Partito dei CARC - CANALE
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"Sgomberiamo il campo dalle sciocchezze sulle “ambiguità” della manifestazione indetta dalla Rete Stop rearm Europe.
Sono sciocchezze, perché è risaputo che nel novero delle organizzazioni che aderiscono a quella rete l’orientamento principale e predominante è il pacifismo della sinistra borghese: non sono organismi antimperialisti, comunisti o rivoluzionari. E del resto, se lo fossero, la loro concreta capacità di mobilitazione sarebbe uguale a quella che oggi ha il movimento antimperialista, comunista e rivoluzionario anziché essere, come è, enormemente superiore.
Sono sciocchezze alimentate in modo irresponsabile da chi si sente – a volte senza esserlo realmente, nel senso che non ha gli strumenti, la caratura e la forza per esserlo – in concorrenza con gli aderenti alla Rete Stop rearm Europe.
Che si tratti di concorrenza in campo elettorale oppure di una deviazione ideologica, il fatto di anteporre gli interessi di bottega alla possibilità di sviluppare nel nostro paese un movimento contro la guerra, che sia il più ampio possibile, è certamente irresponsabile.
La verità è che bisogna approfittare delle crepe che si stanno aprendo nel campo delle Larghe Intese per coinvolgere tutto ciò e tutti quelli che sono coinvolgibili nella mobilitazione, imparando a fare leva sulle motivazioni e sugli argomenti decisivi ai fini della loro attivazione.
La Terza guerra mondiale è già in corso, l’economia di guerra è già in corso, il genocidio del popolo palestinese in mondovisione è già in corso, l’esercito che va nelle scuole superiori e nelle università ad arruolare studenti è già una realtà, gli ospedali e i presidi medici chiudono e i trasporti pubblici sono allo sbando, lo smantellamento dell’apparato produttivo e la conversione all’industria bellica sono già in corso.
Chi sia a chiamare centinaia di migliaia di persone in piazza è un dato secondario. Oggi ci riesce la Rete Stop rearm Europe? Va benissimo e, anzi, bisogna impegnarsi affinché se oggi scendono in piazza centinaia di migliaia di persone, domani siano un milione.
Che le pretestuose accuse di ambiguità della Rete Stop rearm Europe siano sciocchezze irresponsabili è confermato anche dal fatto che a determinare il contenuto delle mobilitazioni non è mai solo chi le promuove, ma anche chi vi partecipa. Soprattutto se si tratta di una moltitudine di persone. E dove ci sono le masse popolari, lì devono starci i comunisti, proprio per non lasciare la mobilitazione in mano ai faccendieri della sinistra borghese o, peggio ancora, ai “capipolo” reazionari.
Noi pensiamo che sia necessario fare un passo in più, non soltanto “esserci”.
Pensiamo che i comunisti debbano avere un ruolo nel mobilitare la classe operaia, gli studenti, i pensionati e il resto delle masse popolari a partecipare; nel far confluire quelli che si riesce già a mobilitare in un movimento unitario e nel promuovere la linea e gli obiettivi dei comunisti in un simile contesto di attivismo e partecipazione delle larghe masse".
https://www.carc.it/.../un-movimento-di-massa-per.../
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Forwarded from Osservatorio Repressione
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A Bologna, 10mila tute blu hanno invaso la tangenziale, bloccando il traffico. Diversi camionisti e automobilisti hanno suonato i clacson in solidarietà, mentre la Questura annuncia già una pioggia di denunce. “I dimostranti verranno denunciati penalmente, alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali", viene comunicato dal Questore di Bologna.


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Lo striscione per il corteo di domani, Porta S. Paolo alle 14
"Lo sbocco del movimento contro la Terza guerra mondiale è necessariamente politico perché per raggiungere gli obiettivi che si pone – non un uomo, né un soldo, né un metro di suolo per la Terza guerra mondiale – deve necessariamente arrivare al governo del paese".
https://www.carc.it/2025/06/20/volantino-per-la-giornata-nazionale-di-mobilitazione-contro-la-guerra-del-21-giugno-a-roma/
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Il coordinamento Disarmiamoli ha convocato presidi in varie città d’Italia per dare una risposta immediata all’aggressione di Usa e Israele contro l’Iran, una manovra di allargamento e aggravamento della Terza guerra mondiale. Nell’articolo di Contropiano sono indicati i concentramenti in alcune piazze del paese.
Rilanciamo gli appuntamenti e facciamo appello alla massima convergenza: tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo del movimento contro la Terza guerra mondiale e la causa del popolo palestinese possono – e devono - contribuire affinché mille iniziative di base rendano ingestibile il paese al governo Meloni e a tutti gli altri partiti delle Larghe Intese che lavorano per tenere l’Italia sottomessa alla Nato, agli Usa, ai sionisti e alla Ue.

https://contropiano.org/news/politica-news/2025/06/22/fermiamo-la-guerra-in-medio-oriente-lunedi-mobilitazione-nazionale-0184379
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Milano: via Principe Amedeo, consolato statunitense, ore 18:30
Torino: piazza Carignano, ore 19
Padova: Piazza Antenore, ore 18:30
Bologna: Piazza del Nettuno, ore 18
Rimini: piazzale Kennedy, ore 18:30
Parma: strada della Repubblica, ore 18
Pisa: Piazza XX Settembre, ore 18:00
Firenze: Lungarno Vespucci, ore 18:30
Roma: via Vittorio Veneto, ambasciata USA, ore 18
Pomezia: Piazza San Benedetto da Norcia, ore 11:30
Monterotondo: stazione, ore 17:30
Napoli: Piazza Sannazaro, ore 18:30
Bari: Piazza Umberto, ore 18
Reggio Calabria: Piazza Italia, ore 18:30
Genova (24 giugno): Piazza De Ferrari, ore 19
Lecce (24 giugno): Porta Rudiae, ore 19
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è uscito il numero 7-8/2025 di Resistenza e lo trovate qui https://www.carc.it/mensileresistenza/
Nel nostro paese sta muovendo i suoi passi con continuità un movimento politico di ampia portata contro la terza guerra mondiale che incombe.
Bisogna valorizzare il contributo di tutti coloro che sono disposti a partecipare, quale che sia la forma: il movimento contro la guerra, per essere efficace, deve “dilagare” fino a rendere impossibile, o per lo meno molto difficile, il “normale funzionamento” del paese. Perché il “normale funzionamento del paese” è esattamente un ingrediente del corso delle cose che ha portato alla situazione in cui siamo immersi oggi.


Ci confronteremo sulle esigenze poste dallo sviluppo di un movimento di massa contro la Terza guerra mondiale e in solidarietà al popolo palestinese a partire dal contributo di Samir Al Qaryoti (giornalista italo palestinese), Patrizia Cecconi (storica attivista del movimento in solidarietà al popolo palestinese), Claudio Grassi (stop Rearm Europe/ Disarma), Giuliano Marrucci (OttolinaTv).
La lista degli interventi è in aggiornamento
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Media is too big
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Dai compagni fratelli Kononovich per la Festa nazionale della Riscossa Popolare.
Viva l’Ucraina antifascista, viva l’internazionalismo proletario!
Vi aspettiamo l’1 agosto: alle 18 Clara Statello intervista la Banda Bassotti, alle 22 concerto.
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🚩Resistenza ora anche in versione podcast
Organizzati, coordinati e lotta ovunque tu sia!
🔥Al mare, in montagna o in città....non ci sono scuse, i lavoratori devono prendere il potere!
https://open.spotify.com/show/6ZtdyToN6lkJLVXka6nvz1?si=8cda3ca88bc04c29
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🚫 Basta armi dai porti italiani!
BDS Italia insieme a molte realtà italiane lancia una petizione per fermare subito il transito di armi e componenti militari dai porti italiani — in particolare verso Israele e altri paesi responsabili di crimini contro l’umanità.
🔴 La richiesta è chiara: stop immediato all’esportazione verso chi pratica apartheid, genocidio e brutale repressione.
📜 La legge italiana (185/90) e la Costituzione lo vietano già. Ora serve farla rispettare.
✍️ Firma anche tu per dire NO alla complicità italiana nei crimini di guerra.
link in bio change.org/noarmineiporti
La petizione è promossa da
BDS Italia
Un Ponte Per
Fari Di Pace (Pax Christi)
GPI - Giovani Palestinesi d’Italia
Partito dei CARC
Gaza Free Style
PeaceLink
Gruppo Autonomo Portuali (GAP)
Coordinamento Nazionale No Nato
Assopace Palestina
Cambiare Rotta
Rete Romana Palestina
Emergenza Gaza
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