Bombe su Gaza e Rafah nonostante gli ordini dell’Aja
Nonostante gli ordini della Corte Internazionale di Giustizia che si è espressa chiedendo lo stop delle operazioni a Rafah e riconoscendo che Israele non sta mettendo in campo misure sufficienti per tutelare i civili, nuovi bombardamenti hanno colpito questa mattina sia Gaza che Rafah. Secondo i reporter di Al Jazeera è di almeno 10 morti e 17 feriti il bilancio degli ultimi attacchi. Secondo l’agenzia di stampa Wafa, che cita fonti mediche locali, attacchi israeliani hanno ucciso altri venti palestinesi tra cui donne e bambini, hanno colpito una scuola che ospitava sfollati a sud di Jabalia e hanno provocato la morte di un civile a Rafah.
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Nonostante gli ordini della Corte Internazionale di Giustizia che si è espressa chiedendo lo stop delle operazioni a Rafah e riconoscendo che Israele non sta mettendo in campo misure sufficienti per tutelare i civili, nuovi bombardamenti hanno colpito questa mattina sia Gaza che Rafah. Secondo i reporter di Al Jazeera è di almeno 10 morti e 17 feriti il bilancio degli ultimi attacchi. Secondo l’agenzia di stampa Wafa, che cita fonti mediche locali, attacchi israeliani hanno ucciso altri venti palestinesi tra cui donne e bambini, hanno colpito una scuola che ospitava sfollati a sud di Jabalia e hanno provocato la morte di un civile a Rafah.
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Ucciso Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato
Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata della Democrazia Cristiana Francesca Donato, è stato trovato morto a Palermo. Stando alle prime indiscrezioni, il corpo della vittima era segnato da colpi di pistola ed è stato trovato con una fascetta di plastica stretta intorno al collo all’interno della propria auto nella zona di via Ugo La Malfa. L’eurodeputata, che si era già allarmata durante la mattina perché il marito non rispondeva alle chiamate, avrebbe già denunciato «hanno ucciso mio marito Angelo» parlando al telefono con alcuni amici. Angelo Onorato era architetto e titolare di un negozio di arredamento.
🔴Rettifica: la versione precedente di questo articolo riportava che il corpo della vittima, secondo i media locali, era stato trovato segnato da colpi di pistola. Tali informazioni si sono rivelate non corrette e la macchia di sangue rinvenuta, secondo successive indiscrezioni degli investigatori, potrebbe essere colata dalla bocca.
Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata della Democrazia Cristiana Francesca Donato, è stato trovato morto a Palermo. Stando alle prime indiscrezioni, il corpo della vittima era segnato da colpi di pistola ed è stato trovato con una fascetta di plastica stretta intorno al collo all’interno della propria auto nella zona di via Ugo La Malfa. L’eurodeputata, che si era già allarmata durante la mattina perché il marito non rispondeva alle chiamate, avrebbe già denunciato «hanno ucciso mio marito Angelo» parlando al telefono con alcuni amici. Angelo Onorato era architetto e titolare di un negozio di arredamento.
🔴Rettifica: la versione precedente di questo articolo riportava che il corpo della vittima, secondo i media locali, era stato trovato segnato da colpi di pistola. Tali informazioni si sono rivelate non corrette e la macchia di sangue rinvenuta, secondo successive indiscrezioni degli investigatori, potrebbe essere colata dalla bocca.
Kharkiv, raid russo contro megastore: ci sono vittime e dispersi
Ieri l’esercito russo ha lanciato un attacco contro un megastore che vende articoli per la casa e il bricolage a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, il cui bilancio continua ad aggravarsi di ora in ora. Al momento si contano 11 vittime e 50 feriti, tre in modo grave o gravissimo. La struttura è stata avvolta dalle fiamme e l‘incendio si è propagato per diecimila metri quadrati. Secondo il governatore regionale, Oleg Synegoubov, il raid è stato effettuato con due bombe aeree guidate e almeno 16 persone si troverebbero ancora sotto le macerie. Erano circa 200 le persone presenti nell’edificio al momento dell’attacco.
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Ieri l’esercito russo ha lanciato un attacco contro un megastore che vende articoli per la casa e il bricolage a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, il cui bilancio continua ad aggravarsi di ora in ora. Al momento si contano 11 vittime e 50 feriti, tre in modo grave o gravissimo. La struttura è stata avvolta dalle fiamme e l‘incendio si è propagato per diecimila metri quadrati. Secondo il governatore regionale, Oleg Synegoubov, il raid è stato effettuato con due bombe aeree guidate e almeno 16 persone si troverebbero ancora sotto le macerie. Erano circa 200 le persone presenti nell’edificio al momento dell’attacco.
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Frana in Papua Nuova Guinea, si aggrava il bilancio: almeno 670 vittime
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha reso noto che il bilancio della frana che nella notte tra giovedì e venerdì ha colpito Kaokalam, in Papua Nuova Guinea, è salito a oltre 670 morti. La revisione del bilancio delle vittime è basata sui calcoli svolti dai funzionari del villaggio di Yambali e della provincia di Enga, secondo cui oltre 150 abitazioni sono state sepolte dalla frana. I servizi di emergenza presenti nei pressi dell’area colpita sono intralciati dal terreno accidentato e dai numerosi danni subiti dalle strade principali. Il governo del Paese sta valutando se richiedere ufficialmente un maggiore sostegno internazionale.
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L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha reso noto che il bilancio della frana che nella notte tra giovedì e venerdì ha colpito Kaokalam, in Papua Nuova Guinea, è salito a oltre 670 morti. La revisione del bilancio delle vittime è basata sui calcoli svolti dai funzionari del villaggio di Yambali e della provincia di Enga, secondo cui oltre 150 abitazioni sono state sepolte dalla frana. I servizi di emergenza presenti nei pressi dell’area colpita sono intralciati dal terreno accidentato e dai numerosi danni subiti dalle strade principali. Il governo del Paese sta valutando se richiedere ufficialmente un maggiore sostegno internazionale.
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Ucraina, Stoltenberg rompe il tabù NATO: “Kiev usi le armi alleate per colpire la Russia”
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Ucraina, Stoltenberg rompe il tabù NATO: "Kiev usi le armi alleate per colpire la Russia"
Le possibilità di escalation della guerra in Ucraina continuano ad aumentare e questa volta a suggerirlo è la NATO stessa. Nella giornata di ieri, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha infatti rilasciato una intervista in cui dichiara senza…
Bari, inchiesta su mafia e politica: giudizio immediato per 124 imputati
La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per 124 persone che lo scorso 26 febbraio sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta Codice interno sul presunto voto di scambio politico-mafioso alle elezioni comunali di Bari nel 2019. Oltre a imprenditori, vertici e membri dei principali clan mafiosi della città – come i boss Savinuccio Parisi e Eugenio Palermiti e i loro rispettivi figli Tommaso e Giovanni -, tra loro ci sono l’ex consigliera comunale Carmen Lorusso e suo marito, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, nonché il padre della donna, l’oncologo in pensione Vito Lorusso. Il gip ha fissato al 2 luglio l’inizio del processo.
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La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per 124 persone che lo scorso 26 febbraio sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta Codice interno sul presunto voto di scambio politico-mafioso alle elezioni comunali di Bari nel 2019. Oltre a imprenditori, vertici e membri dei principali clan mafiosi della città – come i boss Savinuccio Parisi e Eugenio Palermiti e i loro rispettivi figli Tommaso e Giovanni -, tra loro ci sono l’ex consigliera comunale Carmen Lorusso e suo marito, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, nonché il padre della donna, l’oncologo in pensione Vito Lorusso. Il gip ha fissato al 2 luglio l’inizio del processo.
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Papua Nuova Guinea, oltre 2000 persone sepolte dalla frana
Secondo quanto riferito dalle autorità locali di Port Moresby alle Nazioni Unite, sono più di 2000 le persone rimaste sepolte dalla frana che venerdì ha travolto diversi villaggi nella zona nord della Papua Nuova Guinea. Le autorità hanno ufficialmente chiesto l’aiuto internazionale, dopo che le difficili condizioni del terreno e la collocazione isolata dei villaggi hanno complicato notevolmente i soccorsi. Al momento i morti sono 670, ma il bilancio potrebbe rapidamente salire. L’evento ha avuto un “enorme impatto” anche sull’economia del Paese, riferisce un funzionario del Centro nazionale disastri.
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Secondo quanto riferito dalle autorità locali di Port Moresby alle Nazioni Unite, sono più di 2000 le persone rimaste sepolte dalla frana che venerdì ha travolto diversi villaggi nella zona nord della Papua Nuova Guinea. Le autorità hanno ufficialmente chiesto l’aiuto internazionale, dopo che le difficili condizioni del terreno e la collocazione isolata dei villaggi hanno complicato notevolmente i soccorsi. Al momento i morti sono 670, ma il bilancio potrebbe rapidamente salire. L’evento ha avuto un “enorme impatto” anche sull’economia del Paese, riferisce un funzionario del Centro nazionale disastri.
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“Il silenzio non è più un’opzione”: i docenti dell’università di Messina contro il Ponte
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“Il silenzio non è più un’opzione”: i docenti dell’università di Messina contro il Ponte
Oltre duecento tra docenti e lavoratori dell'Università di Messina hanno sottoscritto e pubblicato online un documento, dal titolo “Il ponte insostenibile”, attraverso cui hanno espresso la propria contrarietà alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera…
Israele, nuovo massacro di civili a Rafah: almeno 40 morti, molti bruciati vivi
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Israele, nuovo massacro di civili a Rafah: almeno 40 morti, molti bruciati vivi
Ieri, dopo il bombardamento rivendicato dalle brigate di Al Qassam - il braccio armato di Hamas - con il quale la resistenza palestinese ha colpito Tel Aviv e le città israeliane di Petah Tikva, Herzliya, e Ramat Hasharon, Israele non ha fatto attendere la…
Nuova Caledonia, termina lo stato d’emergenza: in arrivo 480 agenti
Il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che non avrebbe esteso il periodo di stato di emergenza per il territorio oceanico della Nuova Caledonia, scaduto proprio stamattina alle 08.00; per “dare sostegno” ai già presenti 3.000 agenti sul posto, tuttavia, la Francia integrerà le forze di polizia con altri 480 operatori. La fine dello stato di emergenza porterà tra le tante cose alla revoca di quelle misure che hanno fornito alle autorità maggiori poteri esecutivi. La popolazione indigena dell’ex colonia francese è in rivolta dal 15 maggio, e nello specifico protesta contro una riforma costituzionale con la quale verrebbe ridotta l’influenza degli autoctoni sul territorio.
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Il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che non avrebbe esteso il periodo di stato di emergenza per il territorio oceanico della Nuova Caledonia, scaduto proprio stamattina alle 08.00; per “dare sostegno” ai già presenti 3.000 agenti sul posto, tuttavia, la Francia integrerà le forze di polizia con altri 480 operatori. La fine dello stato di emergenza porterà tra le tante cose alla revoca di quelle misure che hanno fornito alle autorità maggiori poteri esecutivi. La popolazione indigena dell’ex colonia francese è in rivolta dal 15 maggio, e nello specifico protesta contro una riforma costituzionale con la quale verrebbe ridotta l’influenza degli autoctoni sul territorio.
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Inchiesta Toti, il gip non revoca i domiciliari a Spinelli
Il gip di Genova ha negato la revoca degli arresti domiciliari ad Aldo Spinelli, l’imprenditore portuale sotto inchiesta nell’ambito della maxi-indagine sulla corruzione in Liguria che ha portato ai domiciliari anche il governatore Giovanni Toti. Il giudice ha respinto l’istanza degli avvocati di Spinelli con la motivazione che quest’ultimo potrebbe “acquisire nuovi incarichi e cariche” e “continuare a perseguire interessi imprenditoriali”. Oggi verrà ascoltato dai pm l’ex presidente del Porto di Genova Paolo Emilio Signorini, l’unico tra gli indagati a essere stato ristretto in carcere.
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Il gip di Genova ha negato la revoca degli arresti domiciliari ad Aldo Spinelli, l’imprenditore portuale sotto inchiesta nell’ambito della maxi-indagine sulla corruzione in Liguria che ha portato ai domiciliari anche il governatore Giovanni Toti. Il giudice ha respinto l’istanza degli avvocati di Spinelli con la motivazione che quest’ultimo potrebbe “acquisire nuovi incarichi e cariche” e “continuare a perseguire interessi imprenditoriali”. Oggi verrà ascoltato dai pm l’ex presidente del Porto di Genova Paolo Emilio Signorini, l’unico tra gli indagati a essere stato ristretto in carcere.
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Falliti i negoziati: il nuovo piano pandemico dell’OMS (almeno per ora) non si farà
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Falliti i negoziati: il nuovo piano pandemico dell’OMS (almeno per ora) non si farà
Il nuovo Trattato Pandemico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno per ora, è stato affossato. I negoziati per arrivare a un nuovo testo definitivo in vista della 77esima assemblea dell'OMS, che inizia oggi a Ginevra e proseguirà fino al prossimo…
Israele, scontri al confine con l’Egitto: ci sarebbero morti
Secondo quanto confermato dall’IDF sui propri canali social, vi sarebbe stata una sparatoria tra esercito israeliano ed egiziano al confine tra i due Paesi, nei pressi del valico di Rafah, per la quale «sono in corso dialoghi» tra le due parti. La dinamica dei fatti è ancora ignota e non è chiaro chi abbia aperto il fuoco per primo. Secondo alcuni canali di informazione, sarebbero stati i soldati egiziani a sparare per primi, in quanto scossi dal massacro condotto da Israele a Rafah nella serata di domenica. Secondo altre fonti, sarebbe stato l’IDF a esplodere i primi colpi. Nello scontro sarebbe morto almeno un militare egiziano.
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Secondo quanto confermato dall’IDF sui propri canali social, vi sarebbe stata una sparatoria tra esercito israeliano ed egiziano al confine tra i due Paesi, nei pressi del valico di Rafah, per la quale «sono in corso dialoghi» tra le due parti. La dinamica dei fatti è ancora ignota e non è chiaro chi abbia aperto il fuoco per primo. Secondo alcuni canali di informazione, sarebbero stati i soldati egiziani a sparare per primi, in quanto scossi dal massacro condotto da Israele a Rafah nella serata di domenica. Secondo altre fonti, sarebbe stato l’IDF a esplodere i primi colpi. Nello scontro sarebbe morto almeno un militare egiziano.
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