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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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Il costo dell'assicurazione contro l'insolvenza di #creditsuisse rimane ad un livello elevato anche dopo l'impegno di liquidità della #BNS. La banca prenderà in prestito fino a 50 miliardi di franchi svizzeri dalla BNS, ma il prezzo del CDS a 5 anni rimane superiore a 1000pb, il che significa che per assicurare 10.000€ in CS paper devi pagare 1.000€
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#CreditSuisse, dagli arabi no ad altro cash
Il calo? Solo un attimo di panico

Saudi National Bank  #SNB aveva detto ieri che, in qualità di primo azionista dell’istituto elvetico, non avrebbe messo altro cash.

Poi Ammar Al Khudairy, presidente SNB, motiva il brusco sell-off come un momento di panico del mercato
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Il governo svizzero conferma l'acquisizione di #CreditSuisse da parte di #UBS e afferma che "il fallimento di una banca sistematicamente importante a livello globale avrebbe causato turbolenze economiche irreparabili".

- UBS acquista Credit Suisse per CHF 3 miliardi in azioni
- Il governo offre una garanzia di 9 miliardi di franchi per eventuali perdite
- La banca centrale svizzera fornisce una garanzia di liquidità di CHF 100 miliardi
- Il Consiglio federale opera con il diritto d'urgenza
Circa 17 miliardi di dollari di obbligazioni più rischiose del #CreditSuisse saranno spazzati via dopo l'accordo con UBS.

Questa obbligazione AT1 denominata in dollari, quotata a circa 90 centesimi all'inizio del mese, è ora scambiata a 3 centesimi di dollaro.

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#Lagarde, Bce: se le banche avranno bisogno, noi le aiuteremo.

La #Bce è pronta a rispondere per preservare la stabilità finanziaria nell'area euro.
Così la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento al Parlamento europeo tranquillizza dopo i casi di #Svb e #CreditSuisse
Nuovo rialzo per le #Borseeuropee che recuperano terreno e chiudono un’altra seduta brillante, dopo la schiarita di ieri a seguito della soluzione #Ubs (+12,38%) per #CreditSuisse (+6,78%).

A 🇺🇸Wall Street rimbalza First Republic Bank (+46,6%), mentre cresce l’attesa per quanto deciderà la Fed domani, al termine della sua riunione di politica monetaria.

Il mercato scommette su un rialzo di 25 pb, ma una parte di investitori crede che #Powell si prenderà una pausa di riflessione.
Prima della crisi bancaria si stimava un nuovo intervento di 50 pb.

Il clima generale e l’attesa di una Fed più soft pesa sul #dollaro. L’indice del biglietto verde è in perdita anche oggi.

#EURUSD a 1.07
#USDJPY a 132.51


In rialzo il petrolio, con #Brent al momento in progresso del 2% circa.

La ritrovata propensione al rischio danneggia il #GOLD che scambia a 1940 dollari l’oncia.


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Il presidente del Consiglio di vigilanza della Bce, Andrea #Enria, sottolinea oggi le differenze nella Ue e ribadisce l’importanza della gerarchia su chi paga il conto in caso di crisi.
"La posizione di capitale delle banche vigilate dalla Bce è solida".

Anticipando alcuni dati fotografati a fine 2022, non ancora pubblicati, Enria ha indicato che al 31 dicembre il CET1 era pari al 15,3% e il tasso di copertura della liquidità al 161%.

“La #solidità dei bilanci delle banche è stata un fattore cruciale per superare le turbolenze che si sono manifestate sui mercati finanziari nelle ultime settimane”, ha aggiunto Enria, rilevando che con tassi di interesse più alti le banche devono “gestire in modo proattivo il rischio di tasso, i finanziamenti e il rischio di liquidità”.

Per ciò che concerne il salvataggio di #CreditSuisse, Ernia ha ribadito che “il quadro dei creditori che devono essere esposti a perdite in caso di crisi di una banca è importante. Noi nell’Ue crediamo che occorra seguire una gerarchia appropriata, la quale deve essere il più possibile rispettata nell’orchestrare la risoluzione.”

Tale gerarchia prevede di “distribuire le #perdite innanzitutto sugli azionisti”, mentre nel caso di Credit Suisse questi ultimi sono stati risparmiati e gli obbligazionisti che hanno comprato bond subordinati – le Additional Tier 1 Capital Note – hanno visto il proprio investimento azzerato.


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🇪🇺I listini europei chiudono oggi in rialzo sulla spinta dei guadagni asiatici e l’avvio verde di Wall Street.

▪️A sostenere la propensione al rischio è il rally dei titoli tech, tra il boom di #Alibaba (+12,23% a Hong Kong), dopo l’annuncio della divisione in sei unità potenzialmente quotabili e le previsioni della tedesca #Infineon (+2,67%) sul secondo trimestre 2023 e in generale sull’intero anno.
A Zurigo +1,19%, si mettono in luce #Ubs +3,69% e #CreditSuisse +4,01%, dopo il ritorno a sorpresa di Sergio Ermotti come AD di UBS.

▪️L’attenuarsi dei timori per le banche sta riportando l’attenzione sulla politica monetaria e sui dati macro, in attesa dell’#inflazione dell’eurozona - domani - e del deflatore #Pce in uscita venerdì, che probabilmente detterà le prossime mosse della #FED nella riunione di maggio.

▪️Focus anche sugli interventi di alcuni funzionari della Fed e su un discorso di Christine #Lagarde in programma venerdì. Dopo il caos banche, i mercati hanno iniziato a prezzare uno o più tagli dei tassi giù quest’anno ma molti operatori ritengono che si tratti di una previsione troppo ottimistica.



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#UBS aveva già messo gli occhi su #CreditSuisse (CS) per una possibile acquisizione nel 2016.

▪️A dirlo è il CEO del leader bancario elvetico Sergio Ermotti, che è anche tornato sull'integrazione del ramo svizzero dell'ex concorrente, definendola l'opzione migliore.

▪️La direzione di UBS seguiva dunque la situazione dell'istituto rivale da anni. «Eravamo preoccupati perché sapevamo che CS applicava un modello di business sbagliato», ha affermato il manager oggi ai domenicali «Le Matin Dimanche» e «SonntagsZeitung».

➡️ Il ticinese ha inoltre aggiunto che si voleva impedire l'acquisizione da parte di una banca straniera.

▪️Riguardo al peso di UBS dopo l'acquisizione di CS, #Ermotti ha assicurato che il semplice fatto di essere grandi non significa che la banca sia più pericolosa per la Svizzera. «Al contrario, penso che la piazza finanziaria sia diventata più sicura e solo se faremo tutto giusto ci saranno utili supplementari grazie alla fusione».

Fonte: Corriere del Ticino
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➡️ Joumanna Bercetche di Cnbc riporta i numeri dell’ultima trimestrale di #Ubs e la previsione dell’ad Ermotti sul 2024.

🔹Per la prima volta da quasi 6 anni a questa parte UBS chiude un trimestre, il terzo del 2023, in rosso per 785 milioni di dollari a fronte di utili per 1,73 mld nello stesso periodo del 2022.

🔹A pesare sui risultati di bilancio, nonostante la precedente ottima semestrale, l’integrazione in corso di #CreditSuisse.

🔹“E’ stato un trimestre sfidante – commenta il Ceo, Sergio #Ermotti – con grandi incertezze, ulteriore deterioramento del contest geopolitico e rapidi cambiamenti nelle previsioni economiche: nonostante questo siamo rimasti focalizzati sul cliente, abbiamo avuto una solida performance e la nostra capitalizzazione rimane forte“.