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🇹🇷
Turchia, fallito attentato a Erdogan: una bomba sotto l’auto della scorta

«Volevano portare il caos». Questo il primo commento del partito Akp al governo in Turchia, dopo che una carica di esplosivo piazzato sotto una macchina della scorta del presidente Recep Erdogan è stata scoperta nella città di Sirte, dove erano in programma dei comizi oggi.

💬 L'episodio è stato commentato dal vice segretario del partito Akp di Erdogan, Hamza Dag, che alla CNN Turk ha dichiarato che si è trattato di «un tentativo di sabotaggio», architettato per «colpire un ambiente sereno e portare il caos nel Paese».

🔎 La scoperta dell'esplosivo è stata fatta da due poliziotti appena prima che il corteo di auto partisse con il leader turco, tuttavia è difficile dire che l'esplosivo avrebbe potuto colpire direttamente Erdogan, considerando che la carica era piazzata sotto una delle automobili della polizia che accompagnano la scorta presidenziale.

#Turchia #Erdogan #Attentato

Fonte: La Stampa

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#AGGIORNAMENTO 🇺🇦🇷🇺🇹🇷

È terminato l’incontro tra Lavrov e Kuleba ad Antalya

Entrambi i ministri stanno ora riferendo l’esito del colloquio e rispondendo alle domande dei giornalisti in due conferenze stampa, svolte separatamente.

Fonte: Edizione_Straordinaria / Istorijaoruzija

#Russia #Ucraina #Turchia #Colloqui

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🇸🇾
Mappa della situazione militare in Siria ad oggi

Poiché la guerra civile nel Paese è in stallo da tempo, e anche a causa del cessate il fuoco, non ci sono stati cambiamenti di rilievo nelle aree controllate da ciascuna parte.

Ultimamente sono state segnalate molteplici violazioni del cessate il fuoco, principalmente a causa di scontri tra le forze governative e TFSA e TSK (Forze armate turche), nonché con gruppi militanti jihadisti.

🇹🇷
Due giorni fa, un gruppo di monitoraggio dell'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che un convoglio militare composto da 40 veicoli blindati e 8 camion di supporto logistico delle TSK è entrato, attraverso Bab al-Hawa, nella regione nordoccidentale di Idlib, in Siria, dove la Turchia mantiene più di 60 basi e avamposti.

Nelle ore successive sono entrati, nel governatorato di Idlib, anche un altro convoglio di 50 veicoli militari turchi, ove sono posizionate centinaia di truppe turche.

Fonte: Entre Guerras

#Siria #Guerra #Turchia

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🇹🇷🇺🇦🇷🇺
Guerra in Ucraina, ministro degli Esteri turco Cavusoglu: “Alcuni Paesi Nato vorrebbero che la guerra continuasse per indebolire Mosca”

Nessun riferimento diretto, ma è evidente che il messaggio sia indirizzato in particolar modo alle due potenze che in questi due mesi di conflitto hanno spinto maggiormente per il sostegno all’Ucraina, lasciando naufragare qualsiasi tentativo di mediazione tra i leader europei e Vladimir Putin con dichiarazioni che hanno fin dall’inizio puntato allo scontro: Stati Uniti e Gran Bretagna.

Approccio opposto a quello del Paese di Recep Tayyip Erdoğan che, invece, fin da prima dell’invasione ha tentato di ritagliarsi un ruolo da mediatore tra le parti, invitando i due leader russo e ucraino a incontrarsi a Istanbul per dei colloqui di pace, visti i suoi rapporti privilegiati sia con l’Alleanza, di cui fa parte, che con la Russia, pur avendo definito “inaccettabile” l’azione del Cremlino in Ucraina.

In questi due mesi di conflitto, Ankara ha in più occasioni dimostrato la volontà di evitare di schierarsi nettamente dall’una o dall’altra parte, mantenendo una sorta di neutralità che conta di far valere a un eventuale tavolo negoziale.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

#Turchia #Russia #Ucraina

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🇹🇷 Continua l'operazione turca Claw Lock nel nord dell'Iraq.

Dopo nove giorni dal suo inizio l'operazione turca è ancora in corso e l'aviazione e le forze armate turche continuano a colpire le posizioni del PKK nel nord dell'Iraq.

Il Kurdistan iracheno è stato un rifugio per il PKK sin dagli anni 80 e da lì il gruppo ha lanciato centinaia di attacchi all'interno del territorio turco.

La Turchia con questa operazione, così come le altre lanciate in passato, cerca di limitare le capacità del gruppo di lanciare attacchi in suolo turco e di distruggere le sue postazioni nella regione autonoma.

Il 25 aprile il ministro della difesa turco ha dichiarato che 56 militanti del PKK sono stati uccisi sino ad allora nell'ambito dell'operazione Claw Lock, le forze turche dall'inizio dell'operazione dichiarano di aver perso 8 uomini.

"L'operazione non finirà a breve, ci sono ancora molti obbiettivi legati al gruppo da distruggere o liberare."

Fonte: Ministero della difesa turco

#Turchia #Iraq #PKK

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🇹🇷🇸🇦 Visita di Erdogan in Arabia Saudita.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha in programma di visitare l'Arabia Saudita giovedì e incontrare il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

La prevista visita di Erdogan in Arabia Saudita potrebbe vedere il leader turco rafforzare i legami con il principale rivale regionale di Ankara dopo la consegna del caso Jamal Khashoggi.

Nell'ultimo anno, la Turchia ha compiuto sforzi diplomatici per ricucire i legami con i paesi con i quali ha litigato dopo la Primavera Araba, quando Egitto, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita hanno visto il suo sostegno ai gruppi legati ai Fratelli Musulmani come una minaccia.

Tuttavia, gli sforzi di riavvicinamento con Riyadh sono stati minati dal processo di 26 sospetti legati all'omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi presso il consolato del regno a Istanbul nell'ottobre 2018.

La visita del ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha portato al miglioramento delle relazioni con Riyadh e alla fine del boicottaggio saudita (non ufficiale) delle merci turche che ha tagliato del 90% le esportazioni di Ankara; Il mese scorso, le esportazioni nel regno hanno raggiunto i 58 milioni di dollari, tre volte di più rispetto all'anno precedente.

Fonte: Daily Sabah, Al Jazeera

#ArabiaSaudita #Turchia

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🇹🇷 🇸🇦 Visita di Erdogan in Arabia Saudita.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato giovedì il principe ereditario dell'Arabia Saudita per "sviluppare" le relazioni nella sua prima visita dall'uccisione del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018 che ha creato un cuneo tra i due paesi.

Il caloroso abbraccio tra Erdogan e MBS sembra segnalare che la precedente fredda relazione tra i due Paesi è ormai finita.

Il viaggio è arrivato mentre la Turchia, di fronte a una crisi economica alimentata dal crollo della sua valuta e dall'impennata dell'inflazione, cerca di ottenere sostegno finanziario dai paesi del Golfo.

Prima di volare da Istanbul alla seconda città dell'Arabia Saudita, Jeddah, dove alcune strade erano fiancheggiate da bandiere turche e saudite, Erdogan ha affermato di sperare di “innescare una nuova era” nei rapporti bilaterali.

"Riteniamo che rafforzare la cooperazione in settori quali la difesa e la finanza sia nel nostro reciproco interesse; la Turchia e l'Arabia Saudita hanno dimostrato una volontà comune di sviluppare relazioni bilaterali sulla base del rispetto e della fiducia reciproci " ha affermato il presidente Recep Tayyip Erdoğan.

Una maggiore cooperazione con l'Arabia Saudita in materia di salute, energia, sicurezza alimentare, tecnologie agricole, industria della difesa e finanza è nell'interesse comune, ha affermato Erdoğan, aggiungendo che i due paesi hanno un serio potenziale di cooperazione nelle tecnologie per l'energia rinnovabile e pulita.

Fonte: Daily Sabah, Al Jazeera

#ArabiaSaudita #Turchia

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🇸🇾 La Russia schiera ulteriori forze in Siria.

Fonti russe hanno riferito che il 3 luglio l'esercito russo aveva schierato 600 paracadutisti all'areoporto di al-Qamishli nel nord est della Siria, i paracadutisti sono giunti in Siria in due blocchi da 300 uomini rispettivamente il primo ed il tre luglio.

Lo schieramento è avvenuto durante i preparativi dell'esercito turco per lanciare una nuova offensiva nel nord della Siria, tale dispiegamento serve a dissuadere le forze turche dal condurre un qualsiasi attacco alla città.

L'esercito russo aveva precedentemente dispiegato all'areoporto cacciabombardieri Su-34, elicotteri d'attacco Ka-52 e sistemi di difesa aerea Pantsir-S1.

Nonostante i dispiegamenti russi le Turchia continua a voler lanciare la sua nuova offensiva, le forze turche insieme ai propri alleati stanno continuando a trasferire uomini e mezzi.

Se la Turchia dovesse lanciare la nuova offensiva sino ad un milione di persone sarebbero sfollate a causa dei combattimenti e la situazione umanitaria in Siria deteriorerebbe.

Fonte: Southfront

#Siria #Turchia #Russia

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🇮🇷🇷🇺

Oggi si sono tenuti dei colloqui tra il Presidente Russo Vladimir Putin, il Presidente Iraniano Sayyed Ebrahim Raisi e il Presidente Turco Recep Tayyp Erdogan a Teheran. Ecco i punti chiavi della riunione:

È stato siglato un accordo tra Russia ed Iran per il trasferimento di droni iraniani all'Esercito Russia.

La Compagna Nazionale di Petrolio Iraniano ha firmato un accordo da 40 miliardi di $ con Gazprom.

Altri 7 accordi sono stati raggiunti tra compagne Iraniane e Russe dal costo totale di 4 miliardi per lo sviluppo di 6 zone di estrazione.

È stata concordata la costruzione di un nuovo gasdotto tra Russia ed Iran

Fonte: AlHaden, Intel Slava

#Russia #Iran #Turchia #Accordi

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🇮🇶 Bombardamenti turchi uccidono civili nel nord dell'Iraq.

Il 20 luglio attacchi aerei turchi hanno colpito una località turistica nel villaggio di Parakh nel Kurdistan iracheno, a causa del bombardamento 9 civili sono stati uccisi e 26 feriti.

A seguito del bombardamento il ministero degli affari esteri turco ha rilasciato una dichiarazione in cui si negava il bombardamento dell'area turistica e si chiedeva al governo iracheno di collaborare per trovare i veri autori dell'attacco, sempre secondo la nota la colpa di questo attacco sarebbe da attribuirsi a terze parti.

Varie proteste contro la Turchia e la sua occupazione di alcune aree nella regione del Kurdistan iracheno hanno scosso l'Iraq da nord a sud, i manifestanti sono arrivati a protestare anche davanti l'ambasciata turca a Baghdad.

All'interno del governo iracheno non sono mancate le accuse alla Turchia con il ministero degli esteri iracheno che comunica che sì darà la massima risposta diplomatica a cominciare da un appello al consiglio di sicurezza dell'ONU.

Nonostante il governo voglia limitarsi ad una risposta diplomatica non sono mancate risposte militare all'azione della Turchia, nella notte del 20 luglio e nella mattina del 21 luglio le basi militari turche nel Kurdistan iracheno sono state bombardate da svariati gruppi iracheni e curdi.

La Turchia non ha ancora concluso l'operazione Claw Lock contro le forze del PKK, secondo il ministero della difesa turco 39 soldati hanno sino ad ora perso la vita e l'operazione non ha prodotto nessun risultato degno di nota sino ad ora.

Le tensioni tra Iraq e Turchia sono destinate ad aumentare, ogni giorno decine di bombardamenti colpiscono il Kurdistan e continuano a portare via la vita dei civili in loco.

Fonte: The Cradle

#Turchia #Iraq #Kurdistan

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🇹🇷🤝🇺🇦
La turca Baykar sbarca in Ucraina

La società turca Baykar, che produce i tanto amati droni d'attacco "Bayraktars", sta attualmente costruendo una fabbrica sul territorio ucraino, secondo l'ambasciatore dell'Ucraina in Turchia, Vasyl Bodnar. In un'intervista con RBC Ukraine pubblicata lunedì, Bodnar ha affermato che Baykar ha già creato una società in Ucraina e che una fabbrica, che si diceva fosse in costruzione prima dell'inizio dell'invasione russa a fine febbraio, è ancora in fase di sviluppo.

"La fabbrica verrà costruita. Solo una settimana fa il governo ha approvato l'accordo bilaterale e lo ha inviato al parlamento per la ratifica, l'accordo sulla costruzione dell'impianto stesso".

Secondo l'ambasciatore, l'azienda turca ha già acquistato un appezzamento di terreno in Ucraina e sviluppato il progetto per l'impianto. Ha aggiunto che Baykar intende costruire la fabbrica, poiché "era quasi un impegno personale dei proprietari dell'azienda realizzare questa produzione in Ucraina".

Fonte: msn, rbc/ua, ukraine now

#Ucraina #Turchia #Bayraktar #GuerraRussoUcraina

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🇸🇾 Possibile riconciliazione Damasco-Ankara

Giovedì 11 Agosto il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha annunciato di aver avuto una breve conversazione con la sua controparte siriana, la conversazione sarebbe avvenuto ai margini del movimento dei paesi non allineati lo scorso ottobre a Belgrado.

Mevlut Cavusoglu ha successivamente aggiunto durante una conferenza che "Dobbiamo riunire l'opposizione e il regime per la riconciliazione in qualche modo, altrimenti non ci sarà una pace permanente", secondo le sue parole la Turchia sosterrebbe l'integrità territoriale siriana.

I leader dell'opposizione nel nord della Siria hanno reagito negativamente chiamando Erdogan "ipocrita" e facendo protestare i loro uomini per tutti e territorio sotto controllo ribelle/turco.

Mevlut Cavusoglu ha sottolineato che nessuno vuole aiutare a ricostruire la Siria senza un cessate il fuoco e senza una pace e che il suo paese sta lavorando in questo senso.

Le dichiarazioni e le osservazioni del ministro degli esteri turco sono in netto contrasto con un tono bellicoso adottato a maggio dal presidente Erdogan, ai tempi si era annunciata una operazione militare per creare una "zona sicura" profonda 30km nel nord della Siria.

Il cambio di politica arriva quando Assad e Putin avrebbero garantito ad Ankara che sarebbe stato messo freno ai militanti curdi, questo permetterebbe alla Turchia di diminuire la presenza dei gruppi curdi ai suoi confini senza impegnarsi in scontri diretti.

Il cambio di politica di Erdogan ha anche motivazione economiche, il presidente turco vorrebbe che il gas russo diretto in Europa passi attraverso la Turchia e non l'Ucraina così da poter rendere il suo paese un hub energetico oltre a voler evitare i costi di una operazione militare su larga scala.

Fonte: The Arab Weekly

#Siria #Turchia #Russia

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🇮🇱🇹🇷
Israele e Turchia riprendono le relazioni: pace diplomatica tra i due Paesi

Israele
e Turchia hanno annunciato il ritorno a una piena normalizzazione delle relazioni. Lo ha detto il prenier Yair Lapid al termine di una conversazione telefonica con il presidente Recep Tayyip Erdogan.

"La ripresa delle relazioni con la Turchia - ha detto - è una componente importante per la stabilità regionale e un importante sviluppo economico per i cittadini di Israele".

Nell'intesa è previsto anche il ritorno degli ambasciatori e dei consoli generali.

Dal canto suo, Ankara ha fatto sapere che con il ripristino delle relazioni di pace non verrà abbandonato il "pieno sostegno alla causa palestinese".

Fonte: Tgcom24

#Turchia #Israele #Relazioni

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Cipro conclude l'accordo per l'acquisto dell'Iron Dome

Secondo quanto riferito, il Dipartimento della Difesa cipriota (DoD) ha accettato di soddisfare le richieste operative della Guardia Nazionale per acquisire il sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome.

Mentre Cipro afferma che il suo sistema di difesa aerea a corto raggio (SHORAD) è attualmente la soluzione migliore per le sue esigenze operative e può contrastare le minacce che considera più urgenti, la difesa aerea cipriota ha espresso preoccupazione per la famiglia di droni Bayraktar di fabbricazione turca.

Tuttavia, non è chiaro in che modo questo accordo avrà un impatto sulle attuali relazioni turco-israeliane, soprattutto dopo la recente stabilizzazione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. *Il 17 agosto, Israele e Turchia hanno annunciato la normalizzazione ufficiale dei legami e il pieno ripristino delle relazioni diplomatiche, restituendo i loro ambasciatori a Tel Aviv e Ankara.

Fonte: csmtimes, lebanese news

#Cipro #Israele #Turchia #IronDome

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🇹🇷 🔥 🇬🇷
Erdogan a Grecia, potremmo arrivare di notte all'improvviso

"Potremmo arrivare nella notte all'improvviso". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan rivolgendosi alla Grecia e continuando ad accusare Atene di violazioni contro Ankara.

Erdogan ha fatto sapere che il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riporta Trt, "è in contatto con il Segretario generale della Nato" Jens Stoltenberg riguardo al presunto disturbo ai caccia F-16 turchi, impegnati in una missione dell'Alleanza atlantica, da parte delle forze greche.

"La Grecia è consapevole di questo", ha aggiunto Erdogan.

Fonte: ANSA

#Turchia #Grecia #Tensioni

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🇹🇷 Dopo quasi cinque mesi l'operazione Claw Lock non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi

L'operazione delle forze armate turche Claw Lock è iniziata il 17 aprile con l'obiettivo di ridurre la presenza del PKK nel nord dell'Iraq mettendo in sicurezza il confine meridionale della Turchia, ad oggi questo risultato non è stato ancora raggiunto.

Nonostante centinaia di bombardamenti e incursioni di terra l'attività del PKK non è al momento diminuita ma al contrario sono aumentati gli attacchi alle forze turche nel nord dell'Iraq.

Dall'inizio dell'operazione 55 soldati turchi sono morti ed oltre 100 sono stati feriti, le vittime curde secondo il MOD turco ammontano ad oltre 300 guerriglieri curdi uccisi o catturati.

Al momento l'unico "successo" della Turchia in questa operazione è stato il nuovo drone "Bayraktar Akıncı", il drone dopo essere entrato in servizio l'anno scorso è stato testato sul campo in questa operazione generando ottimi risultati.

L'operazione non si concluderà a breve ma indipendentemente da ciò la Turchia ha pagato un prezzo piuttosto alto per il tentato raggiungimento dei risultati prefissati.

Fonte: MOD turco

#Iraq #Kurdistan #Turchia

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🇦🇲 Continuano gli scontri in territorio armeno

Durante la notte e la mattina del 13 settembre gli scontri tra Armenia ed Azerbaijan sono proseguiti senza alcuna diminuzione d'intensità per il controllo delle posizioni armene attorno a Nerkin Khanda, Verin Shorzhi, Artanish e Sotk. Le notizie riguardo un cessate il fuoco ottenuto tramite la mediazione russa non si sono rilevate vere.

La superiorità militare e tecnologica azera si è fatta sentire, sino ad ora risultano più di cento morti da parte armena e solo otto da parte azera.

L'obiettivo dell'Azerbaijan sembra essere il controllo del corridoio di Zanzegur così da poter avere un collegamento diretto con l'enclave di Naxçıvan.

La Turchia si è immediatamente schierata dalla parte dell'Azerbaijan dicendo che l'Armenia dovesse porre fine alle provocazioni contro Baku (ne la notte del 13 settembre ne i giorni precedenti Yerevan ha portato avanti provocazioni ai danni degli azeri) mentre l'Iran ha condannato l'attacco dicendo che non dovrebbe esserci alcuna modifica dei confini internazionali.

I membri del CSTO hanno condannato le azione azere ma al momento non sono intervenuti in alcun modo in difesa dell'Armenia.

Un nuovo scontro nel Caucaso non farà che accendere nuovamente le tensioni nella regione, l'Iran non accetterà alcuna modifica degli attuali confini e la vittoria delle forze azere è necessaria per portare avanti le ambizioni turche nell'area tagliando fuori altri attori come Russia ed Iran. Non è da escludere una estensione del conflitto nel caso in cui non venga trovata una soluzione pacifica in breve tempo.

Fonte: MOD azero, MOD armeno

#Armenia #Azerbaijan #Turchia #Iran

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