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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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#Amazon, #Meta, #Alphabet, #Tesla e #Nvidia hanno perso un valore di mercato combinato di 2,67 trilioni di dollari negli ultimi 12 mesi.
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📊📊  La performance dell'S&P 500 nel primo trimestre del 2023  📊📊

🔹L'indice ha avuto un 2022 tumultuoso, chiudendo l'anno in calo del 18%, la peggiore performance dal 2008.
Ma è aumentato del 7,5% durante il primo trimestre del 2023.

Le azioni #Nvidia hanno registrato un incredibile rendimento del 90% in tre mesi.

#Apple e #Microsoft hanno guadagnato rispettivamente il 27% e il 21% nello stesso periodo di tempo.
#Meta è aumentato del 76%, continuando il suo rimbalzo dopo essere sceso al minimo di otto anni nel novembre 2022.

🔹Sette dei 10 peggiori performer dell'indice all'inizio del 2023 sono #banche o società finanziarie.
Il video mostra l'effetto a catena sul mercato dopo il crollo delle banche regionali a marzo e la conseguente disfatta che ha portato l'intero settore a perdere il 5,6% dall'inizio dell'anno.
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Mercati, Siegel:  l’IA spinge il rally dei grandi titoli tech

#Nvidia che punta ai mille miliardi di market cap grazie ai microchip per l’IA.
L’intelligenza artificiale si candida a essere uno dei market mover del 2023? L’analisi di Jeremy #Siegel, prof. alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania
📊📊 LA GIORNATA📊📊

🔹L'apertura negativa della sessione di trading a 🇺🇸Wall Street ha ulteriormente amplificato la cautela degli investitori nel corso del pomeriggio, portando le principali 🇪🇺#BorseEuropee a chiudere con notevoli perdite.

🔹La giornata di oggi è stata caratterizzata da una serie di eventi significativi, tra cui il sorprendente declassamento del rating degli Stati Uniti da parte di Fitch (da AAA a AA+), la robusta situazione occupazionale negli USA e la pubblicazione dei risultati trimestrali da valutare sia in Europa che in America.

🔹Sotto il profilo macroeconomico, mentre si attende il rapporto completo sull'occupazione che sarà reso pubblico venerdì, i dati #ADP mostrano che l'incremento degli occupati nel settore privato è superiore alle previsioni.

Questo andamento può essere interpretato in due modi: da un lato, indica che l'economia statunitense sta resistendo al rischio di una recessione;
dall'altro, suggerirebbe che la #Fed potrebbe trovare ragioni per continuare ad aumentare i tassi di interesse.

🔹Nel settore azionario, le "megacap", tra cui #Tesla, #Nvidia, #Meta e #Apple (che presenterà i risultati finanziari domani), stanno registrando un calo nell'intervallo dall'1,6% al 5,6%.

🔹In questo scenario di incertezza, sale l'indice del dollaro $DXY che si propone anche come bene rifugio.



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L'Europa chiude contrastata.

🇺🇸A New York #Nvidia, 3,03%, riduce i guadagni dopo aver toccato la quotazione record in avvio a 502,66 dollari per oltre 1200 miliardi di capitalizzazione.

🔹Gli investitori sono ora focalizzati sul simposio annuale di Jackson Hole, iniziato oggi e che terminerà sabato 26.

🔹 Jerome #Powell e Christine #Lagarde interverranno domani, anche se molti pensano che non ci sarà nulla di nuovo nella retorica dei due banchieri, con i dati macro che, nel loro complesso, si offrono a letture differenti.

🔹Probabilmente la #Fed rafforzerà il messaggio di scelte basate sui dati, manifestando però la necessità di tenere i tassi alti più a lungo di quanto sperato dai mercati.

🔹Il presidente della Fed di Philadelphia prevede tassi d’interesse stabili per il resto dell’anno: “sarà possibile tagliare i tassi nel 2024, se l’inflazione sarà scesa”.

🔹L'ex presidente della Fed Bank di St. Louis, James #Bullard, ha affermato che una nuova accelerazione dell’economia statunitense potrebbe comportare costi di finanziamento più elevati.



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Utili netti pari a 6,2 miliardi di dollari, un sobrio +843%. E tanto per gradire, un bel buyback da 25 miliardi di dollari. Tutto grazie all'intelligenza artificiale. #Nvidia è la nuova Tesla. Al cubo. Nulla può andare storto. Sky is the limit. Standard Chartered non la pensa così, però. Alla luce di quei numeri, la banca ritiene che gli investitori dovrebbero ricordarsi della lezione che la corsa impazzita di #Cisco negli anni Novanta impartì al mercato. Ovvero, il cammino di un'azienda può essere enormemente differente da quello del titolo. Ovviamente, Cisco non crollò dalla sera alla mattina. E Nvidia potrebbe rivelarsi un affarone e durare il tempo necessario a far esplodere la prossima bolla tech. Il problema sta tutto nella strumentalità sistemica del motore immobile che ha garantito all'azienda questi risultati: l'intelligenza artificiale. La quale è qualcosa più della next big thing per chi investe: di fatto, ha garantito la rottura di un altro path storico di correlazione. Se fino ad oggi il Nasdaq era andato in tandem con la liquidità della FED, patendo correzioni a ogni QT più o meno ufficiale, questa volta proprio l'esplosione del fenomeno AI ha permesso il decouple dell'indice tecnologico. Insomma, l'orwelliana pietra filosofale è contrafforte di sistema. E si sa, i contrafforti devono reggere pesi e pressioni enormi. E se il tempo ne mostra la solidità, gli incidenti di percorso rischiano di minarne anzitempo il processo di consolidamento. Perché non bastano utili a 8.5x su base annua per incorporare nei multipli un intero universo di unicorni. Oltretutto, strafatti di metanfetamine. E se a ogni start-up che nasce si contrappone un report sul potenziale distruttivo dell'AI nel mercato del lavoro, nessuno può dire quanto la strada possa essere totalmente in discesa. Ma cosa potrebbe innescare un drastico calo, stante quei numeri da Fantasilandia? La politica. Un dibattito, più o meno concreto nelle finalità operative, su eventuali limitazioni nell'uso di quello strumento tanto potente da rivelarsi potenzialmente distruttivo sarebbe in grado di operare un "effetto crypto" su un settore già in preda a leverage e multipli impazziti. Come il dibattuto sui divieti verso Bitcoin e soci ha innescato furiose sell-off, così un Congresso in cerca di consenso sul fronte occupazionale potrebbe cominciare un festival delle chiacchiere che metterebbe in fuga parecchi pesci nello stagno. Idem in sede UE. Ma, soprattutto, Nvidia con i suoi numeri rappresenta un paradigma. Quello del perfetto capro espiatorio che si unisce incestuosamente con l'agnello sacrificale. Tradotto, se dovesse servire un shock prêt-à-porter per tagliare i tassi e tornare all'alluvione di liquidità e al drenaggio di bilancio intossicati, Nvidia rappresenterebbe il candidato ideale per uno scossone one-off. Chiassoso, manipolabile e mediatico al punto giusto.

Mauro Bottarelli - Giornalista freelance
Nvidia Insider Trading Alert 🚨

Il CEO di #Nvidia Jensen Huang ha venduto azioni #NVDA per un valore di altri 27 milioni di dollari. Nell’ultima settimana ha venduto azioni per un valore di quasi 100 milioni di dollari.


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📊Titolo Nvidia $NVDA -3,51%, in questo momento, dopo un'apertura di mercato in forte Gap Down.

#Nvidia continua ad occupare le prime pagine dei giornali con i suoi progetti sull’intelligenza artificiale, mentre gli 🇺🇸Stati Uniti si preparano a intensificare l’embargo sulla tecnologia dei semiconduttori nei confronti della Cina.

Il governo statunitense ha reso noti i piani per bloccare le spedizioni in Cina dei chip di intelligenza artificiale più avanzati progettati da Nvidia e altri, citando minacce militari.

Le nuove sanzioni si estendono a diversi Paesi, tra cui Iran e Russia, e mettono nella lista nera i progettisti cinesi di chip Moore Thread e Biren, come riporta Reuters.

Nel frattempo, le aziende taiwanesi che si occupano di test e i fornitori di schede sonda, pianificano in anticipo la lotta contro le restrizioni più severe imposte dagli Stati Uniti ai produttori di chip cinesi e contro il declassamento dei processori AI H800 di Nvidia, come riporta Digitimes.
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Nvidia, $NVDA +220% in borsa da inizio anno:
sale l’attesa per le trimestrali.

#Nvidia chiude la stagione dei conti a 🇺🇸Wall Street: stasera, martedì 21 novembre a mercati americani CHIUSI, i numeri del colosso dei chip che a inizio settimana ha toccato massimi mai visti prima.
🔹Oggi tutti focalizzati sugli #NFP, il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti (14.30 ora italiana).

▪️Ieri il Nasdaq guidato dall'intelligenza artificiale, ha contribuito a migliorare il sentiment generale in vista dei dati di oggi.
Il guadagno del 7% di #Google è arrivato dopo l'impressionante lancio del prodotto Gemini AI, con #Nvidia che ha similmente preso una spinta enorme.

🔹Il recente ottimismo su una potenziale serie di tagli dei tassi nel 2024 ha visto il #Nasdaq guadagnare quasi il 14% dal minimo di fine ottobre, appena sei settimane fa.

▪️Oggi vedremo finalmente la disoccupazione raggiungere il 4% per la prima volta dall'inizio del 2022?

▪️In un contesto di raffreddamento dell'inflazione negli Stati Uniti, i mercati scontano che la Fed abbia terminato il suo ciclo di inasprimento, prevedendo tagli dei tassi di interesse già a marzo.

🔹Con una probabilità del 64% (secondo il FedWatch Tool di CME Group) che la #Fed tagli i tassi di almeno 125 punti base l'anno prossimo, i rialzisti sperano di vedere segnali di debolezza economica.


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"#Bubble #Tech": La Vera #Inflazione è Su Questo Termine!

💬 Negli ultimi anni non è MAI stato prodotto un numero così elevato di articoli o semplici menzioni, diffusi da ogni genere di media, con oggetto “Bubble Tech”, vale a dire quel monito di una bolla tecnologica starebbe per scoppiare. 🚀

🔍 Questo mi costringe di tornare a parlare di uno dei titoli nel quale si identifica l’Intelligenza Artificiale: #Nvidia. 🧠

📈 BF P/E (Blended Forward Price-to-Earnings): Questo numero ci dice quanto gli investitori sono disposti a pagare per ogni dollaro di utili attesi. Attualmente è 35,80, la media storica degli ultimi 5 anni è 39,7, quindi il P/E attuale è più basso del 10%, suggerendo che il titolo è oggettivamente meno costoso rispetto alla sua media storica.

💰 BF EV/EBITDA (Blended Forward Enterprise Value-to-Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization): Questa è una misura di quanto gli investitori valutano l'intera attività in relazione ai suoi guadagni di base. Il valore attuale di 30,3 è inferiore del 12% rispetto alla media storica di 34,5.

🧐 BF EV/EBIT (Blended Forward Enterprise Value-to-Earnings Before Interest and Taxes): Simile al EV/EBITDA, ma prende in considerazione solo gli utili prima degli interessi e delle tasse. Un calo del 14% rispetto alla media storica indica anche qui una valutazione “meno cara”.

🚗 BF EV/Rev (Blended Forward Enterprise Value-to-Revenue): Questo rapporto confronta il valore totale dell'azienda con i suoi ricavi totali. Qui vediamo un aumento del 32% rispetto alla media storica, suggerendo che il titolo, in termini di ricavi, potrebbe essere diventato più costoso.

🏠 LF P/BV (Last Fiscal Price-to-Book Value): Indica il rapporto tra il prezzo dell'azione e il valore contabile per azione dell'azienda. Un incremento del 127% rispetto alla media storica è significativo e suggerisce che il titolo è più costoso ora rispetto al passato in base al suo valore contabile di oggi.

📉 Il grafico mostra qualcosa che ha dell’incredibile: il rapporto P/E nel tempo. Possiamo vedere che il P/E si è mosso al di sopra e al di sotto della media storica, ma attualmente, nonostante performance strabilianti, è ancora al di sotto della media ed infinitamente lontano dai massimi storici. Ciò indica che il titolo è meno costoso ora rispetto al passato. 📊

🔚 In conclusione, la maggior parte delle metriche di valutazione mostra che il titolo oggi è meno costoso rispetto alla sua media storica degli ultimi cinque anni, questo potrebbe indicare che ci sono aspettative di crescita del fatturato o che il mercato valuta l'attività stessa a un premio più alto ora rispetto al passato. 📈
Nuovo crollo di #Nvidia del 9,5%, che trascina con sé l'intero mercato, senza una ragione apparente.

Si è discusso di un ISM leggermente inferiore alle aspettative, ma questo da solo non sembra sufficiente a giustificare tali movimenti.

Settembre è generalmente un mese difficile, e il taglio dei tassi annunciato dalla FED potrebbe aver scatenato una reazione di "sell the fact".

Molti osservano anche l'inversione della curva dei rendimenti, che sta tornando a una pendenza positiva. In passato, ciò ha coinciso con ribassi del mercato. Sarà così anche questa volta, o i mercati ignoreranno ancora una volta il segnale?

Tutto dipende dall'andamento dell'economia, in particolare dal mercato del lavoro. In passato, il mercato scendeva quando la curva tornava positiva, a seguito di tagli dei tassi mirati a contrastare una recessione.

Nel contesto attuale, la visione prevalente è quella di un atterraggio morbido, con tassi tagliati in un contesto di disinflazione controllata. In questo scenario, i mercati non dovrebbero necessariamente crollare.

Ci troviamo comunque su un percorso molto stretto, dove il mercato diventa estremamente sensibile ai dati sul mercato del lavoro. Si inizia oggi con i JOLTS e si prosegue venerdì con un report sul mercato del lavoro potenzialmente decisivo.