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🇪🇺 Circa due mesi fa, la Corte dei Conti dell'Unione Europea ha pubblicato uno studio (link in fondo) in cui ha analizzato la situazione delle grandi opere e delle grandi infrastrutture in costruzione nel vecchio continente. Tra queste è presente anche la Nuova Linea Torino-Lione (NLTL).

📊 Cosa è emerso da questa analisi? Leggiamo insieme i dati elaborati dalla Corte UE ⬇️

🚇 La costruzione del tunnel di 57 km attraverso le Alpi produrrebbe circa 10 MILIONI di tonnellate di CO2, le quali sarebbero compensate - qualora tutto proceda secondo i piani degli enti appaltanti - non prima del 2055.

📉 Se però lo spostamento del traffico da gomma (cioè da camion e auto) al ferro (cioè al treno) dovesse raggiungere solo la metà dei volumi previsti, la compensazione delle emissioni non avverrebbe prima del 2080. Ciò significa trent'anni dopo la scadenza massima del 2050 stabilita dall'IPCC, ovvero l'anno in cui dovremo arrivare a ZERO EMISSIONI globali per evitare le più disastrose conseguenze del riscaldamento globale!

⚠️ La sua realizzazione, pertanto, non è in linea con gli obiettivi di neutralità climatica stabiliti dell'Unione Europea. I quali, peraltro, sono già troppo blandi, visto che per rispettare il principio di #GiustiziaClimatica dovremmo azzerare le nostre emissioni già nel 2035.

💸 Nonostante il parere negativo da parte della Corte dei Conti sulla #sostenibilità del progetto, nonostante il no del sindaco di Lione, il Governo e la Regione Piemonte non hanno alcuna intenzione di revisionare il progetto: anche di fronte all'evidenza scientifica, quando si tratta di clima, l'interesse esiste solo nelle parole e in campagna.

📝 Vuoi approfondire l'argomento? Qui trovi il link allo studio della Corte dei Conti: https://drive.google.com/file/d/1dFfkHgOHwlUrT_3Ub3x5QYL528RG6K8k/view

🔗 Credits: @FFFTorino
💥 QUATTRO ATTIVISTE HANNO INCONTRATO ANGELA MERKEL 💥

Il 20 agosto è stato l'anniversario della prima protesta davanti al Parlamento di Stoccolma. Da allora, sono passati due anni in cui le manifestazioni hanno animato tante piazze in tutto il mondo, ma quasi nulla è cambiato a livello politico...

↘️ A Berlino Greta Thunberg, Luisa Neubarer, Anuna De Wever e Adélaïde Charlier hanno incontrato la cancelliera Angela #Merkel che ha definito la lotta al cambiamento climatico "una sfida globale". Si sono trovate d'accordo sul fatto che "ai Paesi più industrializzati spetta una responsabilità particolare su questo tema", la base di questo impegno è "una seria messa in pratica degli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul clima".

🇩🇪 Al centro del colloquio anche gli impegni climatici assunti dalla #Germania, attualmente a capo dell'Ue, tra cui il raggiungimento della #NeutralitàClimatica" entro il 2050, l'obiettivo della riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 e l'uscita tedesca dal carbone.

📣 Come ben sappiamo, questi obiettivi sono decisamente insufficienti se consideriamo che, per il principio di #GiustiziaClimatica, l'Ue deve azzerare le emissioni entro il 2035. Il cambiamento sta arrivando, ma non dalla politica che continua con il solito #BusinessAsUsual a lasciare inascoltate le istanze dei giovani. Finché continuerà ad essere assente la volontà politica di avviare in maniera decisa la #TransizioneEcologica, continueremo a lottare perché stanno ipotecando il nostro #Futuro di fronte ai nostri stessi occhi.

Le belle parole non sono più accettabili: dobbiamo agire ora!

🐉 Presto faremo un annuncio molto importante. Continua a seguirci per non perdertelo!
La crisi climatica ed ecologica non è andata in #vacanza!

👨‍🚒 La California brucia, i Caraibi piangono, Texas e Louisiana fuggono, Mauritius sono sommerse dal petrolio, e anche la Sardegna va a fuoco, mentre i #ghiacciai fondono a velocità spaventosa.

✊🏽 Per questo non possiamo più negare la #verità.
Scendi in piazza davanti al palazzo delle istituzioni il #25settembre e il #9ottobre per chiedere #GiustiziaClimatica

👉 l'articolo completo su "Il fatto quotidiano"
🥵 Ondate di calore hanno colpito la SIRIA nel corso di questa estate, sono durate giorni e le temperature sono arrivate fino a 48 gradi provocando anche blackout energetici.

😵 Per gli abitanti dei campi di Idlib e Aleppo una situazione del genere significa anche un alto rischio di morte. Nella situazione in cui si trovano infatti non è possibile adattarsi o trovare soluzioni. Nelle tende in cui abitano il calore non può essere evitato e si amplifica. I medici dicono che che hanno visto aumentare i casi di sindrome da calore soprattutto nei bambini e negli anziani. Un modo per resistere è l'idratazione, ma non sempre l'acqua è disponibile.

♨️ Le onde di calore stanno aumentando in tutto il mondo. Sono un altro degli eventi che vengono portati all'estremo dai meccanismi dovuti al riscaldamento globale. Dagli anni Cinquanta sono diventate più lunghe e più frequenti.
3 miliardi di persone vivranno in luoghi che non saranno più abitabili a causa dell'aumento delle temperature entro cinquant'anni, e in alcune aree è previsto un aumento di 7 gradi, una situazione in cui fisiologicamente l'uomo non può vivere.

🤒 La crisi climatica colpisce i più #deboli. Per questo motivo #fridaysforfuture si appella alla #GiustiziaClimatica. La Terra è la nostra casa, quella dove abitiamo e gli effetti di quello che stiamo provocando riguardano tutti.
https://www.syriahr.com/en/182494/
CONGO, LA MALEDIZIONE DEL COBALTO

♻️Per salvare l'umanità dalla violenza della crisi climatica occorre intraprendere un percorso di transizione sistemica il più velocemente possibile. Ma per non rischiare di lasciarsi dietro una scia di disuguaglianze, povertà e ingiustizie è fondamentale seguire il principio della #giustiziaclimatica.

🇨🇩Un esempio lampante di cosa si rischia che accada è il Congo. In Congo si produce oltre il 60 per cento del cobalto mondiale: è qui che si assiste a una corsa all’oro condotta nella più assoluta deregulation.

🔋Il cobalto, insieme al coltan (anch'esso in gran parte estratto dal Congo) è il materiale alla base delle batterie che alimentano le auto elettriche (oltre che i nostri smartphone). Per produrre una batteria servono circa 9 kg di cobalto, questo ha fatto impazzire la domanda di questo materiale.

👷🏿‍♂️I minatori lavorano in condizioni estreme, sterrando con mezzi rudimentali, infilandosi nei cunicoli per riportare alla superficie qualche chilogrammo a mani nude con paghe giornaliere che non arrivano a 2 dollari.

👦🏿Moltissimi sono i bambini (40.000 secondo l'Unicef): più agili e brevilinei, si muovono con facilità all'interno delle strettoie. I minatori sono esposti a livelli molto elevati di sostanze tossiche che provocano alta incidenza di malattie respiratorie e cardiache, patologie della pelle e neurologiche, gravi malformazioni nei neonati, per non contare gli incidenti in miniera che causano morti. Vite miserabili.

💰Questo è quello che succede se si lascia che la transizione sia guidata dagli interessi economici delle grandi multinazionali, che possono godere di enormi contratti stipulati in situazioni di guerra, controllo armato e oppressione.

🛎È indispensabile che le istituzioni internazionali si facciano avanti con un piano serio e determinato di ricostruzione del sistema. Un progetto che abbia in prospettiva la salvaguardia dei diritti umani di tutte le persone, in particolare quelle più deboli, e l'azzeramento globale delle emissioni di CO2 entro il 2050.

📆Non si potrà mai chiamare futuro se non sarà giusto ed uguale per tutti. Partecipa alle mobilitazioni del 25 settembre e del 9 ottobre per ribadire alla politica che non staremo a guardare.

📍Scendi in piazza. Fai sentire la tua voce. Prossimamente in tutte le piazze d'Italia e del Mondo.

#FridaysforfutureItalia #25settembre #9ottobre #cobalto #congo
🌍 Sciopero per il clima N.111 Fridays For Future - Pronti per lo SCIOPERO PER IL CLIMA del 9/10!

📣 I giovani dei paesi più colpiti dalla crisi climatica (MAPA "Most Affected People and Areas") hanno scritto una lettera aperta a @bp_plc @shell @exxonmobil @chevron sugli effetti sproporzionati della crisi climatica.

🆘 Chiamano tutti a unirsi contro l'ingiustizia climatica!

"Siamo costantemente ridotti a statistiche e storie tristi, ma le nostre voci contano per catturare il quadro completo. Siamo custodi del presente perché siamo testimoni di come l'intensificarsi della crisi ambientale non faccia altro che alimentare le fiamme delle crisi socio-economiche già esistenti che affrontiamo ogni giorno."

Lettera completa: https://news.trust.org/item/20200917201445-4iew6

💥 Il 9 ottobre scendi in piazza con noi per chiedere giustizia climatica!

😍Foto della settimana: @cecisavio

P.S. Il gesto nella foto significa Solidarietà in molte lingue dei segni ed è stato scelto per esprimere solidarietà ai #MAPA (persone e aree più colpite dalla crisi climatica nel Sud del mondo)

#scioperoperilclima
#FightClimateInjustice #fridaysforfuture
#giustiziaclimatica
MENO 3⃣ GIORNI AL CLIMATE STRIKE! 🏋‍♀

Il #9ottobre torniamo a riempire le piazze d'Italia e a manifestare per il nostro diritto ad un #futuro vivibile.

I governi hanno fallito: non sono stati in grado di agire per tutto questo tempo, ignorando gli allarmi della comunità scientifica mondiale sulla catastrofe climatica ed ecologica che stiamo alimentando ogni giorno di più.

🌱 Ma noi, le persone, non abbiamo ancora fallito: ci rimangono 7 anni e 4 mesi per scongiurare la catastrofe. Sta a noi unirci con forza e protestare per il nostro futuro!

😷 Ogni manifestazione avverrà nel rigoroso rispetto delle norme covid. Trova lo strike più vicino a te nella nostra mappa e chiedi informazioni al gruppo Fridays for Future della tua città per maggiori informazioni!

#ClimateStrike
#GiustiziaClimatica
#FaceTheClimateEmergency
🌍 Sciopero per il clima N.113 Fridays For Future - #ClimatEUnion

Ieri e oggi il Consiglio Europeo si è riunito a discutere gli obiettivi climatici dell'#Europa.

🇪🇺 Ma l'attuale proposta, che prevede una riduzione del 55% (netto e includendo gli assorbimenti) delle emissioni entro il 2030, non è sufficiente per essere in linea con l'accordo di Parigi sul clima. 😓

Ecco perché insieme a gruppi di Fridays For Future in Europa chiediamo che l'#UE ascolti la scienza. 📢

L'Europa ha dimostrato di poter agire in risposta a una crisi, quindi faccia lo stesso con questa crisi planetaria. 💚

😍Foto della settimana: Enrico e Martina

📸 Oggi scattati una foto col cartello e l'hashtag #Scioperoperilclima! La prossima settimana pubblicheremo quella che ci colpirà di più.

#scioperoperilclima #FightClimateInjustice #fridaysforfuture #giustiziaclimatica #ClimatEUnion
🌍 Sciopero per il clima N.115 #WithDrawTheCap

🤯 La scorsa settimana il Parlamento Europeo ha votato per destinare UN TERZO del bilancio europeo all’agricoltura industriale e all’allevamento intensivo per altri 7 anni. 🧑‍🌾

🙊 Ma a maggio, la Commissione europea ha dichiarato che la PAC sarebbe stata compatibile con il Green deal europeo.
La proposta attuale non lo permette, perciò continuiamo a chiedere alla @commissioneeuropea e a @fransTimmermans di ritirare questa proposta!

📸 Partecipa anche tu ogni Venerdì: scattati una foto con un cartello e l'hashtag #scioperoperilclima e pubblicala sui social!
Venerdì prossimo pubblicheremo quella che ci colpirà di più.

⚡️Foto della settimana: @martellyna

#scioperoperilclima #FightClimateInjustice #fridaysforfuture #giustiziaclimatica
🌍 Sciopero per il clima N.116 #WithDrawTheCap

🚫L'allevamento intensivo e l'agricoltura industriale, sulla quale si basa la PAC (politica agricola comune) non sono compatibili con nessuno dei tanti obbiettivi climatici che la scienza ci ha palesato.

📢 Con la PAC non riusciremo a salvarci.

In che altro modo dobbiamo dirvelo? #WithDrawTheCap

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📸 Partecipa anche tu ogni Venerdì: scattati una foto con un cartello e l'hashtag #scioperoperilclima e pubblicala sui social!
Venerdì prossimo pubblicheremo quella che ci colpirà di più!

👉🏼Nei presidi e negli scioperi ricordate di mantenere il distanziamento fisico e seguire tutte le norme anti-COVID19 attinenti alla vostra regione.

⚡️Foto della settimana: FRIDAYSFORFUTURE ASTI

#scioperoperilclima #FightClimateInjustice #fridaysforfuture #giustiziaclimatica
🤕 Cosa significa vivere in uno dei paesi più colpiti dalla #CrisiClimatica? E come ci si mobilita per la #GiustiziaClimatica?

🇵🇭 Domenica 6 dicembre alle 11.00 ne parleremo sui nostri canali con l'attivista filippino Jon Bonifacio di YACAP

Save the date!

#MAPA #FightClimateInjustice
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🚀ALLE H.11 INIZIA LA DIRETTA!

Per conoscere i MAPA oggi andiamo in MALI..

Dalle ore 11.00 su fridaysforfutureitalia.it/live parliamo con l'attivista dal Mali Fousseny Traore, gli chiederemo cosa significa vivere in uno dei Paesi più colpiti dalla crisi climatica ed essere attivisti in un paese in cui è difficile anche solo manifestare.

Parleremo di questo e di altro, perchè le voci delle persone dalle zone più colpite dalla crisi climatica vengono fatte tacere troppo spesso.

C'è spazio anche per domande.

#mapa
#climatejustice
#giustiziaclimatica
#Mali
👉Le persone sfollate nel mondo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici rischiano di diventare oltre un miliardo entro il 2050.

⚠️ Nei prossimi 30 anni, se non daremo il via a una cooperazione globale, sarà sempre più difficile accedere al cibo e all’acqua. Di conseguenza aumenteranno i disordini civili, l'instabilità sociale e i conflitti. Gli impatti socio-politici ed economici non riguarderanno più solo i Paesi in via di sviluppo ma anche i Paesi occidentali "dove arriveranno i nuovi flussi migratori”, ha affermato Steve Killelea, fondatore dell’Istituto.

💧Riguardo all'acqua, secondo l’Ecological threat register, oggi nel mondo circa 2,6 miliardi di persone sono sottoposte a “stress idrico”, cioè hanno una limitata possibilità di accedere all’acqua potabile. Diventeranno 5,4 miliardi entro il 2040. Praticamente il doppio.

🚰 Nei prossimi 30 anni saranno soprattutto Libano, Singapore, Iraq e Israele a essere colpiti dalla scarsità di risorse idriche. “Questo provocherà ulteriori tensioni sui territori”, si legge proprio nel rapporto. Negli ultimi dieci anni il numero di conflitti legati all’acqua è già aumentato del 270% in tutto il mondo.

📈 Dall'analisi dell’Institute for Economics and Peace -IEP-, think tank internazionale autore dell’Ecological threat register, sistema di valutazione che analizza quanto e come un Paese sia sottoposto al rischio di disastri naturali.

Bisogna continuare ad informarsi e combattere questo tipo di ingiustizie con tutti i mezzi a nostra disposizione.

📝 Fonti qui

#giustiziaclimatica #climatejustice
#crisiclimatica
#fridaysforfuture
🇪🇺 A dicembre 2020 è stato approvato un nuovo obiettivo comunitario di riduzione delle emissioni, nell'ottica del #GreenNewDeal europeo, e il parlamento ha votato per il taglio del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030.

Può sembrare un traguardo, ma non lo è affatto: l'Europa intende fare da capofila nella lotta alla crisi climatica, ma in questo modo non tiene in considerazione il principio di #GiustiziaClimatica.

‼️ Se davvero l'UE vuole essere all'altezza della sfida deve perseguire un TAGLIO di almeno l'80% delle emissioni al 2030 ed arrivare allo ZERO NETTO entro il 2035.

📝 Per chiedere questo all'UE firma l'iniziativa dei Cittadini Europei👉 qua
LA TRANSIZIONE CHE VOGLIAMO

💪 Ieri siamo sces* in piazza (offline e online) per chiedere al nuovo Governo Draghi di agire immediatamente e radicalmente per contrastare la #CrisiClimatica. A parole il nuovo Presidente del Consiglio ci fa ben sperare: «vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta» è quanto ha dichiarato con il suo discorso al Senato.

🙅‍♀️ La scelta della sua squadra di Governo, però, va in tutt'altra direzione. A partire dal ministro Cingolani, messo a capo del nuovo e tanto atteso Ministero per la Transizione Ecologica, il cui passato non lascia intuire particolare esperienza in campo ecologico, né una particolare simpatia per le #rinnovabili, semmai più per il #GasFossile. Non ci rassicura nemmeno Giorgetti - le sue posizioni rasentano il negazionismo - allo Sviluppo Economico, ministero dove vengono prese decisioni che impattano moltissimo sul #clima.

Riusciranno i nostri eroi a non deluderci e a condurre l'Italia verso un futuro a #ZeroEmissioni?

🔥 Noi abbiamo le idee chiare sulla #transizione che vogliamo (e che trovate su https://ritornoalfuturo.org/): una transizione non solo tecnologica, ma che tenga conto dei nostri principi di #GiustiziaClimatica. Una transizione che dia una vera priorità all'ambiente e alle persone, e metta ai margini chi inquina speculando sulla nostro #futuro.

📣 BASTA SOLDI PUBBLICI A FONTI FOSSILI, ARMI E INDUSTRIE INQUINANTI. Unisciti a noi!
IL PERCORSO DI DOMANI 🔥 La #MarciaGlobale per la #GiustiziaClimatica è pronta a prendersi le strade della città!

Dopo il partecipatissimo #StudentStrike di oggi, ci vediamo domani alle ore 15:00 in Largo Cairoli.
Andremo ancora una volta verso il MiCo per far sentire ai potenti della terra la nostra voce.

Siamo la natura che si difende e ribella. Esigiamo una transizione ecologica giusta e radicale!

Facciamo girare 💚🌍💪🎯
Anteprima dal nuovo libro di Amitav Ghosh, il seguito al suo acclamato "La Grande Cecità": "Bruti - riflessioni sul falso mito dei silenti" - disponibile IN ESCLUSIVA sul sito di Fridays For Future Italia!

Una delle voci più profonde sulle implicazioni della giustizia climatica è anche uno dei maggiori scrittori di storie al passo con la nostra epoca. L'autore sarà in Italia per presentare il suo graphic novel "Jungle Nama", con appuntamenti a:

Roma — 15 nov, allo IED e al Piccolo Eliseo
• Venezia — 18 nov al M9
• Torino — 19 nov al Circolo dei Lettori
• Milano — 20 nov al Castello Sforzesco


Interventi di attivistə FFF in programma - venite ad ascoltarci!

#CrisiClimatica
#FridaysForFuture
#AmitavGhosh
#BooksForFuture
#GiustiziaClimatica
#COP27 sei appena finita e già ci manchi... o forse no 😁

Vedremo se le tue resteranno promesse o se finalmente ci daremo una mossa.

#PayUp #giustiziaclimatica #egitto #clima
FESTIVAL DELLA SOSTENIBILITÀ SPONSORIZZATO DA UNICREDIT?
No grazie.

A Napoli si sta tenendo in questi giorni il festival della sostenibilità Asvis ma le figure che partecipano e gli sponsor non sono affatto stati chiari su come si vuole raggiungere la giustizia climatica e sociale.

Il convegno era improntato sulle innovazioni nel sistema agroalimentare, ma contemporaneamente nulla è stato detto dell’impatto dell’industria zootecnica sul consumo di acqua, di suolo e sulle emissioni di metano.

Abbiamo deciso di interrompere il video registrato del ministro Lollobrigida perché ci sembra assurdo che un ministro che parla con un linguaggio denigrante e razzista possa immaginare il sistema alimentare del futuro.

Il compartimento zootecnico, il primo settore agricolo per emissioni di metano, è sempre trattato come una grande casta da proteggere quando invece l’Europa dovrebbe invesitire i fondi delle Politiche Agricole Comuni per indirizzare il compartimentò zootecnico verso un’alimentazione basata sull’utilizzo di vegetali.

Questa indifferenza non è solo distruttiva ma anche divisiva. Solo riconoscendo i privilegi accumulati tramite lo sfruttamento delle risorse e facendone a meno potremo invertire la rotta che il report e gli scienziati dell’IPCC ci urlano di non prendere.

Mobilitiamoci, perché è tutto ancora possibile, ma solo se lo vorremo noi!

#riprendiamociilfuturo
#giustiziaclimatica
#festivaldellasostenibilità

Post collab con : Fridays For Future Napoli