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Von der Leyen pensa ad uno stop al petrolio di Mosca, ma slitta quello al carbone

Stiamo già lavorando molto duramente al prossimo pacchetto di sanzioni. Continuiamo a preparare con gli Stati membri il prossimo passo, e al momento stiamo guardando al petrolio, per essere in grado di preparare una graduale eliminazione del petrolio” della Russia.

➡️ Nel frattempo si è però saputo che si va verso uno slittamento dell’inizio dell’embargo per l’import di carbone.

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"Ora l’Europa ha deciso di mettere fine a questa dipendenza e crediamo che lo farà. Ma servono passi graduali, alternative. Gli Usa faranno la loro parte con l’aumento delle forniture di Gnl. Ma questo ci dice anche quanto sia importante accelerare la transizione alle rinnovabili”;

ha dichiarato ieri il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

#UE #USA #Russia

-The Dome
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USA sospende le normali relazioni commerciali e le importazioni di petrolio, gnl e carbone con la Russia

Ieri il Senato statunitense americano ha votato all’unanimità, 100 a 0, due provvedimenti contro la Russia, annunciati a marzo dal presidente americano Joe Biden:

1️⃣ —> Il primo per sospendere le normali relazioni commerciali tra Stati Uniti e Mosca
2️⃣ —> il secondo per ratificare il divieto sulle importazioni di petrolio, gnl e carbone russi.

Il bando scatta però a fine aprile e nel frattempo anche le raffinerie statunitensi continuano a ricevere barili dalla Russia.

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Sta di fatto che per ora i flussi di denaro, circa un miliardo di euro al giorno, che i paesi Ue versano a Mosca per l’acquisto di idrocarburi non ha subito variazioni.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

#UE #USA #Russia

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50esimo giorno di guerra e le sanzioni proseguono, che effetto hanno avuto al momento?

L'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) ha pubblicato gli effetti delle sanzioni occidentali, sono efficaci? L'istituto ha premesso che solo ⅓ delle sanzioni economiche imposte nella storia ha raggiunto i suoi obiettivi, nel caso della Russia:

• Il 19% dei paesi hanno deciso di sanzionare i russi, questi paesi compongono il 59% del PIL globale.
• L'export russo ha subito un danno totale del 7% (1%USA, 2%UK, 4%UE) rispetto ai livelli pre-invasione.
• Il divieto di esportare prodotti di lusso ed High Tech colpisce il 12% delle importazioni russe, importazioni che si ridurranno in maniera autonoma vista la perdita di PIL attesa al -9%.
• Il 63% delle aziende straniere hanno abbandonato il paese, il 17% ha deciso di rimanere, il 12% di prendere tempo prima di una decisione e l'8% di ridurre la propria attività, la metà di chi ha preso provvedimenti drastici (31,5%) ha "solo" sospeso la produzione mantenendo comunque un piede in Russia.
• Mentre le aziende canadesi, inglesi ed americane escono dal paese quelle europee sono meno disposte a farlo, il 68% e 64% delle aziende francesi ed italiane hanno scelto di non abbandonare la Russia, secondi solo ai cinesi con il 70% di attività rimaste. (Grafico 1)
Il 40% delle riserve valutarie di Mosca sono state bloccate con lo SWIFT facendole rimanere l'equivalente di 83 miliardi di dollari detenuti in yuan, 133 miliardi in oro ed il restante in altre valute, inizialmente riuscì comunque ad attingere alle riserve in dollari per rispettare 5 scadenze di debito sovrano giunte a maturazione tra metà marzo ed i primi di aprile.

L'istituto ha evidenziato i buchi ed i punti critici presenti, non essendoci delle sanzioni secondarie nei confronti di chi non decide di sanzionare la Russia pur bloccando un mercato pari al 59% del PIL globale la Russia può semplicemente ampliarsi nel restante 41% dirottando i propri prodotti lì e cambiando i suoi partner, fino allo scorso anno il 49% ed il 3% del greggio era acquistato da UE ed USA, lo stesso greggio che ora costa 34$ in meno del BRENT e che viene parzialmente dirottato verso altre nazioni asiatiche, riguardo il boicottaggio del petrolio russo (7Mln di barili al giorno) il segretario generale OPEC afferma che il cartello non sarà in grado di compensare il calo dell'offerta di petrolio russo al mercato mondiale.
È vero che l'Export ha avuto un calo del 7% ma osservando i grafici (grafico 2) riguardo l'export in europa di petrolio e gas vedremo che resta a livelli più alti rispetto allo scorso anno, è bastato un calo del 20-25% sulla fornitura lo scorso inverno per far lievitare i prezzi, prezzi che tutt'ora restano alti, considerando che il 51% dell'export appartenga al settore energetico e che questo non sia stato aggredito dalle sanzioni (il carbone vale solo il 3,5% dei ricavi) ci porta a concludere che la Russia può facilmente raggirare i blocchi.

Che effetto ha avuto tutto ciò su di noi?

L'inflazione americana ha toccato l'8,5% e la FED si è già attivata per alzare i tassi visti i buoni dati sulla disoccupazione (3,8%), situazione differente per l'Eurozona in cui si ha il 7,5% d'inflazione (italia 7%) ma che non può permettersi politiche restrittive con la disoccupazione al 6,8%.

• La crescita dell'intera economia globale è stata rivista, il WTO si attende una crescita degli scambi del 3% contro i 4,7% attesi oltre ad una ripresa economica del 2,8% invece che del 4,1%.

La crescita italiana cala dal 4% atteso all'1,9% attuale ed 1,6% per il 2023, Confindustria afferma che se il conflitto durerà per tutto il 2022 la crescita si ridimensionerà a +1,6% e +1% nel 2023 mentre se si estende al dicembre 2023 si avrà l'1,5% nel 2022 e -0,1% al 2023.

• Il Rincaro energetico per le imprese comporterà 68 miliardi di spese in più, il gas attualmente si trova a costare 105€/Mwh contro i 20€/Mwh dell'aprile scorso (grafico 3)

Fonte: ISPI, Istat, Ansa, Skytg, MilanoFinanza

#Russia #UE #USA #Guerra #Inflazione #PIL

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Ue: tagliate stime di crescita dell'Italia

Le stime di crescita dell'Italia vengono tagliate dalla Commissione europea:

• è previsto che il Pil scenda al 2,4% nel 2022 e all'1,9% nel 2023
• a febbraio si era stimato rispettivamente al 4,1% e al 2,3%

Positivo, invece, il debito pubblico: dal 150,8% del 2021, si prevede un calo al 147,9% quest'anno e al 146,8% nel 2023.

Negativa la disoccupazione che l'UE stima aumenti fino al 9,5% in Italia.

Fonte: Tgcom24

#Italia #UE #PIL

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🇪🇺🇮🇹 Ue: tagliate stime di crescita dell'Italia Le stime di crescita dell'Italia vengono tagliate dalla Commissione europea: • è previsto che il Pil scenda al 2,4% nel 2022 e all'1,9% nel 2023 • a febbraio si era stimato rispettivamente al 4,1% e al 2,3%…
Dichiarazioni della Commissione europea 💬

"L'economia italiana ha avuto una buona navigazione nel prolungamento della pandemia di Covid-19 nel 2021, quando il prodotto reale ha avuto un rimbalzo del 6,6%. Tuttavia, l'aumento dei prezzi e le strozzature dell'offerta hanno iniziato a pesare sull'attività industriale nella seconda metà del 2021, mentre i prezzi dell'energia in rapido aumento hanno intaccato il potere d'acquisto delle famiglie".

"Il Pil reale ha subito una contrazione nel primo trimestre del 2022 e le prospettive a breve termine rimangono modeste, poiché le ripercussioni economiche dell'aggressione dell'esercito russo contro l'Ucraina hanno inciso negativamente sul sentimento economico e hanno aggravato gli ostacoli all'espansione esistenti".

"L'economia dovrebbe tornare a un percorso di espansione più sostenuto il prossimo anno, grazie agli investimenti finanziati dal Rrf"

Fonte: Tgcom24

#Italia #UE #PIL

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Ue sempre più divisa su Ucraina: Italia, Ungheria e Cipro chiedono tregua

Italia e Ungheria hanno esortato la Ue a chiedere esplicitamente un cessate-il-fuoco in Ucraina e colloqui di pace con la Russia, entrando in contrasto con altri Stati membri determinati a mantenere una linea dura con Mosca.

La bozza della dichiarazione conclusiva del vertice previsto il 30 e 31 maggio, descrive l'Unione europea come "inamovibile nel suo impegno ad aiutare l'Ucraina ad esercitare il suo diritto intrinseco all'autodifesa contro l'aggressione russa".

In una riunione dei diplomatici Ue di venerdì scorso, l'ambasciatore italiano ha proposto modifiche al testo affermando che dovrebbe fare riferimento ai colloqui di pace e definire un cessate-il-fuoco immediato come uno dei primi obiettivi della Ue.

I Paesi baltici e la Polonia sono tra i più forti sostenitori di una linea dura e la Lettonia ha sollecitato un maggiore sostegno militare.

Fonte: Reuters

#UE #Italia #Guerra

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L'unità dell'UE sulle sanzioni russe "inizia a sgretolarsi", afferma il ministro tedesco

I leader dell'UE si incontreranno lunedì e martedì per discutere un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che potrebbe includere anche un embargo petrolifero e un programma volto ad accelerare la fine della dipendenza dai combustibili fossili, compreso il gas russo.

"Dopo l'attacco della Russia all'Ucraina, abbiamo visto cosa può accadere quando l'Europa è unita. In vista del vertice di domani, speriamo che continui così. Ma sta già iniziando a sgretolarsi di nuovo", ha detto Habeck, ministro tedesco.

Venerdì, i paesi europei si sono affrettati a raggiungere un accordo per bloccare le consegne via mare di petrolio russo. Tuttavia, le hanno consentite tramite oleodotto, in modo tale da raggiungere un compromesso con l'Ungheria.

Fonte: Reuters

#Germania #UE #Sanzioni

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🇷🇺🇪🇺🇩🇪 Ridotta la fornitura del 40% per Nord Stream I La Federazione Russa in giornata ha ridotto del 40% la fornitura di gas destinata per il gasdotto tedesco Nord Stream I. La capacità di fornire Gas all'Europa è stata ridotta a 100 milioni di metri cubi…
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Rischi di mancate forniture in Europa dopo l'esplosione dell'impianto di produzione di gas GNL in Texas

L' azienda statunitense Freeport LNG, il secondo più grande operatore dell'export USA di GNL, annuncia il 9 giugno l'interruzione della produzione di gas GNL per 3 settimane in seguito ad un'esplosione nell'impianto avvenuta il giorno precedente.

Subito dopo i mercati energetici sono divampati aumentando di 1/5 il prezzo del gas europeo, dato che i trader hanno temuto la diminuzione delle forniture statunitensi parallelamente a quella delle forniture russe.

L' impianto provvede alla lavorazione del 20% del gas GNL statunitense e può lavorare 2.1 miliardi di piedi cubi di gas al giorno e a massimo regime può esportare 15 milioni di tonnellate all'anno.

Nel mese di Marzo, 21 navi cargo per il trasporto del gas GNL si sono rifornite presso l'impianto in questione trasportando 64 miliardi di piedi cubi di gas verso l'Europa, la Sudcorea e la Cina. Dallo stesso impianto si sono rifornite 15 navi nel mese di Febbraio e 19 nel mese di Gennaio.

Le principali aziende acquirenti sono BP, Total Energies, Osaka Gas, Jera e SK secondo le fonti della Freeport.

Invece i principali Paesi acqurenti sono Francia, UK, Turchia e Olanda. Secondo gli analisti il 70% delle forniture mensili negli ultimi mesi sono state acquistate dall'UE e lo UK.

Con lo stop delle forniture in 3 settimane si parla dell'interruzione della fornitura di 940.000 tonnellate di GNL,o 13 navi cargo, se si parla di dimensioni medie, che possono trasportare 70.000 tonnellate secondo Alex Froley, analista presso ICIS, un'azienda specializzata nell'analisi dei mercati energetici.

2 giorni fa la Freeport ha annunciato che la ripresa della produzione può riprendere solo nel tardo 2022.

Fonte: The Guardian,Reuters

#Usa #Uk #UE #GNL

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Sempre meno gas russo in Europa

Negli ultimi giorni, la controllata statale russa Gazprom, ha ridotto l'afflusso di gas verso i Paesi dell'Unione Europea.

Per quanto riguarda l'Italia, l'afflusso di gas era stato ridotto al 65% di quanto pattuito negli scorsi giorni ed è notizia di oggi che Gazprom abbia notificato ad ENI un ulteriore riduzione, arrivando a soddisfare solo il 50% della richiesta.

In Francia proprio in queste ore l'operatore energetico GRT fa sapere che non arriva più gas russo nei propri gasdotti.

In Germania negli ultimi due giorni c'è stato un taglio di circa il 50% del gas russo, inducendo il vicecancelliere Habeck a rivolgere un appello al Paese, chiedendo di ridurre il più possibile i consumi.

Altri Paesi a subire tagli di gas sono stati la Slovacchia ( -30%) e l'Austria.

Riguardo questi tagli, dalla Russia arrivano voci di problemi tecnici relativi alla centrale di Portovaya ( che alimenta il Nord Stream 1), che necessiterebbe di materiali occidentali non procurabili a causa delle sanzioni, ma le parole del CEO di Gazprom destano dei dubbi a riguardo.

Infatti il CEO Alexei Miller, due giorni fa in un forum a San Pietroburgo, ha dichiarato: " Nostro il prodotto, nostre le regole. Non giochiamo con regole che hanno fatto gli altri"

Nella stessa occasione ha dichiarato che nei primi 5 mesi dell'anno le forniture di gas russo verso la Cina sono aumentate del 67%

Fonti: IlSole24Ore, la Repubblica, HuffingtonPost

#gas #UE #Italia #Russia #Gazprom

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Borse in rosso e rialzo dei tassi d'interesse.

L'inflazione sembra non volersi arrestare e le banche centrali si muovono per contrastarla.

Nella nostra ultima pubblicazione abbiamo riportato le ultime mosse delle banche centrali.

~In foto a destra Christine Lagarde a capo della BCE, a sinistra Jerome Powell a capo della FED.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Milano Finanza, Investire Oggi, The_Investment_boss, il fatto quotidiano.

#FED #BCE #Inflazione #USA #UE #ChristineLagarde

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