerre cruente e sono finite con tragedie nazionali per i paesi vittime di questa politica: l'ex #Jugoslavia, l'#Afghanistan, l'#Iraq, la #Libia, la #Siria e un certo numero di altri stati. Per innescare la guerra è stato utilizzato ogni tipo di pretesto: la lotta contro il terrorismo, la proliferazione delle armi di distruzione di massa e la "protezione della popolazione civile".

Tutti ricordano come, nel 2003, dopo l'intervento militare in Iraq da parte della coalizione dei volenterosi, il presidente George Bush Jr. a bordo della portaerei Abraham Lincoln annunciò la "vittoria della democrazia" in quel paese. Quello che è successo dopo è ben noto: non ci sono ancora statistiche esatte sul numero di morti, ma secondo alcune stime, sono centinaia di migliaia gli iracheni morti prematuramente.

La missione americana in Afghanistan, nonostante le enormi spese di trilioni di dollari, si è conclusa con un completo fallimento. Il triste risultato di più di 20 anni di "guerra al terrorismo" è stato il frenetico ritiro da Kabul, nell'agosto di quest'anno, degli americani e degli altri membri della coalizione da loro guidata.

La Libia non si è ancora ripresa dopo l'operazione #NATO per "proteggere i civili", che – con tutte le peculiarità della struttura sociale e politica dell'ex Jamahiriya – doveva mantenere la stabilità e assicurare condizioni di vita dignitose per la popolazione. Questa sconsiderata azione militare ha portato, tra le altre conseguenze dannose, alla diffusione incontrollata di armi e terroristi in tutta la regione del Sahara-Sahel.

Si potrebbe continuare con gli esempi che mostrano la doppiezza degli ispiratori del “vertice per la democrazia”. Ma servirebbe?
Vogliono trascinarci a tutti i costi in una guerra con la Russia? Di questo parleremo con #Pierluigi Fagan, ieri imprenditore oggi studioso della complessità e libero pensatore, autore de "Verso il mondo multipolare". Quasi quotidianamente nel suo blog e nella sua pagina Facebook offre letture fuori dagli schemi della crisi #Ucraina. "Mai si è osservata una occupazione del discorso pubblico così unanime e sovraeccitata che oltre a non dire tante cose e dirne di altre come fossero fatti quando sono mere opinioni che sarebbe anche difficile fondare su fatti se ci fosse qualcuno in video o sulla stampa che glielo facesse notare, attacca “ad personam” i pochi che alzano il sopracciglio tacciati di nefandezze davvero insostenibili data la loro caratura obiettiv. E mai tutto ciò si è prodotto su un argomento che rischia di portarci alla terza guerra mondiale, nonostante pare non sia conforme affatto al sentimento medio del popolo italiano. La nostra è una democrazia che si prepara alla guerra perché così sembra opportuno a coloro che stanno facendo la guerra alla democrazia con la bava alla bocca. Io penso dovremmo tutti esprimerci un po’ di più e con un po’ più di fermezza, stanno avvenendo cose molto gravi, questo non è un gioco. Come ebbi modo di dirvi i primissimi giorni, questo è del tutto fuori formato anche per me che mi occupo da anni di questi argomenti e quindi ho una idea del formato molto più cinica e realistica di quella media. Facciamo molta attenzione che qui può finire da male a molto male". La sensazione è quella di un incidente da provocare, scrive Fagan nella sua pagina Facebook: "Europei e G7 poi, verranno invitati da #Biden ad iniziare la guerra sanzionatoria verso la Cina e tutti coloro che non si allineano alla strategia dell’ostracismo. Lo prevede il format “democrazie vs autocrazie” che è la strategia di politica estera e globale annunciata dall’americano già alle elezioni. Quanto alla #NATO si deve scendere sul piano militare. Qui Biden, insiste con la costruzione dell’incidente. La teoria è che la #Russia sta perdendo la guerra sul campo, quindi diventa sempre più disperata, quindi irrazionale, quindi userà armi chimiche e biologiche. Ieri ha addirittura preparato il conflitto interpretativo, i russi ovviamente diranno che non sono stati loro ad usare armi vietate ma false flag operati da ucraini per creare escalation. Ma la Russia non sta perdendo affatto la guerra sul campo. C’è una semplice falla in questa storia, la forza militare umana sul campo è del tutto asimmetrica tra ucraini e russi. Secondo i dati di consistenza militare attribuita da tutte le fonti prima della guerra, i russi -al di là degli effettivi schierati in questa prima fase- hanno più di tre volte degli effettivi degli ucraini, a parte i mezzi proprio in termini di uomini, teste e braccia. Alla lunga, non può esserci partita e che la strategia russa sia “alla lunga” è chiaro da subito sebbene qui si racconti una versione strategica fantasiosa atta a creare una verità virtuale che, nella misura in cui è condivisa dalle audience massaggiate 7/24, diventa reale. Nessuno dotato di senno poteva pensare di far capitolare l’Ucraina in 48 ore. Ogni giorno di più scopriamo da quanto tempo gli americani preparano gli ucraini a questa guerra, solo spettatori intronati da #Netflix possono credere che i russi non lo sapessero ed abbiano sbagliato i calcoli perché fondamentalmente dei cialtroni comandati da un pazzo".

https://m.youtube.com/watch?v=6FKdIchyous

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Forwarded from Russia e Dintorni (Andy A. Lambardi 🇮🇹 🇷🇺)
⚡️Il segretario della NATO avverte di una potenziale guerra con la Russia

Il conflitto ucraino potrebbe sfociare in una vera e propria guerra tra Russia e NATO, ha affermato il segretario generale del blocco militare Jens Stoltenberg. Ha anche affermato che la NATO si è concentrata sull'evitare un nuovo conflitto globale.

🗣 "Temo che la guerra in Ucraina andrà fuori controllo e diventerà una grande guerra tra NATO e Russia", ha detto venerdì Stoltenberg all'emittente norvegese NRK, aggiungendo che "se le cose vanno male, possono andare terribilmente male".

❗️"Il compito più importante della NATO è prevenire una guerra su vasta scala in Europa, ed è qualcosa su cui lavoriamo ogni singolo giorno".

👉 Il capo del blocco guidato dagli Stati Uniti ha tuttavia avvertito il presidente russo Vladimir Putin che la NATO avrebbe difeso i suoi membri. Secondo l'articolo 5 del suo trattato istitutivo, un attacco armato contro uno Stato membro "deve essere considerato un attacco contro tutti loro". Stoltenberg ha detto che Putin "sa che è uno per tutti e tutti per uno".

🇷🇺 Dopo che la Russia ha lanciato la sua operazione militare in Ucraina alla fine di febbraio, la NATO ha dispiegato 40.000 truppe sul suo fianco orientale, quasi dieci volte di più rispetto a un anno prima. Mosca, nel frattempo, considera i siti militari della NATO vicini al suo confine come una minaccia alla sicurezza nazionale e ha avvertito che l'invio di armi pesanti dall'Occidente a Kiev rischia uno scontro diretto tra Russia e NATO.

Fonte: RT

#Russia #NATO #Stoltenberg

https://www.rt.com/news/567997-nato-direct-war-russia/

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Forwarded from Russia e Dintorni (Andy A. Lambardi 🇮🇹🇷🇺)
🇷🇺🗣 L'Occidente sta costruendo un'alleanza in stile Asse della seconda guerra mondiale

I paesi occidentali stanno cercando di mettere insieme nuove alleanze globali che ricordano quelle forgiate dalle potenze dell'Asse prima della seconda guerra mondiale, ha affermato il presidente russo Vladimir #Putin.

Parlando in un'intervista a Russia 1 trasmessa sabato, il leader russo ha respinto le affermazioni secondo cui Mosca e Pechino stanno formando un blocco militare che potrebbe minacciare l'Occidente. Ha descritto la cooperazione tra i due come "trasparente", aggiungendo che #Russia e #Cina non fanno mistero dei loro legami in vari ambiti, inclusa la difesa.

Nel frattempo, ha continuato Putin, gli #USA stanno creando nuove alleanze, citando il nuovo Concetto strategico della #NATO come esempio di tali sforzi: "Stabilisce direttamente che la NATO svilupperà relazioni con le nazioni nella regione Asia-Pacifico, tra cui Nuova Zelanda, Australia e Corea del Sud", ha affermato.

Il blocco ha anche annunciato che si sforzerà di creare quella che Putin ha definito "una NATO globale", aggiungendo che il Regno Unito e il Giappone hanno recentemente firmato un accordo di accesso militare reciproco.

"Ecco perché gli stessi analisti occidentali, non noi, tanno dicendo che l'Occidente sta iniziando a costruire un nuovo asse simile a quello creato negli anni '30 dai regimi fascisti in Germania e in Italia e dal Giappone militarista".

Il blocco militare guidato dagli Stati Uniti ha approvato "il nuovo concetto" al vertice del blocco di Madrid lo scorso giugno, descrivendo la Russia come la "minaccia più significativa e diretta" per la NATO nel conflitto ucraino. Inizialmente ha anche affrontato le sfide derivanti dalla Cina, affermando che le "operazioni ibride e informatiche di Pechino e la sua retorica conflittuale" prendono di mira la sicurezza dell'alleanza.

https://www.rt.com/russia/573619-west-building-axis-putin/

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Forwarded from Tutti i fatti
✖️L’Italia è contraria al piano proposto dal segretario generale della #Nato, Jens Stoltenberg, che prevede lo stanziamento di 40 miliardi per l’#Ucraina ogni anno. Lo ha comunicato il ministro della Difesa Guido Crosetto.

💬“L’#Italia, ha detto che non è d’accordo all’impegno di 40 miliardi di euro, che per noi sarebbero stati 3,5 miliardi l’anno. Quando raggiungeremo il 2 per cento, discuteremo su ulteriori investimenti”, ha detto Crosetto in un punto stampa a margine della riunione dei ministri della Difesa Nato di Bruxelles.

💲Il ministro della Difesa ha sottolineato che i 3,5 miliardi di euro “sarebbero stati aggiuntivi” e non avrebbero fatto parte del 2 per cento.

#Italia #Nato

@tutti_i_fatti