🇮🇹🇮🇹Prosegue la fase di rallentamento dell'economia internazionale caratterizzata dalle forti pressioni inflazionistiche e dal cambio di intonazione delle politiche economiche.
Nel primo trimestre, il #Pil italiano ha segnato una marginale contrazione legata dal lato dell'offerta a una flessione dell'attività dei servizi e dal lato della domanda a un apporto negativo della componente estera.
La crescita acquisita per l'anno corrente è del 2,2%. È quanto ha rilevato #Istat nella sua nota mensile relativa ad aprile.
Ad aprile, l'#inflazione ha segnato una prima decelerazione, interrompendo la fase di progressivi aumenti in corso da nove mesi. Il differenziale inflazionistico con l'area euro si è ampliato a favore dell'Italia.
L'incertezza sull'evoluzione dell'economia italiana rimane elevata.
Nel primo trimestre, il #Pil italiano ha segnato una marginale contrazione legata dal lato dell'offerta a una flessione dell'attività dei servizi e dal lato della domanda a un apporto negativo della componente estera.
La crescita acquisita per l'anno corrente è del 2,2%. È quanto ha rilevato #Istat nella sua nota mensile relativa ad aprile.
Ad aprile, l'#inflazione ha segnato una prima decelerazione, interrompendo la fase di progressivi aumenti in corso da nove mesi. Il differenziale inflazionistico con l'area euro si è ampliato a favore dell'Italia.
L'incertezza sull'evoluzione dell'economia italiana rimane elevata.
#ISTAT 🇮🇹
Ad ottobre cala fiducia, per i consumatori è ai minimi da maggio 2013:
📌Fiducia consumatori a 90,1 punti
(Consenso: 94 punti
Precedente: 94,8 punti)
📌Fiducia imprese manifatturiere, 4° calo consecutivo: 104,5 punti
(Previsione: 100 punti
Precedente: 105,1 punti)
Ad ottobre cala fiducia, per i consumatori è ai minimi da maggio 2013:
📌Fiducia consumatori a 90,1 punti
(Consenso: 94 punti
Precedente: 94,8 punti)
📌Fiducia imprese manifatturiere, 4° calo consecutivo: 104,5 punti
(Previsione: 100 punti
Precedente: 105,1 punti)
🇮🇹 #PiazzaAffari termina la seduta sulla parità, in una giornata di generale debolezza per i mercati europei.
Pochi gli spunti, anche a causa della prima giornata del lungo ponte, che a #Milano è iniziato oggi con Sant'Ambrogio.
Sul fronte macroeconomico, l'#Istat ha comunicato che le vendite al dettaglio in Italia hanno registrato a ottobre una flessione che riguarda sia i beni alimentari che i non alimentari.
#Amplifon +2%,
#Hera +2,38% e #Diasorin +0,94%.
Deboli #Saipem (-3,71%) e #Tenaris (-2,17%).
Nel resto del listino #BrunelloCucinelli è balzata del 9,84% grazie alla revisione al rialzo delle stime sul 2022.
Ancora in rosso la #Juventus (-3,52%), mentre si attende di capire quali potranno essere le conseguenze sportive delle vicende giudiziarie che hanno colpito il club bianconero.
Male #Technoprobe (-6,12%), penalizzata dalla guidance più cauta sui prossimi mesi.
Pochi gli spunti, anche a causa della prima giornata del lungo ponte, che a #Milano è iniziato oggi con Sant'Ambrogio.
Sul fronte macroeconomico, l'#Istat ha comunicato che le vendite al dettaglio in Italia hanno registrato a ottobre una flessione che riguarda sia i beni alimentari che i non alimentari.
#Amplifon +2%,
#Hera +2,38% e #Diasorin +0,94%.
Deboli #Saipem (-3,71%) e #Tenaris (-2,17%).
Nel resto del listino #BrunelloCucinelli è balzata del 9,84% grazie alla revisione al rialzo delle stime sul 2022.
Ancora in rosso la #Juventus (-3,52%), mentre si attende di capire quali potranno essere le conseguenze sportive delle vicende giudiziarie che hanno colpito il club bianconero.
Male #Technoprobe (-6,12%), penalizzata dalla guidance più cauta sui prossimi mesi.
#PiazzaAffari chiude poco sopra la parità prima della pausa natalizia.
Il Ftse Mib termina con un guadagno dello 0,27% a 23.877 punti.
Acquisti soprattutto su #TelecomItalia (+2,4%), in attesa di sviluppi sulla rete, #Iveco (+2%) e #Leonardo (+2,05%), che si è aggiudicata un contratto da 690 milioni di euro dal Dipartimento della Difesa Nazionale Canadese per il programma di ammodernamento ed espansione della flotta di elicotteri Cormorant.
Vendite invece su #Ferrari (-0,8%) e #Stm (-0,75%).
Sull’obbligazionario, #spread Btp-Bund poco mosso a 210 punti base, con il rendimento del #decennale italiano poco sotto il 4,5%.
I dati #Istat hanno evidenziato a dicembre il secondo miglioramento consecutivo del clima di fiducia dei consumatori (da 98,1 a 102,5) e delle imprese (da 106,5 a 107,8).
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Il Ftse Mib termina con un guadagno dello 0,27% a 23.877 punti.
Acquisti soprattutto su #TelecomItalia (+2,4%), in attesa di sviluppi sulla rete, #Iveco (+2%) e #Leonardo (+2,05%), che si è aggiudicata un contratto da 690 milioni di euro dal Dipartimento della Difesa Nazionale Canadese per il programma di ammodernamento ed espansione della flotta di elicotteri Cormorant.
Vendite invece su #Ferrari (-0,8%) e #Stm (-0,75%).
Sull’obbligazionario, #spread Btp-Bund poco mosso a 210 punti base, con il rendimento del #decennale italiano poco sotto il 4,5%.
I dati #Istat hanno evidenziato a dicembre il secondo miglioramento consecutivo del clima di fiducia dei consumatori (da 98,1 a 102,5) e delle imprese (da 106,5 a 107,8).
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🇮🇹#ITALIA
🔹Il clima di #fiducia delle #imprese aumenta per il terzo mese consecutivo raggiungendo un livello superiore alla media del periodo gennaio-dicembre 2022.
L’aumento dell’indice (da 107,9 a 109,1) - spiega l'#ISTAT - è trainato dal comparto dei servizi e da quello dell’industria.
🔹Il clima di fiducia dei #consumatori torna a diminuire (da 102,5 a 100,9) dopo due mesi consecutivi di crescita, soprattutto a causa di "un’evoluzione negativa delle opinioni sulla situazione personale".
L'istituto di statistica sottolinea che tutte le componenti dell'indice di fiducia dei consumatori sono in peggioramento eccetto le aspettative sulla situazione economica generale e quelle sulla disoccupazione.
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🔹Il clima di #fiducia delle #imprese aumenta per il terzo mese consecutivo raggiungendo un livello superiore alla media del periodo gennaio-dicembre 2022.
L’aumento dell’indice (da 107,9 a 109,1) - spiega l'#ISTAT - è trainato dal comparto dei servizi e da quello dell’industria.
🔹Il clima di fiducia dei #consumatori torna a diminuire (da 102,5 a 100,9) dopo due mesi consecutivi di crescita, soprattutto a causa di "un’evoluzione negativa delle opinioni sulla situazione personale".
L'istituto di statistica sottolinea che tutte le componenti dell'indice di fiducia dei consumatori sono in peggioramento eccetto le aspettative sulla situazione economica generale e quelle sulla disoccupazione.
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#Istat🇮🇹
A dicembre 2022 occupazione in ripresa: +37.000 su mese (+0,2%), +334.000 su anno (+1,5%).
Cala per fascia 25-34enni
Tasso disoccupazione resta invariato al 7,8%, disoccupazione giovanile cala al 22,1% (-0,5%), diminuiscono gli inattivi (-0,4% pari a -54mila)
A dicembre 2022 occupazione in ripresa: +37.000 su mese (+0,2%), +334.000 su anno (+1,5%).
Cala per fascia 25-34enni
Tasso disoccupazione resta invariato al 7,8%, disoccupazione giovanile cala al 22,1% (-0,5%), diminuiscono gli inattivi (-0,4% pari a -54mila)
🇮🇹Nel mese di febbraio 2023, l'#Istat stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,2% su base mensile e del 9,1% su base annua, da +10,0% nel mese precedente.
La stima preliminare era +9,2 per cento.
A febbraio, dunque, commenta l'Istat, si consolida la fase di rapido rallentamento dell'inflazione
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La stima preliminare era +9,2 per cento.
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🇮🇹ITALIA
L’indice dei prezzi al consumo su base annuale ha evidenziato un 7,6%.
L’#Istat ha commentato:
“A marzo prosegue la fase di rapido rientro dell’#inflazione (scesa a +7,6%), guidata dalla dinamica dei prezzi dei Beni Energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata (entrambe in netto calo su base congiunturale).
Emergono inoltre, nonostante il permanere delle tensioni al rialzo nel comparto dei Beni alimentari non lavorati e dei Servizi, segnali di esaurimento della fase di accelerazione che, nei mesi scorsi, aveva caratterizzato la dinamica dei prezzi di ampi settori del paniere.”
L’indice dei prezzi al consumo su base annuale ha evidenziato un 7,6%.
L’#Istat ha commentato:
“A marzo prosegue la fase di rapido rientro dell’#inflazione (scesa a +7,6%), guidata dalla dinamica dei prezzi dei Beni Energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata (entrambe in netto calo su base congiunturale).
Emergono inoltre, nonostante il permanere delle tensioni al rialzo nel comparto dei Beni alimentari non lavorati e dei Servizi, segnali di esaurimento della fase di accelerazione che, nei mesi scorsi, aveva caratterizzato la dinamica dei prezzi di ampi settori del paniere.”