Dopo la visita di Boris Johnson a Zelensky nessuno dovrebbe farsi illusioni che sia stata la Gran Bretagna a istigare l’operazione speciale russa. Il compito degli inglesi in questa fase della situazione in Ucraina è di far capitolare l’élite russa al nazismo, con le buone o con le cattive. (di Luciano Lago)

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A Mosca non si avverte alcuna crisi. Nessun effetto delle sanzioni. Nessuna disoccupazione. Nessun senzatetto per le strade. Inflazione minima.
Quanto era acuto il buon vecchio Lenin, primo modernista, quando pensava: “Ci sono decenni in cui non succede nulla; e ci sono settimane in cui succedono decenni”. Questo nomade globale che si rivolge a voi ha avuto il privilegio di trascorrere quattro settimane sorprendenti a Mosca, nel cuore di un crocevia storico, culminato con il vertice geopolitico Putin-Xi al Cremlino. (di Pepe Escobar)

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C’è ancora molta strada da fare e una guerra contro la NATO da vincere. Nel frattempo, in altre notizie, gli hacker di Hegemon fanno girare la voce che il Nord Atlantico si è trasferito nel Sud della Cina. Buonanotte e buona fortuna. (di Pepe Escobar)

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Il Presidente Xi Jinping ha detto al Presidente Putin, al termine del loro vertice dello scorso marzo a Mosca, che ci troviamo di fronte a “grandi cambiamenti mai visti in un secolo”, e ciò si applica direttamente al nuovo spirito che regna nell’Heartland. (di Pepe Escobar)

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Il manifesto degli swing state rileva che tutti sono membri del G-20 e “attivi sia nella geopolitica che nella geoeconomia” (davvero? Questa sì che è una notizia bomba). Quello che non dice è che tre di loro sono membri dei BRICS (Brasile, India, Sudafrica) e che gli altri tre sono seriamente candidati a far parte dei BRICS+: le delibere saranno messe in turbo nel prossimo vertice dei BRICS in Sudafrica ad agosto. (di Pepe Escobar)

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La BRI avanza lungo diversi corridoi di connettività terrestre – dalla Transiberiana al “corridoio di mezzo” lungo l’Iran e la Turchia e il Corridoio economico Cina-Pakistan (CPEC) fino al Mar Arabico. Nel frattempo, sul fronte delle vie d’acqua, la Via della Seta marittima offre una rete parallela dal sud-est della Cina al Golfo Persico, al Mar Rosso, alla Costa Swahili e al Mar Mediterraneo. (di Pepe Escobar)

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“Siamo stati costretti a cercare di porre fine alla guerra che l’Occidente ha iniziato nel 2014 con la forza delle armi. E la Russia porrà fine a questa guerra con la forza delle armi, liberando l’intero territorio dell’ex Ucraina dagli Stati Uniti e dai nazisti ucraini. Non ci sono altre opzioni. L’esercito ucraino degli Stati Uniti e della NATO sarà sconfitto, indipendentemente dai nuovi tipi di armi che riceverà dall’Occidente. Più armi ci saranno, meno ucraini e ciò che era l’Ucraina rimarranno. L’intervento diretto degli eserciti europei della NATO non cambierà il risultato. In questo caso, però, il fuoco della guerra coinvolgerà l’intera Europa. Sembra che gli Stati Uniti siano pronti anche a questo”.
In poche parole: tutto questo finirà solo alle condizioni della Russia e solo quando Mosca valuterà che tutti i suoi obiettivi sono stati raggiunti. Qualsiasi altra cosa è un pio desiderio. (di Pepe Escobar)

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Il 4 luglio, nel corso di un vertice a Nuova Delhi, l’Iran diventerà finalmente un membro a pieno titolo dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO).

Questa sarà una delle decisioni chiave del vertice, che si terrà in videoconferenza, insieme alla firma di un memorandum sul percorso della Bielorussia per diventare anch’essa uno Stato membro.
Parallelamente, il vice primo ministro russo Alexei Overchuk ha confermato che l’Iran e l’Unione economica eurasiatica (UEEA) guidata dalla Russia dovrebbero firmare un accordo di libero scambio (ALS) entro la fine del 2023.
L’accordo di libero scambio amplierà un accordo provvisorio che già riduce i dazi doganali su centinaia di categorie di merci. (di Pepe Escobar)

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Un rapporto speciale del 1978 di un team di investigatori guidati da Jeffrey Steinberg, Counterintelligence and Terrorism Editor della rivista Executive Intelligence Review, rivela l'identità di coloro che stanno dietro i "culti della morte" negli Stati Uniti e altrove nel mondo, installati attraverso l'intelligence britannica e legati all'uso di droghe, all'eutanasia, al terrorismo, alla guerra psicologica e al culto della morte in generale. Il culto che opera dietro tutti questi culti è l'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, noto anche come Cavalieri di Malta o Cavalieri Ospitalieri, la più prestigiosa organizzazione "segreta" dell'oligarchia dell'Europa occidentale, risalente ai Cavalieri Templari e all'XI secolo. cliniche della morte per i malati terminali fondate dall'Ordine nelle sue roccaforti a Cipro e Rodi. Con frasi come “diritto a morire”, “testamento biologico” e “morte dignitosa”, l'Ordine ha assunto la guida pubblica di un movimento che risale all'XI secolo. La "preoccupazione per i morenti" è il pretesto per forzare non solo l'accettazione e persino l'abbraccio della morte, ma i corollari dell'uso di droghe che uccidono la mente e la distruzione della moderna assistenza sanitaria e di tutte le altre forme di tecnologia. élite che promuovono lo spopolamento mondiale.

Il rapporto di EIR è ampio, quindi in questo articolo ci limitiamo a selezionare alcuni frammenti che descrivono le basi ideologiche e la funzione che questo culto e i suoi affiliati hanno nella società, in modo che il lettore possa metterli in relazione con le crisi fabbricate che sta andando attraverso il mondo guidato oggi dall'asse ultra-globalista. Il lettore che desidera approfondire dettagli come la formazione dei culti, i nomi delle persone coinvolte e le loro azioni specifiche nel processo di attuazione, il finanziamento, le sottotrame, ecc., può rivedere il rapporto completo in inglese sul portale Executive Intelligence. Revisione.

La metodologia di ricerca prevede l'analisi di quattro assi che convergono tra loro: 1). The Jones and His Temple File, che ripercorre il viaggio personale di Jones fino al suo reclutamento nella Fellowship of Reconciliation, fondata dai fabiani britannici. 2). La rete di agenzie private e ufficiali che hanno partecipato al progetto MK-Ultra della CIA, il progetto pilota sull'LSD che ha lanciato la controcultura e dove molti dei controllori di Jones sono stati addestrati per la prima volta nella scienza della creazione di sette. 3). Il movimento dell'ospedale o "hospice", il "diritto a morire" in moltitudine, e il suo legame con l'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e la filosofia di culto di "abbracciare la morte". 4). Il caso della California, dove tutto questo tessuto di cospirazione è stato installato come governo statale con conseguenze che ora producono titoli spaventosi in tutto il mondo.

La rete criptopolitica delle famiglie dell'aristocrazia europea coinvolte nel narcoterrorismo e la strategia della tensione nella guerra fredda

Un articolo sull'assassinio dell'ex Presidente del Consiglio italiano e di uno dei massimi esponenti della Democrazia Cristiana italiana, Aldo Moro, pubblicato nel 1978 dalla rivista Executive Intelligence Review (EIR) (1), ne traccia a grandi linee la struttura della rete criptopolitica delle famiglie dell'aristocrazia europea coinvolte nell'ondata di narcoterrorismo in Italia e della Strategia della tensione negli anni '70.

Siamo attualmente in una Nuova Guerra Fredda in cui gli attori criptopolitici non sono cambiati molto (stanno infatti promuovendo agende pianificate decenni fa e di origine millenaria), quindi le analogie storiche devono essere prese in considerazione con rigore metodologico.

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La dichiarazione della SCO ha chiarito che l’organismo multilaterale in espansione “non è diretto contro altri Stati e organizzazioni internazionali”. Al contrario, è “aperto a un’ampia cooperazione con loro in conformità con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, della Carta della SCO e del diritto internazionale, sulla base della considerazione degli interessi reciproci”. (di Pepe Escobar)

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Con l'aggiunta di due nuovi Stati membri africani, il vertice della scorsa settimana a Johannesburg che ha annunciato l'ampliamento dei BRICS 11 ha dimostrato ancora una volta che l'integrazione eurasiatica è inestricabilmente legata all'integrazione dell'Afro-Eurasia.

(di Pepe Escobar)

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