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LETTERA DEGLI OPERATORI SANITARI AI GOVERNI DI TUTTO IL MONDO

🤢 Abbiamo visto e vissuto in prima persona quanto possano essere fragili le comunità quando salute, sicurezza alimentare e possibilità di lavoro sono interrotte da una minaccia comune.

💪 In tutto il mondo le persone chiedono di affrontare le #crisi economica, climatica e sociale ripensando il #sistema su cui si basa la nostra società.

🧑‍⚕️ Per questo 350 organizzazioni che rappresentano oltre 40 milioni di professionisti della salute e oltre 4.500 professionisti della salute individuali, provenienti da 90 paesi diversi hanno sottoscritto un appello per chiedere un #HealthyRecovery, una "sana ripresa".

"Una vera #guarigione significa non consentire più che l’inquinamento continui a contaminare l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo, e non permettere che deforestazione e cambiamento climatico avanzino senza sosta, scatenando potenzialmente sempre nuove minacce per la #salute su una popolazione vulnerabile.

🤑 Gli enormi #investimenti che i governi faranno nei prossimi mesi, in settori chiave come assistenza sanitaria, trasporti, energia e agricoltura, devono porre al centro la protezione e la promozione della salute; perché ciò che il mondo ha bisogno ora è un #HealthyRecovery."

📃 leggi qui l'appello 👉 https://healthyrecovery.net/letter/letter-it/
🔥 LA SIBERIA COME LAS VEGAS 🔥

☃️ Verkhoyansk è la città abitata più fredda del mondo. Si trova in Siberia e nel 1892 ha registrato la temperatura di -62 °C. Impressionante.

🌡 Eppure qualche giorno fa, nella stessa città, è stata rilevata la stessa temperatura che c’era a Las Vegas, nel deserto del Nevada: 38 °C. Ci mancano solo i casinò e ci siamo.

🆘 Questo è stato solo il picco di un trend già avviato da tempo: osservando le temperature di questo inizio anno, da gennaio a aprile, si è riscontrata una temperatura media di +6°C sopra quella normalmente registrata nello stesso periodo.

📛 «Il cambiamento climatico antropogenico sta facendo sì che l'Artico si riscaldi a una velocità doppia rispetto al resto del pianeta. I modelli climatici avevano previsto questo fenomeno, noto come amplificazione artica, ma non avevano previsto a quale velocità si sarebbe verificato il riscaldamento. Secondo le proiezioni doveva succedere nel 2100. Ci ha messo 80 anni in meno» scrive il settimanale New Yorker.

🔥 Certo ricorderemo i terribili incendi che l’anno scorso devastarono la Siberia, e le previsioni di quest’anno, stando a queste temperature, potrebbero essere peggiori. Infatti già alla fine di aprile sono stati registrati in totale oltre 3000 focolai, il 60% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

❄️ Per non parlare di quello che potrebbe succedere se la degradazione del permafrost raggiungesse i giacimenti di gas e petrolio. Secondo uno studio pubblicato su Nature la metà di questi (45%) si trova ad alto rischio.

💥 Il permafrost che attraversa l'Artico e le regioni boreali contiene tra 1.460 miliardi e 1.600 miliardi di tonnellate di carbonio organico, che è quasi il doppio della quantità presente oggi nell’atmosfera.

😱 Questo carbonio comprende sacche nascoste di metano antico, oltre a materia organica a lungo congelata (simile a un cumulo di compost congelato) che può rilasciare anidride carbonica e metano una volta che la vita microbica si risveglia nel terreno in fase di riscaldamento.

⁉️ Vogliamo davvero scoprire cosa succederebbe se venisse liberato nei prossimi decenni?

La vita sulla terra non è un esperimento.

#fridaysforfuture #crisiclimatica #siberia #riscaldamentoglobale

Fonti:
3bmeteo
The Washington Post
PARTE LA NUOVA CAMPAGNA STOP EU-MERCOSUR!

🤝 L'Eu-Mercosur è un trattato di libero scambio fra l’Unione Europea e alcuni paesi del Sud America (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay), il cui scopo è facilitare l’export fra i paesi europei e sudamericani.

🚗 L'Europa sarebbe agevolata nella vendita di auto (tedesche), mentre il settore dell'agro-business sudamericano potrebbe spedire in Europa carne a basso costo, soia, biocarburanti e altri prodotti agricoli, quali OGM e prodotti trattati con pesticidi vietati nell'UE.

🐂 Un trattato che, se stipulato, alimenterebbe la #deforestazione in #Amazzonia, le violazioni dei diritti umani soprattutto per le popolazioni indigene e il commercio di prodotti ad alto impatto per il clima.

✊🏽 Con una lettera firmata da 265 organizzazioni europee e latinoamericane parte in questa settimana la Campagna #StopEuMercosur, per fermare uno dei trattati più tossici mai formulati. Anche #FridaysForFuture aderisce alla campagna, perché le persone e gli ecosistemi vengono prima dei profitti!

📑 Leggi la lettera 👉 https://stop-ttip-italia.net/2020/06/30/stopeumercosur-non-svendiamo-il-pianeta-e-la-nostra-salute/
++RIPARTE OGGI IL PROCESSO OPL245: ANCHE L'ITALIANA ENI TRA I PRINCIPALI ATTORI++

⚖️ È ripartito stamattina il processo che coinvolge ENI e Shell nell’accusa di corruzione internazionale riguardo alla concessione petrolifera OPL245. L’accusa riguarda il pagamento di una maxi-tangente da 1,1 miliardi di dollari per l'ottenimento del mega giacimento petrolifero nel Delta del Niger.

💸 Questi soldi, l'equivalente del budget annuale della sanità nigeriana, invece di finire nelle casse dello stato nigeriano, avrebbero arricchito politici nigeriani, intermediari e manager delle due compagnie petrolifere, attraverso la complicità dell’ex ministro del Petrolio nigeriano Dan Etete e di una compagnia a lui segretamente intestata. Tra gli imputati ci sono anche l’allora AD di ENI Paolo Scaroni e l’attuale Amministratore Delegato, Claudio Descalzi.

Il processo è iniziato nel marzo 2018 a seguito dell’esposto presentato da tre ONG: Re:Common, Global Witness e Corner House. Entro il 2020 dovrebbe vedere la sua prima sentenza; ma, già nel settembre del 2018, due intermediari sono stati condannati a quattro anni di reclusione con rito abbreviato.

🧐 Fridays For Future Italia segue con interesse l’evolversi di questa vicenda giudiziaria che inchioda ENI alle sue responsabilità in materia di trasparenza, e demolisce la social license di un’azienda che cerca sempre più insistentemente di vendersi come sostenibile e impegnata nella lotta al climate change.

📣 Non può esserci #GiustiziaClimatica e #TransizioneEcologica finché società come Eni continueranno ad agire impunemente e finché non lasceremo tutto il petrolio dov'è, sotto terra.
#ciavvelEni, ma noi siamo l'antidoto!

💪🏼 Domani è #FridayForFuture, unisciti a noi! Cerca il gruppo a te più vicino 👉🏼 https://www.fridaysforfutureitalia.it/partecipa

Leggi di più 👉🏼 https://irpimedia.irpi.eu/eni-processo-a-milano-riflessi-internazionali-per-opl-245/
++ SCIOPERO PER IL CLIMA N.98 #FridaysForFuture ++

🌱 Da oltre un anno, seguendo l’esempio di Greta Thunberg, ci fermiamo ogni #Venerdì per chiedere ai decisori politici di affrontare la #CrisiClimatica e garantirci un Futuro.

🌍Ogni Venerdì continuiamo a chiedere ai nostri leader di aprire gli occhi di fronte al #tradimento verso le giovani e future generazioni e di affrontare subito questa crisi che minaccia la #sopravvivenza dell’umanità intera come una vera #crisi.

🐲Davanti all’attuale cecità e al fallimento di tutti i nostri leader politici, l’umanità non ha ancora fallito: diventiamo miliardi di persone attive e costringiamo i nostri leader ad agire!

🗣 Il nostro appello è questo: informati e informa sulla crisi climatica e unisciti a #FridaysForFuture.

💘Condividi le informazioni sulle tue piattaforme e ogni Venerdì usa l’hashtag #ScioperoPerIlClima con il tuo cartello! Il Venerdì successivo pubblicheremo quello che ci colpirà di più.

🔥Trova un gruppo locale o scopri tutti i modi per partecipare e informarti!
https://www.fridaysforfutureitalia.it/partecipa

❤️Cartello della settimana: @sofiapalla

#FridaysForFuture #ScioperoPerilClima #7anni
#ABillionClimateActivists
È uscito ieri in edicola il nuovo numero di Left, incentrato sulla #greenrecovery e con un nostro intervento su #RitornoAlFuturo: il piano di FridaysForFuture Italia per uscire dalla crisi economica, e da quella climatica!
Creando lavoro e ricchezza riconvertendo la nostra economia!
🔊 FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA AGLI STATI POPOLARI 🔊

"Power to the people". Questo inno alla #GiustiziaSociale per ridurre le disuguaglianze e la distanza tra la politica e le persone anima molto spesso le nostre piazze.

Oggi più che mai, sulle ceneri lasciate dalla terribile pandemia da #Covid19, è fondamentale che si riparta ascoltando con empatia le voci. Della #Scienza, che da anni ci mette in guardia sulla totale incompatibilità del nostro modo di vivere e produrre con le risorse del Pianeta a disposizione. Ma anche degli invisibili, degli sfruttati, dei disoccupati, dei lavoratori precari, degli studenti, dei senza casa, degli eroi della sanità, degli illusi dai bonus-fantasma, dei lavoratori dell'industria, dello spettacolo e della cultura, dei discriminati.

Oggi più che mai, è tempo di unire le lotte per farci sentire. Per questa ragione questo pomeriggio parteciperemo agli Stati Popolari, la piazza umana in cui esporremo le nostre istanze di cambiamento.

Appuntamento alle ore 16:00 in Piazza San Giovanni, a #Roma.

@aboubakar_soum @statipopolari
#NonSiamoInvisibili #StatiPopolari
Niente e nessuno era riuscito a piegarlo. I cercatori d’oro illegali, i taglialegna, la polizia, il governo. Ci è riuscita questa #pandemia. Dopo giorni di sofferenza e malattia, muore Paulinho Paiakan, capo di una delle più importanti comunità native, leader amato e rispettato dalla folta comunità dei nativi brasiliani, artefice della Carta Costituzionale che nel 1988 ha sancito il diritto alla terra per i 900mila abitanti dei 240 popoli nativi presenti in Brasile.

Ma non è l'unico a lasciarci. Con l’epidemia stanno morendo decine di anziani indigeni, depositari dei valori e delle tradizioni di civiltà millenarie, e difensori di un habitat dall’altissima e unica biodiversità, fondamentale per la salute del pianeta e nostra.
Su di loro, da sempre poco a contatto con persone esterne alla loro società, il Covid-19 ha un effetto devastante: sta decimando la popolazione a causa di una bassa protezione immunologica e di minore accesso al sistema sanitario.

Ma il regime brasiliano non considera pericolosa la pandemia e non gli importa della salvaguardia della cultura amazzonica e della prevenzione in quei territori. Infatti gli indigeni sono sempre stati discriminati dai vari paesi di appartenenza e il governo ha reagito troppo lentamente per stanziare i pochi fondi destinati a loro, creando un massacro

L’equilibrio del pianeta è regolato dall’Amazzonia e il nostro stesso ossigeno dipende dalla sua salute. “Senza i nativi, suoi guardiani”, avverte il wakuenai Díaz Mirabal come portavoce di COICA, coordinamento delle organizzazioni indigene, “l’Amazzonia è in pericolo”, e noi con lei.

Ora più che mai salviamo l'Amazzonia e i suoi abitanti: #SOSAmazônia!
👉 Dona per sostenere le comunità più colpite dall'emergenza covid-19

✍️ FONTE
🦠L’emergenza sanitaria è solo la punta dell’iceberg di un sistema in #crisi. L’uomo sta distruggendo e devastando gli ecosistemi, modificando gli equilibri naturali per sempre.

🆘 Nuovi virus, nuove pandemie sono in agguato. La peggiore? La #CrisiClimatica. Il suo vaccino? L’azzeramento delle #emissioni di CO2 a livello europeo entro il 2030 e a livello mondiale entro il 2050.

#memercoledì #fridaysforfutureitalia #pandemia
“Il mondo ha sei mesi di tempo, in questo 2020, per scongiurare la crisi climatica.”

🚨 No, non si tratta di una frase pronunciata da Greta Thunberg, né da altri attivisti per il clima. È stato Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, ad avvertirci che i prossimi 6 mesi saranno decisivi per cambiare il corso della crisi climatica ed evitare che la ripresa dopo il #coronavirus provochi un nuovo rimbalzo delle emissioni climalteranti. Se ciò dovesse succedere, qualsiasi sforzo di prevenire catastrofi climatiche sarebbe del tutto #inutile. Avremmo fallito.

🇪🇺 L'UE ha da poco annunciato il piano per il #RecoveryFund “Next Generation EU”, il fondo di €750 miliardi che darà anche impulso al Green New Deal europeo. Secondo la presidente Von der Leyen, il piano garantirà la transizione verso “un’Unione climaticamente neutra, digitale e sociale.”
Ma... siamo sicuri che sia così?

👉 Da un lato, la Commissione sembra iniziare ad imboccare la strada giusta: il 25% del totale delle risorse finanziarie del bilancio 2021-2027 verrà destinato all’azione per il clima.

💡 Lo strumento maggiore presente nel piano è il Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility - RRF) di €560 miliardi creato per supportare riforme strutturali negli Stati Membri, ponendo la #sostenibilità ambientale tra le condizionalità per accedere alle risorse. I piani nazionali presentati dagli Stati Membri devono quindi tenere conto della #transizione verde e digitale negli investimenti da qui a 4 anni.

🔌 La commissione punta inoltre ad investire su infrastrutture sostenibili, creare un milione di posti di lavoro verdi, incrementare il numero di punti di ricarica per i veicoli elettrici.

Perfetto quindi. Siamo a cavallo.

Se non fosse che...

🆘 L'Ue intende continuare ad investire nel #metano e nella costruzione di nuovi gasdotti presentando il gas naturale come “carburante di transizione” verso un'Europa a zero emissioni.

⭕️ Sembrerebbe uno scherzo: come possiamo azzerare le emissioni puntando su un gas estratto e smerciato dai soliti giganti del #carbonfossile che inoltre ha un #effettoserra diretto molto peggiore della CO2? Vogliamo davvero incatenare l’economia a un modello che con miliardi di euro in gasdotti emargina, anziché centrarle fin da subito, le fonti #rinnovabili?

⚠️ Nel piano per il Recovery Fund ci sono inoltre due gravissimi assenti: clausole ambientali che obblighino all' #abbandono completo dei settori inquinanti e offrano garanzie per investimenti sostenibili, nonché impegno concreto a obbiettivi verso l’ #azzeramento delle emissioni al 2030, come già convenuto nell’Accordo di Parigi, per rimanere al di sotto di +1.5°C.

Restano solo 6 mesi per partorire un Green New Deal enormemente più ambizioso che sia in linea con la portata del #collasso climatico ed ecologico e che affronti la #crisi climatica trattandola come tale.

🎯 Sono sei mesi in cui l’UE si gioca il tutto per tutto. E il nostro futuro non può essere un gioco d’azzardo.

#fridaysforfutureitalia #recoveryfound #crisiclimatica

Fonti:
Duegradi
The Guardian
EuNews