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🔴LA CORTE EUROPEA CI CONDANNA PER LA QUALITÀ DELL'ARIA

🇮🇹L'Italia è stata condannata perché per 10 anni non ha rispettato le direttive sull'inquinamento dell'aria. È stato accolto il ricorso della Commissione che ci aveva denunciati all'organo giuridico europeo già nel 2018. Le motivazioni sono che fin dal 2008 l'Italia ha superato "in maniera sistematica e continuativa" i valori limite di inquinanti quali PM10 e NOx. Inoltre, si segnala, la "mancata adozione di misure adeguate".

😰L'Italia si è difesa segnalando la limitata estensione dell'area, si parla "solo" della Pianura Padana, infatti, e parlando di difficoltà tecniche e strutturali. La Corte però non ha accettato queste misere scuse.

👉🏼Tuttavia non era la prima volta che venivamo sanzionati per la questione dell'inquinamento dell'aria. Infatti, nel 2014 siamo stati condannati per il superamento dei limiti di PM10 e nel 2015 per quelli di NO2.

☠️Ma il problema dell'inquinamento ha delle conseguenze spaventose: in Italia si stima che ogni anno a causa dell'inquinamento atmosferico muoiano quasi 60.000 persone.

😱Anche su questo abbiamo un primato, secondo l’Air Quality Report l'area più inquinata d'europa nel 2019 è proprio la Pianura Padana.

⚠️Dopo dieci anni di inazione è ora che i Comuni e le Regioni interessate - e soprattutto il Governo - decidano di prendere dei provvedimenti e la smettano di trincerarsi dietro scuse come la "conformazione morfologica sfavorevole".

#inquinamento #UE #CorteEuropea #actnow #cleanairnow

🧾 Per approfondire:
👉🏼Business Insider
👉🏼Valori
👉🏼European Environment Agency (EEA)
🗣 Condividiamo l'appello di Diletta Bellotti, attivista della campagna europea #SaveBeesandFarmers, avente l'obiettivo di raccogliere un milione di firme per sostenere i piccoli agricoltori europei e proteggere la biodiversità.

In questo periodo l'Unione Europea sta approvando la nuova #PAC (Politica Agricola Comune), uno dei più grandi sistemi di sussidi nel mondo che vede impegnato più di 1/3 del bilancio dell'intera Unione Europea. 387 miliardi di euro che continueranno a finanziare allevamenti e agricoltura intensivi e che non ci permetteranno di raggiugere gli obiettivi del #GreenDeal e degli #AccordiDiParigi

💪🏼 La nuova PAC è un disastro per la vita sulla Terra: le piante e gli animali che la abitano e per tutt* noi. Ma non è ancora finita. Possiamo fare in modo che la PAC venga cambiata. É una battaglia che riguarda il #futuro di tutt*, firma la petizione e condividila ➡️ https://www.savebeesandfarmers.eu/deu.

🔥 Solo unit* possiamo fare la differenza e farci ascoltare dalle istituizioni europee!

#WithdrawTheCAP #RitirateLaPAC
📣 Facciamo un po' di nomi.

🗺La cartina che vedete sopra non ha le dimensioni proporzionate all'area del paese, ma rispetto alle emissioni di CO2 emesse tra il 1850 e il 2011: più emetti più sei grande.

🇮🇹L'italia è più grossa del normale... (e anche più grossa di molti paesi).
Infatti le emissioni contate sono quelle delle aziende con sede nei vari paesi: noi abbiamo la “fortuna” di avere una grande azienda come Eni proprio sul nostro territorio, che ricordiamo è per il 30% a partecipazione statale!

⚠️Eni infatti si classifica 30° tra le aziende più inquinanti del mondo.

Forse è arrivato il momento di fare qualcosa

📝Fonti:
The Carbon Majors Database

#FridaysForFuture #ciavveleni
📺 Stamattina siamo stati ospiti di UnoMattina per presentare la lettera #NonFossilizziamoci anche su Rai1.

👨‍🦳👩‍🦳 Probabilmente non è un programma che intercetta il pubblico a cui siamo abituat* (perché dopo le 8 siamo già a lezione!), per questo è stato importante ricevere quest'invito.

🐣 Uno dei grandi problemi che sentiamo come attivist* è proprio che chi sta ai piani alti non prende sul serio ciò che diciamo, solo perché siamo ragazz*. E non è forse un pregiudizio?

👨‍🔬 Come per la scrittura della lettera #NonFossilizziamoci e della campagna #RitornoAlFuturo collaboriamo costantemente con scienziati ed esperti.

👩‍🏫 E comunque, i politici con cui ci siamo confrontat* in questi mesi, hanno dimostrato di saperne davvero poco sul tema...

Quindi cari politici, è il momento di agire e mettere in pratica le nostre 7 proposte per il Next Generation EU: sono i modi più efficaci per metterci al sicuro dalla crisi climatica, e per rilanciare l'economia con lungimiranza!

🚨⚠️🚨Stiamo utilizzando tutti i canali possibili per ottenere la vostra attenzione, e insisteremo affinché anche i media diano importanza alla crisi climatica, perché ora non sta avvenendo assolutamente.

✔️ Le proposte ci sono, dovete portarle avanti non solo per il nostro futuro, ma per il presente di tutt*.


Link https://peertube.uno/videos/watch/07f0defd-7349-4b76-b1cf-c7980e454ced
👨🏻‍🔬Tim Flannery, australiano, è uno dei massimi esperti mondiali sui cambiamenti climatici. Scienziato ed esploratore, ha insegnato alla University of Adelaide, ha la cattedra di Impatti Climatici all’Australian Museum ed è stato fondatore dell’Australian Climate Council.

📄In questa sentita confessione, prova a misurare il suo doppio ruolo di genitore e di scienziato pubblico davanti all’evidenza sempre piu ominosa dei dati sul clima.

🗣“Sono decenni che scrivo e parlo di cambiamento climatico. L'esposizione costante ci indurisce dinnanzi alla realtà sempre più spaventosa, e spesso mi sono trovato ad affrontare l’argomento come una specie di allegro boia, o quantomeno non cedendo pubblicamente alla disperazione che a volte provo mentre racconto le ultime scoperte.

Adesso, con i dati che continuano a peggiorare, mi trovo in maggiore difficoltà a parlarne con i giovani. So raccontare storie piene di speranze su tecnologie sperimentali e sul ruolo che potranno svolgere nell'aiutare a scongiurare gli effetti peggiori della crisi. Ma siamo ormai talmente in ritardo nelle azioni di salvaguardia che alcuni impatti climatici molto gravi appaiono inevitabili. Quando provo ad immaginare come reagirei, da giovane, a notizie del genere, diventa davvero arduo continuare il mio lavoro.”

👉Leggi l’articolo sul sito

#collassoclimatico
#IPCCAR6
#tellthetruth
➡️ Ieri, 25 novembre, è stata la giornata internazionale contro la #violenza sulle #donne.
Non possiamo esprimere il nostro NO alla violenza sulle donne solo quando è mainstream. Dobbiamo parlarne ogni giorno e in ogni occasione.

Perché parlarne il più possibile?
E cosa c'entra con la #crisiclimatica?

1. Ne parliamo perché condividiamo la lotta per l'equità, come prevede il diritto internazionale e la nostra Costituzione.

2. Ne parliamo perché vogliamo cambiare questo sistema tossico, patriarcale, dominato dalla logica #predatoria nei confronti dei più deboli, delle donne, delle persone di altre etnie e culture, delle minoranze, dei paesi più poveri, degli animali, della natura, delle risorse del pianeta e del futuro delle generazioni più giovani.

3. Questa lotta è anche strettamente collegata con la risoluzione dell'emergenza climatica e ambientale in atto. Come si vede nella seconda immagine, tratta da #ProjectDrawdown, una fetta consistente tra le soluzioni per ridurre le emissioni è riconducibile alla parità dei diritti tra donne e uomini.
📊 Le voci "Educating Girls" e "Family Planning" indicano infatti alcune tra le azioni più efficaci: questi diritti, "se garantiti", possono contribuire a ridurre le emissioni fino all'8.6%!
🌱 La libertà di istruirsi e di scegliere quando e se fare una famiglia deve essere la medesima per donne e uomini, così come deve esserci la stessa libertà di dire NO.

Siamo vicini a tutte le donne che subiscono violenza: denunciate, lottiamo insieme🔥

Approfondimenti: Project Drawdown

#noviolenzasulledonne #equity #diritti #systemchange
#fridaysforfuture #climateaction #climatecrisis
🧟‍♂️ Il Black Friday è lo stesso incubo ogni anno, ma non è sempre lo stesso il sistema produttivo che lo promuove e alimenta.

🤑 Si sta modificando, esasperando l'ideale capitalista che mette al primo posto il profitto invece che la vita.

Si parla già di una nuova fase della globalizzazione, in cui il trasporto della merce entra a far parte della catena di montaggio, i prodotti vengono costruiti in modo distribuito, a seconda di dove è più conveniente reperire un certo materiale o una certa tipologia di manodopera, per scaricare il più possibile i costi su lavoratori e ambiente.

📈📉 Aumentano lo sfruttamento energetico, le mega infrastrutture, diminuiscono i salari, le tutele per i lavoratori e le lavoratrici.

🎁 Persino il consumatore entra a far parte della catena di produzione, regalando i dati sulle proprie attività d'acquisto che nelle mani delle grandi aziende diventano merce.

🎞 Con un video Re:common fornisce in modo divertente uno sguardo sulla situazione, seguendo la vita di un orsacchiotto.
Ma il problema è gigante, per saperne di più 👉🏼 https://www.recommon.org/il-viaggio-dell-orsacchiotto/

🚨Domani usa gli hashtag #blockfriday #boycottblackfriday #noblackfriday 🔥
Prepara un cartello, fatti una foto e taggaci!
🌍 Sciopero per il clima N.119 #BoycottBlackFriday

Il prezzo del black friday? I diritti dei lavoratori e la salute degli ecosistemi da cui dipendiamo. -> https://makeamazonpay.com/it/

Se non hai bisogno di qualcosa, non comprarlo 🙈

Diffondi anche tu il messaggio pubblicando una foto con #BoycottBlackFriday #BlockFriday #NoBlackFriday

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📸 Ogni Venerdì scattati una foto con un cartello e l'hashtag #scioperoperilclima e pubblicala sui social!
Venerdì prossimo pubblicheremo quella che ci colpirà di più!

⚡️Foto della settimana: @ffftreviso

#FridaysForFuture #MakeAmazonPay #BlackFriday
#withdrawthecap Le nostre attiviste e i nostri attivisti in azione oggi a Bruxelles per continuare a chiedere a gran voce di ritirare l'attuale PAC (Politica Agricola Comune). Non ci fermeremo🔥

Per saperne di più sul danno ambientale e sociale della nuova PAC, guarda questo post 👉 https://fridaysforfutureitalia.it/la-commissione-europea-ritiri-la-proposta-di-pac/

#actnow
🔮 Entro il 30 novembre si deciderà il destino dell’#Ilva.

📝 A fine mese potrebbe concludersi l'accordo per far tornare l'Ilva nelle mani statali, dopo uno scontro legale durato un anno e mezzo con il colosso franco-lussemburghese ArcelorMittal, affittuaria dello stabilimento dal 2016.

🗣️ Per mascherare l'ennesimo maxi investimento in impianti letali per la salute e per il clima, il governo annuncia l'intento di convertire a “Carbon free” (solo) un terzo della produzione entro il 2025

🤔 Da FFF Taranto ci segnalano che sentir parlare di "#decarbonizzazione dell'Ilva" ha fatto sorgere non pochi dubbi ai locali:

💨 Da una parte si parla di convertire gli impianti dal carbone al #gas, cosa che potrebbe avvenire in non meno di 10 anni. E nel frattempo? Cosa farà la metà dei lavoratori che già oggi è in cassa integrazione? Che aria respirerà chi per 10 anni continuerà a vivere a pochi chilometri dagli altiforni?
Senza dimenticarci che anche il gas è un potente climalterante.

🏭 Dall'altra il governo ha in mente di aumentare la produzione a 8/10 milioni di tonnellate annue, cosa che difficilmente riusciranno a fare senza un intenso utilizzo dell'"area a caldo", alimentata a carbone, nonchè la più inquinante. 

💰Non pensate che i soldi degli italiani potrebbero essere spesi in modo migliore, piuttosto che in una fabbrica che inquina, devasta, uccide e perde circa 100 milioni di euro al mese?

📢 Ci uniamo all'appello degli/lle abitanti di #Taranto che chiedono chiusura, smantellamento, bonifiche, decontaminazione dei terreni e il reimpiego degli operai: non vogliamo nè un'Ilva a carbone nè a gas

#climatekiller #ecomostro #nonfossilizziamoci

👇
www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/11/25/allilva-torna-lo-stato-carbon-free-solo-un-terzo-della-produzione-entro-il-2025/6015509/