Giorgio Bianchi Photojournalist
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Vogliono trascinarci a tutti i costi in una guerra con la Russia? Di questo parleremo con #Pierluigi Fagan, ieri imprenditore oggi studioso della complessità e libero pensatore, autore de "Verso il mondo multipolare". Quasi quotidianamente nel suo blog e nella sua pagina Facebook offre letture fuori dagli schemi della crisi #Ucraina. "Mai si è osservata una occupazione del discorso pubblico così unanime e sovraeccitata che oltre a non dire tante cose e dirne di altre come fossero fatti quando sono mere opinioni che sarebbe anche difficile fondare su fatti se ci fosse qualcuno in video o sulla stampa che glielo facesse notare, attacca “ad personam” i pochi che alzano il sopracciglio tacciati di nefandezze davvero insostenibili data la loro caratura obiettiv. E mai tutto ciò si è prodotto su un argomento che rischia di portarci alla terza guerra mondiale, nonostante pare non sia conforme affatto al sentimento medio del popolo italiano. La nostra è una democrazia che si prepara alla guerra perché così sembra opportuno a coloro che stanno facendo la guerra alla democrazia con la bava alla bocca. Io penso dovremmo tutti esprimerci un po’ di più e con un po’ più di fermezza, stanno avvenendo cose molto gravi, questo non è un gioco. Come ebbi modo di dirvi i primissimi giorni, questo è del tutto fuori formato anche per me che mi occupo da anni di questi argomenti e quindi ho una idea del formato molto più cinica e realistica di quella media. Facciamo molta attenzione che qui può finire da male a molto male". La sensazione è quella di un incidente da provocare, scrive Fagan nella sua pagina Facebook: "Europei e G7 poi, verranno invitati da #Biden ad iniziare la guerra sanzionatoria verso la Cina e tutti coloro che non si allineano alla strategia dell’ostracismo. Lo prevede il format “democrazie vs autocrazie” che è la strategia di politica estera e globale annunciata dall’americano già alle elezioni. Quanto alla #NATO si deve scendere sul piano militare. Qui Biden, insiste con la costruzione dell’incidente. La teoria è che la #Russia sta perdendo la guerra sul campo, quindi diventa sempre più disperata, quindi irrazionale, quindi userà armi chimiche e biologiche. Ieri ha addirittura preparato il conflitto interpretativo, i russi ovviamente diranno che non sono stati loro ad usare armi vietate ma false flag operati da ucraini per creare escalation. Ma la Russia non sta perdendo affatto la guerra sul campo. C’è una semplice falla in questa storia, la forza militare umana sul campo è del tutto asimmetrica tra ucraini e russi. Secondo i dati di consistenza militare attribuita da tutte le fonti prima della guerra, i russi -al di là degli effettivi schierati in questa prima fase- hanno più di tre volte degli effettivi degli ucraini, a parte i mezzi proprio in termini di uomini, teste e braccia. Alla lunga, non può esserci partita e che la strategia russa sia “alla lunga” è chiaro da subito sebbene qui si racconti una versione strategica fantasiosa atta a creare una verità virtuale che, nella misura in cui è condivisa dalle audience massaggiate 7/24, diventa reale. Nessuno dotato di senno poteva pensare di far capitolare l’Ucraina in 48 ore. Ogni giorno di più scopriamo da quanto tempo gli americani preparano gli ucraini a questa guerra, solo spettatori intronati da #Netflix possono credere che i russi non lo sapessero ed abbiano sbagliato i calcoli perché fondamentalmente dei cialtroni comandati da un pazzo".

https://m.youtube.com/watch?v=6FKdIchyous

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