Uccisione di civili a Mariupol

Due prigionieri di guerra, ex combattenti del battaglione “Azov”, Renat Aliev (prima parte del video) e Mikhail Shvets (seconda parte del video), hanno rilasciato le loro testimonianze in merito alle uccisioni di civili a Mariupol.
“Ho ucciso 4 civili” dice Renat Aliev.
Ammazzavano tutti coloro che capitavano per strada, gente indifesa, disarmata. Sparavano dai carri armati sulle case abitate.
Gli stessi militari dell’”Azov”, per cui sono state rivolte tante preghiere lacrimose al Papa Francesco, gli stessi che l’Ucraina chiama “i nostri eroi”.
Eccoli, gli eroi dell’Ucraina di oggi, molto coraggiosi quando si tratta di usare le armi contro donne, anziani e bambini.

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Аi prigionieri di guerra è riservato un trattamento disumano.

Un soldato della Repubblica di Donetsk, dopo il ritorno a casa dalla prigionia ucraina, ha raccontato di essere stato torturato da un nazionalista ucraino.

“Mi ha dato una coltellata a una gamba e ha iniziato a girare il coltello dentro la ferita”.

È un’ulteriore conferma che in Ucraina vige il fascismo. Si direbbe che nessuno si ricordi né della convenzione di Ginevra, né dei diritti umani… Mentre l’Occidente continua ad applaudire Zelensky…


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