Le #Borseeuropee registrano rialzi e chiudono poco sotto i massimi di seduta.
Volatilità elevata oggi dove gli indici hanno seguito l'andamento di #Ubs, dopo il salvataggio di Credit Suisse (-55% il titolo a Zurigo): la prima banca elvetica, che comprerà CS per 3 miliardi di franchi (0,76 franchi per azione), come stabilito dall'accordo del we è partita in calo di 9 punti, è arrivata a perderne 12, quindi ha girato in positivo (+5,5%) terminando in aumento di circa un punto.
Ottimismo anche per #PiazzaAffari, con le banche che hanno avuto le performance migliori (Banco #Bpm +3,85%, #IntesaSanpaolo +3,74%, #Unicredit +2,44%), insieme alle utility :#A2a +5,71%, #Hera +3,38%, #Italgas +3,53%
Il gas naturale è sceso sotto quota 40 euro al megawattora, cosa che non succedeva dal gennaio del 2022.
#EURUSD a 1,072
#USDJPY a 131,60
Spread in calo a 187 punti, dopo avere toccato i 200 in avvio, con il rendimento decennale a 3,97%.
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Volatilità elevata oggi dove gli indici hanno seguito l'andamento di #Ubs, dopo il salvataggio di Credit Suisse (-55% il titolo a Zurigo): la prima banca elvetica, che comprerà CS per 3 miliardi di franchi (0,76 franchi per azione), come stabilito dall'accordo del we è partita in calo di 9 punti, è arrivata a perderne 12, quindi ha girato in positivo (+5,5%) terminando in aumento di circa un punto.
Ottimismo anche per #PiazzaAffari, con le banche che hanno avuto le performance migliori (Banco #Bpm +3,85%, #IntesaSanpaolo +3,74%, #Unicredit +2,44%), insieme alle utility :#A2a +5,71%, #Hera +3,38%, #Italgas +3,53%
Il gas naturale è sceso sotto quota 40 euro al megawattora, cosa che non succedeva dal gennaio del 2022.
#EURUSD a 1,072
#USDJPY a 131,60
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Nuovo rialzo per le #Borseeuropee che recuperano terreno e chiudono un’altra seduta brillante, dopo la schiarita di ieri a seguito della soluzione #Ubs (+12,38%) per #CreditSuisse (+6,78%).
A 🇺🇸Wall Street rimbalza First Republic Bank (+46,6%), mentre cresce l’attesa per quanto deciderà la Fed domani, al termine della sua riunione di politica monetaria.
Il mercato scommette su un rialzo di 25 pb, ma una parte di investitori crede che #Powell si prenderà una pausa di riflessione.
Prima della crisi bancaria si stimava un nuovo intervento di 50 pb.
Il clima generale e l’attesa di una Fed più soft pesa sul #dollaro. L’indice del biglietto verde è in perdita anche oggi.
#EURUSD a 1.07
#USDJPY a 132.51
In rialzo il petrolio, con #Brent al momento in progresso del 2% circa.
La ritrovata propensione al rischio danneggia il #GOLD che scambia a 1940 dollari l’oncia.
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A 🇺🇸Wall Street rimbalza First Republic Bank (+46,6%), mentre cresce l’attesa per quanto deciderà la Fed domani, al termine della sua riunione di politica monetaria.
Il mercato scommette su un rialzo di 25 pb, ma una parte di investitori crede che #Powell si prenderà una pausa di riflessione.
Prima della crisi bancaria si stimava un nuovo intervento di 50 pb.
Il clima generale e l’attesa di una Fed più soft pesa sul #dollaro. L’indice del biglietto verde è in perdita anche oggi.
#EURUSD a 1.07
#USDJPY a 132.51
In rialzo il petrolio, con #Brent al momento in progresso del 2% circa.
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Mentre le #borseeuropee viaggiano al ribasso, gli occhi sono puntati sull’apertura di Wall Street.
I mercati sono stati investiti da una pioggia di vendite sui titoli più rappresentativi del sistema bancario europeo.
Al centro della crisi c'è #DeutscheBank, sotto dell’13% nel pre-market USA, ma che nelle ultime settimane ha perduto più del 20 per cento del valore.
Volano i #CDS (Credit default swap): il premio per tutelarsi dal crack del più importante istituto tedesco (una forma di assicurazione per gli obbligazionisti di una società contro il suo fallimento) è schizzato stamane a 200 punti da 142, sollevando nuovamente preoccupazioni sulla salute del settore bancario europeo.
La First Republic Bank cede il 3%, mentre Western Alliance Zions Bancorporation e Fifth Third hanno perso più del 2%.
Anche le grandi banche non sono rimaste immuni dal nervosismo dei traders.
JPMorgan Chase e Bank of America sono scese del 2%.
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I mercati sono stati investiti da una pioggia di vendite sui titoli più rappresentativi del sistema bancario europeo.
Al centro della crisi c'è #DeutscheBank, sotto dell’13% nel pre-market USA, ma che nelle ultime settimane ha perduto più del 20 per cento del valore.
Volano i #CDS (Credit default swap): il premio per tutelarsi dal crack del più importante istituto tedesco (una forma di assicurazione per gli obbligazionisti di una società contro il suo fallimento) è schizzato stamane a 200 punti da 142, sollevando nuovamente preoccupazioni sulla salute del settore bancario europeo.
La First Republic Bank cede il 3%, mentre Western Alliance Zions Bancorporation e Fifth Third hanno perso più del 2%.
Anche le grandi banche non sono rimaste immuni dal nervosismo dei traders.
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Giornata tonica per le #borseeuropee, mentre Wall Street ha ridotto i guadagni dopo una partenza positiva.
Il rialzo sui mercati europei parte da #Zurigo +1,46%, con l'exploit di #Novartis (+7,%), grazie ai dati positivi nei test di una terapia utilizzata nella trattamento del tumore al seno.
Inoltre CS e l’acquirente Ubs mostrano progressi dello 0,71% e dello 0,81%, nel giorno in cui si è dimesso il presidente della Saudi National Bank (azionista di CS), i cui commenti hanno innescato la crisi del settore bancario europeo.
Le #banche sono generalmente positive, ma caute.
In un’intervista il presidente dell’Autorità bancaria europea
(#Eba) ha detto che il settore rimane molto vulnerabile dopo le misure adottate per arginare le conseguenze delle crisi di SVB e di CS.
L’aumento dei tassi di interesse d’altra parte continua a pesare sui mercati finanziari e l’Eba sta monitorando le perdite non realizzate nei bilanci delle banche.
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Il rialzo sui mercati europei parte da #Zurigo +1,46%, con l'exploit di #Novartis (+7,%), grazie ai dati positivi nei test di una terapia utilizzata nella trattamento del tumore al seno.
Inoltre CS e l’acquirente Ubs mostrano progressi dello 0,71% e dello 0,81%, nel giorno in cui si è dimesso il presidente della Saudi National Bank (azionista di CS), i cui commenti hanno innescato la crisi del settore bancario europeo.
Le #banche sono generalmente positive, ma caute.
In un’intervista il presidente dell’Autorità bancaria europea
(#Eba) ha detto che il settore rimane molto vulnerabile dopo le misure adottate per arginare le conseguenze delle crisi di SVB e di CS.
L’aumento dei tassi di interesse d’altra parte continua a pesare sui mercati finanziari e l’Eba sta monitorando le perdite non realizzate nei bilanci delle banche.
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Altra giornata verde per le #borseeuropee.
#PiazzaAffari chiude la quarta seduta consecutiva in rialzo e riconquista quota 27mila punti.
Le preoccupazioni dei giorni scorsi sulle banche sono passate in secondo piano e gli operatori attendono i dati di domani sull’#inflazione dell’🇪🇺eurozona e degli 🇺🇸Usa, da interpretare in ottica di politica monetaria.
La corsa dei prezzi rallenta in 🇪🇸Spagna (+3,3% dal 6% di febbraio) e in 🇩🇪Germania (+7,4%, da +8,7%), anche se qui il dato è superiore alle attese.
Persino la #Bce, nel suo nuovo Bollettino economico, pensa che l’inflazione nel blocco scenderà al 3% entro la fine del 2023, una previsione più bassa di un punto percentuale rispetto alle stime di dicembre.
L'#Euro si è rafforzato riconquistando la soglia di 1,09 dollari.
Il petrolio è in guadagno, con il #Brent in salita a 78,4 dollari al barile e il #Wti che mostra un progresso più robusto a 74,14 dollari al barile.
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#PiazzaAffari chiude la quarta seduta consecutiva in rialzo e riconquista quota 27mila punti.
Le preoccupazioni dei giorni scorsi sulle banche sono passate in secondo piano e gli operatori attendono i dati di domani sull’#inflazione dell’🇪🇺eurozona e degli 🇺🇸Usa, da interpretare in ottica di politica monetaria.
La corsa dei prezzi rallenta in 🇪🇸Spagna (+3,3% dal 6% di febbraio) e in 🇩🇪Germania (+7,4%, da +8,7%), anche se qui il dato è superiore alle attese.
Persino la #Bce, nel suo nuovo Bollettino economico, pensa che l’inflazione nel blocco scenderà al 3% entro la fine del 2023, una previsione più bassa di un punto percentuale rispetto alle stime di dicembre.
L'#Euro si è rafforzato riconquistando la soglia di 1,09 dollari.
Il petrolio è in guadagno, con il #Brent in salita a 78,4 dollari al barile e il #Wti che mostra un progresso più robusto a 74,14 dollari al barile.
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🇪🇺Giornata positiva per le #borseeuropee.
◾️Nel complesso è stata una settimana all’insegna degli acquisti per l’azionario, che si lascia alla spalle le tensioni bancarie che hanno caratterizzato il mese di marzo.
▪️In giornata sono stati diffusi i dati sui prezzi al consumo della zona 🇪🇺euro, in rallentamento al 6,9% annuo.
▪️Negli 🇺🇸Usa, l’indice core della spesa per consumi personali (l’indicatore preferito della Fed per misurare l’inflazione) ha rallentato leggermente al 5% annuo, alimentando le speranze di una pausa nel ciclo restrittivo.
▪️In 🇮🇹Italia, a marzo, l’inflazione è scesa al 7,7% dal 9,1% del mese precedente.
◾️ Filippo #Diodovich di Ig "Crediamo sia difficile ipotizzare che la #Bce possa prendersi una pausa nella lotta contro le pressioni inflazionistiche" mentre "per il prossimo meeting di maggio le probabilità di una pausa da parte della #Fed nel processo di rialzo dei tassi di interesse sono quasi al 50%, secondo i dati raccolti dal CME".
▪️Nel comparto obbligazionario, il rendimento del #Treasurybiennale resta in aera 4,1% e il #decennale si riduce leggermente al 3,52%.
#Spread Btp-Bund in lieve calo a 181 bp con il #decennaleitaliano al 4,13%.
▪️Sul Forex, #eurusd poco sotto quota 1,09, mentre il petrolio si dirige verso un aumento settimanale intorno all’9%, con il #Wti a 75 dollari/barile.
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◾️Nel complesso è stata una settimana all’insegna degli acquisti per l’azionario, che si lascia alla spalle le tensioni bancarie che hanno caratterizzato il mese di marzo.
▪️In giornata sono stati diffusi i dati sui prezzi al consumo della zona 🇪🇺euro, in rallentamento al 6,9% annuo.
▪️Negli 🇺🇸Usa, l’indice core della spesa per consumi personali (l’indicatore preferito della Fed per misurare l’inflazione) ha rallentato leggermente al 5% annuo, alimentando le speranze di una pausa nel ciclo restrittivo.
▪️In 🇮🇹Italia, a marzo, l’inflazione è scesa al 7,7% dal 9,1% del mese precedente.
◾️ Filippo #Diodovich di Ig "Crediamo sia difficile ipotizzare che la #Bce possa prendersi una pausa nella lotta contro le pressioni inflazionistiche" mentre "per il prossimo meeting di maggio le probabilità di una pausa da parte della #Fed nel processo di rialzo dei tassi di interesse sono quasi al 50%, secondo i dati raccolti dal CME".
▪️Nel comparto obbligazionario, il rendimento del #Treasurybiennale resta in aera 4,1% e il #decennale si riduce leggermente al 3,52%.
#Spread Btp-Bund in lieve calo a 181 bp con il #decennaleitaliano al 4,13%.
▪️Sul Forex, #eurusd poco sotto quota 1,09, mentre il petrolio si dirige verso un aumento settimanale intorno all’9%, con il #Wti a 75 dollari/barile.
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🔹Giornata incerta per le #borseeuropee.
Gli investitori sono tornati a interrogarsi sul futuro dell'economia, in seguito alla decisione dell'Opec+ di tagliare la produzione di #greggio.
Volano le quotazioni del petrolio e tornano i timori su una nuova impennata dell'inflazione.
#Milano sostenuta dai petroliferi #Saipem (+4,3%), #Eni (+4,1%) e #Tenaris (+3%), oltre a #Unicredit (+3%).
Ribassi per #Iveco (-2,7%), #Mps (-1,8%) e #Prysmian (-1,8%).
🔹Nell’🇪🇺eurozona il settore manifatturiero ha riportato un peggioramento, con l’indice #Pmi in calo a 47,3 punti.
🔹Holzmann #Bce ha affermato che un altro aumento di mezzo punto percentuale dei tassi è “ancora possibile”, se le turbolenze che hanno scosso il sistema bancario globale non peggiorano.
🔹Bullard #Fed sostiene che la decisione dell’OPEC+ di tagliare la produzione è stata inaspettata e che un aumento dei prezzi del petrolio potrebbe rendere più impegnativo il compito della Fed nel contrastare l’inflazione.
Gli investitori sono tornati a interrogarsi sul futuro dell'economia, in seguito alla decisione dell'Opec+ di tagliare la produzione di #greggio.
Volano le quotazioni del petrolio e tornano i timori su una nuova impennata dell'inflazione.
#Milano sostenuta dai petroliferi #Saipem (+4,3%), #Eni (+4,1%) e #Tenaris (+3%), oltre a #Unicredit (+3%).
Ribassi per #Iveco (-2,7%), #Mps (-1,8%) e #Prysmian (-1,8%).
🔹Nell’🇪🇺eurozona il settore manifatturiero ha riportato un peggioramento, con l’indice #Pmi in calo a 47,3 punti.
🔹Holzmann #Bce ha affermato che un altro aumento di mezzo punto percentuale dei tassi è “ancora possibile”, se le turbolenze che hanno scosso il sistema bancario globale non peggiorano.
🔹Bullard #Fed sostiene che la decisione dell’OPEC+ di tagliare la produzione è stata inaspettata e che un aumento dei prezzi del petrolio potrebbe rendere più impegnativo il compito della Fed nel contrastare l’inflazione.
🔻🔻🔻🔻🔻🔻
▪️Le #Borseeuropee chiudono con indici contrastati. Le vendite colpiscono soprattutto i titoli legati al ciclo economico (auto, costruzioni e industria) e gli investitori si spostano su utility, farmaceutica e tlc.
▪️#PiazzaAffari si è mossa in linea con le altre borse europee sulla scia dei dati Usa più deboli del previsto sull’occupazione privata a marzo, segno di un raffreddamento dell’economia, circostanza che potrebbe indurre la #Fed ad allentare la stretta monetaria.
▪️Il cinismo dei mercati finanziari ha trovato anche oggi la sua conferma: il titolo di #MediaForEurope (il nuovo nome di Mediaset in Borsa) ha chiuso in forte rialzo, con un +4,54, dopo la notizia del ricovero di Silvio Berlusconi in terapia intensiva cardiotoracica al San Raffaele.
Una parte degli investitori evidentemente già specula su un possibile epilogo tragico e sulla potenziale vendita del gruppo da parte degli eredi.
▪️Sul mercato valutario #EURUSD a 1,09
Petrolio in leggero calo: #Wti a 80,3 dollari al barile, #Brent a 84,7 dollari al barile.
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▪️#PiazzaAffari si è mossa in linea con le altre borse europee sulla scia dei dati Usa più deboli del previsto sull’occupazione privata a marzo, segno di un raffreddamento dell’economia, circostanza che potrebbe indurre la #Fed ad allentare la stretta monetaria.
▪️Il cinismo dei mercati finanziari ha trovato anche oggi la sua conferma: il titolo di #MediaForEurope (il nuovo nome di Mediaset in Borsa) ha chiuso in forte rialzo, con un +4,54, dopo la notizia del ricovero di Silvio Berlusconi in terapia intensiva cardiotoracica al San Raffaele.
Una parte degli investitori evidentemente già specula su un possibile epilogo tragico e sulla potenziale vendita del gruppo da parte degli eredi.
▪️Sul mercato valutario #EURUSD a 1,09
Petrolio in leggero calo: #Wti a 80,3 dollari al barile, #Brent a 84,7 dollari al barile.
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📊📊📊 LA GIORNATA 📊📊📊
Chiusura sostanzialmente positiva per le #borseeuropee. Si fa sentire l’effetto #inflazione, nonostante qualche modesto progresso.
🇬🇧Nel Regno Unito i prezzi al consumo sono tornati a salire a doppia cifra a marzo, rallentando meno delle attese, al 10,1% e mettendo ulteriore pressione alla BoE.
🇪🇺L’inflazione della zona euro si è confermata al 6,9%, con il dato core al 5,7%.
Di qui la previsione di un nuovo aumento dei tassi nella riunione della #Bce di maggio.
#GoldmanSachs è convinta che Francoforte non si fermerà prima di un ritocco al 3,75%.
🇮🇹 Il Ftse Mib non riesce a chiudere solo per un soffio sopra la soglia simbolica dei 28mila punti (superata durante la seduta), fermandosi vicino ai massimi dall'inizio del 2022.
🇪🇺Philip #Lane (capo economista della Banca centrale
europea) commenta: "se la situazione dei prezzi non cambia bisogna agire portando i tassi di interesse a un livello sufficientemente restrittivo e favorendo un periodo di crescita inferiore al trend attraverso un’azione sulla domanda.
Contrasteremo le pressioni inflazionistiche al di sopra dell’obiettivo a medio termine e garantiremo che la fase prolungata dell’inflazione al di sopra dell’obiettivo non si consolidi”.
🇺🇸Focus di giornata anche sui conti trimestrali negli Stati Uniti con i risultati di #MorganStanley che hanno segnalato un calo del 20% dell’utile netto a causa di un rallentamento dell’investment banking.
Vendite su #Netflix che perde circa il 4% a causa del numero di abbonati e delle prospettive sui ricavi sotto le attese.
Negativa anche #Tesla (-1.2%) dopo aver nuovamente tagliato i prezzi dei veicoli, prima dei risultati in uscita stasera.
Chiusura sostanzialmente positiva per le #borseeuropee. Si fa sentire l’effetto #inflazione, nonostante qualche modesto progresso.
🇬🇧Nel Regno Unito i prezzi al consumo sono tornati a salire a doppia cifra a marzo, rallentando meno delle attese, al 10,1% e mettendo ulteriore pressione alla BoE.
🇪🇺L’inflazione della zona euro si è confermata al 6,9%, con il dato core al 5,7%.
Di qui la previsione di un nuovo aumento dei tassi nella riunione della #Bce di maggio.
#GoldmanSachs è convinta che Francoforte non si fermerà prima di un ritocco al 3,75%.
🇮🇹 Il Ftse Mib non riesce a chiudere solo per un soffio sopra la soglia simbolica dei 28mila punti (superata durante la seduta), fermandosi vicino ai massimi dall'inizio del 2022.
🇪🇺Philip #Lane (capo economista della Banca centrale
europea) commenta: "se la situazione dei prezzi non cambia bisogna agire portando i tassi di interesse a un livello sufficientemente restrittivo e favorendo un periodo di crescita inferiore al trend attraverso un’azione sulla domanda.
Contrasteremo le pressioni inflazionistiche al di sopra dell’obiettivo a medio termine e garantiremo che la fase prolungata dell’inflazione al di sopra dell’obiettivo non si consolidi”.
🇺🇸Focus di giornata anche sui conti trimestrali negli Stati Uniti con i risultati di #MorganStanley che hanno segnalato un calo del 20% dell’utile netto a causa di un rallentamento dell’investment banking.
Vendite su #Netflix che perde circa il 4% a causa del numero di abbonati e delle prospettive sui ricavi sotto le attese.
Negativa anche #Tesla (-1.2%) dopo aver nuovamente tagliato i prezzi dei veicoli, prima dei risultati in uscita stasera.
#Borseeuropee poco mosse, che attendono indicazioni dalle trimestrali dei colossi tech Usa per valutare le condizioni di salute dell'economia americana e le prossime mosse di politica monetaria della Fed.
🇮🇹Segno meno per il listino milanese.
Tra i best performers di Milano, in evidenza #Stellantis (+2,29%), #BancoBPM (+2,22%), #Tenaris (+2,18%) e #Unicredit (+1,75%).
Vendite: #ERG -1,96%
#Leonardo -1,86%
#STMicroelectronics -1,82%
#Nexi -1,82%
🇪🇺Il governatore della Banca centrale belga (membro del consiglio direttivo Bce) Pierre #Wunsch in un'intervista al Financial Times ha sottolineato che i mercati stanno sottovalutando quanto ancora aumenterà il #costodeldenaro.
"E' possibile che a un certo punto i tassi sui depositi, attualmente al 3% dopo essere saliti di 350 punti da -0,50%, possano salire al 4% "
"Stiamo aspettando che la crescita dei salari e l'#inflazione core scendano - ha detto - insieme all'inflazione primaria, prima di poter arrivare al punto in cui possiamo fare una pausa"
🇮🇹Segno meno per il listino milanese.
Tra i best performers di Milano, in evidenza #Stellantis (+2,29%), #BancoBPM (+2,22%), #Tenaris (+2,18%) e #Unicredit (+1,75%).
Vendite: #ERG -1,96%
#Leonardo -1,86%
#STMicroelectronics -1,82%
#Nexi -1,82%
🇪🇺Il governatore della Banca centrale belga (membro del consiglio direttivo Bce) Pierre #Wunsch in un'intervista al Financial Times ha sottolineato che i mercati stanno sottovalutando quanto ancora aumenterà il #costodeldenaro.
"E' possibile che a un certo punto i tassi sui depositi, attualmente al 3% dopo essere saliti di 350 punti da -0,50%, possano salire al 4% "
"Stiamo aspettando che la crescita dei salari e l'#inflazione core scendano - ha detto - insieme all'inflazione primaria, prima di poter arrivare al punto in cui possiamo fare una pausa"
📊📊📊 LA GIORNATA 📊📊📊
🔸Le #borseeuropee chiudono oggi nuovamente in calo.
🔸I mercati sono nervosi anche per le riunioni delle banche centrali della prossima settimana e soppesano la stagione delle trimestrali per capire lo stato di salute dell’economia reale e le sue prospettive.
🔸Arretra #Parigi -0,86%, con i realizzi sui titoli del lusso, dopo il recente rally.
Convince poco la trimestrale di #Kering (-2,85%), "con trend in miglioramento lungo tutto il trimestre".
Lo rende noto la società che comprende, tra gli altri, marchi come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga.
🔸In sofferenza il settore bancario, con la californiana #FirstRepublicBank che aggiorna il suo minimo storico, dopo aver lasciato sul terreno quasi metà del suo valore nella seduta precedente.
Al momento però la difficile situazione non sta contagiando altre banche regionali americane.
🔸#PacWestBancorp (+14%) ha comunicato che i depositi si sono stabilizzati alla fine di marzo e che c’e’ stato un “buon rimbalzo” ad aprile, allentando le preoccupazioni sulla salute del settore dopo la crisi scatenata lo scorso mese dalle chiusure di Silicon Valley Bank e Signature Bank.
🔸Forex, #Eurusd resta sopra quota 1,10 mentre il petrolio (#Brent) rimane in area 80 dollari al barile, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Eia.
A mercati chiusi verranno pubblicati i risultati di #Meta.
🔸Le #borseeuropee chiudono oggi nuovamente in calo.
🔸I mercati sono nervosi anche per le riunioni delle banche centrali della prossima settimana e soppesano la stagione delle trimestrali per capire lo stato di salute dell’economia reale e le sue prospettive.
🔸Arretra #Parigi -0,86%, con i realizzi sui titoli del lusso, dopo il recente rally.
Convince poco la trimestrale di #Kering (-2,85%), "con trend in miglioramento lungo tutto il trimestre".
Lo rende noto la società che comprende, tra gli altri, marchi come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga.
🔸In sofferenza il settore bancario, con la californiana #FirstRepublicBank che aggiorna il suo minimo storico, dopo aver lasciato sul terreno quasi metà del suo valore nella seduta precedente.
Al momento però la difficile situazione non sta contagiando altre banche regionali americane.
🔸#PacWestBancorp (+14%) ha comunicato che i depositi si sono stabilizzati alla fine di marzo e che c’e’ stato un “buon rimbalzo” ad aprile, allentando le preoccupazioni sulla salute del settore dopo la crisi scatenata lo scorso mese dalle chiusure di Silicon Valley Bank e Signature Bank.
🔸Forex, #Eurusd resta sopra quota 1,10 mentre il petrolio (#Brent) rimane in area 80 dollari al barile, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Eia.
A mercati chiusi verranno pubblicati i risultati di #Meta.
Le #borseeuropee chiudono la seduta tutte in 'rosso' con cali vicini al 2%.
A far precipitare gli indici, oltre al ribasso di🇺🇸 Wall Street, è il crollo del petrolio oltre il 4% a causa dei dubbi sulla tenuta della domanda mondiale di energia.
🇮🇹 #PiazzaAffari, acquisti su #Campari (+2,6%), #STM (+1,5%) e #Prysmian (+0,9%)
Vendite su #Saipem (-7,3%), #Tenaris (-5,4%) ed #Eni (-4,2%)
Forex: #EURUSD oscilla in area 1,1 e USDJPY scivola a 136,5.
Le quotazioni del greggio (#Brent) segnano un ribasso del 4,5% a 75,7 dollari al barile.
Siamo in attesa delle delibere della 🇺🇸#Fed, che domani annuncerà un rialzo dei tassi di 25 punti base.
Una decisione scontata dai mercati, che si focalizzeranno principalmente sulle aspettative per i mesi successivi.
Giovedì invece toccherà alla 🇪🇺#Bce, anche se sullo sfondo si moltiplicano i segnali di rallentamento dell'economia europea, con il peggioramento degli indici #Pmi manifatturieri e la risalita dell'#inflazione annua nell'area euro: +7% ad aprile.
A far precipitare gli indici, oltre al ribasso di🇺🇸 Wall Street, è il crollo del petrolio oltre il 4% a causa dei dubbi sulla tenuta della domanda mondiale di energia.
🇮🇹 #PiazzaAffari, acquisti su #Campari (+2,6%), #STM (+1,5%) e #Prysmian (+0,9%)
Vendite su #Saipem (-7,3%), #Tenaris (-5,4%) ed #Eni (-4,2%)
Forex: #EURUSD oscilla in area 1,1 e USDJPY scivola a 136,5.
Le quotazioni del greggio (#Brent) segnano un ribasso del 4,5% a 75,7 dollari al barile.
Siamo in attesa delle delibere della 🇺🇸#Fed, che domani annuncerà un rialzo dei tassi di 25 punti base.
Una decisione scontata dai mercati, che si focalizzeranno principalmente sulle aspettative per i mesi successivi.
Giovedì invece toccherà alla 🇪🇺#Bce, anche se sullo sfondo si moltiplicano i segnali di rallentamento dell'economia europea, con il peggioramento degli indici #Pmi manifatturieri e la risalita dell'#inflazione annua nell'area euro: +7% ad aprile.