⚠️UN PIANETA CON UMIDITÀ E TEMPERATURE ESTREME INCOMPATIBILI CON LA VITA UMANA⚠️
🔎Un recentissimo studio (nell'ultimo numero di Science Advances) svolto da scienziati statunitensi, europei e cinesi, ha tentato di mappare la ”nicchia climatica umana", quella zona della Terra in cui il clima permette la #sopravvivenza della nostra specie.
😱Ma quello che hanno trovato li ha scioccati: dai dati emerge che si è già estesa quella che si potrebbe definire una #NicchiaClimatica "anti-umana", ovvero il numero di regioni in cui il surriscaldamento globale ha già oltrepassato le condizioni meteo che permettano agli umani di sopravvivere.
❌Grazie ad un uso più avanzato di modelli e a partire da dati più dettagliati sulla combinazione di temperature e gradi di umidità estremi, lo studio rivela già l'esistenza di #migliaia di #focolai locali dalla combinazione meteorologica letale non rilevati in precedenza, in alcune parti dell'Asia, dell'Africa, dell'Australia, del Sud America e del Nord America, e che il loro numero è raddoppiato tra il 1979 e il 2017.
🥵Questa condizione meteo micidiale finora ha interessato in gran parte località la cui popolazione ha la capacità di farvi fronte, per esempio investendo risorse nel condizionamento dell'aria. Ma all'attuale tasso di #emissioni e il conseguente ulteriore surriscaldamento, queste condizioni estreme colpiranno progressivamente parti del Pakistan, e anche l'India, che non possiedono simile capacità di adattamento. Tra l'altro, lo studio ha scelto come soglia i 35°C TW (wet-bulb temperature - temperatura di bulbo umido), ai quali il corpo non è più in grado di raffreddarsi con la sudorazione - ma in realtà già livelli molto più bassi possono essere letali, come ha dimostrato l'ondata di caldo nell'estate del 2003 in Europa che, nonostante non abbia superato la media di temperatura di bulbo umido pari a 28°C, uccise più di 50.000 persone.
🚫A meno di #azioni drastiche che azzerino le emissioni, così da abbassare la curva di surriscaldamento globale, entro i prossimi 50 anni zone invivibili come le parti più inospitali del Sahara, che ora costituiscono lo 0,8% della superficie terrestre, si moltiplicheranno ed estenderanno fino ad un quinto dell'intera superficie emersa della Terra, quanto l'intero continente nordamericano. Subiranno per primi questi impatti alcuni paesi densamente popolati come l’#India - dove più di 1,2 miliardi di persone si troverebbe a vivere con temperature come quelle del Sahara - poi il Pakistan, l’Indonesia, la Nigeria ed il Sudan.
🚶🏼♂️🚶🏽♂️🚶🏾♂️La nicchia climatica umana si sta ritraendo rapidamente, e più di quanto abbia mai fatto negli ultimi seimila anni di esistenza della nostra specie. E gli umani, per sopravvivere, si sposteranno con essa.
⚠️Come dimostra questo ulteriore studio, gli avvertimenti sul riscaldamento globale si stanno già avverando, con decenni di anticipo, e stanno impattando zone molto più vaste e numerose del previsto.
❓Che cosa stiamo aspettando per invertire rotta?
#ClimateEmergency #ClimateCrisis #GlobalWarming
#NicchiaClimatica #MigrantiClimatici
#GiustiziaClimatica #ClimateNiche #ActNow
ℹ️Fonti:
red. GreenReport: Clima, entro 50 anni il 30% dell’umanità potrebbe vivere in condizioni simili al Sahara
Lo studio:
PNAS: The emergence of heat and humidity too severe for human tolerance
🔎Un recentissimo studio (nell'ultimo numero di Science Advances) svolto da scienziati statunitensi, europei e cinesi, ha tentato di mappare la ”nicchia climatica umana", quella zona della Terra in cui il clima permette la #sopravvivenza della nostra specie.
😱Ma quello che hanno trovato li ha scioccati: dai dati emerge che si è già estesa quella che si potrebbe definire una #NicchiaClimatica "anti-umana", ovvero il numero di regioni in cui il surriscaldamento globale ha già oltrepassato le condizioni meteo che permettano agli umani di sopravvivere.
❌Grazie ad un uso più avanzato di modelli e a partire da dati più dettagliati sulla combinazione di temperature e gradi di umidità estremi, lo studio rivela già l'esistenza di #migliaia di #focolai locali dalla combinazione meteorologica letale non rilevati in precedenza, in alcune parti dell'Asia, dell'Africa, dell'Australia, del Sud America e del Nord America, e che il loro numero è raddoppiato tra il 1979 e il 2017.
🥵Questa condizione meteo micidiale finora ha interessato in gran parte località la cui popolazione ha la capacità di farvi fronte, per esempio investendo risorse nel condizionamento dell'aria. Ma all'attuale tasso di #emissioni e il conseguente ulteriore surriscaldamento, queste condizioni estreme colpiranno progressivamente parti del Pakistan, e anche l'India, che non possiedono simile capacità di adattamento. Tra l'altro, lo studio ha scelto come soglia i 35°C TW (wet-bulb temperature - temperatura di bulbo umido), ai quali il corpo non è più in grado di raffreddarsi con la sudorazione - ma in realtà già livelli molto più bassi possono essere letali, come ha dimostrato l'ondata di caldo nell'estate del 2003 in Europa che, nonostante non abbia superato la media di temperatura di bulbo umido pari a 28°C, uccise più di 50.000 persone.
🚫A meno di #azioni drastiche che azzerino le emissioni, così da abbassare la curva di surriscaldamento globale, entro i prossimi 50 anni zone invivibili come le parti più inospitali del Sahara, che ora costituiscono lo 0,8% della superficie terrestre, si moltiplicheranno ed estenderanno fino ad un quinto dell'intera superficie emersa della Terra, quanto l'intero continente nordamericano. Subiranno per primi questi impatti alcuni paesi densamente popolati come l’#India - dove più di 1,2 miliardi di persone si troverebbe a vivere con temperature come quelle del Sahara - poi il Pakistan, l’Indonesia, la Nigeria ed il Sudan.
🚶🏼♂️🚶🏽♂️🚶🏾♂️La nicchia climatica umana si sta ritraendo rapidamente, e più di quanto abbia mai fatto negli ultimi seimila anni di esistenza della nostra specie. E gli umani, per sopravvivere, si sposteranno con essa.
⚠️Come dimostra questo ulteriore studio, gli avvertimenti sul riscaldamento globale si stanno già avverando, con decenni di anticipo, e stanno impattando zone molto più vaste e numerose del previsto.
❓Che cosa stiamo aspettando per invertire rotta?
#ClimateEmergency #ClimateCrisis #GlobalWarming
#NicchiaClimatica #MigrantiClimatici
#GiustiziaClimatica #ClimateNiche #ActNow
ℹ️Fonti:
red. GreenReport: Clima, entro 50 anni il 30% dell’umanità potrebbe vivere in condizioni simili al Sahara
Lo studio:
PNAS: The emergence of heat and humidity too severe for human tolerance
🎬 FILM FOR FUTURE 🎬
⠀
📍Prepariamoci insieme ad affrontare la minaccia globale della crisi climatica con l'arma più potente di tutte: la conoscenza.⠀
⠀
✅ Questa settimana il nostro consiglio è...
⠀
⏪ Deforestazione made in Italy | di Francesco De Augustinis (2019)
Abbiamo sentito parlare spesso delle eccellenze dei prodotti Made in Italy, ma quanto sappiamo effettivamente di questa realtà? Siamo davvero sicuri che queste eccellenze siano prodotte a chilometro zero o in modo sostenibile? Deforestazione Made in Italy cerca di dare una risposta a queste domande, portando l'attenzione su alcune realtà smascherandone persino la presunta legalità.
Il documentario si divide in diverse parti: ciascun capitolo prende in analisi un tipo particolare di prodotto del Made in Italy ricostruendone la genesi. La cruda realtà dei fatti è inconfutabile: l'Italia si scopre essere una delle maggiori responsabili mondiali nella deforestazione di diverse aree tropicali per l'importazione di materie prime come legname, carne e pelle bovina.
⠀
Buona visione!
👉🏻https://www.deforestazionemadeinitaly.it/
#FilmForFuture
#ClimateCrisis
#FridaysForFuture
⠀
📍Prepariamoci insieme ad affrontare la minaccia globale della crisi climatica con l'arma più potente di tutte: la conoscenza.⠀
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✅ Questa settimana il nostro consiglio è...
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⏪ Deforestazione made in Italy | di Francesco De Augustinis (2019)
Abbiamo sentito parlare spesso delle eccellenze dei prodotti Made in Italy, ma quanto sappiamo effettivamente di questa realtà? Siamo davvero sicuri che queste eccellenze siano prodotte a chilometro zero o in modo sostenibile? Deforestazione Made in Italy cerca di dare una risposta a queste domande, portando l'attenzione su alcune realtà smascherandone persino la presunta legalità.
Il documentario si divide in diverse parti: ciascun capitolo prende in analisi un tipo particolare di prodotto del Made in Italy ricostruendone la genesi. La cruda realtà dei fatti è inconfutabile: l'Italia si scopre essere una delle maggiori responsabili mondiali nella deforestazione di diverse aree tropicali per l'importazione di materie prime come legname, carne e pelle bovina.
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Buona visione!
👉🏻https://www.deforestazionemadeinitaly.it/
#FilmForFuture
#ClimateCrisis
#FridaysForFuture
#ciavvelEni
🌱A sentire le parole dell'amministratore delegato Claudio Descalzi, quella della riconversione ecologica sembra che sia per Eni un'ossessione.
A ogni intervento pubblico non fa che parlare di investimenti per le #rinnovabili, piani per la #riforestazione, nuovi #biodiesel.
Ma non è che la nostra cara azienda sta iniziando ad avere qualche senso di colpa❓❓❓
Macché! Dovrebbe averne.... e invece è tutta strategia! 👀
È il momento di chiarire di che green stiamo parlando: GREENWASHING🔥🌍
🎥 Guarda il video realizzato dalle attiviste e dagli attivisti di Fridays For Future Roma ⤵️
...E se hai ancora dei dubbi ti consigliamo la visione del nostro webinar #ciavvelEni, andato in onda il 13 maggio, in occasione dell'assemblea degli azionisti di Eni, sui canali FB e YouTube di Fridays For Future Italia. 👉 https://www.youtube.com/watch?v=vQLJJ3GK4ZM
👥 Insieme ad associazioni, comitati e attivist* di tutta Italia abbiamo approfondito i tanti volti della multinazionale del fossile e il suo folle piano di sviluppo, completamente basato sull'aumento delle estrazioni di #gas, un combustibile fossile che - al pari di carbone e petrolio - deve rimanere sotto terra per provare a rimanere sotto 1,5°C di aumento della temperatura media globale.
#ritornoalfuturo
#KeepItInTheGround
🌱A sentire le parole dell'amministratore delegato Claudio Descalzi, quella della riconversione ecologica sembra che sia per Eni un'ossessione.
A ogni intervento pubblico non fa che parlare di investimenti per le #rinnovabili, piani per la #riforestazione, nuovi #biodiesel.
Ma non è che la nostra cara azienda sta iniziando ad avere qualche senso di colpa❓❓❓
Macché! Dovrebbe averne.... e invece è tutta strategia! 👀
È il momento di chiarire di che green stiamo parlando: GREENWASHING🔥🌍
🎥 Guarda il video realizzato dalle attiviste e dagli attivisti di Fridays For Future Roma ⤵️
...E se hai ancora dei dubbi ti consigliamo la visione del nostro webinar #ciavvelEni, andato in onda il 13 maggio, in occasione dell'assemblea degli azionisti di Eni, sui canali FB e YouTube di Fridays For Future Italia. 👉 https://www.youtube.com/watch?v=vQLJJ3GK4ZM
👥 Insieme ad associazioni, comitati e attivist* di tutta Italia abbiamo approfondito i tanti volti della multinazionale del fossile e il suo folle piano di sviluppo, completamente basato sull'aumento delle estrazioni di #gas, un combustibile fossile che - al pari di carbone e petrolio - deve rimanere sotto terra per provare a rimanere sotto 1,5°C di aumento della temperatura media globale.
#ritornoalfuturo
#KeepItInTheGround
🤔 Hai presente quando le persone criticano gli scioperi per il clima?
Spesso dicono che oltre a protestare devono essere portate delle #proposte concrete
😎 ed eccole qui... anzi, eccola qui: una proposta di legge per la Commissione Europea!
https://eci.fridaysforfuture.org/it/
🎯 L'obiettivo? Affrontare la #CrisiClimatica a livello Europeo, destinando i giusti fondi per una profonda riconversione ecologica del nostro intero #sistema, affrontando contemporaneamente i problemi connessi come la crisi #economica e le #ingiustizie sociali.
🗓 Quando? Entro settembre dobbiamo raccogliere un milione di firme a livello comunitario 🇪🇺
👱 Come? Per vedere realizzato questo cambiamento #firma e #diffondi questa proposta! ⏩ https://eci.fridaysforfuture.org/it/
È una grande occasione per trasformare in legge l'azione per la #GiustiziaClimatica
La vita delle giovani e future generazioni dipende anche da questa azione!💪
Spesso dicono che oltre a protestare devono essere portate delle #proposte concrete
😎 ed eccole qui... anzi, eccola qui: una proposta di legge per la Commissione Europea!
https://eci.fridaysforfuture.org/it/
🎯 L'obiettivo? Affrontare la #CrisiClimatica a livello Europeo, destinando i giusti fondi per una profonda riconversione ecologica del nostro intero #sistema, affrontando contemporaneamente i problemi connessi come la crisi #economica e le #ingiustizie sociali.
🗓 Quando? Entro settembre dobbiamo raccogliere un milione di firme a livello comunitario 🇪🇺
👱 Come? Per vedere realizzato questo cambiamento #firma e #diffondi questa proposta! ⏩ https://eci.fridaysforfuture.org/it/
È una grande occasione per trasformare in legge l'azione per la #GiustiziaClimatica
La vita delle giovani e future generazioni dipende anche da questa azione!💪
🌳 #AfricaDay: proteggiamo gli ecosistemi africani dalla deforestazione!
🌍 Oggi, in occasione dell'Africa Day, Fridays For Future sostiene FFF Uganda e gli altri gruppi che hanno lanciato il #DigitalStrikeAgainstDeforestation!
☀️ L'Africa è il continente più vulnerabile agli effetti della crisi climatica. Le invasioni di locuste, le inondazioni, la siccità, la desertificazione, gli incendi colpiranno i paesi africani più di ogni altro, esacerbando conflitti e situazioni socioeconomiche già ora disastrose.
🚫 E nonostante questo, nonostante la posizione già precaria del continente di fronte ai disastri climatici, le foreste africane continuano ad essere abbattute - nel silenzio della stampa mondiale - mettendo ancora più a rischio le vite di milioni di persone e ostacolando ancora di più il contrasto alla crisi climatica.
♻️ Questa tendenza dev'essere invertita! Per questo oggi ci uniamo agli striker africani al grido di #KeepMamaAfricaGreen!
#DigitalStrike
#ClimateStrikeOnline
#AfricaDay2020
🌍 Oggi, in occasione dell'Africa Day, Fridays For Future sostiene FFF Uganda e gli altri gruppi che hanno lanciato il #DigitalStrikeAgainstDeforestation!
☀️ L'Africa è il continente più vulnerabile agli effetti della crisi climatica. Le invasioni di locuste, le inondazioni, la siccità, la desertificazione, gli incendi colpiranno i paesi africani più di ogni altro, esacerbando conflitti e situazioni socioeconomiche già ora disastrose.
🚫 E nonostante questo, nonostante la posizione già precaria del continente di fronte ai disastri climatici, le foreste africane continuano ad essere abbattute - nel silenzio della stampa mondiale - mettendo ancora più a rischio le vite di milioni di persone e ostacolando ancora di più il contrasto alla crisi climatica.
♻️ Questa tendenza dev'essere invertita! Per questo oggi ci uniamo agli striker africani al grido di #KeepMamaAfricaGreen!
#DigitalStrike
#ClimateStrikeOnline
#AfricaDay2020
🌍 Dal Sudan al Mali: le guerre climatiche si stanno scatenando nel #Sahel 🌍
💥 Le violenze scoppiate in #Darfur dall’inizio degli anni 2000 hanno causato la morte di 300.000 persone, un vero e proprio genocidio (dati dall'#ONU). Queste violenze hanno rivelato la presenza di un conflitto più ampio che sta diventando sempre più urgente ben oltre i confini del Sudan: un conflitto transnazionale tra comunità di #pastori nomadi, che cercano spazio per i pascoli, e agricoltori legati alla terra.
☀️ Secondo molti analisti, il conflitto è riconducibile al noto fenomeno della #desertificazione, cioè l’invasione del deserto nello spazio sempre più ristretto usato dai pastori. Essi sono costretti ad entrare in conflitto con gli agricoltori per avere le risorse per vivere. In Africa Occidentale e nel Sahel non esistono meccanismi che possano proteggere le persone, sia i pastori che gli agricoltori, dagli effetti sempre più devastanti della siccità.
🚫 Molti di questi stessi conflitti, benché radicati in tensioni e competizioni presenti da molto tempo, sono stati letti dall'Occidente solo come questioni di "sicurezza" politica o militare. E queste ostilità di lunga data, causate dallo scarseggiare delle risorse, vengono militarizzate sia dai gruppi armati che dai governi, e oltrepassano i confini.
👥 Ma questa narrazione sul conflitto, incentrata solo sulla "sicurezza", spesso ritrae i pastori come aggressori. Ma anche se vengono incolpati per i soprusi, anche loro sono vittime di insicurezza sociale ed economica: quando le violenze impediscono ai pastori di raggiungere i luoghi adatti per il pascolo, i governi non riservano loro alcun tipo di garanzia, nonostante questo settore costituisca il 40% dell’economia agricola del Sahel.
♻️ Ancora una volta, una sola verità vale su ogni continente: non vi sarà risposta all'altezza della crisi climatica se questa non sarà improntata alla giustizia climatica. Nei conflitti, perdiamo tutti. Il diritto al #FUTURO o sarà comune a tutti, o non ci sarà!
#AfricaDay #AfricanLivesMatter
#FridaysForFuture #ClimateJustice
Fonte "Dal Sudan al Mali, come le guerre climatiche si stanno scatenando nel Sahel" di Kaamil Ahmed, traduzione di Eleonora Diamanti@MeltingPot
(immagine L. Tato / AFP)
💥 Le violenze scoppiate in #Darfur dall’inizio degli anni 2000 hanno causato la morte di 300.000 persone, un vero e proprio genocidio (dati dall'#ONU). Queste violenze hanno rivelato la presenza di un conflitto più ampio che sta diventando sempre più urgente ben oltre i confini del Sudan: un conflitto transnazionale tra comunità di #pastori nomadi, che cercano spazio per i pascoli, e agricoltori legati alla terra.
☀️ Secondo molti analisti, il conflitto è riconducibile al noto fenomeno della #desertificazione, cioè l’invasione del deserto nello spazio sempre più ristretto usato dai pastori. Essi sono costretti ad entrare in conflitto con gli agricoltori per avere le risorse per vivere. In Africa Occidentale e nel Sahel non esistono meccanismi che possano proteggere le persone, sia i pastori che gli agricoltori, dagli effetti sempre più devastanti della siccità.
🚫 Molti di questi stessi conflitti, benché radicati in tensioni e competizioni presenti da molto tempo, sono stati letti dall'Occidente solo come questioni di "sicurezza" politica o militare. E queste ostilità di lunga data, causate dallo scarseggiare delle risorse, vengono militarizzate sia dai gruppi armati che dai governi, e oltrepassano i confini.
👥 Ma questa narrazione sul conflitto, incentrata solo sulla "sicurezza", spesso ritrae i pastori come aggressori. Ma anche se vengono incolpati per i soprusi, anche loro sono vittime di insicurezza sociale ed economica: quando le violenze impediscono ai pastori di raggiungere i luoghi adatti per il pascolo, i governi non riservano loro alcun tipo di garanzia, nonostante questo settore costituisca il 40% dell’economia agricola del Sahel.
♻️ Ancora una volta, una sola verità vale su ogni continente: non vi sarà risposta all'altezza della crisi climatica se questa non sarà improntata alla giustizia climatica. Nei conflitti, perdiamo tutti. Il diritto al #FUTURO o sarà comune a tutti, o non ci sarà!
#AfricaDay #AfricanLivesMatter
#FridaysForFuture #ClimateJustice
Fonte "Dal Sudan al Mali, come le guerre climatiche si stanno scatenando nel Sahel" di Kaamil Ahmed, traduzione di Eleonora Diamanti@MeltingPot
(immagine L. Tato / AFP)
📃Economisti e scienziati lo ripetono da mesi: la #TransizioneEcologica non è rimandabile e può, in questo momento di crisi, diventare un incredibile volano per l'occupazione, il benessere, la sicurezza economica.⠀
⠀
💰In un quadro gravemente insufficiente, il nostro governo ha approvato due misure: parliamo dei famosi #bonusEdilizia e #bonusBici. Di cosa si tratta? ⠀
⠀
🏠 BONUS EDILIZIA -> Dal 1º luglio lo Stato italiano finanzia al 110% chi decide di fare questo genere di interventi sulla propria abitazione. In questo modo, lo Stato pagherà in toto le ristrutturazioni, assicurando un ritorno economico del 10% all'azienda che lo realizza. Gli obiettivi sono:⠀
🌍 Abbattere le emissioni degli edifici;⠀
💵 Abbattere i costi in bolletta per i privati;⠀
🔨 Rilanciare il mercato ed il lavoro nel settore immobiliare senza consumare nuovo suolo.⠀
⠀
🚴 BONUS BICI -> Il decreto mira ad aumentare le corse del #TrasportoPubblico e incentivare l'uso di mezzi alternativi. Il bonus permette di finanziare il 60% dell'acquisto di una nuova #bicicletta o #MonopattinoElettrico fino a 500€ per gli abitanti delle città oltre i 50.000 abitanti e delle aree metropolitane. Nel contempo, aumenteranno gli investimenti in piste ciclabili. Gli obiettivi sono:⠀
🌍 ridurre le emissioni dei trasporti;⠀
🏥 abbattere gli inquinanti atmosferici, che in Italia uccidono 80.000 persone all'anno:⠀
🚑 ridurre gli incidenti stradali e i casi di obesità e diabete;⠀
⠀
🔴 Bene... Quindi ci siamo?
Sono dei primi passi.⠀
MA, PURTROPPO, NON BASTA. Mettiamo tutto nella giusta prospettiva: nonostante un lockdown di scala mondiale, con oltre 2 MILIARDI di persone chiuse in casa, le emissioni di CO2 del 2020 si ridurranno probabilmente... del CINQUE o DIECI per cento. Una cifra irrisoria, se pensiamo che abbiamo dieci anni per AZZERARLE.⠀
⠀
⏳ Immaginate quindi che beneficio concreto potranno portare alcuni semplici bonus fiscali. La sostanza è sempre la stessa: questa crisi non sarà risolta da piani di investimenti o pacchetti di stimolo. Il primo, fondamentale, passo è capire che siamo in un'EMERGENZA. Che serve una risposta drastica da parte della politica. Non misure spot, non qualche piccolo incentivo: serve ripensare la nostra intera società. ⠀
⠀
🔥 GOOD NEWS: forse i politici non se ne sono accorti, ma le proposte CI SONO GIÀ. Negli ultimi mesi sono usciti decine di appelli da parte dei più eminenti scienziati ed economisti del mondo, che spiegano come ripartire dopo questa crisi. Noi abbiamo sintetizzato il tutto in 7 punti: la campagna #RitornoAlFuturo.
📰 Per maggiori informazioni su Ecobonus e Bonus Bici:
• Il Sole 24 Ore
• QuiFinanza
• Wired
• Gazzetta dello Sport
⠀
💰In un quadro gravemente insufficiente, il nostro governo ha approvato due misure: parliamo dei famosi #bonusEdilizia e #bonusBici. Di cosa si tratta? ⠀
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🏠 BONUS EDILIZIA -> Dal 1º luglio lo Stato italiano finanzia al 110% chi decide di fare questo genere di interventi sulla propria abitazione. In questo modo, lo Stato pagherà in toto le ristrutturazioni, assicurando un ritorno economico del 10% all'azienda che lo realizza. Gli obiettivi sono:⠀
🌍 Abbattere le emissioni degli edifici;⠀
💵 Abbattere i costi in bolletta per i privati;⠀
🔨 Rilanciare il mercato ed il lavoro nel settore immobiliare senza consumare nuovo suolo.⠀
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🚴 BONUS BICI -> Il decreto mira ad aumentare le corse del #TrasportoPubblico e incentivare l'uso di mezzi alternativi. Il bonus permette di finanziare il 60% dell'acquisto di una nuova #bicicletta o #MonopattinoElettrico fino a 500€ per gli abitanti delle città oltre i 50.000 abitanti e delle aree metropolitane. Nel contempo, aumenteranno gli investimenti in piste ciclabili. Gli obiettivi sono:⠀
🌍 ridurre le emissioni dei trasporti;⠀
🏥 abbattere gli inquinanti atmosferici, che in Italia uccidono 80.000 persone all'anno:⠀
🚑 ridurre gli incidenti stradali e i casi di obesità e diabete;⠀
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🔴 Bene... Quindi ci siamo?
Sono dei primi passi.⠀
MA, PURTROPPO, NON BASTA. Mettiamo tutto nella giusta prospettiva: nonostante un lockdown di scala mondiale, con oltre 2 MILIARDI di persone chiuse in casa, le emissioni di CO2 del 2020 si ridurranno probabilmente... del CINQUE o DIECI per cento. Una cifra irrisoria, se pensiamo che abbiamo dieci anni per AZZERARLE.⠀
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⏳ Immaginate quindi che beneficio concreto potranno portare alcuni semplici bonus fiscali. La sostanza è sempre la stessa: questa crisi non sarà risolta da piani di investimenti o pacchetti di stimolo. Il primo, fondamentale, passo è capire che siamo in un'EMERGENZA. Che serve una risposta drastica da parte della politica. Non misure spot, non qualche piccolo incentivo: serve ripensare la nostra intera società. ⠀
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🔥 GOOD NEWS: forse i politici non se ne sono accorti, ma le proposte CI SONO GIÀ. Negli ultimi mesi sono usciti decine di appelli da parte dei più eminenti scienziati ed economisti del mondo, che spiegano come ripartire dopo questa crisi. Noi abbiamo sintetizzato il tutto in 7 punti: la campagna #RitornoAlFuturo.
📰 Per maggiori informazioni su Ecobonus e Bonus Bici:
• Il Sole 24 Ore
• QuiFinanza
• Wired
• Gazzetta dello Sport
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Per superare una #crisi è necessario passare attraverso l'educazione e la formazione. Ma questa deve essere #indipendente, #libera da interessi di profitto e paradigmi dannosi per la salute di tutt*.
⚠️ #ENI deve uscire da scuole e università dove, invece, tiene master e insegna la sostenibilità ambientale ai professori, cercando così di ripulirsi un’immagine compromessa dalle devastazioni ambientali, dalla ricerca spietata di #profitto e dalla #corruzione.
Lo #statoitaliano dovrebbe provvedere al finanziamento dell’istruzione invece di sprecare criminosamente soldi in #eni, serve investire in una ricerca che sia realmente indipendente e alternativa a questo sistema
#ciavvelEni #ritornoalfuturo #actnow #peopleoverprofit #howdareyou #fridaysforfuture
⚠️ #ENI deve uscire da scuole e università dove, invece, tiene master e insegna la sostenibilità ambientale ai professori, cercando così di ripulirsi un’immagine compromessa dalle devastazioni ambientali, dalla ricerca spietata di #profitto e dalla #corruzione.
Lo #statoitaliano dovrebbe provvedere al finanziamento dell’istruzione invece di sprecare criminosamente soldi in #eni, serve investire in una ricerca che sia realmente indipendente e alternativa a questo sistema
#ciavvelEni #ritornoalfuturo #actnow #peopleoverprofit #howdareyou #fridaysforfuture
💒 ANCHE LE ISTITUZIONI RELIGIOSE ABBANDONANO I COMBUSTIBILI FOSSILI 🕌
💪🏻 In occasione del quinto anniversario dell'enciclica di Papa Francesco "Laudato Si'", la scorsa settimana, dedicata alla custodia del Creato e promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, si è aperta con una notizia grandiosa: 42 istituzioni religiose di diverse confessioni hanno appena disinvestito dal settore dei combustibili fossili!
🗣 Lo hanno annunciato cattolici, metodisti, anglicani e buddisti in 14 Paesi, in una dichiarazione comune di intenti, dando vita alla prima campagna di disinvestimento dai #FossilFuels sottoscritta da un numero così alto di organizzazioni confessionali nell’ambito della difesa ambientale. L'appello ai governi di tutto il mondo è chiaro: per rialzarci dopo il #Coronavirus dobbiamo puntare ad una ripresa che abbandoni il carbonio e che sia più resiliente, giusta ed equa per tutte e tutti, rispettando gli #AccordiDiParigi.
🐲 Come ha affermato Daniela Finamore, coordinatrice della campagna per il Movimento cattolico globale per il clima (Gccm), "le istituzioni religiose vogliono dimostrare che è questo il momento opportuno per guardare avanti in maniera sostenibile e non tornare alla normalità di quei tipi di investimenti che in realtà hanno danneggiato e continuano a danneggiare la nostra casa comune".
⏳ Insomma, sembra chiaro che ormai i combustibili fossili non siano più un'opzione valida. Governi: il tempo sta scadendo. Avete in mano il nostro futuro, dimostrateci di avere buonsenso e scegliete la via della resilienza! Il momento del cambiamento è adesso.
ℹ️ Fonte: Vatican News
💪🏻 In occasione del quinto anniversario dell'enciclica di Papa Francesco "Laudato Si'", la scorsa settimana, dedicata alla custodia del Creato e promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, si è aperta con una notizia grandiosa: 42 istituzioni religiose di diverse confessioni hanno appena disinvestito dal settore dei combustibili fossili!
🗣 Lo hanno annunciato cattolici, metodisti, anglicani e buddisti in 14 Paesi, in una dichiarazione comune di intenti, dando vita alla prima campagna di disinvestimento dai #FossilFuels sottoscritta da un numero così alto di organizzazioni confessionali nell’ambito della difesa ambientale. L'appello ai governi di tutto il mondo è chiaro: per rialzarci dopo il #Coronavirus dobbiamo puntare ad una ripresa che abbandoni il carbonio e che sia più resiliente, giusta ed equa per tutte e tutti, rispettando gli #AccordiDiParigi.
🐲 Come ha affermato Daniela Finamore, coordinatrice della campagna per il Movimento cattolico globale per il clima (Gccm), "le istituzioni religiose vogliono dimostrare che è questo il momento opportuno per guardare avanti in maniera sostenibile e non tornare alla normalità di quei tipi di investimenti che in realtà hanno danneggiato e continuano a danneggiare la nostra casa comune".
⏳ Insomma, sembra chiaro che ormai i combustibili fossili non siano più un'opzione valida. Governi: il tempo sta scadendo. Avete in mano il nostro futuro, dimostrateci di avere buonsenso e scegliete la via della resilienza! Il momento del cambiamento è adesso.
ℹ️ Fonte: Vatican News
Il metano è un #GasFossile, e no....non è una soluzione!
#ciavvelENI #RitornoAlFuturo #fridaysforfuture #memercoledì
#ciavvelENI #RitornoAlFuturo #fridaysforfuture #memercoledì
📩 GiuseppeConte, in una lettera al Corriere della Sera, ha presentato il piano per la ripresa... In 7 punti😱 No... non si tratta di #RitornoAlFuturo😩
🌱 Il quarto punto è una "decisa transizione verso un’economia sostenibile". Transizione "graduale, legata al #GreenDeal Europeo, che nel caso del nostro paese si deve associare a nuove forme di tutela e promozione del territorio e del patrimonio paesaggistico e culturale".
🌍 "La transizione energetica rimane una priorità italiana ed europea: forse troveremo un vaccino per il #virus ma sicuramente non ce n’è uno per il cambiamento climatico" scrive il presidente Conte.
❌ Siamo sulla strada giusta allora? Purtroppo ancora no!
🇪🇺 Il #GreenDeal Europeo non è lontanamente sufficiente a fronteggiare la minaccia della #CrisiClimatica e la tutela del #paesaggio è solo uno degli aspetti della #TransizioneEcologica, che per essere efficace deve rivoluzionare il mondo dell'energia, dell'industria, del consumo, dei trasporti, dell'agricoltura e dell'allevamento.
✈️ Non solo: il governo sta in queste settimane garantendo prestiti e aiuti svincolati da qualsivoglia piano di riconversione ecologica ad aziende dei settori dell'#automobile e dell'#aviazione. La peggiore strategia possibile - secondo economisti e scienziati - per affrontare la crisi economica e quella climatica.
✨ Le soluzioni esistono già, e assieme alle migliori menti del paese le abbiamo raccolte nella nostra campagna #RitornoAlFuturo!
Che dice Presidente, vogliamo parlarne assieme?
www.ritornoalfuturo.org
🌱 Il quarto punto è una "decisa transizione verso un’economia sostenibile". Transizione "graduale, legata al #GreenDeal Europeo, che nel caso del nostro paese si deve associare a nuove forme di tutela e promozione del territorio e del patrimonio paesaggistico e culturale".
🌍 "La transizione energetica rimane una priorità italiana ed europea: forse troveremo un vaccino per il #virus ma sicuramente non ce n’è uno per il cambiamento climatico" scrive il presidente Conte.
❌ Siamo sulla strada giusta allora? Purtroppo ancora no!
🇪🇺 Il #GreenDeal Europeo non è lontanamente sufficiente a fronteggiare la minaccia della #CrisiClimatica e la tutela del #paesaggio è solo uno degli aspetti della #TransizioneEcologica, che per essere efficace deve rivoluzionare il mondo dell'energia, dell'industria, del consumo, dei trasporti, dell'agricoltura e dell'allevamento.
✈️ Non solo: il governo sta in queste settimane garantendo prestiti e aiuti svincolati da qualsivoglia piano di riconversione ecologica ad aziende dei settori dell'#automobile e dell'#aviazione. La peggiore strategia possibile - secondo economisti e scienziati - per affrontare la crisi economica e quella climatica.
✨ Le soluzioni esistono già, e assieme alle migliori menti del paese le abbiamo raccolte nella nostra campagna #RitornoAlFuturo!
Che dice Presidente, vogliamo parlarne assieme?
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☀️ L'enciclica Laudato Si', dalla sua pubblicazione ad oggi, ed il nuovo libro a cura di Daniela Padoan: ecco i temi del nostro nuovo #Webinar4Future!
📹 Domani, venerdì 29, alle 18.00 sul nostro canale youtube (https://www.youtube.com/channel/UCT2g-HyfrGn-3m8blfRa4NA), avremo ospite Daniela Padoan, scrittrice e presidente dell'associazione Laudato Si', assieme al sociologo Guido Viale e allo scrittore, musicista ed attore Moni Ovadia.
📸 Ti aspettiamo domani! E non dimenticare di partecipare al #DigitalStrike, come ogni venerdì, pubblicando una tua foto e taggando @fridaysforfutureitalia
📹 Domani, venerdì 29, alle 18.00 sul nostro canale youtube (https://www.youtube.com/channel/UCT2g-HyfrGn-3m8blfRa4NA), avremo ospite Daniela Padoan, scrittrice e presidente dell'associazione Laudato Si', assieme al sociologo Guido Viale e allo scrittore, musicista ed attore Moni Ovadia.
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