#Losapeviche nel 2021 ci saranno oltre 16 miliardi di dispositivi connessi a #Internet?
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#news
InsiDevCode
Lo sapevi che nel 2021 ci saranno oltre 16 miliardi di dispositivi connessi?
Lo sapevi che nel 2021 ci saranno oltre 16 miliardi di dispositivi connessi a Internet? Entra e scopri le previsioni per i prossimi 5 anni.
Forwarded from Rudy Bandiera
Forwarded from Rudy Bandiera
Le profondita di internet
La maggior parte di noi non sa che la quasi totalità dei siti web sono “nascosti”. Si considera che solo il 4% dei contenuti della rete sia libero e visibile.
Ma allora il restante 96% dov’è?
Il resto dei contenuti non è accessibile molto facilmente, ed è suddiviso in più strati, lo strato più accessibile è la Deep Web. [...Continua qui...]
Tag: #DeepWeb #Internet #CharterWeb
La maggior parte di noi non sa che la quasi totalità dei siti web sono “nascosti”. Si considera che solo il 4% dei contenuti della rete sia libero e visibile.
Ma allora il restante 96% dov’è?
Il resto dei contenuti non è accessibile molto facilmente, ed è suddiviso in più strati, lo strato più accessibile è la Deep Web. [...Continua qui...]
Tag: #DeepWeb #Internet #CharterWeb
InsiDevCode
LE PROFONDITÀ DI INTERNET | DEEP WEB | InsiDevCode
La maggior parte di noi non sa che la quasi totalità dei siti web sono “nascosti”. Solo il 4% dei contenuti della rete sia libero e visibile. E il resto?
Forwarded from Monia Taglienti
📈Cosa succede in 60 secondi su Internet?
👉🏻 900mila login Facebook
👉🏻 452mila post Instagram
👉🏻 15mila gif inviate su Messenger
E tanto altro in un minuto di internet nel 2017
Tag: #60secondi #Internet #worldwideweb #social
👉🏻 900mila login Facebook
👉🏻 452mila post Instagram
👉🏻 15mila gif inviate su Messenger
E tanto altro in un minuto di internet nel 2017
Tag: #60secondi #Internet #worldwideweb #social
Forwarded from Monia Taglienti
📈Digital in 2018 Report: gli utenti Internet nel mondo superano i 4 miliardi
We Are Social afferma che in una campagna creativa la strategia e la distribuzione del contenuto sono elementi imprescindibili
📌[...Continua qui]
Tag: #Internet #DigitalReport #WeAreSocial #Hootsuite
We Are Social afferma che in una campagna creativa la strategia e la distribuzione del contenuto sono elementi imprescindibili
📌[...Continua qui]
Tag: #Internet #DigitalReport #WeAreSocial #Hootsuite
🗣Come fare networking al meglio – infografica
Come fare networking e farlo bene: costruire una rete di relazioni è una delle capacità più importanti nella nostra società, lo è sempre stato, ma ancora di più oggi saper fare networking oggi diventa fondamentale nell’era dei Social. Qui trovate i consigli su come fare networking al meglio e un’infografica che spiega il networking cos’è e come funziona.
👉🏻[...Continua qui]
Tag: #networking #Social #business #internet
Come fare networking e farlo bene: costruire una rete di relazioni è una delle capacità più importanti nella nostra società, lo è sempre stato, ma ancora di più oggi saper fare networking oggi diventa fondamentale nell’era dei Social. Qui trovate i consigli su come fare networking al meglio e un’infografica che spiega il networking cos’è e come funziona.
👉🏻[...Continua qui]
Tag: #networking #Social #business #internet
www.digitalic.it
Come fare networking al meglio - infografica - Digitalic
Come fare networking e farlo bene: costruire una rete di relazioni è una delle doti più importanti nella nostra società. Il networking e la capacità di creare una rete di contatti è da sempre un'abilità importante per chi cerca lavoro, ecco come fare.
Forwarded from Monia Taglienti
👩🏼🏫2017 Vs 2018: ecco cosa succede su Internet in un minuto
Auditel ha diffuso gli ultimi report in merito alle abitudini degli italiani sul web riferite al mese di agosto:
📊 32,2 miioni di utenti unici dai 2 anni in su (il 53,2% della popolazione italiana) ha navigato su Internet almeno una volta al giorno, per 2,52 ore a persona.
📊 Gli smartphone superano i computer in quanto a navigazione online: 34,1 milioni di persone hanno visitato pagine o siti web attraverso mobile.
Fonte: AppElmo (@appelmoladg)
Poi ne parliamo quando mi dite che non volete investire in digital marketing ma in 6x3 stradali, eh 🤗
Tag: #Internet #Social #Auditel #Web
Auditel ha diffuso gli ultimi report in merito alle abitudini degli italiani sul web riferite al mese di agosto:
📊 32,2 miioni di utenti unici dai 2 anni in su (il 53,2% della popolazione italiana) ha navigato su Internet almeno una volta al giorno, per 2,52 ore a persona.
📊 Gli smartphone superano i computer in quanto a navigazione online: 34,1 milioni di persone hanno visitato pagine o siti web attraverso mobile.
Fonte: AppElmo (@appelmoladg)
Poi ne parliamo quando mi dite che non volete investire in digital marketing ma in 6x3 stradali, eh 🤗
Tag: #Internet #Social #Auditel #Web
Forwarded from CyberVille
#SAPEVATELO
Il Wi-Fi compie 20 anni
La storia del Wi-Fi raccontata da Cisco in 20 tappe, dagli esordi Hawaiani di ALOHAnet del 1971 fino alla visione futuristica (ma molto reale) del 2022, anno in cui il Wi-Fi sarà il driver dell'Internet e fonte principale di accesso ad internet del futuro.
#internet #wifi #cisco #accesso #compleanno
https://telegra.ph/SoloTablet---Il-Wi-Fi-compie-20-anni-10-01
Buon Compleanno Wi-Fi
Il Wi-Fi compie 20 anni
La storia del Wi-Fi raccontata da Cisco in 20 tappe, dagli esordi Hawaiani di ALOHAnet del 1971 fino alla visione futuristica (ma molto reale) del 2022, anno in cui il Wi-Fi sarà il driver dell'Internet e fonte principale di accesso ad internet del futuro.
#internet #wifi #cisco #accesso #compleanno
https://telegra.ph/SoloTablet---Il-Wi-Fi-compie-20-anni-10-01
Telegraph
SoloTablet - Il Wi-Fi compie 20 anni
Oggi il Wi-Fi è una delle tecnologie di rete in più rapida crescita e grazie a essa, Internet è ora disponibile in moltissimi luoghi, spesso dove prima era non era possibile, offrendo un nuovo livello di mobilità, praticità e produttività. Le reti Wi-Fi hanno…
Forwarded from Monia Taglienti
Siamo un bel po’ cari 🤗
A gennaio 2021 ci sono stati 4,66 miliardi di utenti Internet attivi in tutto il mondo, il 59,5% della popolazione mondiale. Di questo totale, il 92,6% (4,32 miliardi) ha effettuato l'accesso a Internet attraverso dispositivi mobili.
Fonte: Statista
Tag: #statistics #statista #statistiche #mobile #internet
A gennaio 2021 ci sono stati 4,66 miliardi di utenti Internet attivi in tutto il mondo, il 59,5% della popolazione mondiale. Di questo totale, il 92,6% (4,32 miliardi) ha effettuato l'accesso a Internet attraverso dispositivi mobili.
Fonte: Statista
Tag: #statistics #statista #statistiche #mobile #internet
Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
🔉 Comunicare sul web. Gabriele Gobbo con Flavius Florin Harabor
Essere presenti sul web è importante, ma spesso non si è ben consapevoli di cosa significhi. Il web è sterminato e ci sono luoghi dove è necessario avere un presidio.
Io e Gabriele Gobbo, ne parliamo in questa nuova puntata di FvgTech.
Ecco qui il link alla puntata:
⛓ https://www.youtube.com/watch?v=23sOSQ4siBc
Tag: #gobboverso #WebMarketing #Internet #Comunicazione #Web #Interviste
Essere presenti sul web è importante, ma spesso non si è ben consapevoli di cosa significhi. Il web è sterminato e ci sono luoghi dove è necessario avere un presidio.
Io e Gabriele Gobbo, ne parliamo in questa nuova puntata di FvgTech.
Ecco qui il link alla puntata:
⛓ https://www.youtube.com/watch?v=23sOSQ4siBc
Tag: #gobboverso #WebMarketing #Internet #Comunicazione #Web #Interviste
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Forwarded from "Ciao, Internet!" » Matteo Flora (PostoplanBot)
Da qui a 3 mesi #Internet, perlomeno come lo conosciamo ora, potrebbe non esistere più.
No, non è una frase acchiappa click, ma la conseguenza della #sanzione da 390M di Euro a #Meta. E del Consenso.
Mettetevi comodi, ecco lo #spiegone sul #FUTURO DI #INTERNET e dell'#advertisement.
https://youtu.be/-2oqmoLuZF8
No, non è una frase acchiappa click, ma la conseguenza della #sanzione da 390M di Euro a #Meta. E del Consenso.
Mettetevi comodi, ecco lo #spiegone sul #FUTURO DI #INTERNET e dell'#advertisement.
https://youtu.be/-2oqmoLuZF8
YouTube
La Multa da 390M a Instagram e Facebook rischia di cambiare per sempre la faccia di Internet #1102
Da qui a 3 mesi #Internet, perlomeno come lo conosciamo ora, potrebbe non esistere più. No, non è una frase acchiappa click, ma la conseguenza della #sanzione da 390M di Euro a #meta. E del Consenso.
Mettetevi comodi, che lo spiego bene in una puntata da…
Mettetevi comodi, che lo spiego bene in una puntata da…
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Forwarded from Monia Taglienti
🤔 Le Persone che hanno Rovinato Internet
Anni fa lessi “Medium è il Messaggio” di Marshall McLuhan e Quentin Fiore che cambiò totalmente la mia visione di internet. Nel libro si affronta l’annoso tema di quanto i nuovi paradigmi tecnologici ci plasmano e a sua volta l’umano plasmi essi. In un matrimonio tacito di intenti e conseguenze.
Se non l’avete ancora fatto, ascoltate bene Giorgio Tave; se non l’avete ancora capito siamo parte di una rivoluzione senza precedenti; se non l’avete mai letto leggete il libro di McLuhan.
ℹ️ Guarda il video:
⛓ https://www.youtube.com/watch?v=7BRcGmmH74k
📰 Leggi l'articolo di Gianluca Fiorelli:
⛓ https://www.iloveseo.net/what-the-romans-ever-done-for-us-aka-the-contribution-of-seo-to-the-verge-and-other-news-websites/
❔ E tu cosa ne pensi?
💬 Lascia un commento a questo post e parliamone.
Tag: #Internet #Riflessioni
Anni fa lessi “Medium è il Messaggio” di Marshall McLuhan e Quentin Fiore che cambiò totalmente la mia visione di internet. Nel libro si affronta l’annoso tema di quanto i nuovi paradigmi tecnologici ci plasmano e a sua volta l’umano plasmi essi. In un matrimonio tacito di intenti e conseguenze.
Se non l’avete ancora fatto, ascoltate bene Giorgio Tave; se non l’avete ancora capito siamo parte di una rivoluzione senza precedenti; se non l’avete mai letto leggete il libro di McLuhan.
⛓ https://www.youtube.com/watch?v=7BRcGmmH74k
📰 Leggi l'articolo di Gianluca Fiorelli:
⛓ https://www.iloveseo.net/what-the-romans-ever-done-for-us-aka-the-contribution-of-seo-to-the-verge-and-other-news-websites/
Tag: #Internet #Riflessioni
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
🚫 Disattivo!
👎 Disattivi cosa caro/a utente del web?
Se c'è una cosa che ho sempre disprezzato della tecnologia, sono le catene. Iniziate con gli SMS e sfociate oggi sui social o le app di messaggistica istantanea.
Ogni giorno c'è una catena nuova, seguita ovviamente da una caterva di persone che legge e non capisce cosa sta leggendo, però copia/incolla oppure condivide lo scempio che ha davanti agli occhi.
Ed è così che un professionista del web come me, ogni giorno perde diversi neuroni e diversi minuti per risponder per l'ennesima volta che quello che si sta copiando/incollando oppure condividendo, è una grandissima cazzata.
Se come probabilmente io non sono così autorevole da farvi capire come stanno le cose, vi lascio i contenuti realizzati da altri colleghi e colleghe, che su questo argomento si sono espresse.
ℹ️ Guarda il video:
Anch'io sto disattivando FACEBOOK a pagamento...
⛓ https://www.youtube.com/watch?v=MruwGuk6ZlQ
📰 Leggi l'articolo di Fabio De Notariis:
Io nego il mio consenso… come se fosse antani
⛓ https://www.digitalswat.org/nego-il-mio-consenso/
❔ E tu cosa ne pensi?
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Tag: #Internet #Riflessioni #Privacy #Catene
👎 Disattivi cosa caro/a utente del web?
Se c'è una cosa che ho sempre disprezzato della tecnologia, sono le catene. Iniziate con gli SMS e sfociate oggi sui social o le app di messaggistica istantanea.
Ogni giorno c'è una catena nuova, seguita ovviamente da una caterva di persone che legge e non capisce cosa sta leggendo, però copia/incolla oppure condivide lo scempio che ha davanti agli occhi.
Ed è così che un professionista del web come me, ogni giorno perde diversi neuroni e diversi minuti per risponder per l'ennesima volta che quello che si sta copiando/incollando oppure condividendo, è una grandissima cazzata.
Se come probabilmente io non sono così autorevole da farvi capire come stanno le cose, vi lascio i contenuti realizzati da altri colleghi e colleghe, che su questo argomento si sono espresse.
Anch'io sto disattivando FACEBOOK a pagamento...
⛓ https://www.youtube.com/watch?v=MruwGuk6ZlQ
📰 Leggi l'articolo di Fabio De Notariis:
Io nego il mio consenso… come se fosse antani
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Forwarded from Flavius Florin Harabor || 2088.it
🔥 Le conversazioni pubbliche di ChatGPT indicizzate da Google!
🧠🔍 Le conversazioni di ChatGPT condivise tramite URL pubblici possono ora essere trovate su Google digitando site:chatgpt.com/share seguito dall’argomento di interesse.
E come spesso accade nel mondo tech, questa notizia ha innescato una polemica sterile e, francamente, inutile.
Vediamo insieme perché non è né colpa di ChatGPT/OpenAI, né colpa di Google, e perché tutto questo clamore rischia solo di generare confusione e disinformazione.
🧩 Come funziona davvero la condivisione delle chat
La funzione "Condividi" di ChatGPT permette di generare un link pubblico a una conversazione. Questo significa, in parole semplici, che chiunque entri in possesso di quel link può vedere il contenuto della chat, proprio come accade con documenti Google, file WeTransfer o video YouTube impostati come "non in elenco".
👉 Il punto fondamentale è che la condivisione è un’azione volontaria: l’utente decide consapevolmente (si spera) di generare un link condivisibile.
🌍 Ma allora perché le conversazioni sono su Google?
Google fa... il suo lavoro. I motori di ricerca scandagliano il web alla ricerca di pagine pubbliche, leggibili e accessibili. Se ChatGPT rende alcune pagine pubbliche (come le chat condivise), Google le trova e le indicizza.
Non c'è nessun complotto, nessuna fuga di dati, nessuna vulnerabilità. È esattamente così che funziona il web da oltre 20 anni.
🤔 "Ma OpenAI dovrebbe dirlo meglio!"
Questo è forse l’unico punto su cui si può fare una riflessione. Il banner che informa della condivisione pubblica potrebbe essere più esplicito, e OpenAI potrebbe magari aggiungere una dicitura del tipo:
“Questa conversazione sarà accessibile pubblicamente e potrà essere indicizzata dai motori di ricerca”.
Ma anche qui: nel momento in cui si genera un link pubblico, la definizione è chiara. È un link pubblico. Lo dice il nome.
Pretendere che ogni piattaforma tech ripeta le stesse cose all’infinito significa trattare gli utenti come se non fossero in grado di comprendere le basi del web. Eppure siamo gli stessi utenti che vogliono usare strumenti avanzati come l’Intelligenza Artificiale. Qualcosa non torna.
🔐 La privacy si protegge con la consapevolezza
La verità è che la privacy si protegge conoscendo gli strumenti e usandoli nel modo giusto.
🔹 Non vuoi che la tua conversazione venga letta da altri?
Non condividere il link.
🔹 Hai bisogno di salvare un contenuto ma vuoi tenerlo privato?
Copia e incolla su un documento personale, oppure salva l’output altrove.
🔹 Hai condiviso per sbaglio?
Puoi eliminare il link o disattivare la funzione di condivisione.
In poche parole: la funzione è utile per chi lavora in team, crea contenuti, condivide tutorial, pubblica esempi tecnici. E come ogni funzione, va usata con giudizio.
🧠 Il vero problema non è ChatGPT, né Google
Il vero problema è l’abitudine sempre più diffusa di puntare il dito su strumenti e piattaforme, invece di promuovere educazione digitale e cultura dell’uso consapevole.
Vogliamo usare l’IA, ma poi ci scandalizziamo se una conversazione che noi stessi abbiamo reso pubblica viene indicizzata? È un paradosso.
Non serve chiudere ChatGPT o demonizzare Google: serve formazione, trasparenza, responsabilità individuale.
In sintesi
✅ Nessuna fuga di dati
✅ Nessuna responsabilità da parte di Google
✅ Nessun errore tecnico da parte di OpenAI
Solo un uso (a volte ingenuo) di una funzione utile, pensata per condividere contenuti, non per conservarli come segreti.
La tecnologia va capita, non temuta. E chi lavora nella comunicazione digitale o nell’innovazione ha anche il compito di spiegare, non solo criticare.
🔐 Vuoi davvero proteggere la tua privacy?
👉 Non usare la funzione di condivisione.
Tutto il resto è fuffa.
Tag: #tech #chatgpt #IA #AI #privacy #educazionedigitale #consapevolezza #openai #google #digitalethics #foryou #news #notizie #tecnologia #internet
🧠🔍 Le conversazioni di ChatGPT condivise tramite URL pubblici possono ora essere trovate su Google digitando site:chatgpt.com/share seguito dall’argomento di interesse.
E come spesso accade nel mondo tech, questa notizia ha innescato una polemica sterile e, francamente, inutile.
Vediamo insieme perché non è né colpa di ChatGPT/OpenAI, né colpa di Google, e perché tutto questo clamore rischia solo di generare confusione e disinformazione.
🧩 Come funziona davvero la condivisione delle chat
La funzione "Condividi" di ChatGPT permette di generare un link pubblico a una conversazione. Questo significa, in parole semplici, che chiunque entri in possesso di quel link può vedere il contenuto della chat, proprio come accade con documenti Google, file WeTransfer o video YouTube impostati come "non in elenco".
👉 Il punto fondamentale è che la condivisione è un’azione volontaria: l’utente decide consapevolmente (si spera) di generare un link condivisibile.
🌍 Ma allora perché le conversazioni sono su Google?
Google fa... il suo lavoro. I motori di ricerca scandagliano il web alla ricerca di pagine pubbliche, leggibili e accessibili. Se ChatGPT rende alcune pagine pubbliche (come le chat condivise), Google le trova e le indicizza.
Non c'è nessun complotto, nessuna fuga di dati, nessuna vulnerabilità. È esattamente così che funziona il web da oltre 20 anni.
🤔 "Ma OpenAI dovrebbe dirlo meglio!"
Questo è forse l’unico punto su cui si può fare una riflessione. Il banner che informa della condivisione pubblica potrebbe essere più esplicito, e OpenAI potrebbe magari aggiungere una dicitura del tipo:
“Questa conversazione sarà accessibile pubblicamente e potrà essere indicizzata dai motori di ricerca”.
Ma anche qui: nel momento in cui si genera un link pubblico, la definizione è chiara. È un link pubblico. Lo dice il nome.
Pretendere che ogni piattaforma tech ripeta le stesse cose all’infinito significa trattare gli utenti come se non fossero in grado di comprendere le basi del web. Eppure siamo gli stessi utenti che vogliono usare strumenti avanzati come l’Intelligenza Artificiale. Qualcosa non torna.
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La verità è che la privacy si protegge conoscendo gli strumenti e usandoli nel modo giusto.
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In poche parole: la funzione è utile per chi lavora in team, crea contenuti, condivide tutorial, pubblica esempi tecnici. E come ogni funzione, va usata con giudizio.
🧠 Il vero problema non è ChatGPT, né Google
Il vero problema è l’abitudine sempre più diffusa di puntare il dito su strumenti e piattaforme, invece di promuovere educazione digitale e cultura dell’uso consapevole.
Vogliamo usare l’IA, ma poi ci scandalizziamo se una conversazione che noi stessi abbiamo reso pubblica viene indicizzata? È un paradosso.
Non serve chiudere ChatGPT o demonizzare Google: serve formazione, trasparenza, responsabilità individuale.
In sintesi
✅ Nessuna fuga di dati
✅ Nessuna responsabilità da parte di Google
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Solo un uso (a volte ingenuo) di una funzione utile, pensata per condividere contenuti, non per conservarli come segreti.
La tecnologia va capita, non temuta. E chi lavora nella comunicazione digitale o nell’innovazione ha anche il compito di spiegare, non solo criticare.
🔐 Vuoi davvero proteggere la tua privacy?
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