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news / alert / campagne da Milano e dintorni

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🏬 Scuole chiuse: didattica a distanza e aziendalizzazione dell’istruzione
🚌 La popolazione scolastica in età dell’obbligo in #Lombardia è di circa 1,5 milioni, costretta a casa per la terza settimana a causa delle misure precauzionali per emergenza #Covid19. Con la prospettiva di prolungamento della sospensione, Istituti scolastici e Ministero dell’Istruzione hanno iniziato a porsi la questione della continuità didattica e relazionale dei minori.

🚷 Senza tener conto della ancora profonda disuguaglianza di accesso a internet e a computer o dispositivi che permettono la fruizione delle piattaforme digitali con cui le scuole vorrebbero far fronte alla didattica a distanza (a Milano il 79% degli abitanti è coperto da banda larga, mentre la media in Lombardia è inferiore al 50%), la crisi offre una occasione di estensione del business e di estrazione di dati ai grandi protagonisti del capitalismo della sorveglianza, che hanno offerto gratuitamente le loro piattaforme a insegnanti e genitori: a partire da #Google e #Apple passando per #Microsoft e Promethean, leader mondiale nella produzione di dispositivi per la didattica.

🆔 Da questa crisi non solo il diritto all’istruzione rischia di uscire ancora più segmentato, creando di fatto una discriminazione tra chi accederà alla didattica a distanza e chi non potrà, ma il sistema educativo in dipendenza dagli operatori privati sulla digitalizzazione che, come hanno dimostrato i recenti casi apertisi nelle aule di tribunale in New Mexico e Germania (dove si è deciso di bandire Microsoft e Google dalle aule scolastiche), va di pari passo con la schedatura di massa di minori, famiglie e docenti.
🗣 Rivolte carcerarie in mezza Italia: anche a San Vittore detenuti sul tetto
❗️Anche a San Vittore è scoppiata la protesta dei detenuti, come avvenuto anche in altre 26 carceri d'Italia negli ultimi giorni - con 6 morti a Modena, scontri interni con i secondini e almeno 50 evasi a Foggia.

🚔 Le ragioni della rivolta sono legate alle generali pessime condizioni igienico-sanitarie e dei diritti dei carcerati, aggravate dalle misure straordinarie prese per l'emergenza #Covid19. In particolare a #Milano ecc quanto denunciato dall'associazione Antigone nei giorni scorsi:

📌 Sospensione permessi premio ex art. 30 e lavori all’esterno ex art. 21 e della semilibertà sino alla data del 9 marzo
📌 Sospensione ingresso volontari.
📌 Sospensione colloqui familiari (non avvocati) ma allargamento colloqui telefonici e via Skype.
📌 Udienze in sorveglianza con videoconferenza Skype senza traduzioni.
📌In Tribunale ci sono almeno 6 contagi di Giudici, fatto che ha disposto la sospensione udienze civili e lavoro, ma non penali: attendiamo provvedimento auspicabile anche per le udienze penali per persone non detenute.
Il mutuo soccorso in tempi di #Covid19.
📣 Segnaliamo le iniziative di Ri-Make che cercano di conciliare sicurezza necessaria e solidarietà sociale: uno spunto utile per capire cosa significhi il mutuo soccorso durante l'emergenza epidemia.

🚑 Abbiamo bisogno di essere messe tutte e tutti nella condizione di contribuire alla riduzione del contagio.
🗣 Nessuno dovrebbe essere costretto ad andare a lavorare.
Tuttx dovremmo aver diritto a un reddito di quarantena.
Chiunque ne abbia necessità dovrebbe ricevere servizi e beni a domicilio gratuitamente.
🤝 Prendiamoci cura di noi, ma senza lasciare indietro nessuna/o.
Quello che non bisognava fare: appunti sul sistema sanitario lombardo
🚑💶 Alcuni appunti non brevi by #OffTopic per provare a capire come lo smantellamento del Sistema sanitario nazionale e regionale sia con-causa dell'attuale disastro epidemiologico e della Salute pubblica che si sta dispiegando in tutto il suo dramma 👉
https://www.offtopiclab.org/quello-che-non-bisognava-fare-appunti-sul-sistema-sanitario-lombardo/

🏨 "Nel bel mezzo della burrasca ci sembra utile tratteggiare quei limiti imposti alla #Sanità Pubblica dallo slittamento della tensione in direzione della conquista della salute pubblica a vantaggio della prestazione sanitaria come servizio fondamentale e profittevole all’interno di un’economia in cui le prestazioni ospedaliere ed i trattamenti farmacologici sono una delle punte più avanzate e sviluppate in quel settore chiamato volgarmente “terziario avanzato”.
Sospensione delle attività pubbliche a PianoTerra

Per responsabilità sociale e tutela della comunità che lo anima, PianoTerra sospende le attività e le iniziative pubbliche. Non è una resa allo stato d’eccezione, ma la consapevolezza di dover fare la nostra parte per evitare la diffusione del contagio del #covid-19, consci che finita l’emergenza ci saranno macerie da ricostruire e conti da far pagare a chi per decenni ha smantellato sanità pubbliche, tutele sociali e improntato un modello economico di città rettò sul lavoro di migliaia di precari e precarie oggi lasciate senza reddito e ammortizzatori sociali.

https://www.pianoterralab.org/events/sospensione-di-ogni-attivita-e-iniziativa-pubblica/
👩‍💻 AlmaViva e Covisian: lavoratori licenziati in nome dell’A.I.
👥 Il colosso dei call center #Covisian chiede la cassa integrazione per 551 dipendenti in tutta Italia (200 a #Milano) della commessa #Fastweb: l’automazione dell’assistenza clienti, tramite strumenti di Intelligenza Artificiale, e la delocalizzazione in Albania dei call center, sono le cause immediate.

🗣 Lavoratori e lavoratrici hanno iniziato una lunga serie di vertenze sindacali e ricorsi in tribunale da quando Fastweb iniziò la esternalizzazione dei servizi di assistenza clienti, cedendo a Covisian il ramo d’azienda e i 720 dipendenti che hanno continuato a occuparsi del servizio.

📉 Di fatto, le mansioni sono rimaste le stesse ma a essere ridotti sono stati i salari e i diritti in una situazione contrattuale in costante peggioramento. Con la scusa della riduzione del volume di operazioni giornaliere registrate, l’automazione viene posto come processo di esclusione del lavoro e del reddito vivo dei lavoratori.

🤝 La vertenza si intreccia con quella dei lavoratori di AlmaViva, società di call center che ha perso la commessa per il servizio di assistenza clienti Sky-Fastweb: auto-organizzatisi nella sigla AlmaWorkers stanno lottando affinché la clausola sociale venga applicata correttamente, secondo cui dovrebbero essere riassorbiti proprio da Covisian, il colosso che ha vinto l’appalto e che sta mettendo in cassa integrazione oltre 500 lavoratori.
❗️Chi non resta a casa?
🗣 Da #Milanononsiferma a #iorestoacasa il passo è stato breve ed è costato la consapevolezza che il sistema sanitario locale e nazionale non fosse pronto a gestire un’epidemia. La nuova etica civica non fa però i conti col fatto che la tutela della Salute Pubblica non è garantita a molte lavoratrici e lavoratori, che ora protestano per la loro esposizione al rischio contagio dietro il ricatto del “salario zero” e della CIG.

🚴‍♂ Le sigle auto-organizzate dei #riders in Italia, compreso #Deliverance Milano, hanno lanciato un appello al blocco delle consegne: le aziende come #Glovo o #Deliveroo, che chiudono in #Campania per ordinanza regionale ma restano aperte in #Lombardia, invitano a continuare a lavorare promettendo fantomatici fondi integrativi d’assicurazione in caso di contagio e validi solo per 14gg - quando non forniscono i DPI (Dispositivi di Protezione) e il rispetto delle clausole dei contratti subordinati.

🏭 Al tempo stesso da tre giorni in tutta la regione proseguono gli scioperi operai spontanei negli stabilimenti industriali: i primi a fermarsi a metà mattina sono stati i metalmeccanici della Bitron di Cormano (MI), la manifattura bresciana (nella seconda area per contagi in Italia) si è bloccata col 100% delle adesioni, a Mantova la Corneliani, che produce abbigliamento (quindi beni non necessari), i 450 lavoratori hanno deciso di scioperare fino a lunedì. Sciopero spontaneo anche all’Iveco di Suzzara, stato d’agitazione alla Relevi di Rodigo.
🏘 Il diritto alla città ai tempi del colera
🧬 Le epidemie e le emergenze nella Storia hanno sempre ridisegnato lo spazio urbano e sociale: cosa sarà della #Milano dopo il #covid19? Quali spazi di radicale e definitiva deprivazione si aprono, e quali di rivolta e riappropriazione? La nostra riflessione politica, tra tempi e città diverse, per tornare al presente del nostro colera 👉 https://www.offtopiclab.org/il-diritto-alla-citta-ai-tempi-del-colera/

📝 "La città del virus rischia di cambiare la propria forma. Rischia di trasformarsi, in nome dell’igiene e della salute pubblica, in un enorme contenitore asettico e anonimo, in cui elementi essenziali quali la forma disordinata della festa e del mercato, la ribellione data dall’uso creativo e non convenzionale degli spazi, vengono spazzate via da due decreti e dal silenzio imposto per legge [...] Il rischio “urbano” è quello di veder trasformare – velocemente e in nome dell’emergenza – strutture e funzioni della città in direzione di una concentrazione sempre più marcata, nelle mani di pochissimi soggetti, delle attività principali, e verso la desertificazione delle strade dove anche i negozi ora possono essere trasformati in ben più redditizi appartamenti."
🌹 Ciao Dax. In questo strano marzo, per la prima volta in 17 anni, non ti ricorderemo in piazza ma nei nostri cuori.
Bandiere rosse al vento.
🤝 Non lasciamoci disassembrare | Il #mutuosoccorso ai tempi della quarantena: la cassetta degli attrezzi per resistere alla sorveglianza in tempi incerti: https://www.offtopiclab.org/non-lasciamoci-disassembrare-il-mutuo-soccorso-ai-tempi-della-quarantena

“Tutti a casa!” ha urlato il governo. “Siete degli irresponsabili!” ha urlato il padronato ai lavoratori in sciopero costretti a lavorare in condizioni di esposizione al contagio. “Restate connessi!”, hanno urlato i capitalisti della sorveglianza: tra quarantena e digitalizzazione accelerata - e forzata - serve organizzarsi per non farsi disassembrare definitivamente e ritrovarci, finita l'epidemia, ancora più poveri e deprivati di prima.
👁 Per restare aggiornati sulla campagna: t.me/offtopic_lab
✌️ Per contribuire e darci una mano: offtopic@autoproduzioni.net
🚔 Epidemia e sorveglianza: la task force governativa per il controllo della popolazione
🗺 Cina, Corea del Sud, Israele, Iran, Stati Uniti, Singapore, Hong Kong, Taiwan: questo l'elenco dei paesi che hanno avviato la sorveglianza e il monitoraggio spostamento dei propri cittadini tramite smartphone e big data forniti da app e social network, nella cornice del contenimento dell'epidemia #Covid19.

📶 In Italia da settimane la School of Management della Bocconi e il CEFRIEL (consorzio di università per l'innovazione digitale) sostengono di utilizzare i big data per ricostruire le reti di contatti dei contagiati e controllare che i cittadini rispettino le norme (per la verità non obbligatorie) dei decreti #iorestoacasa. Ieri l'assessore lombardo Gallera ha dichiarato che il data e contact tracing è già stato avviato, affermando che 4 cittadini su 10 non sono rimasti a casa nelle ultime due settimane.

🆔 Ora nel decreto "Cura-Italia" è prevista l'istituzione di una task force facente capo al ministero dell'Innovazione, formata da esperti dell'università di Pavia per sfruttare big data e tecnologie nell’emergenza coronavirus. Ha già un dossier da studiare: un’analisi basata su un set di dati fornito da #Facebook, ma anche le più grandi compagnie telefoniche italiane – Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb – hanno offerto set di dati anonimi che aggregano gli spostamenti dei propri utenti.

❗️Il dato grezzo non è mai impersonale, soprattutto se serve non per monitorare non solo la popolazione aggregata, ma gli spostamenti di singoli individui - i contagiati e la loro cerchia a 6 gradi di separazione. Lo stato d'eccezione scoperchia un altro vaso di Pandora, da cui sarà difficile tornare indietro anche dopo.
🗣 Epidemia e sorveglianza: il cambio di retorica del discorso pubblico
🇰🇷 Nel discorso pubblico e istituzionale si inizia a parlare di "modello Corea del Sud" per giustificare un controllo della popolazione "democratico" e "liberale" contrapposto alle misure draconiane del "modello cinese". Quanto è reale e cosa lo giustifica?

👁 La Regione #Lombardia sta facendo da apripista nel ritorno al paternalismo di Stato, con inevitabili venature autoritarie quando #Fontana minaccia di usare "le maniere forti" e il sindaco #Sala se la prende a giorni alterni con "i runners" e chi esce di casa.

🎙 La retorica del famoso "40% di cittadini che si continua a spostare" - dato ottenuto tramite controllo di celle telefoniche e 4G - è stata però involontariamente smontata dal vice-presidente di Regione F. Sala che a Radio24 ha dichiarato ieri che la domenica c'è un calo netto degli spostamenti: questo suggerisce che durante la settimana le persone o vanno a lavoro o a fare la spesa. La Camera del Lavoro di Milano ha stimato circa 300mila persone obbligate in lavori non essenziali.

🚔 Una retorica sempre più aggressiva delle Istituzioni, atta a spostare la responsabilità per l'attuale disastro da classe dirigente e Confindustria al singolo cittadino, produce i comportamenti più perniciosi nella popolazione: voglia di delazione, ricerca del (potenziale) untore, in un presentismo che nega il nostro rincorrere ordinanze e appelli che mutano rapidamente e continuamente.
Non lasciamoci disassembrare, non lasciamoci accusare e sorvegliare.
🤝 Non lasciamoci disassembrare: il #mutuosoccorso in tempi di quarantena e sorveglianze indesiderate.
📲1.Chat, video, streaming: #Whatsapp & co. funzionano alla grande. Ma hanno un piccolo difetto: espropriano i nostri dati personali e li vendono al migliore offerente, rendendoci più sorvegliati e ricattabili...per approfondire 👉https://www.offtopiclab.org/non-lasciamoci-disassembrare-1-chat-video-e-streaming-liberi/

🔍 La nostra campagna: di cosa si tratta? https://www.offtopiclab.org/non-lasciamoci-disassembrare-il-mutuo-soccorso-ai-tempi-della-quarantena/
Inoltriamo un pezzo scritto da Luca Casarotti per Wu Ming: nonostante il focus sia sull'Emilia Romagna del PD Bonaccini, il tema riguarda anche il cambio di retorica istituzionale (bipartisan) in Lombardia di cui stiamo parlando in questi giorni.
Forwarded from Wu Ming Foundation
Criminalizzare chi fa jogging e passeggiate: l’ordinanza dell’Emilia-Romagna sotto la lente del giurista

Quella delle ordinanze è un’epidemia che escresce su un’epidemia. Lo abbiamo scritto nel Diario virale settimane fa, e non è mai stato tanto vero come nelle ultime 48 ore. Regioni e comuni hanno rigurgitato decine, forse centinaia di ordinanze finalizzate a spaventare chi ancora esce a fare un’attività motoria o, semplicemente, a prendere una boccata d’aria, anche nel rispetto delle regole finora vigenti e senza assembrarsi con nessuno.

Qui sotto ospitiamo un’analisi dell’ordinanza della regione Emilia-Romagna, scritta da Luca Casarotti, giurista, membro del gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki e coordinatore del Legal Team della Wu Ming Foundation. Analisi che tornerà utile a tutte e tutti: è altamente probabile che nelle prossime ore l’ennesimo decreto del premier recepisca quelle istanze.

Dell’incredibile demonizzazione del jogging, dei risvolti più moralistici che sanitari di questo sbrocco generale, si è discusso molto in calce all’ultimo post di Wolf Bukowski. Sembra quasi che il problema del Paese non sia il disastroso sovraccarico del sistema sanitario, no, il problema è… il jogging. Chi fa jogging è un irresponsabile, «non fa la sua parte», «è un provocator» per il semplice fatto di mostrarsi fuori di casa svilisce lo sforzo «bellico» di chi ha accolto l’invito a stare in casa col maggior zelo possibile (e spara dalle finestre l’Inno di Mameli).

Da lì a dare direttamente al jogging la colpa del sovraccarico della sanità poteva sembrare un passo lunghissimo, ma con dichiarazioni come quella del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini se n’è già compiuto mezzo:

«Se qualcuno mi viene a spiegare che rinunciare al jogging se non si è in sicurezza è un problema drammatico, lo prendo con me e lo porto a vedere i reparti ospedalieri.»

Questo è un chiaro esempio di bullshit, nella precisa accezione proposta dal filosofo americano Harry J. Frankfurt: un’affermazione che non è vera né falsa ma soltanto non-pertinente e insensata.

Come si è fatto notare nella discussione linkata, siamo di fronte una variante del notissimo imperativo: «Mangia anche se non ti piace, ché in Africa i bambini muoiono di fame!», il più noto esempio di collegamento para-logico dall’esito inutilmente colpevolizzante, dal quale, plausibilmente, sono derivati solo disturbi dell’alimentazione.

Dovrebbe essere ovvio, e invece tocca farlo notare: chi fa jogging o passeggia a distanza di sicurezza non ha responsabilità per l’aggravarsi della situazione negli ospedali. Quella responsabilità ce l’ha invece la stessa classe politica di cui Bonaccini è perfetto rappresentante.

Continua a leggere qui:

https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/03/criminalizzare-il-jogging/
🔍 Perché la #Lombardia? Inquinamento e #Covid19 - Parte 1

😷 L’OMS ha stimato che nel 2016 in Italia ci sono stati 30.000 morti causate dall’inquinamento atmosferico (PM10, PM2.5, NOx, etc). Pianura padana e città come #Torino, #Milano, #Bergamo sono tra le più colpite dalla tossicità e dunque più esposte all’indebolimento delle vie aree per esposizione agli inquinanti atmosferici.

📈 A Milano: dicembre 2019, gennaio e febbraio 2020 le concentrazioni di PM10 e PM2.5 hanno costantemente superato il limite di legge. Un ricerca di Legambiente Lombardia ha confermato l’inizio del 2020 come il peggiore degli ultimi 10 anni. Nei primi 60 giorni del 2020 ben 44 sono stati oltre il limite di PM10 (dati ARPA Lombardia). Peggiore invece la situazione del PM2.5 che raggiunge 53 giorni oltre i 25μg/m3.

🌡 In sottofondo gli effetti antropici sul clima concorrono ad un peggioramento della situazione. L’inverno '19-'20 a Milano è stato il più caldo degli ultimi 123 anni, segnando un aumento della media stagionale di 3.5° rispetto agli ultimi 30 anni. Le precipitazioni cumulate tra gennaio e febbraio sono state di soli 37mm, contro una media di 110mm. Da segnalare, inoltre, tra il 23 dicembre e il 16 gennaio, ben 25 giorni consecutivi senza piogge.

🚑 Infine, un dato pregresso sulla maggiore vulnerabilità degli abitanti della pianura padana nelle malattie influenzali - e respiratorie in particolari - rispetto al resto della popolazione: nel 2019 in Lombardia c’è stato il primato di ammalati, con 138 casi gravi (InfluNet - ISS). Questa è la situazione con cui gli abitanti di Milano (e della Lombardia) e i loro polmoni già compromessi hanno dato il “benvenuto” a Covid-19, malattia infettiva che colpisce l’apparato respiratorio causata dal virus denominato SARS-CoV-2.
😷 Epidemia, lavoro e "community transmission".
🚔 I dati di ieri sui controlli a #Milano confermano il trend: 12mila controlli e 400 multe; solo il 3% dunque non rispetterebbe le ordinanze. A livello nazionale le denunce sono il 4,3% di 1,4 mln, per gli esercenti la percentuale crolla allo 0,2%. Le ultime misure decise dal governo riflettono la confusione e l’indefinitezza giuridica cui purtroppo questa emergenza ci ha abituato, decidendo comunque di mantenere aperte il grosso delle attività lavorative (circa una 30ina di tipologie).

🔍 Riprendendo con più attenzione i dati della Camera del Lavoro di Milano, nell’area metropolitana i lavoratori attivi giornalieri sono circa 1.460.000, così suddivisi:
🚷 400.000 nei settori commerciali e di servizi bloccati dai primi decreti governativi
🚑 600.000 nei settori definiti essenziali: alimentari, sanificazione e pulizie, medico-sanitario
👨‍💻150.000 gli addetti in smart working di aziende non essenziali
👥 300mila circa il numero di lavoratori costretti in attività non essenziali, che si muovono ancora quotidianamente su mezzi pubblici le cui corse sono state tagliate.

🏭 Alzando lo sguardo sull’area manifatturiera lombarda, le percentuali di operai e impiegati dell’indotto sull'intera popolazione per #Bergamo, #Brescia, Milano, Cremona, Lodi, Pavia sono rispettivamente: 12%, 11%, 10%, 9%, 6%, 5%. Non suggeriamo un rapporto di causalità diretta con l’inizio dell’epidemia, ma ora il dato non può che sovrapporsi con quello di diffusione e decessi nelle zone focolaio dove comunque si continuano a mantenere le fabbriche aperte.

📊 Siamo nella fase che gli epidemiologi definiscono "community transmission" dove gli elementi dell’ecosistema sociale e lavorativo diventano centrali nell’andamento della malattia. A cosa servono dunque esercito, contact tracking, ordinanze anti-jogging di fronte a questi dati strutturali?

👁 La scommessa sarà verificare da domani quanti dei 300mila lavoratori milanesi e delle decine di migliaia di operai lombardi saranno tenuti a casa e capire quali condizioni di sicurezza saranno adottate per quelli che continuerranno a lavorare.

🤝 Bloccare gli assembramenti lavorativi, sostenere la sanità locale, supportare le fasce più povere della popolazione.
🤝 Non lasciamoci disassembrare: il #mutuosoccorso in tempi di quarantena e sorveglianze indesiderate.
📚 2. #Didattica e digitale: #Microsoft, #Apple, #Google si pongono come i “salvatori dell’istruzione” in tempi di #didattica a distanza imposta dall’epidemia di #covid19. Più che salvataggio sarebbe corretto chiamarlo “saccheggio”...per approfondire 👉 https://www.offtopiclab.org/non-lasciamoci-disassembrare-2-educazione-e-didattica-digitale/

🔍La nostra campagna: di cosa si tratta? https://www.offtopiclab.org/non-lasciamoci-disassembrare-il-mutuo-soccorso-ai-tempi-della-quarantena/
👁 Epidemia e sorveglianza: il giro di vite alla prova dei dati
🛩 Ieri l’ENAC (l’ente nazionale per l’aviazione civile) ha autorizzato per polizia locale e FFOO l’utilizzo di droni per monitorare gli spostamenti delle persone a scopo di contenimento dell’epidemia #Covid19.

👨🏻‍⚖ Sempre ieri, la Procura milanese ha deciso di rispolverare il Testo unico delle leggi sanitarie del 1934, che punisce con la reclusione o l’ammenda “chiunque non osserva un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo”. La decisione è arrivata a seguito del dibattito tra le procure italiane circa il reato da contestare rispetto a quanto indicato dal decreto dell’8 marzo.

📲 Per quanto riguarda invece la famosa “task force” governativa sul #contacttracing, non è ancora chiaro quale modello si vuole applicare, ovvero: quali dati, chi e come. Al momento il governo pare intenzionato ad applicare un modello tutto italiano: controllo generalizzato di massa, senza specificare tempistiche di conservazione dati e organismi di controllo.

🏭 In #Lombardia soltanto ieri (33 giorni dopo l'inizio dell'epidemia) la Regione ha deciso di mappare, isolare e controllare i positivi, mentre governo centrale e regionale mantengono aperte fabbriche e attività lavorative non essenziali, provocando la proclamazione di #sciopero generale dei metalmeccanici per il 25 marzo.

📊 Al contempo ieri su 2 milioni di controlli a livello nazionale solo il 4,6% è stato denunciato per inosservanza dei divieti, in Lombardia meno del 4%. Mentre il Milan Internet Exchange (MIX), il centro di smistamento del traffico internet, ha registrato dal 10 marzo un aumento da 0,75 a 1,1 terabite al secondo e un +100% degli upload: a ulteriore dimostrazione dell’aumento di attività lavorative e non in casa da parte degli abitanti. La domanda, quindi, ancora una volta è: chi mette in pericolo davvero la popolazione?
🛠 Perché e per chi scioperano i lavoratori?
🚩 Oggi per la prima volta in 20 anni tutto il mondo sindacale ha indetto una giornata di #sciopero, inizialmente organizzata da USB e successivamente appoggiata anche dai confederali CGIL CISL e UIL, oltre al resto del sindacalismo di base ADL Cobas e Si Cobas. A unirsi alla protesta sono pure i facchini di Amazon e della logistica, assieme ai riders. Anche i lavoratori della #sanità sciopereranno per 1 minuto a inizio turno.

👤 Il decreto #Conte mescola attività essenziali e filiere di servizio o strumentali, commettendo l'errore metodologico di non partire dalle prime per poi a cascata ricostruire il ciclo produttivo secondario - e quanto di esso risulta fondamentale per le attività essenziali. Analizzando però nel dettaglio le tabelle messe a disposizione dal governo (fonte: Fondazione Claudio Sabattini) emerge un quadro che chiarisce bene chi dovrebbe lavorare e chi no:

🏭 il 40,3% dell’attuale manodopera costretta a lavorare dagli imprenditori (cui è consentita questa libertà dal governo) è impiegata in filiere non essenziali: circa 4.5 milioni di lavoratori;
🔍 non solo: nei codici ATECO classificati come fondamentali rientrano molte attività che essenziali non sono (ad es., l’industria di profumi che rientra nel chimico; la produzione di interruttori che rientra nell’energetico e così via);

📝 Oltre a ciò, in pieno dogma neoliberale, dà la possibilità ai padroni della fabbrica di autocertificare che le loro attività sono a servizio delle attività con codice ATECO riconosciuto cui è permesso produrre.

👥 Ricordiamo che a #Milano i lavoratori non essenziali ancora attualmente cooptati dalle imprese sono 250mila (50mila sono stati “liberati” grazie all’azione sindacale di questi giorni), mentre nelle province di #Bergamo e #Brescia sono oltre 200mila.

🤝 Ora più che mai questo sciopero ha valore collettivo e generale per la salute pubblica, anzitutto per il personale sanitario in prima linea nel contrastare l’epidemia, senza nemmeno le dotazioni di sicurezza minime, e che sta pagando attualmente uno dei prezzi più cari con 4284 contagiati (il doppio della Cina), decine di decessi e persino 2 suicidi.
Ospedale in #Fiera a #Milano? Cronaca di una misura d'urgenza in stile leghista-forzaitaliota, una piccola grande opera piena di vuoti e punti di domanda di fronte al disastro sanitario in corso 👉 www.offtopiclab.org/lospedale-in-fiera-ovvero-dei-vuoti-e-della-gestione-dellemergenza-sanitaria-in-lombardia/

🏥 [Questa crisi avrebbe dovuto aprire una seria riflessione circa i limiti e le mancanze dell’approccio sanitario regionale e nazionale, non solo a livello di strutture e risorse (su cui già abbiamo detto), ma anche e soprattutto sul tipo di approccio e di preparazione del nostro sistema: come hanno suggerito alcuni medici in prima fila negli ospedali di #Bergamo, “I sistemi sanitari occidentali sono stati costruiti intorno al concetto di patient-centered care (un approccio per cui le decisioni cliniche sono guidate dai bisogni, dalle preferenze e dai valori del paziente, ndt). Ma un’epidemia richiede un cambio di prospettiva verso un approccio community-centered care. Stiamo dolorosamente imparando che c’è bisogno di esperti di salute pubblica ed epidemie".]