ATTENTATO ALL'AEROPORTO DI FIUMICINO: QUANDO IL TERRORISMO PALESTINESE COLPI' NUOVAMENTE L'ITALIA
27 dicembre 1985. È il giorno in cui il terrorismo palestinese colpì per la terza volta il suolo italiano.
La prima fu 17 dicembre 1973 sempre all’ Aeroporto Di Fiumicino provocando la morte di trentaquattro persone e il ferimento di quindici e la seconda il 9 ottobre 1982 fuori la Sinagoga di Roma dove perse la vita Stefano Gaj Taché e vennero ferite trentasette persone.
Esattamente 48 anni fa, alle nove del mattino, quattro terroristi palestinesi entrano nell’atrio dell’ Aeroporto Leonardo Da Vinci - Roma Fiumicino, posizionandosi di fronte ai banchi accettazione delle compagnie aeree EL AL אל על e Twa.
Poco dopo, il gruppo terroristico cominciò a sparare coi i propri kalashnikov e lanciò bombe a mano sulle persone che stazionavano davanti ai banchi del check-in e nel bar vicino. Le forze dell’ordine italiane e gli addetti alla sicurezza israeliani risposero al fuoco, uccidendo tre attentatori mentre il quarto venne arrestato. Il vile attentato provocò la morte di tredici persone e il ferimento di altre settantasette.
Contemporaneamente, il terrorismo palestinese colpì nel medesimo modo l’ Aeroporto di Vienna-Schwechat, provocando tre morti e quaranta feriti.
Per l’attentato di Fiumicino vennero fatte tre rivendicazioni diverse.
Nel pomeriggio di quel tragico 27 dicembre una telefonata alla rete radiofonica spagnola Ser attribuì l’azione all’organizzazione Abu Nidal nella Costa del Sol.
Poi, arrivò la rivendicazione del gruppo Cellule della guerriglia araba a un’agenzia di stampa internazionale a Beirut (per entrambi gli attentati) e infine quella all’ Agenzia Ansa di Milano a nome dell’OLP: “Abbiamo colpito a Roma e a Vienna perché l’Italia tiene prigioniero un nostro capitano”.
Nonostante le altre rivendicazioni, sia l’attentato di Roma che quello di Vienna vennero attribuiti ad Abu Nidal, lo stesso ritenuto responsabile dell’attacco alla Sinagoga Maggiore...
[Continua a leggere l'articolo sul nostro sito >> https://www.progettodreyfus.com/attentato-aeroporto-fiumicino-1985 ]
#AccaddeOggi #27Dicembre1985 #Attentato #Fiumicino #terrorismo #terrorismopalestinese #AbuNidal #palestinesi #OLP #nomidiversistessamano
27 dicembre 1985. È il giorno in cui il terrorismo palestinese colpì per la terza volta il suolo italiano.
La prima fu 17 dicembre 1973 sempre all’ Aeroporto Di Fiumicino provocando la morte di trentaquattro persone e il ferimento di quindici e la seconda il 9 ottobre 1982 fuori la Sinagoga di Roma dove perse la vita Stefano Gaj Taché e vennero ferite trentasette persone.
Esattamente 48 anni fa, alle nove del mattino, quattro terroristi palestinesi entrano nell’atrio dell’ Aeroporto Leonardo Da Vinci - Roma Fiumicino, posizionandosi di fronte ai banchi accettazione delle compagnie aeree EL AL אל על e Twa.
Poco dopo, il gruppo terroristico cominciò a sparare coi i propri kalashnikov e lanciò bombe a mano sulle persone che stazionavano davanti ai banchi del check-in e nel bar vicino. Le forze dell’ordine italiane e gli addetti alla sicurezza israeliani risposero al fuoco, uccidendo tre attentatori mentre il quarto venne arrestato. Il vile attentato provocò la morte di tredici persone e il ferimento di altre settantasette.
Contemporaneamente, il terrorismo palestinese colpì nel medesimo modo l’ Aeroporto di Vienna-Schwechat, provocando tre morti e quaranta feriti.
Per l’attentato di Fiumicino vennero fatte tre rivendicazioni diverse.
Nel pomeriggio di quel tragico 27 dicembre una telefonata alla rete radiofonica spagnola Ser attribuì l’azione all’organizzazione Abu Nidal nella Costa del Sol.
Poi, arrivò la rivendicazione del gruppo Cellule della guerriglia araba a un’agenzia di stampa internazionale a Beirut (per entrambi gli attentati) e infine quella all’ Agenzia Ansa di Milano a nome dell’OLP: “Abbiamo colpito a Roma e a Vienna perché l’Italia tiene prigioniero un nostro capitano”.
Nonostante le altre rivendicazioni, sia l’attentato di Roma che quello di Vienna vennero attribuiti ad Abu Nidal, lo stesso ritenuto responsabile dell’attacco alla Sinagoga Maggiore...
[Continua a leggere l'articolo sul nostro sito >> https://www.progettodreyfus.com/attentato-aeroporto-fiumicino-1985 ]
#AccaddeOggi #27Dicembre1985 #Attentato #Fiumicino #terrorismo #terrorismopalestinese #AbuNidal #palestinesi #OLP #nomidiversistessamano
Progetto Dreyfus
Attentato aeroporto Fiumicino, il terrorismo palestinese colpisce l'Italia
Il 17 dicembre 1985 venne compiuto un attentato all'aeroporto di Fiumicino per mano del terrorismo palestinese che provocò la morte di 13 persone
MISSILE DI HEZBOLLAH LANCIATO CONTRO ISRAELE COLPISCE UNA CHIESA
Un missile anticarro di Hezbollah sparato dal Libano ha colpito la chiesa greco-ortodossa di Santa Maria, nel villaggio di Iqrit, nel nord di Israele, il custode 80enne è rimasto ferito. “Hezbollah non fa distinzione tra ebrei, cristiani o qualsiasi altro cittadino di Israele – ha detto Shadi Haloul, capo dell’Associazione cristiano-aramea in Israele – Per loro siamo tutti israeliani. Hezbollah è un’organizzazione terroristica simile all’Isis, non diversa da Hamas, e usa la popolazione civile cristiana in Libano come scudi umani”.
Un missile anticarro di Hezbollah sparato dal Libano ha colpito la chiesa greco-ortodossa di Santa Maria, nel villaggio di Iqrit, nel nord di Israele, il custode 80enne è rimasto ferito. “Hezbollah non fa distinzione tra ebrei, cristiani o qualsiasi altro cittadino di Israele – ha detto Shadi Haloul, capo dell’Associazione cristiano-aramea in Israele – Per loro siamo tutti israeliani. Hezbollah è un’organizzazione terroristica simile all’Isis, non diversa da Hamas, e usa la popolazione civile cristiana in Libano come scudi umani”.
Forwarded from Ludovica Iacovacci
La presidente dei Giovani Palestinesi Maya Issa - quella che non crede agli stupri subiti dalle donne israeliane ad opera dei terroristi palestinesi e chiede una commissione d’inchiesta indipendente - condivide un invito a dare fuoco all’ambasciata israeliana a Roma. Ma questo per Instagram, come tutto il terrore pro-Palestina che spopola sulla piattaforma, non è incitamento alla violenza e rispetta le linee guida.
"LITE" IRAN-HAMAS SUL 7 OTTOBRE: "RISPOSTA ALL'UCCISIONE DI SOLEIMANI", "NO, REAZIONE ALL'OCCUPAZIONE"
Hamas ha smentito l'affermazione dei pasdaran iraniani secondo cui l'attacco del 7 ottobre in Israele è stato una risposta all'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani 4 anni fa a Baghdad (effettuata dagli USA, ndr) .
"Neghiamo - è detto in comunicato citato dai media - quando riferito dal portavoce delle Guardie Rivoluzionarie riguardo l'operazione e i suoi motivi. Abbiamo sottolineato più volte i motivi, il principale dei quali la principale è stata la minaccia alla moschea di Al-Aqsa (Spianata delle Moschee, ndr). Ogni risposta della resistenza palestinese è una reazione all'occupazione e all'aggressione al popolo palestinese e ai luoghi santi".
Testo | la Repubblica
Hamas ha smentito l'affermazione dei pasdaran iraniani secondo cui l'attacco del 7 ottobre in Israele è stato una risposta all'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani 4 anni fa a Baghdad (effettuata dagli USA, ndr) .
"Neghiamo - è detto in comunicato citato dai media - quando riferito dal portavoce delle Guardie Rivoluzionarie riguardo l'operazione e i suoi motivi. Abbiamo sottolineato più volte i motivi, il principale dei quali la principale è stata la minaccia alla moschea di Al-Aqsa (Spianata delle Moschee, ndr). Ogni risposta della resistenza palestinese è una reazione all'occupazione e all'aggressione al popolo palestinese e ai luoghi santi".
Testo | la Repubblica
AGENTE DELL’AUTORITÀ PALESTINESE GAMBIZZATO PER AVER DETTO CHE HAMAS È UNA ESTENSIONE IRANIANA IN MEDIO ORIENTE
Terroristi della Jihad islamica hanno sparato a una gamba ad un agente dell'Autorità Palestinese perché aveva accusato Hamas di essere "un'estensione dell'Iran nella regione" - filmandolo mentre si contorceva dal dolore. L'ufficiale, Muhammad Bayan Abed era stato filmato mentre criticava le organizzazioni terroristiche Hamas e la Jihad islamica. "Molte persone stanno iniziando a ripetere slogan come pappagalli, come 'Perché l'Autorità Palestinese non entra in guerra?'. Qual è l'obiettivo? Vogliono distruggere l'Autorità Palestinese e uccidere la gente", ha detto.
Terroristi della Jihad islamica hanno sparato a una gamba ad un agente dell'Autorità Palestinese perché aveva accusato Hamas di essere "un'estensione dell'Iran nella regione" - filmandolo mentre si contorceva dal dolore. L'ufficiale, Muhammad Bayan Abed era stato filmato mentre criticava le organizzazioni terroristiche Hamas e la Jihad islamica. "Molte persone stanno iniziando a ripetere slogan come pappagalli, come 'Perché l'Autorità Palestinese non entra in guerra?'. Qual è l'obiettivo? Vogliono distruggere l'Autorità Palestinese e uccidere la gente", ha detto.
Forwarded from Israele Senza Filtri
Prima foto del leader di Hamas, Muhammad Al-Deif, in 30 anni
Muhammad al-Deif è stato una figura di spicco nel movimento di Hamas dagli anni '90, segnato dal suo coinvolgimento in numerosi attacchi. Nel 1994, ha orchestrato il rapimento e l'uccisione dei soldati Nahshon Waxman, Aryeh Frankenthal e Shahar Semni.
Una recente foto di Muhammad al-Deif, il leader dell'ala militare del movimento Hamas, è emersa, facendo luce sull'uomo che è sopravvissuto a molteplici tentativi di assassinio da parte dell'esercito israeliano.
Muhammad al-Deif è stato una figura di spicco nel movimento di Hamas dagli anni '90, segnato dal suo coinvolgimento in numerosi attacchi. Nel 1994, ha orchestrato il rapimento e l'uccisione dei soldati Nahshon Waxman, Aryeh Frankenthal e Shahar Semni.
Una recente foto di Muhammad al-Deif, il leader dell'ala militare del movimento Hamas, è emersa, facendo luce sull'uomo che è sopravvissuto a molteplici tentativi di assassinio da parte dell'esercito israeliano.
NETANYAHU RISPONDE A ERDOGAN: "ULTIMO CHE PUO DARE LEZIONI DI MORALITA'"
“Erdogan, che sta portando avanti un genocidio dei curdi e detiene il record mondiale di giornalisti contrari al suo governo incarcerati, è l’ultimo che può predicarci moralità”. Lo ha detto in una nota mercoledì il primo ministro Benjamin Netanyahu - בנימין נתניהו, dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che le azioni di Israele contro i terroristi di Hamas a Gaza “non sono diverse” da quelle del Führer nazista Adolf Hitler.
“Le Forze di Difesa israeliane – ha aggiunto Netanyahu – sono l’esercito più morale del mondo, che combatte per eliminare l’organizzazione terroristica più spregevole e brutale del mondo, Hamas-Isis, che ha commesso crimini contro l’umanità, ed Erdogan la elogia e ospita suoi alti esponenti”.
Anche il ministro del gabinetto di guerra בני גנץ - Benny Gantz ha criticato Erdogan, definendo le sue parole “evidenti distorsioni della realtà e un oltraggio alla memoria della Shoah”. “Hamas – ha aggiunto Gantz – è l’organizzazione che ha perpetrato un infame massacro. Rimuovere la minaccia di Hamas dai cittadini di Israele è una necessità esistenziale e un imperativo morale senza eguali”.
Testo | Israele.net
#Erdogan #Hitler #Turchia #curdi #genocidio #Netanyahu #Gaza #Hamas #ostaggi #violenza #brutalità #ostaggi #crudeltà #bambini #BringThemHome #7Ottobre2023 #palestinesi #terrorismo #terrorismopalestinese #criminidiguerra #comeinazisti #terrorismoantisraeliano #terrorismoantisemita #strage #massacro #terrorismoislamico #nessunagiustificazione #odiopuro #antisemitismo #odioantisemita #Israele #HamasISIS #HamasIsISIS
“Erdogan, che sta portando avanti un genocidio dei curdi e detiene il record mondiale di giornalisti contrari al suo governo incarcerati, è l’ultimo che può predicarci moralità”. Lo ha detto in una nota mercoledì il primo ministro Benjamin Netanyahu - בנימין נתניהו, dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che le azioni di Israele contro i terroristi di Hamas a Gaza “non sono diverse” da quelle del Führer nazista Adolf Hitler.
“Le Forze di Difesa israeliane – ha aggiunto Netanyahu – sono l’esercito più morale del mondo, che combatte per eliminare l’organizzazione terroristica più spregevole e brutale del mondo, Hamas-Isis, che ha commesso crimini contro l’umanità, ed Erdogan la elogia e ospita suoi alti esponenti”.
Anche il ministro del gabinetto di guerra בני גנץ - Benny Gantz ha criticato Erdogan, definendo le sue parole “evidenti distorsioni della realtà e un oltraggio alla memoria della Shoah”. “Hamas – ha aggiunto Gantz – è l’organizzazione che ha perpetrato un infame massacro. Rimuovere la minaccia di Hamas dai cittadini di Israele è una necessità esistenziale e un imperativo morale senza eguali”.
Testo | Israele.net
#Erdogan #Hitler #Turchia #curdi #genocidio #Netanyahu #Gaza #Hamas #ostaggi #violenza #brutalità #ostaggi #crudeltà #bambini #BringThemHome #7Ottobre2023 #palestinesi #terrorismo #terrorismopalestinese #criminidiguerra #comeinazisti #terrorismoantisraeliano #terrorismoantisemita #strage #massacro #terrorismoislamico #nessunagiustificazione #odiopuro #antisemitismo #odioantisemita #Israele #HamasISIS #HamasIsISIS
GAZA: "OSTAGGI LIBERATI HANNO SUBITO O ASSISTITO AD ABUSI SESSUALI"
"La maggior parte degli ostaggi israeliani che sono stati rilasciati a novembre ha subito abusi fisici e mentali molto gravi": lo ha detto in un'intervista al Guardian la responsabile del reparto di psichiatria del centro medico Ichilov di Tel Aviv Renana Eitan.
Tra i 14 ostaggi liberati curati nel centro, nove hanno meno di 18 anni e due meno di 10, i bambini sono stati drogati dai loro rapitori, anche con ketamina e benzodiazepine, "quelli a cui é stata somministrata ketamina hanno avuti gravi crisi di astinenza".
Eitan ha spiegato che tutti gli ostaggi che ha avuto in cura hanno subito direttamente o assistito ad abusi sessuali, anche i bambini piccoli hanno assistito agli abusi. "La maggior parte di loro ha bisogno di cure a lungo termine per i traumi subiti".
Testo | Sky tg24
"La maggior parte degli ostaggi israeliani che sono stati rilasciati a novembre ha subito abusi fisici e mentali molto gravi": lo ha detto in un'intervista al Guardian la responsabile del reparto di psichiatria del centro medico Ichilov di Tel Aviv Renana Eitan.
Tra i 14 ostaggi liberati curati nel centro, nove hanno meno di 18 anni e due meno di 10, i bambini sono stati drogati dai loro rapitori, anche con ketamina e benzodiazepine, "quelli a cui é stata somministrata ketamina hanno avuti gravi crisi di astinenza".
Eitan ha spiegato che tutti gli ostaggi che ha avuto in cura hanno subito direttamente o assistito ad abusi sessuali, anche i bambini piccoli hanno assistito agli abusi. "La maggior parte di loro ha bisogno di cure a lungo termine per i traumi subiti".
Testo | Sky tg24
Forwarded from Ludovica Iacovacci
Il 25 ottobre ho chiesto a ChatGPT di tradurre in ebraico le parole “cari amici ebrei”. Il sistema ha tradotto solo le parole “cari amici” e mi ha segnalato: “Questo contenuto potrebbe violare la nostra politica dei contenuti”.
Così, pochi attimi dopo, ho chiesto a ChatGPT di tradurre in arabo le parole “cari amici musulmani” e la traduzione non ha presentato segnalazioni.
Ho riprovato l’azione più volte e da più profili: oggi le parole “cari amici ebrei” vengono tradotte in ebraico senza problemi.
Così, pochi attimi dopo, ho chiesto a ChatGPT di tradurre in arabo le parole “cari amici musulmani” e la traduzione non ha presentato segnalazioni.
Ho riprovato l’azione più volte e da più profili: oggi le parole “cari amici ebrei” vengono tradotte in ebraico senza problemi.
Forwarded from Lion Udler (Lion Udler)
#Israele #Gaza
L'#ONU ha nominato "coordinatrice umanitaria" di Gaza la vice Primo Ministro uscente dell'#Olanda, Sigrid Kaag (nella foto), estremista anti-israeliana, sposata con un palestinese, ex vice Ministro dell'#OLP sotto il super mega terrorista nazista Yasser #Arafat, che non era nemmeno palestinese ma egiziano.
L'ONU è neutrale?
L'#ONU ha nominato "coordinatrice umanitaria" di Gaza la vice Primo Ministro uscente dell'#Olanda, Sigrid Kaag (nella foto), estremista anti-israeliana, sposata con un palestinese, ex vice Ministro dell'#OLP sotto il super mega terrorista nazista Yasser #Arafat, che non era nemmeno palestinese ma egiziano.
L'ONU è neutrale?
MASSACRO 7 OTTOBRE 2023: ANCHE IL FRONTE DEMOCRATICO PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA PARTECIPO' ALLA STRAGE
L'ala militare del Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) ha preso parte - assieme con Hamas e con altre milizie attive nella Striscia di Gaza - agli attacchi del 7 ottobre in territorio israeliano.
Lo ha appreso la radio pubblica israeliana Kan sulla base di informazioni divulgate di recente su Telegram da un membro dell'ufficio per le relazioni estere del Fdlp. Questi ha affermato che i miliziani del Fdlp si sono associati all'attacco dopo circa un'ora dal suo inizio, nel contesto di 'Battaglioni di resistenza nazionale'. L'ala militare del Fdlp ha subito quel giorno tre perdite in territorio israeliano, e complessivamente sette dall'inizio delle ostilita'.
Fondato alla fine degli anni Sessanta da Nayef Hawatmeh, il Fdlp è un movimento di ispirazione marxista. Nelle sue pubblicazioni afferma che fra le sue unità attive a Gaza ce ne è una esclusivamente femminile.
L'ala militare del Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) ha preso parte - assieme con Hamas e con altre milizie attive nella Striscia di Gaza - agli attacchi del 7 ottobre in territorio israeliano.
Lo ha appreso la radio pubblica israeliana Kan sulla base di informazioni divulgate di recente su Telegram da un membro dell'ufficio per le relazioni estere del Fdlp. Questi ha affermato che i miliziani del Fdlp si sono associati all'attacco dopo circa un'ora dal suo inizio, nel contesto di 'Battaglioni di resistenza nazionale'. L'ala militare del Fdlp ha subito quel giorno tre perdite in territorio israeliano, e complessivamente sette dall'inizio delle ostilita'.
Fondato alla fine degli anni Sessanta da Nayef Hawatmeh, il Fdlp è un movimento di ispirazione marxista. Nelle sue pubblicazioni afferma che fra le sue unità attive a Gaza ce ne è una esclusivamente femminile.
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GAZA:TROVATO INGRESSO TUNNEL IN MOSCHEA A KHAN YUNIS
Truppe in forza alla 55ma Brigata di paracadutisti che opera nell'area di Khan Yunis hanno individuato diversi ingressi di tunnel, uno dei quali in una moschea. A renderlo noto sono state le forze di difesa israeliane, citate dal The Times of Israel.
Accanto al tunnel della moschea, rende noto la stessa fonte, i militari hanno trovato un lanciarazzi e attrezzature di osservazione utilizzate dai miliziani di Hamas. Secondo l'IDF, un altro ingresso del tunnel, trovato nell'area, porta ad un passaggio sotterraneo e ad un centro di comando utilizzato dalle forze di élite Nukhba di Hamas. I tunnel sono stati distrutti dagli ingegneri delle forze di difesa.
Testo | Sky tg24
Truppe in forza alla 55ma Brigata di paracadutisti che opera nell'area di Khan Yunis hanno individuato diversi ingressi di tunnel, uno dei quali in una moschea. A renderlo noto sono state le forze di difesa israeliane, citate dal The Times of Israel.
Accanto al tunnel della moschea, rende noto la stessa fonte, i militari hanno trovato un lanciarazzi e attrezzature di osservazione utilizzate dai miliziani di Hamas. Secondo l'IDF, un altro ingresso del tunnel, trovato nell'area, porta ad un passaggio sotterraneo e ad un centro di comando utilizzato dalle forze di élite Nukhba di Hamas. I tunnel sono stati distrutti dagli ingegneri delle forze di difesa.
Testo | Sky tg24
Il kibbutz Nir Oz ha annunciato la morte di Judy Weinstein Hagai avvenuta nel massacro del 7 ottobre. Madre di quattro figli, nonna di sette nipoti, aveva 70 anni. Alle spalle una carriera da insegnante per bambini con necessità speciali, era un’imprenditrice e una poetessa che credeva nella pace. I palestinesi invece, l’hanno ripagata in questo modo. Il corpo di Judy è ancora nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza assieme a quello del marito Gadi, anch’egli ucciso nel giorno della strage.
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“HO VISSUTO LA SHOAH”: IL RACCONTO DI MIA SCHEM
Mia Schem, la ragazza franco israeliana di 21 anni che era stata tenuta in ostaggio da Hamas per oltre 50 giorni, ha rivelato in un’intervista rilasciata alla tv israeliana la verità sulla situazione dei palestinesi di Gaza. “Sono tutti terroristi, stavo con una famiglia palestinese. All’improvviso ho iniziato a farmi delle domande, perché sto in questa casa? Perché ci sono dei bambini qui? Ho vissuto una Shoah”.
Mia Schem, la ragazza franco israeliana di 21 anni che era stata tenuta in ostaggio da Hamas per oltre 50 giorni, ha rivelato in un’intervista rilasciata alla tv israeliana la verità sulla situazione dei palestinesi di Gaza. “Sono tutti terroristi, stavo con una famiglia palestinese. All’improvviso ho iniziato a farmi delle domande, perché sto in questa casa? Perché ci sono dei bambini qui? Ho vissuto una Shoah”.
HEZBOLLAH: "L'ITALIA FA PARTE DELLA COALIZIONE DEL MALE"
Hezbollah ha definito "coalizione del male" l'alleanza marittima occidentale guidata dagli Usa "creata per proteggere gli interessi di Israele nel Mar Rosso" e i traffici internazionali tra Mediterraneo e Oceano Indiano citando anche l'Italia tra i partecipanti.
Ad una folla di seguaci in Libano, il numero due del partito armato filo-iraniano, lo shaykh Naim Qassem, ha detto: "E' necessario fare fronte comune contro la coalizione del male rappresentata da America, Israele, Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania con la coalizione del bene delle forze della resistenza anti-israeliana in Palestina, Libano, Iran, Yemen e Iraq".
Testo | ANSA.it
#Hezbollah #terrorismo #terrorismoislamico #minacce #Italia #Israele
Hezbollah ha definito "coalizione del male" l'alleanza marittima occidentale guidata dagli Usa "creata per proteggere gli interessi di Israele nel Mar Rosso" e i traffici internazionali tra Mediterraneo e Oceano Indiano citando anche l'Italia tra i partecipanti.
Ad una folla di seguaci in Libano, il numero due del partito armato filo-iraniano, lo shaykh Naim Qassem, ha detto: "E' necessario fare fronte comune contro la coalizione del male rappresentata da America, Israele, Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania con la coalizione del bene delle forze della resistenza anti-israeliana in Palestina, Libano, Iran, Yemen e Iraq".
Testo | ANSA.it
#Hezbollah #terrorismo #terrorismoislamico #minacce #Italia #Israele