Il presidente del Consiglio di vigilanza della Bce, Andrea #Enria, sottolinea oggi le differenze nella Ue e ribadisce l’importanza della gerarchia su chi paga il conto in caso di crisi.
"La posizione di capitale delle banche vigilate dalla Bce è solida".
Anticipando alcuni dati fotografati a fine 2022, non ancora pubblicati, Enria ha indicato che al 31 dicembre il CET1 era pari al 15,3% e il tasso di copertura della liquidità al 161%.
“La #solidità dei bilanci delle banche è stata un fattore cruciale per superare le turbolenze che si sono manifestate sui mercati finanziari nelle ultime settimane”, ha aggiunto Enria, rilevando che con tassi di interesse più alti le banche devono “gestire in modo proattivo il rischio di tasso, i finanziamenti e il rischio di liquidità”.
Per ciò che concerne il salvataggio di #CreditSuisse, Ernia ha ribadito che “il quadro dei creditori che devono essere esposti a perdite in caso di crisi di una banca è importante. Noi nell’Ue crediamo che occorra seguire una gerarchia appropriata, la quale deve essere il più possibile rispettata nell’orchestrare la risoluzione.”
Tale gerarchia prevede di “distribuire le #perdite innanzitutto sugli azionisti”, mentre nel caso di Credit Suisse questi ultimi sono stati risparmiati e gli obbligazionisti che hanno comprato bond subordinati – le Additional Tier 1 Capital Note – hanno visto il proprio investimento azzerato.
➡️ Segui 3ST Finanza&Mercati
Telegram | Community | YouTube | Instagram
"La posizione di capitale delle banche vigilate dalla Bce è solida".
Anticipando alcuni dati fotografati a fine 2022, non ancora pubblicati, Enria ha indicato che al 31 dicembre il CET1 era pari al 15,3% e il tasso di copertura della liquidità al 161%.
“La #solidità dei bilanci delle banche è stata un fattore cruciale per superare le turbolenze che si sono manifestate sui mercati finanziari nelle ultime settimane”, ha aggiunto Enria, rilevando che con tassi di interesse più alti le banche devono “gestire in modo proattivo il rischio di tasso, i finanziamenti e il rischio di liquidità”.
Per ciò che concerne il salvataggio di #CreditSuisse, Ernia ha ribadito che “il quadro dei creditori che devono essere esposti a perdite in caso di crisi di una banca è importante. Noi nell’Ue crediamo che occorra seguire una gerarchia appropriata, la quale deve essere il più possibile rispettata nell’orchestrare la risoluzione.”
Tale gerarchia prevede di “distribuire le #perdite innanzitutto sugli azionisti”, mentre nel caso di Credit Suisse questi ultimi sono stati risparmiati e gli obbligazionisti che hanno comprato bond subordinati – le Additional Tier 1 Capital Note – hanno visto il proprio investimento azzerato.
➡️ Segui 3ST Finanza&Mercati
Telegram | Community | YouTube | Instagram