Paolo Curtaz
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Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.
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Preferisco una Parola come quella di oggi, che mi infastidisce e mi scuote, a chi accarezza sempre nel verso del pelo. Anche perché a pronunciarla non è uno qualunque.
È il Maestro di cui mi fido.

E dal suo cuore sovrabbonda ogni grazia e ogni tenerezza.
Anche se a volte destabilizza.
Bene.
@paolocurtaz

📖 Commento completo al #vangelodelladomenica:
https://bit.ly/commento_27febbraio

#vangelodioggi #vangelodelgiorno
Le parabole ascoltate gettano una spallata definitiva alla nostra mediocre visione di Dio per spalancare la nostra fede alla dimensione del cuore di Dio. Convertirsi significa passare dalla nostra prospettiva a quella inaudita di Dio e questo significa fare come Lui.
Paolo Curtaz

📝Commento completo al #vangelodelladomenica:
https://bit.ly/commento_11settembre

#sappiateviamati #agapetoi #Vangelodioggi #vangelodelgiorno
Fatevi degli amici, dice il Maestro.
Investite in affetto, relazione, amicizia, ascolto, condivisione.
Non sarà ancora il gesto puro del discepolo. Ma sarà almeno un primo passo.
Invece di investire in denaro almeno investiremo in amicizia.
Grandioso.

Fatti furbo, investi nell’unica azione che non si svaluta: la tua anima.
Fatti consigliare, fai l’unico trading che ti porta alla pienezza.
@paolocurtaz

📝 Commento completo al #vangelodelladomenica:
https://bit.ly/commento_18settembre

#sappiateviamati #Vangelodioggi #Vangelo
Sono ammirati dalle azioni del Maestro, sono affascinati dal suo carisma, dalla sua autorevolezza, dalle sue parole. Ma, alla fine, non riescono ad andare oltre. Perché per loro quanto dice e fa il Signore conduce alla fama, all’applauso, al riconoscimento, ad una straordinaria carriera da profeta o, perché no?, da Messia. Perciò quando Gesù parla di consegna, di violenza, di uomini che prendono il Figlio dell’uomo, non capiscono. E non osano chiedere, perché, forse, intuiscono, che dietro a quelle parole si intravvede un destino ben diverso da quello che ingenuamente si aspettano. Gesù è il Messia, lo ha detto, ed è disposto a morire pur di non rinnegare il volto del Padre. Ma anche noi, spesso, preferiamo fermarci alla parte luminosa e rassicurante della fede, senza vedere che, talora, l’amore richiede dono di sé e fatica.
@paolocurtaz


📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 9,43b-45

#sappiateviamati #commentoalvangelo #vangelodioggi
Dio è fuoco.

Se siamo carta moneta, incontrandolo bruceremo. Se siamo oro, incontrandolo ci fonderemo in lui.

Se siamo cera, ci accenderemo.

Non costruiamo abissi di indifferenza, in questa vita. Non diventiamo imperatori della nostra vita o ci destiniamo ad un’eterna solitudine.

Perché anche Dio fa quel che può.

@paolocurtaz

📝 Commento completo al #vangelodelladomenica:
https://bit.ly/curtaz_25settembre

#Vangelodioggi #sappiateviamati #vangelodelgiorno #CommentoalVangelo
Ha deciso, il Maestro. Ha preso una decisione definitiva. Letteralmente ha indurito il volto. Guarda verso le colline, verso la Gerusalemme che uccide i profeti. Perché a Gerusalemme verrà riconosciuto o respinto. Quella è la meta e verso quella meta dirigerà i suoi passi, orienterà passi e decisioni, senza lasciarsi ostacolare. Non lo fermeranno le difficoltà come i samaritani che non vogliono cedere la strada ad un gruppo di giudei. Né tantomeno lo zelo violento e totalmente inopportuno dei suoi più stretti collaboratori che, non avendo capito nulla di quanto accade, invocano punizioni divine su chi li rifiuta. Ha deciso perché la testimonianza del volto del Padre vale più della sua stessa vita. È la meta a stabilire il peso di una vita, non il percorso. È dove vogliamo andare che orienta le nostre scelte, non i piccoli successi o le cocenti delusioni del percorso. È la meta che ci permette di scegliere cosa è essenziale e cosa lasciar correre.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 9,51-56

#vangelodioggi #commentoalvangelo #paroladidio
C’è un modo di vedere la vita in cui facciamo slalom fra le disgrazie, le iatture, le malattie, i lutti, le persone moleste, quelle aggressive. In questa prospettiva essere cristiani significa, almeno un po’, cercare riparo, un senso, un’assicurazione sulla vita. E se dichiararsi apertamente per il vangelo significa essere guardati con sospetto, presi in giro, giudicati, allora si preferisce tenere un profilo basso, defilato. E poi c’è un altro modo, folle e scomodo, quello di cui parla il Signore Gesù oggi e che la prima comunità cristiana vedere drammaticamente realizzarsi dopo la caduta del tempio, quando i nazrim, i discepoli del Nazareno, chissà perché, vengono messi nel novero dei traditori come i romani ed esclusi dal giudaismo. E lì, allora, nel primo modo, siamo tutti a dire: non accada mai! Dio ce ne liberi! Oppure, nella logica di Cristo, anche una persecuzione, una contrarietà, un’accusa diventa un’occasione. Quelle di rendere testimonianza, quella di dire di Dio, quella di mostrare dove riposa il nostro cuore.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodioggi: Lc 21,12-19
Gabriele sorride. Le ha appena comunicato che l’Eterno le chiede ospitalità nel suo piccolo utero. E lei si chiede come farà col suo amato promesso sposo. Tenera.

Invita alla fiducia, l’angelo. E attende una risposta.

Tu cosa avresti detto?
@paolocurtaz

📝 Commento completo: https://bit.ly/lanuovaeva

#sappiateviamati #immacolataconcezione #vangelodelgiorno #Vangelodioggi
Tutte le esperienze religiose della civiltà hanno avuto dei codici di alimentazione, suddividendo i cibi in puri o impuri. Spesso queste distinzioni derivavano dall’esperienza: ad esempio, in certi paesi caldi, si sapeva che era difficile da conservare la carne di maiale che quindi doveva essere evitata e così via. Attribuire a Dio una serie di prescrizioni, rendendo puro o impuro questo o quell’alimento, questo o quel comportamento, è il tema dell’ostico Vangelo di oggi. Perché Gesù fa una considerazione molto semplice: non ciò che entra da fuori contamina l’uomo, ma ciò che esce: ciò che entra viene digerito e viene espulso, ciò che esce invece, molto spesso, è decisamente più velenoso e può intossicare la nostra e l’altrui anima. Pensiamo, ad esempio, a quante parole feroci possono distruggere, quanti pettegolezzi, quanti commenti inopportuni, quanti giudizi, possono rovinare il buon nome di una persona e così Gesù fa un drammatico elenco di stili di vita, di azioni, che possono rovinare gli altri e noi stessi. Facciamo in modo di non preoccuparci tanto di ciò che è puro nel cibo, ma piuttosto di ciò che è puro nel linguaggio e nelle azioni, di ciò che di malvagio può uscire dalle nostre labbra.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Mc 7,14-23

#commentoalvangelo #vangelodioggi #commentoalvangelo
Fatelo, oggi. Raccogliete la sfida lanciata dall’evangelista Giovanni e fatelo. Ritagliatevi un quarto d’ora di tempo, la sera, durante la pausa pranzo. E scrivete il vostro vangelo, raccontate la vostra esperienza, riassumete a memoria quello che vi è successo da quando avete incontrato il Dio di Gesù Cristo. Riempiamo il mondo di libri, di Vangeli, di buone notizie. Un mondo travolto da pessime notizie, da notizie scoraggianti, da opinioni deprimenti. Scuotiamolo questo mondo acido e disincantato, stanco e depresso, rassegnato e claudicante, dolente e fatalista. Raccontiamo il nostro vangelo, piccolo, fatto di minuzie, di emozioni, di scoperte, di luce, di pace. No, certo, non siamo dei grandi santi ma vorremmo tanto diventarlo. Non siamo dei martiri e forse fuggiremmo davanti alla morte per fede. Ma vorremmo avere quel coraggio. Allora oggi proviamo a fare gli evangelisti, a raccontare anzitutto a noi stessi in che cosa è cambiata la nostra vita da quando lui, il Signore, l’ha abitata. Siamo noi il romanzo d’amore che Dio scrive per coloro che oggi incontreremo.
@paolocurtaz

📝Commento al #vangelodioggi: Gv 21,20-25
Il demonio impedisce al discepolo di proseguire per la via, che è la strada del Vangelo. Esiste il demonio ed agisce nella nostra vita. È meno brutto e pauroso di quanto la nostra semplificazione lo rappresenta, facendolo diventare una specie di eroe drammatico e affascinante. Ha un obiettivo: impedirci di andare avanti, di proseguire, ci sbarra la strada. Come? Mettendoci paura, gli indemoniati del brano di oggi sono furiosi. Il demonio sostiene di avere un luogo e un tempo (Cosa fai qui? Non è ancora giunta la tua ora), riprendendo la concezione che esistano dei luoghi in cui la tenebra deve prevalere. Non è così: Gesù invade il campo delle tenebre, non ha paura di invadere spazi abitati dal male (non è l’esatto contrario di quello che una certa visione pastorale fa? Aspettare che il malvagio si converta prima di annunciare la Parola!). La sola presenza di Gesù provoca un fuggi fuggi generale. Il demonio è lamentoso, quasi piange. Gesù finge di assecondarlo per poi farlo precipitare nel nulla e annegare. È nel profondo dell’abisso, il luogo dove abitualmente abita il demonio, che deve tornare. La gente non è ancora è pronta, chiede a Gesù di andarsene. Il tempo per convertire i pagani ancora non è giunto e Gesù se ne va senza protestare.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Mt 8,28-34

#sappiateviamati #commentoalvangelo #vangelodioggi
È talmente colpito dallo smarrimento delle pecore di Israele, il Signore, che invia i suoi discepoli e le sue discepole ad occuparsene e, in particolare, sceglie un gruppo per stare con lui e imparare ad annunciare. Sono Dodici, come le tribù di Israele, segno di pienezza (dodici sono i mesi dell’anno) e sono splendidamente diversi. Gesù riesce a mettere insieme pescatori ed intellettuali, conservatori tradizionalisti e pubblici peccatori, uniti dall’unica esperienza e dall’unica missione. È quanto sperimentiamo anche noi: la Chiesa, quella nel cuore di Cristo non quella a volte piccina che costruiamo, è fatta di persone diverse, peccatori perdonati, innamorati della Parola, empatici verso gli altri, capaci di donare tempo ed energie per dire di Dio. E non importa se, fra i Dodici, ci sono persone che falliranno (praticamente tutte) o che tradiranno: non sono dei perfettini nella fede, ma degli innamorati.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Mt 10,1-7

#sappiateviamati #commentoalvangelo #vangelodioggi
Spiegaci, Signore, il significato delle tue Parole. Spiegaci il senso della parabole perché, spesso, ci sfugge, non capiamo, non sappiamo. Spiegaci come un maestro fa con un discepolo, con un allievo. E tu accetti, ci aiuti, ci accompagni a capire le cose nascoste fin dalla fondazione del mondo. Il campo, che è il mondo, è seminato a buon grano. La realtà, la vita, le relazioni, la storia, sono portatrici di frutto, sono positive, sono gravide di speranza. Non è una punizione, il mondo, non è un luogo di espiazione. E il male che sperimentiamo, la zizzania che cresce attorno a noi e in noi è seminata dal Maligno, che esiste ed opera con astuzia. Non sta a noi strappare la zizzania, ma dobbiamo attendere la pienezza dei tempi quando Dio, attraverso i suoi angeli, dirà l’ultima parola e sarà una parola di salvezza. Se è così, ed è così, ogni cosa è luminosa e positiva e l’ombra, che esiste, va accolta e superata, in attesa della pienezza. Il mondo è seminato a buon grano, io sono seminato a buon grano.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Mt 13,36-43

#sappiateviamati #vangelodioggi #commentoalvangelo
No, non possiamo trattenere il Signore Gesù, rinchiuderlo nelle nostre sacrestie, tenerlo a disposizione come se fosse un soprammobile della nostra vita. Ci ha guariti come la suocera di Pietro per servire i fratelli. Molti ancora sono coloro che vivono nella fatica nella disperazione, senza avere trovato un senso alla loro vita e a loro possiamo rivolgere la Parola che a nostra volta abbiamo ricevuto. È necessario che la Parola sia rivolta a tutti anche attraverso di noi, nella concretezza delle nostre scelte. Ci siamo scoperti amati, abbiamo deciso di amare con l’amore che ha colmato il nostro cuore e che ora deborda verso tutti coloro che oggi incontreremo. Siamo strumento della tenerezza di Dio, siamo il suo volto sorridente e virile per tutte le persone che attraverso di noi in qualche modo sentiranno fiorire la loro giornata. Ci vuole poco, facciamolo.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 4,38-44

#vangelodioggi #sappiateviamati #CommentoalVangelo
Gesù loda l’amministratore disonesto per la sua scaltrezza, non per la sua disonestà e, in effetti, invita i discepoli ad essere intransigenti nella propria condotta davanti agli uomini, ad essere scrupolosi nel rispetto delle leggi degli uomini, per non vanificare l’annuncio del vangelo. Quanto è brutto vedere certi devoti fervorosi e pii comportarsi malissimo nel proprio ruolo quando sono in ufficio! Restiamo sempre alla presenza di Dio, rispettando i contratti, agendo con onestà e lealtà soprattutto quando abbiamo a che fare col denaro. Denaro che, ahimè, è un buon servo ma un pessimo padrone. I farisei, persone peraltro zelanti e rigorose nella fede, manifestano troppo attaccamento al denaro, sbiadendo la loro appartenenza a Dio. Gesù non è classista, fra i suoi discepoli ha persone molto povere e molto facoltose: non è importante la quantità di denaro che abbiamo in tasca, ma quella che portiamo nel cuore! E ci ammonisce: il denaro è pericoloso perché promette ciò che non riesce a mantenere. Col cuore libero, allora, investiamo nell’unico che colma il nostro cuore di ricchezza e di pace, di felicità e di gloria: il Signore Gesù.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno : Lc 16,9-15


#Vangelodioggi #CommentoalVangelo #sappiateviamati
Fate pure, giocate di fioretto, inseguite le vostre dotte elucubrazioni teologiche, esponete pure le vostre dottrine, nascondete, come sapete fare bene, le vostre reali intenzioni, proponendo come dibattito di fede temi che nascondono, semplicemente, avversione e disprezzo nei confronti del falegname fattosi rabbino. Certo, la teologia della resurrezione non si trova in Mosè, l’unico che i conservatori, i sadducei, rispettano: è una dottrina nata nell’ultimo secolo che essi non riconoscono. E allora si inventano la storia assurda della vedova ammazza-mariti presa in sposa da tutti i fratelli nella speranza di dare un figlio al marito defunto. E Gesù, tenero, con impressionante fiducia e pazienza, ancora argomenta, illumina discute. Fate quel che volete, sembra dire: il Dio che conosco e annuncio è il Dio dei vivi, il Dio presente, non il dio piccino delle vostre dispute. Anche per noi è così: dio è e rimane un’esperienza prima di essere una dottrina.
Paolo Curtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 20,27-40

#sappiateviamati #vangelodioggi #commentoalvangelo
Ha compassione, il Signore, ha compassione della folla, dell’umanità, di me. Ha compassione ed è questo Dio compassionevole che attendiamo, che riscopriamo, che viviamo, che raccontiamo. Noi ciechi nel vedere l’opera di Dio perché accecati dal vittimismo e dall’odio. Noi sordi al grido del povero. Noi claudicanti nell’amore, siamo stati guariti e possiamo lodare il Dio di Israele, perché guariti da tanta compassione, perché saziati da tanto folle amore. Amore che ci raggiunge ancora e ancora. E a questo serve questo tempo di avvento: a disarmarci dalle tante resistenze che opponiamo all’opera di Dio in noi. E a convincerci, infine, a metterci in gioco, a donare quel poco che siamo, quel poco che abbiamo. Davanti alla fame di felicità delle persone che incontriamo, lasciamoci convertire dalla compassione e condividiamo noi stessi.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelgiorno: Mt 15,29-37

#sappiateviamati #commentoalvangelo #vangelodioggi
Mi rattrista questo Vangelo.
Perché vedo il dolore del Signore.

Mi consola questo Vangelo.
Perché vedo il dolore del Signore.

Che è il mio. Che è esattamente il mio.

Se Gesù ha avuto paura, cosa ho da temere? Perché mai dovrei nascondere le mie fragilità e fingere di essere ciò che non sono: forte?

Deciso a donare, sì. Ma pavido e vigliacco. Desideroso di essere discepoli, ovvio, ma spesso chiedo di essere salvato dalla terra umida e buia.

Ma da questa terra Gesù sarà innalzato.

E tutti volgeranno lo sguardo. Lo alzeranno.



Noi siamo i frutti di quel seme.
Io. Tu.
Noi siamo frutto di quel dono.
@paolocurtaz

📝 Commento completo al #vangelodelladomenica: https://paolocurtaz.it/2024/03/fatti-un-regalo-commento-di-domenica-17-marzo/

#commentoalvangelo #vangelodioggi #vangelodelgiorno #sappiateviamati
Il lago è agitato, a fatica si rema controvento cercando di tornare a casa. Sono poche miglia ma diventano impraticabili. Gesù raggiunge i suoi camminando sul mare e si presenta: sono io, che in greco, la lingua dei vangeli, suona ego eimì, Io Sono, la traslitterazione del nome che Dio ha rivelato a Mosè. Lo prendono sulla barca e la barca tocca riva, subito, superando ogni impedimento. Quando siamo sballottati dalla tempesta della vita, dai nostri sensi di colpa, dai contrattempi, dal peccato, dalla malattia, il Signore ci raggiunge, sale con noi sulla barca e ci aiuta. Siamo noi a tenere il timone, noi a dover sfidare le onde, noi a remare, certo. Ma se il Signore è sulla barca, se sappiamo che Io sono ci raggiunge, indica la direzione, allora anche la tempesta più violenta, anche la situazione che più ci spaventa, diventa superabile.
@paolocurtaz

📝Commento al #vangelodelgiorno: Gv 6,16-21

#sappiateviamati #CommentoalVangelo #Vangelodioggi
Quella di oggi è una Parola che ci svela una verità inattesa: il Padre è felice quando portiamo molto frutto, quando siamo discepoli. Dio è glorificato quando siamo felici, quando la nostra vita cambia e lascia spazio all’inaudito d Dio.
@paolocurtaz

📝 commento al #vangelodelladomenica:
https://bit.ly/commento_28aprile

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