♡ Sicilia Terra Mia ♡
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La Sicilia è una terra stupenda,tutta da scoprire, con la sua storia, le sue origini, la sua cultura tradizioni e tante curiosità

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👑 IL RE DI MAIORCA NATO ALL’OMBRA DELL’ETNA

Il 25 ottobre 1349 moriva in battaglia a #Llucmajor il Re di #Maiorca Giacomo III il Temerario, fortemente legato alla #Sicilia poiché nato a #Catania.

La trama da cui nacque Giacomo III ebbe principalmente due protagonisti, ossia la nonna materna Margherita di Villehardouin ed il padre Ferdinando di Maiorca. Margherita, erede al trono del Principato greco di Acaia, era stata esautorata da Carlo d'#Angiò; Ferdinando, imparentato con la casa reale degli #Aragona di Sicilia, era infante di Maiorca.

I rapporti tra il padre di Giacomo e la Sicilia risalivano al tempo in cui il re siciliano Federico III aveva chiamato Ferdinando a prendere le redini della celebre "Compagnia Catalana", in seguito autrice di conquiste in #Grecia sotto i vessilli del Regno di Sicilia. I rapporti tra Ferdinando e la compagnia, però, degenerarono ben presto e Ferdinando finì per essere catturato dai veneziani. Anni dopo, in seguito ad alcune imprese militari in Spagna, Ferdinando tornò in Sicilia nel 1313 per rimettersi al servizio di Federico III. In tale contesto fu nominato signore di Catania.

Nel febbraio 1314 giunse in Sicilia anche Margherita di Villehardouin, decisa a concludere un'alleanza matrimoniale con i nemici giurati degli angioini al fine di riprendere possesso del Principato di Acaia. Margherita, quindi, offrì la figlia Isabella di Sabran in sposa a Ferdinando. Le nozze furono celebrate a #Messina il 14 febbraio 1314.

Dal matrimonio tra Ferdinando e Isabella nacque Giacomo il 5 aprile 1315 a Catania. Appena un mese dopo, il 7 maggio, la madre di Giacomo morì nella città etnea. Il padre, invece, poco dopo la morte della moglie si imbarcò alla volta della Grecia per riprendere il controllo del Principato. Sovrastato da un esercito numericamente superiore, tuttavia, Ferdinando fu sconfitto dagli angioini nella battaglia di #Manolada il 5 luglio 1316, trovando la morte poco dopo. Nel giro di un anno il piccolo Giacomo aveva perso entrambi i genitori.

Nell 1324 Giacomo ereditò la corona di Re di Maiorca in seguito alla morte dello zio Sancho. Dopo essere stato coadiuvato da un altro zio, Filippo, in qualità di reggente, Giacomo prese pieno possesso del Regno di Maiorca nel 1335. Come sovrano dell'arcipelago, Giacomo tentò di affermare la piena indipendenza di Maiorca dal Regno d'Aragona, convinto che nessun re dovesse dipendere da altri sovrani, guadagnandosi anche per questo l'attributo di "Temerario".

Nel 1344, per aver rifiutato di rendere atto di sottomissione al re d'Aragona, il cugino Pietro IV, Giacomo fu scacciato da Maiorca a seguito della rapida riconquista aragonese. Non arresosi alla perdita del suo regno, il Temerario mise in piedi un esercito, ma morì nella battaglia di Llucmajor il 25 ottobre 1349.
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NATI IN QUESTO GIORNO

1843: Nasce a Messina il rivoluzionario Antonino De Leo.

📜 1892: Nasce a #Partinico il politico Antonino Varvaro.

1908: Nasce a #Palermo il rivoluzionario Antonio Canepa, fondatore dell’Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia.

🥀 SCOMPARSI OGGI

🎬 1975: Muore a #Pasadena l’attore Frank Puglia, nativo di #Linguaglossa.

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IL SICILIANO DELLA SICILIA NOBILE

Francesco Maria Emanuele Gaetani, Marchese di Villabianca, nacque a #Palermo il 12 marzo 1720 da famiglia nobile originaria di Spagna trapiantatasi in Sicilia nel 1282 ai tempi del re Pietro d’Aragona.

👨‍👦Figlio di Benedetto Emanuele e di Cassandra Gaetani #Alliata, fu senatore di Palermo nel 1775-76 e commissario generale nel Regno di Sicilia.

👰Sposa a Palermo il 15 febbraio 1744 la nobildonna Zenobia Vanni e Zappino dei Marchesi di #Roccabianca.

Fu uno storico siciliano che sin da giovane si appassionò alla storia di Palermo e della Sicilia divenendo autore di un opera particolarmente apprezzata fra il 1754 e il 1755 che si articolava in 6 volumi dal titolo: Della Sicilia nobile.

📋La sua passione per la Storia della Sicilia lo portò a studiare con dedizione gli archivi pubblici e privati.
La mole di lavoro frutto dei sui studi, lo portarono a realizzare una enorme biblioteca personale.

⚰️Alla sua morte lasciò la sua raccolta di libri e manoscritti alla città di Palermo e oggi si trovano conservati presso la Biblioteca Comunale di Palermo e raccolti nei 25 volumi dei Diari palermitani (1743-1802) in parte pubblicati, a cura di Gioacchino Di Marzo, nella Biblioteca Storica e Letteraria di Sicilia.

📓Nei Diari palermitani si occupò di descrivere minuziosamente la storia degli avvenimenti di Palermo dal 1743 al 1802.
Da stimato uomo di cultura ricoprì numerosi pubblici incarichi: fu Governatore della Compagnia della Carità, più volte Governatore del Monte di Pietà e del Real Albergo dei Poveri, Rettore dell’Ospedale degli Incurabili, Priore del Consolato del Commercio, Senatore di Palermo e Commissario Generale di Sanità a #Partinico.
Nel 1779 Ferdinando III di Borbone gli conferì il titolo di Conte di #Belforte e fu insignito dell’elogio di “benemerito della patria”.

🖨️Negli anni 1754-59 diede alle stampe la sua opera principale, “La Sicilia Nobile”, di 5 volumi più appendice, frutto di un rilevante e rigoroso impegno di ricerca attorno alle città demaniali e alle terre baronali, alle magistrature dell’Isola, alle nobili famiglie, ai feudi e alle investiture.
Il successo che ebbe a livello europeo questa operazione lo indussero a pubblicare altre opere come le “Notizie storiche intorno agli antichi uffizi del regno di Sicilia”, nelle quali trattò della istituzione e della evoluzione delle principali magistrature pubbliche introdotte dai Normanni.
Fra le opere che meritano attenzione vi sono i 48 volumi di “Opuscoli palermitani” oltre ad una serie di operette minori come Palermo d’oggigiorno”.
Morì nel 1802 e il suo corpo si trova nel #Pantheon di S. Domenico a Palermo.

💻 Fonte

👉🏻Paesi Etnei
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