Piange, Biden.
Uno dei più feroci sostenitori delle guerre "umanitarie" con cui sono stati devastati popoli e nazioni, assieme a quella pazza sanguinaria della sua amica Hillary Clinton (colei che cinguettò tutta contenta "we came, we saw, he died!", all'indomani della morte di Gheddafi).
Piange Biden.
L'eroe dei globalioti, colui che secondo i grandi media ha salvato il mondo dal cattivone Trump, ovvero il nuovo Hi**Er colpevole di tutto. Sono passati pochi mesi dal suo insediamento, a seguito di un'elezione che definire "opaca" sarebbe un eufemismo, e milioni di americani si stanno già mangiando le mani.
Piange Biden.
Un rimbambito che ha regalato agli USA una delle più clamorose figuracce della loro Storia. E per cosa? Lo sapremo presto, dato che questa gentaglia non improvvisa nulla e ad ogni mossa ci avvicina sempre più al peggior futuro distopico.
Piange Biden, a favore di telecamera, per una platea di presstitutes e lobotomizzati. Lacrime finte a cui contrapporremo sempre una genuina risata.
Uno dei più feroci sostenitori delle guerre "umanitarie" con cui sono stati devastati popoli e nazioni, assieme a quella pazza sanguinaria della sua amica Hillary Clinton (colei che cinguettò tutta contenta "we came, we saw, he died!", all'indomani della morte di Gheddafi).
Piange Biden.
L'eroe dei globalioti, colui che secondo i grandi media ha salvato il mondo dal cattivone Trump, ovvero il nuovo Hi**Er colpevole di tutto. Sono passati pochi mesi dal suo insediamento, a seguito di un'elezione che definire "opaca" sarebbe un eufemismo, e milioni di americani si stanno già mangiando le mani.
Piange Biden.
Un rimbambito che ha regalato agli USA una delle più clamorose figuracce della loro Storia. E per cosa? Lo sapremo presto, dato che questa gentaglia non improvvisa nulla e ad ogni mossa ci avvicina sempre più al peggior futuro distopico.
Piange Biden, a favore di telecamera, per una platea di presstitutes e lobotomizzati. Lacrime finte a cui contrapporremo sempre una genuina risata.
ANATOMIA DEL GIOVANE GLOBALIOTA
Il giovane adepto del credo globalista possiede una serie di caratteristiche, di marker si potrebbe dire, che lo rendono facilmente individuabile. Eccole.
CONFORMISMO
Il soggetto pensa, agisce e parla sempre e solo come gli viene indicato dal mainstream. Le sue parole e le sue azioni sono eterodirette e perfettamente allineate all'agenda mediatica del giorno. Qual è il refrain che rimbalza su tutti i tg e su tutti i giornali? Vi basterà guardare le bacheche del giovane globaliota per saperlo, perché troverete sempre le stesse affermazioni. E le stesse "analisi". C'è da inginocchiarsi per BLM e tacciare di razzismo chi non lo fa? Il giovane globaliota eseguirà all'istante. C'è da supportare il DDL Zan senza se e senza ma, strillando all'omofobia in caso di dissenso? Idem. C'è da rinchiudersi in casa senza fiatare e vomitare odio contro chi pone domande sulla gestione della pandemia? Uguale. E così via, in un copia e incolla acritico, automatico, quasi militare.
OICOFOBIA
Addestrato da serie tv, giornaloni e influencer vari a considerarsi "cittadino del mondo", il giovane globaliota occidentale sviluppa una fortissima allergia a tutto ciò che concerne la propria cultura di provenienza. Il disprezzo verso la propria nazionalità e la propria Storia arriva a toccare estremi patologici, in cui il soggetto si vergogna del colore della propria pelle e si scaglia contro i propri simili. Ogni concetto che sappia anche solo lontanamente di "identità", diventa tossico e irricevibile. A questo segue un'irrefrenabile voglia di dissolversi in una melma indistinguibile dal resto, sull'onda di un assurdo senso di colpa e sbandierando il tutto come una conquista civile. Il migrante, in quanto persona sradicata per eccellenza, diventa un punto di riferimento. La minoranza, in quanto entità separata dall'originario senso comune, si trasforma in un culto.
CLASSISMO
Quante volte avete sentito questi individui augurarsi la fine del suffragio universale, lamentarsi della presunta ignoranza dell'elettorato avverso, considerare inferiori coloro che non sfoggiano titoli o riconoscimenti accademici? Quante volte avete sentito costoro elogiare i magnati dell'alta finanza o i padroni delle potenti multinazionali, veri "filantropi" e "illuminati" dinnanzi alla plebaglia che "non dovrebbe decidere"? Il giovane globaliota è un feroce classista ed è convinto di appartenere ad una sorta di élite intellettuale circondata da milioni di buzzurri. La realtà è ben diversa ma, analizzando quest'ultima esclusivamente attraverso gli schieratissimi canali ufficiali, il soggetto non matura alcun dubbio.
BIPENSIERO
Accogliere senza se e senza ma chiunque sbarchi sulle nostre coste perché bisogna "rimanere umani", ma massacrare di tagli alla spesa pubblica famiglie ed imprese perché "ce lo chiede l'Europa". Piangere per il clandestino tunisino e ridere del disoccupato greco, invocare la tolleranza e augurare la morte al proprio avversario, strillare al fascismo e supportare la censura... Sono solo alcuni esempi del bipensiero orwelliano a cui il giovane globaliota va incontro con la massima naturalezza: credere in una cosa e nel suo esatto opposto allo stesso tempo, con la certezza incrollabile di non dover rendere conto a nessuno in quanto individuo appartenente alla schiera dei buoni, a cui tutto deve essere concesso.
Il giovane globaliota è il parto di una non-cultura, l'espressione massima di un Occidente che corre ad occhi chiusi e col sorriso sulla faccia verso un dirupo, ripetendo a se stesso “me lo merito.” È il servo perfetto, immaturo quanto basta per non mettersi in discussione, debole e fanatico quanto serve per aiutare il sistema.
Va detto che non tutti i giovani sono così e in tanti, con coraggio, rifiutano una tale follia. Per fortuna. Perché, se non fosse così, saremmo già fottuti.
Matteo Brandi
Il giovane adepto del credo globalista possiede una serie di caratteristiche, di marker si potrebbe dire, che lo rendono facilmente individuabile. Eccole.
CONFORMISMO
Il soggetto pensa, agisce e parla sempre e solo come gli viene indicato dal mainstream. Le sue parole e le sue azioni sono eterodirette e perfettamente allineate all'agenda mediatica del giorno. Qual è il refrain che rimbalza su tutti i tg e su tutti i giornali? Vi basterà guardare le bacheche del giovane globaliota per saperlo, perché troverete sempre le stesse affermazioni. E le stesse "analisi". C'è da inginocchiarsi per BLM e tacciare di razzismo chi non lo fa? Il giovane globaliota eseguirà all'istante. C'è da supportare il DDL Zan senza se e senza ma, strillando all'omofobia in caso di dissenso? Idem. C'è da rinchiudersi in casa senza fiatare e vomitare odio contro chi pone domande sulla gestione della pandemia? Uguale. E così via, in un copia e incolla acritico, automatico, quasi militare.
OICOFOBIA
Addestrato da serie tv, giornaloni e influencer vari a considerarsi "cittadino del mondo", il giovane globaliota occidentale sviluppa una fortissima allergia a tutto ciò che concerne la propria cultura di provenienza. Il disprezzo verso la propria nazionalità e la propria Storia arriva a toccare estremi patologici, in cui il soggetto si vergogna del colore della propria pelle e si scaglia contro i propri simili. Ogni concetto che sappia anche solo lontanamente di "identità", diventa tossico e irricevibile. A questo segue un'irrefrenabile voglia di dissolversi in una melma indistinguibile dal resto, sull'onda di un assurdo senso di colpa e sbandierando il tutto come una conquista civile. Il migrante, in quanto persona sradicata per eccellenza, diventa un punto di riferimento. La minoranza, in quanto entità separata dall'originario senso comune, si trasforma in un culto.
CLASSISMO
Quante volte avete sentito questi individui augurarsi la fine del suffragio universale, lamentarsi della presunta ignoranza dell'elettorato avverso, considerare inferiori coloro che non sfoggiano titoli o riconoscimenti accademici? Quante volte avete sentito costoro elogiare i magnati dell'alta finanza o i padroni delle potenti multinazionali, veri "filantropi" e "illuminati" dinnanzi alla plebaglia che "non dovrebbe decidere"? Il giovane globaliota è un feroce classista ed è convinto di appartenere ad una sorta di élite intellettuale circondata da milioni di buzzurri. La realtà è ben diversa ma, analizzando quest'ultima esclusivamente attraverso gli schieratissimi canali ufficiali, il soggetto non matura alcun dubbio.
BIPENSIERO
Accogliere senza se e senza ma chiunque sbarchi sulle nostre coste perché bisogna "rimanere umani", ma massacrare di tagli alla spesa pubblica famiglie ed imprese perché "ce lo chiede l'Europa". Piangere per il clandestino tunisino e ridere del disoccupato greco, invocare la tolleranza e augurare la morte al proprio avversario, strillare al fascismo e supportare la censura... Sono solo alcuni esempi del bipensiero orwelliano a cui il giovane globaliota va incontro con la massima naturalezza: credere in una cosa e nel suo esatto opposto allo stesso tempo, con la certezza incrollabile di non dover rendere conto a nessuno in quanto individuo appartenente alla schiera dei buoni, a cui tutto deve essere concesso.
Il giovane globaliota è il parto di una non-cultura, l'espressione massima di un Occidente che corre ad occhi chiusi e col sorriso sulla faccia verso un dirupo, ripetendo a se stesso “me lo merito.” È il servo perfetto, immaturo quanto basta per non mettersi in discussione, debole e fanatico quanto serve per aiutare il sistema.
Va detto che non tutti i giovani sono così e in tanti, con coraggio, rifiutano una tale follia. Per fortuna. Perché, se non fosse così, saremmo già fottuti.
Matteo Brandi
ANATOMIA DEL GIOVANE GLOBALIOTA
Il giovane adepto del credo globalista possiede una serie di caratteristiche, di marker si potrebbe dire, che lo rendono facilmente individuabile. Eccole.
https://sfero.me/article/anatomia-giovane-globaliota
Il giovane adepto del credo globalista possiede una serie di caratteristiche, di marker si potrebbe dire, che lo rendono facilmente individuabile. Eccole.
https://sfero.me/article/anatomia-giovane-globaliota
Sfero
Anatomia del giovane globaliota · Sfero
Il giovane adepto del credo globalista possiede una serie di caratteristiche, di marker si potrebbe dire, che lo rendono facilmente ind
La marionetta Greta viene smascherata e i suoi manovratori colti nel fatto in India.
https://scenarieconomici.it/la-thunberg-sotto-inchiesta-penale-in-india-dopo-che-una-gaffe-ha-rivelato-le-politiche-di-chi-la-manovra/
https://scenarieconomici.it/la-thunberg-sotto-inchiesta-penale-in-india-dopo-che-una-gaffe-ha-rivelato-le-politiche-di-chi-la-manovra/
Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
Lo shockante articolo del Colonnello Mauro Scorzato, già comandante del 151° Rgt Sassari e più volte in Afghanistan. Assolutamente da leggere. https://telegra.ph/Afghanista-mon-amour-08-29
Telegraph
Afghanistan mon amour
Mi chiamo Mauro Scorzato, sono un colonnello in quiescenza dell’ Esercito Italiano, avendo abbandonato il servizio attivo nel 2015. Ho prestato servizio in Afghanistan nel 2005 nel periodo in cui il Comando di ISAF (International Security Assistance Force)…
Mi è stata mandato lo screen di un recente articolo di Federico Rampini dedicato all'inquietante fenomeno dei Black Lives Matter negli USA.
Rampini, che di certo non può essere "accusato" di avere simpatie sovraniste, racconta a quale pazzia siano giunti gli inquisitori globalisti. Sull'onda di una sorta di nuova religione puritana, nelle scuole e nelle università americane si sta arrivando a riscrivere la Storia, ponendo lo schiavismo come atto fondatore della nazione.
I bianchi, in quanto tali, devono sentirsi costantemente in colpa e devono espiare le malefatte dei propri antenati. Questa follia porta a nuovi tipi di discriminazione, esaltati dagli adepti del politicamente corretto.
Nell'articolo, viene riportata la storia di un'immigrata russa ebrea fuggita dall'Unione Sovietica ed approdata in terra americana. Il figlio di questa donna, un medico brillante che ha superato tutte le prove per accedere ad una importante facoltà, si è visto scavalcare da una donna afroamericana meno titolata. Perché? Perché l'ateneo, infettato dall'idiozia BLM, ha visto in un uomo bianco un "privilegiato" da punire, preferendogli una donna nera. Il tutto con tanto di regolamento interno in cui viene certificata questa discriminazione razziale.
Sembra una barzelletta, invece è la realtà. Per questo, quando vi parlo di quanto sia cancerogena l'idelogia globalista, vi invito a scorgerne i sintomi nella società in cui tutti noi vivamo. Nelle parole, nelle idee, negli atteggiamenti, nei gesti e nei simboli.
Queste tesi radicali, violente e demenziali sono alimentate ad arte per devastare la tenuta sociale delle nazioni. Sfilacciano i popoli, dividono le persone, causano scontri e divisioni. E non pensiate che si tratti solo di una questione anglosassone: la dottrina globalista è già entrata nelle università nostrane, dove professori invasati addestrano i propri studenti ad odiarsi.
Se tutto questo non verrà fermato, ci aspettano tempi molto bui.
Matteo Brandi
Rampini, che di certo non può essere "accusato" di avere simpatie sovraniste, racconta a quale pazzia siano giunti gli inquisitori globalisti. Sull'onda di una sorta di nuova religione puritana, nelle scuole e nelle università americane si sta arrivando a riscrivere la Storia, ponendo lo schiavismo come atto fondatore della nazione.
I bianchi, in quanto tali, devono sentirsi costantemente in colpa e devono espiare le malefatte dei propri antenati. Questa follia porta a nuovi tipi di discriminazione, esaltati dagli adepti del politicamente corretto.
Nell'articolo, viene riportata la storia di un'immigrata russa ebrea fuggita dall'Unione Sovietica ed approdata in terra americana. Il figlio di questa donna, un medico brillante che ha superato tutte le prove per accedere ad una importante facoltà, si è visto scavalcare da una donna afroamericana meno titolata. Perché? Perché l'ateneo, infettato dall'idiozia BLM, ha visto in un uomo bianco un "privilegiato" da punire, preferendogli una donna nera. Il tutto con tanto di regolamento interno in cui viene certificata questa discriminazione razziale.
Sembra una barzelletta, invece è la realtà. Per questo, quando vi parlo di quanto sia cancerogena l'idelogia globalista, vi invito a scorgerne i sintomi nella società in cui tutti noi vivamo. Nelle parole, nelle idee, negli atteggiamenti, nei gesti e nei simboli.
Queste tesi radicali, violente e demenziali sono alimentate ad arte per devastare la tenuta sociale delle nazioni. Sfilacciano i popoli, dividono le persone, causano scontri e divisioni. E non pensiate che si tratti solo di una questione anglosassone: la dottrina globalista è già entrata nelle università nostrane, dove professori invasati addestrano i propri studenti ad odiarsi.
Se tutto questo non verrà fermato, ci aspettano tempi molto bui.
Matteo Brandi
IL RAZZISMO DI BLACK LIVES MATTER
Sull'onda di una sorta di nuova religione puritana, nelle scuole e nelle università americane si sta arrivando a riscrivere la Storia, ponendo lo schiavismo come atto fondatore della nazione. I bianchi, in quanto tali, devono sentirsi costantemente in colpa e devono espiare le malefatte dei propri antenati.
https://sfero.me/article/razzismo-contro-bianchi-black-lives-matter
Sull'onda di una sorta di nuova religione puritana, nelle scuole e nelle università americane si sta arrivando a riscrivere la Storia, ponendo lo schiavismo come atto fondatore della nazione. I bianchi, in quanto tali, devono sentirsi costantemente in colpa e devono espiare le malefatte dei propri antenati.
https://sfero.me/article/razzismo-contro-bianchi-black-lives-matter
Sfero
Il razzismo contro i bianchi di Black Lives Matter · Sfero
Mi è stata mandata questa foto di un recente articolo di Federico Rampini dedicato all'inquietante fenomeno dei Black Lives Matter negl
Alle 8.30 sarò in diretta sulla chat vocale di Radio Becciolini Network. Potrete intervenire in chat.
⭐I FATTI DEL GIORNO COMMENTATI SENZA CENSURA⭐
Diretta Chat Vocale per interagire con domande a MATTEO BRANDI
https://t.me/canaleFAHRENHEIT912?voicechat=211a7839c929d10e8b
⭐I FATTI DEL GIORNO COMMENTATI SENZA CENSURA⭐
Diretta Chat Vocale per interagire con domande a MATTEO BRANDI
https://t.me/canaleFAHRENHEIT912?voicechat=211a7839c929d10e8b
Telegram
BECCIOLINI NETWORK
BECCIOLINI NETWORK I CANALI DELLA NEO RESISTENZA
Ogni giorno i toni contro i cosiddetti "NoVax" si alzano sempre più. C'è chi invoca il carcere, chi la revoca del diritto alle cure, chi addirittura la fucilazione. Dove porterà questa campagna di istigazione all'odio?
Anonymous Poll
34%
Qualcuno perderà la testa e darà il pretesto per la repressione.
26%
La frattura sociale diventerà incolmabile.
30%
È solo circo mediatico per spaventare.
4%
Abbasseranno presto i toni.
6%
Non so.
"Signor Draghi, lei liquiderà ciò che rimane dell'industria italiana, finendo il lavoro iniziato negli anni 90? Inoltre, sull'onda dell'eterna emergenza sanitaria, il suo Governo userà la forza per schiacciare chi non si adegua alla nuova normalità?"
"Sì ad entrambe le domande."
"Sì ad entrambe le domande."
Leggete i titoli dei giornali di oggi.
Carta straccia "de sinistra" e carta straccia "de destra" unite in un'unica, grande lingua intenta a passare sulle terga di Mario Draghi.
Un coro unanime di consenso per il sommo liquidatore che presto imporrà l'obbligo vaccinale, con cui verrà stroncata l'odiosa resistenza dei "NoVax".
Terza dose? Ma certamente. Ed è solo l'inizio, perché l'Italia è stata da tempo prescelta come topo del laboratorio mondiale. Qui si può fare tutto, a partire dall'ingegneria sociale.
Suvvia, volete forse essere chiamati negazionisti ed essere emarginati? Volete perdere il vostro lavoro e finire sul lastrico? Non date fastidio. Ubbidite e fate i bravi. E non alzate la voce, per cortesia, che c'è gente che dorme.
Carta straccia "de sinistra" e carta straccia "de destra" unite in un'unica, grande lingua intenta a passare sulle terga di Mario Draghi.
Un coro unanime di consenso per il sommo liquidatore che presto imporrà l'obbligo vaccinale, con cui verrà stroncata l'odiosa resistenza dei "NoVax".
Terza dose? Ma certamente. Ed è solo l'inizio, perché l'Italia è stata da tempo prescelta come topo del laboratorio mondiale. Qui si può fare tutto, a partire dall'ingegneria sociale.
Suvvia, volete forse essere chiamati negazionisti ed essere emarginati? Volete perdere il vostro lavoro e finire sul lastrico? Non date fastidio. Ubbidite e fate i bravi. E non alzate la voce, per cortesia, che c'è gente che dorme.
La mia intervista rilasciata a ByoBlu sugli ultimi sviluppi della follia covidiana. Tra terrorismo mediatico, nuove imposizioni e dati impietosi.
https://www.byoblu.com/2021/09/02/litalia-e-il-criceto-dellesperimento-sociale-di-davos-matteo-brandi/
https://www.byoblu.com/2021/09/02/litalia-e-il-criceto-dellesperimento-sociale-di-davos-matteo-brandi/
ByoBlu
L’ITALIA È IL CRICETO DELL’ESPERIMENTO SOCIALE DI DAVOS – Matteo Brandi
Con Matteo Brandi, blogger e attivista, ripercorriamo quello che sta succedendo in questi giorni con l'introduzione del green pass. I media mainstream ormai sono schierati compatti a favore di questo strumento, creando un coro unico che ricorda l'Istituto…
Draghi a braccetto con Macron, un capo di stato totalmente screditato dal suo stesso popolo.
La Francia ci ha letteralmente dichiarato guerra nel 2011, sloggiandoci dalla Libia ed esponendoci alla crisi migratoria.
La Francia ci ha fregato la cima del Monte Bianco e per poco, grazie ai traditori del PD, non ci strappava pure una porzione di Mar Ligure e Mar Sardo.
La Francia si è letteralmente divorata il nostro comparto agro-alimentare, per non parlare delle decine di aziende italiane comprate dai transalpini.
La Francia non è un paese amico, è una nazione concorrente ed ha sempre visto l'Italia come terra di conquista dai tempi di Carlo Magno. Un asse franco-italiano ci vedrebbe come scendiletto, soprattutto a causa di una classe politica anti-nazionale infarcita di legion d'onore e fanatica del vincolo esterno. Dopotutto, Parigi stessa punta a questo accordo per fare il buono e cattivo tempo, sia in ambito economico che militare. L'esercito europeo, già entrato nei sogni erotici di euroinomani e fintosovranisti, sarebbe una Grande Armée con galoppino italico al seguito.
Il futuro dell'Italia è il Mediterraneo. È lì che dobbiamo tornare centrali, è lì il nostro destino, da secoli. Non a caso, è dal Mediterraneo che i nostri avversari cercano sempre di allontanarci, ben consapevoli di questa nostra immensa potenzialità strategica.
C'è poco da fare: Draghi è un liquidatore, anche in campo geopolitico. Purtroppo in molti ancora non lo hanno capito e perseguono questa mania di assecondare francesi, tedeschi, olandesi e compagnia bella con la speranza demenziale di ricavarne qualcosa.
Finché l'Italia continuerà a farsi indicare la via dagli altri, finirà sempre per rimetterci. È un millennio e mezzo che va avanti questa storia, lo vogliamo capire o no?!
Matteo Brandi
La Francia ci ha letteralmente dichiarato guerra nel 2011, sloggiandoci dalla Libia ed esponendoci alla crisi migratoria.
La Francia ci ha fregato la cima del Monte Bianco e per poco, grazie ai traditori del PD, non ci strappava pure una porzione di Mar Ligure e Mar Sardo.
La Francia si è letteralmente divorata il nostro comparto agro-alimentare, per non parlare delle decine di aziende italiane comprate dai transalpini.
La Francia non è un paese amico, è una nazione concorrente ed ha sempre visto l'Italia come terra di conquista dai tempi di Carlo Magno. Un asse franco-italiano ci vedrebbe come scendiletto, soprattutto a causa di una classe politica anti-nazionale infarcita di legion d'onore e fanatica del vincolo esterno. Dopotutto, Parigi stessa punta a questo accordo per fare il buono e cattivo tempo, sia in ambito economico che militare. L'esercito europeo, già entrato nei sogni erotici di euroinomani e fintosovranisti, sarebbe una Grande Armée con galoppino italico al seguito.
Il futuro dell'Italia è il Mediterraneo. È lì che dobbiamo tornare centrali, è lì il nostro destino, da secoli. Non a caso, è dal Mediterraneo che i nostri avversari cercano sempre di allontanarci, ben consapevoli di questa nostra immensa potenzialità strategica.
C'è poco da fare: Draghi è un liquidatore, anche in campo geopolitico. Purtroppo in molti ancora non lo hanno capito e perseguono questa mania di assecondare francesi, tedeschi, olandesi e compagnia bella con la speranza demenziale di ricavarne qualcosa.
Finché l'Italia continuerà a farsi indicare la via dagli altri, finirà sempre per rimetterci. È un millennio e mezzo che va avanti questa storia, lo vogliamo capire o no?!
Matteo Brandi
Draghi a braccetto con Macron per liquidarci anche nella geopolitica. Articolo su Sfero.
https://sfero.me/article/draghi-macron-sottometterci-parigi
https://sfero.me/article/draghi-macron-sottometterci-parigi
Sfero
Draghi da Macron per sottometterci a Parigi · Sfero
Draghi a braccetto con Macron, un capo di stato totalmente screditato dal suo stesso popolo.La Francia ci ha letteralmente dichiarato g
"Tutto questo deve finire. Quando è troppo, è troppo. Non posso più sopportare queste stronzate. Se volete prendervi la mia anima dovrete venire e sfondare questa porta".
Un monumentale Eric Clapton sbatte in faccia alla pletora di artisti corrotti e allineati cosa significa essere davvero liberi. Abbiamo una quantità industriale di cantanti e starlette varie che ripetono a pappagallo le boiate del pensiero unico, ma per fortuna c'è ancora chi resiste.
Tenetevi J-Ax.
https://www.youtube.com/watch?v=dNt4NIQ7FTA
Un monumentale Eric Clapton sbatte in faccia alla pletora di artisti corrotti e allineati cosa significa essere davvero liberi. Abbiamo una quantità industriale di cantanti e starlette varie che ripetono a pappagallo le boiate del pensiero unico, ma per fortuna c'è ancora chi resiste.
Tenetevi J-Ax.
https://www.youtube.com/watch?v=dNt4NIQ7FTA
YouTube
Eric Clapton - This Has Gotta Stop (Official Music Video)
"This Has Gotta Stop" is available everywhere!
https://orcd.co/thishasgottastop
Eric’s new single entitled “This Has Gotta Stop” from Bushbranch/Surfdog. The song was written by Clapton, produced by his longtime producing partner Simon Climie and is performed…
https://orcd.co/thishasgottastop
Eric’s new single entitled “This Has Gotta Stop” from Bushbranch/Surfdog. The song was written by Clapton, produced by his longtime producing partner Simon Climie and is performed…