➡️ La Federal Reserve di St. Louis ha annunciato che Jim #Bullard si dimetterà dal suo incarico di presidente, a partire dal 14 agosto. «È stato sia un privilegio che un onore far parte della #Fed di St. Louis negli ultimi 33 anni, incluso il ruolo di presidente negli ultimi 15 anni», ha dichiarato Bullard in una nota.
«Sono anche grato di aver lavorato a fianco di colleghi così dedicati e stimolanti in tutto il Federal Reserve System».
Bullard, sebbene membro non votante della banca centrale USA, è noto per le sue posizioni aggressive circa la politica monetaria.
➡️La FED alzerà i tassi d'interesse altre due volte quest'anno?
I dati sull’inflazione “non dovrebbero mettere in discussione il rialzo di 25 punti base a luglio, mentre restano perplessità sulla necessità di un ulteriore rialzo a settembre” secondo Antonio Cesarano di #Intermonte.
➡️ Campanella di #Unicredit osserva: “A giugno il processo disinflazionistico ha registrato progressi sostanziali.
È improbabile che l’attenuazione delle pressioni inflazionistiche a giugno impedisca alla Fed di aumentare i tassi a luglio.
La mossa è stata ampiamente indicata nelle ultime settimane. Anche se le prossime letture sull’inflazione potrebbero essere volatili in entrambe le direzioni, il dato di giugno rafforza l’opinione secondo cui è improbabile che la Fed aumenti i tassi dopo l’estate, mentre dovrebbe iniziare a tagliarli all’inizio del 2024”.
«Sono anche grato di aver lavorato a fianco di colleghi così dedicati e stimolanti in tutto il Federal Reserve System».
Bullard, sebbene membro non votante della banca centrale USA, è noto per le sue posizioni aggressive circa la politica monetaria.
➡️La FED alzerà i tassi d'interesse altre due volte quest'anno?
I dati sull’inflazione “non dovrebbero mettere in discussione il rialzo di 25 punti base a luglio, mentre restano perplessità sulla necessità di un ulteriore rialzo a settembre” secondo Antonio Cesarano di #Intermonte.
➡️ Campanella di #Unicredit osserva: “A giugno il processo disinflazionistico ha registrato progressi sostanziali.
È improbabile che l’attenuazione delle pressioni inflazionistiche a giugno impedisca alla Fed di aumentare i tassi a luglio.
La mossa è stata ampiamente indicata nelle ultime settimane. Anche se le prossime letture sull’inflazione potrebbero essere volatili in entrambe le direzioni, il dato di giugno rafforza l’opinione secondo cui è improbabile che la Fed aumenti i tassi dopo l’estate, mentre dovrebbe iniziare a tagliarli all’inizio del 2024”.