L’Italia paga ogni anno circa il 37% dei costi delle basi e del personale militare Usa. Il metodo di contribuzione è denominato “burden-sharing” ovvero condivisione del peso, in virtù del fatto che gli USA migliorarono il nostro territorio dal punto di vista logistico e comunicativo. Tuttavia, i pagamenti non cessano con la chiusura delle basi, in ottemperanza alla clausola denominata “Return Property - Residual Value”, che regola i rapporti bilaterali tra Washington e Roma. Inoltre, oltre al pagamento dell’indennizzo,  c’è anche il vincolo di riuso delle terre; in tal caso il rimborso aumenta.

Dall’Italia, geopoliticamente strategica, gli USA dominano il Mediterraneo.
Conseguentemente, l’Italia è sempre coinvolta in prima linea per tutelare gli interessi anglo-statunitensi.

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Dopo la guerra fredda e il crollo del muro di Berlino, le mafie italiane non servivano più e sono state smantellate. Restano destra e sinistra manipolate dai servizi deviati, che distorcono il dissenso con sommosse violente per screditare i movimenti pacifici.

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L’IT CSG con la portaerei Cavour è partita il 1° giugno dal porto di Taranto per una campagna operativa nell’Indo-Pacifico, una crasi partorita dai comandi NATO che accomuna gli Oceani Indiano e Pacifico: un’area geografica marittima pari a quasi metà del globo terrestre. 

Durante la missione, la Cavour farà scalo in vari paesi, ma nel Mar Rosso c’è il rischio concreto di attacchi da parte degli Houti, che han già colpito attraverso missili e droni sia molte navi cargo che mezzi navali NATO.

La missione, che include la fregata ASW Alpino in scorta, in caso di attacchi potrebbe ripiegare verso Taranto, viceversa proseguirà fino al Mar delle Filippine per cooperare con le forze navali locali e contrastare l'influenza cinese nella regione.

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L’IT CSG con la portaerei Cavour salpa per la campagna operativa nell’Indo-Pacifico
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PACE E NEUTRALITÀ.
Fuori l’italia dalle guerre NATO.

Gli interessi delle oligarchie Anglo-Americane sono in antitesi con quelli della sovranità della democrazia e della libertà in Italia.
Dobbiamo promuovere la neutralità del nostro paese perché i nostri soldati vengono mandati a morire in zone di guerra dall'Iraq alla Somalia alla Bosnia, Kuwait e in Afghanistan e ultimamente forse anche in Ucraina, dobbiamo assolutamente evitare tutto questo, promuovendo la neutralità del nostro paese perché è fondamentale per restituire sovranità e libertà al Popolo.

Paolo Borgognone

VUOI FERMARLI? FERMATI!
Perché fermarsi? Perché è l'unico modo pacifico, quanto efficace, per costringere il Governo ad attuare 7 priorità.

Lamberto Rimondini

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Al G7 in svolgimento a Borgo Egnazia nel comune di Fasano (BR), con un Joe Biden visibilmente provato, i paesi europei hanno espresso difficoltà economiche nel sostenere l'obbedienza all'Alleanza Atlantica, disagio acuito dal crescente rischio di una terza guerra mondiale, il che non dovrebbe essere trattato con leggerezza.

Il Ministro della Difesa Italiano Crosetto, ha dichiarato che l'Italia non può finanziare la guerra in Ucraina con i 40 miliardi richiesti dalla NATO.

L'Ungheria si è dissociata dal coinvolgimento militare, mentre la NATO sembra intenzionata a un conflitto diretto con la Russia.

Inoltre, gli Stati Uniti hanno dichiarato pieno controllo sulle elezioni in Moldavia, sostenendo Maia Sandu contro le presunte interferenze russe.

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Al G7 si decreta l’escalation verso un conflitto Diretto USA-Russia.
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