📣 Diamo inizio alla campagna NO CCS - il futuro non si (S)tocca❗️💥
✋🏼 Numerose realtà ecologiste si uniscono per dichiararsi fermamente contrarie alla proposta di #ENI di rendere #RAVENNA il sito di cattura e stoccaggio di anidride carbonica più grande del mondo.
🌱💸I fondi europei del Next Generation EU non possono finire nelle tasche della più grande multinazionale del fossile partecipata dallo #Stato italiano, è necessario far luce sulle contraddizioni deI progetto #CCS!
📣 Lanciamo un #appello pubblico a tutte le realtà, associazioni, comitati, attivisti, esperti interessati per aderire e partecipare alla costruzione della campagna.
📢 Primo appuntamento venerdì 11 alle 11.30, in via Aldo Moro 52 a Bologna, per il presidio e flash mob davanti alla sede della regione. E il venerdì seguente ci mobiliteremo da tutta Italia!
🚨 NO AL PROGETTO CCS DI ENI! Il futuro non si (S)tocca❗️
Segui le pagine della campagna
• FB: @NOCCS.ilfuturononsiStocca
• IG: @noccs_ilfuturononsisistocca
Per aderire
✋🏼 Numerose realtà ecologiste si uniscono per dichiararsi fermamente contrarie alla proposta di #ENI di rendere #RAVENNA il sito di cattura e stoccaggio di anidride carbonica più grande del mondo.
🌱💸I fondi europei del Next Generation EU non possono finire nelle tasche della più grande multinazionale del fossile partecipata dallo #Stato italiano, è necessario far luce sulle contraddizioni deI progetto #CCS!
📣 Lanciamo un #appello pubblico a tutte le realtà, associazioni, comitati, attivisti, esperti interessati per aderire e partecipare alla costruzione della campagna.
📢 Primo appuntamento venerdì 11 alle 11.30, in via Aldo Moro 52 a Bologna, per il presidio e flash mob davanti alla sede della regione. E il venerdì seguente ci mobiliteremo da tutta Italia!
🚨 NO AL PROGETTO CCS DI ENI! Il futuro non si (S)tocca❗️
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Per aderire
Ogni era ha i suoi miti, o miti antichi adattati alle richieste del mercato.
Con la promessa delle aziende fossili di compensare le emissioni - alias proseguire con attività inquinanti nascondendo parte dei gas emessi - si apre una nuova era del Greenwashing.
Il mito lo scrive Eni prendendo ispirazione dal mostro di "Loch Ness".
🦕Il mostro di "Loch CCS" è una creatura meccanica dalla potenza leggendaria che nella sua tana sottomarina, nel mar Adriatico, trascina e cattura la CO2, estinguendo gli errori devastanti dei colossi energetici.
Ma la leggenda contiene poche verità.
La creatura non può esistere, ogni suo simile si è rivelato costoso, inefficace, complice di una logica nociva: estrarre idrocarburi e dichiararsi sostenibili perché una minima parte delle emissioni viene reiniettata nei giacimenti, per far risalire più velocemente nuovi idrocarburi.
Nel caso di Eni si tratta di metano: la compagnia possiede oltre 60 piattaforme offshore nel mar Adriatico, alle quali non intende rinunciare, senza dar spazio né a bonifiche né a produzioni rinnovabili.
🔮Il CCS rimane leggenda anche perché Eni non ha ancora pubblicato un progetto dettagliato o dato garanzie occupazionali, ma ciò non ne aveva impedito l'inserimento tra i progetti da finanziare con il NextGenerationEU nelle prime bozze, sotto l'etichetta "transizione ecologica". Non è da escludere che possa ancora essere incentivato con gli stessi fondi.
Il CCS di Eni rallenta la reale decarbonizzazione e riconversione del sistema energetico, e apre la strada all'era dell'idrogeno, che con sé porta nuovi gasdotti e monopoli inquinati.
La contestazione della campagna "il futuro non si sTocca - NO CCS" si farà sentire in tutta Italia a partire da Ravenna.
Vorresti vivere nella città in cui vive il mostro di Loch Ness? E del Loch CCS?
Affideresti la riconversione ecologica a un'azienda leader nella devastazione ambientale?
Mercoledì 12 maggio sarà mobilitazione nazionale a #Ravenna, in Piazza del Popolo dalle 17:00. Invitiamo le realtà che vorranno unirsi a partecipare all'assemblea online il 5 maggio ore 18. Per partecipare scrivi una mail a noccs.ilfuturononsistocca@protonmail.com
Leggi l'articolo che Internazionale ha dedicato al CCS -> https://www.internazionale.it/reportage/marina-forti/2021/04/13/ravenna-eni-energia
E scopri di più sulla campagna dal nostro sito -> https://fridaysforfutureitalia.it/sparito-il-ccs-dal-pnrr-che-sia-per-sempre/ o sulla pagina instagram @noccs_ilfuturononsistocca
Con la promessa delle aziende fossili di compensare le emissioni - alias proseguire con attività inquinanti nascondendo parte dei gas emessi - si apre una nuova era del Greenwashing.
Il mito lo scrive Eni prendendo ispirazione dal mostro di "Loch Ness".
🦕Il mostro di "Loch CCS" è una creatura meccanica dalla potenza leggendaria che nella sua tana sottomarina, nel mar Adriatico, trascina e cattura la CO2, estinguendo gli errori devastanti dei colossi energetici.
Ma la leggenda contiene poche verità.
La creatura non può esistere, ogni suo simile si è rivelato costoso, inefficace, complice di una logica nociva: estrarre idrocarburi e dichiararsi sostenibili perché una minima parte delle emissioni viene reiniettata nei giacimenti, per far risalire più velocemente nuovi idrocarburi.
Nel caso di Eni si tratta di metano: la compagnia possiede oltre 60 piattaforme offshore nel mar Adriatico, alle quali non intende rinunciare, senza dar spazio né a bonifiche né a produzioni rinnovabili.
🔮Il CCS rimane leggenda anche perché Eni non ha ancora pubblicato un progetto dettagliato o dato garanzie occupazionali, ma ciò non ne aveva impedito l'inserimento tra i progetti da finanziare con il NextGenerationEU nelle prime bozze, sotto l'etichetta "transizione ecologica". Non è da escludere che possa ancora essere incentivato con gli stessi fondi.
Il CCS di Eni rallenta la reale decarbonizzazione e riconversione del sistema energetico, e apre la strada all'era dell'idrogeno, che con sé porta nuovi gasdotti e monopoli inquinati.
La contestazione della campagna "il futuro non si sTocca - NO CCS" si farà sentire in tutta Italia a partire da Ravenna.
Vorresti vivere nella città in cui vive il mostro di Loch Ness? E del Loch CCS?
Affideresti la riconversione ecologica a un'azienda leader nella devastazione ambientale?
Mercoledì 12 maggio sarà mobilitazione nazionale a #Ravenna, in Piazza del Popolo dalle 17:00. Invitiamo le realtà che vorranno unirsi a partecipare all'assemblea online il 5 maggio ore 18. Per partecipare scrivi una mail a noccs.ilfuturononsistocca@protonmail.com
Leggi l'articolo che Internazionale ha dedicato al CCS -> https://www.internazionale.it/reportage/marina-forti/2021/04/13/ravenna-eni-energia
E scopri di più sulla campagna dal nostro sito -> https://fridaysforfutureitalia.it/sparito-il-ccs-dal-pnrr-che-sia-per-sempre/ o sulla pagina instagram @noccs_ilfuturononsistocca
Internazionale
Ravenna è il banco di prova per il futuro energetico in Italia - Marina Forti
Nella città romagnola l’Eni ha presentato una piano di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica. Un sistema su cui pesano dubbi e incertezze, e che va analizzato per capire come spendere i soldi per il rilancio post-pandemia. Leggi
Per capire cosa è stato e cosa continua a essere lo sviluppo economico in Italia bisogna andare a #Ravenna.
🍃 Qui tra le acque e i canneti della laguna sorge uno dei poli petrolchimici più grandi del nostro paese costruito negli anni 50 da #Eni.
L’azienda è presente nella zona dalla sua nascita, quando sono stati scoperti grandi giacimenti di #metano. Nonostante gli anni l'azienda è la padrona di questa terra, e come racconta un attivista, a Ravenna “ciò che propone ENI è accettato senza fiatare”.
Negli anni '50, in pieno boom economico, il #metano era considerato una grande alternativa a #petrolio e #carbone, ma dopo 70 anni, migliaia di studi scientifici sulla crisi climatica, eventi estremi e, soprattutto, abbassamento dei costi delle energie #rinnovabili, le istituzioni locali e i sindacati considerano ancora il metano una fonte energetica di transizione, ritardando la decarbonizzazione e scegliendo di dipendere ancora da infrastrutture e aziende che non permettono di rispettare gli #AccordidiParigi.
E, mentre ENI chiede a gran voce fondi pubblici per realizzare il progetto di cattura della #CO2 (il CCS) e la produzione di #idrogeno dal metano, la costruzione di impianti di energia rinnovabile resta impigliata tra le maglie della burocrazia.
🗞 Per approfondire la campagna segui la pagina @noccs_ilfuturononsistocca o segui questo link
Leggi l'articolo su internazionale
🔥 Ci vediamo il 12 Maggio a Ravenna!
🍃 Qui tra le acque e i canneti della laguna sorge uno dei poli petrolchimici più grandi del nostro paese costruito negli anni 50 da #Eni.
L’azienda è presente nella zona dalla sua nascita, quando sono stati scoperti grandi giacimenti di #metano. Nonostante gli anni l'azienda è la padrona di questa terra, e come racconta un attivista, a Ravenna “ciò che propone ENI è accettato senza fiatare”.
Negli anni '50, in pieno boom economico, il #metano era considerato una grande alternativa a #petrolio e #carbone, ma dopo 70 anni, migliaia di studi scientifici sulla crisi climatica, eventi estremi e, soprattutto, abbassamento dei costi delle energie #rinnovabili, le istituzioni locali e i sindacati considerano ancora il metano una fonte energetica di transizione, ritardando la decarbonizzazione e scegliendo di dipendere ancora da infrastrutture e aziende che non permettono di rispettare gli #AccordidiParigi.
E, mentre ENI chiede a gran voce fondi pubblici per realizzare il progetto di cattura della #CO2 (il CCS) e la produzione di #idrogeno dal metano, la costruzione di impianti di energia rinnovabile resta impigliata tra le maglie della burocrazia.
🗞 Per approfondire la campagna segui la pagina @noccs_ilfuturononsistocca o segui questo link
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🔥 Ci vediamo il 12 Maggio a Ravenna!
Fridays For Future Italia
Il futuro non si sTocca! | Fridays For Future Italia
Continuiamo a chiamarlo " #maltempo ", ma questa è CRISI CLIMATICA.
La pioggia incessante degli ultimi giorni in #Romagna ha fatto innalzare il corso di diversi fiumi, con varie rotture di argini e allagamenti a macchia di leopardo in tutto il territorio.
L’innalzamento del livello dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge ha inoltre reso necessaria la sospensione momentanea di diverse linee ferroviarie, come quella che collega Forlì e Faenza.
L'esondazione ha causato centinaia di evacuati, alcune famiglie sono rimaste senza elettricità.
☎️ Vista la situazione critica, sono stati istituiti numeri di telefono dedicati alla gestione dell'emergenza.
Per necessità di evacuazione, chiamate subito i Vigili del fuoco al 115. Per ogni altra informazione, è possibile chiamare lo 0546691313 o il 3351304981.
E mentre le amministrazioni Comunali raccomandano ai cittadini i comportamenti da adottare, all’insegna della massima prudenza, noi ci domandiamo: per quanto ancora continueremo a finanziare i combustibili fossili, emettere gas serra e sostanze inquinanti?
Quante altre trivellazioni vogliamo autorizzare a #Eni a Ravenna?
Quanto vogliamo continuare a cementificare con inutili supermercati e megastore?
Quante altre persone dovranno essere evacuate dalla propria abitazione perché i politici inizino a trattare la crisi climatica come un'emergenza, e agire per contrastarla?
Ci uniamo alla manifestazione di sabato 6 maggio a #Ravenna: per la giustizia climatica liberiamoci dal fossile e dalle opere inutili! 🌍🔥
• Testo di @fridaysforfuture_forlì
👉🏼 Dal Report IPCC: <<La frequenza e l'intensità degli eventi estremi con precipitazioni sono aumentate, rispetto agli anni '50, nella maggior parte delle terre emerse, e il cambiamento climatico indotto dall'uomo ne è probabilmente il principale responsabile>>
@fridaysforfuture_ravenna
La pioggia incessante degli ultimi giorni in #Romagna ha fatto innalzare il corso di diversi fiumi, con varie rotture di argini e allagamenti a macchia di leopardo in tutto il territorio.
L’innalzamento del livello dei fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno dovuto alle forti e prolungate piogge ha inoltre reso necessaria la sospensione momentanea di diverse linee ferroviarie, come quella che collega Forlì e Faenza.
L'esondazione ha causato centinaia di evacuati, alcune famiglie sono rimaste senza elettricità.
☎️ Vista la situazione critica, sono stati istituiti numeri di telefono dedicati alla gestione dell'emergenza.
Per necessità di evacuazione, chiamate subito i Vigili del fuoco al 115. Per ogni altra informazione, è possibile chiamare lo 0546691313 o il 3351304981.
E mentre le amministrazioni Comunali raccomandano ai cittadini i comportamenti da adottare, all’insegna della massima prudenza, noi ci domandiamo: per quanto ancora continueremo a finanziare i combustibili fossili, emettere gas serra e sostanze inquinanti?
Quante altre trivellazioni vogliamo autorizzare a #Eni a Ravenna?
Quanto vogliamo continuare a cementificare con inutili supermercati e megastore?
Quante altre persone dovranno essere evacuate dalla propria abitazione perché i politici inizino a trattare la crisi climatica come un'emergenza, e agire per contrastarla?
Ci uniamo alla manifestazione di sabato 6 maggio a #Ravenna: per la giustizia climatica liberiamoci dal fossile e dalle opere inutili! 🌍🔥
• Testo di @fridaysforfuture_forlì
👉🏼 Dal Report IPCC: <<La frequenza e l'intensità degli eventi estremi con precipitazioni sono aumentate, rispetto agli anni '50, nella maggior parte delle terre emerse, e il cambiamento climatico indotto dall'uomo ne è probabilmente il principale responsabile>>
@fridaysforfuture_ravenna