🔥 𝔾𝕃𝕆𝔹𝔸𝕃 𝕎𝔸ℝ𝕄𝕀ℕ𝔾: Cambiamento climatico • Surriscaldamento globale • Green economy
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Articoli, studi, approfondimenti, riflessioni e ricerche sulla tematica del cambiamento climatico e della green economy.
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SCIENTIFIC INTEGRITY AND U.S. “BILLION DOLLAR DISASTERS”
di Roger Pielke Jr.
Università del Colorado

Accettato per la pubblicazione su Natural Hazards | 11 Aprile 2024

Abstract

Per più di due decenni, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha pubblicato un conteggio dei disastri legati al clima negli Stati Uniti che stima abbiano superato il miliardo di dollari (al netto dell’inflazione) in ogni anno solare a partire dal 1980. Il set di dati è ampiamente citato e applicato nella ricerca, nella valutazione e invocato per giustificare la politica delle agenzie federali, del Congresso e del presidente degli Stati Uniti. Questo documento esegue una valutazione del set di dati in base ai criteri di procedura e sostanza definiti nelle politiche di qualità delle informazioni e integrità scientifica della NOAA. La valutazione rileva che il set di dati sul “disastro da miliardi di dollari” non soddisfa questi criteri. Pertanto, le affermazioni pubbliche promosse dalla NOAA relative al set di dati e al suo significato sono errate e talvolta fuorvianti. Nello specifico, la NOAA afferma erroneamente che, per alcuni tipi di condizioni meteorologiche estreme, il set di dati dimostra il rilevamento e l’attribuzione dei cambiamenti sulle scale temporali del clima. Allo stesso modo sono errate le affermazioni della NOAA secondo cui il crescente numero annuale di disastri da miliardi di dollari è in parte una conseguenza del cambiamento climatico causato dall’uomo. Le affermazioni della NOAA di aver raggiunto il rilevamento e l’attribuzione non sono supportate da alcuna analisi scientifica eseguita. Data l’importanza e l’influenza del set di dati nella scienza e nella politica, la NOAA dovrebbe agire rapidamente per affrontare questa carenza di integrità scientifica.

➡️ Scarica lo studio in pdf

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IL SOLE GUIDA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO, NON LA CO2. IN ARRIVO UNA PICCOLA ERA GLACIALE

Sul substack Freedom Research è comparso un articolo di Hannes Sarv che riporta le considerazioni della Prof.ssa Valentina Zharkova, astrofisica ucraina docente presso la Northumbria University di Newcastle (UK), la quale spiega – similmente al Prof. Willie Soon – che il principale fattore che guida il cambiamento climatico sulla Terra è il Sole, non la CO2.

La Zharkova, dopo aver chiarito che le quantità di CO2 in atmosfera sono attualmente ad un livello bassissimo (420 ppm, 0,04%) rispetto a 140 milioni di anni fa in cui raggiungevano le 2.500 ppm (0,25%) e sono andate in costante diminuzione fino ad oggi – similmente a quanto sostenuto dai Proff. William Happer e Richard Lindzen – spiega che in realtà avremmo bisogno di aumentarne i livelli per garantire un rinverdimento del pianeta.

La ricerca della Zharkova suggerisce che nei prossimi 30 anni potremmo entrare in un periodo più freddo, una piccola era glaciale, poiché l’attività del Sole si sta indebolendo, come è avvenuto tra il 1645 e il 1715 durante il periodo noto come Minimo di Maunder. Secondo la Zharkova, un tale cambiamento nella capacità di irraggiamento del Sole si verifica ogni 350-400 anni (grande ciclo solare o GSC); dal 2020 siamo entrati in uno dei Grand Solar Minimi (GSM) che separano le GSC. Questo GSM continuerà fino al 2053, dopodiché l’attività solare tornerà alla normalità. Quindi, nei prossimi decenni, il pianeta si raffredderà, al contrario di quanto afferma l'IPCC con le sue proiezioni.

La Prof.ssa sconsiglia quindi l'installazione di pannelli solari, in quanto il loro rendimento sarebbe praticamente nullo in un periodo in cui l'intensità del Sole e i periodi di irraggiamento diminuiranno notevolmente. Stessa cosa per gli impianti eolici, le cui pale tendono a congelarsi e bloccarsi a temperature molto basse. Per questo motivo sarà impossibile rinunciare all'utilizzo degli idrocarburi.

Il pericolo maggiore, secondo lei, sarà costituito dalla diminuzione della produzione alimentare in Europa, poiché in un clima più freddo i raccolti potrebbero diventare scarsi. La produzione alimentare potrebbe dover essere spostata nell’Europa meridionale o addirittura in Africa.

La Prof.ssa lancia anche una sferzata al sistema della pubblicazione scientifica, definendolo simile all'Inquisizione spagnola. Nel caso in cui sia pubblicato un lavoro che metta in dubbio il riscaldamento globale causato dall’uomo e spieghi il cambiamento climatico in altro modo, quel lavoro viene immediatamente ritirato da parte della redazione e l'autore può essere escluso dalle pubblicazioni. È ciò che è accaduto a lei nel 2020 per un suo articolo (Zharkova et al., 2019), ritirato per mano del redattore Rafal Marszalek di Nature Scientific Reports, poiché nell’articolo era menzionato che la luminosità del Sole può cambiare a seconda della sua posizione esatta rispetto alla Terra (fatto che spiega in modo logico ed intuitivo il cambiamento climatico). Da quel momento, la Prof.ssa non è più stata autorizzata a pubblicare su Nature, anche se lo ha fatto più volte in passato.

➡️ Freedom Research
➡️ Traduzione di Attività Solare

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FESTIVAL DELLA LIBERTÀ ENERGETICA... A DIESEL

Nella ridente cittadina di Chiltern, Victoria, in Australia, hanno organizzato un festival “off-grid” dedicato alle energie rinnovabili, installando pannelli solari di ultima generazione che, purtroppo, sono serviti a poco... L'energia prodotta dai pannelli installati per gli stand e i ristorantini non era sufficiente, quindi hanno pensato bene di avviare potenti generatori diesel, che hanno garantito lo svolgimento del festival.

Insomma, il colmo dei colmi. Se avessi partecipato a quell'evento, mi sarei definitivamente convinto a non installare mai pannelli solari nella mia abitazione.

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Una interessantissima conversazione tra l'Ing. Franco Puglia e ChatGPT sul ruolo della CO2 nell'effetto serra e nel riscaldamento climatico. La Chat parte con la propaganda e poi, messa alle strette con argomentazioni ineccepibili, si contraddice e ritratta le sue posizioni.

Ciò che emerge è che il cambiamento climatico è influenzato da una miriade di fattori molto complessi che interagiscono tra di loro e vanno oltre il nostro controllo e non certamente dalle irrisorie percentuali di CO2 emesse dalle attività umane.

➡️ Attività Solare

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IL BAN DEI MOTORI ENDOTERMICI NON S'HA DA FARE

L'ambizioso progetto dell'UE di bandire i motori diesel e benzina entro il 2035 per sostituirli con l'elettrico non è realisticamente realizzabile. Se ne accorge anche la Corte dei Conti.

Tuttavia, ancora si insiste con la necessità di tagliare le emissioni di CO2, quando il principale problema dei motori endotermici sono semmai gli inquinanti (CO, NO x, HC, particolato). Il motore endotermico sarà sostituibile nel momento in cui verrà resa disponibile una tecnologia alternativa più pulita davvero valida ed economicamente sostenibile, che, attualmente, non esiste in via ufficiale.

➡️ WIRED

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BANKITALIA SUGGERISCE: NON AFFITTI LA TUA CASA SE NON RISPETTA GLI STANDARD ENERGETICI UE

Articolo di Gilberto Trombetta per L'Antidiplomatico.

Lo scrive Bankitalia sul numero 845 della serie “Questioni di economia e finanza”.

I costi stimati complessivi per mettere in sicurezza l’Italia dal rischio idrogeologico e sismico, secondo gli enti competenti in materia, sono di circa 127 miliardi di euro (34 miliardi e 93 miliardi rispettivamente). Però secondo l'Unione Europea la nostra priorità deve essere quella di spendere oltre 300 miliardi di euro (a carico dei cittadini) per fare il cappotto termico a milioni di abitazioni, non di mettere in sicurezza il Paese.

Capito a cosa serve la transizione green?

“Ecco perché dall’Unione Europea non basta uscire. Va distrutta per poi cospargere di sale le sue rovine di modo che non rinasca mai più.”

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“In caso di abitazioni in affitto private, potrebbe essere valutata l’ipotesi di concedere incentivi fiscali rafforzati al raggiungimento di determinati livelli di EE, oppure di subordinare la locazione al rispetto di standard minimi, come accade in altri paesi”.

“Si tratterebbe, di fatto, di un obbligo di ristrutturazione introdotto surrettiziamente in capo ai proprietari che vogliono affittare i propri immobili, pena l’uscita dal mercato degli affitti.”

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, si dice “sconcertato”, ma del resto già le prime bozze della direttiva UE indicavano la proposta di vietare affitto e vendita degli immobili in classi energetiche non conformi a determinati parametri energetici. Tale proposta è stata poi ritirata dalle bozze successive e adesso si cerca di reintrodurla per vie traverse. Nulla di cui stupirsi.

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PALE EOLICHE: SOLUZIONE GREEN O PRESA IN GIRO MEGAGALATTICA?

Fatevi un'idea vostra dalle parole dell'ex allarmista climatico Tom Harris: oltre all'enorme quantità di materiale necessario alla costruzione (cemento e acciaio) – che deve essere prodotto, trasportato e installato – “richiedono un impianto di riserva a combustibile fossile che continui a bruciare il 90% del tempo, rendendo la turbina eolica in gran parte superflua e, in sostanza, solo per spettacolo”.

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NON SI PUÒ RINUNCIARE AI CARBONI FOSSILI, PER IL MOMENTO

A chi ancora non avesse ben compreso quanto ancora necessari siano i carboni fossili per la civiltà umana moderna e quante bugie nascondano i progetti di Green Economy dell'Agenda 2030, consigliamo la visione di questo bellissimo documentario, Planet of the Humans (con sottotitoli in italiano), scritto, diretto e prodotto da Jeff Gibbs, ex appartenente al movimento ambientalista, e con la produzione esecutiva di Michael Moore.

Il film dura 1 ora e 40 minuti ed è suddiviso in nove parti nella versione con i sottotitoli migliori. Per chi volesse vederlo per intero, con la possibilità di abilitare sottotitoli automatici, il link è disponibile in fondo.

Buona visione!

➡️ Prima parte
➡️ Seconda parte
➡️ Terza parte
➡️ Quarta parte
➡️ Quinta parte
➡️ Sesta parte
➡️ Settima parte
➡️ Ottava parte
➡️ Nona parte

➡️ Versione intera in inglese (con sottotitoli da abilitare nelle impostazioni)

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IL PAPA DICE CHE C'È GENTE SCIOCCA CHE NON CREDE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO NEPPURE SE GLI MOSTRI UNA RICERCA SCIENTIFICA

Caro Bergoglio – chiamiamolo col nome civile perché pare che tecnicamente non sia neppure Papa – il cambiamento climatico esiste da sempre, da quando sulla Terra c'è un clima che possa definirsi tale. Non credere al cambiamento climatico equivale a non credere che esistano stagioni diverse.

Facci un favore: preoccupati di diffondere il messaggio di Cristo – cosa che pare tu non stia facendo particolarmente bene – e lascia il clima a chi ne sa più di te.

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PALE EOLICHE E MAFIE

Lo scempio della Sardegna, consentito grazie a un Decreto di Draghi e finanziato dalle nostre bollette. Servizio di Raffaella Regoli per Fuori dal Coro.

Evviva il green!

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SICCITÀ SI, SICCITÀ NO

In periodi recenti siamo stati testimoni di una propaganda allarmistica incessante da parte dei media e delle istituzioni su un aumento della siccità, attribuito al riscaldamento climatico causato dall'uomo. Vediamo ad esempio questo articolo. Il messaggio è chiaro: la siccità aumenta perché le emissioni di gas serra umane hanno contribuito massicciamente a riscaldare il pianeta, aggravando il problema.

Dalle immagini allegate, si evince – senza bisogno di ulteriori commenti – che si tratta di bugie.

Fonti:

➡️ NOAA/NCEI
➡️ Nature

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 BLITZ CINESE IN SARDEGNA: COMPRATI MILLE ETTARI DI TERRENI PER IL PIÙ GRANDE PARCO FOTOVOLTAICO D’EUROPA
Con un vero e proprio blitz finanziario, la Cina mette le mani su mille ettari di terreni nel nord Sardegna.
La più grande società fotovoltaica della Repubblica Popolare cinese, la Chint, ha acquistato da una compagine spagnola, la Enersid, il più imponente progetto solare mai pianificato in Italia e in Europa.
Il piano di "invasione" destinato a stravolgere la Nurra era stato svelato 4 mesi fa dal nostro giornale. Ieri la comunicazione alle Borse della vendita del progetto ai cinesi.
Allarme anche a Guspini a causa dei numerosi progetti agrivoltaici, progetti pronti a strappare territorio utile per lo sviluppo e l'economia.
La documentazione di "Green and Blue Su Soi Abc" (presentato da Sf Grid Parity I srl.), riferisce di pannelli pronti ad occupare oltre 250 ettari di terreno fra Guspini (162 ettari) e San Nicolò d'Arcidano (90 ettari nell'Oristanese).
Parte di questi futuri specchi agrivoltaici, capaci di sprigionare una potenza di 152,7 megawatt, rientrano in ambito costiero, siti di interesse comunitario, Zps e vicino alle rovine archeologiche dell'antica città di Neapolis, situata al limite meridionale del Golfo di Oristano. Le autorità locali non ci stanno e si preparano a dare battaglia. (Fonte: L'Unione Sarda)

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“Il Dr. Jan Kubicki ha guidato un gruppo di scienziati polacchi di fama mondiale per studiare l’impatto dell’aumento delle emissioni di CO2 sulle temperature globali della Terra. Tuttavia, non solo hanno scoperto che livelli più elevati di CO2 non fanno alcuna differenza, ma hanno anche dimostrato che semplicemente non è possibile che l’aumento del biossido di carbonio causi un aumento della temperatura. Kubicki e il suo team hanno recentemente pubblicato tre articoli che concludono tutti che l’atmosfera terrestre è già “satura” di anidride carbonica. Questa saturazione significa che, anche a livelli notevolmente aumentati di CO2, il “gas serra” non causerà un aumento delle temperature”.

Possiamo finirla con la farsa della CO2?

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➡️ Articolo originale
➡️ Lo studio

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BILL GATES VUOLE CREARE MUCCHE MIGLIORI

Lo ha detto veramente, non è uno scherzo. Secondo il “filantropo”, visto che alcune mucche emettono meno metano di altre, si potrebbero – attraverso la genetica e l'uso dell'IA – “fare mucche migliori” e creare carne “senza le mucche”. Per salvare il pianeta, naturalmente.

È davvero un peccato che Bill Gates non si confronti mai con gli scienziati cosiddetti “scettici”, che certamente avrebbero tantissime domande interessanti da porgli sui benefici di questi suoi importanti progetti. 😁

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PERCHÉ LE RINNOVABILI ATTUALI NON SONO LA SOLUZIONE

Le cosiddette tecnologie rinnovabili, presentate come fonte di energia pulita, non sono affatto rinnovabili né pulite e sono molto costose da implementare. Oltretutto, hanno una vita limitata, necessitano di continua manutenzione e devono essere sostituite dopo pochi anni. Servono infrastrutture enormi – a fronte di una produzione energetica insufficiente per la società moderna – i cui costi esorbitanti sono naturalmente a carico dei cittadini, generando impoverimento delle famiglie che si vedono aumentare tasse e bollette. Non risolvono il problema dell’inquinamento, perché per produrle è necessaria una grande quantità di materiali, l'estrazione e la lavorazione dei quali viene effettuata con macchinari ad idrocarburi, con metodi invasivi per il territorio ed estremamente inquinanti.

Praticamente, per inquinare meno dopo, si inquina molto di più prima (e dopo), investendo cifre colossali (a nostro carico) e devastando il territorio.

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