++PER FERMARE LA CRISI CLIMATICA SERVE UNA RIVOLUZIONE ALIMENTARE: MOLTA MENO CARNE, MOLTI PIÙ VEGETALI++
♻️ Diciamo spesso che le azioni individuali non bastano minimamente per risolvere la crisi climatica. Ma è sempre così? In realtà, esiste un campo in cui possiamo davvero fare la differenza con le nostre scelte: l'alimentazione. Ridurre gli #sprechi di cibo e passare ad una #dieta prevalentemente vegetale, secondo Project Drawdown, sono due tra le 5 azioni più positive per il #pianeta, in termini di riduzione delle #emissioni, ed entrambe possono essere messe in pratica da ciascuno di noi!
🗑 Il nostro influsso sugli sprechi è limitato (meno del 50% avviene tra le mura di casa!), mentre il passaggio ad un'alimentazione prevalentemente #vegetale spetta solo a noi.
🥦 Ma cosa vuol dire "prevalentemente vegetale"? La commissione internazionale di #scienziati EAT-Lancet ha definito più precisamente una "dieta universale della salute" che sia contemporaneamente #sostenibile e sana. Simile alla nota dieta mediterranea, con cui condivide gli effetti benefici sulla salute, la proposta di EAT è costituita per la gran parte da frutta, verdura, cereali, semi e legumi, e solo in minima percentuale da alimenti di origine animale.
🚜 Gli scienziati di EAT hanno stimato che, al crescere della popolazione mondiale, per limitare a sufficienza le emissioni di gas serra, il consumo di acqua e suolo e la perdita di biodiversità, l'unica strada percorribile è la combinazione di un dimezzamento degli sprechi, il ricorso a nuove, più futuribili tecniche agricole, e di una completa reinvenzione del nostro modo di mangiare. In altre parole: serve una rivoluzione alimentare!
🥩 Attualmente, in Europa il consumo di #carne rossa - più disastroso per il clima di qualunque altro cibo - è oltre 4 volte maggiore di quanto raccomandato dallo studio. Negli USA, questa sproporzione è di oltre 6 volte! Anche i consumi di pollame, latticini e uova sono complessivamente insostenibili e incompatibili con le risorse del pianeta e il nostro budget residuo di #CO2. Per fronteggiare la crisi climatica, e risolvere al tempo stesso diverse patologie alimentari, a noi europei occorre tagliare di circa il 77% i nostri consumi di carne rossa e ridurre in generale il consumo di tutti i prodotti di origine animale.
💥 Mantenendo il ritmo attuale, invece, il consumo globale di carne è destinato a raddoppiare entro il 2050: sarebbe catastrofico per le emissioni di CO2 e per il #clima. Per nutrire ogni persona sulla Terra in maniera sostenibile serve un cambio di rotta, e per farcela è necessario l'impegno di ciascuno!
🏫 Nella nostra cultura, in cui mangiare carne una volta al giorno è una tradizione ormai consolidata da molto tempo, è indispensabile che anche lo Stato faccia la sua parte, promuovendo e incentivando la dieta per il futuro vivibile, a base vegetale. Gli strumenti per facilitare questa grande transizione, questa rivoluzione alimentare ci sono: resta solo da implementarli! Le istituzioni devono prendersi carico di questa responsabilità e agire secondo le indicazioni della scienza per salvare l'umanità dal collasso!
Qui i link per approfondimento:
- articolo:
https://www.greenme.it/dieta/dieta-universale-lancet/
- studio EAT/Lancet: https://eatforum.org/content/uploads/2019/07/EAT-Lancet_Commission_Summary_Report.pdf
- Project Drawdown: https://www.drawdown.org/solutions
♻️ Diciamo spesso che le azioni individuali non bastano minimamente per risolvere la crisi climatica. Ma è sempre così? In realtà, esiste un campo in cui possiamo davvero fare la differenza con le nostre scelte: l'alimentazione. Ridurre gli #sprechi di cibo e passare ad una #dieta prevalentemente vegetale, secondo Project Drawdown, sono due tra le 5 azioni più positive per il #pianeta, in termini di riduzione delle #emissioni, ed entrambe possono essere messe in pratica da ciascuno di noi!
🗑 Il nostro influsso sugli sprechi è limitato (meno del 50% avviene tra le mura di casa!), mentre il passaggio ad un'alimentazione prevalentemente #vegetale spetta solo a noi.
🥦 Ma cosa vuol dire "prevalentemente vegetale"? La commissione internazionale di #scienziati EAT-Lancet ha definito più precisamente una "dieta universale della salute" che sia contemporaneamente #sostenibile e sana. Simile alla nota dieta mediterranea, con cui condivide gli effetti benefici sulla salute, la proposta di EAT è costituita per la gran parte da frutta, verdura, cereali, semi e legumi, e solo in minima percentuale da alimenti di origine animale.
🚜 Gli scienziati di EAT hanno stimato che, al crescere della popolazione mondiale, per limitare a sufficienza le emissioni di gas serra, il consumo di acqua e suolo e la perdita di biodiversità, l'unica strada percorribile è la combinazione di un dimezzamento degli sprechi, il ricorso a nuove, più futuribili tecniche agricole, e di una completa reinvenzione del nostro modo di mangiare. In altre parole: serve una rivoluzione alimentare!
🥩 Attualmente, in Europa il consumo di #carne rossa - più disastroso per il clima di qualunque altro cibo - è oltre 4 volte maggiore di quanto raccomandato dallo studio. Negli USA, questa sproporzione è di oltre 6 volte! Anche i consumi di pollame, latticini e uova sono complessivamente insostenibili e incompatibili con le risorse del pianeta e il nostro budget residuo di #CO2. Per fronteggiare la crisi climatica, e risolvere al tempo stesso diverse patologie alimentari, a noi europei occorre tagliare di circa il 77% i nostri consumi di carne rossa e ridurre in generale il consumo di tutti i prodotti di origine animale.
💥 Mantenendo il ritmo attuale, invece, il consumo globale di carne è destinato a raddoppiare entro il 2050: sarebbe catastrofico per le emissioni di CO2 e per il #clima. Per nutrire ogni persona sulla Terra in maniera sostenibile serve un cambio di rotta, e per farcela è necessario l'impegno di ciascuno!
🏫 Nella nostra cultura, in cui mangiare carne una volta al giorno è una tradizione ormai consolidata da molto tempo, è indispensabile che anche lo Stato faccia la sua parte, promuovendo e incentivando la dieta per il futuro vivibile, a base vegetale. Gli strumenti per facilitare questa grande transizione, questa rivoluzione alimentare ci sono: resta solo da implementarli! Le istituzioni devono prendersi carico di questa responsabilità e agire secondo le indicazioni della scienza per salvare l'umanità dal collasso!
Qui i link per approfondimento:
- articolo:
https://www.greenme.it/dieta/dieta-universale-lancet/
- studio EAT/Lancet: https://eatforum.org/content/uploads/2019/07/EAT-Lancet_Commission_Summary_Report.pdf
- Project Drawdown: https://www.drawdown.org/solutions
greenMe
Dieta universale: pubblicato su The Lancet il menù per salvare salute e pianeta - greenMe
È stata ideata la prima dieta rigorosamente scientifica che affronta sia il problema della fame nel mondo che la catastrofe ambientale che le abitudini alimentari stanno provocando. Si chiama "dieta universale della salute" ed è stata creata da una commissione…
⭕️CORONAVIRUS ED EMISSIONI: LA QUARANTENA CI INSEGNERÀ?⭕️
🔐I paesi si fermano: industrie bloccate, voli cancellati... A prima vista pare che la #crisi sanitaria, costringendo gli esseri umani a fermarsi, stia anche consentendo alla Terra di respirare. Ma siamo sicuri che sia così? Purtroppo, la realtà è ben diversa.
📉Le #emissioni di CO2 sono direttamente connesse alle attività produttive umane e ai trasporti. In Cina si è verificato un calo del 25% delle emissioni di CO2 nel periodo febbraio-marzo 2020, rispetto allo stesso arco di tempo nel 2019. Il rallentamento drastico, improvviso e globalizzato porterà però, oltre ad una riduzione delle emissioni, anche ad una crisi #finanziaria e un crollo del PIL globale. Nel peggiore degli scenari presi in esame dall’Ocse, nel 2020 il PIL potrebbe scendere dal 3 all’1,5%, generando anche una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 dell’1,2% rispetto al 2019.
⚙️Gli effetti a lungo termine si prospettano, purtroppo, decisamente negativi: se quando la #pandemia sarà finita si dovesse tornare al #businessasusual rilanciando le economie degli Stati con nuove attività ad alto impatto ambientale, qualsiasi miglioramento visto in questa fase sarebbe cancellato.
❌Come afferma Fatih Birol, direttore dell'AIE: "Non c'è nulla da festeggiare in un probabile declino delle emissioni causato dalla crisi economica, perché in assenza delle giuste #politiche e misure strutturali questo declino non sarà #sostenibile."
📍Siamo nel pieno di un'emergenza, quella sanitaria. Ben presto gli Stati saranno messi in ginocchio dalla crisi economica. E intanto l' #emergenzaclimatica continuerà ad avanzare. Ci troviamo però di fronte ad una grande, imprevista #opportunità: il mondo si è fermato, ma è evidente che non stesse andando nella giusta direzione. È proprio questo, più che mai, il momento per imboccare la strada verso un futuro sostenibile. Quando il #Covid19 sarà solo un brutto ricordo i politici avranno di fronte due possibilità: tornare ad ignorare l'emergenza climatica come prima, oppure eliminare ora ogni sovvenzione ai #combustibilifossili e avviare la vera #transizione trasformativa, una volta per tutte.
📌 Fonti:
• Wired
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2020/03/13/coronavirus-energia/
• Internazionale
https://www.internazionale.it/opinione/gabriele-crescente/2020/03/19/coronavirus-clima
• Guardian
https://www.theguardian.com/environment/2020/mar/12/coronovirus-poses-threat-to-climate-action-says-watchdog
🔐I paesi si fermano: industrie bloccate, voli cancellati... A prima vista pare che la #crisi sanitaria, costringendo gli esseri umani a fermarsi, stia anche consentendo alla Terra di respirare. Ma siamo sicuri che sia così? Purtroppo, la realtà è ben diversa.
📉Le #emissioni di CO2 sono direttamente connesse alle attività produttive umane e ai trasporti. In Cina si è verificato un calo del 25% delle emissioni di CO2 nel periodo febbraio-marzo 2020, rispetto allo stesso arco di tempo nel 2019. Il rallentamento drastico, improvviso e globalizzato porterà però, oltre ad una riduzione delle emissioni, anche ad una crisi #finanziaria e un crollo del PIL globale. Nel peggiore degli scenari presi in esame dall’Ocse, nel 2020 il PIL potrebbe scendere dal 3 all’1,5%, generando anche una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 dell’1,2% rispetto al 2019.
⚙️Gli effetti a lungo termine si prospettano, purtroppo, decisamente negativi: se quando la #pandemia sarà finita si dovesse tornare al #businessasusual rilanciando le economie degli Stati con nuove attività ad alto impatto ambientale, qualsiasi miglioramento visto in questa fase sarebbe cancellato.
❌Come afferma Fatih Birol, direttore dell'AIE: "Non c'è nulla da festeggiare in un probabile declino delle emissioni causato dalla crisi economica, perché in assenza delle giuste #politiche e misure strutturali questo declino non sarà #sostenibile."
📍Siamo nel pieno di un'emergenza, quella sanitaria. Ben presto gli Stati saranno messi in ginocchio dalla crisi economica. E intanto l' #emergenzaclimatica continuerà ad avanzare. Ci troviamo però di fronte ad una grande, imprevista #opportunità: il mondo si è fermato, ma è evidente che non stesse andando nella giusta direzione. È proprio questo, più che mai, il momento per imboccare la strada verso un futuro sostenibile. Quando il #Covid19 sarà solo un brutto ricordo i politici avranno di fronte due possibilità: tornare ad ignorare l'emergenza climatica come prima, oppure eliminare ora ogni sovvenzione ai #combustibilifossili e avviare la vera #transizione trasformativa, una volta per tutte.
📌 Fonti:
• Wired
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2020/03/13/coronavirus-energia/
• Internazionale
https://www.internazionale.it/opinione/gabriele-crescente/2020/03/19/coronavirus-clima
• Guardian
https://www.theguardian.com/environment/2020/mar/12/coronovirus-poses-threat-to-climate-action-says-watchdog
⚠️ Spesso ci viene ricordato che riconvertire un'azienda - figurarsi un'economia! - per renderla '#sostenibile' è praticamente impossibile. Ma è davvero così? ⠀
⠀
❌ I dati ci dicono di no. Spesso è solo un alibi. Perché quando c'è la volontà, ci si riesce. Persino una #multinazionale come Erg, che dalla sua nascita ha sempre lavorato nel settore dei combustibili fossili, è riuscita a cambiare rotta.⠀
⠀
⌛ ERG nasce nel 1938 con l'obiettivo di occuparsi del "commercio di prodotti derivati dalla lavorazione del #petrolio e del catrame". Continua a svolgere questa attività fino ai primi anni 2000, quando decide di puntare sul mercato emergente delle #rinnovabili.⠀
⠀
💼 Nel 2008 comincia a vendere i suoi #asset nel settore dei combustibili fossili: il valore delle cessioni - nel corso degli anni - arriva a circa 3.3 miliardi di euro. Dal 2017 è un'azienda 100% rinnovabile.⠀
⠀
♻️ Cambiare è quindi possibile: ERG è riuscita a diventare la prima azienda italiana nella produzione di energia #eolica, ma in giro per il mondo i casi simili sono in costante aumento (basta vedere, ad esempio, la danese Ørsted).⠀
⠀
⛔ Purtroppo, sono altrettante le imprese che non hanno alcuna intenzione di fare la loro parte nella lotta alla crisi climatica: in Italia giganteggia il caso di #ENI, la 30ª azienda più inquinante al mondo, che ha in progetto di aprire 140 nuovi pozzi di petrolio entro il 2022!⠀
⠀
🔜 Siamo scesi in piazza negli scorsi mesi per opporci a questi comportamenti criminali, e continueremo in futuro a farlo! Non permetteremo a NESSUNO di lucrare sul nostro futuro. "Il cambiamento sta arrivando, che piaccia o no!"⠀
⠀
#fridaysforfuture⠀
⠀
📌 Fonti:⠀
⠀
• Valori.it⠀
https://valori.it/erg-transizione-fossile-rinnovabili/⠀
⠀
• Lifegate⠀
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/intervista-edoardo-garrone-erg-da-oil-a-rinnovabili⠀
⠀
• Greenreport⠀
http://www.greenreport.it/news/economia-ecologica/big-del-petrolio-numero-1-nelleolico-la-transizione-possibile-anche-italia/
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❌ I dati ci dicono di no. Spesso è solo un alibi. Perché quando c'è la volontà, ci si riesce. Persino una #multinazionale come Erg, che dalla sua nascita ha sempre lavorato nel settore dei combustibili fossili, è riuscita a cambiare rotta.⠀
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⌛ ERG nasce nel 1938 con l'obiettivo di occuparsi del "commercio di prodotti derivati dalla lavorazione del #petrolio e del catrame". Continua a svolgere questa attività fino ai primi anni 2000, quando decide di puntare sul mercato emergente delle #rinnovabili.⠀
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💼 Nel 2008 comincia a vendere i suoi #asset nel settore dei combustibili fossili: il valore delle cessioni - nel corso degli anni - arriva a circa 3.3 miliardi di euro. Dal 2017 è un'azienda 100% rinnovabile.⠀
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♻️ Cambiare è quindi possibile: ERG è riuscita a diventare la prima azienda italiana nella produzione di energia #eolica, ma in giro per il mondo i casi simili sono in costante aumento (basta vedere, ad esempio, la danese Ørsted).⠀
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⛔ Purtroppo, sono altrettante le imprese che non hanno alcuna intenzione di fare la loro parte nella lotta alla crisi climatica: in Italia giganteggia il caso di #ENI, la 30ª azienda più inquinante al mondo, che ha in progetto di aprire 140 nuovi pozzi di petrolio entro il 2022!⠀
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🔜 Siamo scesi in piazza negli scorsi mesi per opporci a questi comportamenti criminali, e continueremo in futuro a farlo! Non permetteremo a NESSUNO di lucrare sul nostro futuro. "Il cambiamento sta arrivando, che piaccia o no!"⠀
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#fridaysforfuture⠀
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📌 Fonti:⠀
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• Valori.it⠀
https://valori.it/erg-transizione-fossile-rinnovabili/⠀
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• Lifegate⠀
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/intervista-edoardo-garrone-erg-da-oil-a-rinnovabili⠀
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• Greenreport⠀
http://www.greenreport.it/news/economia-ecologica/big-del-petrolio-numero-1-nelleolico-la-transizione-possibile-anche-italia/
👩🌾RIPENSARE IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE - PUNTO 4️⃣
🌾#Transizione verso un’agricoltura che salvaguardi #suoli ed #ecosistemi e che sia #sostenibile a livello climatico 🌍
🏦 Attualmente oltre un terzo del bilancio UE finanzia sussidi agricoli nell’ambito della PAC (Politica Agricola Comune): questo denaro pubblico deve essere trasferito per finanziare lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile nei vari Paesi.
🌿 Il #governo deve ascoltare la #scienza che ci dice di promuovere il passaggio a un sistema alimentare meno impattante, più locale, più trasparente e a base prevalentemente vegetale, disincentivando il consumo dei prodotti di origine animale e favorendo la riconversione delle aziende e il ricollocamento delle #lavoratrici e dei #lavoratori.
🍝 È inoltre fondamentale lottare contro lo #SprecoAlimentare, che in Italia ammonta a 1.6 mln di tonnellate di alimenti ogni anno (equivalenti a 15 mld di euro).
❌ E vanno abbattute tutte le piaghe che caratterizzano il nostro sistema produttivo alimentare, a partire dal #caporalato, una vera e propria forma di schiavitù, e continuando con il sovrautilizzo e l’inquinamento idrico, l’eutrofizzazione (processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante), la deforestazione e l’uso non sostenibile dei suoli.
#RitornoAlFuturo
📃 Per approfondire: ritornoalfuturo.org/la-campagna
🌾#Transizione verso un’agricoltura che salvaguardi #suoli ed #ecosistemi e che sia #sostenibile a livello climatico 🌍
🏦 Attualmente oltre un terzo del bilancio UE finanzia sussidi agricoli nell’ambito della PAC (Politica Agricola Comune): questo denaro pubblico deve essere trasferito per finanziare lo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile nei vari Paesi.
🌿 Il #governo deve ascoltare la #scienza che ci dice di promuovere il passaggio a un sistema alimentare meno impattante, più locale, più trasparente e a base prevalentemente vegetale, disincentivando il consumo dei prodotti di origine animale e favorendo la riconversione delle aziende e il ricollocamento delle #lavoratrici e dei #lavoratori.
🍝 È inoltre fondamentale lottare contro lo #SprecoAlimentare, che in Italia ammonta a 1.6 mln di tonnellate di alimenti ogni anno (equivalenti a 15 mld di euro).
❌ E vanno abbattute tutte le piaghe che caratterizzano il nostro sistema produttivo alimentare, a partire dal #caporalato, una vera e propria forma di schiavitù, e continuando con il sovrautilizzo e l’inquinamento idrico, l’eutrofizzazione (processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante), la deforestazione e l’uso non sostenibile dei suoli.
#RitornoAlFuturo
📃 Per approfondire: ritornoalfuturo.org/la-campagna
L'8% delle emissioni globali è attribuibile al #turismo di massa e, di queste, il 75% è generato dai trasporti.
Poco meno della metà dei turisti nel mondo viaggia con la macchina, il 22% con l’#aereo e il 30% utilizza altri mezzi.
Sul piano ambientale i risvolti negativi sono molteplici: dall’urbanizzazione selvaggia nelle località di mare all’aumento dei rifiuti, fino al deterioramento degli ecosistemi e all’esponenziale aumento del #consumo di energie.
Le attuali politiche messe in pratica dall’Ue non tengono conto di due strategie preventive fondamentali per arginare il problema del turismo di massa: la dispersione dei turisti e permettere ai residenti di beneficiare dell’economia del turismo.
Un’alternativa esiste ed è il turismo #sostenibile, basato sulla “regola delle tre E” – economy, equity, environment –, per cui la crescita economica è correlata alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e della cultura del luogo.
Così è possibile soddisfare le esigenze economico-sociali di turisti e locali senza ridurre lo stock di risorse naturali e rispettando i limiti ambientali, permettendo anche alle generazioni future di vivere le nostre stesse #esperienze.
Poco meno della metà dei turisti nel mondo viaggia con la macchina, il 22% con l’#aereo e il 30% utilizza altri mezzi.
Sul piano ambientale i risvolti negativi sono molteplici: dall’urbanizzazione selvaggia nelle località di mare all’aumento dei rifiuti, fino al deterioramento degli ecosistemi e all’esponenziale aumento del #consumo di energie.
Le attuali politiche messe in pratica dall’Ue non tengono conto di due strategie preventive fondamentali per arginare il problema del turismo di massa: la dispersione dei turisti e permettere ai residenti di beneficiare dell’economia del turismo.
Un’alternativa esiste ed è il turismo #sostenibile, basato sulla “regola delle tre E” – economy, equity, environment –, per cui la crescita economica è correlata alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e della cultura del luogo.
Così è possibile soddisfare le esigenze economico-sociali di turisti e locali senza ridurre lo stock di risorse naturali e rispettando i limiti ambientali, permettendo anche alle generazioni future di vivere le nostre stesse #esperienze.