#blocchi #visualizzazione
BLOCCHI SPECCHIATI CON ALL'INTERNO TESTI
Indipendenetemente dal valore dela #variabile MIRRTEXT,
quando si specchia un blocco l'eventuale testo contenuto al suo interno viene effettivamente specchiato risultando illegibile.
Se si utilizza un attributo al posto del testo questo problema può essere aggirato.
BLOCCHI SPECCHIATI CON ALL'INTERNO TESTI
Indipendenetemente dal valore dela #variabile MIRRTEXT,
quando si specchia un blocco l'eventuale testo contenuto al suo interno viene effettivamente specchiato risultando illegibile.
Se si utilizza un attributo al posto del testo questo problema può essere aggirato.
#autocad #comandi
NON DIMENTICHIAMO RACCORDODIFF
Esiste anche questo comando. Quando si devono raccordare 2 oggetti non chiusi con un tratto curvo, se non è necessario utilizzare un ARCO, si può scegliere di utilizzare il comando RACCORDODIFF.
Il comando utilizza una SPLINE per raccordare gli estremi selezionati dei 2 oggetti.
La gestione delle SPLINE è sempre una seccattura ma dopo averla selezionata, tramite menù contestuale, si può convertire rapidamente in POLILINEA.
Attenzione: verificare che la #variabile DELOBJ abbia un valore maggiore di 0, altrimenti la SPLINE resta presente nel disegno coincidente con la POLILINEA.
NON DIMENTICHIAMO RACCORDODIFF
Esiste anche questo comando. Quando si devono raccordare 2 oggetti non chiusi con un tratto curvo, se non è necessario utilizzare un ARCO, si può scegliere di utilizzare il comando RACCORDODIFF.
Il comando utilizza una SPLINE per raccordare gli estremi selezionati dei 2 oggetti.
La gestione delle SPLINE è sempre una seccattura ma dopo averla selezionata, tramite menù contestuale, si può convertire rapidamente in POLILINEA.
Attenzione: verificare che la #variabile DELOBJ abbia un valore maggiore di 0, altrimenti la SPLINE resta presente nel disegno coincidente con la POLILINEA.
#autocad
OPZIONI DELLA RIGA DI COMANDO
Prima di avviare AutoCAD, è possibile specificare dei parametri aggiuntivi - noti come opzioni della riga di comando - che impostano il programma con certe modalità.
Queste opzioni vanno specificate nella stringa contenuta all'interno del collegamento sul desktop e che serve ad avviare il programma.
Tra le opzioni disponibili ci sono quelle per avviare AutoCAD con un determinato file modello (template), oppure per avviarlo con una determianta area di lavoro o profilo utente. E' possibile inoltre avviare AutoCAD con una opzione che esegue un file script (sequenze di comandi) all'avvio.
Di seguito Alcuni codici per le opzioni:
/t Avvia AutoCAD con un nuovo disegno basato sul file modello (.DWT) specificato: /t "base_x_2d.dwt"
/b Avvia AutoCAD con un file Script : /b "nome_script.scr"
/nohardware Disabilita l'accelerazione hardware
/nologo non mostra lo 'splash screen'
/p Imposta il profilo utente specificato : /p "nome_profilo" o "profile.arg"
/set Carica un file Sheet Set (.DST) : /set "nome_sheet_set.dst"
/w Imposta il nome dell'area di lavoro (workspace) desiderata: /w "Modellazione 3D"
Per sfruttare al meglio queste opzioni si potrebbero creare più collegamenti sul desktop - ognuno con opzioni diverse - al fine di avviare AutoCAD in base al tipo di lavoro da svolgere.
Nel video seguente vediamo un esempio.
Partendo dal collegamento originale si creano 2 copie e poi si personalizzano.
Nella 1a si imposta il richiamo di un file template "base_x_2d.dwt" che sarà utilizzato per eseguire i disegni 2D.
Nella 2a si setta tutto per il disegno 3d richiamando un nuovo file modello come base e una area di lavoro personalizzata costruita per lavorare al meglio in 3d.
Attenzione: se la schermata inizio (Start) è attiva alcune opzioni non vengono eseguite.
In questo caso è opportuno richiamare anche un profilo (/p) - precedentemente creato - in cui la schermata iniziale sia disabilitata (#variabile STARTUP = 0).
OPZIONI DELLA RIGA DI COMANDO
Prima di avviare AutoCAD, è possibile specificare dei parametri aggiuntivi - noti come opzioni della riga di comando - che impostano il programma con certe modalità.
Queste opzioni vanno specificate nella stringa contenuta all'interno del collegamento sul desktop e che serve ad avviare il programma.
Tra le opzioni disponibili ci sono quelle per avviare AutoCAD con un determinato file modello (template), oppure per avviarlo con una determianta area di lavoro o profilo utente. E' possibile inoltre avviare AutoCAD con una opzione che esegue un file script (sequenze di comandi) all'avvio.
Di seguito Alcuni codici per le opzioni:
/t Avvia AutoCAD con un nuovo disegno basato sul file modello (.DWT) specificato: /t "base_x_2d.dwt"
/b Avvia AutoCAD con un file Script : /b "nome_script.scr"
/nohardware Disabilita l'accelerazione hardware
/nologo non mostra lo 'splash screen'
/p Imposta il profilo utente specificato : /p "nome_profilo" o "profile.arg"
/set Carica un file Sheet Set (.DST) : /set "nome_sheet_set.dst"
/w Imposta il nome dell'area di lavoro (workspace) desiderata: /w "Modellazione 3D"
Per sfruttare al meglio queste opzioni si potrebbero creare più collegamenti sul desktop - ognuno con opzioni diverse - al fine di avviare AutoCAD in base al tipo di lavoro da svolgere.
Nel video seguente vediamo un esempio.
Partendo dal collegamento originale si creano 2 copie e poi si personalizzano.
Nella 1a si imposta il richiamo di un file template "base_x_2d.dwt" che sarà utilizzato per eseguire i disegni 2D.
Nella 2a si setta tutto per il disegno 3d richiamando un nuovo file modello come base e una area di lavoro personalizzata costruita per lavorare al meglio in 3d.
Attenzione: se la schermata inizio (Start) è attiva alcune opzioni non vengono eseguite.
In questo caso è opportuno richiamare anche un profilo (/p) - precedentemente creato - in cui la schermata iniziale sia disabilitata (#variabile STARTUP = 0).
#file #testi #variabili
CAMBIARE I FONT DEL DISEGNO VELOCEMENTE
Quando si ricevono più file di disegno da un altro ufficio e si desidera sostituire rapidamente i loro font con i propri, si può risolvere rapidamente il problema agendo con la #variabile FONTMAP e con la tabella di mappatura dei font.
La tabella di mappatura dei font è un file di testo chiamato Acad.fmp , situato in genere nella cartella C:\Utenti\User Name\AppData\Roaming\Autodesk\AutoCAD 20xx\Rxx.0\enu\Support
In questo file ad un nome di font corrisponde quello sostitutivo.
Il file è strutturato avendo una riga per ogni font da sostituire.
La sintassi è:
romant;romans.shx
cioè il CAD ogni volta che trova il font romant.shx lo sostituisce con romans.shx
Si potrebbe però creare un proprio file con estensione .fmp. senza necessità di modificare l'originale.
Dopo averlo creato basta richiamare la variabile FONTMAP ed indicare il nome del nostro nuovo file di mappatura .fmt, e poi chiudere e riaprire il disegno per ottenere la sostituzione dei font.
Volendo (forse è più comodo...) si può specificare il nome del file di mappatura font tramite il comando Opzioni > tab File > Nomi dei file dell'editor di testo,dizionario ed ei font > file di mappaggio dei font.
Quando avviene la sostituzione in fase di caricamento del file di disegno sulla linea di comando appare un messaggio tipo:
CAMBIARE I FONT DEL DISEGNO VELOCEMENTE
Quando si ricevono più file di disegno da un altro ufficio e si desidera sostituire rapidamente i loro font con i propri, si può risolvere rapidamente il problema agendo con la #variabile FONTMAP e con la tabella di mappatura dei font.
La tabella di mappatura dei font è un file di testo chiamato Acad.fmp , situato in genere nella cartella C:\Utenti\User Name\AppData\Roaming\Autodesk\AutoCAD 20xx\Rxx.0\enu\Support
In questo file ad un nome di font corrisponde quello sostitutivo.
Il file è strutturato avendo una riga per ogni font da sostituire.
La sintassi è:
nome_font_da_sostituire;nome_nuovo_fontPer esempio:
romant;romans.shx
cioè il CAD ogni volta che trova il font romant.shx lo sostituisce con romans.shx
Si potrebbe però creare un proprio file con estensione .fmp. senza necessità di modificare l'originale.
Dopo averlo creato basta richiamare la variabile FONTMAP ed indicare il nome del nostro nuovo file di mappatura .fmt, e poi chiudere e riaprire il disegno per ottenere la sostituzione dei font.
Volendo (forse è più comodo...) si può specificare il nome del file di mappatura font tramite il comando Opzioni > tab File > Nomi dei file dell'editor di testo,dizionario ed ei font > file di mappaggio dei font.
Quando avviene la sostituzione in fase di caricamento del file di disegno sulla linea di comando appare un messaggio tipo:
"Apertura di un file nel formato AutoCAD 2007/LT 2007.è proprio quanto avviene nel video seguente...
Sostituzione di [arial.ttf] con [gothice.shx].
Rigenerazione modello in corso."
#testi #variabili
SOSTITUZIONE DI FONT MANCANTI
Quando si crea uno stile di testo il font utilizzato non viene incorporato nel disegno ma è presente nelle cartelle dell'HD.
Se uno stile di testo necessita di un font non presente su un determinato PC (il file di disegno quindi è stato creato da qualche altra parte...) il CAD sostituisce il font mancante con il font simplex.shx.
Volendo si può imporre al CAD di utilizzare un determinato font anziché simplex.shx indicandolo con la #variabile FONTALT (Font alternativo).
Bisogna porre sempre attenzione ai font sostitutivi perché non sempre i caratteri hanno le stesse dimensioni.
Spesso si notano testi sbordare dalle mascherine o dalle tabelle.
In quei casi o provare un altro font sostitutivo o modificare il fattore di larghezza del testo.
SOSTITUZIONE DI FONT MANCANTI
Quando si crea uno stile di testo il font utilizzato non viene incorporato nel disegno ma è presente nelle cartelle dell'HD.
Se uno stile di testo necessita di un font non presente su un determinato PC (il file di disegno quindi è stato creato da qualche altra parte...) il CAD sostituisce il font mancante con il font simplex.shx.
Volendo si può imporre al CAD di utilizzare un determinato font anziché simplex.shx indicandolo con la #variabile FONTALT (Font alternativo).
Bisogna porre sempre attenzione ai font sostitutivi perché non sempre i caratteri hanno le stesse dimensioni.
Spesso si notano testi sbordare dalle mascherine o dalle tabelle.
In quei casi o provare un altro font sostitutivo o modificare il fattore di larghezza del testo.
#3D #comandi
PROIETTAGEOMETRIA
Questo comando di AutoCAD permette di proiettare delle forme 2D su delle superfici 3D o solidi 3D.
Il risultato della proiezione sono degli archi e linee che assumono la conformazione delle faccie su cui impattano.
Dopo aver selezionato le forme 2D da proiettare, il comando richiede la selezione del Solido o Superficie ed una delle 3 modalità di proiezione:
- Proietta in base all'UCS corrente (la proiezione avverrà seguendo la direzione dell'asse Z)
- Proietta in base alla vista (la proiezione avverrà seguendo la direzione dell'asse Z perpendicolare alla vista corrente)
- Proietta in base a 2 Punti (la proiezione avverrà nella direzione del vettore definito dai 2 punti).
Se si attiva il "Taglio Automatico", mettendo la #variabile SURFACEAUTOTRIM a 1 o cliccando sull'icona in Superficie > Proietta geometria > Taglio Automatico la proiezione crea un foro nel solido o superficie di destinazione.
PROIETTAGEOMETRIA
Questo comando di AutoCAD permette di proiettare delle forme 2D su delle superfici 3D o solidi 3D.
Il risultato della proiezione sono degli archi e linee che assumono la conformazione delle faccie su cui impattano.
Dopo aver selezionato le forme 2D da proiettare, il comando richiede la selezione del Solido o Superficie ed una delle 3 modalità di proiezione:
- Proietta in base all'UCS corrente (la proiezione avverrà seguendo la direzione dell'asse Z)
- Proietta in base alla vista (la proiezione avverrà seguendo la direzione dell'asse Z perpendicolare alla vista corrente)
- Proietta in base a 2 Punti (la proiezione avverrà nella direzione del vettore definito dai 2 punti).
Se si attiva il "Taglio Automatico", mettendo la #variabile SURFACEAUTOTRIM a 1 o cliccando sull'icona in Superficie > Proietta geometria > Taglio Automatico la proiezione crea un foro nel solido o superficie di destinazione.
#comandi
DIST e MISURAGEOM
I comandi DIST e MISURAGEOM servono a misurare una distanza tra 2 punti.
In entrambi esiste in realtà l'opzione per misurare una sequenza di punti e non solo tra 2.
Per attivare l'opzione "Più punti" a causa di una errata traduzione nella versione italiana di AutoCAD potreste aver bisogno di digitare "_m" (iniziale di More) per attivare l'opzione e non "P" :
La misura della distanza tra i 2 punti restituita è quella reale nello spazio .
Pertanto, se i punti hanno Z diverse, la loro distanza sarà diversa da quella proiettata sul piano XY.
Se quando si selezionano i punti si volesse ignorare la loro coordinata Z (considerandoli così come tutti giacenti sullo stesso piano ) impostare la #variabile ONSAPZ uguale a 1.
DIST e MISURAGEOM
I comandi DIST e MISURAGEOM servono a misurare una distanza tra 2 punti.
In entrambi esiste in realtà l'opzione per misurare una sequenza di punti e non solo tra 2.
Per attivare l'opzione "Più punti" a causa di una errata traduzione nella versione italiana di AutoCAD potreste aver bisogno di digitare "_m" (iniziale di More) per attivare l'opzione e non "P" :
...
Specificare secondo punto o [Più punti]: P
È richiesto un punto o la parola chiave di un'opzione.
Specificare secondo punto o [Più punti]: _m
Specificare secondo punto o [Più punti]:
...
si ha anche la possibilità di descrivere un arco di cui misurare la lunghezza.La misura della distanza tra i 2 punti restituita è quella reale nello spazio .
Pertanto, se i punti hanno Z diverse, la loro distanza sarà diversa da quella proiettata sul piano XY.
Se quando si selezionano i punti si volesse ignorare la loro coordinata Z (considerandoli così come tutti giacenti sullo stesso piano ) impostare la #variabile ONSAPZ uguale a 1.
Telegram
CAD semplice
#variabili
OSNAPZ
Se il valore di questa variabile è pari a 0, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti saranno restituiti con una coordinata Z pari a quella del punto selezionato.
Se il valore è uguale a 1, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti…
OSNAPZ
Se il valore di questa variabile è pari a 0, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti saranno restituiti con una coordinata Z pari a quella del punto selezionato.
Se il valore è uguale a 1, tutti i punti rilevati con l’OSNAP su oggetti…
#file #variabili
PERCORSO DEL FILE DWG
Capita a volte di avere la necessità di controllare il percorso del file che si sta editando o di doverlo memorizzare da qualche parte.
Nel menu contestuale che appare cliccando sulla 'linguetta' del nome del disegno, selezionando la voce
"Copia percorso file completo" si copia negli appunti un testo comprendente percorso+nome file.
All'interno del disegno una stringa quasi simile la si potrebbe ottenere visualizzando il valore della #variabile DWGPREFIX che contiene solo il percorso (drive + cartelle) senza nome file.
PERCORSO DEL FILE DWG
Capita a volte di avere la necessità di controllare il percorso del file che si sta editando o di doverlo memorizzare da qualche parte.
Nel menu contestuale che appare cliccando sulla 'linguetta' del nome del disegno, selezionando la voce
"Copia percorso file completo" si copia negli appunti un testo comprendente percorso+nome file.
All'interno del disegno una stringa quasi simile la si potrebbe ottenere visualizzando il valore della #variabile DWGPREFIX che contiene solo il percorso (drive + cartelle) senza nome file.
#3D #variabili
RIAPRENDO IL DISEGNO LA VISTA PROSPETTICA NELLE FINESTRE SCOMPARE
Ho trovato su un forum un quesito di un utente che si chiedeva perchè, riaprendo il disegno, nelle finestre in spazio carta la vista in 3D perdeva la prospettiva e si trasformava in una vista assonometrica.
Leggendo l'help di AutoCAD relativo alla #variabile PERSPECTIVE (quella che indica se in una vista è attiva la vista prospettica) ho scoperto (non lo sapevo) che se si salva il disegno in un formato di DWG precedente alla versione 2007 l'impostazione della variabile sopra citata viene impostata in automatico uguale a 0, attivando la vista assonometrica.
Quando la variabile PERSEPCTIVE è uguale a 1 invece la vista prospettica è attiva.
RIAPRENDO IL DISEGNO LA VISTA PROSPETTICA NELLE FINESTRE SCOMPARE
Ho trovato su un forum un quesito di un utente che si chiedeva perchè, riaprendo il disegno, nelle finestre in spazio carta la vista in 3D perdeva la prospettiva e si trasformava in una vista assonometrica.
Leggendo l'help di AutoCAD relativo alla #variabile PERSPECTIVE (quella che indica se in una vista è attiva la vista prospettica) ho scoperto (non lo sapevo) che se si salva il disegno in un formato di DWG precedente alla versione 2007 l'impostazione della variabile sopra citata viene impostata in automatico uguale a 0, attivando la vista assonometrica.
Quando la variabile PERSEPCTIVE è uguale a 1 invece la vista prospettica è attiva.
#file #variabili #comandi
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
I FILE .BAK
Nel CAD ad ogni salvataggio (comando SALVA) viene creato (o aggiornato se esiste già) il file di backup che rappresenta la versione del file in uso nello stato in cui si trovava prima dell'editing corrente.
Il file viene generato nella stessa cartella del file .dwg e avrà lo stesso nome ma estensione .bak.
Quindi il file di backup è una copia esatta del file di disegno prima dell'ultimo salvataggio.
Questi file sono utili per recuperare lo stato precedente del disegno, nel caso si siano commessi errori, cancellazioni o si abbiano dubbi riguardo delle modifiche involontarie in parti di disegno che non dovevano essere modificate.
In casi più rari, quando il file dwg non si riesce ad aprire perchè danneggiato, il file .bak potrebbe rappresentare l'unica salvezza.
Per aprire il file di Backup basta semplicemente cambiare la sua l'estensione: da .bak a .dwg.
Se nella cartella esiste già un file dwg con lo stesso nome bisognerà evidentememte modificare anche il nome oltre che l'estensione.
Negli Express Tools di AutoCAD esiste il comando MOVEBAK che consente di specificare il nome di una cartella nella quale - da quel momento - saranno indirizzati i file .BAK creati.
Questa può essere una tecnica per convogliare i file in una unica cartella cosi da poterli cancellare in un sol colpo, naturalmente quando si è finito il lavoro e si è pronti ad archiviarlo.
Per chi non volesse avere file .BAK può richiamare il comando Opzioni e nella scheda "Apri e Salva" rimuovere il segno di spunta dalla voce: "Crea copia di backup ad ogni salvataggio".
Lo stesso effetto lo si ottiene agendo sul valore della #variabile di sistema ISAVEBAK settata a 0.
#selezione #visualizzazione #variabili
SELEZIONE OGGETTI PRIVA DI GRIPS
Normalmente gli oggetti selezionati, prima di invocare un comando, evidenziano i loro GRIPS oltre ad assumere un colore più chiaro tipico dell'oggetto selezionato.
Se non appaiono i GRIPS è perche si sono selezionati un numero di oggetti che eccede un valore limite impostato nel programma oltre cui non devono essere evidenziati.
Tale valore esiste sia per rendere più rapida la selezione sia per non 'oscurare' con tanti grips altri oggetti vicini a quelli selezionati.
L'assenza dei Grips non è un problema quando si effettua una selezione tramite finestra , lazo o singola in quanto l'operatore sa in quale parte del disegno sta selezionando gli oggetti.
L'assenza dei Grips potrebbe essere invece sconveniente con un comando tipo SELECTSIMILAR (seleziona simile).
In questo caso magari si vuole conoscere dove si trovano altri oggetti simili e la semplice evidenziazione con colore chiaro - in disegni densi di oggettti - potrebbe non bastare a far percepire dove si trovano gli altri oggetti simili.
Per aumentare il valore limite, cioè il numero di oggetti selezionati con cui appaiono i Grips si usa il comando OPZIONI > scheda Selezione > Grips > "Limite selezione oggetti per visualizzazione grip" e si immette un valore numerico più alto.
In alternativa si può impostare un valore nella #variabile GRIPOBJLIIMIT
SELEZIONE OGGETTI PRIVA DI GRIPS
Normalmente gli oggetti selezionati, prima di invocare un comando, evidenziano i loro GRIPS oltre ad assumere un colore più chiaro tipico dell'oggetto selezionato.
Se non appaiono i GRIPS è perche si sono selezionati un numero di oggetti che eccede un valore limite impostato nel programma oltre cui non devono essere evidenziati.
Tale valore esiste sia per rendere più rapida la selezione sia per non 'oscurare' con tanti grips altri oggetti vicini a quelli selezionati.
L'assenza dei Grips non è un problema quando si effettua una selezione tramite finestra , lazo o singola in quanto l'operatore sa in quale parte del disegno sta selezionando gli oggetti.
L'assenza dei Grips potrebbe essere invece sconveniente con un comando tipo SELECTSIMILAR (seleziona simile).
In questo caso magari si vuole conoscere dove si trovano altri oggetti simili e la semplice evidenziazione con colore chiaro - in disegni densi di oggettti - potrebbe non bastare a far percepire dove si trovano gli altri oggetti simili.
Per aumentare il valore limite, cioè il numero di oggetti selezionati con cui appaiono i Grips si usa il comando OPZIONI > scheda Selezione > Grips > "Limite selezione oggetti per visualizzazione grip" e si immette un valore numerico più alto.
In alternativa si può impostare un valore nella #variabile GRIPOBJLIIMIT