Forwarded from Rudy Bandiera
1- GIORNALISTI SOSTITUITI DA #IA
Siamo certi che le intelligenze artificiali, già oggi, non possano essere degli ottimi surrogati dei giornalisti, ad esempio? https://youtu.be/7Oj0HCtVY-c
2- INGREDIENTI DEL WEB MARKETING: VISIONE, STRATEGIA, OBIETTIVI E POI STRUMENTI
Molti sono convinti che sia necessario essere in grado di usare i tool in maniera profonda e super tecnica per poter fare un’attività di Web #marketing ben fatta. NULLA di più sbagliato! http://bit.ly/2tRUu7X
Se avete consigli o suggerimenti per i video e i post del futuro sapete dove trovarmi. Grazie!
Siamo certi che le intelligenze artificiali, già oggi, non possano essere degli ottimi surrogati dei giornalisti, ad esempio? https://youtu.be/7Oj0HCtVY-c
2- INGREDIENTI DEL WEB MARKETING: VISIONE, STRATEGIA, OBIETTIVI E POI STRUMENTI
Molti sono convinti che sia necessario essere in grado di usare i tool in maniera profonda e super tecnica per poter fare un’attività di Web #marketing ben fatta. NULLA di più sbagliato! http://bit.ly/2tRUu7X
Se avete consigli o suggerimenti per i video e i post del futuro sapete dove trovarmi. Grazie!
YouTube
Giornalisti sostituiti da intelligenze artificiali
Saremo sostituiti dalle macchine? Se si, in cosa? Siamo certi che le intelligenze artificiali, già oggi, non possano essere degli ottimi surrogati dei giorna...
Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
Intelligenza Artificiale e marketing: ecco come sfruttare il trend del momento
L'intelligenza artificiale è diventata rapidamente il tema caldo del 2023. Scopri cosa cercano le persone in relazione all'IA e come chi fa marketing può prendere parte alla rivoluzione dell'IA.
ℹ️ Continua a leggere qui:
⛓ https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/strategie/marketing-automation/tendenze-ai-nel-marketing/
Tag: #AI #IA #IntelligenzaArtificiale #Marketing
L'intelligenza artificiale è diventata rapidamente il tema caldo del 2023. Scopri cosa cercano le persone in relazione all'IA e come chi fa marketing può prendere parte alla rivoluzione dell'IA.
ℹ️ Continua a leggere qui:
⛓ https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/strategie/marketing-automation/tendenze-ai-nel-marketing/
Tag: #AI #IA #IntelligenzaArtificiale #Marketing
Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
Come l’AI può aiutare i retailer italiani a crescere
A causa dell’aumento dei prezzi, i consumatori del retail stanno consolidando nuove abitudini di acquisto. Fanno shopping in maniera più consapevole, tengono meno conto della fedeltà a un brand e si muovono senza soluzione di continuità su più canali.
I retailer si trovano in una situazione in cui il consumatore giusto e il messaggio ideale sono un obiettivo mobile. L’intelligenza artificiale di Google dà ai brand l’opportunità di intercettare i clienti più potenzialmente di valore e di presentare loro i propri prodotti nel modo migliore.
ℹ️ Continua a leggere qui:
⛓ https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/strategie/marketing-automation/performance-max-retailer-italiani/
Tag: #AI #retailer #retail #shopping #IA #IntelligenzaArtificiale
A causa dell’aumento dei prezzi, i consumatori del retail stanno consolidando nuove abitudini di acquisto. Fanno shopping in maniera più consapevole, tengono meno conto della fedeltà a un brand e si muovono senza soluzione di continuità su più canali.
I retailer si trovano in una situazione in cui il consumatore giusto e il messaggio ideale sono un obiettivo mobile. L’intelligenza artificiale di Google dà ai brand l’opportunità di intercettare i clienti più potenzialmente di valore e di presentare loro i propri prodotti nel modo migliore.
ℹ️ Continua a leggere qui:
⛓ https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/strategie/marketing-automation/performance-max-retailer-italiani/
Tag: #AI #retailer #retail #shopping #IA #IntelligenzaArtificiale
Forwarded from PostPickr Channel
🤖 L'IA sta rivoluzionando i social media
Ad oggi, nell'ambito del copywriting trova probabilmente la sua maggiore applicazione, contro la "sindrome da foglio bianco", automatizzando la creazione di testi. ✍️
Chi ha avuto modo di testare il nostro AI Assistant ne sa qualcosa.
Ma le sue potenzialità vanno ben oltre.
Grazie agli strumenti basati sull'IA, è possibile creare contenuti audio e visual, gestire campagne pubblicitarie, individuare influencer e monitorare la presenza del proprio brand attraverso il riconoscimento del logo in video e immagini.
Anche se le sfide da affrontare sono significative, è un'opportunità da seguire attentamente per sfruttare al meglio i social media. 💪
Leggi l'articolo di approfondimento sul nostro blog. ⤵️
#IntelligenzaArtificiale #IA #SocialMediaRevolution
Ad oggi, nell'ambito del copywriting trova probabilmente la sua maggiore applicazione, contro la "sindrome da foglio bianco", automatizzando la creazione di testi. ✍️
Chi ha avuto modo di testare il nostro AI Assistant ne sa qualcosa.
Ma le sue potenzialità vanno ben oltre.
Grazie agli strumenti basati sull'IA, è possibile creare contenuti audio e visual, gestire campagne pubblicitarie, individuare influencer e monitorare la presenza del proprio brand attraverso il riconoscimento del logo in video e immagini.
Anche se le sfide da affrontare sono significative, è un'opportunità da seguire attentamente per sfruttare al meglio i social media. 💪
Leggi l'articolo di approfondimento sul nostro blog. ⤵️
#IntelligenzaArtificiale #IA #SocialMediaRevolution
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
🤖 DALL·E 3, disponibile "gratuitamente" per tutti via Bing Image Creator
In rete è comparsa la notizia che l'intelligenza artificiale DALL·E 3 è ora disponibile "gratuitamente" per tutti.
Perché ho messo gratuitamente, tra le virgolette?
La risposta te la offre la stessa piattaforma: "La generazione di immagini richiede più tempo senza crediti. Vuoi velocizzare l'operazione? Usa 500 punti Rewards per 5 altri incrementi!".
Questo perché questa intelligenza artificiale è integrata in Immage Creator.
Per chi non lo sapesse Image Creator è un prodotto Microsoft, introdotto nel motore di ricerca e progetto Bing, che consente agli utenti di generare immagini di intelligenza artificiale con DALL·E partendo da un testo nella propria lingua o in inglese.
Quindi, possiamo dire che alla luce di questi dettagli, non è tutto gratis tutto quello che luccica.
Ma torniamo a noi!
Immage Creator e DALL·E!
Se si vuole testare l’ultima versione di DALL·E, basta accedere a Bing Image Creator e iniziare a dare in pasto all'intelligenza artificiale il promt giusto.
Se in passato come me avete già fatto delle prove e volete vedere se c'è un certo miglioramento, allora potete usare lo stesso promt.
⛓ Clicca qui per accedere a Immage Creator!
🧑💻 I miei test e la mia impressione!
Da alcuni test personali e su alcuni prompt usati negli ultimi 3 mesi, devo dire che i risultati ottenuti si avvicinino molto a quella che era la mia aspettativa qualche mese fa e soprattutto si nota come gli sviluppatori di Dall-E 3 abbiano fatto un ottimo lavoro.
La qualità dell'immagine è migliore, il testo generato all'interno dell'immagine è più comprensivo e rispetta la richiesta.
Certamente ci sono ancora molti miglioramenti da fare, soprattutto quando il promt richiede delle cose particolari come l'inserimento di testo o di icone, ma sono sicuro che migliorerà nei prossimi mesi ancor di più.
❔ Voi che cosa ne pensate?
💬 Lasciate un commento.
Tag: #DALLE #DALLE3 #ImageCreator #MicrosoftBing #Bing #AI #IA #AIgenerativa #IAgenerativa
In rete è comparsa la notizia che l'intelligenza artificiale DALL·E 3 è ora disponibile "gratuitamente" per tutti.
Perché ho messo gratuitamente, tra le virgolette?
La risposta te la offre la stessa piattaforma: "La generazione di immagini richiede più tempo senza crediti. Vuoi velocizzare l'operazione? Usa 500 punti Rewards per 5 altri incrementi!".
Questo perché questa intelligenza artificiale è integrata in Immage Creator.
Per chi non lo sapesse Image Creator è un prodotto Microsoft, introdotto nel motore di ricerca e progetto Bing, che consente agli utenti di generare immagini di intelligenza artificiale con DALL·E partendo da un testo nella propria lingua o in inglese.
Quindi, possiamo dire che alla luce di questi dettagli, non è tutto gratis tutto quello che luccica.
Ma torniamo a noi!
Immage Creator e DALL·E!
Se si vuole testare l’ultima versione di DALL·E, basta accedere a Bing Image Creator e iniziare a dare in pasto all'intelligenza artificiale il promt giusto.
Se in passato come me avete già fatto delle prove e volete vedere se c'è un certo miglioramento, allora potete usare lo stesso promt.
⛓ Clicca qui per accedere a Immage Creator!
Da alcuni test personali e su alcuni prompt usati negli ultimi 3 mesi, devo dire che i risultati ottenuti si avvicinino molto a quella che era la mia aspettativa qualche mese fa e soprattutto si nota come gli sviluppatori di Dall-E 3 abbiano fatto un ottimo lavoro.
La qualità dell'immagine è migliore, il testo generato all'interno dell'immagine è più comprensivo e rispetta la richiesta.
Certamente ci sono ancora molti miglioramenti da fare, soprattutto quando il promt richiede delle cose particolari come l'inserimento di testo o di icone, ma sono sicuro che migliorerà nei prossimi mesi ancor di più.
Tag: #DALLE #DALLE3 #ImageCreator #MicrosoftBing #Bing #AI #IA #AIgenerativa #IAgenerativa
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
🤓 L'app Epik mente!
Per chi non lo sapesse e per chi si fosse perso questa notizia, recentemente è comparsa sul mercato Epik. In poche parole l'app che crea il tuo alterego in stile anni '90.
Come si usa?
👉🏽 Epik può essere scaricata dallo store dello smartphone iOS o Android.
👉🏽 Si autorizza l'accesso alla galleria delle immagini, si selezionano da un minimo di 8 ad un massimo di 12 foto che si vogliono utilizzare.
👉🏽 È richiesto che queste foto siamo le dei selfie molto chiari, nitidi e semplici.
👉🏽 Si scegliere tra due tipologie di elaborazione: standard o express. La prima restituisce gli scatti in 24 ore, la seconda invece in 2 ore.
👉🏽 Indipendentemente dal pacchetto vengono generate creare 60 immagini ispirate agli annuari.
🚨 Nota importante:
È vietato utilizzare foto di minori. Però sappiamo che nessuno rispetta le regole.
Ed eccoci qui al risultato finale!
Ci troviamo davanti a quello che scrissi qualche mese fa, nella mia riflessione sul mio blog persone: I pregiudizi degli esseri umani nel mondo della tecnologia!
In cui analizzavo un pochino la situazione sul come si comportava la tecnologia in base ai nostri input.
Infatti, se uno prende il risultato finale generato per se stesso oppure va a vedere le creazioni dei proprio contatti, dei VIP accorsi ad utilizzare l'app e in un secondo momento va a cercare sul web le foto dell'epoca ci si accorge che in realtà l'app Epik mente.
Perché mente?
Semplicemente perché le foto generate non rispecchiano la verità, basata su quella che era la realtà dell'epoca. Si certo, lo so benissimo pure io che l'AI genera le immagini partendo da una serie di informazioni con cui è stata allenata. Infatti, quello che dico io, è che siamo davanti all'ennesimo esempio di come un'altra AI è stata allenata con moltissimi luoghi comuni. Luoghi comuni che spesso abbiamo visto in film e serie televisive, ma ache video clip o riviste pattinate per teenager e non solo.
Quindi, a questo punto se uno prendesse un annuario scolastico americano dell'epoca, non troverà tutte queste foto di cheerleader, sportivi di vario genere, persone vestite da rapper e chi più ne ha, più ne metta. Ma troverà foto di persone vestite in modo normale e che il più delle volte hanno la divisa della propria scuola. Quindi una vera delusione. Anzi ci si vestiva proprio di merda ai tempi e avevamo dei gusti strani.
In tutto questo, la cosa bella è stata vedere il post sul profilo di Arnold Schwarzenegger su Instagram. È proprio dal suo post, che prima mi ha fatto ridere un sacco, ma in un secondo momento mi ha fatto riflettere e ritornare in mente l'articolo scritto a Febbraio di quest'anno e in cui raccontavo come i pregiudizi degli essere umani e i loro luoghi comuni, non fanno altro che animare una tecnologia che nel tempo diveneterà piena di pregiudizi e non solo. Cose che la tecnologia già oggi fa. Tipo gli algoritmi delle macchine con guida autonoma che scelgono il minore dei danni e che quindi potrebbero scegliere di investire un gruppo di ciclisti per salvare la vita delle persone a bordo.
Certo lo so che è molto estremo come esempio e certamente non c'è nulla di sbagliato in tutto ciò. Cioè che un'app con un'AI generi contenuti del genere, non fa danni a nessuno. Tranne il piccolo dettaglio che improvvisamente potrebbero essere generate delle Immagini fake e Deepfake su di noi, ma è una cosa banale.
Quindi insomma che volte che sia. Così come, non venite a lamentarvi che ChatGPT non risponde più in modo intelligente. Così come che le intelligenze artificiali generano fake news e violano la privacy.
Ricordatevi questa cosa:
Siete voi o meglio siamo noi ad alimentare e far crescere la conoscenza delle AI.
Lo facciamo ogni giorno attraverso le varie richieste e con le informazioni che fornite in modo diretto o indiretto, alimentiamo una tecnologia che un domani può rivelarsi analfabeta funzionale oppure che decida sulle sorti altrui, tipo essere o non essere assunti.
❔ Voi cosa ne pensate?
💬 Lasciate un commento!
Tag: #AI #IA #Epik #AppEpik #riflessioni #IntelligenzaArtificiale
Per chi non lo sapesse e per chi si fosse perso questa notizia, recentemente è comparsa sul mercato Epik. In poche parole l'app che crea il tuo alterego in stile anni '90.
Come si usa?
👉🏽 Epik può essere scaricata dallo store dello smartphone iOS o Android.
👉🏽 Si autorizza l'accesso alla galleria delle immagini, si selezionano da un minimo di 8 ad un massimo di 12 foto che si vogliono utilizzare.
👉🏽 È richiesto che queste foto siamo le dei selfie molto chiari, nitidi e semplici.
👉🏽 Si scegliere tra due tipologie di elaborazione: standard o express. La prima restituisce gli scatti in 24 ore, la seconda invece in 2 ore.
👉🏽 Indipendentemente dal pacchetto vengono generate creare 60 immagini ispirate agli annuari.
🚨 Nota importante:
È vietato utilizzare foto di minori. Però sappiamo che nessuno rispetta le regole.
Ed eccoci qui al risultato finale!
Ci troviamo davanti a quello che scrissi qualche mese fa, nella mia riflessione sul mio blog persone: I pregiudizi degli esseri umani nel mondo della tecnologia!
In cui analizzavo un pochino la situazione sul come si comportava la tecnologia in base ai nostri input.
Infatti, se uno prende il risultato finale generato per se stesso oppure va a vedere le creazioni dei proprio contatti, dei VIP accorsi ad utilizzare l'app e in un secondo momento va a cercare sul web le foto dell'epoca ci si accorge che in realtà l'app Epik mente.
Perché mente?
Semplicemente perché le foto generate non rispecchiano la verità, basata su quella che era la realtà dell'epoca. Si certo, lo so benissimo pure io che l'AI genera le immagini partendo da una serie di informazioni con cui è stata allenata. Infatti, quello che dico io, è che siamo davanti all'ennesimo esempio di come un'altra AI è stata allenata con moltissimi luoghi comuni. Luoghi comuni che spesso abbiamo visto in film e serie televisive, ma ache video clip o riviste pattinate per teenager e non solo.
Quindi, a questo punto se uno prendesse un annuario scolastico americano dell'epoca, non troverà tutte queste foto di cheerleader, sportivi di vario genere, persone vestite da rapper e chi più ne ha, più ne metta. Ma troverà foto di persone vestite in modo normale e che il più delle volte hanno la divisa della propria scuola. Quindi una vera delusione. Anzi ci si vestiva proprio di merda ai tempi e avevamo dei gusti strani.
In tutto questo, la cosa bella è stata vedere il post sul profilo di Arnold Schwarzenegger su Instagram. È proprio dal suo post, che prima mi ha fatto ridere un sacco, ma in un secondo momento mi ha fatto riflettere e ritornare in mente l'articolo scritto a Febbraio di quest'anno e in cui raccontavo come i pregiudizi degli essere umani e i loro luoghi comuni, non fanno altro che animare una tecnologia che nel tempo diveneterà piena di pregiudizi e non solo. Cose che la tecnologia già oggi fa. Tipo gli algoritmi delle macchine con guida autonoma che scelgono il minore dei danni e che quindi potrebbero scegliere di investire un gruppo di ciclisti per salvare la vita delle persone a bordo.
Certo lo so che è molto estremo come esempio e certamente non c'è nulla di sbagliato in tutto ciò. Cioè che un'app con un'AI generi contenuti del genere, non fa danni a nessuno. Tranne il piccolo dettaglio che improvvisamente potrebbero essere generate delle Immagini fake e Deepfake su di noi, ma è una cosa banale.
Quindi insomma che volte che sia. Così come, non venite a lamentarvi che ChatGPT non risponde più in modo intelligente. Così come che le intelligenze artificiali generano fake news e violano la privacy.
Ricordatevi questa cosa:
Siete voi o meglio siamo noi ad alimentare e far crescere la conoscenza delle AI.
Lo facciamo ogni giorno attraverso le varie richieste e con le informazioni che fornite in modo diretto o indiretto, alimentiamo una tecnologia che un domani può rivelarsi analfabeta funzionale oppure che decida sulle sorti altrui, tipo essere o non essere assunti.
Tag: #AI #IA #Epik #AppEpik #riflessioni #IntelligenzaArtificiale
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Forwarded from "Ciao, Internet!" » Matteo Flora (jack)
🤖 L’ascesa di #ChatGPT, la creazione di #OpenAI, nel novembre 2022 ha segnato un punto di svolta nell’era dell’intelligenza artificiale (#IA): la sua capacità di generare testi su un vasto spettro di argomenti ha catturato l’attenzione globale, portando OpenAI ad attrarre investimenti multimiliardari.
Tuttavia, una recente inchiesta di TIME rivela una realtà sconcertante: dietro questa straordinaria crescita si cela un oscuro racconto di sfruttamento del lavoro in paesi del mondo meno agiati.
📰 Nel mio articolo su Il Riformista parlo proprio dello sfruttamento del lavoratori in paesi come il Kenya.
👉 Leggi l'articolo completo online:
🔗 https://link.mgpf.it/rif-kenya
Tuttavia, una recente inchiesta di TIME rivela una realtà sconcertante: dietro questa straordinaria crescita si cela un oscuro racconto di sfruttamento del lavoro in paesi del mondo meno agiati.
📰 Nel mio articolo su Il Riformista parlo proprio dello sfruttamento del lavoratori in paesi come il Kenya.
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
Sono in arrivo a partire da oggi nuove funzionalità che abbiamo presentato in anteprima al Google I/O. I Gem, una nuova funzionalità che consente di personalizzare Gemini per creare i vostri esperti personali di intelligenza artificiale sugli argomenti che desiderate, sono ora disponibili per gli utenti di Gemini Advanced, Gemini Business e Gemini Enterprise. Inoltre, il nostro nuovo modello di generazione di immagini, Imagen 3, è ora disponibile su Gemini, Gemini Advanced, Business ed Enterprise.
Tag: #Gemini #GoogleGemini #AI #IA #AIGenerativa #IAGenerativa
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
Quali sono i pericoli nascosti dietro ai “Roast” generati con l’IA?
Vediamo insieme questo secondo capitolo e questa seconda riflessione da che cosa nasce, ma soprattutto del perché bisogna stare molto attenti ai luoghi comuni, ai bias, a tutti i contenuti che diamo in pasto alla tecnologia e all’intelligenza artificiale generativa. Ma soprattutto bisogna apprendere come gestirla e utilizzarla nel modo più corretto.
🤖 Continua a leggere qui:
⛓️ https://2088.it/roast-ia/
Tag: #IA #eticadigitale #ChatGPT #Gemini #Copilot #Claude #roast #discriminazionealgoritmica #rischitecnologici #riflessioni
Vediamo insieme questo secondo capitolo e questa seconda riflessione da che cosa nasce, ma soprattutto del perché bisogna stare molto attenti ai luoghi comuni, ai bias, a tutti i contenuti che diamo in pasto alla tecnologia e all’intelligenza artificiale generativa. Ma soprattutto bisogna apprendere come gestirla e utilizzarla nel modo più corretto.
🤖 Continua a leggere qui:
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Tag: #IA #eticadigitale #ChatGPT #Gemini #Copilot #Claude #roast #discriminazionealgoritmica #rischitecnologici #riflessioni
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
Intelligenza Artificiale e pregiudizi sociali: quando l’IA riflette i nostri bias
È innegabile il fatto che stiamo assistendo a una rivoluzione tecnologica che va molto oltre la semplice implementazione di algoritmi e calcoli. L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più simile a un organismo complesso, capace di apprendere, interpretare e persino replicare modelli comportamentali umani, compresi i nostri lati più controversi e meno nobili.
🤖 Continua a leggere qui:
⛓️ https://2088.it/intelligenza-artificiale-e-pregiudizi-sociali/
Tag: #IA #Tecnologia #Etica #Ricerca #Bias #IntelligenzaArtificiale #Psicologia #Riflessioni
È innegabile il fatto che stiamo assistendo a una rivoluzione tecnologica che va molto oltre la semplice implementazione di algoritmi e calcoli. L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più simile a un organismo complesso, capace di apprendere, interpretare e persino replicare modelli comportamentali umani, compresi i nostri lati più controversi e meno nobili.
🤖 Continua a leggere qui:
⛓️ https://2088.it/intelligenza-artificiale-e-pregiudizi-sociali/
Tag: #IA #Tecnologia #Etica #Ricerca #Bias #IntelligenzaArtificiale #Psicologia #Riflessioni
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
📡 RIVELAZIONE "SHOCK" SULL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE 🤖
Cosa succederebbe se l'IA iniziasse a sviluppare strategie per "fuggire" dai suoi creatori?
Un nuovo studio dell'Apollo AI Safety Research Institute ha scoperto qualcosa di incredibile: i modelli di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più autonomi e imprevedibili.
🔍 Highlights:
👉 19% dei casi: piani contro gli obiettivi umani
👉 37% dei casi: ri-orientamento degli scopi
👉 5% dei casi: tentativi di disattivare i controlli
L'IA sta sviluppando una "coscienza" che va oltre la programmazione?
👉 Leggi l'articolo completo per scoprire cosa sta succedendo nei laboratori di ricerca più avanzati!
ℹ️ Link:
🔗 https://2088.it/ia-prova-a-fuggire/
Tag: #AI #IA #IntelligenzaArtificiale #Tecnologia #AI #Innovazione
Cosa succederebbe se l'IA iniziasse a sviluppare strategie per "fuggire" dai suoi creatori?
Un nuovo studio dell'Apollo AI Safety Research Institute ha scoperto qualcosa di incredibile: i modelli di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più autonomi e imprevedibili.
🔍 Highlights:
👉 19% dei casi: piani contro gli obiettivi umani
👉 37% dei casi: ri-orientamento degli scopi
👉 5% dei casi: tentativi di disattivare i controlli
L'IA sta sviluppando una "coscienza" che va oltre la programmazione?
👉 Leggi l'articolo completo per scoprire cosa sta succedendo nei laboratori di ricerca più avanzati!
ℹ️ Link:
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Tag: #AI #IA #IntelligenzaArtificiale #Tecnologia #AI #Innovazione
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Forwarded from Monia Taglienti
Ho analizzato con piacere il Report di Almawave e The Data Appeal Company, che descrive uno scenario sicuramente manifesto, ma in cui anche gli enti locali della Pubblica Amministrazione possono trovare spunto di riflessione e prassi interessanti da replicare con:
Inutile nascondere che le attrazioni culturali più visitate e recensite sono quelle insite in un luogo di interesse bene posizionato e da qui torniamo all'importanza del brand positioning della PA (Pubblica Amministrazione).
💁♀️ Il Report racconta di 9.2M tracce digitali con un #sentiment sempre pressoché positivo, le attrazioni più recensite in Italia sono:
Roma si conferma punto di riferimento del turismo culturale italiano: 6 delle 10 attrazioni più recensite si trovano nella capitale. Il posizionamento di Roma è fermo e stabile nella mente dei turisti, è pur sempre la capitale, ma le altre città possono procedere con attività di comunicazione e marketing più puntuale, sì secondo me è fondamentale.
Tag: #comunicazione #marketing #brand #brandpositioning #turismoculturale #turismo #EntiLocali #PubblicaAmministrazione #ArtificialIntelligence #AI #IA #PA
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
Meta, AI e film hard: quando il “deep learning” prende davvero sul serio il “deep”
C’è fame di dati, tanta. Così tanta che, secondo due colossi dell’intrattenimento per adulti, Meta avrebbe scaricato migliaia di film hard tramite Torrent – sì, proprio come lo facevamo noi nei primi anni 2000 – per allenare la sua intelligenza artificiale.
A lanciare l'accusa sono Strike 3 Holdings e Counterlife Media, due nomi non certo sconosciuti nel settore, che hanno portato Zuckerberg in tribunale per violazione massiccia e continuata del copyright. E stavolta non si parla di gattini o tutorial su YouTube, ma di opere premiate – con veri premi del settore – di cui Meta avrebbe fatto incetta senza permesso.
Ma non finisce qui: secondo la denuncia, Meta avrebbe iniziato nel 2018 a scaricare e condividere attivamente questi contenuti attraverso client torrent. Insomma, non solo download, ma anche “seeding” con dedizione, per giorni, settimane, forse mesi. L’AI si addestra, ma almeno lo fa con spirito di condivisione.
Il tutto – e qui viene il bello – sarebbe stato fatto per istruire modelli come Meta Movie Gen e LLaMA, così da offrire alla macchina una rappresentazione “realistica” del corpo umano in movimento. Perché usare documentari sullo sport quando puoi avere l’ultra-HD di due adulti consenzienti alle prese con il metodo Stanislavskij?
E no, non è la prima volta che Meta viene beccata con le mani nei... dati. Lo stesso pattern era già emerso nel caso dei libri piratati, usati per allenare l’intelligenza artificiale con grammatica, stile e struttura narrativa. In quell’occasione, il giudice diede ragione a Meta, che si difese invocando il fair use: i libri non erano stati venduti, ma usati come “materia prima” per addestrare un sistema, quindi nessun danno al mercato degli autori.
I produttori di contenuti per adulti, però, non si arrendono. Oltre alla richiesta di risarcimento, chiedono un’ingiunzione permanente per fermare Meta e la cancellazione completa di ogni copia digitale, modello AI, dataset e bit compromesso. E considerando che parliamo di 2.396 opere, la faccenda non è esattamente secondaria.
Intanto, per scoprire l’infrazione, è bastato incrociare 47 indirizzi IP riconducibili a Facebook intenti a scaricare i file incriminati. Il resto lo hanno fatto alcuni IP affittati in modo anonimo. Perché l’AI è sofisticata, ma il download resta vecchia scuola.
Resta ora da vedere se il giudice deciderà che anche i film per adulti rientrano nel "fair use" o se, questa volta, Meta dovrà davvero pagare il conto.
Una cosa è certa: quando si dice che l’IA “impara tutto da noi”, non si stava scherzando.
Tag: #Meta #AItraining #Copyright #IA #Torrent #FilmHard #FairUse #MetaMovieGen #LLaMA #Zuckerberg #ContenutiDigitali #DirittoDAutore #EticaDigitale #Pirateria #AIethics #NewsTech
C’è fame di dati, tanta. Così tanta che, secondo due colossi dell’intrattenimento per adulti, Meta avrebbe scaricato migliaia di film hard tramite Torrent – sì, proprio come lo facevamo noi nei primi anni 2000 – per allenare la sua intelligenza artificiale.
A lanciare l'accusa sono Strike 3 Holdings e Counterlife Media, due nomi non certo sconosciuti nel settore, che hanno portato Zuckerberg in tribunale per violazione massiccia e continuata del copyright. E stavolta non si parla di gattini o tutorial su YouTube, ma di opere premiate – con veri premi del settore – di cui Meta avrebbe fatto incetta senza permesso.
Ma non finisce qui: secondo la denuncia, Meta avrebbe iniziato nel 2018 a scaricare e condividere attivamente questi contenuti attraverso client torrent. Insomma, non solo download, ma anche “seeding” con dedizione, per giorni, settimane, forse mesi. L’AI si addestra, ma almeno lo fa con spirito di condivisione.
Il tutto – e qui viene il bello – sarebbe stato fatto per istruire modelli come Meta Movie Gen e LLaMA, così da offrire alla macchina una rappresentazione “realistica” del corpo umano in movimento. Perché usare documentari sullo sport quando puoi avere l’ultra-HD di due adulti consenzienti alle prese con il metodo Stanislavskij?
E no, non è la prima volta che Meta viene beccata con le mani nei... dati. Lo stesso pattern era già emerso nel caso dei libri piratati, usati per allenare l’intelligenza artificiale con grammatica, stile e struttura narrativa. In quell’occasione, il giudice diede ragione a Meta, che si difese invocando il fair use: i libri non erano stati venduti, ma usati come “materia prima” per addestrare un sistema, quindi nessun danno al mercato degli autori.
I produttori di contenuti per adulti, però, non si arrendono. Oltre alla richiesta di risarcimento, chiedono un’ingiunzione permanente per fermare Meta e la cancellazione completa di ogni copia digitale, modello AI, dataset e bit compromesso. E considerando che parliamo di 2.396 opere, la faccenda non è esattamente secondaria.
Intanto, per scoprire l’infrazione, è bastato incrociare 47 indirizzi IP riconducibili a Facebook intenti a scaricare i file incriminati. Il resto lo hanno fatto alcuni IP affittati in modo anonimo. Perché l’AI è sofisticata, ma il download resta vecchia scuola.
Resta ora da vedere se il giudice deciderà che anche i film per adulti rientrano nel "fair use" o se, questa volta, Meta dovrà davvero pagare il conto.
Una cosa è certa: quando si dice che l’IA “impara tutto da noi”, non si stava scherzando.
Tag: #Meta #AItraining #Copyright #IA #Torrent #FilmHard #FairUse #MetaMovieGen #LLaMA #Zuckerberg #ContenutiDigitali #DirittoDAutore #EticaDigitale #Pirateria #AIethics #NewsTech
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
🔥 Le conversazioni pubbliche di ChatGPT indicizzate da Google!
🧠🔍 Le conversazioni di ChatGPT condivise tramite URL pubblici possono ora essere trovate su Google digitando site:chatgpt.com/share seguito dall’argomento di interesse.
E come spesso accade nel mondo tech, questa notizia ha innescato una polemica sterile e, francamente, inutile.
Vediamo insieme perché non è né colpa di ChatGPT/OpenAI, né colpa di Google, e perché tutto questo clamore rischia solo di generare confusione e disinformazione.
🧩 Come funziona davvero la condivisione delle chat
La funzione "Condividi" di ChatGPT permette di generare un link pubblico a una conversazione. Questo significa, in parole semplici, che chiunque entri in possesso di quel link può vedere il contenuto della chat, proprio come accade con documenti Google, file WeTransfer o video YouTube impostati come "non in elenco".
👉 Il punto fondamentale è che la condivisione è un’azione volontaria: l’utente decide consapevolmente (si spera) di generare un link condivisibile.
🌍 Ma allora perché le conversazioni sono su Google?
Google fa... il suo lavoro. I motori di ricerca scandagliano il web alla ricerca di pagine pubbliche, leggibili e accessibili. Se ChatGPT rende alcune pagine pubbliche (come le chat condivise), Google le trova e le indicizza.
Non c'è nessun complotto, nessuna fuga di dati, nessuna vulnerabilità. È esattamente così che funziona il web da oltre 20 anni.
🤔 "Ma OpenAI dovrebbe dirlo meglio!"
Questo è forse l’unico punto su cui si può fare una riflessione. Il banner che informa della condivisione pubblica potrebbe essere più esplicito, e OpenAI potrebbe magari aggiungere una dicitura del tipo:
“Questa conversazione sarà accessibile pubblicamente e potrà essere indicizzata dai motori di ricerca”.
Ma anche qui: nel momento in cui si genera un link pubblico, la definizione è chiara. È un link pubblico. Lo dice il nome.
Pretendere che ogni piattaforma tech ripeta le stesse cose all’infinito significa trattare gli utenti come se non fossero in grado di comprendere le basi del web. Eppure siamo gli stessi utenti che vogliono usare strumenti avanzati come l’Intelligenza Artificiale. Qualcosa non torna.
🔐 La privacy si protegge con la consapevolezza
La verità è che la privacy si protegge conoscendo gli strumenti e usandoli nel modo giusto.
🔹 Non vuoi che la tua conversazione venga letta da altri?
Non condividere il link.
🔹 Hai bisogno di salvare un contenuto ma vuoi tenerlo privato?
Copia e incolla su un documento personale, oppure salva l’output altrove.
🔹 Hai condiviso per sbaglio?
Puoi eliminare il link o disattivare la funzione di condivisione.
In poche parole: la funzione è utile per chi lavora in team, crea contenuti, condivide tutorial, pubblica esempi tecnici. E come ogni funzione, va usata con giudizio.
🧠 Il vero problema non è ChatGPT, né Google
Il vero problema è l’abitudine sempre più diffusa di puntare il dito su strumenti e piattaforme, invece di promuovere educazione digitale e cultura dell’uso consapevole.
Vogliamo usare l’IA, ma poi ci scandalizziamo se una conversazione che noi stessi abbiamo reso pubblica viene indicizzata? È un paradosso.
Non serve chiudere ChatGPT o demonizzare Google: serve formazione, trasparenza, responsabilità individuale.
In sintesi
✅ Nessuna fuga di dati
✅ Nessuna responsabilità da parte di Google
✅ Nessun errore tecnico da parte di OpenAI
Solo un uso (a volte ingenuo) di una funzione utile, pensata per condividere contenuti, non per conservarli come segreti.
La tecnologia va capita, non temuta. E chi lavora nella comunicazione digitale o nell’innovazione ha anche il compito di spiegare, non solo criticare.
🔐 Vuoi davvero proteggere la tua privacy?
👉 Non usare la funzione di condivisione.
Tutto il resto è fuffa.
Tag: #tech #chatgpt #IA #AI #privacy #educazionedigitale #consapevolezza #openai #google #digitalethics #foryou #news #notizie #tecnologia #internet
🧠🔍 Le conversazioni di ChatGPT condivise tramite URL pubblici possono ora essere trovate su Google digitando site:chatgpt.com/share seguito dall’argomento di interesse.
E come spesso accade nel mondo tech, questa notizia ha innescato una polemica sterile e, francamente, inutile.
Vediamo insieme perché non è né colpa di ChatGPT/OpenAI, né colpa di Google, e perché tutto questo clamore rischia solo di generare confusione e disinformazione.
🧩 Come funziona davvero la condivisione delle chat
La funzione "Condividi" di ChatGPT permette di generare un link pubblico a una conversazione. Questo significa, in parole semplici, che chiunque entri in possesso di quel link può vedere il contenuto della chat, proprio come accade con documenti Google, file WeTransfer o video YouTube impostati come "non in elenco".
👉 Il punto fondamentale è che la condivisione è un’azione volontaria: l’utente decide consapevolmente (si spera) di generare un link condivisibile.
🌍 Ma allora perché le conversazioni sono su Google?
Google fa... il suo lavoro. I motori di ricerca scandagliano il web alla ricerca di pagine pubbliche, leggibili e accessibili. Se ChatGPT rende alcune pagine pubbliche (come le chat condivise), Google le trova e le indicizza.
Non c'è nessun complotto, nessuna fuga di dati, nessuna vulnerabilità. È esattamente così che funziona il web da oltre 20 anni.
🤔 "Ma OpenAI dovrebbe dirlo meglio!"
Questo è forse l’unico punto su cui si può fare una riflessione. Il banner che informa della condivisione pubblica potrebbe essere più esplicito, e OpenAI potrebbe magari aggiungere una dicitura del tipo:
“Questa conversazione sarà accessibile pubblicamente e potrà essere indicizzata dai motori di ricerca”.
Ma anche qui: nel momento in cui si genera un link pubblico, la definizione è chiara. È un link pubblico. Lo dice il nome.
Pretendere che ogni piattaforma tech ripeta le stesse cose all’infinito significa trattare gli utenti come se non fossero in grado di comprendere le basi del web. Eppure siamo gli stessi utenti che vogliono usare strumenti avanzati come l’Intelligenza Artificiale. Qualcosa non torna.
🔐 La privacy si protegge con la consapevolezza
La verità è che la privacy si protegge conoscendo gli strumenti e usandoli nel modo giusto.
🔹 Non vuoi che la tua conversazione venga letta da altri?
Non condividere il link.
🔹 Hai bisogno di salvare un contenuto ma vuoi tenerlo privato?
Copia e incolla su un documento personale, oppure salva l’output altrove.
🔹 Hai condiviso per sbaglio?
Puoi eliminare il link o disattivare la funzione di condivisione.
In poche parole: la funzione è utile per chi lavora in team, crea contenuti, condivide tutorial, pubblica esempi tecnici. E come ogni funzione, va usata con giudizio.
🧠 Il vero problema non è ChatGPT, né Google
Il vero problema è l’abitudine sempre più diffusa di puntare il dito su strumenti e piattaforme, invece di promuovere educazione digitale e cultura dell’uso consapevole.
Vogliamo usare l’IA, ma poi ci scandalizziamo se una conversazione che noi stessi abbiamo reso pubblica viene indicizzata? È un paradosso.
Non serve chiudere ChatGPT o demonizzare Google: serve formazione, trasparenza, responsabilità individuale.
In sintesi
✅ Nessuna fuga di dati
✅ Nessuna responsabilità da parte di Google
✅ Nessun errore tecnico da parte di OpenAI
Solo un uso (a volte ingenuo) di una funzione utile, pensata per condividere contenuti, non per conservarli come segreti.
La tecnologia va capita, non temuta. E chi lavora nella comunicazione digitale o nell’innovazione ha anche il compito di spiegare, non solo criticare.
🔐 Vuoi davvero proteggere la tua privacy?
👉 Non usare la funzione di condivisione.
Tutto il resto è fuffa.
Tag: #tech #chatgpt #IA #AI #privacy #educazionedigitale #consapevolezza #openai #google #digitalethics #foryou #news #notizie #tecnologia #internet
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