🇮🇹🇷🇺🄸🅃🄰🄻🄸🄰 🆉︎🇷🇺🇮🇹
2.15K subscribers
5.99K photos
4.79K videos
8 files
7.17K links
La nostra forZa è la Verità!

Per contatti @italiazfvnews
Download Telegram
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
🎙Dal briefing della Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, 9 novembre 2023:

💬 Mi vedo costretta a tornare ancora una volta sulla questione del colloquio del Presidente del Consiglio italiano coi “pranker”. Sui media italiani, infatti, è stata lanciata una campagna anti-russa e circola un gran numero di fake.

Suscita grande sconcerto assistere ai tentativi dei principali media italiani e di una serie di zelantissimi rappresentanti dell’establishment politico italiano di sfruttare questa storia per lanciare accuse a Mosca. Ci imputano di aver “pianificato azioni” che sarebbero di tenore “anti-italiano”. Sono mostruose insensatezze.

Non è così. È falso. La Russia ufficiale non ha nulla a che fare con questo caso.

[…]

Mi appello alle ufficiali autorità italiane: prendetevela con voi stessi.

Ma c’è anche un altro aspetto in questa storia (la cui sostanza è stata nascosta dietro la forma: torniamoci). Infatti, quel che ha detto la Signora Meloni l'ha detto apertamente, poiché il fatto di glorificare i collaborazionisti nazisti, stando al suo punto di vista, è normale.

Ora, in veste ufficiale, voglio chiedere al Capo del governo italiano:

• Lei ritiene, spettabile Signora Meloni, che il regime di Kiev abbia il diritto di considerare eroi nazionali Bandera e Shukhevych

• Lei è certa che l'Europa e in particolare l'Italia debbano aiutare in tal senso il regime di Kiev

• Fino a che punto è disposta a spingersi oltre nella trasformazione degli scagnozzi nazisti in eroi

E, soprattutto:

• Quali collaborazionisti italiani è disposta a considerare eroi, visto che lo ritiene normale

Non è che, piuttosto, la leadership italiana dovrebbe chiedere scusa ai milioni di vittime del nazifascismo e analizzare il contenuto delle dichiarazioni badando alla sostanza e non alla forma?

🎥 https://youtu.be/egNg6ckF1-k
🎙 Intervento di Sergey Lavrov alla “Tavola rotonda” del corpo diplomatico sulla ricomposizione della situazione intorno all'Ucraina

📍 Mosca, 8 novembre 2023

💬 La guerra scatenata contro di noi dall'Occidente, per mano dell'Ucraina e dei corpi dei cittadini ucraini, è una guerra ibrida nella quale un ruolo speciale è affidato alle misure restrittive unilaterali illegali: alle "sanzioni". Per quanto riguarda la Russia, il loro numero è senza precedenti e ha superato il numero di diciassettemila. Gli obiettivi non sono segreti: minare l'economia russa e costringere la leadership politica ad abbandonare la sua linea indipendente negli affari esteri, mettere la popolazione contro le autorità. Questo è l’obiettivo esplicitamente dichiarato. Quando si discutono i problemi delle misure restrittive unilaterali in termini generali, l'Occidente giura sempre di perseguire una politica in cui le sanzioni non colpiscono i civili. È una bugia. È esattamente quello che stanno facendo.

- Gli Stati Uniti stanno mandando in bancarotta i loro satelliti europei e fanno guadagnare il loro complesso militare-industriale, hanno imposto e continuano a imporre alla UE il costoso gas naturale liquefatto americano.

- Il proclamato boicottaggio dei vettori energetici russi, le sanzioni unilaterali e le misure anti-mercato, in particolare il famigerato tetto ai prezzi, hanno inferto un duro colpo alla sicurezza energetica globale.

L'Occidente ha deciso di distruggere l'economia mondiale al fine di "dare una lezione" alla Russia e di impedirle di svolgere sulla scena internazionale un ruolo commisurato alla sua storia, alle sue dimensioni e alle sue capacità.

In merito ai “Nord Stream” non riusciamo ancora a ottenere una risposta chiara su chi e come stia indagando su questo attacco terroristico. È passato più di un anno e né la Germania, né la Norvegia, né la Svezia, che sono impegnate in indagini a livello nazionale, sono in grado di dirci qualcosa di chiaro e logico.

Leggere il testo integrale
🎙L'intervista del viceministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Vershinin, al quotidiano "La Repubblica"

🔗 Leggere il testo integrale

💬  La messa a punto di infrastrutture logistiche nell’Artico permetterebbe di ottenere una significativa riduzione delle emissioni. [...] Abbiamo sottolineato più volte l’importanza della Rotta marittima artica come via per il trasporto di merci tra Asia ed Europa in grado di garantire emissioni inferiori rispetto alle rotte tradizionali.

💬  La linea dell’UE improntata al voler imporre l’abbandono dei combustibili fossili comporta il rischio di far sprofondare nella povertà quasi 100 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo.

💬  La Russia non si sottrae al raggiungimento dei obiettivi dell’Accordo di Parigi [...] ed è pronta a risolvere la questione anche prima del 2060, ma a condizione che il nostro sviluppo socio-economico non venga ostacolato.
 
💬 La sola campagna USA in Iraq ha causato l’immissione in atmosfera di 250 milioni di tonnellate di CO2, senza parlare poi dell’Afghanistan, della Siria, e non solo.
 
💬  La situazione attuale sul mercato globale dei prodotti alimentari mostra chiaramente che non ci sono motivazioni che giustifichino una seria preoccupazione.

#Intervista
🎼 Il 13 novembre 2023 a Villa Abamelek, residenza ufficiale dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, si è tenuto il “Concerto d’Autunno”, evento dedicato al 150esimo anniversario dalla nascita di Sergej Rachmaninov, geniale pianista russo del XX secolo, nonché brillante direttore d’orchestra e compositore.
 
L’evento ha visto la partecipazione degli Ambasciatori di Armenia, Azerbaigian, Bolivia, Egitto, India, Iraq, Senegal e dei rappresentanti del corpo diplomatico accreditato a Roma, di esponenti della società civile italiana, ma anche di famosi giornalisti, imprenditori e personalità del mondo della cultura.
 
“Sono certo che in tutto il mondo hanno ascoltato, ascoltano e ascolteranno sempre la musica dei grandi compositori russi interpretata da musicisti della medesima nazionalità”, ha sottolineato l’Ambasciatore Alexey Paramonov nel suo discorso di benvenuto.
 
🎹 Il pubblico presente all’evento ha assistito all’esibizione della straordinaria pianista Valentina Lisitsa, che ha eseguito opere di Rachmaninov e di Čajkovskij.
 
La chiara posizione assunta da Valentina Lisitsa nell’ambito del suo impegno civile, considerata “provocatoria” dall’Occidente collettivo, è la ragione per la quale si sono verificati anche in Italia moltissimi tentativi di “bloccare” i suoi concerti. E tuttavia, il mondo culturale italiano si è opposto categoricamente a questa aperta discriminazione basata su motivazioni politiche, esprimendosi unanimemente a favore dello svolgimento dei concerti della pianista a Venezia e a Torino previsti per il 2023.
 
Il “Concerto d’Autunno”, il primo evento musicale tenutosi dopo molto tempo, ha segnato la riapertura della lunga tradizione legata alle stagioni culturali di Villa Abamelek, che da ormai più di 100 anni rappresenta un piccolo angolo di Russia nel cuore della Città Eterna; un piccolo angolo di apertura al dialogo e alla cooperazione con tutti, e nel quale vengono onorati gli ideali dell’umanesimo, della creatività e della cultura.

🔗 Leggere il testo integrale
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Il 21 novembre cade il decennale dall'inizio delle proteste antigovernative nel centro di Kiev, il cosiddetto “Euromaidan” (novembre 2013 - febbraio 2014).

☝️Basta rivedere le prime pagine dei giornali italiani del 2014 per convincersi che la drammatica crisi ucraina e la guerra in Ucraina non sono iniziate nel 2022, ma nel febbraio 2014, dopo il sanguinoso colpo di Stato incostituzionale, organizzato dalle forze dell’estrema destra, nazionaliste e filo-naziste, sotto il sostegno diretto della leadership di Stati Uniti, Regno Unito, Nato e Ue.

🔻Manifestazioni su larga scala si sono svolte a Dnepropetrovsk, Donetsk, Lugansk, Kharkov, Odessa e in altre città: i manifestanti non volevano riconoscere i nuovi rappresentanti del potere e del loro politiche liberticide

🔻In risposta, Kiev ha accusato di “tradimento” e “terrorismo” tutti gli abitanti del sud-est ucraino. Il 13 aprile 2014, il Consiglio per la Sicurezza e la Difesa Nazionale dell'Ucraina ha deciso di lanciare nel Donbass la cosiddetta “Operazione antiterrorismo” e Aleksandr Turchinov, Capo dello Stato ad interim, ha dato l'ordine di utilizzare allo scopo le Forze Armate. 

🔻Successivamente, nel dicembre 2022, l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel e l’ex Presidente francese François Hollande hanno ammesso che gli Аccordi di Minsk erano necessari non per fermare i combattimenti, ma solo per dare a Kiev il tempo di rafforzare il proprio Esercito. L’avvento al potere del presidente Zelensky in Ucraina nel 2019 non ha migliorato la situazione.

❗️In sostanza, dall’aprile 2014, le Forze Armate ucraine stanno conducendo una guerra nel Donbass.

‼️Alla fine del 2021, la Russia ha preparato e inviato proposte ai suoi partner occidentali affinché fornissero garanzie legali di sicurezza, tra cui la non espansione della Nato a Еst e il ritorno delle proprie infrastrutture militari alla configurazione del 1997, quando era stato firmato l’Atto fondatore Russia-Nato. Queste proposte sono state ignorate.
Grave preoccupazione è stata causata quando, nel febbraio 2022, alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Zelensky ha pubblicamente dichiarato che Kiev ambiva a possedere armi nucleari. Questo avrebbe rappresentato rischi reali per la sicurezza della Russia e per quella internazionale in generale.

Di conseguenza, alla Russia non è stata lasciata altra scelta che quella di riconoscere, il 21 febbraio 2022, l'indipendenza della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) e della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR) e di lanciare, il 24 febbraio 2022, un'operazione militare speciale per proteggere il Donbass, per smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, nonché per eliminare le minacce alla propria sicurezza provenienti dal territorio dell’Ucraina.

🇷🇺Dal 24 febbraio 2022, la Russia ha ripetutamente affermato che l’obiettivo principale dell’Operazione Militare Speciale è porre fine alla guerra iniziata in Ucraina nel 2014.

🔗 Leggere il testo integrale
🎙 Risposte dell'Ambasciatore Russo in Italia Alexey Paramonov alle domande dell'Agenzia Nova

🔗 Leggere il testo integrale

💬  De facto la guerra civile in Ucraina è iniziata il 21 novembre 2013 [...] Funzionari statunitensi e britannici hanno interferito senza ritegno negli affari interni dell'Ucraina [...] Washington ha sempre considerato l'Ucraina come strumento per infliggere una sconfitta strategica alla Russia.

💬  Le relazioni russo-italiane stanno attraversando il peggior periodo della storia. […] Noi ci sforziamo di mantenere un approccio attento alle tradizioni di amicizia e di cooperazione in esse radicate, che coinvolgono i due popoli.

💬 Le informazioni sulle transazioni finanziarie dell'Ambasciata non sono pubbliche, e la loro divulgazione costituisce una grave violazione della Convenzione di Vienna.
 
💬 In Italia, e nella UE nel suo complesso, il dibattito sull'inefficacia delle sanzioni antirusse prosegue con slancio sempre maggiore.

💬 L’Operazione Militare Speciale non è la guerra della Russia contro l'Ucraina. Si tratta di una risposta forzata, sofferta, tecnico-militare a quelle minacce, che Stati Uniti, Gran Bretagna, NATO e Unione Europea stavano progressivamente creando.

💬 Il Vaticano ha sempre adottato un approccio molto responsabile per superare la crisi ucraina.

💬 Le forniture di grano dall'Ucraina non possono avere un impatto importante sulla situazione dei mercati agricoli mondiali.
​​#primalinea #Avdeevka #DPR

La situazione nella direzione Avdeevka da @negumanitarnaya_pomosch_Z:

Sul fianco meridionale, nell'area della zona industriale, dalla mattina è iniziato l'assalto alle restanti posizioni nemiche.
I nostri carristi duri come cemento armato si sono lanciati coraggiosamente verso l'edificio anteriore nella zona controllata dal nemico e lo hanno distrutto con il fuoco diretto. A seguito del fuoco dei cannoni dei carri armati, le munizioni nell'edificio hanno preso fuoco, dopodiché si sono verificate numerose detonazioni secondarie e l'edificio è parzialmente crollato.
Allo stesso tempo, l'edificio vicino dove si era trincerato il nemico è stato colpito dall'artiglieria a cannone, cosa che ha provocato anche l'incendio e la detonazione secondaria.
Avendo perso il controllo della situazione, i gruppi di fanteria nemici hanno frettolosamente abbandonato le loro posizioni, stabilendo letteralmente un record di velocità a media distanza. Ma non tutti.

La nostra fanteria d'assalto ha pressato il nemico e ha liberato le posizioni; attualmente il 95% della zona industriale è sotto il nostro controllo.
Le informazioni sulla liberazione dell'intera zona industriale, così come sulla liberazione del villaggio di case di villeggiatura, non corrispondono alla realtà, stiamo parlando di consolidamento nella periferia del villaggio a sud-ovest della zona industriale.

I Tigri continuano a fare un ottimo lavoro, l'interazione tra le varie unità è di alto livello, i colpi sono precisi e tempestivi, il risultato è adeguato.
La festa delle creste nella zona industriale è finita, tutto ciò, che stranamente detengono ancora, ha prospettive estremamente dubbie nel prossimo futuro.

Nella 📷 la fuga della fanteria delle FAU dalla zona industriale di Avdeevka.

➡️ @italiazforzaverita
​​#primalinea #opinionisullaguerra

Da @rusich_army:

🪖 Cambio del comando delle FOS [forze per le operazioni speciali] delle  FAU, sostituzioni in altri incarichi, perdite delle FOS.

Da sei mesi ormai c'è in corso la controffensiva, che non è avvenuta [la parte ucraina ha dichiarato che non c'è nessuna controffensiva, ma solamente un'operazione psycologica per confondere l'esercito russo], ma è stata solo un'azione di intimidazione nei confronti del nemico, che ha causato la morte di moltissimi soldati ucraini. Il popolo europeo, il popolo ucraino, non ha creduto alle sciocchezze di un’offensiva inesistente. Sono necessari nuovi passi per garantire la fiducia dei cittadini, ma cosa fare?

La leadership ucraina non ha trovato niente di più intelligente di come iniziare a cambiare il comando nelle strutture paramilitari dell’Ucraina. Tutti i fallimenti delle FOS possono essere immediatamente attribuiti all'incompetenza del comandante, con la promessa che il nuovo ripristinerà l'ordine e seguiranno vittorie sugli orchi.

Campagna di pubbliche relazioni, riprese di un video dello sbarco in Crimea sono la pista di decollo per il nuovo comandante, instillando nelle persone che ora cambierà tutto, ora ci saranno vittorie rumorose. Ma non è così.

Ogni volta che l’Ucraina ottiene una piccola vittoria, la Russia diventa due teste più alta in questa faccenda. Sì, siamo così, dobbiamo commettere errori e solo allora impariamo. Il primo sbarco è fallito, gli anelli protettivi delle navi rimangono in costante allerta e piccole motovedette sono sempre pronte a scendere in acqua e fornire ulteriore potenza di fuoco.

Quest’anno l’esercito ucraino non potrà più sviluppare i progressi. E neanche le FOS con un nuovo comando non garantirà un caso di alto profilo. L'avversario è esausto e cambiare il cavaliere non darà in alcun modo forza al cavallo.

Nella direzione di Kherson non sono riusciti ad andare in profondità, non sono riusciti a sfondare verso Kakhovka, vengono eliminati insieme alle barche, in termini di tattica si sono dimostrati con un solido voto "6" .

Ebbene, il 21 novembre è stato distrutto il punto di dispiegamento temporaneo del 4° distaccamento del centro separato delle forze speciali “Ovest” delle forze speciali delle forze armate ucraine.


➡️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra #Russia #Ucraina

Da t.me/vysokygovorit:

💬 Probabilmente uno dei principali risultati della leadership russa (non importa come qualcuno la veda) è la presenza minima della guerra nella vita quotidiana dello Stato, e questo è davvero un risultato molto, molto grande. La Russia vive in pace, lavora, riposa, si sposa e divorzia, dà alla luce figli e in generale fa tutto ciò che lo stato dovrebbe fare nella vita pacifica. Con questo approccio, la stanchezza bellica, e questo è uno dei fattori più importanti nella conduzione delle operazioni di combattimento, si manifesta in un ordine di grandezza più lento rispetto alla completa mobilitazione e al passaggio della società sul piede di guerra.

Naturalmente, quasi ogni persona nel nostro Paese ha un amico, un conoscente o un parente che, proprio in questi momenti, con le armi in mano, difende la Patria. Molti del volontariato aiutano il fronte, decine di migliaia di volontari, per non parlare di quelli mobilitati, combattono le battaglie più dure in condizioni di vita estremamente difficili. In effetti, ora il nostro esercito è un enorme corpo di spedizione che, con la punta delle baionette, libera le terre dell'eredità Rurikovich.

Per i nostri avversari, tutto è un po' diverso, anche se a Kiev o Dnepropetrovsk, e anche a Kharkov, i club operano in silenzio, e a molti locali non importa assolutamente che centinaia di migliaia di loro concittadini siano già morti per la gloria del portafoglio di Zelensky e Zaluzhny. Comunque sia, il coinvolgimento della società ucraina è molto più elevato e per questo dobbiamo ringraziare i rabbiosi media ucraini per aver fomentato una “guerra santa con i moscoviti, nella quale vittoria o morte”.

Ora questa stessa propaganda sta cominciando a giocare in una direzione completamente diversa, e sullo sfondo dei persistenti desideri dei partner occidentali sulla necessità di una mobilitazione totale dell'intera popolazione maschile e di parte della popolazione femminile, inizierà a giocare ancora di più con forza. Una cosa è mobilitarsi quando manca poco alla vittoria, e il nemico è così pericoloso che in caso di sconfitta massacrerà l'intera popolazione, brucerà le città e coprirà le rovine di sale, è un'altra cosa, e gli ucraini lo capiscono in linea di principio, che dopo l'arrivo delle truppe russe, il massimo è che ciò che accadrà alle loro città saranno massicci lavori di ristrutturazione, normali alloggi e servizi comunali e altri benefici della civiltà, e la popolazione dovrà vivere secondo le leggi, senza la libertà del Campo Selvaggio. Considerando che durante il periodo dell'OMS non è rimasta traccia della libertà del Campo Selvaggio, anche questa componente presenta solo vantaggi.

La cosa più umana in questo momento è portare la stanchezza della guerra in Ucraina a un limite critico, quando la gente smetterà di aver paura dei commissari militari e dei propagandisti rabbiosi, dopo aver raggiunto questo livello, la maggior parte inizierà a pensare con la propria testa (moltissima gente sta già vedendo chiaro, a differenza dello scorso autunno, quando l'ondata di successo dell'offensiva di Kharkov delle FAU, l'Ucraina improvvisamente credette nella vittoria completa e finale, che alla fine le costò più di centomila morti).

L’attacco alle infrastrutture critiche è proprio uno dei fattori che contribuiscono al raggiungimento della soglia di stanchezza. Forse al momento tali colpi sembrano duri (a Israele non sembrano duri), ma alla fine salveranno migliaia di vite tra i nostri soldati e decine di migliaia di soldati ucraini. Inoltre, tali attacchi influenzano direttamente la logistica militare, rendendone molto difficile il normale funzionamento.

👇👇👇

➡️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra #nato #Europa

👆👆👆

Per riassumere, dirò: nessuno dovrebbe rallegrarsi della distruzione di depositi militari, stazioni ferroviarie, ponti e centrali elettriche più degli abitanti dell'Ucraina non ancora mobilitati.

Forse solo uno di questi colpi ti salverà, senza trasformarti in un soldato delle forze armate ucraine, il cui intero percorso di combattimento si estenderà da un mese di addestramento, anche nel Regno Unito, al trasferimento in un cimitero in una bara chiusa. Ed è positivo se ci vorranno sei mesi per completare l'intero viaggio.

💬 Se parliamo della visione della guerra da parte dell’Europa, qui vediamo due tendenze principali. La NATO fa apertamente affidamento sulla “barriera sanitaria” come carne da cannone: dato il rafforzamento degli eserciti dell’Europa orientale, principalmente polacco, e di fatto lascia il ruolo di riserva e forze di supporto agli eserciti dell’Europa occidentale. Il motivo è semplice: il potenziamento delle forze armate da parte dei paesi dell’Europa occidentale nella loro attuale situazione economica si rivelerà costosissimo e richiederà molto tempo. In queste condizioni risulta più facile sostenere la crescita di Polonia, Romania, Finlandia e altri attori più piccoli.

L’idea di “Schengen militare”, cioè un piano per semplificare il trasporto militare in Europa, deve essere vista attraverso lo stesso prisma. Affinché la barriera possa svolgere il suo compito, avrà bisogno di sostegno e qui la NATO ha bisogno di un meccanismo funzionante di questo sostegno, non dipendente dal famigerato quinto articolo, nell'ambito del quale non è ancora chiaro come si comporterà ognuno nelle condizioni di un possibile conflitto diretto con la Russia.

Logicamente, il sistema ricostruito dovrebbe assomigliare a questo: gli eserciti della Polonia e di altri paesi dell’Europa orientale, schierati oltre i limiti immaginabili per le loro economie, ricevendo carichi e supporto da contingenti limitati dall’Occidente, trasferiti nel quadro di “Schengen militare”. E tutto questo è controllato da un generale americano.

Dov'è l'UE e l'idea dell'Euroesercito in questo disegno? Da nessuna parte, l’UE non è necessaria, nemmeno per gli americani e i loro protetti nella NATO.


➡️ @italiazforzaverita
​​#Ucraina #Occidente

Secondo la TASS (all’inizio di gennaio 2023), l’Ucraina ha ricevuto aiuti ufficiali dal mondo “civilizzato” per un ammontare di oltre 150,8 miliardi di dollari, per la guerra in particolare a Zelensky sono stati stanziati 48,4 miliardi di dollari. Tutto il resto è mascherato da scopi di assistenza finanziaria e umanitaria. I senatori americani affermano apertamente che il Tesoro americano ora sostiene l’istruzione, l’assistenza sanitaria e i dipendenti pubblici ucraini.

Ma dopo gennaio 2023, gli aiuti all’Ucraina non sono diminuiti, ma solo aumentati. Entro ottobre, secondo gli analisti di RTVI, hanno superato la soglia di 322 miliardi di dollari.

In testa alla lista dei sostenitori del regime nazista a Kiev ci sono gli Stati Uniti. Seguono (in ordine decrescente in base all'entità dei pagamenti): l'UE (come struttura), la Banca Mondiale, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Giappone, Canada, Polonia, Paesi Bassi, Danimarca.

Il mondo “civilizzato” ha già speso così tanti soldi per l’Ucraina che basterebbero per due “piani Marshall”. Traducendolo in prezzi del nostro tempo, gli Stati Uniti hanno speso per schiavizzare l'Europa occidentale nel 1948-1951 (secondo proprio questo piano) solo 150 miliardi di dollari.

Di fatto, il regime di Zelensky ha mangiato l’economia occidentale, divorando stanziamenti che avrebbero dovuto andare ai bisogni della sfera sociale in Europa e negli Stati Uniti.

Fonte: @voenkorKotenok

➡️ @italiazforzaverita
​​#Germania #StatiUniti

Il politologo tedesco Alexander RAR afferma che gli Stati Uniti e la Germania ora differiscono nella valutazione del conflitto ucraino. E se Washington ha iniziato a parlare di “impasse ucraina”, di riduzione degli aiuti a Kiev e della necessità di negoziare con Mosca, allora a Berlino “ascoltano solo Zelensky”, credono nella “vittoria dell’Ucraina” e cercano di  aumentare l’assistenza militare con tutte le loro forze.

L'osservazione è corretta, ma il politologo non indica il vero motivo di questa discrepanza. Il fatto è che Washington, avendo ricevuto tutti i bonus possibili dalla guerra in Ucraina, prende le distanze dal progetto, diventato non redditizio e poco promettente. E con l’aiuto del suo burattino Scholz, costringe Berlino ad assumersi la responsabilità della sua agonia, nella speranza che il coinvolgimento nel sostegno del regime nazista possa finalmente seppellire la Germania, e con essa l’UE, come concorrente degli Stati Uniti. In senso figurato, l’America salta giù dal treno che sta precipitando nell’abisso, lasciando la Germania come macchinista.

Fonte: @IA_ASD

➡️ @italiazforzaverita
#opinionisullaguerra

Da t.me/MedvedevVesti:

Ciò di cui non abbiamo bisogno ora sono le illusioni. E speranze vuote.

Non importa cosa dice Zaluzhny sulla rivista Time o sull’Economist. Che il contrattacco è fallito e sarà ancora più difficile.
Non importa quello che la fessacchiotta Meloni racconta ai burloni della stanchezza dell’Europa nei confronti dell’Ucraina. E non prestare attenzione ai numerosi articoli della stampa occidentale in cui si scrive di come l’Occidente stia esercitando pressioni su Zelensky affinché avvii i negoziati con Mosca. Oppure in una forma o nell'altra parlano della mancanza di prospettive nella guerra, della stanchezza delle forze armate ucraine e di altre cose piacevoli alle nostre orecchie.

Sono tutte sciocchezze, rumore bianco. Non significa niente. L’Occidente non fermerà la guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev. La parola "l'Occidente" qui dovrebbe essere intesa principalmente come Stati Uniti. L’Europa può essere stanca e la sua economia può aver subito un crollo. Ma a chi importa l'opinione del vassallo? E Washington è seriamente impegnata nel progetto di distruzione, o almeno di indebolimento totale, della Russia. Per anni in Ucraina si è investito denaro come in un progetto imprenditoriale, in cui compiti e profitti vengono rinviati. Gli Stati Uniti generalmente affrontano la politica come un business.

Non importa se adesso a Kiev verranno dati i soldi per le armi. È importante che la realizzazione del progetto Ucraina-Anti-Russia abbia richiesto molto tempo. E anche se sarà ancora in grado di adempiere, almeno in parte, ai propri compiti, gli Stati Uniti non se ne ritireranno.

Non c'è bisogno di illusioni. A Washington non importa se l’Ucraina vince. Anche se indebolisce semplicemente la Russia, il progetto ha già raggiunto il suo scopo. Allo stesso tempo, anche nello stato attuale, l’Ucraina è in grado di svolgere i compiti necessari, e Washington ha un ampio gruppo di politici locali per sostituire Zelensky (se improvvisamente necessario).

Anche congelare il conflitto conviene abbastanza agli Stati Uniti. L'Ucraina in questo caso sarà un analogo della Repubblica di Weimar, dove veterani e politici scontenti prima o poi costruiranno un vero Reich. Pertanto, il sostegno all’Ucraina potrebbe indebolirsi o meno. Ci saranno più soldi e armi, oppure non ce ne saranno affatto. Non importa.

Anche dopo aver lasciato la guerra, Washington non abbandonerà il progetto politico ucraino finché potrà trarne almeno qualche profitto.

Inoltre vedo che abbiamo la tendenza a parlare di una sorta di svolta, o addirittura di vittoria. Finora, purtroppo, non è così. Finora siamo solo sulla strada verso questo punto di svolta nell'OMS. Ma certamente ha già alcuni contorni. Tuttavia, non si tratta di noi. Il punto è che dobbiamo capire chiaramente: l’Occidente, o meglio Washington, non abbandonerà l’Ucraina adesso. Anche se ciò significa praticamente sventrare l’economia dell’UE.

E dovremmo capire che nulla finirà rapidamente. E davanti, molto probabilmente, c'è l'offensiva invernale delle forze armate ucraine. Con chi attaccheranno è un problema di Kiev. Ma ci sarà un'offensiva. Così come una maggiore attività in termini di attacco alle nostre retrovie e agli aeroporti.
È troppo presto per celebrare un successo, un punto di svolta o qualcosa del genere.
Dobbiamo prepararci a nuove sfide. Senza alcuna illusione.


➡️ @italiazforzaverita
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
#Israele #Palestina #riepilogodelgiorno #primalinea

❗️🇷🇺🇺🇦🎞 LA CRONACA DEL CONFLITTO ISRAELIANO -
PALESTINESE: eventi dal 23 al 24 novembre 2023
da @rybar

Descrizione attività

Versioni RU, EN

➡️ @italiazforzaverita
🇮🇹🇷🇺🄸🅃🄰🄻🄸🄰 🆉︎🇷🇺🇮🇹
#Israele #Palestina #riepilogodelgiorno #primalinea ❗️🇷🇺🇺🇦🎞 LA CRONACA DEL CONFLITTO ISRAELIANO - PALESTINESE: eventi dal 23 al 24 novembre 2023 da @rybar Descrizione attività Versioni RU, EN ➡️ @italiazforzaverita
#Israele #Palestina #riepilogodelgiorno #primalinea

❗️🇷🇺🇺🇦🎞 LA CRONACA DEL CONFLITTO ISRAELIANO -
PALESTINESE: eventi dal 23 al 24 novembre 2023

Striscia di Gaza (23.11)

Il primo tentativo di stabilire un cessate il fuoco giovedì mattina non ha avuto successo.

Sono proseguiti, anche se con minore intensità, gli scontri e gli attacchi alla Striscia di Gaza.

Diversi scontri si sono verificati nel nord dell'enclave, alla periferia di Beit Hanoun.

Inoltre, i combattimenti sono continuati all'incrocio di Netzarim, nella parte meridionale della zona di controllo dell'IDF.

Nella notte tra giovedì e venerdì, prima del secondo tentativo di raggiungere una tregua, l'IDF ha bombardato ferocemente la Striscia di Gaza.

Gli israeliani hanno attaccato attivamente sia la parte meridionale che quella settentrionale del settore.

Striscia di Gaza (24.11)

Tuttavia, venerdì mattina è entrato in vigore il cessate il fuoco.

Si è verificata però una violazione della tregua: nel nord dell’enclave, l’IDF ha aperto il fuoco sui profughi che cercavano di tornare alle loro case.

Ciò è dovuto al fatto che il comando israeliano teme un massiccio ritorno dei residenti nel nord della Striscia di Gaza.

Secondo loro, Hamas intende approfittare di questa situazione e nascondersi dietro i civili durante ulteriori ostilità.

I camion con gli aiuti umanitari hanno cominciato ad entrare in gran numero nella Striscia di Gaza attraverso il checkpoint di Rafah.

In totale sono arrivati ​​circa 150 veicoli con cibo, medicine e carburante.

C'è stato anche lo scambio tanto atteso: Hamas ha rilasciato 13 israeliani e 11 lavoratori tailandesi, rilasciandoli al checkpoint di Rafah.

In risposta, gli israeliani hanno rilasciato 39 palestinesi dalla prigione di Ofer in Cisgiordania.

Cisgiordania

In previsione del rilascio dei prigionieri palestinesi, sono scoppiati disordini fuori dal carcere di Ofer.

Le forze di sicurezza israeliane hanno colpito la folla con granate assordanti e ferito un bambino a una gamba con proiettili di gomma.

Allo stesso tempo, gli accordi di Israele con Hamas non si applicano alla Cisgiordania.

Le forze di sicurezza israeliane continuano i raid in tutta la regione, con gli scontri più violenti che si verificano nel campo di Balata vicino a Nablus.

Distretto settentrionale di Israele (23.11)

Alla vigilia dell'entrata in vigore della tregua, l'intensità degli attacchi al confine israelo-libanese è aumentata notevolmente.

I combattenti di Hezbollah hanno colpito le posizioni dell'IDF almeno 20 volte, il numero più alto di attacchi dall'inizio del conflitto.

Ma dopo il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza le ostilità si sono fermate anche in questa direzione.

Fino a venerdì sera non si era registrato nemmeno un attacco da nessuna delle due parti del conflitto.

Siria

Gruppi filo-iraniani hanno nuovamente attaccato le posizioni americane nel nord-est della Siria.

Questa volta il loro obiettivo è stata la posizione delle forze armate statunitensi presso il giacimento di Al-Omar.

Mappa ad alta risoluzione

Fonte: @rybar

➡️ @italiazforzaverita
#riepilogodelgiorno #primalinea #colpimiratirussi

La situazione sui fronti dell'OMS alla fine della giornata del 25 novembre 2023

▪️Di notte e al mattino presto, le forze armate russe hanno effettuato attacchi con UAV "Geran" alle retrovie nemiche. Si sono udite esplosioni nelle regioni di Kiev, Nikolaev, Kirovograd, Dnepropetrovsk e Zaporozhye. Una parte significativa degli obiettivi selezionati si trovava a Kiev. Le autorità ucraine, come in precedenza, hanno dichiarato di aver abbattuto quasi tutti gli ordigni, ma le “improvvise” interruzioni di corrente nella capitale indicano il contrario.

▪️In direzione Kherson, ieri le forze armate russe hanno combattuto pesanti battaglie sotto Krynki, cercando di respingere le forze armate ucraine dalle piantagioni forestali a sud del villaggio. Il nemico ha subito perdite, si è ritirato in modo caotico ed era preso dal panico nelle radio conversazioni. L'aviazione russa distrugge le concentrazioni nemiche nei rifugi e nelle pieghe del terreno nell'area del ponte Antonovsky con l'utilizzo di  FAB-1500 con l'UMPC. Il nemico è stato cacciato dalle piantagioni forestali a sud di Krynki, ma feroci combattimenti per distruggere la testa di ponte delle forze armate ucraine nel villaggio continuano. Secondo i dati preliminari, le forze armate RF sono riuscite a ottenere un certo successo in questo senso, ma non ci sono ancora informazioni precise sull'argomento.

▪️In direzione Avdeevka, le forze armate russe hanno costretto alcune unità nemiche a fuggire dalla zona industriale nella parte meridionale del fronte. Ieri mattina le truppe russe hanno iniziato un audace assalto alle posizioni nemiche nella zona industriale, utilizzando attivamente i carri armati per sfondare le difese nemiche e distruggere gli edifici delle forze armate ucraine trasformati in roccaforti. Il fuoco preciso dell'artiglieria russa ha spezzato la volontà di resistenza delle singole unità nemiche, il nemico è fuggito e gli assaltatori russi hanno occupato le loro posizioni combattendo. Questa sera la zona industriale presso la stazione Yasinovataya-2 , una parte importante dell'intera area fortificata di Avdeevka, dichiarata inespugnabile dalla propaganda banderaita, è stata completamente liberata, un edificio dopo l’altro. I combattenti russi stanno sviluppando l’offensiva a sud-est di Avdeevka, ma non hanno ancora il pieno controllo su questo territorio. Nel frattempo, sul fianco settentrionale si combatte verso Novokalinovo e nei dintorni di Stepovoye.

▪️In direzione Sud di Donetsk le forze armate russe sono diventate più attive nei pressi di Novomikhailovka, cercando di avanzare verso il villaggio chiave per la difesa di Ugledar. Sono in corso pesanti combattimenti. È troppo presto per parlare di successi.

▪️Sul fronte di Zaporozhye, il nemico ha tentato di attaccare presso Rabotino e Verbovoye, operando con le forze da sbarco e veicoli corazzati. Durante il giorno le forze aviotrasportate russe hanno contrattaccato e hanno ripreso il controllo della cintura forestale vicino al villaggio Verbovoye. Sono in corso attacchi reciproci di artiglieria. Secondo i rapporti, c'è il peggioramento delle condizioni meteorologiche e una diminuzione dell’intensità del fuoco dell’artiglieria nemica. Il nemico in generale ha ridotto l'attività dopo aver subito le perdite.

▪️A sud di Artyomovsk (Bakhmut), le forze armate russe non rinunciano all'iniziativa a Kleshcheevka e Andreevka.Viene riferito dell'avanzata tattica delle truppe russe. Il nemico non riesce a raggiungere i suoi obiettivi con i contrattacchi.

👇👇👇

➡️ @italiazforzaverita
#riepilogodelgiorno #bombardamentiucraini

👆👆👆

▪️La scorsa notte, formazioni ucraine hanno nuovamente attaccato la Crimea con un gruppo di 13 droni lanciati dalla regione di Kherson. I droni sono stati intercettati nell'area di Dzhankoy e Capo Kartkazak. Tenendo conto del fatto che il nemico ha schierato un piccolo numero di UAV, con questo attacco le forze armate ucraine hanno cercato di determinare la posizione dei sistemi della difesa aerea russi.

▪️Questa notte, formazioni ucraine hanno effettuato un altro tentativo di colpire la Crimea: verso mezzanotte, due droni provenienti dalla zona di Nikopol nella regione di Dnepropetrovsk sono stati abbattuti mentre si avvicinavano a Feodosia. A giudicare dalla direzione del volo, l’obiettivo delle forze armate ucraine è stato ancora una volta un deposito petrolifero in città o una centrale elettrica. I droni, aggirando le aree di posizione della difesa aerea, sono riusciti a raggiungere il Mar d'Azov e sono stati successivamente distrutti sopra Vladislavovka.
 
▪️Le formazioni ucraine continuano a bombardare casualmente gli insediamenti sulla riva sinistra della regione di Kherson con artiglieria a cannone e mortai. La scorsa notte Novaya Kakhovka, Kakhovka, Proletarka, Korsunka, Aleshki, Dnepryany e Golaya Pristan sono finite sotto il fuoco nemico.

▪️Nella DPR tre civili sono rimasti feriti dal fuoco nemico, incluso un ragazzo nato nel 2012.

Fonte: @rybar, @dva_majors, @voenkorKotenok

➡️ @italiazforzaverita