InsiDevCode
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🎯 GOOGLE ADS NON A NORMA
Tag
: #legaltips


Ads che costano più del previsto...

Con l’aumento dei costi di Facebook Ads molti si sono spostati su Google Ads.

La strategia di Google ads prevede che si vada a posizionare l'adv per delle keyword scelte in base al volume di traffico che possono generare in relazione alla nostra tipologia di buyer personas.

🔺Ma non si può fare advertising su Google liberamente.

➡️ Bisogna stare attenti a non utilizzare kw in modo illecito:

Non si possono usare kw che rappresentano un marchio registrato. Ad esempio Nike non può posizionarsi su Adidas e viceversa.

Non sei convinto?

Lo stabilisce lo stesso big G:

“Se il proprietario di un marchio invia un reclamo a Google in merito all'uso del proprio marchio negli annunci Google Ads, Google lo esamina e può applicare restrizioni a tale utilizzo”.

Ti porto un caso reale: un committente ha fatto fare Google ads ad un’agenzia. È venuto fuori che l’agenzia ha posizionato le ads del cliente utilizzando kw registrate come marchio.

Anche se l’agenzia si è giustificata adducendo che non sapeva che quelle kw fossero un marchio, la causa è finita con
✔️ blocco delle inserzioni da parte di Google
✔️ un risarcimento di 23mila euro da parte del giudice

👉 La legge non ammette ignoranza, e neppure Google...

😉 @avvocatovercellotti
🎯FACCIO UN PREVENTIVO E POI LAVORO DI PIÙ
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#legaltips

Quante volte i professionisti del web si lamentano?

Quando si fa un preventivo si calcola il numero di ore che reimpiegheremo per lavorare su un progetto e comunichiamo al cliente il costo del progetto.

Tuttavia si finisce per lavorare più ore di quelle stabilite.

Questo comporta che:
🔸 Il margine di guadagno si assottiglia
🔸 devi dedicare meno tempo ad altri progetti

Perché accade?
Perché spesso non si è chiari sul contratto su diritti e doveri di ciascuna delle due parti.

I motivi della nostra poca chiarezza possono essere diversi:
🔸 inesperienza: anche per quanto riguarda il nostro processo lavorativo non siamo in grado ancora di quantificare le ore che impieghiamo a fare un determinato contenuto

➡️️ Bisogna avere un buon processo lavorativo


🔸 paura di specificare al cliente che ha degli obblighi (ad esempio deve mandare la bozza dei contenuti), e per paura di perdere il lavoro rimaniamo troppo generici già nel preventivo

➡️ la vostra è una collaborazione alla pari

🔸 non si ha un buon contratto che specifica il ruolo di ciascuno e le conseguenze del mancato rispetto delle obbligazioni di ognuno.

➡️ Bisogna avere un contratto chiaro e preciso circa diritti e doveri di ciascuna delle 2 parti

👉 Il tempo è denaro, quindi bisogna ragionare da imprenditori.


😉 @avvocatovercellotti
🎯 DATI OBBLIGATORI NEL SITO E NELLE MAIL
Tag:
#legaltips

Tanto il sito web, quanto la carta intestata e la corrispondenza, devono contenere informazioni specifiche dettate dalla legge.

Qual è l'obiettivo delle norme che stabiliscono quali dati sono obbligatori?

Queste norme stabiliscono quali sono gli elementi pubblicitari minimi indispensabili per tutelare i terzi e il mercato.

Ecco perché diciamo sempre di diffidare, ad esempio, da quegli e-commerce che non inseriscono la P.IVA nel sito!

Sei a norma

👉 Leggi il mio articolo sul blog del nostro sito per saperne di più!

😉 @avvocatovercellotti
🎯 LA DIFFAMAZIONE CHE FA RISPARMIARE
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#legaltips

È capitato a molti se non a tutti che il committente non sia stato soddisfatto dei risultati raggiunti nella strategia di marketing.

Questo può succedere, ma un conto è se il cliente durante la collaborazione vi ha lasciato lavorare, un conto è se non lo ha fatto, cosa che spesso accade se è poco educato al digital.

Questo è il caso di una web agency nostra cliente per la contrattualistica, dove il committente si è spinto davvero oltre:

Un’attività che lavorava solo attraverso i canali offline, si rivolge all’agency per il processo di digitalizzazione e la promozione dell’attività.

La collaborazione prevedeva quindi:

✔️ creazione e messa online del sito web
✔️ consulenze periodiche
✔️ comunicazione sui canali digitali: organico social e Facebook ads. Google ads da valutare in un secondo momento

Il contratto di collaborazione è della durata di un anno.

Il sito va online e dopo 6 mesi di collaborazione per la comunicazione digitale, il committente comunica all’agenzia la propria insoddisfazione per le campagne di advertising e chiede di stopparle e risparmiare quindi quel budget.

Quindi l’unica attività che rimane in essere è la gestione dei post organici.

A fine anno, quando si poteva concludere o rinnovare la collaborazione il cliente si dichiara insoddisfatto, perché non ha ottenuto i risultati attesi in termini di conversioni, ed è andato fortemente in perdita.

Il titolare dell’agenzia chiarisce che aveva proposto l’advertising proprio perché è l’unico modo per dare visibilità velocemente e ad un ampio target di potenziali clienti, ad un brand totalmente nuovo a livello digitale. Chiarisce inoltre che l'agenzia si è impegnata per un’obbligazione di mezzi e non di risultati.

Il cliente tuttavia non solo non vuole continuare la collaborazione, ma all’improvviso diventa digitale e recensisce la web agency su tutti i canali: Facebook, trustpilot, GMB, con osservazioni negative. Ma non si ferma qui: inserisce commenti negativi su ogni post che pubblica.

Come se non bastasse si rivolge all’avvocato per ottenere la restituzione di quanto pagato e avere il risarcimento di un danno non ben quantificato economicamente per i mancati introiti.

Qual è stata la strategia del nostro studio?

1️⃣ Non c’è restituzione perché il contratto è chiaro: la web agency non si impegna per un’obbligazione di risultato. Cioè non ha mai dichiarato quante conversioni e di quale entità sarebbe stata responsabile.

2️⃣ In un commento ai post, il committente ha fatto un’affermazione diffamatoria per cui oltre ad esprimere giudizi negativi sull’operato, ha messo in discussione la professionalità e la correttezza dei titolari della web agency.

Questo ha messo il nostro cliente dalla parte della ragione, al punto che non solo non è il caso che il committente non chieda restituzione dell’importo pagato e tanto meno il risarcimento del danno, ma se insiste saremo noi a chiedere il risarcimento danni per diffamazione.

➡️ Ecco che “grazie” alla diffamazione subita il nostro cliente si è risparmiato le beghe legali

P.s. con questo non vogliamo certo augurarvi di essere diffamati, ma vi invito a non fare da soli se ricevete minacce di cause legali: rivolgetevi al vostro avvocato che saprà andare oltre quello che vedete voi!


😉 @avvocatovercellotti