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📰Tg, magazine, quotidiani hanno un ruolo centrale nell'affrontare la crisi climatica. Spetta a loro il ruolo di raccontare la verità sul riscaldamento globale e i suoi drammatici effetti, sbugiardando le bugie della politica e delle lobby.

🔥Dare il giusto spazio alla questione, affrontarla con la giusta terminologia, sono scelte che possono fare la differenza. Ce ne parla la nostra Tiziana Benedetta Bandini dalle pagine del Fatto Quotidiano.

⚠️Ps: per chiedere una stampa libera dalle interferenze delle compagnie del settore Oil&Gas abbiamo lanciato la campagna #informazionefossilfree. Leggi di cosa si tratta -> https://www.fridaysforfutureitalia.it/informazione-fossil-free

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/04/cari-giornalisti-italiani-ora-sta-a-voi-decidere-se-essere-parte-della-soluzione-o-del-problema/5688871/
🇮🇹CARO MINISTRO

🙄 Forse le nostre proposte le sono sfuggite! Mercoledì 05 Febbraio due nostri attivisti sono stati ricevuti alla VIII Commissione Ambiente della Camera dei deputati con 3 proposte precise:

1️⃣FUORI DAL FOSSILE: raggiungiamo lo 0 reale di #emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro i +1,5 gradi di #aumento medio globale della temperatura.

2️⃣TUTTI UNITI, NESSUNO ESCLUSO: la transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, utilizzando come faro il principio della #GiustiziaClimatica.

3️⃣ROMPIAMO IL SILENZIO, DIAMO VOCE ALLA SCIENZA: questa riduzione delle emissioni è geofisicamente possibile. La scienza e la tecnologia per questa #transizione ci sono. Sapete come fare, manca la volontà politica di farlo.

🗣 Non mancheremo certo di ribadirli anche in occasione della COP26. Abbiamo 8 anni per fermare questa crisi climatica!

Link al post: https://www.facebook.com/377294012780984/posts/788912514952463?sfns=mo

#Fridaysforfuture
#sergioCosta
#Cop26
#proposte
#futuro
🧟‍♂ UNO SPETTRO MINACCIA I PROGRAMMI DI AZZERAMENTO DELLE EMISSIONI ITALIANE: È LO SPETTRO DEL GAS FOSSILE 🧟‍♂

➡️ Questo è il sunto dell'ultima indagine sui progetti di supporto alle energie #fossili, pubblicato nei giorni scorsi dal Global Energy Monitor! Purtroppo il problema non riguarda solo l'Italia, ma l'intera Europa! Sono infatti 117 i MILIARDI di euro che i paesi europei stanno investendo in nuove infrastrutture di GAS FOSSILE (#metano), di cui ben 12 sono previsti in Italia.

😱 Il problema è enorme: se davvero il governo italiano (e con lui i colleghi europei) decideranno di destinare tutti questi fondi alla transizione dal #petrolio al #gas... ci rimarrà poco per cui lottare. Potremo dire addio a qualunque speranza di contenere il #riscaldamento globale entro gli 1.5 gradi. Potremo dire addio a qualunque obiettivo di #azzeramento delle emissioni entro il 2030 - ma anche entro il 2050. Potremo dire definitivamente addio al mondo come lo conosciamo oggi.

Sì, perché se l'Italia sceglierà di realizzare le 5 MEGA-CENTRALI a gas #fossile che sembra voler costruire, vorrà dire che per almeno 30 anni dovremo affidarci solo ed esclusivamente a quelle. Non solo nei territori in cui verranno costruite, ma in tutto il paese: pensate che in #Sardegna, isola che potrebbe tranquillamente diventare la prima regione d'Italia 100% rinnovabile, il governo prevede di convogliare 6.4 MILIARDI di metri cubi di gas fossile. Peccato però che l'intera domanda della Sardegna sia, al massimo, di 900 milioni: e qual è la ragione di questa mostruosa differenza? Semplice: l'idea è di rifornire non solo la Sardegna, non solo l'Italia, ma l'intera area del Sud #Europa con gas fossile!

Qualcuno potrebbe chiedersi: ma dove sta il problema? Il metano non viene spesso chiamato gas "pulito" o "#naturale"? Purtroppo, in questi anni le multinazionali del gas fossile hanno messo in atto una vera e propria campagna di DISINFORMAZIONE. È vero che il metano, se bruciato, emette meno CO2 del petrolio; ma parliamo di un misero 30% in meno! Inoltre, bisogna tenere a mente il drammatico problema delle #perdite nei gasdotti, che rilasciano METANO PURO nell'atmosfera... Un gas che ha un "potenziale riscaldante" decine di volte più alto della CO2!

Non dimentichiamolo: noi abbiamo 8 ANNI per azzerare le #emissioni. Non ridurle, non dimezzarle: AZZERARLE. Ecco perché la battaglia contro la #metanizzazione è una delle nostre battaglie più importanti. Persa questa, qualunque velleità di azzeramento delle emissioni sarà distrutta.

⚠️ PS: Un post su un social network non basta, ovviamente. Stay tuned: nei prossimi giorni ci saranno IMPORTANTI NOVITÀ.

#fridaysforfuture
#stopmetano

Fonti:
• Valori
https://valori.it/gli-obiettivi-climatici-ue-minacciati-da-117-miliardi-di-fondi-per-il-gas-fossile/
• Il Fatto Quotidiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/10/la-sardegna-punta-sul-metano-anche-se-non-ne-ha-bisogno-cosi-finisce-la-fiaba-dellisola-verde/5603722/
🇪🇺 INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI - ICE 🇪🇺

👉 COS’È
I cittadini europei hanno il diritto di presentare un'istanza alla Commissione Europea per suggerire soluzioni a questioni di competenza della Commissione.

👉 PERCHÉ
Proponiamo le azioni per contrastare la crisi climatica!

Abbiamo circa 8 anni per ridurre drasticamente le nostre #emissioni ed evitare di superare l'aumento della #temperatura media terrestre di 1,5°C

Il nostro #tempo sta finendo, ma i leader politici continuano a considerare questa #crisi come un problema tra tanti.

La scorsa estate abbiamo presentato questa Iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere alla Commissione Europea azioni immediate e incisive!

🖼 Nelle immagini sono descritte le richieste che abbiamo presentato.

Chiunque tu sia, ovunque tu viva (basta che tu abbia la cittadinanza di un paese dell'UE) aggiungi il tuo nome a questa richiesta ➡️ https://eci.fridaysforfuture.org/it/

Solo insieme possiamo risolvere questa crisi!
🔍RIFLESSIONI DALLA RASSEGNA STAMPA DI OGGI🗞

Il vice di Ursula vdL chiede scusa a FFF (per aver detto "L'idea che i giovani siano seriamente determinati a fermare il cambiamento climatico - potremmo chiamarlo sindrome di Greta - permettetemi qualche dubbio.
È bello manifestare contro il cambiamento climatico - finché nessuno ti presenta il conto.
")...
Ecco il video originale (in spagnolo) - scioccante che ad un'alta carica istituzionale UE venga ancora spontaneo questo tipo di rovescio di responsabilità proprio sulle spalle dei giovani che lottano per il clima...
Ripubblichiamo da Noisey Italia

Izi ha pubblicato il video di “Cometa”, sua collaborazione con Dosseh, e oggi ha condiviso una frase che ci sentiamo di riprendere. “In due secoli l’uomo ha distrutto un equilibrio climatico che esisteva da 50 milioni di anni... ‘Illumina questo Pianeta’,” ha scritto. Il 2019 è stato l’anno in cui la crisi climatica è entrata nella conversazione globale come mai prima d’ora, e siamo molto felici che anche i musicisti stanno cominciando a prendere posizione sul tema.⠀

La situazione, diciamocelo, non è bella. L’ultimo report dell’agenzia per l’ambiente dell’ONU UNEP dice che abbiamo rimandato una serie di azioni che, se anche solo implementate dal 2010, ci avrebbero permesso una trasformazione delle industrie e degli impianti energetici più lenta e agevole. E invece il report ha riscontrato “che il mondo non sta facendo abbastanza. Le emissioni sono aumentate, raggiungendo un nuovo picco di 55,3 gigatonnellate di CO2 equivalenti nel 2018,” si legge nell’introduzione.⠀

Tra i vari “compiti a casa” elencati per continente verso la fine del documento, per quanto riguarda l’Europa (e dunque l’Italia) l’UNEP insiste sull’evitare nuovi investimenti nei combustibili fossili e in gasdotti e oleodotti, investire nel trasporto pubblico elettrico, adeguare gli edifici perché siano più efficienti a livello energetico e riciclare e riutilizzare anche i grandi materiali legati alle industrie delle costruzioni e della tecnologia.⠀

Morale: nel vostro piccolo, fate il possibile per creare un cambiamento. Donate ad associazioni ambientaliste, producete meno rifiuti, prendete i mezzi, spegnete il riscaldamento. E continuate ad ascoltare IZI, che non fa mai male.
🥁TUTTI A SASSARI🥁

🔥Era il 15 marzo 2019 quando, per la prima volta, milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo scendevano in piazza per chiedere quelle politiche di immediato contrasto alla crisi climatica che gli scienziati descrivono inascoltati da decenni. Ad un anno esatto di distanza - nel weekend 14-15 marzo 2020 – i giovani attivisti del movimento Fridays For Future si incontreranno in una grande assemblea nazionale per decidere i prossimi passi e lanciare il global strike di venerdì 24 aprile.

⛽️Ci troviamo in Sardegna non a caso: nell'isola, infatti, si sta decidendo il futuro della politica energetica nazionale, con un folle piano di metanizzazione della regione che rischia di mettere la parola fine a qualunque speranza di una transizione rapida alle fonti rinnovabili. Abbiamo meno di 8 anni per invertire la rotta, e questa battaglia non può essere persa.

🔥L'assemblea sarà anche l'occasione per accendere i riflettori sui temi del clima e, in particolare, sul budget di CO2 rimanente ed in rapido esaurimento: abbiamo meno di 8 anni per agire e rimanere entro i fatidici 1.5 gradi. Parleremo di greenwashing, di giustizia climatica, delle azioni necessarie per salvaguardare il futuro della nostra generazione. Per questo stiamo lavorando per coinvolgere alcuni tra i più noti personaggi italiani e mondiali che da anni si occupano dei temi della crisi climatica.

🎓Ringraziamo l'Università degli Studi di Sassari per il supporto e la collaborazione.

👉Sei un giornalista o editore? Scrivi a italia@fridaysforfuture.org e diventa media partner!

👉Sei un attivista o simpatizzante? Scrivi a assembleanazionale.fffita@gmail.com e scopri come avere ospitalità durante il weekend dell'assemblea!

📰Leggi il comunicato stampa -> https://www.fridaysforfutureitalia.it/nuova-assemblea-nazionale

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🔍RIFLESSIONI DALLA RASSEGNA STAMPA DI OGGI🗞

Forse una notizia timidamente buona sul fronte delle emissioni globali (almeno quelle del settore energetico): sembra che nel 2019 ci sia stata un’ imprevista battuta d'arresto alla loro crescita; ma... gli analisti specialisti sono ancora cauti (è troppo presto per essere certi se sia una frenata definitiva, o solo temporanea.) Of course, per mantenere il target di Parigi, le emissioni complessive devono calare del 7,6% ogni anno, per cui... siamo ancora lontanissimi dall'obiettivo.