Rojava Resiste
3.83K subscribers
147 photos
6 videos
1 file
83 links
Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
Download Telegram
📌 #SaveTheDate!
📅Lunedì 25 febbraio h20.15 al cinema Plinius (Milano): anteprima nazionale di "I Am The Revolution", il docufilm della giornalista e amica Benedetta Argentieri (promosso da Possibile Film con Cisda).

🗺 Tre paesi, tre testimonianze, una rivoluzione - quella della donna - necessaria ovunque: http://www.movieday.it/event/event_details?event_id=1949&fbclid=IwAR0F2RnU-I0yU_a0eLnC8_muSf6EKNyYchQEY7bcMbZi0yFNYA6HFuudeRs

#Siria #Rojava #Afghanistan #Iraq
🗣 🇦🇫 A chi nega l'esistenza di una ricca e complessa società civile in Medio Oriente e nel martoriato #Afghanistan, rispondiamo con la voce di Selay Ghaffar سیلی غف: tra le protagoniste di "I Am The Revolution" dell'amica Benedetta Argentieri, questa sera incontriamo entrambe a Milano, spazio Piano Terra (che proprio oggi inizia i festeggiamenti per i suoi primi 7 anni di autogestione e occupazione).

Selay è un esponente del vasto movimento per i diritti delle donne afghane e mediorientali, un esempio anche per il "progressista" Occidente, che ci parla verso le mobilitazioni per lo sciopero globale dell'8 marzo: https://www.facebook.com/events/837405966594875/
🇦🇫 #Afghanistan: accordo "di pace" USA-Talebani
🏳 Con l'accordo storico tra #USA e ufficio politico dei #talebani, gli Stati Uniti accettano il ritiro dal paese invaso ormai quasi 19 anni fa.

❗️I termini sono disastrosi: viene di fatto riconosciuto ai talebani il controllo militare di ampie porzioni di territorio nazionale e gli viene concesso il veto sulla formazione del nuovo governo (il paese è senza governo da diversi mesi, in una situazione di commissariamento ripetutasi decine di volte negli ultimi 3 anni) e il controllo del mercato degli oppiacei (di cui il paese detiene il 92% dell'esportazione a livello mondiale).

📝 Con la legittimazione de iure e l'ingresso nelle stanze del governo, i talebani avranno accesso anche alla riforma della costituzione: il crollo dei diritti, in particolare di donne e minoranze, a livello formale e sociale.

📈 Negli anni dell'occupazione il tasso di violenze sulle donne è paradossalmente aumentato rispetto all'epoca talebana, mentre l'analfabetismo è cresciuto anche per una ricostruzione dalla guerra mai avvenuta e l'impossibilità del governo afghano di controllare davvero le zone più remote.

Riportiamo le parole di Selay Ghaffar, portavoce del Partito afghano della solidarietà, ad oggi l'unica formazione politica laica, democratica, interetnica e indipendente esistente in Afghanistan, il cui moto è sempre stato "Contro l'invasione e contro i fondamentalisti":

🗣 "Gli accordi segreti e quelli ufficiali tra gli imperialisti con i loro fantocci non portano mai come risultato la pace. Solo con un movimento unito contro il fondamentalismo e contro i padroni americani, iraniani e pakistani c'è la speranza di salvare il nostro paese dalla miseria, povertà e frantumazione”.
🇦🇫 Sull'orrore annunciato in #Afghanistan e la lotta che non si è mai interrotta
Non c'è molto da aggiungere alle molte analisi e agli appelli che, dalla nostra parte, sono state già prodotte negli anni e che continuano tutt'ora.

Metà fallimento ideologico e storico della egemonia euroccidentale, metà risultato dell'accordo voluto da USA/NATO con i talebani in perfetta coerenza con la loro logica di "stabilizzazione per procura" delegata a poteri autoritari locali, questi 20 anni di occupazione hanno solo replicato le modalità occidentali di gestione di guerre e conflitti - dai Balcani in avanti.

A noi gli ultimi 11 anni di rivoluzioni e guerre in Medio Oriente hanno insegnato che l'unica via di uscita - lcome altrove - viene dall'autodeterminazione dei settori oppressi di quelle società, che si sono dimostrate molto più ricche e capaci di rompere gli equilibri tradizionali di noi.

Per questo ora, come hanno dichiarato le Comunità delle donne curde, è nostro dovere sostenere quelle organizzazioni che da quarant'anni lottano contro ingerenze esterne (sovietiche e USA) e fondamentalismi interni.

Sosteniamo RAWA - Revolutionary Association of the Women of Afghanistan (movimento femminile, fondato nel 1977 a Kabul dalla studentessa universitaria ventunenne, Meena Keshwar Kamal, in seguito assassinata per la sua opposizione sia ai capi tribali jihadisti foraggiati dagli USA e dal Pakistan, sia al governo filo-URSS) e il partito Hambastagi ("della Solidarietà", di Selay Ghaffar). In Italia, sosteniamo il CISDA - Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane, che da sempre sostiene la resistenza necessaria nel paese e le comunità di esuli all'estero.